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Essere Interdimensionale
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MessaggioInviato: 01/12/2014, 18:00 
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LO SCANDALO CHE NON COLPIRÀ LA CASA BIANCA.

Un transgender alla Casa Bianca, l'omosessualità di Obama, le dichiarazioni di Joan Rivers e la sua strana morte. Lo scandalo che non colpirà la Casa Bianca.

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Un'altra scure si abbatte, o potrebbe abbattersi se esistesse la libera informazione, su un Barack Obama già azzoppato dalle elezioni di midterm che hanno affidato ai Repubblicani la maggioranza in entrambe le Camere del Parlamento USA. Questa volta si tratta di un dibattito acceso nel web americano non solo sulla sessualità del Presidente USA, ma direttamente sul sesso della moglie. Sì, proprio così, Michelle Obama potrebbe non essere una donna.
Fino a ieri sembrava una notizia strana da relegare alle fantasie di repubblicani fanatici o alle paranoie di blogger "complottisti": foto di Michelle Obama che ne mostrano le braccia muscolose, la struttura scheletrica della First Lady più simile a quella di un atleta di sesso maschile che di una donna, i lineamenti forse poco aggraziati, le dita delle mani che mostrerebbero un anulare più lungo dell'indice, esattamente come per i maschi, anziché il contrario… Quest'ultimo indizio viene ricondotto ad un articolo di Rebecca Coffey pubblicato il 1° luglio 2012 su Scientific American, secondo cui in una mano di un individuo di sesso femminile l'anulare potrebbe al massimo essere lungo quanto l'indice (in donne che incarnano una forte maschilità), ma potrebbe anche superarlo in persone androgine.

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La maggior parte degli elementi che dimostrerebbero la maschilità di Michelle (il condizionale in questo caso è più che d'obbligo) sono riportati in questo video (a voi lettori la valutazione):



Eppure la vicenda sembra uscire dalla zona d'ombra della paranoia quando quest'estate, il 2 luglio 2014, l'attrice e comica statunitense Joan Rivers fa una dichiarazione alquanto strana, soprattutto per la serietà del tono con cui pronuncia le sue parole. Ad un intervistatore che le chiede se gli Stati Uniti siano pronti per un Presidente donna oppure per un Presidente gay, la Rivers risponde:

"Abbiamo già un presidente gay, è Obama".

Di fronte allo stupore dell'intervistatore, l'attrice spiega:

"Come, non lo sapete? Michelle Obama è una trans. Una transgender. Tutti lo sanno",

senza perdere la serietà (qui la notizia riportata in italiano da RaiNews).



La notizia fa il giro della rete, il video viene mandato in onda dalla CNN. Alcuni la prendono come una battuta, l'ennesima trovata di un'attrice che ad 81 anni non ha perso la propria verve. La maggior parte dei commentatori nota però come il tono della Rivers non sia comico, ma serio, come se avesse detto una cosa per lei banale ("everybody know"). La Casa Bianca tace, nessuna dichiarazione. La Rivers, sotto gli occhi di molti e criticata dalla comunità transessuale per avere usato il termine inglese "tranny", considerato un dispregiativo, sente di doversi giustificare per le sue parole. Ma non ritira le sue affermazioni su Barack Obama e la moglie, Michelle LaVaughn Robinson:

"Io penso che ciò che ho detto sia un complimento. Lei è così attraente, alta, con un corpo molto bello, un gran viso, un gran trucco". Infatti "molte delle donne più belle sono transgender".

E a chi la accusa di aver decisamente oltrepassato il politically correct, risponde che scorretto è semmai "attaccare la mia persona perché sono anziana, donna, ebrea ed eterosessuale" (ancora RaiNews). Nessuna smentita, anzi.

Le sue parole, che sembravano avvalorare le indiscrezioni su Barack e Michelle (o Michael?), hanno assunto una importanza ancora maggiore però in seguito alla morte, avvenuta proprio poche settimane dopo, della stessa Rivers.
Il 28 agosto Joan Rivers entra al Mt. Sinai Hospital di New York per un'arresto cardiaco, avvenuto durante un'operazione esplorativa alla gola e all'intestino condotta il giorno stesso alla clinica Yorkville Endoscopy di Manhattan. Una operazione che non prevede normalmente particolari complicazioni. Eppure qualcosa va storto e le condizioni in cui arriva al Mt. Sinai spingono i medici ad indurre l'attrice al coma farmacologico. Uno stato in cui verserà fino alla sua morte il 4 settembre. Molte ombre però sono sorte proprio sulla sua morte ed in particolare su quanto successo alla Yorkville Endoscopy.
Ufficialmente secondo l'autopsia la Rivers sarebbe morta per una

"encefalopatia anossica causata da un arresto ipossico durante laringoscopia ed endoscopia gastrointestinale superiore con sedativi Propofol".

In pratica, il cervello della Rivers sarebbe rimasto senza ossigeno per troppo tempo durante la doppia operazione a cui l'attrice è stata sottoposta, mentre era stata anestetizzata con il Propofol. La mancanza di ossigeno avrebbe causato l'arresto cardiaco. Qui però sono sorti i dubbi di molti, soprattutto della figlia Melissa che ha aperto una causa legale contro la clinica per la morte della madre. Secondo quanto dichiarato da un membro dello staff agli investigatori del Dipartimento per la Salute di New York, la dose di Propofol somministrata a Joan Rivers sarebbe stata di 300 milligrammi, decisamente superiore ai 120 necessari per l'anestesia (singolare che anche Michael Jackson sia morto per un'overdose di Propofol nel 2009). Un grave errore, se confermato, ma non il solo. L'11 novembre un articolo pubblicato sul Daily Mail a firma di Sarah Nathan riporta che la Rivers sarebbe stata sottoposta a tre operazioni, ossia una esofago-gastro-duodeno-scopia e ben due tentativi di naso-laringo-scopia, mentre era sotto Propofol: la prima condotta dal direttore medico della struttura, Lawrence Cohen, la seconda e la terza dal medico personale dell'attrice, la dottoressa Gwen Korovin, che aveva già condotto operazioni simili ad altre star con problemi alla gola come Celine Dion e Ariana Grande. La Korovin avrebbe eseguito anche una biopsia alla gola, senza però il suo previo consenso. Proprio questa operazione avrebbe portato le corde vocali dell'attrice a gonfiarsi, interrompendo il flusso dell'ossigeno ai polmoni e causando l'arresto cardiaco.
Secondo il Mail, la paziente aveva firmato solo per la prima operazione. Inoltre, lo staff della clinica ha accusato la Korovin di aver eseguito l'operazione senza il dovuto permesso della struttura, che avrebbe invece previsto solo l'intervento del suo direttore medico, e ha attribuito alla dottoressa la responsabilità dell'anestesia con il Propofol. Sia la Korovin sia Cohen sono accusati di non essersi accorti in tempo dell'arresto cardiaco della Rivers e di non essere intervenuti per porvi rimedio quando ancora potevano. Ad oggi, la Korovin non avrebbe fornito spiegazioni al suo operato né risposto alle dichiarazioni degli investigatori, perché secondo il suo avvocato ciò significherebbe violare la riservatezza professionale (ancora il Daily Mail dell'11 novembre). Il commentatore di Fox News Geraldo Rivera riporta queste parole del patologo forense Michael Baden, che spiega cosa succede in un caso come quello riscontrato dall'autopsia di Joan Rivers:

"Entro 10 secondi se il cervello non riceve abbastanza ossigeno, la persona sviene. Ed entro un minuto circa, ci saranno ulteriori danni al cervello, le cellule individuali moriranno se non torneranno immediatamente a ricevere ossigeno. La rianimazione cardio-polmonare diventa allora un fattore importante per determinare cosa sia successo a Joan Rivers e cosa si sia fatto per fermare il peggioramento in corso".

Ma le stranezze continuano, perché prima che venisse reso noto il risultato dell'autopsia ufficiale, il 19 ottobre era sempre il Daily Mail a riportare in un articolo di Ashley Collman e Chris Spargo la contrarietà della figlia Melissa ad eseguire un'autopsia che accertasse se fossero stati errori medici ad uccidere la madre. Nello stesso articolo, si parla di un rapporto del Dipartimento della Salute di New York sullo Yorkville, in cui proprio l'aver dato accesso a personale medico non autorizzato compare tra le gravi negligenze della struttura, che se non saranno corrette porterebbero alla sua chiusura entro il 7 gennaio 2015. In realtà, il nome della Korovin non è riportato dagli investigatori che parlano di "personale non autorizzato", ma sarebbe stata lei ad eseguire la nasolaringoscopia e quindi, si presume, anche la biopsia.

Sospetti, dubbi, silenzi, negligenze… nebbia su una morte non comune di una persona non comune. E che riporta alle sue dichiarazioni sulla sessualità di Obama e l'identità sessuale di Michelle, non smentite, quasi avvalorate da una morte troppo simile a quella di Michael Jackson. Di questo si sono occupati diversi commentatori e divulgatori "alternativi", come Alex Jones (in questo video) e Chuck Bladwin. E Baldwuin scrive:

"Il fatto che la maggior parte dei colleghi di Joan NON l'hanno crocifissa per la sua affermazione che Michelle Obama sarebbe un travestito mi fa ritenere che tutti loro sapessero che Joan aveva detto la verità e semplicemente non hanno avuto il coraggio di dirlo. In più, lei era JOAN RIVERS: l'icona della quintessenza dell'intrattenimento di sinistra. La mia domanda è, se Joan Rivers avesse realmente raccontato la VERITÀ sugli Obama? E se fosse vero che Barack e Michelle (o il nome vero è Michael?) sono realmente omosessuali, che Michelle è realmente un uomo, e che hanno portato avanti finora la più grande frode politica nella storia degli Stati Uniti? La tempistica della morte della Rivers è una coincidenza incredibile, se non è vero. Questo è sicuro."


Di altrettanto sicuro c'è anche che questo scandalo non colpirà mai la Casa Bianca. La morte della Rivers, pur con i forti sospetti e l'inevitabile legame con le sue dichiarazioni, verrà facilmente dimenticata… se già non lo è stata. Già diversi anni fa fecero scalpore le dichiarazioni dell'ex attivista democratico Larry Sinclair in merito ai rapporti sessuali che questi dichiarò di aver consumato con Barack Obama il 6 e 7 novembre 1999, quando il giovane senatore era ancora sconosciuto al grande pubblico mondiale. Synclair dichiarò anche, in una conferenza tenuta presso il National Press Club della capitale statunitense il 18 giugno 2008, di aver in quell'occasione consumato crack e cocaina con l'allora giovane rampollo democratico. In seguito, il suo libro "Barack Obama & Larry Sinclair: Cocaine, Sex, Lies and Murder" è stato definito "un'esposizione scioccante su un Presidente americano che fa apparire Bill Clinton, ed altre voci riguardo John F. Kennedy, minori in confronto" (parole di Victor Thorn, ricercatore e autore anche di libri su Bill e Hillary Clinton). Verità, diffamazione? Più che difficile a dirsi, ma lo scandalo non ha mai colpito l'attuale inquilino della Casa Bianca. Un inquilino che già da parte repubblicana è stato costretto a dover mostrare pubblicamente il suo certificato di nascita, il 27 aprile 2011, perché accusato di non essere realmente nato negli USA e quindi di non poter legalmente essere Presidente. Secondo il ricercatore Philip Berg, il piccolo Barack sarebbe stato un cittadino britannico nato in Kenya, e una volta Presidente degli USA si sarebbe scavato la fossa da solo rendendo pubblico un certificato di nascita che, ad una semplice analisi, risulta essere stato manomesso (vedi l'articolo di ReteVoltaire: http://www.voltairenet.org/article169790.html). Insomma, per parafrasare Alberto Roccatano, verrebbe da chiedersi: Chi si è inventato Barack Obama?

Personaggi che si alternano su un palcoscenico, i presidenti, le first lady, che non possono nemmeno vivere la loro sessualità senza doversi mascherare e mentire a se stessi ogni giorno, in cambio di un potere così effimero che uno scandalo ben congegnato potrebbe in qualsiasi momento spazzare via, rovesciando i salvatori in carnefici e viceversa. La storia recente ci ha mostrato che nemmeno i papi sono più Papi.
La storia degli uomini di potere ci mostra però, anche nei suoi piccoli anfratti, la storia possibile di ognuno di noi, perché forse in ognuno di noi si cela l'anelito all'esercizio del Potere e forse i nostri governanti rappresentano realmente uno specchio dei governati, del loro livello di coscienza. E mentre scrivo i notiziari trasmettono le immagini da Ferguson, dove è in corso una vera e propria guerra civile causata dalla ribellione dei cittadini USA-ensi di lontana origine africana, proprio quando un loro fratello siede al massimo vertice degli USA…

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Lontani dalla Natura, lontani da noi stessi, come matriosche che indossano maschere su maschere dimenticandoci di essere in realtà l'attore. Vestiti sin da bambini perché la nudità della natura è considerata brutta, immorale, frutto quindi di perversione e distorsione. Non c'è da sorprendersi se nella massima espressione della nostra società ci si possa fingere diversi solo indossando un vestito diverso.
Ho trovato allora utile, in questa ricerca, confrontarmi con una visione della vita diversa, come quella che proviene da un mondo a noi lontano, come quello della società russo-ortodossa. Vi riporto queste considerazioni del blogger Vineyard of the Saker, tradotte in italiano da Ortodossia Torino, che parlando della sessuomania occidentale, riflessa anche nei nostri mass media, scrive:

La colpa probabilmente dovrebbe (ancora una volta) andare al papato con la sua repressione malsana di tutto ciò che è sessuale, che a sua volta ha origine in un più sfortunato fraintendimento del dogma cristiano del peccato primordiale da parte di sant'Agostino di Ippona che, almeno, non aveva mai insistito sul fatto che tale interpretazione era quella corretta (il cristianesimo tradizionale non crede che il sesso di per sé sia male, ma solo che deve essere opportunamente incanalato e sublimato). Ahimè, le sue idee sbagliate su questo argomento sono state ulteriormente espanse in una lunga serie di insegnamenti, pratiche e dogmi centrati sul sesso (il celibato per i sacerdoti, la condanna della "carne", la "Immacolata Concezione", etc.) e, di conseguenza, questi insegnamenti di repressione sessuale hanno innescato una reazione formidabile che ha avuto inizio nel Rinascimento e si sente ancora oggi.

I gruppi successivi a peggiorare le cose sono stati i massoni, i vari movimenti rivoluzionari in Europa e, naturalmente, gli ideologi atei o apertamente secolari come Marx, Nietzsche, Freud e molti altri. Non voglio entrare nella storia patetica del femminismo, dei figli dei fiori, dei "diritti" all'aborto e tutto il resto del nonsenso di cui siamo stati nutriti, e non intendo discutere il ruolo della pornografia o i cosiddetti 'diritti gay'. La mia tesi è questa: per quanto riguarda la sessualità, l'Occidente è ormai un caos globale in fase terminale. Non voglio nemmeno prendermi la briga di provare questa tesi. guardate voi stessi i tassi di divorzio, gravidanze adolescenziali, omosessualità, pedofilia, stupri, violenza coniugale, grossolano sessismo e violenza machista o, meglio, cercate di trovare qualcosa di sano in qualsiasi cosa legata al sesso in Occidente. Non c'è. Quindi dico di nuovo: in termini di sessualità, l'Occidente è ormai un caos globale in fase terminale.

Non sempre sacro e profano devono per forza camminare in direzioni separate. Di sicuro lo fanno dove una mente duale ha separato ciò che la Natura ha unito sin dai primordi, non prevedendo infatti una forma di Morale per i suoi figli. Che questa Morale sia quella "sacra" della proibizione e del peccato o quella "profana" che rende sacro il cosiddetto "peccato", stiamo forse guardando due facce della stessa medaglia. E a volte, anzi spesso, per accedere all'Esistenza autentica (non la recita delle maschere) può essere necessario vivere fino in fondo i peggiori gironi infernali. Per aspera ad Astra.
Ma queste considerazioni appartengono a chi scrive e alla sua, cioè la mia, personale esperienza. Se le sentite vere fatele vostre, nel mio mondo non c'è copyright. Ad maiora.


http://www.nexusedizioni.it/it/CT/lo-sc ... ianca-4633


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MessaggioInviato: 01/12/2014, 19:04 
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Angel_ ha scritto:

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Wolframio ha scritto:

La madre di Enrico Mentana è ebrea, forse per questo figura nella lista.

Mentana figura anche nella lista compilata da un sito sionista...in compagnia di Augias...

http://www.altopianodelpensiero.sitiwebs.com/page35.php


ho capito..
li arruolano a forza..
e se si ribellano,
si beccano degli antisemiti..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 01/12/2014, 19:09 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Per "pistolinate antisemite" mi riferivo alla solita teoria del complotto ebraico secondo cui gli ebrei dominano il mondo nonostante siano calpestati da duemila anni prima di rifondare Israele.

Trovo ripugnante che nel 2014 circolino ancora "liste di ebrei"... A cosa dovrebbero servire per costoro? Per trovarli tutti e caricarli sui camion? [xx(]


ma non mi pare siano molto calpestati..
da chi poi?
i palestinesi stanno peggio..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 04/12/2014, 18:49 
Il Presidente dell'Argentina accusa Obama di volerla uccidere

CRISTINA KIRCHNER ACCUSA OBAMA DI VOLERLA AMMAZZARE! - "SE MI DOVESSE SUCCEDERE QUALCOSA, NON GUARDATE AL MEDIO ORIENTE,
GUARDATE AL NORD" - L’OPPOSIZIONE L’ACCUSA DI ESSERE “COMPLETAMENTE FUORI DALLA REALTÀ”


In un discorso televisivo, Kirchner allude a un presunto complotto contro di lei da parte imprenditori locali sostenuti da un “aiuto straniero” - Già Hillary Clinton nel 2010 si era interrogata sul benessere mentale del presidente. “Sta assumendo farmaci? Quanto conta lo stress sui suoi comportamenti e sulle decisioni politiche che affronta?”…



I politici argentini dell'opposizione hanno accusato il presidente Cristina Fernández de Kirchner, di essere "completamente fuori dalla realtà". Durante un programma televisivo, la donna aveva infatti lanciato un confuso appello in cui sosteneva che gli Stati Uniti potrebbero celarsi dietro un complotto per rovesciare il governo e forse assassinarla.

"Se mi dovesse succedere qualcosa, non guardate al Medio Oriente, guardate al Nord", ha detto Fernández durante il discorso di martedì notte, in cui si alludeva ad un presunto complotto contro di lei tra banchieri e uomini d'affari locali sostenuti da "un aiutante straniero".

Precedentemente Fernández aveva affermato di aver ricevuto minacce di morte dall’Isis, a causa della sua amicizia con Papa Francesco. Nel discorso di ieri sera, però, ha parlato di minacce ricevute in tre email di funzionari della sicurezza argentini, provenienti dagli Stati Uniti.

La sua affermazione arriva sulla scia di un rapido deterioramento delle relazioni tra Argentina e gli Stati Uniti, dopo che il paese aveva dichiarato default nel mese di agosto.


Con la stagnazione economica, la moneta argentina in caduta libera e un allarmante aumento dei livelli di criminalità, Fernández sembra essere sempre più pressata.

Vi sono anche crescenti incertezze riguardo la candidatura del suo partito alle elezioni del 2015. Forse si candiderà il figlio Máximo Kirchner per sostituirla.

"Dal momento che non riesce a resistere davanti alla realtà, tra la disoccupazione, l’alta inflazione, il dollaro in aumento… Così s’inventa che non è più l’Isis a cercare di ucciderla, ma gli Stati Uniti", ha detto la politica Elisa Carrió. "'S’inventa dei complotti."


Già Hillary Clinton nel 2010 si era interrogata sul benessere mentale del presidente. “Sta assumendo farmaci? Quanto conta lo stress sui suoi comportamenti e sulle decisioni politiche che affronta?”…

Da http://www.theguardian.com
Fonte: http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -85700.htm

http://lagrandeopera.blogspot.it/2014/1 ... ccusa.html

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President Obama's Head Found On Mars

[:261] [:261] [:261] [:261] [:261]


Ultima modifica di nemesis-gt il 04/12/2014, 19:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 04/12/2014, 21:53 
Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

Per "pistolinate antisemite" mi riferivo alla solita teoria del complotto ebraico secondo cui gli ebrei dominano il mondo nonostante siano calpestati da duemila anni prima di rifondare Israele.

Trovo ripugnante che nel 2014 circolino ancora "liste di ebrei"... A cosa dovrebbero servire per costoro? Per trovarli tutti e caricarli sui camion? [xx(]


ma non mi pare siano molto calpestati..
da chi poi?
i palestinesi stanno peggio..



Memoria storica zero...

I palestinesi come gli altri Paesi arabi confinanti hanno attaccato Israele più volte non accettandone l' esistenza.

Non possono lamentarsi del semplice fatto che poi hanno perso.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
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MessaggioInviato: 08/12/2014, 09:45 
Ho sempre scritto (insieme ad Ubatuba) che il "mitico" Obama ha raggiunto e sorpassato perfio carter; ebbene, con questo "blitz" fallito ha proprio confermato le nostre constatazioni ...

Strano, tutti 'sti presidenti Dem non ne fanno una buona (ricordiamoci anche Kennedy con la "Baia dei Porci, a Cuba) [;)] [:o)]



ISIS Fallisce il blitz contro al Qaida, muore l'ostaggio Usa
Yemen, ucciso anche il sudafricano. Obama, ho deciso io il raid



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I jihadisti di Aqap, ramo di al Qaida nella Penisola arabica, avevano lanciato il loro ultimatum alcuni giorni fa in un video, minacciando di uccidere l'ostaggio americano Luke Somers, rapito nella capitale dello Yemen nel settembre del 2013. Così a Barack Obama non è rimasto che tentare di nuovo la carta dell'azione. Ma stavolta il raid che doveva servire a liberare il trentatreenne fotoreporter di origini britanniche si è concluso tragicamente con la sua morte. E con la morte di un secondo ostaggio, l'insegnante sudafricano Pierre Korkie, che nelle prossime ore sarebbe stato rilasciato dai terroristi. Ma, rende noto la Bbc on line, le teste di cuoio Usa non sapevano che insieme al fotoreporter statunitense ci fosse anche l'altro ostaggio, nè conoscevano la sua identità.
Un fallimento dunque che - come sottolineano alcuni osservatori statunitensi - mostra molti dei limiti della strategia della Casa Bianca, contraria all'invio di truppe di terra nella lotta all'Isis e ad al Qaida. I cosiddetti 'boots on the ground' a cui nella 'dottrina Obama' vengono preferiti i raid aerei e rischiosissime azioni mirate da parte di commando delle forze speciali.

Ma in territori remoti, impervi e senza sostegno sul campo, non tutte le operazioni possono riuscire perfettamente come quella che nel maggio 2011 portò all'uccisione di Osama bin Laden nel suo fortino di Abbottabad, in Pakistan. Il presidente americano, che nelle prossime ore potrebbe finire al centro di nuove polemiche, si è subito assunto tutta la responsabilità del blitz fallito. "Ho dato io l'autorizzazione - ha spiegato - perché la vita di Somers correva un pericolo imminente". Ed è dovere di un presidente fare tutto il possibile per salvare un cittadino americano. Tutto tranne che pagare riscatti, una linea questa che l'amministrazione statunitense non vuole assolutamente cambiare. In aperto scontro con i governi europei, che invece trattano - più o meno alla luce del sole - con i terroristi per la liberazione di ostaggi in cambio di denaro. "Li hanno assassinati", ha detto Obama. Il capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha spiegato che Somers e Korkie sono morti per le gravi ferite inferte loro dai terroristi, quando questi, nella notte tra venerdì e sabato, si sono accorti di essere sotto attacco.

Dunque nessuna possibilità - almeno nella versione ufficiale - che i due ostaggi possano essere stati colpiti da 'fuoco amico' nel corso della battaglia scatenatasi nel compound in cui erano tenuti prigionieri, in un villaggio del sud dello Yemen. Portati via ancora in vita - raccontano al Pentagono - Somers e Korkie sono morti subito dopo mentre ricevevano le cure dei medici: uno su un aereo militare, l'altro su un mezzo anfibio della Us Navy al largo delle coste yemenite. Nel villaggio di Wadi Abadan sono rimasti uccisi anche alcuni jihadisti e almeno otto civili, mentre tra i feriti secondo i testimoni ci sarebbero anche alcuni bambini. L'attacco, infatti, è stato molto violento e condotto anche con l'uso di granate. Il piano, studiato per settimane nei minimi dettagli, è saltato quando un centinaio di uomini del commando - trasportati nella zona da elicotteri - era arrivato a meno di cento metri dalla prigione dei due ostaggi. Improvvisamente qualcosa è andato storto, e molto probabilmente un rumore - raccontano fonti del Pentagono - ha messo in guardia i jihadisti. Così l'effetto sorpresa è svanito rendendo tutto molto più difficile. E trasformando il raid in un tragico smacco.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... da955.html

Tutti a casa! Anche in America.
Sei un mitoooooooo, sei un mitooooo! [:o)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 29/12/2014, 16:22 
La propaganda da Guerra Fredda contro il presidente russo Vladimir Putin sui media occidentali potrebbe aver raggiunto il picco. Tanta spazzatura è stata gettata sul leader russo che l’inventario ne sarà esaurito per sempre. Ma in tale pioggia di fango, Putin è indifferente, ancora una volta smentendo le caricature occidentali secondo cui non accetta critiche. A quanto pare è possibile. Inoltre, la popolarità di Putin in Russia è oltre l’80 per cento attualmente. È dubbio che un leader mondiale abbia la popolarità di Putin oggi. E anche probabilmente spiega l’indifferenza di Putin agli attacchi dei media occidentali. Come disse una volta in un’intervista, è stato eletto dopo tutto per servire il suo Paese e non per essere lo ‘zimbello’ di Barack Obama. Un sondaggio della Associated Press e del Centro di ricerca per gli Affari Pubblici NORC dell’Università di Chicago indicano risultati sorprendenti:
Putin è estremamente popolare tra il popolo russo, godendo di un indice di gradimento dell’81 per cento;
I problemi sono in cima ai pensieri del popolo russo, concordando che le sanzioni occidentali danneggiano l’economia, ma ancora non ne risentono l’impatto negativo sui portafogli;
La maggior parte dei russi ritiene che il loro Paese sia nella giusta direzione ed è personalmente ottimista sui prossimi anni;
Due terzi dei russi sostengono il movimento separatista in Ucraina.
Il sondaggio è particolarmente interessante perché la NORC dell’Università di Chicago (dove Obama ha insegnato per 12 anni) opera anche per le “agenzie governative” fornendo dati e analisi per “supportare decisioni informate nei settori chiave”. Basti dire che il sondaggio AP-NORC sarebbe noto alla Casa Bianca e, forse, gli aiutanti di Obama potrebbero anche averne attirato l’attenzione. Come Obama dovrebbe vedere i risultati sorprendenti del sondaggio AP-NORC? Evidentemente, il sondaggio mostra che la sua politica verso la Russia è sbagliata. Se la speranza era che con le sanzioni, l’economia russa svanisse e aumentasse la disaffezione popolare verso Putin, a sua volta ponendo fine alla vita politica del leader russo, beh le cose vanno male. Oggettivamente parlando, il popolo russo è più o meno soddisfatto delle politiche di Putin. E il piano di Obama per separare abilmente il leader russo dal suo popolo è andato terribilmente storto. Putin in realtà gode di una popolarità che è più che doppia di quella di Obama. Sedicenti esperti sulla Russia degli Stati Uniti prevedevano crepe nel sistema russo. Ma nulla di ciò è accaduto. Ciò che vede Obama è che il popolo russo è assai diverso da quello statunitense, che ignora ciò che accade nel mondo. Il popolo russo è alfabetizzato e politicamente consapevole, grazie al retaggio sovietico, sa che la ‘strategia del contenimento’ degli Stati Uniti verso della Russia è solo l’espansione della NATO. Sa che la crisi dell’Ucraina è una lotta esistenziale per l’equilibrio strategico con gli USA. Così vuole che Putin continui.
Putin intende sfruttare la sua popolarità per realizzare qualcosa che gli sta a cuore, la ristrutturazione dell’economia russa riducendone la forte dipendenza del reddito petrolifero. Si tratta di un lungo cammino, ma la riforma è nell’aria. L’indirizzo di Putin al consiglio dei ministri al Cremlino non lascia dubbi che la Russia ci lavora. È vero, l’economia russa è in difficoltà, ma a parte i propagandisti occidentali che presentano visioni apocalittiche, nessuno si aspetta seriamente che l’economia russa sia piegata. Tutto sommato, Obama affronta una sfida intellettuale formidabile. Spaccia sempre più le stesse spacconate irragionevoli per far passare la sua politica verso la Russia anche il prossimo anno? Se è così, cosa spera di ottenere? Ormai è ampiamente accettato dagli esperti statunitensi che Putin non vacilla. Cosa significa tale tardiva comprensione? Può solo significare che tale confronto, a meno che finisca ora, potrebbe entrare in una pericolosa spirale della tensione. La dinamica è inconfondibile. Tuttavia Obama ha appena firmato il disegno di legge che l’abilita ad imporre ulteriori sanzioni alla Russia e, peggio ancora, a dare all’Ucraina 350 milioni dollari in armi. Putin, e il popolo russo, sono convinti più che mai che Obama punta a un cambio di regime in Russia. Ma il cambio di regime è, chiaramente, qualcosa che il popolo russo non vuole, secondo il sondaggio AP-NORC. Dove va Obama? Senza dubbio, la Russia è una delle principali sfide in politica estera per <h4>Obama ed è inconcepibile che un intellettuale come lui voglia passare nella storia con la reputazione dubbia di essere il presidente degli Stati Uniti premio Nobel che ha riacceso la guerra fredda.</h4>

Fonte: Indian Punchline

http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... in-russia/


...x i cosidetti progressisti alla sua elezione fu considerato un icona......ora non ne parlano + [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 29/12/2014, 16:26, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 29/12/2014, 16:28 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

Per "pistolinate antisemite" mi riferivo alla solita teoria del complotto ebraico secondo cui gli ebrei dominano il mondo nonostante siano calpestati da duemila anni prima di rifondare Israele.

Trovo ripugnante che nel 2014 circolino ancora "liste di ebrei"... A cosa dovrebbero servire per costoro? Per trovarli tutti e caricarli sui camion? [xx(]


ma non mi pare siano molto calpestati..
da chi poi?
i palestinesi stanno peggio..



Memoria storica zero...

I palestinesi come gli altri Paesi arabi confinanti hanno attaccato Israele più volte non accettandone l' esistenza.

Non possono lamentarsi del semplice fatto che poi hanno perso.


Peccato che i palestinesi rivendicano ciò che era loro e che gli è stato sottratto da PSEUDO nativi bastardi (e con bastardi non intendo l'insulto ma il significato proprio del temrine).

I veri abitanti di quelle terre sono i Palestinesi, coloro i quali ne detengono il possesso ora non hanno le loro radici lì nè dal punto di vista storico nè geografico è genetico (le vicende dei Kazari esposte da Atlanticus sono illuminanti).

Ed a mio avviso i 4\5 milioni di cui si è programmato lo sterminio dall'inizio del 900 poi perpetrato da Hitler sia servito proprio a questa PSEUDO STIRPE ELETTA per far piazza pulita e legittimare la propria presenza in quell'area.

E' il classico esempio di vittima scambiata per carnefice dalla propaganda storica.

Accuse di antisemitismo tra 3,2,1...



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,,con a risoluzione onu del 1948,la palestina era stata divisa in due,se poi i paesi confinanti,hanno adoperato i palestinesi x tentare di cacciare gli israeliani,perdendo quella guerra e le sucessive,se ora i palestinesi non hanno una patria,la colpa non sara' degli israeliani,purtroppo perdendo guerre,poi si perdono territori,come di norma..........[;)]


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MessaggioInviato: 29/12/2014, 16:39 
Guarda che sono gli arabi che non vogliono convivere con Iraele che tra l'altro ha reso fertile quella zona di deserto (oltre che con la democrazia) [;)]
Basta che convivessero in pace ..... [8)]



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MessaggioInviato: 29/12/2014, 16:56 
Tu conviveresti in pace con un tizio che si prende il 90% di casa tua e per viverci si ristruttura quel 90% lasciando te e la tua famiglia in uno sgabuzzino della tua stessa abitazione?

Un pò di buon senso invece che le solite chiacchiere qualunquiste.

Io fossi palestinese non dormirei la notte per cercare di riprendermi casa mia...


Ultima modifica di MaxpoweR il 29/12/2014, 16:56, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Guarda che sono gli arabi che non vogliono convivere con Israele che tra l'altro ha reso fertile quella zona di deserto (oltre che con la democrazia) [;)]


Solita leggenda metropolitana o propaganda occidentale...

La verità è che

Cita:
... Nei decenni a cavallo fra Ottocento e Novecento, periodo nel quale le potenze europee, in primis l'Inghilterra, decidevano le sorti della Palestina e incoraggiavano il movimento sionista ad occuparla, la Palestina non era un deserto. Era, al contrario, un paese dove viveva una comunità politica e civile composta di oltre seicentomila persone, che dava nome al territorio ed in cui viveva da millenni.

I palestinesi parlavano l'arabo ed erano in gran parte mussulmani sunniti, con la presenza di minoranze cristiane, druse e sciite, che usavano anch'esse la lingua araba.

Grazie al suo elevato grado di istruzione, la borghesia palestinese costituiva una élite della regione mediorientale: intellettuali, imprenditori e banchieri palestinesi occupavamo posti chiave nel mondo politico arabo, nella burocrazia e nelle industrie petrolifere del Golfo Persico.

Questa era la situazione sociale e demografica della Palestina nei primi decenni del Novecento e tale sarebbe rimasta fino a qualche settimana prima della proclamazione dello Stato d'Israele nella primavera del 1948: in quel momento in Palestina era presente una popolazione autoctona di circa un milione e mezzo di persone...

Riflessioni tratte dal libro"La Questione palestinese" di Edward W. Said

http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Sa%C3%AFd


Ultima modifica di Atlanticus81 il 29/12/2014, 16:58, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/12/2014, 17:39 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Tu conviveresti in pace con un tizio che si prende il 90% di casa tua e per viverci si ristruttura quel 90% lasciando te e la tua famiglia in uno sgabuzzino della tua stessa abitazione?

Un pò di buon senso invece che le solite chiacchiere qualunquiste.

Io fossi palestinese non dormirei la notte per cercare di riprendermi casa mia...


...l'italia ha concesso parte di territori,e vive in pace,senza mai cercare di riprenderli(i territori),poi e' quanto mai difficile perdere 3 conflitti e pensare di non avere conseguenze territoriali,chi vince(brutta parola x una guerra ma da il senso) un qualkosa porta a casa [;)]


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MessaggioInviato: 29/12/2014, 18:29 
si cosa ha concesso? Istria fiume poi cos'altro? guarda cosa hanno tolto ai palestinesi prima di fare esempi senza senso. Io mi stupisco davvero di come si possano affrontare certe discussioni facendo esempi tanto banali e senza senso.

Facciamone un discorso semplice:

Cita:
La regione geografica italiana[1][2] nella sua conformazione tradizionalmente e più largamente accettata presenta una superficie di circa 324 000 km²[1], superiore a quella occupata dalla quasi totalità della Repubblica Italiana (poco più di 301 000 km²), dal momento che nella regione sono inoltre compresi anche territori che fanno parte della Francia, Svizzera, Slovenia e Croazia e che vi sono inclusi anche quattro piccoli Stati indipendenti: la Repubblica di Malta, la Repubblica di San Marino, il Principato di Monaco e la Città del Vaticano[3].


Quindi di fatto l'area GEOGRAFICAMENTE nota come italiana è occupata quasi TUTTA dalla repubblica italiana e di fatto la REPUBBLICA non occupa solo 23000 km² che in teoria spetterebbero, per storia e "geografia", alla nostra vituperata Italia; quindi di fatto tra una cosa e l'altra (soprattutto guerre perse e scellerati accordi) ci ritroviamo con di fatto con circa il 7,1% di territorio Italiano occupato per motivi politici da altri stati, parliamo tra l'altro di territori del tutto periferici.

Mettere questa circostanza a paragone con quella Palestinese mi sembra una tale mancanza di obiettività che definirei pretestuosa e provocatoria :)



Questa invece la progressione dell'accupazione Israeliana dei territori Palestinesi.

Immagine

Direi che c'è una bella differenza tra i 2 non trovi?

Volendo prescindere dal fatto che l'italia ha perso i suoi territori perchè ha perso una guerra in cui era essa stessa l'aggressore, quindi in sostanza BEN GLI STA! I palestinesi hanno smepre vissuto lì e si son visti soffiare la terra sotto il naso.



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MessaggioInviato: 29/12/2014, 19:35 
Quando si parla di guerra non si fa filosofia ... Chi vince porta a casa (non l'ho inventato io); più gli fanno la guerra, più perdono territori!


E .... comunque ... [;)]


29.12.2014
Come Hamas considera le città israeliane in tempo di pace.
Ma non è una novità


Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 29/12/2014, a pag.15, un redazionale dal titolo " Hamas blocca all'ultimo la visita in Israele di 37 orfani di guerra".

Riportiamo questa notizia, imprecisa come sono spesso le brevi di agenzia- si veda ad esempio la definizione di kibbutz - per vedere un ennesima dimostrazione di come funziona la politica di Hamas. Non ce n'era bisogno, ovviamente.

Immagine:
Immagine
9,35 KB
I bambini a Gaza come li cresce Hamas

Hamas ha proibito a una trentina di ragazzi palestinesi di lasciare la Striscia di Gaza per partecipare a un soggiorno in Israele organizzato da un movimento di sinistra e dalle autorità arabe israeliane. Il ministero dell'Interno del movimento islamico ha annunciato di aver rifiutato la proposta che i 37 ragazzini, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, orfani della guerra di quest'estate tra Israele e Hamas, abbandonassero Gaza perché durante il soggiorno i ragazzini «dovevano visitare colonie e città occupate». Hamas è contrario alla politica di «normalizzazione» con lo Stato di Israele e respinge qualsiasi tentativo di coinvolgervi i bambini. La visita doveva consentire agli adolescenti di «distrarsi e di conoscere coetanei israeliani», ha spiegato Yod Marshak, portavoce del movimento Kibbutzim, dal nome dei villaggi collettivi, una delle principali organizzazioni di sinistra israeliane. I 37 ragazzini sono stati visti tornare indietro, all'incrocio di Beit Hanoun, nel nord di Gaza, dopo che erano già saliti sul bus ed era stato impedito loro di attraversare il valico dalle forze di sicurezza.

http://www.informazionecorretta.com/mai ... 0&id=56568

Allora? [^]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 29/12/2014, 19:39, modificato 1 volta in totale.


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