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MessaggioInviato: 06/08/2013, 11:40 
Nel totale silenzio dei media........ [}:)]




Pur di fare la Tav Torino-Lione l’Italia regala
alla Francia oltre quattro miliardi di euro


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http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... i-di-euro/

-di Blogeko-

L’Italia con le pezze al culo, l’Italia che taglia scuola e sanità, vuol fare un regalo multimiliardario alla Francia. Con i miei e vostri soldi, lettori, è ovvio. Il regalo riguarda la Tav Torino-Lione che la Francia ha instradato sul binario morto: ha infatti rimandato a dopo il 2030 il raccordo fra la sua rete ferroviaria nazionale e la tratta internazionale, che consiste essenzialmente nel famoso tunnel di 57 chilometri sotto le Alpi.

La realizzazione della tratta internazionale dipende da un accordo internazionale fra Francia ed Italia, la cui discussione è iniziata pochi giorni fa alla commissione Affari Esteri della Camera; l’accordo entrerà in vigore solo dopo la ratifica del Parlamento al di qua e al di là delle Alpi. Però, poffarbacco!, quel megabuco inutile e costoso per l’Italia s’ha da fare a tutti i costi. Letteralmente.

Dal dossier sull’accordo internazionale preparato dagli uffici della Camera si evince infatti che l’Italia pagherà il 58% dei costi del tunnel pur essendo proprietaria del 20% del tunnel stesso. Dall’uso della calcolatrice discende che l’Italia con le pezze al culo, pur di fare la Tav, è disposta a regalare alla Francia 4,365 miliardi. Ma non solo.


Continua>>>> http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... i-di-euro/



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 02/11/2013, 16:57 
Il governo invia 400 militari dall'Afghanistan in Val di Susa

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"Abbiamo destinato alla tutela del cantiere quattrocento soldati. I militari hanno acquisito le funzioni della polizia giudiziaria, con la possibilità di fermare persone che abbiano tenuto un comportamento illegale. Sono tutti uomini di grande esperienza, che hanno prestato servizio all’estero, in Afghanistan, in altri scenari internazionali, alle prese con situazioni complesse e delicate. Ovviamente operano in perfetta sintonia con le altre istituzioni dello Stato presenti in Valsusa, con i carabinieri e la polizia, per tutte quelle funzioni connesse all’obiettivo da raggiungere, cioè la tutela del sito e la sicurezza di chi ci lavora". Ad affermarlo, confermando l'invio di ben 400 soldati dal fronte di guerra afghano in Val di Susa, è il Capo di Stato Maggiore gen. Graziano. Dunque centinaia di soldati assumeranno compiti di polizia, esattamente come in un paese in guerra, soldati che “operano in perfetta sintonia con le altre istituzioni dello Stato presenti in Valsusa, con i carabinieri e la polizia”. I No Tav sottolineano che in Afghanistan, nella provincia di Herat, il rapporto è di 1 soldato ogni 517 abitanti. A Chiomonte su 931 residenti ci saranno ben 415 soldati.

[align=right]Source: Il governo invia 400 militari ... Val di Susa - contropiano.org [/align]



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MessaggioInviato: 10/12/2013, 19:03 
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Comunicato del presidio No Tav Torino e Cintura

UN ANTICIPO TREMENDO

Come Sole
Come Baleno

Certo bisogna farne di strada…
per diventare così ********
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
F. De André

“Terrorismo, collusione con le Brigate Rosse, criminalità organizzata, metodi mafiosi contro le imprese, istigazione a delinquere” questo è il ritratto che i media stanno costruendo negli ultimi mesi del movimento NO TAV.
Lo spettacolo inscenato attorno all’invio di una bomba pacco a un giornalista della Stampa, noto per il suo astio contro il movimento, non sembra altro che l’inevitabile ciliegina su una torta confezionata con cura da governo, magistratura torinese e polizia. Entra in scena, oltre al procuratore generale Caselli che non l’ha mai lasciata, persino il presidente della Repubblica.

L’apparato, finora inesorabile, formato da media + magistratura + polizia + carcere + benpensanti si scatena con ogni mezzo necessario, e quindi senza esclusione di colpi bassi e bassissimi.
Abbiamo visto di tutto: l’intimidazione ai genitori che portano i figli alle manifestazioni, le accuse ai sindaci NO TAV, il governo parte civile nei processi contro il movimento, la denuncia di “procurato allarme” a chi denuncia illegalità nel cantiere, residuati bellici presentati come ordigni NO TAV. Leggi utilizzate come randelli e a orologeria contro il movimento (l’arresto dopo 7 mesi di 25 attivisti in occasione dell’allargamento del cantiere). Un fiume di fango versato da alcuni specialisti che si sforzano di presentare i NO TAV come “terroristi”. Arresti per episodi insignificanti, come lo sbugiardamento di una giornalista in un corteo. Il linciaggio mediatico e giudiziario degli intellettuali solidali o anche solo non schierati…
Ma purtroppo ci sembra che la misura decisiva debba ancora venire, anche se già ne possiamo intravedere le avvisaglie.
Avrete notato che sulla stampa fanno ripetutamente il conto e la descrizione dei sabotaggi contro le imprese TAV, definendoli attentati terroristici.
Visto che non riescono a piegare una resistenza popolare ormai ultra decennale, non resta altra strada che criminalizzare prima, per poi reprimere duramente. Solo se passa nell’opinione pubblica l’idea che il movimento NO TAV sia un’accozzaglia di delinquenti, Caselli potrà avere finalmente mano libera nel calpestare ogni elementare diritto nei confronti delle persone inquisite.
Per questi motivi non è tollerato nessun tipo di aperta simpatia e condivisione con il movimento NO TAV da parte di esponenti della cultura, che vengono a loro volta indagati e criminalizzati.
Questa campagna presenta forti analogie con quanto è successo a Torino più di 15 anni fa.
Negli anni ’96-’97 una serie di piccoli sabotaggi (incendio di trivella, fucilata al ripetitore, ecc.) erano serviti ad evocare lo spettro del “terrorismo” contro l’allora nascente movimento NO TAV.
L’inchiesta fu condotta da un procuratore di sinistra (amicissimo di Caselli) oggi defunto, Maurizio Laudi. Costui non andò a colpire gli attivisti NO TAV, poiché il movimento all’epoca – sebbene costituisse già una minaccia per il futuro – non preoccupava ancora i rappresentanti degli interessi legati alla linea TAV Torino-Lione. Meglio intimidire per interposta persona. Si scelse quindi un nemico esterno, mettendo in piedi (con l’ausilio determinante dei ROS dei carabinieri e dell’attuale capo della Digos torinese Giuseppe Petronzi) una sgangherata montatura giudiziaria a scapito di tre occupanti di case torinesi: Edoardo Massari detto Baleno, Maria Soledad Rosas semplicemente Sole e Silvano Pelissero unico valsusino.
Questo succedeva nel ‘98 quando un socio di Caselli, il PM Maurizio Laudi, proveniente dalla stessa scuderia dei magistrati “sinistri” che usano il metodo stalinista della calunnia (leggi prove false) del ricatto e dell’infamia come arma politica, dichiarava di possedere “prove granitiche” contro i famigerati “Lupi grigi” autori presunti di una dozzina di “attentati” in Valle, che secondo lui sarebbero stati i tre anarchici della Casa Occupata di Collegno. Come andò la storia è bene che lo sappiano tutti.
Si concluse con la tragica morte in stato di detenzione di Sole e Baleno e il ridimensionamento dell’inchiesta da parte della corte di cassazione di Roma che riconobbe non esservi elementi per ipotizzare reati di tipo terroristico. Solo in seguito a questa sentenza, Silvano – unico sopravvissuto – riacquistò la libertà dopo quattro anni di reclusione.
Le “prove granitiche” si rivelarono una montagna di inconsistenti menzogne, raccattate dai ROS e montate malamente da Laudi, un uomo al servizio dei servizi (segreti). Intanto Sole e Baleno erano stati suicidati in carcere, seppelliti sotto quella montagna di false accuse e Silvano aveva scontato la galera gratis.
I ROS dichiararono cinicamente che a loro bastava che il procedimento arrivasse fino in cassazione. L’importante è lavorare… Per questo noi NO TAV diciamo che c’è lavoro e lavoro.
Anche allora (come oggi) comunissimi petardi vennero presentati dai periti di Laudi e del suo scudiero Marcello Tatangelo come ordigni micidiali. Pino Cacucci in un articolo sul Manifesto scrisse “Inquirenti in perenne crisi d’astinenza d’emergenzialismo, hanno scomodato il terrorismo scambiando petardi per bombe”.
Vediamo con orrore, ma senza grande sorpresa, il potente procuratore generale di Torino ripercorrere e far ripercorrere le stesse tappe del suo compare Laudi. Possiamo persino prefigurare le prossime mosse.
Ricominciamo dall’elenco numerico e descrizione degli attentati riportato incessantemente dai media. A questo si unisce la rimbecillente ripetizione che questi “attentati” sono “terrorismo” “eversione” e come tali devono essere puniti duramente. Inevitabile il richiamo agli “anni di piombo” di cui fu protagonista il procuratore Caselli. Puntualmente viene messo in evidenza l’invito ad alzare il tiro da parte di “brigatisti” in carcere che non hanno mai fatto parte delle BR. E come allora arriva la bomba-pacco che “poteva uccidere” ma che sicuramente demonizza tutta l’area cui viene attribuita.
Come allora qualche sabotaggio è sospetto, ma se c’è la buona volontà si fa di ogni erba un fascio, per farla sembrare grossa. Si confonde volutamente la distruzione di oggetti dannosi con la violenza sulle persone, si sa che in regime capitalista la proprietà è sacra e un generatore vale un poliziotto.
La storia non si ripete e non offre repliche ma ci fa capire che di fronte alla crisi, di fronte all’insubordinazione di massa, di fronte a una resistenza dura, lo Stato usa tutti i mezzi possibili per schiacciare i propri nemici interni. La cosiddetta “legalità” è solo uno specchietto per le allodole, per chi crede alla favola dello Stato garante di tutti i cittadini e non – come sempre – strumento di protezione dei potenti. Se le condizioni storiche lo permettono, allora si possono impunemente cannoneggiare i dimostranti come fece l’esecrando generale sabaudo Bava Beccaris nel 1898. Altrimenti, se siamo di fronte a un contesto internazionale “democratico”, si trama all’interno dello Stato con l’ausilio di servizi segreti, carabinieri, polizia e magistratura. Nulla li può fermare, come insegna la strage di Stato in cui gruppi fascisti, pilotati e protetti dai servizi segreti italiani e americani, uccisero 17 persone attribuendone la colpa agli anarchici. Tutto questo per arrestare il vento di rivolta generalizzata che aveva iniziato a soffiare nel ’68 e per fermare le lotte studentesche operaie e contadine dell’autunno caldo del ’69.
Oggi siamo di fronte a un’altra crisi, non solo economica, ma di rappresentanza delle istituzioni, crisi che non investe ancora tutto il territorio nazionale ma abbraccia un’area importante come la Val Susa e si sta allargando a macchia di leopardo: NO TAV Terzo Valico, NO MUOS, NO F35, ecc. L’esempio valsusino è una minaccia costante per la stabilità del sistema, un faro non solo per l’Italia. Non si tratta più solo di un treno, ma – come ha affermato il ministro dell’interno Alfano al cantiere TAV di Chiomonte – “Qui è in gioco l’autorità dello Stato, che non si farà intimidire… Lo Stato fa lo Stato”.
Il parallelo con la montatura del ’98 continua. Per criminalizzare gli squatter i sociologi ci spiegavano che erano passati dal teppismo al terrorismo. I NO TAV dalla lotta nonviolenta al terrorismo. Terrorismo: è evidente che è questa la parola chiave per denigrare il movimento, il tabù di fronte al quale si può calpestare qualunque libertà. Ma il fango delle parole non basta, neanche fiumi di fango, a distruggere un movimento forte e radicato. Le parole servono solo a preparare l’opinione pubblica, a manipolarne il consenso. Ci vogliono i fatti. A questi ci pensa la magistratura, gli sbirri e le loro prigioni.
Soltanto con una clamorosa raffica di arresti per terrorismo la magistratura potrebbe mettere il suggello che farà diventare vero ciò che è falso. Altrimenti resterebbero solo parole vuote di giornali e televisioni. Magari, come al solito, arresteranno persone estranee ai fatti, basta che abbiano un bel curriculum conforme alle accuse per impersonare il colpevole. Baleno e Silvano, estranei ai fatti addebitati, avevano in comune – oltre alla Casa occupata – anche delle condanne per armi ed esplosivi già frutto di montature. Al potere servono vittime sacrificali per confermare le proprie tesi accusatorie esibite come spettacolo dai media, non di reali colpevoli. A loro basta sbattere qualcuno dentro e tenercelo, e che gli spettatori credano che quello è il colpevole, anche se non lo è. “Se li hanno arrestati qualcosa avranno fatto” dirà il sig. Tuttiquanti.
Quindi è ipotizzabile a breve una nuova montatura giudiziaria ai danni del movimento. Quali saranno le prossime vittime da immolare sull’altare delle lobbies del TAV?
Attraverso possibili arresti per terrorismo, molto più gravi di quelli per gli scontri del 2011, sperano di legittimare eventuali dissociazioni che potrebbero spaccare realmente il movimento. Seguendo l’aureo consiglio di Don Ciotti che già nel ’98 ripeteva “Isolate i violenti” e avanti con la legalità.
Pare che i percorsi della repressione siano già indirizzati sulle stesse rotaie di allora.
IN GUARDIA NO TAV CONTRO LA VIOLENZA DI STATO

Torino, 8 ottobre 2013

no tav torino e cintura sarà dura

da http://www.tgvallesusa.it

[align=right]Source: Un anticipo tremendo - contropiano.org [/align]



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MessaggioInviato: 18/12/2013, 18:37 
17/12/13
La Svizzera: Torino-Lione inutile, non ci sono più merci


L’ultima barzelletta sulla Torino-Lione la raccontano gli svizzeri, solitamente noti per la loro austera serietà. E infatti non si scherza neanche stavolta: perché all’appello non mancano i binari, ma le merci. In valle di Susa, si apprende, transita appena un decimo del carico che già ora potrebbe essere tranquillamente trasportato. Attenzione: a essere semi-deserta è la linea ferroviaria attuale, la Torino-Modane, appena riammodernata. Inappellabile la sentenza dei numeri: il traffico alpino Italia-Francia è letteralmente crollato. Anziché nuove linee, servirebbero treni da far circolare sulla ferrovia che già esiste. E invece – questa è la “barzelletta” – il governo italiano pensa sempre di costruire ex novo il più costoso e inutile dei doppioni, la famigerata linea Tav a cui la valle di Susa si oppone da vent’anni con incrollabile determinazione, confortata dai più autorevoli esperti dell’università italiana. Tutti concordi: la super-linea Torino-Lione (il doppione) sarebbe devastante per l’ambiente, pericolosa per la salute e letale per il debito pubblico, dato che costerebbe almeno 26 miliardi di euro. Ma soprattutto: la grande opera più contestata d’Italia sarebbe completamente inutile.
L’ennesima conferma ufficiale viene dall’ultimo rapporto dell’Uft, l’ufficio federale dei trasporti elvetico. Si tratta della raccolta totale dei dati delle Il Tgv francese che già oggi transita in val Susamerci – su strada e su ferrovia – che attraversano annualmente tutti i valichi alpini, da Ventimiglia fino a Wechsel, a sud di Vienna. Da giugno 2002, questo studio è seguito anche dall’Osservatorio del traffico merci nella Regione Alpina dell’Unione Europea. Su tutti i valichi italo-francesi (Ventimiglia, Monginevro, Moncenisio, Fréjus e Monte Bianco) sono passati complessivamente 22,4 milioni di tonnellate di merci, sia su strada che su ferrovia, rispetto al totale di 190 milioni dell’intero arco alpino. Quanto alla valle di Susa, lo stesso osservatorio tecnico istituito dal governo italiano ha stabilito in 32,1 milioni di tonnellate annue la capacità della attuale ferrovia a doppio binario, la linea “storica” che già collega Torino a Lione attraverso Modane. La valutazione risale al 2007, ma ora la linea è stata ulteriormente ammodernata: nel traforo del Fréjus possono transitare treni con a bordo Tir e grandi container. Il “problema”? Presto detto: nell’ultimo anno, in valle di Susa sono transitate appena14 milioni di tonnellate di merci. E di queste, solo 3,4 su ferrovia.
«I numeri parlano chiaro», commenta Luca Giunti, attivista No-Tav e referente tecnico per la Comunità Montana valsusina: «Il traffico globale tra Italia e Francia avrebbe potuto tranquillamente essere ospitato soltanto sull’attuale ferrovia, e senza neppure riuscire a saturarla completamente. Invece, sulla direttrice della val Susa è transitato appena un decimo delle merci trasportabili». E il confronto con i rapporti degli anni precedenti, tutti disponibili sul sito svizzero, conferma un trend in continua diminuzione sul versante occidentale delle Alpi, iniziato ben prima della crisi del 2008, mentre a crescere è il trasporto transalpino verso Svizzera e Austria. Motivo: «Italia e Francia hanno economie mature, interessate soltanto da scambi commerciali di sostituzione, mentre il percorso nord-sud collega il centro e l’est Europa con i mercati orientali in espansione». Per contro, la frontiera di Ventimiglia ha accolto, da sola e quasi interamente su strada, 17,4 milioni di tonnellate, 3 in più di quelle piemontesi. «Laggiù la ferrovia ha stretti vincoli e andrebbe ammodernata, con spese e disagi tutto sommato contenuti Tir sui treni: la linea attuale è disponibile, ma mancano le merciperché si lavorerebbe a livello del mare e senza dover traforare le montagne. Inspiegabilmente, invece, quel passaggio è trascurato da ogni politica».

Anziché potenziare il valico di Ventimiglia, il governo italiano insiste – contro ogni ragionevolezza – nel voler realizzare ad ogni costo il “doppione” valsusino: cioè il progetto «più difficile, più costoso e lapalissianamente più inutile». Decine di miliardi di euro, con benefici attesi soltanto per il lontanissimo 2070, «ma solo se le mostruose previsioni di incremento dei traffici saranno rispettate: ed evidentemente non lo sono!». Ne tiene conto sicuramente la Francia, che ha già escluso la Torino-Lione della sua agenda lavori: l’opera verrà ripresa in considerazione, eventualmente, solo dopo il 2030. In Italia è aperto solo il mini-cantiere di Chiomonte: da quella galleria però non transiterà mai nessun treno, perché quello in via di realizzazione è solo un piccolo tunnel geognostico. Terminato il quale, il buon senso consiglierebbe di fermarsi, tanto più che – a valle di Susa – la stessa progettazione operativa della futura linea, verso Torino, è praticamente ancora inesistente. «Quando si prenderà finalmente atto che il progetto della Torino-Lione è vecchio, inutile ed esoso?», conclude Giunti. «Quando, semplicemente, si rispetteranno i documenti ufficiali e gli atti governativi?». Parlano chiaro persino quelli italiani: le iniziali previsioni di incremento si sono rivelate pura fantascienza, messe a confronto con la realtà. Già oggi, conferma la Svizzera, in valle di Susa il traffico potrebbe crescere del 900%. E senza bisogno di nuove ferrovie.

http://www.libreidee.org/2013/12/la-svi ... piu-merci/


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MessaggioInviato: 15/03/2014, 19:45 
Cantiere Tav: purtroppo avevamo ragione

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http://www.infoaut.org/index.php/blog/n ... mo-ragione

Primi dati sulle polveri sottili al cantiere Tav, la situazione è preoccupante.

Abbiamo avuto la possibilità di visionare i dati sui primi campionamenti ambientali del cantiere di Chiomonte, le conferme sono amare, non erano allarmismi i nostri, la situazione è preoccupante. I dati sono di Ltf, non vi sono quindi dubbi sul fatto che provengano da chi l’opera la sostiene. I dati sintetizzano i valori di pm10, polveri sottili responsabili di un gran numero di decessi e patologie, riscontrati nel punto di rilevamento denominato 5.4 a La Maddalena, con un campionamento giornaliero da marzo a settembre 2013.

Le bugie (di Virano, della politica, di LTF, della stampa e TV e di alcuni sindaci collaborazionisti, …) hanno le gambe corte

Il valore massimo di pm10 consentito per legge nelle 24 ore è di 50#956;g/m3, viene permesso uno sforamento a questo valore per un massimo di 35 giorni all’anno. La media annuale non deve superare i 40#956;g/m3.

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Noi abbiamo a disposizione nel 2013 i dati per 189 giorni, da marzo a settembre, durante i quali ci sono stati ben 88 sforamenti! Corrisponderebbero a 170 sforamenti l’anno. 5 volte il consentito. Particolarmente allarmanti i valori riscontrati in alcune giornate, il 4 marzo il valore medio era di 179#956;g/m3, il 12 dello stesso mese 189#956;g/m3, il 18 aprile 127#956;g/m3, il 31 luglio 140#956;g/m3. E stiamo parlando di valori medi giornalieri, non di picchi.

Il valore medio di concentrazione delle polveri è anch’esso inquietante. In nessun mese è stato inferiore al valore limite (40#956;g/m3) e la media totale è di 53,3#956;g/m3. Tenete conto che stiamo parlando di un punto di rilevazione che seppur non distante da una autostrada è pur sempre situato in una ventosa valle alpina! Ma veniamo proprio all’autostrada. Qualcuno potrebbe pensare che questi valori siano dovuti alla circolazione autostradale, cosa sicuramente vera, ma solo in parte. Abbiamo infatti a disposizione anche i rilevamenti fatti da Ltf ante operam, nel 2012 (che poi davvero ante operam non sono, dato che dal luglio 2011 sono iniziati i lavori preparatori). Su 63 giorni campionati ci sono stati 6 sforamento del limite di 50#956;g/m3, e la media della concentrazione di pm10 è stata di 34,9#956;g/m3. Nel 2012 vi è 1 sforamento ogni 10 giorni campionati, non quasi 1 sforamento ogni 2 giorni come nel 2013. E non è credibile che emissioni così importanti siano causate dal traffico autostradale, che è rimasto sostanzialmente identico con un leggero calo. Tenete conto che i preoccupanti dati del 2013 si riferiscono per di più a un periodo in cui ancora non era incominciato lo scavo vero e proprio del tunnel, con le colonne di polveri visibili a chiunque abbia la ventura di passare per la Clarea. Ci dispiace per gli operai e per i guardiani che quotidianamente sono costretti a respirare schifezze, ma abbiamo più a cuore la vita e la salute di chi ci sta attorno, dei nostri figli e delle nostre figlie, piuttosto di quella di chi quest’opera costruisce e difende.

Crediamo che questi dati non abbiano bisogno di commenti. Sono semplicemente la conferma di ciò che sosteniamo da sempre: il Tav oltre ad essere un enorme spreco di risorse pubbliche per un’opera inutile, è anche un grosso rischio per la salute di tutti quanti noi. Il pensiero che qualcuno, per il suo profitto, non solo dissangua le finanze pubbliche ma pure mette a repentaglio la vita nostra e dei nostri cari ci fa tremare le vene dalla rabbia.


Ci permettiamo una domanda, rispettosa ma risoluta, a due Sindaci. Se alla Maddalena l’aria è così densa di polveri sottili la colpa è anche di chi ha accolto a braccia aperte quel cantiere sperando in fantomatiche compensazioni (come se ci fosse qualcosa che possa compensare la salute, che, come riporta anche la Costituzione, è un diritto non negoziabile: art.32, la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività). Sindaco Pinard, lei è il responsabile ultimo della salute di ogni chiomontino. Che provvedimenti intende prendere, dopo aver verificato che le nostre contestazioni sono fondate? Nei prossimo anni, a Susa, il sindaco vorrebbe aprire un cantiere assai più grande a due passi dalla città. Sindaco Amprino, lei è pronta ad assumersi la responsabilità per la salute dei suoi concittadini e dei valligiani che respireranno tutte quelle polveri? Riportiamo un’articolo dell’ansa per una volta che segnala l’esperimento che ha fatto ieri al convegno di Torino, Salute pubblica: i rischi dello scavo del tunnel della Maddalena di Chiomonte per il TAV Torino-Lione, il Prof. MAssimo Zucchetti (ANSA) – TORINO, 1 MAR – C’è della radioattività naturale nelle polveri sollevate dal cantiere del Tav in Valle di Susa. A dimostrarlo, attraverso un piccolo esperimento compiuto a beneficio del pubblico, è stato Massimo Zucchetti, docente di “Protezione dalle radiazioni” al Politecnico di Torino, nel corso di un convegno dedicato ai “Rischi dello scavo del tunnel della Maddalena di Chiomonte per il Tav”, durante il quale vari relatori, oltre a parlare dei potenziali pericoli della salute, hanno sollevato il problema della scarsa informazione sull’argomento. Zucchetti ha avvicinato un “rilevatore di radioattività” ad alcuni campioni prelevati a ridosso del cantiere e l’apparecchio, inerte fino a quel momento, ha cominciato a mandare segnali luminosi e sonori: si tratta di radioattività legata al “decadimento naturale dell’uranio”, registrata in una quantità superiore al cosiddetto “fondo naturale”. “La quantità si può definire rilevante – ha spiegato – nel senso che può essere rilevata dagli strumenti. Non è niente di drammatico. Però esiste. Nonostante le tesi contrarie”. “Da quelle parti – ha continuato con una battuta – l’uranio era presente nel Cretaceo, vi è rimasto fino agli anni Sessanta e poi, negli anni Settanta, è sparito per decreto. Questo rilevatore, che ho comperato a Milano in un laboratorio certificato, adesso segnala della radioattività. E non credo che si tratti di un apparecchio No Tav”. Mario Cavargna, di Pro Natura, ha fatto presente che l’intera opera, per il tratto che arriva fino a Settimo Torinese, comporterà l’estrazione e l’accumulo almeno 21 milioni di metri cubi di smarino, e che gli scavi nella collina morenica di Rivoli potrebbero generare un volume di polveri sottili che investirà anche l’abitato di Torino. (ANSA).

NO TAV – NO AI SINDACI COLLABORAZIONISTI



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MessaggioInviato: 21/12/2014, 17:38 
Alta velocità, fiamme e bottiglia incendiaria
a Firenze: rallentamenti ferroviari su tutta la linea

domenica 21 dicembre 2014

ROMA - Probabilmente chi ha posizionato una bottiglia incendiaria all'uscita della galleria San Donato della linea ad alta velocità Firenze-Roma, nel comune di Bagno a Ripoli (Firenze) aveva intenzione di paralizzare la linea dell'Alta velocità in entrambe le direzioni. Non c'è stato, invece, un blocco totale anche se i treni continuano a subire forti ritardi. Il ritrovamento dell'ordigno artigianale è avvenuto dopo che alle 5 di questa mattina un incendio, forse provocato da un'altra bottiglia incendiaria, aveva danneggiato un pozzetto di cavi elettrici, poco distante.
La bottiglia incendiaria inesplosa aveva l'innesco e, spiega la polizia, vi erano attaccati anche dei fiammiferi. In un primo momento, al momento della segnalazione dell'incendio si era pensato a un guasto elettrico. Sul posto sono intervenuti tecnici di Trenitalia, polfer, vigili del fuoco e polizia scientifica. L'incendio nel pozzetto di cavi ha provocato ritardi - anche di un'ora - sulla linea ferroviaria ai treni sia ad alta velocità, sia regionali provenienti da Roma, tra le 9 e le 10,30. Regolare invece il traffico da Firenze a Roma. Il 2 dicembre scorso una bottiglia da 2 litri piena di benzina e dotata di innesco era stata trovata su una gru in un cantiere per i lavori della Tav in zona Campo di Marte a Firenze.

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/alta_ve ... 0220.shtml


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MessaggioInviato: 16/03/2015, 14:45 
Tangenti su Grandi opere (TAV E EXPO): 4 arresti
ed oltre 50 indagati, tra cui Ercole Incalza


Quattro persone arrestate in blitz del Ros, tra loro il supermanager
del Ministero dei Lavori Pubblici (ora consulente esterno) ed oltre 50 indagati

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 8efb5.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 16/03/2015, 15:03 
Certo che in questo paese non si muove un foglia senza che dietro ci sia un corrotto o un corruttore è davvero assurdo.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 16/03/2015, 20:21 
MaxpoweR ha scritto:
Certo che in questo paese non si muove un foglia senza che dietro ci sia un corrotto o un corruttore è davvero assurdo.

Beh.... nessuno si muove con la Legge Anticorruzione.... quindi questi continuano come se nulla fosse....


Nel frattempo:

Paola Taverna

Un nuovo/vecchio nome Ercole Incalza.
731 giorni che aspettiamo di vedere discussa in aula la legge Anticorruzione.
731 giorni di false priorità per non discutere di quella che sarebbe la vera riforma del paese.
È in calendario per questa settimana al Senato la sua discussione in aula.
Domandiamoci di chi questi governi stanno facendo gli interessi.
Ora conferenza stampa...



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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 16/03/2015, 20:27 
Tutto ciò è la conferma che "mani pulite" era un'operazione solo per far fuori determinati partiti, e basta. (Infatti, appena "finito", er sor Di Pietro si mise in ... politica!) [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 16/03/2015, 20:47 
Tutte le nazioni "sotto" gli u.s.a sono state infettate dalla corruzione,poi il nostro per antonomasia è diventato il Paese dei Ladri. [:290]


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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 19/10/2015, 20:34 
Assolto Erri De Luca [^]
Applausi in aula.

http://www.corriere.it/cronache/15_otto ... b3f4.shtml



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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 19/10/2015, 21:18 
shighella ha scritto:
Assolto Erri De Luca [^]
Applausi in aula.

http://www.corriere.it/cronache/15_otto ... b3f4.shtml


Ottimo, tuttavia consiglio la lettura dei commenti dei lettori in calce all'articolo.

Ne ricaverete un quadro desolante ma istruttivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 20/10/2015, 00:27 
shighella ha scritto:
Assolto Erri De Luca [^]
Applausi in aula.

http://www.corriere.it/cronache/15_otto ... b3f4.shtml



Giusto così :) non è che se io dico in TV alla gente di gettarsi sotto un treno e questi lo fanno per davvero la colpa è mia...



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 Oggetto del messaggio: Re: TAV e incompetenza
MessaggioInviato: 20/10/2015, 11:39 
(Veramente povera Italia ...) [8)]



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