Ufoforum.it http://www.ufoforum.it/ |
|
Se la nave affonda, le tope scappano http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=8599 |
Pagina 1 di 1 |
Autore: | eSQueL [ 20/11/2010, 22:56 ] |
Oggetto del messaggio: | Se la nave affonda, le tope scappano |
Governo, Mara Carfagna “mi dimetto, In Campania guerra tra bande” La foto del colloquio tra Carfagna e Bocchino scattata con il cellulare e pubblicata da Dagospia Alla fine è arrivata la conferma della diretta interessata. Mara Carfagna si dimette. “Non farò mancare la fiducia a Berlusconi, ma il 15 dicembre rassegnerò le mie dimissioni dal partito. Lascerò anche lo scranno di parlamentare, perchè a differenza di altri sono disinteressata e non voglio dare adito a strumentalizzazioni. Mi dimetterò ovviamente anche da ministro visto che il mio contributo pare sia ininfluente”. Le dichiarazioni del ministro sono contenute in un’intervista a Il Mattino, in cui Carfagna prende di mira la gestione dei rifiuti in Campania: “Nell’ultima seduta del Consiglio dei ministri ho fatto presente la mia preoccupazione sullo scontro istituzionale tra Comune e Provincia di Salerno che rischia di portare alla paralisi assoluta compromettendo la realizzazione dell’impianto”. “Non posso permettere che per una guerra di potere – sottolinea – faccia saltare un’operazione di vitale importanza per la Campania con la conseguenza che dopo Napoli anche Salerno possa essere sommersa dai rifiuti”. Già oggi pomeriggio la Carfagna aveva incassato il sostegno del ministro degli Esteri Franco Frattini, a Lisbona per un vertice Nato. “La Carfagna pone delle questioni di principio”. Quali ancora non si è ben capito. Il capo della Farnesina prosegue: “Si tratta dell’appello di un ministro che è capace e qualificata”. E dunque è necessario “che il partito prenda sul serio le questioni che i deputati pongono”. In fondo si tratta di una “questione di principio, non una questione localistica”. Eppure più che un credito aperto nei confronti del ministro, le parole di Frattini sembrano l’ennesimo colpo al partito del Cavaliere. Le dimissioni Ieri le agenzie avevano parlato di possibili dimissioni del ministro delle Pari opportunità, ma la diretta interessata non aveva né confermato né smentito le indiscrezioni. Il ministro, secondo i rumor, era pronta a lasciare governo e Pdl a causa di insanabili contrasti con i vertici campani del partito e per “l’incapacità” dei coordinatori nazionali di affrontare i problemi interni al partito in Campania. Ieri sera, a margine dell’incontro con l’Alleanza atlantica, Silvio Berlusconi era rimasto per quasi un’ora al telefono nell’aeroporto di Lisbona proprio per risolvere il ‘caso Carfagna’ arrivando in ritardo al vertice Nato. Il premier aveva tranquillizzato il ministro assicurandole il suo sostegno e quello di tutto il partito. In serata, alcune indiscrezioni rimbalzate da Montecitorio, spiegavano la volontà di dimettersi a causa degli “attacchi volgari e maligni” di esponenti del partito come Alessandra Mussolini e Giancarlo Lehner. Punti contesi - Al centro della polemica tra la bella Mara e i suoi compagni di partito c’è la questione che investe la gestione dei rifiuti in Campania. Venerdì, nella discussione sui termovalorizzatori in Consiglio dei ministri, Mara Carfagna aveva sostenuto che la gestione degli impianti in Campania non dovesse essere affidata ai presidenti di provincia, ma a un commissario scelto dal governo. Il presidente della Regione Stefano Caldoro, aveva riferito il ministro, è d’accordo con lei sul tema . Per questa sua posizione, invece, i presidenti delle provincie di Salerno e di Napoli, Edmondo Cirielli e Luigi Cesaro, entrambi del Pdl, la attaccano ogni giorno sul piano personale. Lo scontro è stato particolarmente aspro con Alessandra Mussolini. Due giorni fa in Parlamento la deputata del Pdl aveva scattato una foto a Mara Carfagna mentre parlava fittamente con Italo Bocchino, capogruppo alla Camera di Futuro e libertà. Secondo alcune voci, da quando Italo Bocchino è passato a Fli, Mara Carfagna è sospettata di giocare di sponda con il neo partito fondato dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Le due si sarebbero scambiate accuse al grido di “Vergognati! Vergognati!”. La nipote del Duce ha spiegato: “Voleva trasferire i termovalorizzatori ai Comuni gestiti dal centro sinistra, d’accordo con Bersani. E con Bocchino, naturalmente…”. “La collega Mussolini – ha risposto, a stretto giro, la ministra – è evidentemente in crisi d’astinenza da visibilità. E, come le capita, urla al fine di attirare l’attenzione. Sul termovalorizzatore ho tentato di evitare che un’opera strategica rimanesse paralizzata dallo scontro tra Comune e Provincia. Quanto ai 20 milioni, sono stati inseriti dal ministro Tremonti nel maxi emendamento presentato in commissione dal governo, quel governo che Mussolini sostiene”. La replica di Alessandra Mussolini non si è fatta attendere: ”Carfagna sta con una gamba da una parte e una dall’altra. A me non interessa l’amicizia personale con Bocchino, ma non voglio che la tramuti in decisioni politiche. Deve fare una scelta: o di qua o di là. Certo se Fini si rimette con Berlusconi, finalmente Carfagna troverà pace…” Anche il deputato Pdl Giancarlo Lehner ieri aveva polemizzato con Mara Carfagna: “La maggioranza dei parlamentari eletti in Campania vede ormai in lei un elemento negativo per la politica del Pdl”. E ha portato un esempio: “La candidata a sindaco di Salerno per il Pdl è l’avvocato Anna Ferrazzano, una volta stretta collaboratrice di Carfagna. A Salerno, tutti si sono accorti che la Carfagna non solo non la sponsorizza, ma rema contro di lei». Le reazioni - Alla notizia delle possibili dimissioni di Carfagna, Lehner ha diramato ieri sera una nota in cui spiegava: “Alla dimissionaria Mara Carfagna dico, con sincerità, che, se vuole bene a se stessa, al Pdl e a Silvio Berlusconi, dovrebbe rinunciare ai colpi di teatro”. “Prometto, anzi, di esserle vicino, anche sul piano mediatico – ha aggiunto – a patto che si affranchi dal proprio solipsismo, diradando nebbie e sospetti sui rapporti con Italo Bocchino e il Fli”. Di diverso tenore le dichiarazioni di Alessandra Mussolini che, intervistata dal quotidiano online Affaritaliani.it, parlava del ministro delle pari Opportunità come di una ‘poveretta’: “A me quello che c’è di personale tra la Carfagna e Bocchino non importa. Mi interessa invece il loro rapporto politico. C’è stata una rivolta dei deputati e dei senatori perché lei con il suo operato andava a danneggiare il presidente della Provincia di Salerno Cirielli e questo non lo possiamo accettare. E che cosa fa la signora delle Pari opportunita’? Dice ‘allora mi dimetto’? Su, dai, figlia mia, poveretta!”. La nipote del Duce è stata perentoria: “Noi in questo momento dobbiamo fare quadrato attorno a Silvio Berlusconi e non dobbiamo fare i doppi giochi”. Per la deputata, Mara Carfagna non starebbe cercando altro che visibilità: “Anche lei vuole attirare l’attenzione sulle sue presunte dimissioni per drammatizzare la situazione. Lo facesse pure… Fini se n’è andato dal Pdl e Bocchino, che voleva fare il coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, ora è il più grande avversario del premier”. “In questo contesto la signora delle Pari Opportunità ha rapporti politici proprio con il primo nemico di Berlusconi? Ci vuole rigore anche da parte sua, non può fare tutto quello che le passa per il cervellino. Vabbè, diciamo cervello – ironizza Mussolini – Comunque la Carfagna continua a stare con una gamba di qua e con l’altra gamba di là”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... pdl/77776/ [}:)] ![]() |
Autore: | Lawliet [ 20/11/2010, 23:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Notare la prontezza dei "segugi".. http://www.ilgiornale.it/interni/amicizie_pericolose_ministro_piu_bello_mondo/20-11-2010/articolo-id=488302-page=0-comments=1 Amicizie pericolose del ministro più bello del mondo Il Cavaliere, per scherzo, le propose di sposarlo. E Veronica pretese pubbliche scuse. Negli ultimi tempi si è riavvicinata a Bocchino, vecchio amico ma ormai finiano doc È in diverse cose una battistrada, Mara Carfagna. È stata la prima a fare pubblicamente arrabbiare Veronica Lario per le galanterie che le riservava il Cavalier Silvio Berlusconi. È l'unica soubrette che sia diventata ministro di un governo della Repubblica. E ora, stando alle indiscrezioni, sarà il solo ministro a memoria d'uomo che, essendo in carica, si dimette per traslocare in un altro partito. Non è invece la prima donna che prossima alle nozze- fissate in primavera con l'immobiliarista Marco Mezzaroma- coltivi in contemporanea un'amicizia con un collega di lavoro. Nessuno dubita infatti che dietro le fibrillazioni di Mara ci sia lo zampino fascinoso di Italo Bocchino, il pasdaran finiano. La prima volta che ho incontrato la bella Carfagna, appena eletta deputato nel 2006, è stato nella sede di Forza Italia. Era attorniata da un gruppo di maschi corteggianti. Pareva un'ape regina in un convegno di fuchi al cui centro c'era già Bocchino. Lei, con una gonna dorata a macchie di leopardo, era un'esordiente timorosa dell'intervista che stavo per farle. Fu Italo a darle coraggio dicendo: «Tranquilla, Mara. Con te, Perna sarà buonissimo. Diventerà cattivello solo quando comincerà a scrivere». Mara gli sorrise grata della vicinanza, io li cacciai tutti dalla stanza e cominciammo a parlare tra noi. La prima cosa che mi disse fu: «Berlusconi è il leader, forte e carismatico del mio partito. È lui che ci dà la speranza». Sono passati quattro anni da allora e tutto pare ormai dissolto. La stretta amicizia o forse addirittura il flirt con Italo- non è stato mai appurato- sono stati molto chiacchierati. E hanno messo Mara in difficoltà. Non tanto per ragioni moralistiche ma perché hanno creato grattacapi politici. I due, entrambi campani, hanno capeggiato la fronda alla linea ufficiale del partito locale che dura ormai dall'inizio della legislatura. Hanno combattuto il coordinatore, Nicola Cosentino, silurandone la candidatura alla presidenza della Regione in favore di Stefano Caldoro. Hanno anche messo i bastoni tra le ruote al presidente pdl della Provincia, Edmondo Cirielli. Insomma, hanno seminato zizzania nei loro feudi con unità d'intenti. Solo quest'estate, con l'affaire Montecarlo, la loro complicità è apparsa in crisi. Bocchino l'ha accusata di non avere difeso Elisabetta Tulliani coinvolta nella faccenda dell'appartamento monegasco. «Un ministro dei diritti (Mara com'è noto, dirige le Pari opportunità, ndr ) non può tacere quando i giornali si muovono con un solo fine: massacrare una donna che ha la sola colpa di essersi innamorata dell'uomo che ha puntato il dito contro Berlusconi »,disse il romantico Bocchino.E aggiunse: «Ormai con Mara abbiamo poco da dirci. Lei ha preso una strada, io un'altra».L'ex soubrette,piccata, replicò annunciando le sue nozze. Eravamo rimasti lì, quando invece, nei giorni scorsi, Mara e Italo si sono fatti rivedere insieme in fitto colloquio come ai vecchi tempi. Indignata per l'intelligenza tra un ministro e uno dei più fieri avversari del Cav, Alessandra Mussolini li ha fotografati col telefonino e ha spedito l'immagine a mezzo Pdl. Poi, peperina com'è, si è rivolta a Mara e le ha urlato: «Vergogna». L'altra si è inacidita e ora sembra che voglia mollare baracca e burattini per seguire il suo Italo nell'avventura finiana. Carfagna ha spesso fatto discutere. Figlia di un preside e un'insegnante, Mara ha sempre avuto la vocazione della ragazza pon pon. Nonostante una laurea in Legge a pieni voti presa a Salerno, la sua città, il futuro ministro ha trascorso l'infanzia guardando la tv. Lo faceva seduta sulle ginocchia della nonna. «Appena vedevo un varietà- ha raccontato- scivolavo giù e cominciavo a ballare, scimmiottando le soubrette ». Poi si è diplomata in danza classica e fatto dieci anni di pianoforte al Conservatorio. A 22 anni è arrivata sesta a Miss Italia, conquistando il titolo di Miss Cinema. Ha aperto una scuola di danza ed è apparsa in tv per reclamizzarla. Ha lavorato con Frizzi, Mengacci e Magalli. Finché le è venuto l'uzzolo per la politica. Tra coloro che le hanno dato una mano per la nuova carriera, lo stesso Cosentino di cui poi è stata la killer. Ha conosciuto Sandro Bondi che, vedendola, moltiplicava i rossori cui è sempre soggetto di fronte a una bella donna. Universalmente famosa è diventata un giorno che il Cav le ha messo gli occhi addosso sospirando: «Se non fossi già sposato, la sposerei».La plateale galanteria suscitò l'ira della signora Lario che spedì una gelida lettera aperta al marito attraverso Repubblica , costringendolo a scusarsi pubblicamente e a regalarle una parure di diamanti per rabbonirla. Mara, a suo dire, ci rimase male. «Io sono timida. Non mi piace attirare l'attenzione», bisbigliò. Fu però la sua fortuna. Suscitò le ire degli invidiosi, le pie donne del Pdl in testa - quelle che gli regalano sciarpette contro il freddo e preparano tisane per distenderlo - ed ebbe contro metà partito. Il Berlusca, divertito per la buriana, decise di accelerare i tempi e la nominò ministro. Poi, col sottinteso «qui comando io», la propose addirittura come portavoce del governo. La reazione negativa di ministri e sottosegretari fu corale e costrinse il premier a soprassedere. Cominciò un periodo di fermenti intestini per bloccare l'astro nascente. Mara fu sommersa di pettegolezzi. La davano per amante del premier, descrivendola come la Taide dei suoi sollazzi. Quando Carfagna si oppose ai Dico, il deputato-trans, Wladimir Luxuria, disse: «Dice di difendere la famiglia e intanto ne sta sfasciando una, quella di Berlusconi». Si parlò di una telefonata registrata tra i due, dai contenuti vietati ai minori di sessant'anni. I due Guzzanti, padre e figlia, fecero il resto. Paolo, deputato del Pdl, coniò il termine di «mignottocrazia» per descrivere il berlusconismo. Sabrina mimò gesti e piaceri della presunta alcova. Mara, apparentemente, fece spallucce. In realtà, fu ferita dalla mole degli attacchi. In lei, ebbe inizio un cambiamento i cui motivi non sono stati chiariti. Agli albori del suo mandato alle Pari Opportunità, Carfagna difese la famiglia tradizionale, mettendosi in urto con gli omosex. Rifiutò il patrocinio al Gay Pride e disse: «Non c'è ragione che lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali che sono sterili. Per volersi bene, il requisito fondamentale è potere procreare ». Una posizione bella bacchettona, in linea con la Chiesa alla quale affermò di essersi ispirata. La solita Luxuria le dette della seguace del Nazismo che internava gli omosessuali «come sociosabotatori perché non in grado di riprodursi». Cecchi Paone e i paoniani del centrodestra le dettero addosso. Mara mantenne l'atteggiamento per un annetto. Poi, improvvisamente, fu vista in Transatlantico sempre più spesso in tête-à-tête con Luxuria e Paola Concia, gay dichiarata. Dal sito del ministero scomparvero, senza spiegazioni, le allusioni omofobe. Finché, nella primavera di quest'anno, il ministro chiese scusa per le passate dichiarazioni. Evoluzione? Crisi di coscienza? Non era dato saperlo. Solo oggi, alla luce del presunto abbandono del berlusconismo, si può ipotizzare il«cherchez l'homme».Ossia, l'influsso di Italo Bocchino. Il segno tangibile del passaggio di Mara dalla scuola meschina del Cav ai larghi orizzonti della Destra moderna. |
Autore: | Ronin77 [ 21/11/2010, 00:27 ] |
Oggetto del messaggio: | |
avvertimenti anche dal tg4 [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=3SX3jZyUznk[/BBvideo] |
Autore: | eSQueL [ 21/11/2010, 00:37 ] |
Oggetto del messaggio: | |
ahahahah ... che pappone 'sto fede ![]() |
Autore: | alf [ 21/11/2010, 15:45 ] |
Oggetto del messaggio: | |
è un mondo pieno di questi viscidi. visti in televisione fanno solo piu'effetto. |
Autore: | Blackspring [ 21/11/2010, 18:20 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Mara, patrimonio di TUTTO il PDL Non ancora smesso di ridere! l http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubrich ... 542145.htm |
Autore: | Thethirdeye [ 21/11/2010, 18:47 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Cita: ERRORE 404 - Pagina non trovata ![]() |
Autore: | Blackspring [ 21/11/2010, 19:15 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Riprovo...ma la chicca è cmq il titolo ![]() Rotondi, Mara patrimonio di tutto Pdl Frattini: la sosteniamo in tutto e riteniamo che abbia ragione 20 novembre, 11:43 Rotondi, Mara patrimonio di tutto Pdl (ANSA) - ROMA, 20 NOV - 'Mara e' patrimonio di tutto il PdL e tutto il partito e' orgoglioso di quanto ha fatto e fara' ancora nel governo e nel partito'. Cosi' il ministro per l'Attuazione del Programma, Rotondi, all'indomani dell'annuncio della Carfagna di dimettersi a causa di insanabili contrasti con i vertici campani del partito. Sostegno alla Carfagna anche dal titolare degli esteri, Frattini: 'La sosteniamo in tutto e riteniamo che abbia ragione nel porre questioni che il partito deve risolvere rapidamente'. http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubrich ... 42145.html |
Autore: | Thethirdeye [ 21/11/2010, 20:38 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Cita: Blackspring ha scritto: Riprovo...ma la chicca è cmq il titolo ![]() Già... il titolo è davvero infelice ![]() Cmq, per la cronaca... (e per il topic a tema): Anche la Prestigiacomo si accoderà alla decisione della Carfagna... |
Pagina 1 di 1 | Time zone: Europe/Rome [ ora legale ] |
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group http://www.phpbb.com/ |