ehm ... lo so che ci sono alcuni amici qui che simpatizzano ... ma, se sono convinti, sapranno anche sostenere la cosa. Di seguito un articoletto/intervista di/a Giancarlo Pagliarini, ministro del Governo provvisorio della Padania (roba del 1998 ![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif) ) Il link: http://www.giovanipadani.leganord.org/a ... asp?ID=302Il pezzullo: La secessione è un bene Giancarlo Pagliarini
Al sud daremo solidarieta' e svalutazione Pagliarini: la secessione fara' bene alle Italie Il Lazio, invece, sara' terra di nessuno Il Paese si divide in due con un trattato di separazione consensuale. La Padania entra subito in Europa e come moneta utilizza l'euro. Al sud va la solidarieta' del nord, maggiore responsabilita' avendo un suo Stato e un suo Governo, e la svalutazione della moneta.In questo modo avremmo due nazioni competitive: la Padania che sara' posta sullo stesso piano degli altri partners europei e la Magna Grecia, che giocando la carta della responsabilita' e della svalutazione si sviluppera', attirera' capitali e poi entrera' anch'essa in Europa. Giancarlo Pagliarini, ministro del Governo provvisorio della Padania, delinea cosi', alla vigilia del congresso della Lega, il futuro geografico ed economico delle due Italie, anzi, a suo giudizio, sarebbero meglio tre: la Padania, la Magna Grecia ed il libero territorio del Lazio che nessuno vuole e chi se lo prende e' rovinato.
Lei, in sostanza, afferma che l'Italia non ce la fara' ad entrare nel primo gruppo dell'unione monetaria?
In Europa, uniti, non ci andiamo nemmeno morti. Anche se ci entrassimo truccando i conti, l'anno dopo ne saremmo fuori. Il nostro problema e' strutturale. Non si tratta solo di spesa pubblica. E' che la meta' del Paese non produce ricchezza. Secondo dati forniti dalla Lega (fonte Dpef 1997-99) il Pil '95 delle Regioni della Padania ammonta a 1.152.888 miliardi, rispetto ai 618.061 miliardi della Magna Grecia. La regione piu' produttiva e' la Lombardia con 359.503 miliardi, ma la seconda e' il Lazio con 178.866 miliardi.
Invece, la Padania da sola reggerebbe l'urto della competizione internazionale?
Se entriamo uniti in Europa, in realta' vi aderiscono due nazioni: la Padania, che non e' meglio ne' peggio degli altri Paesi europei, ma almeno e' competitiva, ed il Sud che non e' colpa sua, ma non e' concorrenziale. Se va in Europa non vende uno spillo pero' consuma ricchezza. E questo significhera' penalizzare le imprese padane.
Cosa puo' succedere alle aziende del nord?
Le imprese a produzione intensiva gia' se ne stanno andando. Vanno in Slovenia, Croazia, Polonia, Turchia, ma non al sud.
Perche'?
Ma perche' il lavoro costa uguale tanto al Nord come nel mezzogiorno. Invece, con la secessione potranno scegliere di andare anche in Puglia, Calabria, Sicilia. Insomma, la Padania e' destinata a morire se restiamo uniti.
Quali i principali ostacoli sulla via del secessionismo?
E' il potere che non vuole la separazione perche' cambiando la mappa del Paese si perde anche il potere. Non la vogliono la mafia, le grandi imprese, i politici e la massoneria. Ed e' inutile richiamarsi all'unita' d'Italia, alle tradizioni, alla cultura, se lo scenario e' questo. Sono arrampicature sugli specchi.
Venendo ad una domanda di attualita' economica, come giudica un eventuale anticipo della finanziaria "98?
Ormai e' una finanziaria continua. Ricordo che quando Prodi chiese la fiducia in Parlamento, la scorsa estate, disse che intendeva procedere nella strada del risanamento intrapresa dal "92. Ebbene, oggi, rispetto ad allora, il debito pubblico e' aumentato del 46%. In soli quattro anni e' cresciuto quasi della meta'. E Prodi vuole continuare cosi'. Se tutto va bene, siamo rovinati.
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