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MessaggioInviato: 06/01/2011, 17:02 
oltre a quelli citati da rmnd vorrei citare questo
"invece a Pavullo nel Frignano (Modena) crolla il muro di cinta del Castello di Montecuccolo, appena restaurato un anno fa con una spesa di ben 10 milioni di euro", qui gli euro sono stati sostanziosamente spesi,ma nessuno ne parla


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MessaggioInviato: 07/01/2011, 14:30 
Cita:
ubatuba ha scritto:

oltre a quelli citati da rmnd vorrei citare questo
"invece a Pavullo nel Frignano (Modena) crolla il muro di cinta del Castello di Montecuccolo, appena restaurato un anno fa con una spesa di ben 10 milioni di euro", qui gli euro sono stati sostanziosamente spesi,ma nessuno ne parla
Spesi e male mi sembra! Quindi alla fine................!!!!!



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MessaggioInviato: 25/04/2011, 15:22 
Canne della Battaglia come Pompei:
dopo il crollo scoppiano le polemiche
Il comitato contro la gestione del ministero. Nel 2003
è caduto un muro del sito archeologico. Niente fondi


CANNE DELLA BATTAGLIA - Dopo i crolli, arrivano le polemiche anche per Canne della Battaglia, la cittadella a pochi chilometri da Barletta teatro della famosa vittoria dei cartaginesi (guidati da Annibale) contro i romani nel 216 a.C. Un po’ come a Pompei. Tutto nasce da un muro di contenimento crollato nel 2003, solo cinque anni dopo essere stato realizzato. Nessuno se ne è ricordato fino a quando a Pompei non ci sono stati ben altri crolli, qualche mese fa. Ma ora, è polemica - a distanza - tra Soprintendenza regionale e comitato pro Canne della Battaglia, che si occupa di iniziative per la valorizzazione dell’intero sito. Proprio a causa del crollo del muro a Canne, ora è impossibile visitare alcune fortificazioni medievali che sono state transennate per motivi di sicurezza. Qualche tempo fa il ministero informò che aveva dato il via a un’ispezione. Sicuramente, una bella notizia per tutti. Ora, però, la direttrice regionale per i Beni culturali, Isabella Lapi, scrive ai vari enti interessati (compreso il Mida che aveva segnalato il crollo) e dice, tra le altre cose, che i cospicui finanziamenti regionali, destinati esclusivamente alla realizzazione di volumetrie aggiuntive all’esistente antiquarium, hanno consentito di realizzare opere «mai approvate dalla competente Soprintendenza territoriale per i beni architettonici e per il paesaggio».

In altre parole, una parte dell’Antiquarium, dove sono esposti reperti trovati nella cittadella, sarebbe abusivo. Parole inaccettabili per chi ha da sempre cercato di difendere e valorizzare il sito, come Nino Vinella, presidente del comitato Pro Canne della Battaglia. Sicuramente sufficienti a riaprire ferite vecchie e mai sanate sulla gestione della cittadella, che sorge su una collina di proprietà comunale. Proprio per questo, nel 1999, l’allora sindaco Francesco Salerno siglò un accordo con la Soprintendenza che si sarebbe occupata della direzione scientifica e della gestione, lasciando al Comune la parte della manutenzione. Risultato: da novembre, a causa del declassamento del sito deciso dal ministero in base al numero di visitatori, è stato chiuso il bookshop e non ci sono più le visite fisse. «In tutti questi anni - dice Vinella - il Comune di Barletta ha solo pagato e il ministero ha gestito. Poi ha deciso che certi servizi andavano chiusi e il Comune non si può nemmeno ribellare. Mi chiedo perché le cose debbano andare diversamente che a Palazzo della Marra, ad esempio, dove c’è la pinacoteca De Nittis, direttamente gestita dal Comune».

La soluzione è semplice per Vinella. «Il Comune - dice - dovrebbe avere la gestione diretta, le cose andrebbero diversamente». Lanciando, implicitamente, un messaggio a chi si accinge a riconquistare la poltrona di primo cittadino a metà maggio. Quanto al muro crollato la soluzione non è certamente più semplice. La sovrintendente regionale parla della «costituzione di un tavolo interistituzionale da cui possano emergere con chiarezza gli elementi di criticità» e della «individuazione di possibili canali di risorse aggiuntive». Insomma, soldi per sistemare il muro non ce ne sono. A questo scopo la Isabella Lapi ricorda «la progressiva riduzione dei finanziamenti sui bilanci ordinari della Sovrintendenza» relativa al sito di Canne: soli 75mila euro per il triennio 2009-2011. Come dire, la cultura anche può aspettare.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 7313.shtml


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MessaggioInviato: 23/10/2011, 20:19 
Pompei, Villari: ''Priorità è la messa in sicurezza, da Ue buone notizie per i fondi''
Fonte Uil Beni culturali Fonte Uil Beni culturali
ultimo aggiornamento: 23 ottobre, ore 14:42
Napoli - (Adnkronos) - Nuovo sopralluogo questa mattina da parte del sottosegretario ai Beni culturali sul luogo in cui ieri si è verificato il crollo di una parte del muro romano (FOTO). Un anno fa il crollo della Domus Gladiatori (FOTO). Pochi giorni dopo un cedimento presso la Casa del Moralista e lungo la via Stabiana

Napoli, 23 ott. (Adnkronos) - Nuovo sopralluogo questa mattina da parte del sottosegretario ai Beni culturali Riccardo Villari a Pompei, sul luogo in cui ieri si è verificato il crollo di una parte del muro romano che cinge l'area nord degli Scavi, nei pressi di Porta Nola. Con lui la soprintendente delle aree archeologiche di Napoli e Pompei, Teresa Elena Cinquantaquattro.

"Speriamo si possa intervenire rapidamente per effettuare il dissequestro dell'area", spiega all'Adnkronos Villari, che ieri si è detto amareggiato per essere stato avvertito in ritardo del crollo: "La priorità ora è limitare il danno e ultimare la messa in sicurezza, poi nelle sedi giuste questo argomento andrà chiarito. Non avrebbe certo impedito il crollo - ribadisce - ma è una procedura insoddisfacente".

Una buona notizia è giunta dal Commissario europeo alle Politiche regionali, Johannes Hahn: "Oggi - spiega Villari - ha dichiarato che alla luce della documentazione che abbiamo inviato martedì scorso e che già ci avevano riferito avesse giudicato completa, non ci sono motivi per non dare il via libera ai 105 milioni di euro destinati a Pompei".

Hahn visiterà l'area archeologica di Pompei mercoledì prossimo, ma ha già ricevuto ieri l'informativa su quanto accaduto all'Opus Incertum: "Mi sono preoccupato di fargliela avere il prima possibile, sollecitando ancora di più la sua venuta, sempre fiduciosi che il lavoro svolto possa portare al disco verde per i fondi", aggiunge il sottosegretario. Il problema, prosegue Villari, "rimarrà come spendere questi soldi: noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, abbiamo messo in campo risorse aggiuntive e un rinforzo del personale. Ora tocca agli organismi amministrativi e a chi ha autonomia gestionale e finanziaria come la Soprintendenza".

Una cosa per il soprintendente ai Beni culturali è certa: "Dovremo spendere rapidamente, e bene, fino all'ultimo euro, facendo tutto alla luce del sole perché sappiamo benissimo cosa c'è e cosa gira intorno a Pompei. Dove ci sono soldi, e quindi anche qui perché considero la Soprintendenza di Napoli e Pompei una Soprintendenza ricca, c'è la camorra che tenta di infiltrarsi. Questo ci obbliga a vigilare, cosa che facciamo con puntualità e che io personalmente continuerò a fare con lo stesso impegno lavorando senza sconti".

E aggiunge: "Dopo il crollo della Schola Armaturarum si è preferito intervenire in particolare sulle opere principali con restauri e puntellamenti sicuramente importanti, ma il piano di messa in sicurezza definitivo è ancora in redazione. Per fare un progetto del genere non ci vogliono 10 mesi, la verità è che c'è un'emergenza e ci sono gli strumenti amministrativi e le risorse per fronteggiarla", conclude.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultu ... 77928.html

e i Cinesi ci copiano [:o)]

Allarme Grande Muraglia, il simbolo della Cina cade a pezzi per gli scavi minerari

Pechino - (Adnkronos/Xinhua) - Dopo quello del 2009, quando gli scavi di una miniera d'oro avevano provocato il crollo di un centinaio di metri di Muraglia, ora l'allarme scatta per un nuovo crollo nel distretto di Laiyuan, provincia di Hebei, 200 chilometri a sud-ovest di Pechino

Pechino, 19 ott. - (Adnkronos/Xinhua) - E' sopravvissuta alle invasioni mongole, ma ancora volta una parte della Grande Muraglia cinese è crollata per colpa delle estrazioni minerarie. Dopo quello del 2009, quando scavi di una miniera d'oro avevano provocato il crollo di un centinaio di metri del monumento simbolo della Cina già riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'Unesco, ora l'allarme scatta per un nuovo crollo nel distretto di Laiyuan, provincia di Hebei, 200 chilometri a sud-ovest di Pechino. Si tratta di un tratto di 700 metri di muro e di altre porzioni seriamente danneggiate, risalenti alla dinastia Ming (1573 - 1620). "Quella sezione della muraglia è considerata la parte migliore di quelle costruite durante la dinastia Ming. E' davvero un peccato" ha spiegato Guo Jianyong, ingegnere dell'Ancient Architecture Studies Institute. Lunga 6.700 chilometri, la Grande Muraglia era gia' stata danneggiata in passato in Mongolia, ma il caso di Hebei fa pensare che la più famosa attrazione cinese sia a rischio anche nelle altre regioni. A Laiyuan solo il 20% del monumento è conservato in condizioni accettabili. Una parte della Grande Muraglia era gia' stata demolita da una compagnia di estrazione mineraria proprio in questo distretto.

Il governo cinese ha varato nel 2006 un piano per difendere il proprio monumento-simbolo, vietando di prelevare mattoni dalla muraglia, di piantare alberi nelle vicinanze o di costruire qualsiasi cosa che possa metterla a repentaglio. Il divieto non viene però rispettato nelle regioni più remote.Guo spiega che, anche se le compagnie minerarie non scavano sotto le mura, fare dei lavori di estrazione nelle sue vicinanze può comunque essere rischioso. "Non sappiamo quanto abbiano scavato nel sottosuolo circostante. L'impatto che può provocare sulla muraglia non è prevedibile".Guo ha spiegato che l'Ufficio di conservazione dei beni culturali sta cercando di rinforzare i controlli e i monitoraggi, per trovare le possibili irregolarità. Almeno 40 contee si trovano ad affrontare lo stesso problema di Hebei, ma le ispezioni vengono fatte solo una volta all'anno.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultu ... 76418.html


Ultima modifica di vimana131 il 23/10/2011, 20:20, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/10/2011, 12:38 
altro crollo a pompei,a forza di tagliare a dx e a manca pure le mura crollano.......................................................................................


Pompei/ Crollano due murature di epoca moderna
Martedi, 25 Ottobre 2011 - 12:15
Ancora crolli nel sito archeologico di Pompei. L'ufficio stampa del sottosegretario Riccardo Villari rende noto che nella mattinata di oggi, all'interno del sito archeologico di Pompei, si sono verificati due cedimenti di murature di epoca moderna: piu' precisamente si tratta di un muro nell'area fuori Porta Ercolano lungo la via dei Sepolcri e di un altro nella zona occidentale del sito. Al momento, la soprintendente Teresa Cinquantaquattro e i Carabinieri della Procura di Torre Annunziata stanno effettuando un sopralluogo, in stretto contatto con il ministero

http://affaritaliani.libero.it/ultimiss ... refresh_ce


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MessaggioInviato: 22/12/2011, 20:32 
Premesso che non me ne importa nulla...ma giusto per ricordare l'atteggiamento di stampa e politica ai tempi del governo Berlusconi...

Cita:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2011/22-dicembre-2011/pompei-cade-dei-pilastridel-pergolato-casa-tiburtino-1902629419115.shtml

Pompei, cade uno dei pilastri del pergolato della casa di Tiburtino
Nuovo crollo nella seconda «insula» degli Scavi
L'area è stata recintata e interdetta ai turisti



Vogliamo le dimissioni del ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi [:o)]


ridicoli tutti quelli, in primis l'opposizione ai tempi del governo Berlusconi , quando si strappavano le vesti chiedendo la testa di quel pirla Sandro Bondi invocando il voto di sfiducia strumentale e ipocrita



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[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 22/12/2011, 20:38 
Oh! almeno Pompei 2000 anni è durata! [:D]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: Si sbriciola Pompei
MessaggioInviato: 23/11/2020, 09:54 
Pompei, la scoperta agli scavi: ritrovati due corpi perfettamente integri. “Investiti e uccisi dai vapori bollenti dell’eruzione”


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Saranno probabilmente gli scavi dei prossimi mesi a dirci dove questi due uomini fossero diretti e, chissà, forse anche a chiarire di più quale fosse il loro ruolo nella grande e fastosa residenza dove sono stati ritrovati. Ma intanto arriva il plauso del ministro della Cultura Dario Franceschini, che parla di scoperta "stupefacente" e ne sottolinea l'importanza "per l'intero patrimonio culturale"


21 Novembre 2020
¯
Pompei non finisce mai di stupire. A vederli così, il sangue che sembra pulsare ancora nelle vene di quelle mani poggiate sul petto, le dita piegate, il cotone della tunica arricciato sul ventre, sembra quasi che il tempo non sia mai passato. Sono i corpi pressoché integri di due uomini, un quarantenne avvolto in un caldo mantello di lana e il suo giovane schiavo già piegato dalle fatiche della vita, scoperti nel Parco Archeologico nel corso di uno scavo andato avanti anche in queste settimane di emergenza Covid. “Una scoperta davvero eccezionale”, come sottolinea entusiasta il direttore Massimo Osanna, da settembre 2020 alla guida anche della direzione generale dei musei pubblici, “perchè per la prima volta dopo più di 150 anni è stato possibile realizzare calchi perfettamente riusciti e precisi delle vittime e delle cose che avevano con sé nell’attimo in cui sono stati investiti e uccisi dai vapori bollenti dell’eruzione“.


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Pompei, ecco come sono stati trovati i due corpi antichi intatti. Il video degli scavi che hanno portato alla straordinaria scoperta


Un giallo ancora in parte da dipanare, chiarisce l’archeologo, perché saranno probabilmente gli scavi dei prossimi mesi a dirci dove questi due uomini fossero diretti e, chissà, forse anche a chiarire di più quale fosse il loro ruolo nella grande e fastosa residenza dove sono stati ritrovati. Ma intanto arriva il plauso del ministro della Cultura Dario Franceschini, che parla di scoperta “stupefacente” e ne sottolinea l’importanza “per l’intero patrimonio culturale”. Teatro della nuova scoperta è la villa suburbana di Civita Giuliana, la lussureggiante tenuta di epoca augustea con le terrazze che arrivavano fino al mare nelle cui stalle – era il 2017 – gli archeologi del Parco trovarono i resti di tre cavalli di razza, uno addirittura bardato con una raffinata sella in legno e bronzo e scintillanti finimenti, quasi fosse stato preparato per l’uscita imminente del suo padrone, con tutta probabilità, ipotizza Osanna, “un comandante militare o un alto magistrato“, forse un esponente dei Mummii, blasonata famiglia romana dell’epoca imperiale, visto che sempre nella stessa villa sono stati ritrovati i resti di un muro affrescato con il nome graffito di una bimba, la piccola “Mummia”, appunto.


Tant’è raffinata e signorile un po’ come la celeberrima Villa dei Misteri o come la Villa di Diomede che ispirò tanta letteratura degli ultimi secoli da The’ophile Gautier a Sigmund Freud, la Villa del Sauro Bardato poteva vantare una posizione strepitosa, subito fuori dalle mura della città, con rigogliose terrazze digradanti dalle quali si poteva godere la vista incantevole del golfo di Napoli e di Capri. Articolata in decine di ambienti diversi com’era uso delle abitazioni più ricche, disponeva accanto agli ambienti di rappresentanza e alle stanze da letto più signorili, “di un efficiente quartiere di servizio, con l’aia, i magazzini per l’olio e per il vino e ampi terreni fittamente coltivati”. I primi scavi qui risalgono al 1907-1908 ad opera del marchese Giovanni Imperiali, allora proprietario del terreno. Solo che dopo aver scavato il marchese fece interrare di nuovo quegli ambienti senza lasciare una adeguata documentazione. Gli scavi attuali, interamente finanziati dal Parco di Pompei con 2 milioni di euro, sono figli di un’operazione congiunta con la Procura di Torre Annunziata, il procuratore Pierpaolo Filippelli, e i carabinieri per bloccare i tombaroli, che qui hanno lasciato ampie tracce della loro certosina attività. Dopo l’indagine nelle stalle da gennaio 2020 si sta scavando intorno al lunghissimo criptoportico edificato sotto ad una delle grandi terrazze. “Abbiamo avuto anche fortuna” racconta Osanna, “perché il vano nel quale abbiamo ritrovato i corpi dei due uomini era sfuggito sia agli scavi dei primi del Novecento, sia ai tombaroli”. Un ambiente intatto e per questo particolarmente prezioso. Le ultime settimane sono state febbrili. “Abbiamo avvertito la presenza di vuoti nella coltre durissima di materiale piroplastico e da li’ la sorpresa dei resti umani”, sottolinea ancora emozionato Osanna. C’erano le condizioni ottimali per provare a ottenere il calco delle vittime, seguendo la tecnica messa a punto a meta’ Ottocento da Giuseppe Fiorelli.

L’ultimo tentativo era stato fatto negli anni Novanta del Novecento, purtroppo senza grandi successi. Stavolta l’esperimento è pienamente riuscito. “Ha funzionato anche per quello che i due si stavano portando appresso, che si è rivelato essere un manufatto in lana, forse un altro mantello, forse una coperta”. E i primi studi sembrano aver già individuato il momento della fine, nel secondo giorno dell’eruzione, la mattina del 25 ottobre di quel fatidico 79 d.C. Resta il giallo dell’identità. Il direttore annuisce e allarga le braccia, cita il precedente della Villa di Diomede, dove i primi scavi, alla fine del ‘700, restituirono proprio negli ambienti del criptoportico i resti di molte persone, uomini, donne, bambini che probabilmente in quegli ambienti sotterranei si sentivano al riparo dal cataclisma. Chissà, forse l’uomo col mantello e lo schiavo che era con lui stavano cercando di raggiungere il resto della famiglia, dopo aver vigilato fino all’ultimo all’esterno. Il mistero per ora resta aperto. Osanna, che fra qualche mese lascerà le consegne al prossimo direttore, invita alla pazienza: “Adesso e’ fondamentale proseguire gli scavi – conclude – Ci vorrà tempo, ma alla fine anche la tenuta del Sauro Bardato, come pure la Villa di Diomede i cui lavori si concluderanno in primavera, potrà aprire al pubblico con tutte le sue affascinanti storie”. E in tempo di pandemia, sorride, “anche il proseguire di restauri, scavi e studi è una luce accesa sul futuro”.
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