13/10/2010, 20:14
rmnd ha scritto:
Sondaggio,10% tedeschi rivuole dittatura
13 Ottobre 2010 19:31
(ANSA) - BERLINO - Un terzo dei tedeschi ritiene che in Germania ci sia un influsso eccessivo di stranieri, mentre il 10% di loro sogna un nuovo fuhrer. Un sondaggio della Friedrich-Ebert-Stiftung rivela che in 2 anni in Germania il consenso per i movimenti di estrema destra e' cresciuto molto a causa della crisi. 'Nel 2010 c'e' stato un aumento delle posizioni antidemocratiche e razziste: il 30% degli intervistati pensa che gli stranieri dovrebbero 'tornare a casa'' perche' rubano il posto ai tedeschi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Sondaggio-tedeschi-rivuole-dittatura/13-10-2010/1-A_000132574.shtml
13/10/2010, 20:17
bleffort ha scritto:rmnd ha scritto:
Sondaggio,10% tedeschi rivuole dittatura
13 Ottobre 2010 19:31
(ANSA) - BERLINO - Un terzo dei tedeschi ritiene che in Germania ci sia un influsso eccessivo di stranieri, mentre il 10% di loro sogna un nuovo fuhrer. Un sondaggio della Friedrich-Ebert-Stiftung rivela che in 2 anni in Germania il consenso per i movimenti di estrema destra e' cresciuto molto a causa della crisi. 'Nel 2010 c'e' stato un aumento delle posizioni antidemocratiche e razziste: il 30% degli intervistati pensa che gli stranieri dovrebbero 'tornare a casa'' perche' rubano il posto ai tedeschi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Sondaggio-tedeschi-rivuole-dittatura/13-10-2010/1-A_000132574.shtml
E inevitabilmente la storia si ripete.
13/10/2010, 21:12
Lawliet ha scritto:bleffort ha scritto:rmnd ha scritto:
Sondaggio,10% tedeschi rivuole dittatura
13 Ottobre 2010 19:31
(ANSA) - BERLINO - Un terzo dei tedeschi ritiene che in Germania ci sia un influsso eccessivo di stranieri, mentre il 10% di loro sogna un nuovo fuhrer. Un sondaggio della Friedrich-Ebert-Stiftung rivela che in 2 anni in Germania il consenso per i movimenti di estrema destra e' cresciuto molto a causa della crisi. 'Nel 2010 c'e' stato un aumento delle posizioni antidemocratiche e razziste: il 30% degli intervistati pensa che gli stranieri dovrebbero 'tornare a casa'' perche' rubano il posto ai tedeschi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Sondaggio-tedeschi-rivuole-dittatura/13-10-2010/1-A_000132574.shtml
E inevitabilmente la storia si ripete.
Già... il nostro periodo è terribilmente simile a quello degli anni '30.
Borsa appena crollata, crollo economico generale.. e la gente inizia a votare i partiti di destra (estrema per lo più).
Chiaramente un nuovo Hitler non credo proprio di poterlo rivedere, dato che gli assetti politici sono molto diversi da allora. Però il dato dovrebbe far riflettere.
15/10/2010, 13:54
greenwarrior ha scritto:
Il rischio è reale è dipende dalla degenarazione delle politiche sociali.
Quando si impone alla gente un modello sociale non compreso e condiviso, l' unica difesa delle persone è quello di rifugiarsi in partiti che propagandano l' ordine sociale, spesso deviando in estremismi.
Questo fenomeno è paradossalmente più evidente in paesi dove le condizioni sociali e la forma di stato sono più "progredite" rispetto alla nostra.
Austria, Olanda, Svezia sono gli esempi più evidenti e l' Europa unita è il classico esempio di imposizione sociale ed economica.
leader del partito di estrma destra svedese:
Il problema non sono gli immigrati ma la nostra politica d'immigrazione sotto tre aspetti.
1- economico: costano troppo al sistema pubblico
2- sociale: portano un sacco di criminalità
3- culturale: per colpa loro gli svedesi si sentono sempre meno a casa nel loro stesso paese
Se sparissero (gli immigrati) x l'economia non sarebbe un problema. I mestieri umili li farebbero i disoccupati locali.
Ridurre del 90% i flussi e solo chi lavora potrà entrare
Il bersaglio principale sono musulmani
L'islam non è compatibile con la democrazia;opprime le donne e non ha mai creato una società libera. D'altronde Maometto era un guerriero che prendeva i prigionieri di guerra , li torturava e li uccideva.
Sulla pulizia interna al partito: 'abbiamo solo avuto persone che non avrebbero dovuto essere nel partito ma abbiamo fatto pulizia'.
ministro socialdemocratico nelle ultime 4 legislature fa autocritica: "ci hanno battuto perchè abbiamo perso il contatto con gli umori del popolo"
Il partito socialdemocratico ha sbagliato ad allearsi con le sinistre massimaliste e i verdi intransigenti.
L'ex ministro socialdemocratico teme che o partiti xenofobi continueranno a crescere nei prossimi anni non solo in svezia ma in tutta Europa.
15/10/2010, 19:14
[color=blue]Chiesta l'assoluzione per il leader islamofobo in Olanda.
La procura: non ha istigato all'odio razziale
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-10-15/chiesta-assoluzione-leader-islamofobo-175658.shtml?uuid=AYghDNaC
La procura di Amsterdam ha chiesto l'assoluzione del leader del partito di estrema destra olandese Pvv (Partito della Libertà), Geert Wilders. Il leader xenofobo, sotto processo ad Amsterdam, deve rispondere di cinque capi d'accusa per istigazione all'odio razziale e alla discriminazione verso i musulmani.
Secondo la procura Wilders «non è colpevole di istigazione all'odio razziale». L'opinione è stata espressa dal magistrato Birgit van Roessel. «La critica verso una religione - ha detto van Roessel - è autorizzata fino a quando non sfocia in incitamento all'odio verso coloro i quali la praticano». In questo senso le affermazioni di Wilders «non hanno scavato fossati invalicabili. Chiediamo quindi che venga fatto cadere il capo di accusa».
In un documentario anti-islamico Wilders aveva paragonato la fede islamica al nazismo e sostenuto la necessita di bandire il Corano. Nonostante il fatto che Wilders rischia fino a 16 mesi di carcere e 7600 euro di multa, il governo si è ugualmente servito nei giorni scorsi del suo appoggio per riuscire a varare un esecutivo di minoranza.[/color]
16/10/2010, 22:33
GERMANIA
Angela Merkel non ha dubbi
[color=blue]"Il modello multiculturale è fallito"
La cancelliera al congresso dei giovani di Cdu e Csu: "Il Paese non può fare a meno degli immigrati, ma si devono integrare e devono adottare i valori tedeschi"
Angela Merkel non ha dubbi "Il modello multiculturale è fallito"
BERLINO - Il modello multiculturale in Germania è fallito. La lapidaria affermazione, che sicuramente farà discutere, è della cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Durante il congresso dei giovani di Cdu e Csu - i due partiti al governo con i liberali di Fdp - a Potsdam, Merkel ha detto che il modello multiculturale è "totalmente fallito". "La Germania non ha manodopera qualificata e non può fare a meno degli immigrati, ma questi si devono integrare e devono adottare la cultura e i valori tedeschi" ha aggiunto.
In Germania il dibattito su questi temi si è acceso dopo la pubblicazione del saggio "La Germania si disfa" di Thilo Sarrazin, nel quale l'ex senatore socialdemocratico ed ex membro del direttorio della Bundesbank sostiene che gli immigrati, a cominciare dagli arabi e dai turchi, stanno portando il Paese all'abbrutimento.
La classe politica ha condannate questa tesi, ma i sondaggi rivelano che la maggioranza dei tedeschi è d'accordo con Sarrazin. Un'indagine i cui risultati sono stati resi noti qualche giorno fa ha evidenziato che più del 50% tollera poco i musulmani, oltre il 35% ritiene che la Germania sia "sommersa" dagli stranieri e il 10% pensa che dovrebbe essere governata "da una mano ferma".
In questa situazione, la cancelliera sembra voler conciliare le posizioni dell'ala liberale del suo partito e di quella conservatrice, guidata dal capo della Csu Horst Seehofer.
(16 ottobre 2010) [/color]
18/11/2010, 22:05
All'inizio sono così. Belle con il fondoschiena in prima fila e immersione con vista nel lago di Zurigo.
dopo....Nella seconda immagine quello che si rischia in futuro. Di bello non c'è nulla: solo donne malvestite che vociano e fumano in acqua. E' l'immagine del degrado da immigrazione.
27/11/2010, 10:53
26/11/2010, 05:30
[color=blue]Berlino attacca l'Italia solo per il suo tornaconto
Un editoriale della Frankfurter Allgemeine Zeitung avverte: “L’Italia si avvicina all’abisso”. Se non è un invito agli speculatori ad accomodarsi contro i nostri titoli pubblici e privati, poco ci manca.
http://www.iltempo.it/economia/2010/11/26/1219413-berlino_attacca_italia.shtml?refresh_ce
“Ein Volk, ein Reich, ein Fürher”. È lo slogan che sembra tornare di moda in certi ambienti finanziari tedeschi. Una conferma ci viene da un editoriale della Frankfurter Allgemeine Zeitung dal titolo “L’Italia si avvicina all’abisso”, e dalla conclusione che l’autore ne fa disinvoltamente discendere: “Quando il cancelliere Angela Merkel e il ministro delle Finanze Wolfgang Schauble discuteranno con i partner la riforma del Patto europeo di stabilità dovrebbero mettere in conto la possibilità di una crisi italiana». Se non è un invito agli speculatori ad accomodarsi contro i nostri titoli pubblici e privati, poco ci manca. Per carità, la libertà di stampa va difesa di qua e di là delle Alpi. Non quella però di dire sciocchezze che potrebbero (e i tedeschi lo sanno molto bene) prestarsi a secondi fini. La Faz, il quotidiano della city germanica, basa tutto il suo ragionamento sul fatto che il debito pubblico italiano è salito a settembre a 1.845 miliardi, «150 in più della Germania». Innegabile. Ma a quanto ammontava il debito tedesco corretto da Eurostat a fine 2007, prima dell'esplosione della crisi? A 1.470 miliardi di euro. E quello italiano? Era di 1.600 miliardi. E di quanto è cresciuto? Di 245 miliardi: non ci pare molto più di quello tedesco. Ma siccome in base al trattato di Maastricht si valuta non solo l'entità di debiti e deficit in rapporto al Pil, ma anche la tendenza, vediamo le performance in percentuale dei due paesi.
La Germania ha visto aumentare il proprio debito del 15,3%. L'Italia esattamente del 15,3%. Stessa progressione. Anzi. Secondo recenti stime del Fondo monetario internazionale, il debito tedesco potrebbe tra un po' sorpassare quello italiano: 2.130 miliardi contro 1.930. Dunque se ci avviciniamo all'abisso noi, alla stessa velocità, o anche più, ci si avvicinano i tedeschi. Sarà questo il loro problema? O sarà il nervosismo che pervade l'intero establishment germanico per i ripetuti salvataggi di paesi a rischio default, che non vanno giù ai contribuenti? Vediamo. Ieri Angela Merkel ha lanciato un messaggio tranquillizzante ai mercati e agli europei tutti: «La Germania vuole un euro forte e non c'è alcun rischio, per nessun paese dell'eurozona, di una ristrutturazione del debito». La Cancelliera ha anche aggiunto di essere «più fiduciosa rispetto a primavera», e che il suo paese «è pronto ad agire in solidarietà». Ventiquattrore prima, al Bundestag, il Parlamento di Berlino, aveva più o meno affermato il contrario: «Siamo in una situazione straordinariamente seria per quel che riguarda lo stato dell'euro». E sia lei sia il suo ministro Schauble avevano lasciato ampiamente trapelare l'idea di una possibile uscita dalla moneta comune, di un ritorno al marco, che ovviamente sarebbe un super-marco. Sentimenti, appunto, largamente condivisi dall'opinione pubblica, e di facile presa elettorale: tutto il mondo è paese. Ma siccome la Faz accusa di irresponsabilità la nostra classe dirigente, e in questo momento ogni parola detta a certi livelli pesa come un macigno, sarebbe il caso di domandarsi chi è più irresponsabile. A meno che, come sospettano molti, e come abbiamo scritto anche ieri, il mondo finanziario e politico tedesco non stia utilizzando la crisi per i propri tornaconti.
La Faz ce ne fornisce, forse involontariamente, una conferma: «È solo una questione di tempo» scrive «su quando gli investitori tireranno le conseguenze con una fuga dai titoli di Stato». Magari per riversarsi sui Bund tedeschi, che potranno così essere piazzati all'estero ad interessi sempre più bassi? Consentendo nel frattempo alle banche teutoniche, col paracadute di Stato, di investire sui paesi a rischio? Già, perché c'è una cosa che la Frankfurter si dimentica di ricordare: l'esposizione bancaria tedesca verso – facciamo un paese a caso – l'Irlanda. Al 31 marzo era di 205,8 miliardi di dollari. La seconda al mondo dopo la Gran Bretagna. Per la cronaca, quella delle banche italiane è di 28,6. Come definirla? Forse il nostro Gordon Gekko, girando i polllici nei bretelloni, direbbe semplicemente: «Bellezza, la speculazione cammina sulle voci».[/color]
28/11/2010, 13:51
28/11/2010, 20:53
28/11/2010, 20:55
Angeldark ha scritto:
Attivate i sottotitoli in italiano:
03/12/2010, 20:27
04/12/2010, 16:48
04/12/2010, 20:26
04/12/2010, 23:13
Angeldark ha scritto:
Attivate i sottotitoli in italiano: