Su segnalazione di Blackspring.
Corruzione medici e case farmaceutiche
Carabinieri eseguono 21 misure cautelari
Le ordinanze eseguite in in otto regioni
A capo dell'organizzazione un noto professore fiorentino Il professore universitario sotto accusa
FIRENZE (1 ottobre) - In varie province di Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto ed Umbria, i Carabinieri del Nas hanno eseguito 21 ordinanze di applicazione di misure cautelari (6 custodie agli arresti domiciliari, 2 obblighi di dimora e 13 interdizioni dall'attività), emesse dal Gip del Tribunale di Firenze a conclusione di un'indagine condotta dal Nas della stessa città su un'associazione per delinquere composta da medici specialisti e loro collaboratori. I militari hanno scoperto che questi avevano stipulato accordi corruttivi con imprenditori di industrie multinazionali farmaceutiche, da cui hanno ripetutamente percepito illeciti compensi stimati nell'ordine di circa 2 milioni di euro, gran parte dei quali fatti transitare sui bilanci di società di copertura, in cambio di prescrizioni e somministrazioni arbitrarie, a centinaia di pazienti in cura per diffuse patologie croniche, di specialità medicinali prodotte dalle aziende corruttrici, che realizzavano maggiori profitti derivanti dal conseguente incremento della diffusione dei farmaci.
A capo dell'organizzazione vi è un noto professore universitario fiorentino che riveste varie cariche in ambito ospedaliero, accademico, scientifico ed associativo di categoria. nell'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, sono complessivamente coinvolte, a vario titolo, trenta persone. Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari sono state effettuate 37 perquisizioni in tutto il territorio nazionale. I particolari dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 10,45 presso il Nas Carabinieri di Firenze, Via Paisiello 8.
Riguarda soprattutto l'ambito della dermatologia l'inchiesta della procura di Firenze che stamani ha portato all'esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per una presunta associazione per delinquere composta da medici accusati di essere stati corrotti per prescrivere determinati farmaci. Il professore universitario fiorentino ritenuto a capo dell'organizzazione, finito ai domiciliari, è Torello Lotti, 57 anni, dermatologo con incarichi di rilievo nell'ospedale Santa Maria Nuova di Firenze e, fra i numerosi incarichi, presidente della Sidemast (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse).
Nelle carte dell'inchiesta compiono i nomi di persone riconducibili a diverse case farmaceutiche, fra cui Abbott, Jansseen Cilag, Wyeth Lederle, Schering Plough, Novartis, Morgan Pharma, Almirall. Oltre a Lotti, ai domiciliari sono finiti Patrizia Cecchi, 52 anni, segretaria amministrativa del Centro interuniversitario di dermatologia biologica e psicosomatica dell'Università di Firenze, diretto da Lotti; Michela Troiano, 30 anni, specializzando in dermatologia e venereologia, ritenuta braccio destro di Lotti nel centro Psocarte di Firenze, diretto dallo stesso Lotti; Stefan Coccoloni, 30 anni, Leonardo Fronticelli, 33, e Corrado Trevisan, 59 anni, rappresentanti di una società organizzatrice di congressi e eventi per il lancio di prodotti e legati a Lotti anche in altri ambiti professionali. L'operazione è stata denominata 'Derma: affare fattò. Fra i reati ipotizzati anche l'abuso d'ufficio e la truffa ai danni del sistema sanitario nazionale.
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