Cita:
LUTTAZZI HA ESPRESSAMENTE DETTO CHE RUBARE LE BATTUTE AD ALTRI è DA INFAMI !!!
Guarda che anche questa è una sua precisa presa per i fondelli, sono mesi che Daniele ne sta parlando , guardate il suo blog :
in data : Di Daniele Luttazzi il 10 Giu 2010 - 06:47
http://www.danieleluttazzi.it/node/743uno stralcio :
(…) Estrapolare battute da un testo dicendo “Sono simili, quindi è plagio” è una solenne baggianata. Primo, perché non esiste messaggio senza contesto. Il contesto guida l’interpretazione, sia inducendo attese che renderanno la battuta più o meno sorprendente, sia aggiungendo significati altri che permettono risate aggiuntive.
La battuta di Carlin, citata da me, serve da antitesi come esempio di battuta che la tv trasmetterebbe tranquillamente, a differenza della satira politica del resto del monologo. Nuova risata. Secondo, perché quello che fa scattare la risata non è tanto il contenuto della battuta, come si crede ingenuamente, ma la tecnica. Infatti quando un giornalista fa la parafrasi di una battuta, la risata non scatta.
Ogni modifica tecnica, anche minima, può quindi migliorare una battuta. Ecco perché, se sai che il suono “k” è particolarmente comico (come spiega Neil Simon: “Cocomero fa ridere. Pomodoro non fa ridere.”) ti basta sostituire “mosca” a “falena” per potenziare di gran lunga l’effetto. Quando, nel film sul comico di vaudeville Eddie Foy, James Cagney dice a Bob Hope:”Ehi, questa battuta l’ho detta prima io!”, Bob Hope replica:”Ma io l’ho detta meglio.”
Originalità e miglioramento sono valori equipollenti, nell’arte. Terzo, perché il testo di una battuta è solo uno dei tre elementi che la caratterizzano come joke. (Mi scuso per i tecnicismi che seguono, ma sono necessari.) Una battuta è un micro-racconto, e quindi vanno considerati anche ruoli attanziali e funzione comica. Prendiamo ad esempio la battuta di Emo Philips: La gente mi si avvicina e mi dice:”Emo, davvero la gente ti si avvicina?” Questo enunciato è una battuta perché:
1. la battuta “-Emo, davvero la gente ti si avvicina?-” delinea l’arci-isotopia |insulto| che è allotopica rispetto all’arci-isotopia |domanda| della premessa “La gente mi si avvicina e mi chiede:”
2. la mediazione semantica è sbagliata perché situata solo sul piano dei significanti. Si ride.
Questo joke viene recitato dal comedian Emo Philips con una prosodia rallentata e goffa, gli occhi spalancati e una gestualità bizzarra; i capelli arruffati e gli abiti strambi completano il contesto comunicativo creato dal comedian (effetti semantici del contesto ristretto). Tale contesto aumenta la ridondanza informativa dell’enunciato: la battuta assolve la funzione comica [sono strambo] L’insulto è verso il comedian. (E’ il cosiddetto “comico di carattere”). Terminata la battuta, la risata del pubblico è immediata.
Se però si cambia il contesto comunicativo ...
zio ot
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)