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Io sto con Alessandra B. http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=8700 |
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Autore: | Kasimir [ 30/11/2010, 12:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Io sto con Alessandra B. |
Alessandra Biancalana viveva con Antonio Farnocchia da 13 anni, a Viareggio. Insieme hanno fatto una figlia, che ora ha 11 anni. Una famiglia, come tante. Antonio Farnocchia è morto il 29 giugno 2009 nell’esplosione del treno merci che ha fatto 31 vittime. Antonio faceva il panettiere. Era in bicicletta, sulla passerella della stazione. Il fuoco se l’è mangiato completamente: di lui non è rimasto più nulla, nemmeno un brandello di corpo o di vestito. Tempo dopo, lo Stato ha deliberato un risarcimento pubblico ai familiari delle vittime. Alessandra Biancalana ne è stata esclusa, perché lei e Antonio non erano sposati. http://gilioli.blogautore.espresso.repu ... ssandra-b/ |
Autore: | Blissenobiarella [ 30/11/2010, 13:30 ] |
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é una vergogna. Probabilmente gli estremi per fare ricorso ci sono: http://www.separazione-divorzio.com/convivenza.php Poi se si considera che per le coppie del Parlamento la convivenza more uxorio è già da tempo ampiamente riconosciuta... "Un ultimo dubbio permane, però, se si ascoltano le dichiarazioni rilasciate dal senatore di An Riccardo Pedrizzi nella giornata di martedì. Afferma infatti Pedrizzi: «Se in passato vi è stata qualche estensione ai conviventi dei parlamentari, questa è stata autorizzata direttamente dai presidenti delle Camere». La qual cosa farebbe supporre l’esistenza di una pratica «eccezionale» extra regolamento, avallata dai presidente delle assemblee. La circostanza è sottolineata dallo stesso Carlo Troilo che risponde al senatore aennino: «Prendiamo atto, dunque, che in questa seconda fattispecie di privilegio (dal latino lex in privos lata) vi è anche la discrezionalità dei Presidenti (vi è, cioè, la negazione di quella che dovrebbe essere la certezza dei diritti, anche di quelli più discutibili)». La battaglia che dentro e fuori dal Parlamento si sta conducendo per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto appare deformata dalla polemica sui «piccoli pacs dei parlamentari». Un diritto di cui si chiede l’estensione ad una platea più ampia, appare, visto da fuori, come una «privilegio» che i Parlamentari si sono dati." http://www.grillini.it/show.php?3902 |
Autore: | Taliesin [ 30/11/2010, 16:24 ] |
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UNA TIMIDA DOMANDA: SAREBBE POSSIBILE ESTENDERE AI CITTADINI I PACS DEI PARLAMENTARI? di Antonio Venier In un Paese in cui i Papa-boys e gli Atei devoti non perdono occasione per scagliarsi contro "la deriva zapaterista" e si segnano quando sentono parlare dei Pacs tra conviventi, fa scalpore apprendere che i conviventi dei senatori e dei deputati possono fruire dell’assistenza sanitaria integrativa di cui beneficiano i loro compagni parlamentari. Sono sufficienti una dichiarazione del parlamentare e tre anni di convivenza. Requisito, quest’ultimo, che non viene però richiesto se sono nati dei figli. Questo riconoscimento – peraltro giustissimo, e ammesso anche dalle regole sull’assistenza sanitaria di altre categorie come ad esempio i giornalisti – fa a pugni con la contrarietà espressa della maggioranza degli stessi parlamentari a riconoscere analoghi diritti ai cittadini qualunque. Le coppie italiane non sposate chiedono il riconoscimento di diritti, almeno quelli basilari, che spettano alle coppie sposate, ma si scontrano con un no deciso della maggioranza parlamentare. E’ la stessa Italia – lamentava nei giorni scorsi una lettrice del quotidiano "La Repubblica" – "che, per esempio, ha negato alla signora Adele Parrillo, compagna non sposata di uno dei 18 carabinieri uccisi a Nassiriya da un attacco kamikaze, il risarcimento che spetta ai familiari delle altre vittime. E’ la stessa Italia che nega a milioni di persone il diritto di assentarsi dal lavoro per assistere il partner che si è ammalato gravemente, oppure di continuare a vivere nell’appartamento del convivente deceduto senza il permesso dei parenti più prossimi". La stessa Italia e lo stesso Parlamento che – a maggior ragione - continuano a negare a chi ha convissuto una vita il diritto alla pensione di reversibilità del compagno defunto. A questo punto gli ultrà cattolici che pullulano nel Parlamento dovrebbero scegliere se abolire il beneficio di cui molti illustri loro colleghi di tutti gli schieramenti riescono a fruire oppure estenderlo alle coppie conviventi dei loro elettori. Un minimo di coerenza. Non sembra di chiedere troppo. FONTE: http://www.contrappunti.info/ma/index.p ... 7&Itemid=1 |
Autore: | robs79 [ 30/11/2010, 16:30 ] |
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Bisogna ringraziare solo ed esclusivamente lo stato vaticano e il suo gruppetto di pedomafiosi se in Italia ci sono certe leggi bigotte e retrograde. |
Autore: | greenwarrior [ 30/11/2010, 19:09 ] |
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Cita: robs79 ha scritto: Bisogna ringraziare solo ed esclusivamente lo stato vaticano e il suo gruppetto di pedomafiosi se in Italia ci sono certe leggi bigotte e retrograde. E' una notizia tristissima e scioccante, ma non diamo colpe gratis al Vaticano. Piuttosto facciamo pressione perchè certe situazioni non si ripetano. Strano comunque che non abbia diritto al risarcimento, in casi come questo non dovrebbero per quanto ne so distinzioni di sorta. |
Autore: | mik.300 [ 30/11/2010, 19:53 ] |
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bah.. mi pare strano.. alla donna nisba, ahime`.. ma il figlio se e` stato riconosciuto dal padre deceduto avrebbe diritto al mantenimento fino al 18esimo anno d`eta` (oltre che alla sua fetta di eredita`, compresa l`indennita` di stato..) (e forse anche di piu` se ci mettiamo studi universitari, ecc. ecc. => 26 anni..) io farei ricorso al tribunale.. puo` essere che tutto sia nato da una banale svista burocratica.. gli impiegati statali a volte mancano di "iniziativa".. |
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