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La verità su Calipari.
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Autore:  greenwarrior [ 23/10/2010, 20:43 ]
Oggetto del messaggio:  La verità su Calipari.

LE RIVELAZIONI DI WIKILEAKS

Sheikh Husayn con una telefonata "incastrò" l'auto di Calipari

Il terrorista ha confessato: Dopo lo "scambio" dollari-Sgrena, chiamò il ministero degli Interni iracheno "denunciando" che quell''auto era un’autobomba

WASHINGTON – (g.o.) Il rapporto porta la data del 1 novembre 2005. Località: Karkh, Bagdad. E riguarda il drammatico episodio costato la vita il 4 marzo di quell’anno al funzionario del Sismi Nicola Calipari impegnato nella liberazione della giornalista del “Manifesto”, Giuliana Sgrena. Nelle due pagine del report si cita la confessione di Sheikh Husayn, capo di una cellula responsabile di molti sequestri a Bagdad. Il terrorista, arrestato dai giordani, fornisce la sua versione su cosa sia avvenuto quella tragica notte. Dopo aver ricevuto un riscatto di 500 mila dollari, Husayn consegna Giuliana Sgrena a Calipari e intima loro di dirigersi all’aeroporto. Husayn poco dopo fa una segnalazione al ministero degli Interni iracheno sostenendo che una vettura Corolla blu (stesso modello e colore di quella su cui viaggiano gli italiani) è un’autobomba pronta a colpire nel settore dello scalo. La polizia mette in allerta le pattuglie della zona. Ed è così che i soldati americani, in servizio ad un posto di blocco, vedono avvicinarsi la Corolla ed aprono il fuoco uccidendo Calipari. Una ricostruzione era già apparsa sul Corriere della Sera il 29 marzo del 2006 che citava un rapporto dei carabinieri del Ros incaricati dell’indagine.

Autore:  Ufologo 555 [ 23/10/2010, 20:56 ]
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(Come volevasi dimostrare, e già a quel tempo ... [8D] E la "Sgregna" ha sulla coscienza LEI il dott. Callipari, perché andò in una zona interdetta! E riscattata con i nostri soldi ...) [:o)]
Ciao Green.

Autore:  ubatuba [ 23/10/2010, 22:24 ]
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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

(Come volevasi dimostrare, e già a quel tempo ... [8D] E la "Sgregna" ha sulla coscienza LEI il dott. Callipari, perché andò in una zona interdetta! E riscattata con i nostri soldi ...) [:o)]
Ciao Green.

ti quoto in modo integrale in effetti io ho un punto di vista molto ferreo:chi si avventura in zone pericolose interdette deve essere lasciato al suo destino x non mettere in pericolo la vita di altrui persone nel tentativo di leberarle

Autore:  Debord [ 23/10/2010, 22:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

(Come volevasi dimostrare, e già a quel tempo ... [8D] E la "Sgregna" ha sulla coscienza LEI il dott. Callipari, perché andò in una zona interdetta! E riscattata con i nostri soldi ...) [:o)]
Ciao Green.


Mi pare che sia l'aggressore angloamericano ad avere sulla coscienza i morti in Iraq

Autore:  ubatuba [ 23/10/2010, 23:40 ]
Oggetto del messaggio: 

e'altamente probabile che se qualcuno non si fosse addentrato non si sa bene x quale motivo nella zona off limits deteminate persone sarebbero ancora fra di noi

Autore:  barionu [ 24/10/2010, 02:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Le rivelazioni di WikiLeaks

400 mila file shock

"In Iraq un bagno di sangue"




Le nuove rivelazioni sul sito di Assange. "Vogliamo correggere gli attacchi alla verità. Stragi e abusi coperti, 109 mila morti di cui oltre la metà civili". Bagdad: "Nessuna sorpresa". Washington: "Si mette a rischio la vita di cittadini americani"

LONDRA - Un "bagno di sangue" con oltre centomila morti di cui oltre la metà civili. Di questi diverse migliaia hanno perso la vita in incidenti di cui finora non si sapeva nulla e che nella maggior parte dei casi sono ascrivibili ai militari iracheni. Sei anni di orrori testimoniati da 400 mila nuovi documenti sul conflitto iracheno ora pubblicati sul sito WikiLeaks.


"Vogliamo correggere gli attacchi alla verità" ha dichiarato il fondatore del sito, Julian Assange, in una conferenza stampa organizzata a Londra subito dopo la diffusione. "Questi documenti rivelano sei anni di guerra in Iraq con dettagli dal terreno, le truppe sul territorio, ciò che vedevano, facevano e dicevano".


"Nessuna sorpresa" è la prima reazione ufficiale del governo di Bagdad, affidata al ministero dei Diritti umani. "Avevamo già dato notizia di molte cose che sono accadute, compresi gli abusi nella prigione di Abu Ghraib, e di molti casi che hanno coinvolto le forze Usa", ha riferito il portavoce del ministero. Washington ha invece condannato la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita di soldati o civili americani.

Assange: "Correggiamo attacchi a verità". "Si dice che la prima vittima della guerra sia la verità. Così è stato ed è ancora oggi", ha detto Assange, annunciando che presto saranno pubblicati altri 15 mila documenti sulla guerra in Afghanistan.

Le nostre fonti rischiano grosso, ha aggiunto, spiegando che il materiale raccolto è il frutto "del lavoro coordinato" tra Wikileaks e numerosi media, come il New York Times o il Washington Post e altri gruppi, come Iraq Body Count il cui rappresentante, John Sloboda, presente all'incontro stampa, ha riferito che i soldati dell'esercito Usa tennero un registro delle vittime civili della guerra in Iraq, ma questo registro fino a oggi è rimasto segreto.

I documenti pubblicati consentono ora di dare un'identità alle persone uccise, ha aggiunto Sloboda: "Abbiamo trovato i nomi dei morti. Non era mai successo prima. Ora abbiamo l'elenco completo delle vittime, anche quelle nelle fosse comuni".

Documenti serviranno per azioni legali. Il materiale servirà ad avvocati per aprire azioni legali in Gran Bretagna. "I torturatori saranno individuati e perseguiti", ha detto Phil Shiner, rappresentante dell'organizzazione Public Interest Lawywers, intervenendo alla conferenza stampa a Londra.

"Abbiamo verificato la violazione dei diritti umani in numerosi casi. Ci sono abusi di ogni tipo, e i prigionieri venivano costretti a dire una verità già scritta - ha aggiunto - vogliamo aprire le inchieste, sulla base delle modalità di interrogatorio che abbiamo scoperto".

Migliaia di morti di cui non si sapeva nulla. Dai documenti usciti dopo che al Jazeera ha rotto l'embargo 1 e ne ha anticipato la pubblicazione - attualmente non consultabili su WikiLeaks 2 per problemi di connessione causa un eccesso di collegamenti - è emerso che tra il 2003 e il 2009 in Iraq ci sono stati più di 109mila morti, di cui oltre 66 mila civili.

In particolare si apprende di 15 mila persone che hanno perso la vita in incidenti di cui finora non si era saputo nulla e per i quali nella maggior parte dei casi la responsabilità ricade sulle truppe irachene. Documentate anche torture sistematiche sui detenuti da parte dei militari di Bagdad, senza che ci fosse un intervento degli Usa, e uccisioni di civili inermi. Nel materiale anche alcune rivelazioni riguardanti la morte di Nicola Calipari 3.

"Un bagno di sangue paragonato all'Afghanistan". Per Assange questi documenti militari segreti offrono una fotografia molto più nitida rispetto al materiale pubblicato sull'Afghanistan che aveva documentato la morte di 20 mila persone.
"In Iraq parliamo di un livello di uccisioni cinque volte superiore, un bagno di sangue paragonato all'Afghanistan - afferma il fondatore di Wikileaks - ora di quei morti vediamo non solo il totale, ma anche come è avvenuto il decesso di ogni singola persona, abbiamo le precise coordinate geografiche e l'operazione in cui hanno perso la vita, non si tratta più di anonimi". Per Assange "il risultato di questo materiale è potente e un po' più facile da comprendere rispetto alla complessa situazione in Afghanistan".

Pentagono minimizza: "Episodi già noti". Nel racconto della guerra

emergono storie imbarazzanti per gli Usa che potrebbero avere effetti imprevedibili sulle elezioni di Mid-Term 4 del 2 novembre. Anzitutto la copertura delle torture praticate dai militari iracheni, ma anche le tantissime uccisioni di civili ai posti di blocco Usa, 681, tra cui donne in gravidanza e bambini.

Il Pentagono ha minimizzato osservando che molti episodi "erano stati a suo tempo ampiamente riportati in servizi di cronaca", ma il danno resta potenzialmente enorme. Il segretario di Stato, Hillary Clinton, condanna la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita degli americani.

Le torture inflitte ai prigionieri. Nei file desecretati, c'è il racconto delle torture inflitte ai prigionieri da parte dei soldati iracheni (abusi fisici di ogni tipo, con particolari raccapriccianti, comprovati dai referti sanitari) e sistematicamente ignorati dagli americani, tranne un intervento isolato nel 2005. Sistemi simili a quelli impiegati durante il regime di Saddam Hussein: detenuti frustati con cavi pesanti, appesi a ganci o che ricevevano scosse elettriche sul corpo, violenze sessuali. Almeno sei sono morti per le violenze.


I militari Usa scoprirono migliaia di vittime di esecuzioni sommarie senza che questo venisse denunciato. C'è poi il caso di un elicottero Apache, quello già coinvolto nell'uccisione di due giornalisti della Reuters documentata da WikiLeaks, che avrebbe sparato a due miliziani che volevano arrendersi. E si scopre che nel 2005 al Qaeda voleva attaccare il carcere iracheno di Abu Graib, la "prigione delle torture" chiusa dall'amministrazione Obama.

Lo "scoop" di WikiLeaks. WikiLeaks scatenò un putiferio mesi fa 5, rendendo pubblici 77mila documenti sulla guerra in Afghanistan, e annunciando di averne nel cassetto altri 15mila altrettanto esplosivi. Lo "scoop", incentrato sui rapporti riservati dei comandi Usa che hanno rivelato numerosi punti oscuri ha fatto piovere sulla testa di Assange moltissime critiche, seguite dalle accuse di stupro in Svezia 6 in un'inchiesta dai contorni oscuri, e un mandato di arresto spiccato e poi ritirato. "E' uno sporco trucco", accusò l'australiano puntando l'indice contro l'intelligence statunitense.

(23 ottobre 2010) © Riproduzione riservata



http://www.repubblica.it/esteri/2010/10 ... ef=HREC1-2

Autore:  Debord [ 24/10/2010, 02:52 ]
Oggetto del messaggio: 

Non ho voglia di leggere il WikiLeaks, ma ho idea che abbiamo fatto cose brutte in guerra!

«E senza dubbio il nostro tempo ... preferisce l’immagine alla cosa, la copia all’originale, la rappresentazione alla realtà, l’apparenza all’essere ... Ciò che per esso è sacro, non è che l’illusione, ma ciò che è profano, è la verità. Anzi, ai suoi occhi il sacro aumenta man mano che decresce la verità e che cresce l’illusione, tanto che per esso il colmo dell’illusione è anche il colmo del sacro.»

mi sono permesso l'incipit della Società dello Spettacolo (di cui rubai il nome dell'autore...)

Autore:  Debord [ 24/10/2010, 02:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Da qualche parte lessi che furono nell'ordine del milione di morti nella guerra in Iraq.

Autore:  BlitzKrieg [ 24/10/2010, 04:04 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
barionu ha scritto:




Le rivelazioni di WikiLeaks

400 mila file shock

"In Iraq un bagno di sangue"


Cut...


http://www.repubblica.it/esteri/2010/10 ... ef=HREC1-2


Curioso come "la Repubblica", ometta di dichiarare nell'articolo, l'intromissione nell'Iran, nel rifornire di armi le milizie sciite. Forse perche` cosi, dovrebbe dividere le responsabilita di quei morti, con gli iraniani.

Autore:  Debord [ 24/10/2010, 04:14 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
BlitzKrieg ha scritto:

Cita:
barionu ha scritto:




Le rivelazioni di WikiLeaks

400 mila file shock

"In Iraq un bagno di sangue"


Cut...


http://www.repubblica.it/esteri/2010/10 ... ef=HREC1-2


Curioso come "la Repubblica", ometta di dichiarare nell'articolo, l'intromissione nell'Iran, nel rifornire di armi le milizie sciite. Forse perche` cosi, dovrebbe dividere le responsabilita di quei morti, con gli iraniani.


Secondo te alla fine tra Tigri e Eufrate comanderanno gli Iraniani? Abbiamo sbagliato qualcosa come obiettivo di guerra o stiamo andando bene?

Ciao e grazie

Autore:  BlitzKrieg [ 24/10/2010, 04:31 ]
Oggetto del messaggio: 

Gli Iraniani? Non credo propio. Saddam ha sbagliato qualcosa, sottovalutando gli americani, per il resto, di validi obbietivi in zona c'e` ne sono parecchi [8D]

Autore:  Debord [ 24/10/2010, 05:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Sono contento, allora. Stiamo andando bene in guerra.

Autore:  BlitzKrieg [ 24/10/2010, 05:31 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Debord ha scritto:

Sono contento, allora. Stiamo andando bene in guerra.


Chi vivra`, vedra`.

Per come la penso io, la guerra "se" si puo` evitare, e` meglio.

Autore:  Ufologo 555 [ 24/10/2010, 14:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Certo che è roba da matti: si apre un thread su du una falsità PROPAGANDATA PER MESI (con tanto di processo agli americani e interviste in TV) e poi "rigirarel a frittata" che bisogna condannarli per tutte le guerre che hanno combattuto (VI SIETE DIMENTICATI IL VIET-NAM, come mai? Ah, eravate piccoli; vero barionu?)
Siete "mitici"! Unici! Più che altro: SINISTROSI ! [xx(] [xx(] [xx(]


(Lascio il campo a chi ha più pazienza di me ..) [;)]

Autore:  barionu [ 24/10/2010, 15:32 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Certo che è roba da matti: si apre un thread su du una falsità PROPAGANDATA PER MESI (con tanto di processo agli americani e interviste in TV) e poi "rigirarel a frittata" che bisogna condannarli per tutte le guerre che hanno combattuto (VI SIETE DIMENTICATI IL VIET-NAM, come mai? Ah, eravate piccoli; vero barionu?)
Siete "mitici"! Unici! Più che altro: SINISTROSI ! [xx(] [xx(] [xx(]


(Lascio il campo a chi ha più pazienza di me ..) [;)]



AHHHHHHHHHH.,

perchè il Vietnam è stata una guerra giusta ?

Ma ti rendi conto delle porcate che GLI USA STANNO FACENDO ?

Anzitutto la copertura delle torture praticate dai militari iracheni, ma anche le tantissime uccisioni di civili ai posti di blocco Usa, 681, tra cui donne in gravidanza e bambini.



http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... &desc_sez=


Wikileks, Giuliana Sgrena: su Calipari fatti veri, ma mancano elementi



ROMA (23 ottobre) - Nicola Calipari fu ucciso perchè i militari americani al checkpoint 541 sulla Route Irish per l'aeroporto di Baghdad temevano un'autobomba: un documento dell'esercito Usa distribuito da Wikileaks conferma le ricostruzioni, anche di parte italiana, sull'incidente. Ma per Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto che quel 4 marzo 2005 rimase gravemente ferita al fianco dello 007 del Sismi che l'aveva liberata, in questa versione mancano molti elementi. Nei documenti del sito di Julian Assange, afferma, «ci sono dati che contribuiscono alla ricerca della verità ma sicuramente non c'è tutto, ce n'è solo una parte».

Il documento di Wikileaks fa riferimento all'interrogatorio in Giordania di Sheik Husain - definito «ex leader della cellula di Baghdad di al Qaeda» e «principale responsabile dei rapimenti di stranieri in Iraq» - che avrebbe svelato ai servizi segreti giordani che per la liberazione della Sgrena sarebbe stato pagato un riscatto di 500mila dollari.

Il resoconto conferma la trappola organizzata dallo stesso rapitore subito dopo la liberazione della Sgrena: fu lui in persona, una volta incassati i soldi, a telefonare al ministero dell'Interno iracheno dicendo che nella macchina che andava verso l'aeroporto c'era dell'esplosivo pronto a esplodere. Motivo che avrebbe indotto il soldato Mario Lozano a sparare contro l'auto uccidendo il funzionario del Sismi e ferendo la giornalista.

Nel documento diffuso dal Bureau of Intelligence Journalism, uno dei media che hanno ottenuto la versione integrale da Wikileaks, c'è però una discrepanza con la cronaca che la Sgrena ha fatto subito notare: si parla di una auto Celebrity azzurra mentre gli italiani viaggiavano su una Toyota Corolla bianca:


«Ma ancora più importanti sono altri elementi che non vengono raccontati, ovvero il fatto che ci furono dei tentativi per depistare Calipari prima di arrivare al mio ritrovamento» ha detto la giornalista: «Calipari mi trovò solo in un secondo momento, sviato nelle sue ricerche da diversi servizi segreti». In tutto i documenti che riguardano l'Italia, tra i 400.000 resi noti oggi da Wikileaks, sarebbero almeno un migliaio, la gran parte dei quali riferiti alle operazioni di routine dei nostri militari.


Ben più corposa la documentazione sulla regione di Nassiriya, teatro dell'operazione «Antica Babilonia», che sono invece oltre 22.000, «censurati» in maniera consistente da Wikileaks per evitare polemiche sull'aver messo a rischio la vita di individui o gruppi. La gran parte dei documenti si occupano dell'attività degli insorti e della politica della regione, senza particolari riferimenti ad operazioni italiane




zio ot

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