16/05/2019, 00:52
ArTisAll ha scritto:La nostra battaglia continua: il glifosato deve essere bandito
16/05/2019, 13:10
18/05/2019, 10:10
18/05/2019, 11:43
18/05/2019, 12:24
.... che non si ribellano. Certo.... con le tasse che paghiamo, soprattutto in Italia, si potrebbe anche pretendere di avere una GESTIONE delle emergenze come queste che si possano ritenere CONGRUE. E invece no... i problemi pare siano altri. Un dato per tutti (evidenziato nell'articolo della Gabanelli): in Europa, le misurazioni e le valutazioni tecniche dei siti pericolosi costano dai 5.000 euro ai 50.000. Sai quanto costano gli stessi servizi in Italia? 5 Milioni di Euro.Morley ha scritto:Il vero problema sono 7 miliardi di scimmie planetarie
18/05/2019, 13:08
18/05/2019, 15:45
19/05/2019, 08:51
07/06/2019, 11:21
ArTisAll ha scritto:L'agonia di un'individuo più la si porta avanti nel tempo e più gonfia il conto in banca di altri.
Uno studio argentino ci ha completamente messo in allarme in modo preoccupante, tamponi, salvaslip e cotton fioc contengono il diserbante erbicida glifosato. Durante alcuni studi fatti in laboratorio, esaminando tamponi di ovatta e tamponi di cotone, si è scoperto in modo sconvolgente e agghiacciante ai pericoli che si corre, soprattutto le donne, ad usare questi prodotti. L’85% dei campioni testati sono risultati positivi, da dire che questi prodotti sono stati acquistati in varie farmacie e supermercati.
Da tenere presente che molti di questi prodotti sono usati anche in ospedale, sono dichiarati sterili e usati su ferite aperte.
08/06/2019, 15:22
Bimbi allergici per il cibo spazzatura
Cibo spazzatura sotto accusa. Secondo uno studio italiano presentato a Glasgow al 52° meeting annuale dell'European Society of Paediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition, livelli più elevati di una serie di composti chimici prodotti quando gli zuccheri si combinano con proteine o grassi (detti prodotti finali della glicazione avanzata o Age), che si trovano in abbondanza nel junk food, sono associati con l'allergia alimentare nei bambini.
I ricercatori dell'Università Federico II di Napoli hanno osservato tre gruppi di bambini tra 6 e 12 anni (61 bimbi in totale): piccoli con allergie alimentari, con allergie respiratorie e coetanei sani di controllo. Lo studio ha rivelato una correlazione significativa tra i livelli sottocutanei di questi composti 'nel mirino' e il consumo di cibo spazzatura. I bambini con allergie alimentari presentavano livelli sottocutanei più alti di Age rispetto ai piccoli con allergie respiratorie o a quelli sani. Inoltre, il team ha trovato prove convincenti relative al meccanismo d'azione di queste sostanze nel determinare l'allergia alimentare.
Gli Age sono proteine o lipidi che diventano glicosati dopo l'esposizione agli zuccheri, e sono presenti ad alti livelli nei cibi spazzatura. Questa è la prima volta che viene trovata un'associazione tra queste sostanze e l'allergia alimentare.
Sebbene manchino statistiche consolidate sulla prevalenza di questo problema a livello mondiale, vi sono segnali crescenti di un'incidenza in aumento, in particolare tra i bambini piccoli. "Fino ad ora, le ipotesi e i modelli di allergia alimentare non spiegavano adeguatamente il drammatico aumento osservato negli ultimi anni - commenta il principale ricercatore Roberto Berni Canani, a capo del Programma Allergie del Dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell'Università Federico II e a capo de Laboratorio di Immunonutrizione del Ceinge - quindi gli Age potrebbero essere l'anello mancante".
"Il nostro studio - aggiunge Berni Canani - certamente supporta questa ipotesi; ora però abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per confermarlo. Se questo collegamento viene confermato, rafforzerà ila necessità per i governi nazionali di migliorare gli interventi di sanità pubblica per limitare il consumo di cibo spazzatura nei bambini".
Per Isabel Proaño, direttrice delle comunicazioni dell'European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Association (Efa), "questi nuovi risultati mostrano che ci sono ancora molte questioni ambientali e alimentari che influiscono sulla nostra salute e il nostro benessere. I professionisti sanitari e i pazienti - sottolinea - non hanno tutte le informazioni importanti per affrontare una malattia che ha un impatto drammatico sulla qualità della vita, e l'etichettatura dei prodotti industriali non li aiuterà. Chiediamo alle autorità sanitarie pubbliche di impegnarsi per una migliore prevenzione e cura delle allergie alimentari".
05/07/2019, 20:59
30/08/2019, 19:26
“Massacriamole”. Ecco come Monsanto insultava le mamme contro il glifosato
Un dirigente della Monsanto ha dichiarato di voler “massacrare” un gruppo di madri che ha invitato la compagnia a smettere di vendere il suo diserbante Roundup. A dirlo è il portale Usa Newfoodeconomy, che riporta il contenuto di e-mail interne all’azienda, ottenute dagli avvocati delle persone in causa per dimostrare che il pesticida è alla base del loro tumore.
L’Ong sotto attacco
Le e-mail del luglio 2013, riportate da New Food Economy, rivelano uno scambio tra il Dr. Daniel Goldstein della Monsanto e due consulenti esterni su come rispondere a una lettera aperta di Moms Across America, un gruppo di sostegno che si occupa di diritti sociali e civili. Le e-mail sono state ottenute durante il processo contro Bayer, la società madre della Monsanto, su Roundup. “Noi mamme – diceva la lettera dell’Ong indirizzata all’allora amministratore delegato della Monsanto, Hugh Grant, – sappiamo che sua madre sarebbe orgogliosa di lei se mettesse al primo posto la salute della nazione e smettesse di vendere semi Ogm e spruzzare il glifosato (Roundup) e altri pesticidi più pesanti”.
Parole pesanti e volgari
La mail privata tra il dirigente della Monsanto e i due consulenti a tal riguardo, conteneva un passaggio in cui Goldstein scriveva che il gruppo delle madri aveva fatto “una serie di accuse piuttosto sgradevoli” e che lui aveva “litigato per una settimana per massacrarle”. L’espressione in inglese è ancora più volgare, “beat the shit out”, e preferiamo non tradurla. E con la stessa volgarità, uno dei consulenti – Bruce Chassy, allora professore all’Università dell’Illinois – ha sostenuto la necessità di attaccare il gruppo delle mamme. L’altro consulente – Wayne Parrot, uno scienziato delle colture dell’Università della Georgia – non era d’accordo: “Non puoi picchiare duro contro le madri, anche se sono madri stupide ma puoi sconfiggere l’industria del biologico”, che ha falsamente affermato “pagato e scritto quella lettera”.
“Queste brutte e-mail rivelano il totale disprezzo che la Monsanto ha per la salute pubblica e per i consumatori, comprese le madri che vogliono solo proteggere la salute dei loro figli”, ha dichiarato Ken Cook, presidente dell’Environmental Working Group, Ong ambientalista. “Bayer si sta riprendendo dal suo monumentale errore di acquisto della Monsanto e queste e-mail dovrebbero ricordare loro che hanno acquisito la società che ci ha fornito DDT, Agent Orange e PCB.”
“Non possiamo dire che il glifosato è sicuro”
In un’altra e-mail, uno scienziato della Monsanto ha espresso preoccupazione per i rischi per la salute derivanti dal glifosato. Nel maggio 2014, la tossicologa Donna Farmer ha messo in guardia un portavoce della compagnia dal fare commenti pubblici sulla sicurezza di Roundup: “Non possiamo dire che il glifosato sia” sicuro “… possiamo dire la storia di un uso sicuro, usato in modo sicuro ecc.” Tutte le e-mail sono disponibili qui, per gentile concessione dello studio legale Baum Hedlund Aristei & Goldman.
10/09/2019, 16:25
“UN DISASTRO NUCLEARE PEGGIORE DI QUELLO DI CHERNOBYL” STA ARRIVANDO IN EUROPA: COLPITA GIÀ UNA ZONA DEL MAR MEDITERRANEO
Il Governo Russo vuole occultare dei possibili disastri, derivati dal nucleare, in Europa? Tutti i dati su una nube tossica partita dalla Russia
A cura di Carlotta Casolaro 10 Settembre 2019 11:31
image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploa ... 70x501.jpg
... attualmente una nube radioattiva sta creando nuovi timori nella popolazione, mentre solca i cieli dell’Europa con una velocità devastante: i test effettuati dagli esperti, dubbiosi e timorosi, ci dicono che si tratta di un valore pari a cento volte maggiore quello registrato durante il disastro di Chernobyl.
Vi è, infatti, un’enorme quantità di Rutenio 106 dispersa nell’aria che tutte le persone respirano, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo. Questa nube, partita dalla centrale di Majak, la cui proprietaria è la società Rosacom, è un concentrato di valori così elevati a causa dell’incendio di un satellite precipitato nelle vicinanze. Gli studiosi del mondo di maggior spicco, invece, credono che si tratti di un incidente come quello dell’86.
L’incidente è avvenuto lo scorso 8 agosto presso il poligono militare di Nyonoksa, sulle coste del Mar Bianco. Un’esplosione di portata devastante, avvertita anche a numerosi chilometri di distanza e che ha provocato la morte di 5 scienziati. Il Governo Russo, fra l’altro, non è stato esaustivo circa le cause dell’incidente e nemmeno le dinamiche, garantendo tuttavia che non ci fosse registrato un aumento della radioattività correlato all’evento. Eppure, i dati ci mostrano qualcosa di diverso, come se il Governo Russo avesse voluto occultare una verità potenzialmente pericolosa per l’Europa stessa: di fatto, la nube radioattiva si sta espandendo velocemente e senza tregua in Europa e in Asia Centrale, pur non avendo colpito nessuna zona abitata della prima se non una porzione di Mar Mediterraneo a sud della Turchia.
http://www.meteoweb.eu/2019/09/disastro ... o/1311650/
https://www.greenme.it/informarsi/ambie ... -pericoli/
Quella nube radioattiva che sta attraversando l’Europa: da dove viene? Quali pericoli?
Fuga di sostanze radioattive, forse originata in Russia o in Kazakistan. Una nube che ha vagato per l’Europa. A riferirlo è stato l’IRSN, l’Istituto francese di sicurezza nucleare, secondo cui non vi sono però rischi per la salute umana.
Il rutenio-106 è stato rilevato alla fine di settembre 2017 da diverse reti europee per il monitoraggio della radioattività nell’atmosfera, si trattava di pochi millibecquerel per metro cubo di aria. Le indagini dell’IRSN hanno permesso di fornire informazioni sull’origine del rilascio visto che non si avevano notizie di incidenti nucleari o fughe radioattive.
L’Istituto ha misurato livelli di rutenio-106, un nuclide radioattivo che è il prodotto della scissione di atomi che non si verifica naturalmente e ha effettuato un’analisi regolare dalle sue stazioni. Nel periodo dal 27 settembre al 13 ottobre 2017, solo le stazioni di Seyne-sur-Mer, Nizza e Ajaccio hanno rivelato la presenza di rutenio-106. Dal 13 ottobre, il rutenio-106 non è stato più presente.
I risultati delle misurazioni delle stazioni europee comunicate all’Istituto a partire dal 3 ottobre 2017 hanno confermato la presenza di rutenio 106 nell’atmosfera della maggior parte dei paesi europei. I risultati ottenuti per i periodi di campionamento dopo il 6 ottobre 2017 hanno mostrato una costante diminuzione dei livelli, attualmente non più rilevati in Europa.
Sulla base delle condizioni meteorologiche e incrociando i risultati dei vari paesi europei, l’IRSN ha effettuato simulazioni per individuare la zona di origine e valutare la quantità di rutenio rilasciato, nonché il periodo e la durata.
La mappa seguente sintetizza i risultati di queste simulazioni e conferma che la zona più plausibile si trova tra il Volga e gli Urali ma non è possibile specificare l’esatta posizione con i dati disponibili.
Considerando quella zona, la quantità di rutenio-106 rilasciata stimata dalle simulazioni IRSN è molto elevata, tra 100 e 300 terabecquerel. Il rilascio, accidentale considerando la quantità liberata, sarebbe avvenuto durante l’ultima settimana di settembre 2017.
“A causa dei quantitativi liberati, le conseguenze di un incidente di tale grandezza in Francia avrebbero richiesto localmente di attuare misure di protezione delle popolazioni su un raggio di pochi chilometri intorno al luogo dell’accaduto
” fa sapere l’Istituto francese.
Russia e Kazakistan dal canto loro dicono di non sapere nulla.
“Le autorità russe hanno affermato di non essere a conoscenza di incidenti sul loro territorio”, ha detto il direttore dell’IRSN Jean-Marc Peres a Reuters. Una portavoce del ministero russo delle emergenze ha dichiarato di non poter commentare immediatamente.
Secondo L’IRSN, è possibile il rutenio 106 sia stato rilasciato in un sito di trattamento del combustibile nucleare o in centro di medicina nucleare. Ha escluso un incidente in un reattore nucleare, in quanto ciò avrebbe portato alla contaminazione con altre sostanze così come un guasto a un satellite alimentato da rutenio.
10/12/2019, 01:23