Ground Zero e la montatura della moschea
“Non ci sono mai stati dei piani per una moschea a “ground zero” (a New York). Tutta la storia è stata montata su da un’agenzia di pubbliche relazioni che lavora con il governo israeliano. Ci sono invece piani per un centro islamico in una vecchia fabbrica, la Burlington Coat Factory, distante parecchi caseggiati da ground zero”.
Così lontano che chi da lì “volesse raggiungere da Ground Zero, dovrà percorrere la West Broadway costeggiando la New York Academy of Sciences, attraversare Barclays street, proseguire costeggiando l’edificio della University of Phoenix, attraversare una seconda strada – Park Place – e girare a sinistra: lì, al numero 51, sorge la Burlington Coat Factory”. (da M. Blondet, effedieffe.com, 16 agosto 2010).
“È una oscenità che Israele stia finanziando la controversia della Moschea di “Ground Zero” quando agenti del Mossad (servizio segreto israeliano ndt) furono arrestati mentre danzavano per le strade nel fatidico 11 Settembre.
Guardiamo direttamente ad alcuni fatti sulla questione 11 Settembre:
“Nila Sagadevan è un ingegnere aeronautico ed un pilota. Ci sono alcuni che sostengono che i mitici dirottatori dell’11/9, anche se troppo incompetenti per pilotare un piccolo Cessna 172, avessero acquisto abilità impressionanti tali da permettere loro di condurre aerei di linea semplicemente allenandosi con simulatori di volo. Quel che segue è un tentativo per seppellire questo mito una volta per sempre, perché ho sentito ad nauseam questa spiegazione risibile sia in internet che sulle reti TV da parte di persone che non conoscono nulla di sostanziale in materia di simulatori di volo ed anche di aerei.
Un frequente malinteso che hanno quelli che non sono piloti in merito ai simulatori, è che sia facile usarli. In realtà lo sono, se si tratta di fare alcune pigre giravolte “a cielo aperto”. Ma se l’intento è di eseguire alcune manovre anche con solo una minima precisione, il compito diventa decisamente allarmante. E se l’obbiettivo poi è quello di navigare miglia lontane da una precisa posizione geografica volando ad oltre 500 MPH, ovvero 30.000 piedi dal suolo, le difficoltà diventano veramente grandi per un pilota senza formazione.
Questo è quanto viene dichiarato, però, che abbiano fatto i 4 dirottatori (che non sapevano nemmeno pilotare un Cessna), ovvero che fossero in grado di condurre un jet commerciale ad alta velocità, il 9 settembre…
(…) Questi uomini sono stati più volte ritenuti incompetenti a condurre da soli semplicemente un Cessna-172, ovvero a fare un esercizio elementare: quello di fare un giro su questo piccolo apparecchio-trainer ed in un giorno assolato. Un primo volo solitario di uno studente implica un semplice circuito: il decollo, poi 4 morbide virate a sinistra che terminano con un atterraggio sulla stessa pista di decollo. Questo è il più basico degli esercizi di volo. Nessuno di questi dirottatori è stato ritenuto in grado di farlo da solo”.
Quando a dei piloti professionisti, la maggior parte con formazione nella Aeronautica USA, venne chiesto di ricreare, tramite un simulatore di volo, l’attacco dell’11 settembre a New York, due terzi di essi fallirono totalmente. Nessuno, soprattutto, potè duplicare l’attacco al Pentagono.
(…) Invece di occuparci di teorie cospirative, occupiamoci di un po’ di ingegneria aeronautica. Se vi chiedete perché i siti internet “cospirazionisti” parlarono di aerei militari schiantatisi sul Pentagono, è perché lessero i rapporti ingegneristici, quelli che la commissione per l’11 settembre non ebbe il permesso di esaminare.
(..) I dirottatori immaginari non pilotarono per certo quegli aerei, era tecnicamente impossibile.
Successe qualcosa d’altro, lo abbiamo visto tutti. Se possiamo provare, e lo possiamo, che i dirottatori dell’11 settembre non stavano pilotando quegli aerei, allora chi lo stava facendo?
(…) Nessuno ha prove su come l’11 settembre è stato eseguito. Possiamo solo provare che non furono dirottatori arabi.
CHI È VERAMENTE RESPONSABILE PER L’11 SETTEMBRE?
Con 9 anni di storia alle spalle, ora, ci sono molte più possibilità sulla causa dell’attentato. Questo evento rese possibili molte cose: depredare l’economia americana, due guerre, la costruzione di un impero di narcotraffico nell’Asia del Sud e oltre 2 trillioni di dollari di buco nei fondi del Pentagono.
Grazie all’11 settembre è stato rubato più denaro di quanto fosse possibile in tutte le guerre della storia messe insieme. Questo dunque ci dici chi può averlo fatto?
PERCHÉ LA QUESTIONE DELLA MOSCHEA PROPRIO ORA?
Una cosa che Wikileaks ha potuto dimostrare è che in internet è impossibile controllare l'informazione. (…) Giornalisti di spicco ora seguono siti che non hanno paura di porre domande difficili e che non rispondono alle proprietà delle grandi aziende e molti di questi siti hanno lettori paragonabili a quelli delle agenzie di informazione. Alcuni hanno più influenza ed altri hanno provocato cosi tanto trambusto che il governo USA ha puntato la mira per chiudere volontariamente internet. Ma l’11/9 è una storia che il governo non può uccidere.
Così, l’unica protezione dalla speculazione su chi è veramente responsabile dell’11 settembre, speculazione che continuamente porta a Israele e al Mossad, è rinnovare dicerie di paura, razzismo e islam-fobia”.
Il succitato Maurizio Blondet, riporta che una Fondazione culturale, l’ «American Freedom Defense Initiative» ha avuto il permesso di mettere sui bus di New York una pubblicità che riporta le Twin Tower in fiamme accanto alla “moschea”. La fondazione pare diretta da Pamela Geller, una blogger anti-musulmana (atlasshrugs2000.typepad.com «pagina rimossa»), che nel 2005 vinse un premio: il «Jewish Israeli Blog Award»…
Autore: Gordon Duff / Traduzione e sintesi a cura di: Cristina Bassi / Fonte originale:
http://www.veteranstoday.com/ / Fonte: cafedehumanite.blogspot.com
Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1684