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MessaggioInviato: 22/09/2012, 19:22 
22.9.12

SORVEGLIANZA MONDIALE


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Echelon Italia (Ris).

di Gianni Lannes

Internet: simbolo di libertà o emblema del controllo totale? Isaac Asimov, scrittore di fantapolitica direbbe che era tutto preventivato sin dalla fine degli anni Settanta. Prima vi alfabetizziamo tecnologicamente e poi vi controlliamo comodamente.

Si sa: la Rete è stata confezionata appositamente per l’esercito a stelle e strisce ed è nata per supportare un bombardamento nucleare. Nicholas Negroponte in ESSERE DIGITALI esemplifica: “Fino agli ’80 i processori erano patrimonio esclusivo dei militari e delle multinazionali. Ma l’enorme diffusione mondiale dei personal computers non ha sottratto agli ambienti militari la leadership ed il controllo in materia di informatica e telecomunicazioni. Anzi, lo ha accresciuto”.


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Echelon Brindisi (archivio NSA).

Meravigliosa Rete: le società che erogano il servizio lo gestiscono, l’uomo della strada lo usa e gli immancabili agenti dell’ordine lo controllano. Esatto: il potere esercita il dominio anche attraverso l’ignoranza. Non a caso esiste un accordo tra NSA, Microsoft ed Ibm (già in affari con il terzo Reich).

SuperNap - Nel bel mezzo del deserto del Nevada puoi toccare con mano addirittura la parte fisica di Internet. In un immenso capannone bianco ad una manciata di chilometri da Las Vegas si staglia il più potente data center degli Stati Uniti d’America. In questo groviglio strategico di server c’è Google e fanno capolino perfino i 9 milioni di account della posta italiana di Libero. In loco, infatti, si accumulano segreti e dati processati giornalmente. Perfino i messaggi di posta Gmail passano da questo crocevia controllato dalla Telco, a sua volta sotto la regia del Pentagono. Switch è la società che controlla il super network access point rilevato dalla Enron dopo il crac. Nessuna preoccupazione?

Echelon - Il termine deriva dal francese antico eschelon, a sua volta dal tardo latino scala, da cui scalino, ma anche reticolato a gradinata, scaglione, e infine, “gruppo di unità singole non allineate”.

Lo Zio Sam sapeva tutto di Tangentopoli ancor prima che scoppiasse Mani Pulite. E come, secondo voi? Finita almeno ufficialmente la Guerra Fredda, se ne aprì un’altra, sotterranea ed economica. Nella black list finì l’Europa, temibilissima competitor degli Usa. In uno scenario di debolezza politica del vecchio continente e di competizione economica esasperata all’interno del Patto Atlantico, l’eterodiretto presidente Ronald Reagan ispirò e finanziò nuove tecnologie delle intercettazioni ed impose una svolta al Patto Ukusa, l’accordo siglato tra Usa e Gran Bretagna nel 1948 per la Sigint. La Casa Bianca iniziò ad inviare nello spazio i Vortex, nuovi satelliti spia, posizionati sopra all’equatore. Così è nato il progetto P 145, ovvero Echelon, specializzato sulla Comint. Già nel 1984 con una di queste antenne in orbita gli alleati potevano filmare un francobollo caduto per terra a Canicattì. Ben presto la nuova guerra fredda ribaltò gli scenari e così i fedeli partner europei vennero considerati nemici dagli Usa. Dall’Unione Sovietica i controlli si estesero ai capi di Stato europei, ai primi ministri e ad interi governi, sua santità compreso, alle aziende europee considerate strategiche (da noi Alenia ed Eni) fino a spiare le organizzazioni non governative quali Greenpeace, Amnesty International, eccetera. Oggi ci sono un centinaio di satelliti spia che lavorano per Echelon. Secondo il rapporto Stoa del Parlamento europeo “Echelon fa parte del sistema congiunto di intelligence angloamericano, ma diversamente dai sistemi di spionaggio elettronico sviluppatisi durante la guerra fredda, Echelon punta essenzialmente a obiettivi non militari: attività governative, di organizzazioni e di imprese in praticamente tutti i paesi europei”.

Enfopol - I piani di sorveglianza sono stati messi a punto un dozzina di anni fa. Secondo l’istituto britannico Statewatch esistono accordi segreti sotto forma di “Memorandum of Understanding Concerning the Lawful Interception of Telecommunications (Enfopol 112, 10037/95). Ufficialmente gli accordi servono alla lotta contro le organizzazioni criminali ed alla protezione della sicurezza nazionale. L’aspetto cruciale di questo sistema è di registrare automaticamente ogni scambio di informazione, sia tramite telefono e posta elettronica, per poi essere trasmessi alle istituzioni di intelligence interessate. Anche in questo caso esistono accordi segreti con le industrie del ramo. I progetti di controllo e sorveglianza globale sono stati sviluppati dal 1991 nell’ambito della conferenza di Trevi dei ministri dell’UE e si sono concretizzati nel 1993 a Madrid. Questo memorandum è stato sottoscritto dai rispettivi ministri della giustizia e degli interni di tutti gli stati dell’unione europea il 23 novembre 1995. Enfopol è al di sopra del controllo parlamentare.

Portaerei Italia - Nel 1999 il garante della privacy, tale Stefano Rodotà denunciò pubblicamente: “Gli Stati Uniti continuano a tacere sul sistema supersegreto di spionaggio civile denominato Echelon. E’ un sistema che sfugge ad ogni controllo”. Infatti, Echelon è l’ultima frontiera dello spionaggio elettronico, un sofisticatissimo sistema di intercettazioni planetario in grado di insinuarsi ovunque, anche in Puglia.

"http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3548119401193049172"Da quella base Usaf nascosta ad una manciata di chilometri da Brindisi (agro di San Vito dei Normanni) in mezzo agli ulivi e circondata da piantagioni di carciofi, vigneti e selve di ulivi, i nordamericani hanno spiato il mondo intero, Italia compresa, controllando e impartendo ordini a tutte le forze armate degli Usa e dei Paesi alleati. Poi nel 2004 è stata dismessa, anzi abbandonata (poiché pericolosamente inquinata) e ceduta all’Aeronautica militare tricolore per la cifra simbolica di un dollaro. Tant’è che l’Arma Azzurra ha impedito agli ispettori dell’Arpa Puglia di mettervi piede. Dietro quel filo spinato invalicabile steso attorno al gigantesco cerchio metallico si nascondeva un potente terminale della più grande e più sofisticata rete di spionaggio elettronico. I militari di stanza a San Vito dei Normanni erano inquadrati nel “6917 Electronic Security Squadron” e nel “2113 Communications Squadron”, due unità altamente specializzate nell’arte di carpire segreti militari, politici ed industriali. Questa rete di intercettazioni ha avuto un ruolo nella strage di Ustica, nel delitto Moro e tanto altro ancora.

Le nuove tecnologie di sorveglianza sono usate senza scrupoli per tracciare le attività di dissidenti, attivisti dei diritti umani, giornalisti, leader studenteschi, minoranze attive, leader sindacali e oppositori politici. Allora, sotto dittatura chi controlla i controllori?

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http://sulatestagiannilannes.blogspot.c ... diale.html



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MessaggioInviato: 03/10/2012, 16:23 
Ex agente rivela: sorveglianza segreta e tortura
con radiazioni da parte dei servizi segreti


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By Biagio Mastrorilli - Posted on 01 ottobre 2012

Fonte: rudy2.wordpress.com /
Fonte: http://rudy2.wordpress.com/a-entrevista ... diaciones/

Traduzione e adattamento linguistico a cura di: Biagio Mastrorilli
http://www.ecplanet.com/node/3569

Intervista concessa ad un ex agente dei servizi segreti: sorveglianza segreta e tortura con radiazioni da parte dei Servizi Segreti.

La storia che ci racconta Carl Clark ci lascia parzialmente senza fiato.

Questo signore inglese descrive come ha sorvegliato e molestato gente per conto di vari servizi segreti, e come, dopo essere sfuggito, è diventato egli stesso vittima. Ha anche partecipato all’utilizzo delle armi a microonde su gli altri, ora tocca a lui sperimentare la cosa.

È necessario che queste macchinazioni criminali vengano portati alla coscienza pubblica, in modo che possiamo fermarle. Egli descrive qui cio’ che lo ha portato ad emergere dall’ombra.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Intervista a Carl Clark, Norfolk, Inghilterra.

Armin Gross: vorrei che facesse luce su questo lato oscuro. Per chi ha lavorato?

Carl Clark: Lavoravo come freelance dal 1980 al 2003 per vari servizi segreti. Fino al 1997, lavoravo attivamente per la CIA. Poi ho lavorato per i servizi segreti israeliani, il Mossad e l’Anti-Defamation League (ADL), un’organizzazione con sede negli USA contro la discriminazione e la diffamazione degli Ebrei. Sono stato anche nel MI5, un gruppo secondario dei servizi segreti britannici. Più tardi, sono entrato nei servizi segreti della polizia e in quelli di un laboratorio di ricerca. La mia zona di operazioni era l’Europa: Parigi, Zurigo, Berlino, Dusseldorf, Monaco, Madrid, Bilbao, Lione e Mosca.

Servizio completo di informazioni.

Armin Gross: Quali sono state le attività principali?

Carl Clark: Uno dei compiti principali era infiltrare dei gruppi per ottenere informazioni su di essi. Sono entrato in alcuni gruppi, ho fatto amicizia tra i membri dei gruppi e ho contribuito alla rovina della loro vita.

Armin Gross: che gruppi erano?

Carl Clark: in sostanza, sono gruppi criminali o cartelli della droga. Per i servizi segreti israeliani fornivo informazioni sul “National Front”, un partito di destra radicale, sui nazisti o gli skinheads. Ciò che interessava loro erano i nomi, gli indirizzi, i luoghi di incontro, i piani e gli obiettivi. Per la Cia mi occupavo della sorveglianza di alcune persone.

Armin Gross: Che cosa vi ha fatto esattamente?

Carl Clark: Sorvegliavo della gente per molto tempo, ho ascoltato di nascosto le loro conversazioni. Ho anche ricevuto ordine di destabilizzarli. Così sono entrato di nascosto nelle loro case, ho rubato delle cose, ho cambiato il posto di un oggetto qua e là. Ho cancellato dati sui loro computer. Oppure, ho seminato confusione e panico nelle persone che stavo pedinando. Mi sono introdotto diverse volte nei loro quartieri. Andavo alle fermate degli autobus che prendevano e alle stazioni della loro zona, ecc. Abbiamo messo in scena una rissa in strada, proprio di fronte a questi individui e di fronte ad altri. Nel caso si pensasse di metterli sotto maggior pressione finanche al caso di doverli arrestare, ho anche raccolto alcune informazioni dal loro computer. Per esempio, informazioni di carattere pornografico o pedofilo e anche informazioni sullo sviluppo del sistema di produzione di una bomba, ecc.

Armin Gross: Quali sono gli individui a lei assegnati?

Carl Clark: importanti politici, i membri dell’opposizione, gli individui che si sono confrontati con delle grandi imprese, come le aziende farmaceutiche. Alcuni appartenevano a bande di criminali. Ma c’erano anche due persone per le quali non sapevo perché erano state inserite in tale elenco.

Armin Gross: Quante persone ha molestato o pedinato in tutto?

Carl Clark: Negli anni ’80 circa cinque o sei, negli anni 90, sette e dal 2000 al 2003, tre. Si può vedere da questo piccolo numero, che si tratta d’intensa sorveglianza di una persona, per solo sei mesi per ottenere forse la maggior parte delle informazioni per un dossier.

Armin Gross: Come Lei è riuscito ad ottenere queste informazioni?

Mind controlCarl Clark: Nella spazzatura, il telefono, nella posta, e su Internet. Con lo sviluppo della meccanizzazione, è diventato sempre più facile. Oggi non c’è più bisogno di impianti d’intercettazioni telefoniche. Si può origliare telefonini, telefoni con rete numerica integrata (RNI) o le piccole antenne paraboliche. Purtroppo, l’uso di armi a microonde è diventato abbastanza comune. Con le sorveglianze e le molestie senza tregua si può distruggere totalmente una vita.

Armi a microonde.

Armin Gross: Ha anche utilizzato queste armi?

Carl Clark: No, io ero responsabile del controllo! Sono stati i dipendenti dei reparti speciali. Ma io a volte mi trovavo sul “terreno”.

Armin Gross: Può descrivere in dettaglio l’uso di queste armi?

Carl Clark: È un po' come un film di fantascienza. La gente può essere rintracciata ovunque, grazie al radar, al satellite, attraverso una stazione di base e programmi per computers complementari. Ad esempio, spesso tre dispositivi radar sono messi vicino alla persona. Il radar emette onde elettromagnetiche, quindi valuta i risultati. Così i miei amici che hanno lavorato in reparti speciali potevano inseguire l’individuo tutto il giorno tramite il proprio computer. Questo ha favorito l’uso delle armi. I colleghi potevano vedere esattamente dove dovevano mirare e come la persona reagiva.

Armin Gross: Quali sono gli effetti di queste armi sulle persone?

Carl Clark: Si può generare calore o bruciature interne, provoca dolore, nausea e paura. Tuttavia, spesso le tracce rimangono invisibili sulla pelle. Se queste persone vanno dal medico, questo gli dice che non hanno assolutamente nulla.

Armin Gross: Qual è l’obiettivo di questo “bombardamento”?

Carl Clark: Vogliono intimidire la gente. Nel mio caso, ho subito le radiazioni per tre anni, quando decisi di smettere con tutto. Sono certo che negli anni 2003/2004, le armi a microonde sono state usate contro di me, e mi hanno reso terribilmente aggressivo. Ho quasi ucciso qualcuno: la mia ex vicina, una simpatica vecchietta.

I tentativi di spingere la gente verso la demenza.

Armin Gross: Pensa che ora è possibile influenzare direttamente i sentimenti con radiazioni elettromagnetiche?

Mind controlCarl Clark: Senza dubbio. Sappiamo che il corpo è estremamente sensibile alle radiazioni elettromagnetiche. I processi elementari delle cellule viventi operano con oscillazioni elettromagnetiche biogene. La frequenza può cambiare o interrompere questi processi dall’esterno. Ci sono stati nel contesto di ricerca militare tentavi di influenzare il corpo e lo spirito con frequenze. È possibile in questo modo generare sentimenti di paura, aggressività, nervosismo o perdita di memoria. Se altri tipi di interventi sono loro aggiunti, è del tutto possibile condurre qualcuno alla demenza. Ad esempio, la frequenza radio è manipolata, in modo che la persona presa di mira sente il suo nome alla radio o in modo che il computer indica instancabilmente il suo nome sullo schermo. Delle voci sono anche inviate loro per fare commenti sulle proprie attività. Ho sentito, per esempio, al mattino, al risveglio, una voce che diceva: “Alzati e fa male a qualcuno!”

Armin Gross: le persone sono direttamente spinte in situazioni psichiatriche estreme?

Carl Clark: Sì, vogliono mandare la gente direttamente in un ospedale psichiatrico. Se una persona in cerca di aiuto vuole andare alla polizia o dal medico, non la prendono sul serio. Alcuni medici ed alcuni ospedali collaborano con i servizi segreti. Le direttive diagnostiche permettono di classificare qualcuno come schizofrenico se si sente perseguito e sente voci.

Armin Gross: collaborano gli ospedali con i servizi segreti?

Carl Clark: Sì, in tutti i casi. Le grandi aziende collaborano anche loro. Ecco perché si corre un gran rischio se si svolgono indagini su le grandi aziende. Lo stato statunitense protegge le grandi aziende come McDonalds, Coca Cola, e alcune aziende farmaceutiche. Il governo americano si rivolge anche agli agenti dell’FBI, in casi di spionaggio industriale. Anche i massoni sono molto all’interno della CIA per svolgere un ruolo importante.

Armin Gross: Perché ha smesso?

Carl Clark: Avevo capito che ciò che facevo era sbagliato. Le ultime due persone a cui sono stato assegnato, non avevano fatto nulla. Non fanno politica, erano del tutto normali, non erano criminali né economicamente pericolosi. La sola ipotesi che mi sono permesso di fare su di essi era sopra il loro DNA o il loro sangue. Recentemente, molte indagini sono condotte in materia. Il DNA è associato con le ultime caratteristiche del nostro carattere. Il progetto sul genoma umano ha analizzato dal 1993 al 2004 tutte le coppie di basi del genoma umano, ha anche raccolto dati genetici di persone a rischio (Progetto sulla Diversità del Genoma Umano) ed ha confrontato i risultati. I nostri datori di lavoro hanno voluto la prova del DNA delle persone che abbiamo sorvegliato. Abbiamo sempre avuto nella nostra sede principale, nei primi giorni di sorveglianza, le analisi del DNA o del sangue di queste persone.

Armin Gross: Ha detto che ha avuto problemi quando ha deciso di smettere nel 2003?

Carl Clark: Quando una volta di notte ho fatto 3.000 miglia con un camion per consegnare dei pacchi, un elicottero mi inseguì per tutto il tempo. Un giorno, mentre ero in macchina lungo un viale, un uomo mi ha aggredito e mi ha dato un colpo vigoroso in faccia. Una volta qualcuno ha rimosso tre pezzi del mio motore in autostrada, il motore improvvisamente si è rotto. Un’altra volta quando stavo guidando un camion con un carico di tre tonnellate, due pneumatici esplosero improvvisamente nello stesso istante. La polizia è intervenuta e ha detto che non aveva mai visto una cosa simile. Una volta sono stato inseguito per mesi e mesi mentre guidavo la mia auto. Questo mi ha reso così arrabbiato che ho improvvisamente fermato la macchina, ho preso la mia mazza da baseball e sono uscito. Le tre auto dietro di me si fermarono e scomparirono a tutta velocità in retromarcia. Se fossero state delle persone normali, avrebbero denunciato tutto alla polizia, invece non lo fecero. Mi hanno mandato successivamente tre simpatiche persone che dovevano spiarmi. Poiché mi ero reso conto che ero inseguito, mi azzardai una volta a dichiarare in una conversazione che avrei ucciso quelle persone che si intromettevano nella mia vita. Improvvisamente, non si sono più fatte vive.

Armin Gross: E adesso come stanno le cose? Pensa che lei è sempre sotto sorveglianza?

Carl Clark: Sì, naturalmente. Ho anche saputo che i servizi segreti vogliono sapere perché sono scappato ora in Germania.

Armin Gross: Lei non vive pericolosamente in questo momento?

Carl Clark: Io sono pronto a condurre una lotta contro di loro. Sanno anche che io so molto su di loro e cerco di fare qualcosa contro i loro misfatti. Ho amici in squadre speciali. Delle persone in Afghanistan ed in Iraq mi sostengono.

Rete di monitoraggio gigante.

Armin Gross: Sa in quali paesi i servizi segreti usano le armi ad energia diretta sugli esseri umani?

Carl Clark: Negli Stati Uniti, in Germania, Cina, Corea del Nord, Russia, Francia e Inghilterra. Tutto questo avviene normalmente senza che i governi siano informati ufficialmente. Ma ufficiosamente, penso che ci dovrebbe sempre essere nel governo delle personalità coinvolte o ne sono a conoscenza, in un modo o nell’altro.

Armin Gross: Sa quante persone sono sotto sorveglianza?

Carl Clark: In Inghilterra ci sono circa 5.000 persone sotto sorveglianza e circa 15.000 “spie”. Oltre ai principali servizi segreti ci sono ancora 300-400 piccole imprese dei servizi segreti che sono state fondate da ex poliziotti o ex dipendenti dei servizi segreti. Hanno ricevuto l’approvazione del Ministero dell’Interno per monitorare, scattare fotografie, fornire informazioni. Pagano molto bene i loro dipendenti.

Armin Gross: fu un problema per Lei cambiare Servizi Segreti?

Carl Clark: Nessuno, per i nuovi presidi fu sempre positivo perché in questo modo loro potevano ricevere informazioni da me su altri Servizi Segreti. Poiché i grandi Servizi Segreti non si fidano reciprocamente, io così ci guadagnavo di più.

Consigli per le vittime di monitoraggio/sorveglianza.

Armin Gross: ha Lei alcuni consigli per la gente che si sente sorvegliata?

Carl Clark: è migliore evitare certi concetti come “mind control”, “servizi segreti” eccetera, nella posta elettronica, poiché la supervisione digitale avviene secondo certe parole di ricerca. Avrebbe senso cercare di scoprire se qualcuno si è introdotto nel tuo appartamento. Prima che le “spie” penetrano nel tuo appartamento, spesso usano gas anestetici che mandano nell’appartamento attraverso la fessura della posta. In seguito, ti svegli con un sapore metallico in bocca. Se gli autisti si comportano in modo strano mentre guidano, si consiglia di prendere nota del numero della targa. Possono essere avvolti in pellicola le lettere per non essere viste. Possiamo controllare le radiazioni ad alta frequenza in un appartamento con strumenti di misura speciale.

Armin Gross: Conosce Lei altri whistleblowers o “denuncianti civici” che hanno storie simili?

Carl Clark: Finora, no. Ma spero che altre vittime sempre più numerose si faranno conoscere.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 03/10/2012, 16:44 
Interessante documento,un po troppo generico e superficiale.Onde elettromagnetiche ovunque?E allora?La loro influenza e nota a tutti.Se si usassero le onde scalari vicino alle acque,i pesci scomparirebbero.A frequenze piu elevate,potrebbero far scomparire anche i volatili.Negli anni sessanta,le prime radiosveglia non permettevano un sonno tranquillo.Stato di polizia?Puoi darsi,sicuramente,nelle notizie di tutti i giorni,le intercettazioni sono davvero esagerate e petulanti.Armi a microonde,tirate in ballo ogni volta che accadono fenomeni incomprensibili.Troppo generico e superficiale,ma con spunti di estremo interesse.



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MessaggioInviato: 03/10/2012, 19:16 
Cita:
AleBon ha scritto:
Troppo generico e superficiale,ma con spunti di estremo interesse.


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Qui puoi trovare l'articolo completo:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=242058



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MessaggioInviato: 03/10/2012, 19:25 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Ex agente rivela: sorveglianza segreta e tortura
con radiazioni da parte dei servizi segreti


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By Biagio Mastrorilli - Posted on 01 ottobre 2012

Fonte: rudy2.wordpress.com /
Fonte: http://rudy2.wordpress.com/a-entrevista ... diaciones/

Traduzione e adattamento linguistico a cura di: Biagio Mastrorilli
http://www.ecplanet.com/node/3569

Intervista concessa ad un ex agente dei servizi segreti: sorveglianza segreta e tortura con radiazioni da parte dei Servizi Segreti.

La storia che ci racconta Carl Clark ci lascia parzialmente senza fiato.

Questo signore inglese descrive come ha sorvegliato e molestato gente per conto di vari servizi segreti, e come, dopo essere sfuggito, è diventato egli stesso vittima. Ha anche partecipato all’utilizzo delle armi a microonde su gli altri, ora tocca a lui sperimentare la cosa.

È necessario che queste macchinazioni criminali vengano portati alla coscienza pubblica, in modo che possiamo fermarle. Egli descrive qui cio’ che lo ha portato ad emergere dall’ombra.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Intervista a Carl Clark, Norfolk, Inghilterra.

Armin Gross: vorrei che facesse luce su questo lato oscuro. Per chi ha lavorato?

Carl Clark: Lavoravo come freelance dal 1980 al 2003 per vari servizi segreti. Fino al 1997, lavoravo attivamente per la CIA. Poi ho lavorato per i servizi segreti israeliani, il Mossad e l’Anti-Defamation League (ADL), un’organizzazione con sede negli USA contro la discriminazione e la diffamazione degli Ebrei. Sono stato anche nel MI5, un gruppo secondario dei servizi segreti britannici. Più tardi, sono entrato nei servizi segreti della polizia e in quelli di un laboratorio di ricerca. La mia zona di operazioni era l’Europa: Parigi, Zurigo, Berlino, Dusseldorf, Monaco, Madrid, Bilbao, Lione e Mosca.

Servizio completo di informazioni.

Armin Gross: Quali sono state le attività principali?

Carl Clark: Uno dei compiti principali era infiltrare dei gruppi per ottenere informazioni su di essi. Sono entrato in alcuni gruppi, ho fatto amicizia tra i membri dei gruppi e ho contribuito alla rovina della loro vita.

Armin Gross: che gruppi erano?

Carl Clark: in sostanza, sono gruppi criminali o cartelli della droga. Per i servizi segreti israeliani fornivo informazioni sul “National Front”, un partito di destra radicale, sui nazisti o gli skinheads. Ciò che interessava loro erano i nomi, gli indirizzi, i luoghi di incontro, i piani e gli obiettivi. Per la Cia mi occupavo della sorveglianza di alcune persone.

Armin Gross: Che cosa vi ha fatto esattamente?

Carl Clark: Sorvegliavo della gente per molto tempo, ho ascoltato di nascosto le loro conversazioni. Ho anche ricevuto ordine di destabilizzarli. Così sono entrato di nascosto nelle loro case, ho rubato delle cose, ho cambiato il posto di un oggetto qua e là. Ho cancellato dati sui loro computer. Oppure, ho seminato confusione e panico nelle persone che stavo pedinando. Mi sono introdotto diverse volte nei loro quartieri. Andavo alle fermate degli autobus che prendevano e alle stazioni della loro zona, ecc. Abbiamo messo in scena una rissa in strada, proprio di fronte a questi individui e di fronte ad altri. Nel caso si pensasse di metterli sotto maggior pressione finanche al caso di doverli arrestare, ho anche raccolto alcune informazioni dal loro computer. Per esempio, informazioni di carattere pornografico o pedofilo e anche informazioni sullo sviluppo del sistema di produzione di una bomba, ecc.

Armin Gross: Quali sono gli individui a lei assegnati?

Carl Clark: importanti politici, i membri dell’opposizione, gli individui che si sono confrontati con delle grandi imprese, come le aziende farmaceutiche. Alcuni appartenevano a bande di criminali. Ma c’erano anche due persone per le quali non sapevo perché erano state inserite in tale elenco.

Armin Gross: Quante persone ha molestato o pedinato in tutto?

Carl Clark: Negli anni ’80 circa cinque o sei, negli anni 90, sette e dal 2000 al 2003, tre. Si può vedere da questo piccolo numero, che si tratta d’intensa sorveglianza di una persona, per solo sei mesi per ottenere forse la maggior parte delle informazioni per un dossier.

Armin Gross: Come Lei è riuscito ad ottenere queste informazioni?

Mind controlCarl Clark: Nella spazzatura, il telefono, nella posta, e su Internet. Con lo sviluppo della meccanizzazione, è diventato sempre più facile. Oggi non c’è più bisogno di impianti d’intercettazioni telefoniche. Si può origliare telefonini, telefoni con rete numerica integrata (RNI) o le piccole antenne paraboliche. Purtroppo, l’uso di armi a microonde è diventato abbastanza comune. Con le sorveglianze e le molestie senza tregua si può distruggere totalmente una vita.

Armi a microonde.

Armin Gross: Ha anche utilizzato queste armi?

Carl Clark: No, io ero responsabile del controllo! Sono stati i dipendenti dei reparti speciali. Ma io a volte mi trovavo sul “terreno”.

Armin Gross: Può descrivere in dettaglio l’uso di queste armi?

Carl Clark: È un po' come un film di fantascienza. La gente può essere rintracciata ovunque, grazie al radar, al satellite, attraverso una stazione di base e programmi per computers complementari. Ad esempio, spesso tre dispositivi radar sono messi vicino alla persona. Il radar emette onde elettromagnetiche, quindi valuta i risultati. Così i miei amici che hanno lavorato in reparti speciali potevano inseguire l’individuo tutto il giorno tramite il proprio computer. Questo ha favorito l’uso delle armi. I colleghi potevano vedere esattamente dove dovevano mirare e come la persona reagiva.

Armin Gross: Quali sono gli effetti di queste armi sulle persone?

Carl Clark: Si può generare calore o bruciature interne, provoca dolore, nausea e paura. Tuttavia, spesso le tracce rimangono invisibili sulla pelle. Se queste persone vanno dal medico, questo gli dice che non hanno assolutamente nulla.

Armin Gross: Qual è l’obiettivo di questo “bombardamento”?

Carl Clark: Vogliono intimidire la gente. Nel mio caso, ho subito le radiazioni per tre anni, quando decisi di smettere con tutto. Sono certo che negli anni 2003/2004, le armi a microonde sono state usate contro di me, e mi hanno reso terribilmente aggressivo. Ho quasi ucciso qualcuno: la mia ex vicina, una simpatica vecchietta.

I tentativi di spingere la gente verso la demenza.

Armin Gross: Pensa che ora è possibile influenzare direttamente i sentimenti con radiazioni elettromagnetiche?

Mind controlCarl Clark: Senza dubbio. Sappiamo che il corpo è estremamente sensibile alle radiazioni elettromagnetiche. I processi elementari delle cellule viventi operano con oscillazioni elettromagnetiche biogene. La frequenza può cambiare o interrompere questi processi dall’esterno. Ci sono stati nel contesto di ricerca militare tentavi di influenzare il corpo e lo spirito con frequenze. È possibile in questo modo generare sentimenti di paura, aggressività, nervosismo o perdita di memoria. Se altri tipi di interventi sono loro aggiunti, è del tutto possibile condurre qualcuno alla demenza. Ad esempio, la frequenza radio è manipolata, in modo che la persona presa di mira sente il suo nome alla radio o in modo che il computer indica instancabilmente il suo nome sullo schermo. Delle voci sono anche inviate loro per fare commenti sulle proprie attività. Ho sentito, per esempio, al mattino, al risveglio, una voce che diceva: “Alzati e fa male a qualcuno!”

Armin Gross: le persone sono direttamente spinte in situazioni psichiatriche estreme?

Carl Clark: Sì, vogliono mandare la gente direttamente in un ospedale psichiatrico. Se una persona in cerca di aiuto vuole andare alla polizia o dal medico, non la prendono sul serio. Alcuni medici ed alcuni ospedali collaborano con i servizi segreti. Le direttive diagnostiche permettono di classificare qualcuno come schizofrenico se si sente perseguito e sente voci.

Armin Gross: collaborano gli ospedali con i servizi segreti?

Carl Clark: Sì, in tutti i casi. Le grandi aziende collaborano anche loro. Ecco perché si corre un gran rischio se si svolgono indagini su le grandi aziende. Lo stato statunitense protegge le grandi aziende come McDonalds, Coca Cola, e alcune aziende farmaceutiche. Il governo americano si rivolge anche agli agenti dell’FBI, in casi di spionaggio industriale. Anche i massoni sono molto all’interno della CIA per svolgere un ruolo importante.

Armin Gross: Perché ha smesso?

Carl Clark: Avevo capito che ciò che facevo era sbagliato. Le ultime due persone a cui sono stato assegnato, non avevano fatto nulla. Non fanno politica, erano del tutto normali, non erano criminali né economicamente pericolosi. La sola ipotesi che mi sono permesso di fare su di essi era sopra il loro DNA o il loro sangue. Recentemente, molte indagini sono condotte in materia. Il DNA è associato con le ultime caratteristiche del nostro carattere. Il progetto sul genoma umano ha analizzato dal 1993 al 2004 tutte le coppie di basi del genoma umano, ha anche raccolto dati genetici di persone a rischio (Progetto sulla Diversità del Genoma Umano) ed ha confrontato i risultati. I nostri datori di lavoro hanno voluto la prova del DNA delle persone che abbiamo sorvegliato. Abbiamo sempre avuto nella nostra sede principale, nei primi giorni di sorveglianza, le analisi del DNA o del sangue di queste persone.

Armin Gross: Ha detto che ha avuto problemi quando ha deciso di smettere nel 2003?

Carl Clark: Quando una volta di notte ho fatto 3.000 miglia con un camion per consegnare dei pacchi, un elicottero mi inseguì per tutto il tempo. Un giorno, mentre ero in macchina lungo un viale, un uomo mi ha aggredito e mi ha dato un colpo vigoroso in faccia. Una volta qualcuno ha rimosso tre pezzi del mio motore in autostrada, il motore improvvisamente si è rotto. Un’altra volta quando stavo guidando un camion con un carico di tre tonnellate, due pneumatici esplosero improvvisamente nello stesso istante. La polizia è intervenuta e ha detto che non aveva mai visto una cosa simile. Una volta sono stato inseguito per mesi e mesi mentre guidavo la mia auto. Questo mi ha reso così arrabbiato che ho improvvisamente fermato la macchina, ho preso la mia mazza da baseball e sono uscito. Le tre auto dietro di me si fermarono e scomparirono a tutta velocità in retromarcia. Se fossero state delle persone normali, avrebbero denunciato tutto alla polizia, invece non lo fecero. Mi hanno mandato successivamente tre simpatiche persone che dovevano spiarmi. Poiché mi ero reso conto che ero inseguito, mi azzardai una volta a dichiarare in una conversazione che avrei ucciso quelle persone che si intromettevano nella mia vita. Improvvisamente, non si sono più fatte vive.

Armin Gross: E adesso come stanno le cose? Pensa che lei è sempre sotto sorveglianza?

Carl Clark: Sì, naturalmente. Ho anche saputo che i servizi segreti vogliono sapere perché sono scappato ora in Germania.

Armin Gross: Lei non vive pericolosamente in questo momento?

Carl Clark: Io sono pronto a condurre una lotta contro di loro. Sanno anche che io so molto su di loro e cerco di fare qualcosa contro i loro misfatti. Ho amici in squadre speciali. Delle persone in Afghanistan ed in Iraq mi sostengono.

Rete di monitoraggio gigante.

Armin Gross: Sa in quali paesi i servizi segreti usano le armi ad energia diretta sugli esseri umani?

Carl Clark: Negli Stati Uniti, in Germania, Cina, Corea del Nord, Russia, Francia e Inghilterra. Tutto questo avviene normalmente senza che i governi siano informati ufficialmente. Ma ufficiosamente, penso che ci dovrebbe sempre essere nel governo delle personalità coinvolte o ne sono a conoscenza, in un modo o nell’altro.

Armin Gross: Sa quante persone sono sotto sorveglianza?

Carl Clark: In Inghilterra ci sono circa 5.000 persone sotto sorveglianza e circa 15.000 “spie”. Oltre ai principali servizi segreti ci sono ancora 300-400 piccole imprese dei servizi segreti che sono state fondate da ex poliziotti o ex dipendenti dei servizi segreti. Hanno ricevuto l’approvazione del Ministero dell’Interno per monitorare, scattare fotografie, fornire informazioni. Pagano molto bene i loro dipendenti.

Armin Gross: fu un problema per Lei cambiare Servizi Segreti?

Carl Clark: Nessuno, per i nuovi presidi fu sempre positivo perché in questo modo loro potevano ricevere informazioni da me su altri Servizi Segreti. Poiché i grandi Servizi Segreti non si fidano reciprocamente, io così ci guadagnavo di più.

Consigli per le vittime di monitoraggio/sorveglianza.

Armin Gross: ha Lei alcuni consigli per la gente che si sente sorvegliata?

Carl Clark: è migliore evitare certi concetti come “mind control”, “servizi segreti” eccetera, nella posta elettronica, poiché la supervisione digitale avviene secondo certe parole di ricerca. Avrebbe senso cercare di scoprire se qualcuno si è introdotto nel tuo appartamento. Prima che le “spie” penetrano nel tuo appartamento, spesso usano gas anestetici che mandano nell’appartamento attraverso la fessura della posta. In seguito, ti svegli con un sapore metallico in bocca. Se gli autisti si comportano in modo strano mentre guidano, si consiglia di prendere nota del numero della targa. Possono essere avvolti in pellicola le lettere per non essere viste. Possiamo controllare le radiazioni ad alta frequenza in un appartamento con strumenti di misura speciale.

Armin Gross: Conosce Lei altri whistleblowers o “denuncianti civici” che hanno storie simili?

Carl Clark: Finora, no. Ma spero che altre vittime sempre più numerose si faranno conoscere.



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Ho ripescato questo racconto che mi ero salvato l'anno scorso
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sabato 7 maggio 2011

Il delitto corre sulle microonde

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Il segnale del picchio verde

Il 14 ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.

L'Unione sovietica, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo i Russi cambiarono lunghezza d'onda e cominciarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.

I Sovietici avevano usato il "PIVERT", chiamato anche "Woodpecker" (Picchio), a causa del caratteristico suono ritmato che i rilevatori di segnali elettromagnetici avevano registrato. Questo suono assomiglia al rumore che si produce, battendo su una tavola con una penna, a una velocità di 14 colpi al secondo. Pare che il segnale venisse dalle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Sovietici sperimentavano dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. Come bersaglio fu scelta l'ambasciata statunitense a Mosca: tra il personale del consolato molti accusarono disturbi di varia natura (cefalea, insonnia, inappetenza, irritabilità, depressione...); alcuni furono colpiti da patologie, anche gravi, tra cui emorragie cerebrali, ictus, attacchi epilettici e tumori.

ImmagineLa strana morte di Mark Purdey

L'abitazione del medico veterinario Mark Purdeyfu incendiata. Un giorno trovò la sua linea telefonica isolata. Un'altra volta vide degli estranei che si aggiravano, con fare sospetto, nei paraggi della sua fattoria. Questi estranei pedinarono a lungo sia lui sia la moglie. L'avvocato di Purdey morì in un incidente stradale, avendo perso il controllo dell'auto su cui viaggiava. E' stato riferito che un giorno l'autoveicolo, con alla guida Purdey, incrociò un autocarro dotato di strane apparecchiature. La morte di Purdey è avvolta nel mistero: il tumore cerebrale che lo colpì fu causato da campi elettromagnetici mirati e potenti?

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Da fine ottobre 2010 sino ad aprile 2011 la nostra famiglia è stata coinvolta in una serie di drammatici eventi che, alla fine, nonostante innumerevoli tentativi, hanno portato alla morte di nostro padre, avvenuta il 3 aprile 2011. Molti dei lettori sapranno che nel periodo compreso tra fine novembre 2010 sino al 17 gennaio 2011, mio padre ed io siamo stati a Rozzano (MI), presso il centro ospedaliero Humanitas. Non mi dilungo nei particolari, visto che chi vorrà approfondire, può leggere questa sorta di resoconto in memoria del papà.

Dobbiamo giocoforza, però, ritornare su questa storia, poiché abbiamo il fondato sospetto che nostro padre sia stato, diciamo così... aiutato a morire. Sul tetto dell'edificio di fronte (sette piani - ora disabitato), a 110 metri di distanza, nel marzo 2005, furono installate due antenne di telefonia mobile. Nel settembre 2005 mio padre cominciò a conclamare disturbi motori per un tumore (glioblastoma IV, causato dai campi magnetici della telefonia mobile), che, però, non gli fu diagnosticato. Infatti, sino a dicembre 2010, tutti pensavamo, a causa di una diagnosi sbagliata dei medici sanremesi, al morbo di Parkinson.

ImmagineUna relazione di causa-effettotra smog elettromagnetico e cancro al cervello intercorre evidentemente. Fatto sta che il nostro babbo conclamò in modo drammatico il tumore all'encefalo, il Glioblastoma IV, solo nell'ottobre 2010. Per cercare di salvarlo, decidemmo il ricovero in un centro specializzato per questo tipo di neuropatie, l'Humanitas.

Alla fine di dicembre 2010 mio fratello ed io iniziammo a concordare telefonicamente il rientro a casa, affinché fosse tutto pronto per la lunga convalescenza di papà a letto.

Il 17 gennaio 2011 il babbo firmò per le dimissioni. Partimmo alla volta di Sanremo dove arrivammo nel tardo pomeriggio.

Papà quella sera cenò nel suo letto, seguì qualche programma in televisione e si addormentò sereno, finalmente era a casa sua, con la famiglia. Ci sembrava di aver toccato il cielo con un dito: pensammo che l'incubo fosse concluso, ma qualcosa di terribile stava per accadere.

Immagine18 gennaio 2011, alle 8:30 di mattina sentii gridare mio padre che accusava un fortissimo dolore al piede sinistro. Visto il viaggio del giorno prima in auto, pensai ad un crampo e cominciai a massaggiare l’arto. Non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto che non era un innocuo crampo muscolare. Vidi, infatti, che papà cominciava a contrarre il viso, a sbattere gli occhi, a serrare la bocca. Nell’attimo in cui compresi, saltando dall'altra sponda del letto, che si trattava di una probabile emorragia cerebrale con attacchi epilettici, il dramma era già compiuto, poiché in quei secondi preziosi papà si morse la lingua, le labbra e si sublussò la mandibola, scheggiando anche due denti incisivi. Dovemmo chiamare subito il pronto intervento. I paramedici arrivarono dopo pochi minuti, mentre le scariche epilettiche di papà si ripetevano ed il sangue schizzava da tutte le parti. Subito lo portarono via. Lo seguii in ospedale. Le crisi epilettiche si avvicendarono per circa 40 minuti, nonostante i sedativi somministrati per “spegnere” le scariche. Il cuore arrivò per un attimo a 150 pulsazioni al minuto, poi si stabilizzò e papà si risvegliò. Una lacrima gli sgorgò dall’occhio destro. Chiamai l’infermiera, che per quei lunghissimi minuti era rimasta fuori, in una saletta adiacente. La informai che papà era appena uscito dalle crisi epilettiche. Lo trasferirono quindi nella stroke-unit.

ImmagineIncredibilmente l’emorragia cerebrale, con sede nella zona dell’intervento stereotassico e che aveva procurato le crisi epilettiche, non produsse all'apparenza ulteriori danni neurologici. Gli arti si muovevano ancora e papà parlava in modo normale. Soffriva, però, di un’amnesia a breve e medio termine, ma questo sintomo è spesso causato dell’epilessia. In realtà non ricordava più neanche del ricovero a Rozzano.

Una settimana prima del ritorno a Sanremo mio fratello mi aveva comunicato che erano state installate delle nuove antenne sulla palazzina di fronte. Scattò, per fortuna, una serie di fotografie, adoperando la nostra vecchia videocamera Panasonic.

ImmagineMio padre, tutto sommato, al rientro a Sanremo, era in buone condizioni. Fatto sta che, solo 14 ore circa dopo il nostro rientro a casa, egli subì una gravissima emorragia cerebrale con annesse crisi epilettiche che si protrasero per un'ora. Caso vuole, una settimana circa prima, sul tetto dello stabile di fronte, era stato aggiunto uno strano apparato, che poi fu, fatto strano, rimosso il giorno successivo al decesso di nostro padre e solo quattro mesi dopo la sua installazione. Si notino il cablaggio avvolto in modo visibilmente provvisorio, il diametro notevole dei cavi e lo strano aspetto e colore dell'"antenna".

ImmagineNei giorni immediatamente precedenti al decesso, nostro padre fu colpito da altre due emorragie con crisi epilettiche. Fu la fine. Il 2 aprile entrò in coma ed il 3 aprile 2011, alle ore 23.11, esalò l'ultimo suo respiro.

Ci è stato confermato da diverse fonti "del mestiere" che quel particolare apparato, installato in direzione dei nostri locali d'abitazione per circa 130 giorni ed ora rimosso, è un'apparecchiatura "camuffata" probabilmente con sottile telo che, con molta probabilità è un cosiddetto "quinta banda" e cioè un'attrezzatura militare realizzata ed installata per arrecare danni, mediante fasci di microonde concentrati in una ristretta area. "E' un'antenna con un beam (fascio di emissione) che può variare tra 1 e 2 gradi, a seconda della frequenza di impiego. Di conseguenza a 110 metri di distanza il beam ha un'apertura tale da formare un cerchio elettromagnetico concentrato di circa 3 metri".

ImmagineIn definitiva, si deve pensare che abbiano irradiato in modo indiscriminato l'appartamento ed il più debole (nostro padre) della famiglia ha avuto la peggio.

Visto il chiaro collegamento che esiste tra le microonde e le emorragie cerebrali (oltre che i tumori) e data la strana coincidenza di eventi e fatti relativi alla morte del nostro babbo, la mente va subito ad un amplificatore di microonde. Considerato che ci occupiamo di temi scomodi, propendiamo ad una specie di vendetta trasversale o comunque ad un tentativo di distrarci dalla nostra opera di divulgazione, così come accaduto, in casi luttuosi del tutto assimilabili al nostro, ad altri noti attivisti in questi anni.

NOTA: i nostri numeri telefonici sono sotto controllo e quindi chi di dovere poteva benissimo sapere del mio rientro a casa e predisporsi in modo adeguato.

Source: Tanker Enemy - STOP CHEMTRAILS... delitto corre sulle microonde



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Mah! se si vuole eliminare qualcuno ...non c'è bisogno di armi supertecnologiche , basta regalargli una vacanza a Taranto al rione Tamburi ... ad occhio e croce per un non indigeno potrebbe bastare + o - una settimana per rovinarlo x sempre !! [:o)] [:o)]


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Wolframio ha scritto:





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Ma che amplificatore..è un semplice rocchetto avvolgicavo.
[:(]



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Infatti ci assomiglia.
Ma sai quanto possa pesare un rocchetto di quel diametro completo di cavo di rame?
Non poco.
Ce lo hanno portato ed appeso con l'elicottero?
Questi rocchetti non hanno il loro carello di supporto?
È proprio necessario appenderlo ad un antenna?
Il cavo che penzola dal presunto rocchetto (foto) deve essere uno solo non 5 o 6. A meno che ci abbia giocato il gatto.


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Non dico che non possa essere un rocchetto, ma queste considerazioni me le pongo, anche se quel coso sembra più un rocchetto che una parabola.


Ultima modifica di Wolframio il 03/10/2012, 21:02, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/10/2012, 21:20 
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Wolframio ha scritto:

Immagine

Infatti ci assomiglia.
Ma sai quanto possa pesare un rocchetto di quel diametro completo di cavo di rame?
Non poco.
Ce lo hanno portato ed appeso con l'elicottero?
Questi rocchetti non hanno il loro carello di supporto?
È proprio necessario appenderlo ad un antenna?
Il cavo che penzola dal presunto rocchetto (foto) deve essere uno solo non 5 o 6. A meno che ci abbia giocato il gatto.


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Non dico che non possa essere un rocchetto, ma queste considerazioni me le pongo,

Il rocchetto in questione non c'entra con quello della tua ultima foto.
Qui parliamo di un semplice rocchetto di di qualche cm di diametro, facciamo anche una decina di cm.
Cosa vuoi che pesi con tanto di cavo arrotolato? Qualche centinaio di grammi al massimo.

Il peso lineare dei cavi coassiali varia da pochi kg x 100 metri a qualche 10na di kg x 100 metri . E il tipo di cavi utilizzati in telefonia come quelli nelle foto rientrano nella prima categoria. E inoltre nel caso in questione parliamo di pochi metri di cavo soltanto.

E durante un cablaggio in corso perchè non dovresti appendere il rocchetto avvolgicavo sul palo di supporto dell'antenna?



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MessaggioInviato: 03/10/2012, 21:59 
Cita:
Qui parliamo di un semplice rocchetto di di qualche cm di diametro, facciamo anche una decina di cm.


Mi oppongo Signor Giudice [;)]

Immagine


Se il rocchetto è di 10 cm come dici tu:
Il palo ha un diametro di 3 cm (piu o meno come un bastone per ciechi)
La parabola sopra 13 cm (piu o meno come un CD)

Direi piuttosto che è più reale che la parabola sopra sia di 80 cm
Il palo di 25 cm
ed il rocchetto di 60 cm


Ma se la parabola che ho stimato di 80 cm, in realtà fosse più grande anche il rocchetto lo è in proporzione.

La parabola potrebbe avere un diametro anche di 80-120-150 cm

Calcola che la foto è stata scattata a 110 metri di distanza.
Non sò se chi l'ha scattata abbia usato lo Zoom.

La Panasonic VDR-D50 ha lo zoom ottico 42x , mettiamo pure che lo abbia usato al massimo.

Ma rimane il fatto che il palo di quell'antenna potrebbe essere anche di 30 cm di diametro. In questo caso il rocchetto avrebbe un diametro di 80-90 centimetri e la parabola che gli stà sopra un diametro di 120 cm, in questo caso il rocchetto ben difficilmente riuscirai a sollevarlo.

Immagine
Questa tabella non indica cosa peserebbe avvolta di cavo, ma solo quanti Kg potrebbe portare, quindi l'ho inserita solo per avere un'idea (dimezziamo pure i pesi indicati)


Ultima modifica di Wolframio il 03/10/2012, 22:38, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
Qui parliamo di un semplice rocchetto di di qualche cm di diametro, facciamo anche una decina di cm.


Mi oppongo Signor Giudice [;)]

Immagine


Se il rocchetto è di 10 cm come dici tu:
Il palo ha un diametro di 3 cm (piu o meno come un bastone per ciechi)
La parabola sopra 13 cm (piu o meno come un CD)

Direi piuttosto che è più reale che la parabola sopra sia di 80 cm
Il palo di 25 cm
ed il rocchetto di 60 cm


Ma se la parabola che ho stimato di 80 cm, in realtà fosse più grande anche il rocchetto lo è in proporzione.

La parabola potrebbe avere un diametro anche di 80-120-150 cm

Calcola che la foto è stata scattata a 110 metri di distanza.
Non sò se chi l'ha scattata abbia usato lo Zoom.

La Panasonic VDR-D50 ha lo zoom ottico 42x , mettiamo pure che lo abbia usato al massimo.

Ma rimane il fatto che il palo di quell'antenna potrebbe essere anche di 30 cm di diametro. In questo caso il rocchetto avrebbe un diametro di 80-90 centimetri e la parabola che gli stà sopra un diametro di 120 cm, in questo caso il rocchetto ben difficilmente riuscirai a sollevarlo.

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Questa tabella non indica cosa peserebbe avvolta di cavo, ma solo quanti Kg potrebbe portare, quindi l'ho inserita solo per avere un'idea (dimezziamo pure i pesi indicati)



25cm o 30cm di diametro per un palo di sostegno sono misure fuori dal mondo. Per questi utilizzi si sta comodamente sotto i 10 cm, dai 3cm ai 7cm volendo esagerare. E poi con le tue proporzioni temo che il palazzo debba essere qualcosa di enorme [;)], persino le fascette nere in plastica serracavo devono essere qualcosa oversize..


P.S: e poi scusami (e qui la finisco perchè mi pare una sterile discussione), ti ho scritto sopra che 100metri di cavo coassiale di quel tipo potrà pesare qualche chilo, intorno ai 4 o 5 kg.
Io non so se hai mai visto o sollevato 100 metri di cavo coassiale. Io si e ti assicuro, senza tabelle alla mano che i pesi oscillano tra tra i 3-4 kg a 20kg per le normali applicazioni.
E qui non parliamo di 100metri di cavo ma di qualche metro soltanto. Dov'è la difficoltà di trasportare su un tetto di un palazzo qualche centinaia di grammi di cavo, qualche kg di staffe di sostegno e un semplice leggerissimo rocchetto avvvolgi cavo? Dov'è il mistero in una cosa talmente banale come questa?
mah


Ultima modifica di rmnd il 04/10/2012, 00:59, modificato 1 volta in totale.


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Scusate,forse non ho capito bene.Cosa sarebbe e a cosa servirebbe quell'avvolgimento?



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Cita:
rmnd ha scritto:
P.S: e poi scusami (e qui la finisco perchè mi pare una sterile discussione)


Io invece termino questa sterile discussione con le nuove dimensioni del "rocchetto" e non mi smuovo.


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Palo alto 6 metri
Diametro palo 18 cm
Parabola diametro 80 cm
Alias fascette serracavo di plastica diametro 17 cm [:)]
Presunto rocchetto diametro 50 cm

Eccetera....

Non escludo che potrebbe essere un rocchetto, ma non quello di dimensione e peso che dici tu.


Ultima modifica di Wolframio il 04/10/2012, 22:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/10/2012, 14:27 
Facebook: il ministero degli Interni ha ottenuto
le chiavi per entrare nei profili


Senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere.

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http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z29SqSEm00

Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sara approvato dal Congresso, permettera alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati.
In Italia senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari pei una rogatoria internazionale. Questo perchè, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocita di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.
Una corsia preferenziale, insomma, che potranno percorrere i detective digitali italiani impegnati soprattutto nella lotta alla pedopornografia, al phishing e alle truffe telematiche, ma anche per evitare inconvenienti ai personaggi pubblici i cui profili vengono creati a loro insaputa. Intenti forse condivisibili, ma che di fatto consegnano alle forze dell’ordine il passepartout per aprire le porte delle nostre case virtuali senza che sia necessaria l’autorizzazione di un pubblico ministero. In concreto, i 400 agenti della Direzione investigativa della Polizia postale e delle comunicazioni potranno sbirciare e registrare i quasi 17 milioni di profili italiani di Facebook.
Ma siamo certi che tutto ciò avverrà nel rispetto della nostra privacy? In realtà, ormai da un paio d’anni, gli sceriffi italiani cavalcano sulle praterie di bit. Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e persino i vigili urbani scandagliano le comunità di Internet per ricavare informazioni sensibili, ricostruire la loro rete di relazioni, confermare o smentire alibi e incriminare gli autori di reati. Sempre più persone conducono in Rete una vita parallela e questo spiega perche alle indagini tradizionali da tempo si affianchino pedinamenti virtuali. Con la differenza che proprio per l’enorme potenzialità del Web e per la facilità con cui si viola riservatezza altrui a molto facile finire nel mirino dei cybercop: non è necessario macchiarsi di reati ma basta aver concesso l’amicizia a qualcuno che graviti in ambienti “interessanti” per le forze dell’ordine.
A Milano, per esempio, una sezione della Polizia locale voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato sguinzaglia i suoi “ghisa” nei gruppi di writer, allo scopo di infiltrarsi nelle loro community e individuare le firme dei graffiti metropolitani per risalire agli autori e denunciarli per imbrattamento. Le bande di adolescenti cinesi che, tra Lombardia e Piemonte, terrorizzano i connazionali con le estorsioni, sono continuamente monitorate dagli interpreti della polizia che si insinuano in Qq, la più diffusa chat della comunità. Anche le gang sudamericane, protagoniste in passato di regolamenti di conti a Genova e Milano, vengono sorvegliate dalle forze dell’ordine. E le lavagne degli uffici delle Squadre mobili sono ricoperte di foto scaricate da Facebook, dove i capi delle pandillas che si fanno chiamare Latin King, Forever o Ms18 sono stati taggati insieme ad a ltri ragazzi sudamericani, permettendo cosi agli agenti di conoscere il loro organigramma. Veri esperti nel monitoraggio del Web sono ormai gli investigatori delle Digos, che hanno smesso di farsi crescere la barba per gironzolare intorno ai centri sociali o di rasarsi i capelli per frequentare le curve degli stadi. Molto più semplice penetrare nei gruppi considerati a rischio con un clic del mouse. Quanto ai Carabinieri, ogni reparto operativo autorizza i propri militari, dal grado di maresciallo in su, ad accedere a qualunque sito internet per indagini sotto copertura, soprattutto nel mondo dello spaccio tra giovanissimi che utilizzano le chat per fissare gli scambi di droga o ordinare le dosi da ricevere negli istituti scolastici. Mentre, per prevenire eventuali problemi durante i rave, alle compagnie dei Carabinieri di provincia è stato chiesto di iscriversi al sito di social networking Netlog, dove gli appassionati di musica tecno si danno appuntamento per i raduni convocando fans da tutta Europa. A caccia di raver ci sono anche i venti compartimenti della Polizia postale e delle comunicazioni, localizzati in tutti i capoluoghi di regione e 76 sezioni dislocate in provincia. «Il nostro obiettivo è quello di prevenire i rave party prima che abbiano inizio», spiegano, «e per questo ci inseriamo nelle comunicazioni tra organizzatori e partecipanti, nei social network, nei forum e nei biog». Così può capitare che anche chi ha semplicemente partecipato ad una chat per commentare un gruppo musicale finisca per essere radiografato a sua insaputa.
In teoria queste attività sono coordinate dalle procure che conducono le indagini su singoli fatti o su fenomeni più ampi. I responsabili dei social network non ci tengono a farlo sapere e parlano di una generica offerta di collaborazione con le forze dell’ordine per impedire che le loro piattaforme favoriscano alcuni delitti. Un investigatore milanese rivela a “L’espresso” che, grazie alle autorizzazioni della magistratura, da tempo ottiene dai responsabili di Facebook Italia di visualizzare centinaia di profili riservati di altrettanti utenti, riuscendo persino ad avere accesso ai contenuti delle chat andando indietro nel tempo fino ad un anno. Chi crede di aver impostato le funzioni di riservatezza in modo da non permettere a nessuno di vedere le foto, i post e gli scambi di messaggi con altri amici, in realtà, se nel suo gruppo c’e un sospetto, viene messo a nudo e di queste intrusioni non verrà mai a conoscenza.
E non sempre l’autorità giudiziaria viene messa al corrente delle modalità con cui vengono condotte alcune indagini telematiche. Un ufficiale dei Carabinieri, che chiede di rimanere anonimo, ammette che certe violazioni della legge sulla riservatezza delle comunicazioni vengono praticate con disinvoltura: «Talvolta», spiega l’ufficiale. «creiamo una falsa identità femminile su Fb, su Msn o su altre chat, inseriamo nel profilo la foto di un carabiniere donna, meglio se giovane e carina, e lanciamo l’esca. II nostro carabiniere virtuale tenta un approccio con la persona su cui vogliamo raccogliere informazioni, magari complimentandosi per un tatuaggio. E in men che non si dica facciamo parte del suo gruppo, riuscendo a diventare “amici” di tutti i soggetti che ci interessano». Di tutta questa attività, spiega ancora l’ufficiale, «non sempre facciamo un resoconto alla procura e nei verbali ci limitiamo a citare una fantomatica fonte confidenziale». Da oggi, in virtù dell’accordo di collaborazione con Mark Zuckerberg siglato dalla Polizia, chi conduce queste indagini potrà fare a meno di avvisare un magistrato perchè «la fantasia investigativa può spaziare», prevede un funzionario della Polposta, «e le osservazioni virtuali potranno essere impiegate anche in indagini preventive».


Fonte: I segreti della casta
http://ki.noblogs.org/?p=5075



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 25/10/2012, 21:08 
L'Herald Sun è un quotidiano di tipo tabloid fondato a Melbourne, capitale dello stato di Victoria.

È il quotidiano con la seconda più alta circolazione in tutta l'Australia, secondo solo al The Daily Telegraph di Sydney.

Bene.....

Quella che segue è la traduzione di un articolo pubblicato appunto su l'Herald Sun nell'Aprile del 2012.




Vladimir Putin ammette di utilizzare armi psicotroniche sui civili

Fonte: http://www.heraldsun.com.au/technology/ ... 6317396841

Mentre molti credevano che fosse uno scherzo o un pesce d'aprile, Vladimir Putin ha confermato che la Russia ha testato nuove armi psicotroniche che possono effettivamente trasformare le persone in zombie.

Queste armi - che attaccano il sistema nervoso centrale delle loro vittime - sono state sviluppate dagli scienziati e potrebbero essere usate contro i nemici della Russia oppure sui suoi dissidenti.

Putin ha descritto queste armi che utilizzano radiazioni elettromagnetiche, come quelle del forno a microonde, nuovi strumenti per il raggiungimento degli obiettivi politici e strategici.

L’utilizzo di questa tecnologia è stato annunciato dal ministro della difesa Anatoly Serdyukov.

Mr Tsyganok ha detto che le armi sono state recentemente testate a fini di controllo della folla “e si è concentrata su un uomo in particolare, facendo salire la sua temperatura corporea immediatamente come se fosse stato gettato in una padella piena d’acqua ben calda”.

La ricerca sulle armi elettromagnetiche è stata effettuata sia negli Stati Uniti che in Russia a partire dagli anni '50, ma pare che la Russia abbia battuto sul tempo gli Stati Uniti.

Dettagli precisi non sono stati rivelati, ma la ricerca precedente ha dimostrato che la bassa frequenza delle onde (o raggi) possono influenzare le cellule cerebrali, alterare gli stati psicologici e rendere possibile la trasmissione di suggerimenti e comandi direttamente nei pensieri di qualcuno.

Putin ha detto che questa tecnologia è paragonabile a tutti gli effetti alle armi nucleari, ma “più accettabile in termini di” ideologia politica e militare.

Ha detto il signor Serdyukov che queste armi sono state sviluppate sulla base di nuovi principi fisici. Armi a energia diretta, armi geofisiche, ad onde di energia, armi genetiche e le armi psicotroniche, fanno parte del programma di approvvigionamento dello Stato per il periodo 2011-2020.

Fonte: heraldsun.com.au / Traduzione a cura di: Biagio Mastrorilli



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