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Il Web contro l'obbligo di rettifica http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=7411 |
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Autore: | GIANLUCA1989 [ 23/07/2010, 21:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Il Web contro l'obbligo di rettifica |
Cita: Ecco la lettera al presidente Fini ![]() L'appello in poche ore ha già raggiunto 2000 sottoscrizioni In Rete l'appello anti-bavaglio «Così il ddl uccide la libertà» Il web si mobilita per dire No Legge Bavaglio alla Rete. Tra i firmatari dell'appello al Presidente Fini e all'On. Bongiorno per fermare il comma 29 del Ddl intercettazioni: Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione, Vittorio Zambardino, Scene Digitali, Alessandro Gilioli, Piovono Rane, Filippo Rossi, Direttore Ffwebmagazine e Caffeina magazine, Arianna Ciccone, Festival Internazionale del Giornalismo e Valigia Blu,Stefano Corradino, Articolo 21. Per aderire all'appello, che ha raccolto in poche ore circa 2.000 sottoscrizioni tra blogger, utenti della rete e giornalisti, su Facebook basta iscriversi alla pagina "No Legge Bavaglio alla Rete" : http://www.facebook.com/pages/No-Legge-Bavaglio-alla-Rete/139341459420035 (ogni iscrizione vale una firma) o si può firmare online qui : http://www.valigiablu.it/doc/162/no-legge-bavaglio-alla-rete.htm La Lettera sarà spedita ai destinatari Lunedì 26 luglio. Ecco il testo: Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini Al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati On. Giulia Bongiorno Ai Capi-gruppo alla Camera dei Deputati A tutti i Deputati La decisione con la quale, lo scorso 21 luglio, il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall’On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del c.d. ddl intercettazioni costituisce l’atto finale di uno dei più gravi – consapevole o inconsapevole che sia – attentati alla libertà di informazione in Rete sin qui consumati nel Palazzo. La declaratoria di inammissibilità di tali emendamenti volti a circoscrivere l’indiscriminata, illogica e liberticida estensione ai gestori di tutti i siti informatici dell’applicabilità dell’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa, infatti, minaccia di fare della libertà di informazione online la prima vittima eccellente del ddl intercettazioni, eliminando alla radice persino la possibilità che un aspetto tanto delicato e complesso per l’informazione del futuro venga discusso in Parlamento. Tra i tanti primati negativi che l’Italia si avvia a conquistare, grazie al disegno di legge, sul versante della libertà di informazione, la scelta dell’On. Bongiorno rischia di aggiungerne uno ulteriore: stiamo per diventare il primo e l’unico Paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà. Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta – esattamente come se fosse un giornalista – sotto pena di una sanzione fino a 12.500 euro, infatti, significa dissuaderlo dall’occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri economici e politici. Si tratta di uno scenario anacronistico e scellerato perché l’informazione in Rete ha dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore – se non l’unica – forma di attuazione di quell’antico ed immortale principio, sancito dall’art. 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino, secondo il quale "Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere". Occorre scongiurare il rischio che tale scenario si produca e, dunque, reintrodurre il dibattito sul comma 29 dell’art. 1 del ddl nel corso dell’esame in Assemblea, permettendo la discussione sugli emendamenti che verranno ripresentati. L’accesso alla Rete, in centinaia di Paesi al mondo, si avvia a divenire un diritto fondamentale dell’uomo, non possiamo lasciare che, proprio nel nostro Paese, i cittadini siano costretti a rinunciarvi. ARTICOLO ORIGINALE SU : http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201007articoli/56987girata.asp Cita: Via il bavaglio ai giornali, ma resta il comma ammazza-blog Hanno tolto il bavaglio ai giornali, ma non ai blog. Infatti resta l’obbligo di rettifica entro 48 ore dalla richiesta per i siti Internet: la maggioranza ha infatti bocciato tutti gli emendamenti dell’opposizione che puntavano a sopprimere questa norma (comma numero 29 meglio noto come "ammazza-blog") contenuta nel ddl intercettazioni. http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplr ... =&sezione= Cita: 29. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo il terzo comma è inserito il seguente: «Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»; b) al quarto comma, dopo le parole: «devono essere pubblicate» sono inserite le seguenti: «, senza commento,»; c) dopo il quarto comma è inserito il seguente: «Per la stampa non periodica l’autore dello scritto, ovvero i soggetti di cui all’articolo 57-bis del codice penale, provvedono, su richiesta della persona offesa, alla pubblicazione, a proprie cura e spese su non più di due quotidiani a tiratura nazionale indicati dalla stessa, delle dichiarazioni o delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto di rilievo penale. La pubblicazione in rettifica deve essere effettuata, entro sette giorni dalla richiesta, con idonea collocazione e caratteristica grafica e deve inoltre fare chiaro riferimento allo scritto che l’ha determinata.»; d) al quinto comma, le parole: «trascorso il termine di cui al secondo e terzo comma» sono sostituite dalle seguenti: «trascorso il termine di cui al secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, e sesto comma» e le parole: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo e quarto comma» sono sostituite dalle seguenti: «in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, quinto e sesto comma»; e) dopo il quinto comma è inserito il seguente: «Della stessa procedura può avvalersi l’autore dell’offesa, qualora il direttore responsabile del giornale o del periodico, il responsabile della trasmissione radiofonica, televisiva, o delle trasmissioni informatiche o telematiche, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, non pubblichino la smentita o la rettifica richiesta». http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/f ... &id=484629 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Autore: | Aztlan [ 24/07/2010, 01:16 ] |
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Firmato l' appello online. Invito tutti a fare altrettanto, se vogliono continuare a dire la propria liberamente in rete. NO al Bavaglio! |
Autore: | Thethirdeye [ 24/07/2010, 02:46 ] |
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Siamo alla follia totale..... ![]() Firmiamo subito....... TUTTI!!! |
Autore: | mik.300 [ 24/07/2010, 08:36 ] |
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beh.. mi pare di capire che il ddl si riferisce anzitutto a siti di giornali online (repubblica, corriere, ecc. ecc.) poi a siti blogger rilevanti, dagospia, luogocomune, ecc. ecc. (smentita entro 48 h) in ogni caso stabilisce il magistrato, (cui si rivolge il querelante) con provvedimento cautelare e ingiunzione a smentire nei confronti del blogger/giornale online, se una notizia è falsa, offensiva, lesiva, ecc. ecc. -> cosa tutt'altro che semplice.. (al provvedimento ingiuntivo c si può opporre, oltretutto..) => non è che il diffamato, si fa per dire, si alza al mattino e intima al blogger/giornalista di smentire perchè, secondo lui, la notizia è falsa.. comunque tutto il sistema è a tutela di politici, e persone comuni, colpiti da dossieraggi killer/dicerie.. vedi caldoro, che volevano far passare (i suoi "amici") per amico dei trans, a mezzo uso di blog informatici.. ma anche della pubblica opinione, vittima spesso di campagne disinformative.. insomma di per sè.. sta legge non è così negativa.. o si ? non tutti i giornalisti/blogger sono in buona fede.. vedi feltri/belpietro e cricca.. io credo che i pù colpiti sarebbero proprio costoro.. che diffamano a mezzo stampa in lungo e in largo.. la bongiorno sarà un pò zelante e pignola, ma non è scema.. fosse stata in vigore sta legge, forse boffo, direttore dell'avvenire, insultato e diffamato dagli sgherri di berlusca, non sarebbe stato costretto a dimettersi.. e tutto il mobbing giornalistico a suo danno sarebbe stato stroncato sul nascere (o quasi) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... da52825f06 |
Autore: | greenwarrior [ 24/07/2010, 10:36 ] |
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Cita: mik.300 ha scritto: beh.. mi pare di capire che il ddl si riferisce anzitutto a siti di giornali online (repubblica, corriere, ecc. ecc.) poi a siti blogger rilevanti, dagospia, luogocomune, ecc. ecc. (smentita entro 48 h) in ogni caso stabilisce il magistrato, (cui si rivolge il querelante) con provvedimento cautelare e ingiunzione a smentire nei confronti del blogger/giornale online, se una notizia è falsa, offensiva, lesiva, ecc. ecc. -> cosa tutt'altro che semplice.. (al provvedimento ingiuntivo c si può opporre, oltretutto..) => non è che il diffamato, si fa per dire, si alza al mattino e intima al blogger/giornalista di smentire perchè, secondo lui, la notizia è falsa.. comunque tutto il sistema è a tutela di politici, e persone comuni, colpiti da dossieraggi killer/dicerie.. vedi caldoro, che volevano far passare (i suoi "amici") per amico dei trans, a mezzo uso di blog informatici.. ma anche della pubblica opinione, vittima spesso di campagne disinformative.. insomma di per sè.. sta legge non è così negativa.. o si ? non tutti i giornalisti/blogger sono in buona fede.. vedi feltri/belpietro e cricca.. io credo che i pù colpiti sarebbero proprio costoro.. che diffamano a mezzo stampa in lungo e in largo.. la bongiorno sarà un pò zelante e pignola, ma non è scema.. fosse stata in vigore sta legge, forse boffo, direttore dell'avvenire, insultato e diffamato dagli sgherri di berlusca, non sarebbe stato costretto a dimettersi.. e tutto il mobbing giornalistico a suo danno sarebbe stato stroncato sul nascere (o quasi) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... da52825f06 Ottima e equilibrata analisi. Quando affermo che bisogna riflettere prima di chiamarci alle barricate è questo che intendo. Speriamo che la legge sià stata proposta per dare ordine e per evitare speculazioni mediatiche. |
Autore: | rmnd [ 24/07/2010, 10:55 ] |
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Cita: greenwarrior ha scritto: Ottima e equilibrata analisi. Quando affermo che bisogna riflettere prima di chiamarci alle barricate è questo che intendo. Speriamo che la legge sià stata proposta per dare ordine e per evitare speculazioni mediatiche. Ma no dai...deve essergli sfuggito che so, un nome a caso...Ezio Mauro, direttore di Repubblica... ![]() |
Autore: | Thethirdeye [ 24/07/2010, 11:02 ] |
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Cita: Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta – esattamente come se fosse un giornalista – sotto pena di una sanzione fino a 12.500 euro, infatti, significa dissuaderlo dall’occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri economici e politici. Praticamente, siamo di fronte all'ennesima porcata. Da voltastomaco. |
Autore: | mik.300 [ 24/07/2010, 11:13 ] |
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se un blogger/giornalista scrive falsità palesi, è tenuto a pubblicare la smentita (a costo zero) in seguito a richiesta del magistrato.. codesto poi emette provvedimenti urgenti e cautelari, in questo come in tutti i casi, non ad libitum, ma se, se secondo i primi accertamenti, la notizia appare infondata.. ex. caso boffo.. bastava chiedere e visionare il certificato penale per capire la inconsistenza della montatura.. il blogger si può sempre opporre e produrre le prove a fondamento delle sue affermazioni.. io penso che chi è in buona fede (riporta fatti reali) non ha niente da temere.. viceversa i vari belpietro/feltri ecc. ecc. c penserebbero 2 volte prima di pubblicare panzane palesi.. resta salvo i'ulteriore risarcimento del danno.. ribadisco: la bongiorno è spigolosa, ma non scema.. |
Autore: | Thethirdeye [ 24/07/2010, 11:50 ] |
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Cita: mik.300 ha scritto: il blogger si può sempre opporre e produrre le prove a fondamento delle sue affermazioni.. io penso che chi è in buona fede (riporta fatti reali) non ha niente da temere.. Certo che non ha niente da temere.... ma hai una vaga idea di cosa voglia dire una restrizione come questa (ad esempio), per un forum con 2000 iscritti che riporta notizie in tempo reale quotidianamente??? Ci vuole una "task force" di 20 moderatori in grado di monitorare ogni pulce che viene scritta dagli utenti. Con interventi multipli e virifiche, in più sezioni e pure in "real time". Bello eh?? |
Autore: | GIANLUCA1989 [ 24/07/2010, 12:38 ] |
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Ciao Thethirdeye infatti è proprio questo il problema.... chi ha un forum con molti iscritti o un blog con molti commenti deve avere molti moderatori e controllare spesso tutti i topic soprattutto quelli che toccano la politica & co per evitare problemi.... E quando in un forum o blog i commenti e i post inziano a essere molti inizia a diventare difficile ![]() ![]() ![]() Quindi questo comma deve essere assolutamente modificato o eliminato... |
Autore: | mik.300 [ 24/07/2010, 13:39 ] |
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Cita: GIANLUCA1989 ha scritto: Ciao Thethirdeye infatti è proprio questo il problema.... chi ha un forum con molti iscritti o un blog con molti commenti deve avere molti moderatori e controllare spesso tutti i topic soprattutto quelli che toccano la politica & co per evitare problemi.... E quando in un forum o blog i commenti e i post inziano a essere molti inizia a diventare difficile ![]() ![]() ![]() Quindi questo comma deve essere assolutamente modificato o eliminato... ma che c`entrano i forum ? che c`entrano le opinioni/commenti ?? non capisco.. commenti e opinioni NON sono notizie.. c`e` l`art. 21 della cost. a tutela, ecc. ecc. se viene riportato qualche link in discussione, e` l`autore di quel link, se viene beccato a raccontar panzane, a doversi scusare e ritrattare.. non NOI.. noi potremmo essere, anzi, parte lesa.. NON CAPISCO.. boh.. |
Autore: | mik.300 [ 24/07/2010, 13:45 ] |
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Cita: Thethirdeye ha scritto: Cita: mik.300 ha scritto: il blogger si può sempre opporre e produrre le prove a fondamento delle sue affermazioni.. io penso che chi è in buona fede (riporta fatti reali) non ha niente da temere.. Certo che non ha niente da temere.... ma hai una vaga idea di cosa voglia dire una restrizione come questa (ad esempio), per un forum con 2000 iscritti che riporta notizie in tempo reale quotidianamente??? Ci vuole una "task force" di 20 moderatori in grado di monitorare ogni pulce che viene scritta dagli utenti. Con interventi multipli e virifiche, in più sezioni e pure in "real time". Bello eh?? appunto .. riporta.. e` l`autore che deve smentire.. non i 200 siti che si sono rimpallati il link.. esempio: se io riporto un link di repubblica.it e commmento la notizia, (cosa del tutto legittima in ogni caso..) se quella si dimostra infondata.. e` il giornalista di repubblica che deve ritrattare non io/noi.. c mancherebbe.. |
Autore: | DarthEnoch [ 24/07/2010, 18:53 ] |
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io ho firmato |
Autore: | Thethirdeye [ 24/07/2010, 22:30 ] |
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Cita: mik.300 ha scritto: appunto .. riporta.. e` l`autore che deve smentire.. non i 200 siti che si sono rimpallati il link.. esempio: se io riporto un link di repubblica.it e commmento la notizia, (cosa del tutto legittima in ogni caso..) se quella si dimostra infondata.. e` il giornalista di repubblica che deve ritrattare non io/noi.. c mancherebbe.. Forse non hai capito bene la faccenda Mik.300. Riporto un articolo che spiegala cosa in modo esemplare.... Chi, nel suo blog, non ha fatto affermazioni del tipo "il Vaticano protegge i pedofili", oppure "il Comune di Roma è governato da incapaci" o ancora "la Shell è mandante di omicidi in Nigeria" o infine "il partito PXY è un'associazione a delinquere"? Si tratta di linguaggio colloquiale, frasi che sentiamo al bar, e che vengono riproposte nei blog esattamente come se si chiacchierasse tra amici. Finora, il Vaticano o la Shell o il Comune di Canicattì non hanno mai avviato costose cause legali per diffamazione, su simili basi; adesso nessuno potrà loro impedire di chiedere rettifica, a meno di dimostrare carte alla mano che la Shell è davvero mandante di omicidi o che il Vaticano, su base processuale, protegge fattivamente i pedofili. Non succederà? Speriamo. Speriamo di non dover raddoppiare i post per rettificare tutti i giorni. Succederanno invece anche altre cose più piccole ma, per la libera informazione, altrettanto importanti. Sapete che ci sono stati blogger minacciati o trascinati in tribunale per aver detto che al tale ristorante si mangia male? O che la tale marca di jeans non è affatto made in Italy ma made in Bangladesh? O che la tale azienda mobiliera ritarda con le consegne? O che la tale trasmissione TV è brutta? C'è persino gente querelata dalla Massoneria ...voi ne parlate sempre bene, della Massoneria? In Rete ci sono migliaia, decine di migliaia di post, magari letti da 4 gatti, che denunciano questo e quello, dalle cozze avariate della pizzeria sotto casa all'amianto nascosto sotto un terreno privato, dall'assessore che va a escort alle scarpe di marca con la colla tossica, dall'omogeneizzato con la carne riciclata all'associazione sportiva che propone il doping ai ragazzini, al supermercato che non fa entrare i bambini down. Finora le denunce sono state 1 su 1 milione, ora chi impedirà al ristoratore imbroglione di costringere all'obbligo di rettifica? La giustizia non ha tempo di indagare su cozze, scarpe e supermercati e il blogger preferisce smentire che passare dei guai. E la prossima voltà parlerà della sua gita al mare, invece che delle cozze avariate. Siamo abituati a considerare la libertà di stampa e di parola solo come diritto contro i Potenti che ci opprimono, e non pensiamo all'immensa utilità che ha contro i piccoli soprusi di ogni giorno. "E il diritto a non essere diffamati?" tuonerà il solito difensore dell'individuo. Certo: se io racconto alla vicina che la parrucchiera con quei prezzi è una ladra è diffamazione, quindi occorre subito una legge che me lo impedisca, che tutelando la parrucchiera mi impedisca di esprimere la mia opinione anche per strada, al bar, in cortile. ...Vedete, dove siamo paradossalmente arrivati pian piano? http://crisis.blogosfere.it/2010/07/blo ... riate.html |
Autore: | dark side [ 25/07/2010, 01:12 ] |
Oggetto del messaggio: | |
si chiama regime dittatoriale, ......firmato di gusto. |
Pagina 1 di 2 | Time zone: Europe/Rome [ ora legale ] |
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