Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ufologo, diciamo tutti e due la stessa cosa forse ,non si può ammalare di Leucemia un operatore addetto al Radar, per il fatto appunto, che le microonde sono "sparate" con
fasci super direzionali. Esatto!
Il mio radar invece aveva il "lobo" largo (quindi più pericoloso) perché era un radar da ricerca ... Gli altri che si vedono erano uno che dirigeva il missile sul target; l'altro che seguiva il target da me prescelto. Qundi "lobi" strettissimi.
Ora, siccome il MUOS ( Mobile User Objective System) serve per le comunicazioni satellitari, non dovrebbe essere pericoloso
; un po come quando si punta un laser: se non ti colpisce non ti fa niente ...
Però, c'è un però!!
[b]Metto sotto un stralcio di notizia in merito:
A denunciare l’insostenibilità ambientale del MUOS e le “gravi carenze” degli studi effettuati dagli statunitensi ci ha pensato nel novembre 2011 il Politecnico di Torino, attraverso un report dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu:
“Con la realizzazione delle nuove antenne si verificherà un incremento medio dell’intensità del campo in prossimità delle abitazioni più vicine pari a qualche volt per metro rispetto al livello esistente”, scrivono i due ricercatori. “C’è poi il rischio di effetti acuti legati all’esposizione diretta al fascio emesso dalle parabole MUOS in seguito a malfunzionamento o a un errore di puntamento. I danni alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 Km saranno gravi e permanenti, con conseguente necrosi dei tessuti”.
Le onde elettromagnetiche avranno pesantissimi effetti pure sul traffico aereo nei cieli siciliani e in particolare sull’aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura. “Il fascio di microonde del MUOS è senz’altro in grado di provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente”, spiegano Zucchetti e Coraddu. “Gli incidenti provocati dall’irraggiamento di aeromobili distanti anche decine di Km. sono eventualità tutt’altro che remote e trascurabili ed è incomprensibile come non siano state prese in considerazione dagli studi progettuali. I rischi d’interferenza investono potenzialmente tutto il traffico aereo della zona circostante il MUOS. Nel raggio di 70 Km si trovano ben tre scali aerei: Comiso, a poco più di 19 Km dalla stazione di Niscemi, e gli aeroporti militare di Sigonella e civile di Fontanarossa (Catania), che si trovano rispettivamente a 52 Km e a 67 Km”. Sigonella, tra l’altro, è oggetto delle spericolate operazioni di atterraggio e decollo dei droni a disposizione delle forze armate Usa e Nato.
Nonostante i rilievi del Politecnico e in aperta violazione delle norme di attuazione del Piano territoriale paesistico della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi entro cui ricade la base statunitense, l’1 giugno 2011 la Regione siciliana ha autorizzato l’avvio dei lavori del MUOS. I cantieri hanno generato sbancamenti di colline e sradicamenti della macchia mediterranea, sfregiando irrimediabilmente un’ampia area classificata come zona A cioè inedificabile. “L’entità delle trasformazioni in atto denotano una gravissima manomissione dell’ambiente con l’aggravante di esplicarsi a danno di un’area protetta di interesse internazionale”, commenta amaramente il responsabile del Centro di educazione e formazione ambientale di Niscemi, Salvatore Zafarana. “Ad essere definitivamente compromessi sono alcuni lotti boscati di limitate estensioni ma di indiscusso pregio naturalistico e paesaggistico”.
Sui crimini ambientali commessi ai danni della riserva, la Procura di Caltagirone ha aperto un’inchiesta e, il 6 ottobre 2012, ha pure ordinato il sequestro dei cantieri del MUOS. Dopo il ricorso dell’avvocatura dello Stato, il Tribunale di Catania ha però annullato il provvedimento ordinando il dissequestro degli impianti. D’allora diverse centinaia di cittadini di Niscemi e di tutta la Sicilia hanno intrapreso una campagna di azioni non violente finalizzate a bloccare il transito dei mezzi che operano all’interno della base, in particolar modo i camion gru chiamati ad innalzare le tre maxi-antenne satellitari. In più occasioni le risposte delle autorità di pubblica sicurezza sono state durissime: i manifestanti sono stati caricati, manganellati, spintonati, strattonati e denunciati per svariati reati.