La Borsa finisce nel caos: -5,16% L'Europa brucia 173 miliardiPiazza Affari precipita: mai così male dal maggio 2010. Spread record a 388 punti. Prima della chiusura guasto tecnico su listini di Milano e Parigi
Di sicuro c'era solo che Piazza Affari aveva chiuso a picco, senza sapere quanto avesse perso. Poi il dato choc: il Ftse Mib segna un tonfo del 5,16% a 16.128 punti. Mai così male dal maggio 2010. Si conclude così l'ennesima giornata altalenante per i mercati italiani, nonostante la sintonia confermata tra governo e parti sociali. Male anche le altre borse europee, nonostante l'intervento del presidente della Bce: Londra cede il 3,43%, Parigi il 3,9% e Francoforte il 3,4%, Stoccolma il 4,27%. Uno scivolone che costa al Eurozona circa 173 miliardi di euro, ma la maglia nera è ancora una volta Piazza Affari.
Indici bloccati - Il caos esplode pochi minuti prima della fine della giornata con la sospensione degli indici per un guasto tecnico, su cui la Consob ha avviato accertamenti. Il Ftse Mib risulta fermo a -3,21% (16.459 punti), mentre l’All Share a -3,06%, ma i derivati sull'indice Ftse Mib chiudono con un calo del 5,01%, segno incontrovertibile di un'ennesima giornatazzia per la piazza milanese. Il mercato abbassa le serrande senza che sia stato fornito un calcolo aggiornato degli indici, fermi alle 17.06. Un black-out, non meglio precisato, ha colpito i listini di Parigi e di Milano. Scambi sospesi anche sulle piazze finanziarie di Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.
Allarme sperad - E' record per il differenziale Btp-Bund. Lo spead tra il Buoni del Tesoro poliennali italiani e il Bund tedesco raggiunge la soglia dei 388 punti. Uno scarto dovuto forse ad un'operazione della Bce, intervenuta acquistando bond Irlandesi e Portoghesi, ma non quelli italiani e spagnoli, secondo fonti. Interrogato in merito, Trichet non ha commentato.
I titoli- In chiusura Intesa Sanpaolo mette la maglia nera, con un calo del 10,35%, poco dietro a Fiat (-10,03%) e Unicredit (-9,33%). Forte tensione anche su Fiat Industrial(-9,15%, evidentemente non piace l'ipotesi che Sergio Marchionne possa lasciare il gruppo Fiat, anche se fra alcuni anni), Pirelli & C (-6,53%) ed Exor (-4,9%), mentre Italcementi (+1,26%) è l'unico a muoversi in controtendenza. Bloccato il calcolo dei listini, ma non le contrattazioni sui titoli. Poco prima delle 17.30 Piazza Affari è stata investita da una raffica di sospensioni. Sono 11 i titoli che non riescono a fare prezzo per asta di volatilità: Intesa Sanpaolo (-2,48% teorico), Unicredit (-7,06%), Mediobanca (+0,09%), Azimut (-4,94%), Fondiaria - Sai (-4,81%), Saipem (-4,54%), Impregilo (-4,76%), Fiat Industrial (-4,60%), Fiat (-10,03%), Exor (-4,74%) e Luxottica (-3,74%).
La borsa americana - Nonostante l'accordo, Wall Street continua ad allargare le perdite e lancia la spallata ai mercati del Vecchio Continente. L’indice Dow Jones Industrial segna una flessione del 2,36% a 11.606 punti e il Nasdaq -2,86% a 2.616.
Trichet: " Bisogna anticipare i tempi" - L'avvertimento era stato lanciato già dal presidente della banca centrale europea Jean-Claude Trichet, che nel pomeriggio aveva sottolineato la necessità per l'Italia di "riforme strutturali", così come quella di anticipare i tempi del risanamento fiscale". Parole pesanti come piombo per la penisola dove pure "le risorse umane, per così dire, sono così buone e l'imprenditorialità così evidente". Eppure, "l'incertezza è particolarmente alta", non solo per lo stivale ma per l'intera zona euro la cui crescita è in "decelerazione". Una crisi allargata, quindi, che rischia di trascinare tutti verso la bancarotta, salvo attuare "un'operazione supplementare di liquidità". E' questa la strada indicata da Trichet.
L'impegno della Bce - Il programma di acquisto di titoli di Stato dell'area dell'euro da parte della Bce continua. A confermarlo è il presidente Trichet. "E' un programma -ha sottolineato- che sta continuando. Ne discutiamo ad ogni riunione. Non abbiamo mai detto che era stato interrotto. E' tutto pienamente trasparente e vedrete quello che faremo", ha aggiunto tacendo però alla domenda sul perchè la Bce - stando alle voci di mercato - non abbia acquistato titoli di Stato italiani sul mercato oggi, limitandosi a quelli portoghesi e irlandesi
http://www.libero-news.it/news/797216/L ... iardi.html...a non era con l'euro che le crisi sarebbero state lievi?alla faccia,ripeto che l'unica che si solazza con l'euro e' la grande finanza,.....come si rimpiange la piccola lira,............................