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La mozzarella dei Puffi.
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Autore:  greenwarrior [ 20/06/2010, 15:43 ]
Oggetto del messaggio:  La mozzarella dei Puffi.

Mozzarelle blu, è colpa di un batterio

TORINO - Le hanno già soprannominate "mozzarelle dei puffi" perché, a contatto con l'aria, diventano blu. Due donne, una a Torino e l'altra a Trento, hanno lanciato l'allarme denunciando l'accaduto ai carabinieri. E i militari del Nas (nucleo antisofisticazioni) hanno effettuato un primo maxi-sequestro di 70 mila confezioni, mentre il pm Raffaele Guariniello, della procura torinese, ha aperto un'inchiesta. Le mozzarelle, prodotte in Germania, erano destinate ai banconi di una nota catena di supermercati discount, che le distribuiva a costi compresi fra 1,75 e 2 euro. Le donne hanno aperto le confezioni e hanno dato l'allarme. L'improvvisa colorazione del formaggio è stata anche documentata con la minitelecamera del telefonino.

La società - hanno spiegato gli inquirenti - si è comportata bene, collaborando con i carabinieri e dandosi da fare per ritirare tutti i pezzi entrati in circolazione. Guariniello, intanto, medita di attivare una rogatoria internazionale per individuare i responsabili dell'azienda tedesca e iscriverli nel registro degli indagati. Il reato ipotizzato - per ora a carico di ignoti - è la violazione dell'articolo 5 della legge del 1962 sugli alimenti. I test svolti dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie, secondo quanto si è appreso, avrebbero accertato che all'origine del fenomeno c'é un batterio, forse capitato nel formaggio durante le ultime fasi della lavorazione. Il ministro della salute, Ferruccio Fazio, comunica che è già stato attivato il sistema di 'allerta rapido' comunitario con la segnalazione alla Commissione europea e alle autorità tedesche della contaminazione delle mozzarelle. E dopo l'intervento dei Nas non dovrebbero più esserci esemplari nei banchi frigo della piccola e grande distribuzione.

Il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, dal canto suo, invita la Camera dei deputati ad approvare con urgenza la legge sulle etichettature "per garantire in tutto e per tutto i consumatori". La Coldiretti sottolinea come "la metà delle mozzarelle in vendita in Italia siano fatte con latte straniero o addirittura con cagliate industriali (semilavorati) provenienti dall'estero". E Paolo Russo, presidente della commissione agricoltura alla Camera, lamenta che "tra mozzarelle blu, latte alla melamina, pomodori taroccati provenienti dall'est asiatico ed oli di importazione spacciati per nazionali l'agricoltura italiana davvero non ce la fa più".

La procura di Torino si sta già occupando della questione sul più ampio fronte possibile. "Le insidie - dice Guariniello - arrivano da tutte le parti e noi dobbiamo fare in modo che tutti i prodotti siano sicuri. Anche a tutela dei marchi italiani". "Per questo - aggiunge senza scendere nei dettagli - ci stiamo avvalendo dell'aiuto di varie forze di polizia. Che negli ultimi tempi hanno dimostrato grandissima professionalità".

PRODUTTORI CAMPANI, LA DOP E' ALTRA COSA - Puntare sulla qualità per difendersi dalle adulterazioni: dopo il sequestro delle "mozzarelle blu" eseguito a Torino e Trento i produttori della Campania, patria della mozzarella dop, ribadiscono l'invito ai consumatori. C'é ovviamente anche timore per il danno di immagine derivante da episodi del genere, "ma occorre chiarire - dice Luigi Chianese, presidente del Consorzio tutela mozzarella bufala campana dop - che le mozzarelle sequestrate sono prodotte con latte vaccino e non di bufala. Non si tratta quindi del prodotto dop, ma di un prodotto a basso costo e bassa qualità". Secondo i dati dei produttori riuniti nel Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala, la mozzarella dop non conosce crisi. "Anche l' effetto dell'allarme, poi rientrato, sulla brucellosi e la diossina è svanito e adesso la nostra produzione non riesce a soddisfare la richiesta per mancanza di latte", dice Chianese. Dello stesso avviso è Albert Sapere, tra gli organizzatori del Salone della Mozzarella di bufala di Paestum (Salerno), rassegna che nel maggio scorso ha toccato il record di 120 espositori e 40mila visitatori: "Il prodotto di qualità resiste a tutti gli scossoni. La mozzarella dop piace e conquista anche i grandi chef, come Massimo Bottura che nel suo ristorante di Modena ha inserito più piatti a base del nostro prodotto". Secondo Sapere il sequestro "deve rassicurare i consumatori, perché testimonia la validità dei controlli eseguiti. Controlli che premiano i produttori impegnati sul versante della qualità. Comunque la miglior difesa per chi compra è la conoscenza del prodotto: fidarsi dei produttori conosciuti o di marchi di garanzia come quello del consorzio campano, evitando confusioni tra la mozzarella di bufala dop e prodotti a basso costo".

LE FRODI ALIMENTARI PIU' COMUNI - Se una mozzarella diventa blu è facile accorgersi che c'é qualcosa che non va, ma anche una mozzarella bianchissima potrebbe essere taroccata, col gesso, come è stato in passato scoperto grazie ai sequestri effettuati dai Nas in Italia. Milioni di controlli e ispezioni, settore per settore, vengono effettuati ogni anno da Nas, Guardia di finanza, servizi veterinari e di igiene delle Usl, in difesa del consumatore italiano. In Italia nel periodo 2008-2009 le frodi agroalimentari sono aumentate vertiginosamente (+32%), un giro d'affari illecito di tre milioni di euro al giorno, secondo i dati del rapporto FareAmbiente presentato in questi giorni. Tra i prodotti più colpiti ci sono, oltre ai latticini, anche olio, vino, riso e conserve di pomodoro, per parlare solo delle sofisticazioni con aggiunte 'non lecite'. Tra i latticini, la mozzarella di bufala é sicuramente la più 'taroccata'. Secondo la legge, per chiamarsi tale, deve contenere almeno il 50% di latte di bufala, ma i Nas hanno scoperto mozzarelle di bufala fatte con latte comune in polvere, oppure con latte di mucca sbiancato con calce e soda e proveniente dalla Colombia o dalla Bolivia, dove costa circa 50 centesimi al kg invece che 1,35 euro di quello campano. In cima alla classifica dei prodotti più adulterati ci sono l'olio extravergine e il vino. Risale a nemmeno un mese fa l'ultimo sequestro di olio adulterato da parte dei Carabinieri del Nas di Bari, si trattava di comune olio di semi colorato con clorofilla e spacciato per olio d'oliva extravergine. Due anni fa è stata sgominata un'organizzazione che operava in varie città italiane producendo in questo modo finto olio d'oliva extravergine e sequestrati sette oleifici. Oli alimentari esausti, e dunque potenzialmente pericolosi, sono stati scoperti dai Nai in ristoranti e fast-food di diverse regioni italiane lo scorso anno. Il vino senz'uva, denunciato più volte dalle organizzazioni agricole, è un classico della sofisticazione. Con l'aggiunta di alcol, magari di contrabbando, e zucchero si possono produrre fraudolentemente ulteriori quantitativi di vino da successive spremiture di uva. Ma c'é anche chi ha aggiunto al mosto acido cloridrico e acido solforico oltre ai più innocui acqua e zucchero. Per questo il proprietario di una cantina vinicola di Veronella (Verona), C.B., è stato arrestato dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Verona su disposizione del Gip della Procura del Tribunale di Verona. L'uomo aveva dei precedenti per sofisticazione che risalivano a una ventina di anni fa, allo scandalo del vino al metanolo.



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Autore:  GIANLUCA1989 [ 20/06/2010, 18:47 ]
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Che schifo...
Quali sono i supermercati dove vendevano queste mozzarelle ???

Autore:  greenwarrior [ 20/06/2010, 20:00 ]
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Considerando che l' articolo parla di una famosa catena discount e che le mozzarelle erano prodotte in Germania, direi la LIDL.

Autore:  GIANLUCA1989 [ 20/06/2010, 20:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
greenwarrior ha scritto:

Considerando che l' articolo parla di una famosa catena discount e che le mozzarelle erano prodotte in Germania, direi la LIDL.

si infatti anche a me è venuto in mente la LIDL....
Cita:
Mozzarelle blu: ditelo che le potete trovare da LIDL
http://stefomec.altervista.org/blog/201 ... -germania/

c'è chi dice anche eurospin ....
Cita:
Mozzarelle blu: allarme Aduc e Coldiretti
http://www.dottorsport.info/modules/art ... .php?16944

La marca delle mozzarelle da quelle poche immagini che ci sono dovrebbe essere la LAND

Cita:
Mozzarella blu
In attesa di ulteriori informazioni, la notizia della mozzarella che si colora di blu all'apertura del contenitore, ci sollecita alcune
considerazioni:
1. La scoperta e' stata effettuata da una consumatrice e non dalle strutture sanitarie e di controllo italiane od europee, il che lascia qualche dubbio sulla capacita' delle pubbliche autorita' di prevenire fenomeni di adulterazione alimentare. Insomma, cosa mangiamo ogni giorno che non dovremmo?
2. Da quel che abbiamo letto non rileviamo, in alcuni media, il nome della casa produttrice o importatrice del prodotto e della catena di discount o di supermercati dove e' stata acquistata la mozzarella blu. Tale informazione dovrebbe essere prioritaria per chi acquista prodotti di consumo, soprattutto alimentari.
3. Si punta il dito contro prodotti "stranieri" come se quelli italiani fossero naturalmente "buoni ed esenti". Non e' cosi', anche i prodotti italiani possono essere adulterati o contraffatti (olio, vino, latticini, ecc.).
http://www.aduc.it/comunicato/mozzarella+blu_17724.php

Autore:  dark side [ 20/06/2010, 20:19 ]
Oggetto del messaggio: 

le grandi marche e i piu' noti distributori non sono esenti, e forse pure peggio! avete una vaga idea di quale latte beviamo? e dei latticini che ci sono dento ai supermercati?
il giro che fa il latte, cina - germania - italia, ragazzi il latte frsco e' latte in polvere per uso NON UMANO misto a latte pastorizzato! varie associazioni stanno denunciando frodi tra cui il continuo monito di coldiretti, con le prove in mano e tanto di analisi.
figuriamoci i derivati del latte, che roba e'.....

Autore:  Perfo [ 23/06/2010, 18:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Per certo i prodotti LAND sono venduti all'eurospin.
Non so alla lidl...

Autore:  greenwarrior [ 23/06/2010, 20:44 ]
Oggetto del messaggio: 

A quanto pare non è pericolosa, ma che se la mangino loro !!!!!!
Chissà quante porcherie ci rifilano.[xx(]

Autore:  vimana131 [ 15/08/2014, 16:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Batterio listeria, 12 morti in Danimarca

A lanciare l'allarme l'Agenzia di sicurezza alimentare danese. Ritirati i prodotti contaminati

Batterio listeria, 12 morti in Danimarca
COPENAGHEN - Il temibile batterio listeria colpisce ancora. Questa volta in Danimarca, dove 12 persone sono morte negli ultimi mesi per listeriosi dopo aver consumato alcuni alimenti venduti da un piccolo produttore di carne locale. A dare l'allarme è l'Agenzia di sicurezza alimentare nazionale. "L'azienda è stata chiusa e tutti i suoi prodotti sono stati ritirati", ha assicurato in un comunicato il ministero danese dell'Alimentazione, Agricoltura e Pesca.

Già nel mese di giugno le autorità sanitarie danesi aveva segnalato diversi casi di listeria, ma solo ieri la fonte dell'infezione è stata rivelata. Si tratta, come già accennato, di un piccolo produttore di carne della città di Hedehusene, a una trentina di chilometri da Copenaghen. Il batterio è stato trovato all'interno di un lotto di "sanguinaccio", in danese "rullepølse", e in uno di salsicce. Il primo caso di listeriosi legato al prodotto infetto si verificò nel settembre dello scorso anno. Da allora a oggi sono stati classificati altri venti casi, di cui ben 15 nel solo mese di giugno.

La listeriosi, cos'è e come si manifesta. La listeria monocytogenes è responsabile per l'appunto della listeriosi, un’infezione alimentare che può causare anche meningite, setticemia e aborti. Il batterio può sopravvivere molte settimane anche nei prodotti conservati in frigorifero in quanto trova nel freddo un ambiente adatto alla sua proliferazione. Nei siti di produzione alimentare può contaminare di continuo prodotti semilavorati e alimenti finiti. Si evita con una pulizia accurata delle superfici.

La listeriosi è più rara rispetto ad altre infezioni alimentari, come la salmonellosi, ma ha conseguenze più gravi nei soggetti a rischio ovvero: donne in gravidanza, anziani over 65 e individui con sistema immunitario compromesso da patologie (es. tumori) o terapie. In questi soggetti il consumo di alimenti con bassi livelli di listeria (10.000 batteri per grammo, limite molto superiore rispetto al tetto fissato dall’Ue, cioè 100 batteri per grammo) può provocare meningite e setticemia, con un tasso di mortalità del 20%. Disturbi che colpiscono il feto nelle donne in gravidanza, soggette anche ad aborto e parto prematuro.

Negli individui sani invece il consumo di cibi contaminati con alti livelli di listeria (oltre 1.000.000 batteri per grammo) può dar luogo solo a sintomi gastroenterici, febbre e dolori muscolari, che si possono manifestare entro due mesi dall'assunzione. Una volta indivuato il batterio nel sangue, viene curato con una terapia antibiotica. La malattia si trasmette solo ingerendo cibi contaminati. Gli alimenti più a rischio sono i cibi pronti con una vita commerciale superiore a 15 giorni (es. formaggi non stagionati, salumi a breve stagionatura, salmone affumicato, insalate pronte). Mentre negli alimenti che si consumano solo cotti (carne, pollo) non costituisce un rischio poiché le alte temperature lo inibiscono.


http://www.repubblica.it/salute/aliment ... -93647502/

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