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Marziano
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 Oggetto del messaggio: morbo di MORGELLONS
MessaggioInviato: 15/01/2011, 13:28 
tratto da wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Morgellons

La sindrome di Morgellons, o morbo di Morgellons, o semplicemente Morgellons è il nome dato nel 2002 dalla statunitense Mary Leitao[1] ad una presunta condizione caratterizzata da una serie di sintomi cutanei quali prurito, fitte dolorose, apparente presenza di fibre sulla pelle o sotto la pelle, lesioni permanenti alla cute (es. eruzioni cutanee o piaghe) e altro.

Storia

Nel 2001, secondo la Leitao, suo figlio di due anni avrebbe iniziato a lamentarsi di piccole piaghette sotto un labbro, e di presunti "insetti". La Leitao, una casalinga che aveva lavorato per alcuni anni come tecnico di laboratorio, esaminò le piccole piaghe con il microscopio giocattolo del figlio, e dichiarò di aver osservato la presenza di "fibre" di vari colori. La Leitao portò in seguito il figlio da otto differenti medici, che non trovarono però alcuna malattia, allergia, o nulla di inusuale nei presunti sintomi che la Leitao dichiarava essere presenti nel figlio. Uno specialista universitario esperto di casi pediatrici complessi, dopo aver visitato il bambino, chiese al medico curante di sottoporre la madre ad una valutazione e terapia psichiatrica.

In seguito, anche altri medici valutarono la presenza di una ben conosciuta e grave patologia psichiatrica nella madre, la Sindrome di Münchhausen per procura (un disturbo mentale che spinge le madri a dichiarare o arrecare un danno fisico al figlio per attirare l'attenzione su di sé).

Nel 2004 la Leitao ha costituito la Morgellons Research Foundation (MRF), tramite cui ha iniziato a raccogliere segnalazioni di altri presunti casi autodiagnosticati tramite Internet.

Ricerche e valutazioni cliniche

La Comunità scientifica ritiene che non si tratti di una nuova malattia. La grande maggioranza dei professionisti della salute, compresi la maggior parte dei dermatologi, considerano i sintomi del Morgellons quali semplici manifestazioni di altre condizioni patologiche conosciute, come per esempio la Sindrome di Wittmaack-Ekbom. Secondo la Mayo Clinic si tratta di una condizione clinica ancora poco definita, con una probabile componente di tipo psicologico e/o psichiatrico.

Secondo la maggior parte degli studiosi, i sintomi cutanei presentati all'osservazione clinica sarebbero in realtà da ricondursi a piccole lesioni autoinflittesi dagli stessi pazienti, con lo scopo di estrarre dalla cute i fantomatici parassiti che sono convinti gli si annidino sotto la pelle..
Il disturbo avrebbe dunque natura essenzialmente psichiatrica, molto simile alle allucinazioni percettive e convinzioni deliranti delle ben conosciute parassitosi allucinatorie, al punto che il paziente interpreterebbe anche i brandelli di pelle rimossi, gli annessi bulbi piliferi e qualunque fibra rimanga intrappolata nella ferita come i residui di una presunta, ed in realtà inesistente, "entità parassitante". Frequentemente, inoltre, tali pazienti presentano anche altre problematiche di interesse psichiatrico.

Dal 2007 hanno incominciato ad interessarsi della sindrome i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d'America.

Studi peer review del 2009 e del 2010 equiparano espressamente il Morgellons alla parassitosi allucinatoria (in inglese delusional parasitosis)[11], e suggeriscono di classificare il Morgellons come "delusional infestation" (infestazione allucinatoria), evidenziandone quindi la natura psichiatrica.

Teorie del complotto


Alcune persone che si autodefiniscono "ammalate di Morgellons", e vari teorici cospirazionisti hanno costruito diverse interpretazioni della presunta patologia: a loro dire, il presunto morbo sarebbe di volta in volta causato da presunti e non meglio specificati "versamenti chimici", o da un presunto "terrorismo biologico", o perfino da presunti rapimenti alieni. Come esempio complottista, in un programma radio denominato Coast to Coast (popolare tra coloro che credono negli ufo e nei fantasmi) un medico del Nuovo Messico affermò che a suo dire un agente CIA gli avrebbe detto che la malattia era causata dai "francesi"; un errore in un esperimento governativo, affermò, avrebbe contaminato l'acqua. Sempre su presunte e non meglio specificate "cause chimiche" insisterebbero anche i sostenitori della teoria complottista denominata delle scie chimiche.



wikipedia riporta la teoria della patologia psichiatrica, ma sara' veramente un disturbo mentale o ci sono altre spiegazioni???

ne parlano a REBUS



A MISTERO




e su youtube si trovano diverse teorie

(per lo piu' la causa principale sarebbe le scie chimiche)

http://www.youtube.com/results?search_q ... llons&aq=f


la medicina "naturale tratta il caso cosi:


http://www.mednat.org/cure_natur/morgellons.htm


cosa ne pensate??? "semplice" problema mentale o reale malattia misteriosa???
[}:)]


p.s. piccola critica ai programmi televisivi che parlano di codeste cose:
"ma analizzare i fantomatici filamenti in un centro analisi?? lo fa' striscia la notizia con i prodotti cosmetici, figuriamoci se non riescono a far analizzare un pelucco.........bha"


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/01/2011, 14:42 
Cita:
Messaggio di CRASH3

tratto da wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Morgellons

Ricerche e valutazioni cliniche

La Comunità scientifica ritiene che non si tratti di una nuova malattia. La grande maggioranza dei professionisti della salute, compresi la maggior parte dei dermatologi, considerano i sintomi del Morgellons quali semplici manifestazioni di altre condizioni patologiche conosciute, come per esempio la Sindrome di Wittmaack-Ekbom. Secondo la Mayo Clinic si tratta di una condizione clinica ancora poco definita, con una probabile componente di tipo psicologico e/o psichiatrico.

Secondo la maggior parte degli studiosi, i sintomi cutanei presentati all'osservazione clinica sarebbero in realtà da ricondursi a piccole lesioni autoinflittesi dagli stessi pazienti, con lo scopo di estrarre dalla cute i fantomatici parassiti che sono convinti gli si annidino sotto la pelle..
Il disturbo avrebbe dunque natura essenzialmente psichiatrica, molto simile alle allucinazioni percettive e convinzioni deliranti delle ben conosciute parassitosi allucinatorie, al punto che il paziente interpreterebbe anche i brandelli di pelle rimossi, gli annessi bulbi piliferi e qualunque fibra rimanga intrappolata nella ferita come i residui di una presunta, ed in realtà inesistente, "entità parassitante". Frequentemente, inoltre, tali pazienti presentano anche altre problematiche di interesse psichiatrico.



Ma per favore.......
Ma chi le scrive 'ste cose su wikipedia? Chi?

Ci sono grandi interessi dietro e grandi sperimentazioni di ogni tipo. Non facciamo come con gli impianti sottocutanei (microchip) e come i casi di abduction. Si cerca solamente di minimizzare, di occultare, di manipolare, di rendere questo schifoso mondo più "normale" di quanto non lo sia.

Le cose stanno venendo fuori. E il processo è irreversibile cari miei....




La misteriosa sindrome di Morgellons:
http://www.duepassinelmistero.com/Morgellons.htm

La signora Mary Leitao (biologa), che oggi è Presidente della Fondazione di Ricerche Morgellons, madre della piccola paziente, trovò diverse corrispondenze tra la malattia di sua figlia e quanto descritto da Browne e chiamò allo stesso modo il morbo sconosciuto. I fatti risalgono al 2002 in America, a McMurray (Pennsylvania). La figlia di Mary non riusciva a trovare un medico in grado di capire quale fosse il suo male, ma finalmente -grazie anche ai suoi 'sospetti' che si trattasse di una patologia 'nuova'- alcuni medici le diedero ascolto. Non potendo includere i suoi sintomi in nessuna delle patologie (nemmeno rare) esistenti, sentirono di doverne diagnosticare una del tutto ‘nuova’ e misteriosa, che denominarono Morgellons e aderirono alla MFR (Morgellons Research Foundation). In essa vengono da allora studiati tutti quei casi ‘irrisolti’ che sono giunti alla loro osservazione in anni precedenti (dal 1956 al 2007) e che presentano peculiarità analoghe a quelle della figlia di Mary. Erano state classificate come parassitosi ma non erano curabili come tali; inoltre quei casi si erano dimostrati molto diversi rispetto alle altre forme di parassitosi, con sintomi sistemici e non solo localizzati. Tali pazienti si videro appioppare affrettatamente anche una diagnosi generica di malattia psichiatrica (“allucinosi parassitaria”), in quanto generata da ‘autosuggestione’, mentre sembra che i medici di questi pazienti abbiano osservato che i sintomi della malattia precedono gli effetti ‘impressionabili’. E dopo che ci si documenta un poco, si capisce perché i pazienti comincino comprensibilmente ad ‘agitarsi’ e preoccuparsi fino a giungere a delle possibili crisi nervose!

I sintomi

Le caratteristiche peculiari del morbo di Morgellons sono tre:

Lesioni cutanee (tipo una ‘comune’ puntura da insetto) sulle quali sono presenti granelli neri o bianchi, simili nel formato ai granuli di sabbia. Con un microscopio -ma anche ad occhio nudo- è possibile vedere la presenza di “filamenti” di fibre bianchi, blu, rossi o neri (i più comunemente individuati) che diventerebbero fluorescenti alla luce ultravioletta. E' riferita anche la fuoriuscita di un' gel' scuro dalla pelle.Tali filamenti possono comparire anche sulla pelle intatta e le lesioni possono essere secondarie alla loro insorgenza a causa del fastidio avvertito dai soggetti (prurito o dolore intensi) che iniziano a grattarsi procurandosi fino a severe lesioni. Queste ‘fibre’ non sono di origine naturale ma apparterrebbero a quella categorie di materiali ‘artificiali’ costruiti dall’uomo per mezzo delle cosiddette ‘nanotecnologie’. Tali fibre fondono a oltre 700 gradi centigradi (la nostra pelle a 74 circa). I filamenti sarebbero stati confrontati con oltre 90.000 composti presenti nel database del laboratorio del Centro per lo studio del morbo di Morgellons della Oklahoma State University Center for Health Sciences di Tulsa, senza tuttavia riscontrare niente di simile.
Sensazione che ‘qualcosa’ cammini sotto la pelle, si muova, a volte in modo intermittente altre volte continuativamente, provocando disagi di diverso tipo. Può venire interessata tutta la pelle oppure essere limitata al cuoi capelluto, al naso, alle orecchie, al viso, sotto le ginocchia…
Dolori muscolo-scheletrici di vara entità e interessanti diversi distretti corporei; talvolta si accompagna la comparsa di prematuri segni di degenerazione dei dischi vertebrali.

Sono stati segnalati inoltre limitazioni funzionali tali da interferire con le attività quotidiane; disturbi gastro intestinali; a livello cardiologico sono stati rilevati sintomi di tachicardia e miocarditi; disfunzioni cognitive, come alterazioni della memoria di breve durata, deficit di attenzione, aumento dell’impressionabilità, ossessioni.

Chi se ne sta occupando

Inizialmente la signora Mary Leitao, oggi presidente della MFR, fu oggetto di pesanti critiche da parte della comunità medico-scientifica, che la tacciò di aver orchestrato una messa in scena. Quando si vide recapitare un numero attorno alle settemila email –si dice- di persone che erano affette dagli stessi sintomi (o avevano in casa propri cari malati di quella strana patologia) non si perse d’animo e continuò la sua ‘battaglia’ riunendo tutte le risorse e le forze disposte a prendere parte ad un vero progetto di Ricerca.

Il ristretto numero di medici della MFR decise di estendere i propri intenti a tutti i professionisti sanitari che si sentivano coinvolti in tale ricerca, coloro che avevano avuto modo di entrare in contatto con pazienti affetti da quella ‘strana’ e altamente invalidante patologia, facendo opera di divulgazione per farla anzitutto conoscere, primo passo per una presa di coscienza del problema.

I pazienti afflitti dai sintomi sopra descritti riferiscono di aver peregrinato assai da un medico all’altro, da uno specialista all’altro denunciando la mancata sensibilità di costoro nello studiare la loro patologia; di aver ricevuto scetticismo, derisione, frettolose rassicurazioni di una guarigione che mai arriva. I rimedi generici loro prescritti si sono dimostrati inefficaci e ancor peggio, si sono talvolta ritrovati come cavie per meri scopi economici (forse per testare su di essi nuovi prodotti farmaceutici facendo leva sulla speranza di trovare una soluzione al loro problema clinico). Il team della MFR si è posto come obiettivo di dare una connotazione nuova alla malattia di questi pazienti, anzitutto raccogliendo i dati necessari per poterla definire eticamente. Oggi il sito della fondazione conta quasi dodicimila iscritti, per la maggiore abitanti in California, Florida e Texas, zone che sembrano essere tra le più colpite dall’oscura sindrome. Contempla specialisti di diverse discipline (neurologi, chirurghi, epidemiologi, infermieri professionali e altre figure sanitarie), che collaborano con i pazienti e i loro parenti al fine di raccogliere un database (Registro) di informazioni più completo possibile. E’ nato così il primo studio che ha coinvolto i pazienti teoricamente affetti da malattia di Morgellons per scoprirne cause e trattamenti. Sono stati sottoposti ad esami ematici, dermatologici, psichici, a biopsie cutanee e a breve si dovrebbero avere dei risultati più specifici in merito alle attuali conoscenze della malattia misteriosa.

Recentemente un organo sanitario ufficiale statunitense, il CDC (Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta) ha dichiarato di ‘voler vederci chiaro’ e, insieme alla Kaiser Permanentes’s Northern California Division of Research ha iniziato uno studio per cercare di rispondere alle molte richieste di informazione e aiuto sopraggiunte numerosissime dai cittadini e dai medici, i quali versano anch’essi spesso ancora nell’ignoranza e non sanno cosa sia il morbo di Morgellons, che avrebbe colpito oltre ventimila individui negli Stati Uniti. Il 16 gennaio 2008 si è tenuta una riunione scientifica del CDC, nel Texas, a Sant’Antonio, a cui hanno partecipato medici, microbiologi, scienziati, veterinari, che tentano di dare delle risposte sanitarie in materia. Era presente anche il direttore della MFR per ribadire le prospettive dei pazienti –in gran numero di età infantile- e dei parenti, oltre che tracciare la ‘breve’ storia o profilo del morbo. Sono state presentate anche discussioni in merito alle strategie da adottare per migliorare il corso della ricerca. Nel corso di tale evento è stata fornita una descrizione congiunta(1)della malattia: "Morgellons is an unexplained and debilitating condition that has emerged as a public health concern. Recently, the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) has received an increased number of inquiries from the public, health care providers, public health officials, Congress, and the media regarding this condition. Persons who suffer from this condition report a range of coetaneous symptoms including crawling, biting and stinging sensations; granules, threads or black speck-like materials on or beneath the skin; and/or skin lesions (e.g., rashes or sores) and some sufferers also report systemic manifestations such as fatigue, mental confusion, short term memory loss, joint pain, and changes in vision".

In America, dal 2004 ad oggi, l’argomento ha trovato spazio su diverse testate giornalistiche anche di prestigio. Tra gli altri, il Daily Mail (18/9/2007), il News Scientist Magazine (12/9/2007), The Wall Street Journal (13/9/2007), Los Angeles Time (13/11/2006), Washington Times (27/6/2006), Chicago Tribune (25/6/2006), San Francisco Chronicle (2/6/2006), Popular Mechanics (6/2005), Reno Gazette Journal (8/5/2004).

Esiste anche una discreta bibliografia, tutta Americana: Savely, VR, Stricher, RB “Morgellons Disease: the Mystery Unfolds” Expert Review of Dermatology, 2007, vol.2, pagg. 585-591; Morgellons Disease (letter to Editor), Bransfield RT, Psychiatric News, 2007; 42: 11, page 24; Harvey, WT Morgellons Disease. I Am Acd Dermatol.2007; 56:705-706; Psychology Today Magazine, March 6, 2007 The Morgellons Mystery; American Journal of Clinical Dermatology 2006, vol.7, Issue authored by Ginger Savely, NP, Mary Leitao and Raphael B.Stricker, MD “The Mystery of Morgellons Disease: infection or Delusion?”; Advance For Nurse Practitioners-May 2005 –National Nursing Publication’s article on Morgellons Disease authored by Ginger Savely, FNP-C and Mary M. Leitao.

Il 29 marzo 2008 si terrà ad Austin (Texas) una conferenza medico -scientifica internazionale sul Morgellons, intitolata "Searching for the UnCommon Thread" come riportato nel sito Charles E. Holman Foundation -A Source For Morgellons Disease Information, uno degli organismi sorti per lo studio della malattia.


E in Europa?

Pare che il morbo sia arrivato anche qui. Ne ha parlato il londinese Time già nel 2006 e numerosi sono i blog in cui viene sempre più spesso affrontato l'argomento. Mancherebbe comunque un approccio ufficiale da parte degli Organismi sanitari, almeno per il momento.


"Interazioni" con altre malattie

La sindrome di Morgellons è stata ‘confusa’ nel corso degli anni con una serie di patologie dalle quali sembra doversi comunque differenziare, appunto per le peculiarità che presenta. In alcuni casi il paziente riferisce di essere stato ‘punto’ da qualche insetto prima del manifestarsi di tutti gli altri sintomi oppure tale è la sensazione che ne hanno ricevuto; alcuni pazienti sono positivi ai test per altre malattie parassitarie, nonché sembrano avere beneficiato di alcuni trattamenti antiparassitari; hanno generalmente mostrato un calo delle difese immunitarie. Appare pertanto logica l’ipotesi che prima del manifestarsi della malattia vera e propria, il soggetto possa contrarre un malaugurato incontro ravvicinato con un parassita che immette nel suo organismo ‘qualcosa’? Tali insetti potrebbero provenire dai sistemi fognari, dice la d.ssa Hildegarde Staninger, che recentemente ha prodotto una sconcertante tesi del problema, dopo aver eseguito numerose analisi laboratoristiche dei filamenti che fuoriescono dalla cute dei pazienti. Tra poco ne parleremo.

Tra le malattie con cui è stata scambiata la sindrome di Morgellons figura la Malattia di Lyme, che venne individuata nel 1975 nella omonima cittadina che dà il nome alla patologia, dai ricercatori dell’Università statunitense di Yale in base ad uno studio condotto su un gruppo di bambini che dimostrava una curiosa epidemia di artrite giovanile. I piccoli pazienti presentavano un eritema migrante dal quale sembrava conseguire poi la patologia multiorgano. Nel 1982 fu isolato e classificato il vero responsabile della malattia, da Willy Burgdorfer e A.G.Barbour; si trattava di un microrganismo appartenente all’ordine delle Spirochetales, genere Borrelia, e la specie isolata prese nome dal suo scopritore, burgdorferi. Questo avveniva in America mentre in Europa, in cui la malattia aveva connotazioni cliniche un po’ diverse, vennero isolate due specie diverse di Borrelia: garinii e afzeli (che in America sono assenti) ad opera dell’ Istituto Pasteur di Parigi. Oggi la sua definizione è che si tratti di “ una malattia infettiva sistemica causata da certe specie di Borrelia e trasmessa dagli animali affetti (piccoli roditori, ma anche altri animali, che rappresentano il serbatoio naturale dell’infezione) all’uomo attraverso vettori artropodi ematofagi del Genere Ixodes” (che chiameremo zecche). Si può venire punti dalla zecca anche stando sdraiati su un prato o durante escursioni all'aperto. I sintomi della Malattia di Lyme sono molteplici e si distinguono in due fasi principali: dopo il morso della zecca incriminata (che passa perlopiù inosservato perchè indolore) possono passare dai quattro ai sessanta giorni (tempo di latenza lunghissimo) prima di accusare i primi sinomi, dapprima a carico della cute (fase preoce) e poi una seconda fase che coinvolge altri organi, come articolazioni, SNC, cuore,occhi…La diagnosi dev’essere posta in tempi rapidi per una prognosi fausta altrimenti può evolvere drammaticamente per le complicanze o cronicizzarsi con esiti permanenti. Stando al dr. William Harvey, presidente del Comitato consultivo dei formazione della NASA (NASA Education Advisory Committee) il 94% delle persone affette da Morgellons sono state trovate positive al batterio associato alla malattia di Lyme e questo appare interessante quanto strano poichè proprio dove è più alta l'incidenza del Morgellons (California,Texas e Florida) si rileva una bassa incidenza della malattia di Lyme.

Spesso i pazienti affetti da Morgellons sono positivi al test di Fakuda per la diagnosi di Sindrome da Affaticamento cronico che prevede l’aderenza ad almeno tre fattori oltre il principale, che è la stanchezza debilitante e persistente da almeno sei mesi, tale da non permettere la metà delle attività di vita quotidiana, in assenza di altra patologia sottostante. Gli altri sintomi -almeno tre concomitanti- devono persistere o ricorrere da almeno sei mesi e possono essere linfoadenopatia cervicale o ascellare, dolori articolari, mialgie, cefalea atipica, faringodinia, difficoltà di concentrazione e/o memoria.

Pur trovando alcune ‘similitudini’ con il Morgellons, siamo davanti ad una sindrome diversa. Morgellons non ha a tutt’oggi una definizione ufficiale sanitaria e nosografica, che solo gli studi incrociati potranno portare a delineare.

Le cause della malattia: ‘polveri intelligenti’ ?

In un clima ancora del tutto incerto, meno che mai si conoscono le cause di questo preoccupante morbo, che nuove indagini si prefiggono di individuare. Emergono però all’attenzione delle coraggiose quanto allarmanti teorie correlate alle sofisticate scoperte tecnologiche del nostro tempo. Provengono da diversi studiosi accreditati, che se ne stanno formando un’idea abbastanza chiara in base a quello che hanno trovato analizzando le ‘fibre’ presenti sui pazienti. Il neurologo Edward Spencer, membro del Barkley City Council, confermando la diffusione del Morgellons, fa riferimento alle ‘polveri intelligenti’, una probabile strumento nanotecnologico. Ma che cosa significa esattamente? Chiamato anche 'smart dust' è un pulviscolo costituito da miriadi di microchip capace di mimetizzarsi nell'ambiente e di 'spiarlo' (trasportato anche da vettori inconsapevoli) captando ogni cosa come farebbero i nostri cinque sensi. Con la differenza che è invisibile.

Da dove arriverebbero queste ‘polveri intelligenti’?

Inquinamento atmosferico? Il National Register of Environmental Professional (NREP, americano) lo deve aver incluso come una delle cagioni della malattia, se ha allestito un’apposita unità di intervento per indagare su eventuali cause ambientali. Ma forse è qualcosa di più subdolo, di più cattivo. Qualcosa che è l'uomo a creare e diffondere per scopi non meglio identificati ma come al solito a farne le spese sono gli ignari cittadini.

Il dottor Janavoy attesta che i filamenti fibrosi che fuoriescono dalla pelle dei pazienti affetti da Morgellons non hanno nulla a che vedere con l’apparato pilifero dell’essere umano, né con peli né con capelli; non si tratta nemmeno di cellule né di parassiti: sarebbero ‘nanomacchine’ veicolate da insetti. Ancora questa parola che riporta alla ‘famigerata’ nuova frontiera della scienza: le nanotecnologie, così auspicate per risolvere numerosi problemi in campi variegati…La tossicologa Hildegarda Staninger ha accertato nel 2006, tramite esami di laboratorio, che il Morgellons è collegato alla presenza di frammenti di silicone e fibre di polietilene nell’organismo dei pazienti; anche lei è del parere che questi composti si usino nell’industria nanotecnologica per incapsulare virus geneticamente modificati, detti ‘viron’, estremamente più piccoli dei già microscopici virus. Le nanofibre del resto, viaggiano in dimensioni da 100 nanometri in giù. L’istologia cutanea dei pazienti esaminati ha messo in evidenza la presenza di tubicini di vetro e di silicone, in assenza di protesi di qualsiasi tipo eventualmente impiantate nell’organismo in oggetto. La d.ssa, con il dr. Rahim Karjoo ha avanzato l’ipotesi di una possibile correlazione tra le tanto discusse ‘scie chimiche’ o chemtrails con l’incidenza della sindrome di Morgellons. Gli aerei emettono normalmente scie di condensazione (contrails) che svaniscono dopo pochissimi minuti mentre le chemtrails hanno caratteristiche assai differenti, perdurando nell’aria per ore, allargandosi a dismisura e formando nel cielo dei veri e propri incroci geometrici, delle ‘griglie’ che conterrebbero elementi chimici dannosi per l’atmosfera, nonché –una volta ricaduti a terra – per tutto quanto tocchiamo, mangiamo, respiriamo. Analizzando dei campioni di terreno in cui erano sicuramente ricaduti residui ‘dispersi’ nel cielo dalle verosimili scie ‘chimiche’, i due citati ricercatori hanno scoperto una sovrapposizione tra gli elementi individuati e quelli presenti nelle ‘fibre’ dei pazienti affetti da Morgellons. Entrambi riconducibili non certo a strutture cellulari (estranee all’organismo umano) ma a forme nanotecnologiche dalla funzione non determinata. Costruite però dall'uomo. I filamenti si possono unire, allargare, espandere; alcuni hanno apparenze biologiche artificiali, cioè contenenti DNA o RNA, microrganismi, proteine, enzimi, plasmidi usati nell’industria delle nanotecnologie. Non ci sembra poco. Anche se il vero significato spetta codificarlo agli esperti. A meno che i due stiano facendo una crociata contro le industrie nanotecnologiche, bisognerebbe quanto meno rifletterci su. Non sappiamo se esista un reale legame tra l’inquinamento climatico, multifattoriale, e la malattia di Morgellons. Del resto, siamo già rassegnati a convivere con l’oscuro nemico che è l’inquinamento (visibile e invisibile) e che produce tante altre patologie. Ma aver cominciato a prendere coscienza di questa nuova piaga del ventunesimo secolo è già qualcosa; tuttavia la reazione più comune è di mostrarsi quasi increduli che possa esistere veramente un morbo del genere, che coglie tutti impreparati. Non si sa nemmeno bene come classificarla, come curarla, come gestirla, né di conseguenza come prevenirla e la tendenza del suo sviluppo per il futuro.





Questi esperimenti vanno avanti da un fottio di tempo.... e ci sono le prove:


Persino la famigerata Wikipedia, che nega con forza l’esistenza di complotti, cospirazioni e scie chimiche (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del ... e_chimiche) , certe volte non può esimersi dal riferire certi eventi storici. Così nel sito in lingua inglese di Wikipedia alla voce “Operation L.A.C." (Large Area Coverage – Operazione di copertura di una vasta area), si può leggere di un criminale esperimento volto a saggiare la dispersione di Solfuro di zinco e cadmio su ampie zone degli Stati Uniti d’America.

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... -chimiche/

E ancora.....
Milioni di persone coinvolte in test di armi biologiche. Una gran parte della Gran Bretagna fu esposta al contagio batteri irrorati nel corso di esperimenti segreti

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... i-segreti/



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 24/03/2013, 13:31 
MORBO DI MORGELLONS: STUDIO CLINICO

Articolo di Serena Donvi
Fonte: http://www.ufoonline.it/2013/03/22/morb ... me-aliena/

La Sindrome di Morgellons è una patologia che ha conosciuto il successo mediatico nel nostro paese da quando la trasmissione di Italia 1 Mistero, ne ha fatto uno dei suoi approfondimenti periodici. La condizione delle persone affette da questa patologia, (rimasta nel limbo tra la definizione ufficiale di malattia rara e parassitosi allucinatoria) è tremenda. Il corpo si riempie di ferite, lesioni aperte cutanee, fibre e filamenti che conducono con il tempo ad un'esistenza di dolore e solitidine. La solita semplificazione giornalistica ha indicato spesso questa condizione come "malattia Aliena", legandola alle scie chimiche, e progetti di controllo mentale, e altre evanescenze complottistiche che purtroppo non risolvevano le sofferenze reali di chi affetto da questa patologia voleva solo delle risposte. Nel 2012 dopo lunghi anni i CDC americani hanno rilasciato la più lunga ricerca epidemiologica del Morgellons, le cui conclusioni dovrebbero essere diffuse e studiate, parlando nel merito della questione, evitando di rimanere sempre nella superficie del "sentito dire". Ecco un'ampio riassunto delle conclusioni.

Come si presenta generalmente il quadro clinico della Malattia di Morgellons.
Morgellons è un termine "laico" che è stato usato per descrivere un inspiegabile costellazione di sintomi, e manifestazioni primarie che coinvolgono la pelle. Le persone che si identificano in una condizione del genere, segnalano le comparsa sistematica di lesioni cutanee, l'escrezione e/o comparsa di fibre o materiale solido dalla pelle, prurito e sensazioni di disturbo o altri fastidi cutanei come formicolio, bruciore e pizzichi, quindi la sensazione di avere degli aghi nella pelle. Questi sintomi sono generalmente descritti come cronici e ricorrenti.

Le ricadute psicologiche e sociali

Le persone che soffrono di questa dermopatia inspiegabile, presentano anche sintomi che vanno oltre le lesioni macroscopiche sulla pelle. Notano infatti stanchezza generalizzata, difficoltà di concentrazione a breve termine, perdita di memoria e umore depresso. Alcune condizioni coesistenti rispetto al problema fisico sono sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, deficit neurocognitivi, condizioni neurologiche come la sclerosi multipla, e disturbi psichiatrici. Sebbene non esista una dimostrazione effettiva del legame con il Morgellons alcuni report indicano che le persone con la sindrome di Morgellons hanno sperimentato cali sostanziali nella qualità della vita, comprese eventuali inibizioni sociali e l'isolamento, diminuzione della produttività del lavoro o la perdita del posto stesso arrivando alla disabilità totale.

Malattia, condizione rara o delirio psichico?

Questa condizione non è attualmente riconosciuta come una malattia clinica distinta con stabiliti criteri diagnostici, che sono generalmente accettati dalla comunità medica, e molti dermatologi considerano la condizione una replica dellaparassitosi delirante (DP), una stuazione patologica che causa la percezione errata di essere invasi da insetti, larve o parassiti senza nessun riscontro clinico medico che lo confermi.  Ad oggi, la maggior parte di quello che si sa sul Morgellons è basato su casi isolati o conti aneddotici. Una gamma di potenziali cause infettive (es., malattia di Lyme, parassiti) e non infettive, è stato postulato, ma l'eziologia di questa condizione non è nota e non ci sono stati studi che provano l'efficacia delle terapie mediche.
 
Nel corso degli ultimi anni, i Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione (CDC), e diversi dipartimenti sanitari statali e locali (si parla sempre degli Stati Uniti), hanno ricevuto un numero crescente di richieste di informazioni da parte del pubblico rispetto a questa condizione. In risposta, è arrivata questa indagine che vi stiamo raccontando, dove un gruppo di malati segnalati dai responsabili della salute pubblica è stato monitorato e studiato con criteri medico scientifici rigosori. E' stato creato un gruppo di ricerca che ha individuato meglio le caratteristiche cliniche di questa condizione, stimato la prevalenza in una popolazione definita, e ha formulato ipotesi circa i fattori causali o contributivi del Morgellons.

Interpretazione dei risultati e verità rivelate

Quando si decide di affidarsi agli studi scientifici specie su patologie cliniche e casi ancora poco studiati, il pericolo è di considerare definitive le conclusioni. Come in tutti gli studi, i criteri e la serietà dei protocolli influenzano in modo decisivo il risultato. Quello da chiarire è che la strada per migliorare la condizione dei pazienti affetti da questo morbo è questa: studio e rigore. Gridare agli alieni, Haarp, scie chimiche senza leggere gli studi non fa male tanto ai complottisti, danneggia chi soffre di una patologia che non ha nome, che effettivamente diventa invalidante e devasta le vite di chi la incrocia e ne diventa vittima.
Diamo voce ai risultati, contestimoli, approfondiamo le ricerche, ma ricordiamo che il punto di partenza sono i fatti e nient'altro.

Chi colpisce il Morgellons?

Tra la popolazione studiata, questa dermopatia inspiegabile colpisce prevalentemente persone di mezza età, razza caucasia e di sesso femminile. Oltre il 75% dei casi studiati evidenzia la comparsa dei sintomi durante o dopo il 2002, ma l'importanza epidemiologica di questo dato è poco utile perchè corrisponde anche al tempo in cui su internet i dati relativi a questa condizione hanno cominciato ad emergere.
Sintomi Abitudini ed Esposizioni Potenziali
Non esiste nessuna distribuzione specifica per i sintomi della pelle, il 74% dei pazienti ha affermato che tutte le parti del corpo risultavano colpite. La metà dei pazienti ha descritto l'insorgenza di sintomi cutanei più graduali. La sequenza di esordio dei sintomi della pelle varia, con il 57% dei pazienti che hanno riportato sensazioni cutanee "inquietanti" come la manifestazione iniziale (seguiti da lesioni cutanee e / o materiale solido), il 16% ha riferito lesioni cutanee proprio come manifestazione iniziale, il 10% la comparsa di materiale solido come l'iniziale manifestazione, e il 13% ha riferito che la triade di sintomi cutanei precedentemente citati è iniziata contemporaneamente. 

Non esiste un lasso temporale predominante, diurno o stagionale per la comparsa di sintomi cutanei o l'emergere di materiale dalla pelle. L' 84% degli intervistati indica di aver avuto sintomi cutanei "spesso" o "tutto il tempo" e il 66% indica che ha notato fibre / materiale solido "in qualsiasi momento della giornata."

Le Fibre e tutto l'altro materiale che emergono dalla pelle sono stati descritti come avere una vasta gamma di colori. Nella parte della pelle interessata la maggior parte dei pazienti (86%) rileva sulle zone una sensazione anomala, il 73% ha riferito di aver sperimentato la comparsa di fibre o di materiale solido da zone in cui ci sono state lezioni della pelle.

I disturbi muscoloscheletrici sono stati tra i più comunemente riportati, e colpiscono tra il 70% e il 71% dei casi studiati. Interrogati sulle abitudini e le altre esposizioni potenziali, alcuni pazienti hanno riferito la condivisione di oggetti personali come spazzole per capelli (18%), rasoi (13%), e gli asciugamani (11%) o la condivisione di un letto con un'altra persona (41%) o di un animali da compagnia (57%). Pochi pazienti hanno riportato condivisioni di vasca idromassaggio (17%) discarica (3%), rifiuti pericolosi (3%) o di un sito industriale (4%), o vicino bestiame (3%) o frutteti (1%). La maggior parte (78%) hanno riferito di impiego personale o di un un membro della famiglia in attività che hanno rischiesto l'uso di solventi.
I pazienti hanno riportato l'utilizzo di una vasta gamma di terapie , prescrizione di prodotti topici e sistemici per alleviare i loro sintomi cutanei, nessun farmaco o trattamento è risultato efficace.
Test Cognitivi
Dei 41 pazienti sottoposti a valutazione clinica, 36 (88%) hanno completato la batteria completa di test neuropsicologici. La stima del QI va da 84 (media bassa) a 126 (mediana), con un punteggio medio di 109,9.

Nel test cognitivi, il 59% (23/39) dei pazienti hanno dimostrato compromissione in almeno un dominio: l'attenzione (18%) e la memoria (16%) sono stati i deficit maggiori di segnalazione. 
 
Dei 24 pazienti con punteggio clinicamente significativo, 14 (39%) hanno presentato una co-esistente depressione, 10 (37%) altre malattie neuropsichiatriche co-esistenti, e 12 (50%) avevano un punteggio T > 87, che suggerisce una grave compromissione derivante dai disturbi somatici. Quattro (24%) hanno presentato un quadro clinico che segnalava l'abuso passato o presente di farmaci e alcol.

Analisi di fibre o materiali provenienti da stati di pelle non sottoposti a biopsia

Ventitrè fibre o campioni di altri materiali sono stati ottenuti da diversi siti cutanei intatti in 12 pazienti. I materiali erano composti i gran parte di proteine #8203;#8203;(83%), strato superficiali della pelle o di cellulosa coerente con fibre di cotone (43%), in parte con la presenza di coloranti. Tre campioni contenevano altri materiali soli o in combinazione, compresi poliammide (nylon probabilmente), nitrato di cellulosa contenenti bismuto (Bi) coerente con smalto, e polietilene (possibile contaminante dal coperchio del contenitore del campione).
 
Le biopsie
Sono 41 i casi di pazienti che hanno ricevuto una valutazione clinica. 31 (75%) sono stati sottoposti a biopsia che hanno individuato materiale presente sulla pelle per la raccolta. Le biopsie (n = 62) sono state distribuiti su tutta la superficie del corpo intero; 37 erano da lesioni, 22 da cute clinicamente normale e e tre non descritte.

L'Elastosi solare (effetto rilevante clinicamente della luce sulla pelle) è la più comune anormalità istopatologica, presente in 19 (51%) delle lesioni. Quindici (40%) biopsie hanno mostrato evidenza istopatologica di escoriazione o irritazione cronica (lichen simplex chronicus o prurigo nodularis), sei (16%), avevano caratteristiche compatibili con un morso di artropodi o allergia ai farmaci.
Analisi del sangue, poche le anomalie
 
Pochi pazienti avevano anomalie rilevabili e significative tra gli esami del sangue. La maggior parte erano anomalie borderline o anomalie compatibili con le condizioni precedentemente diagnosticate (ad esempio, diabete, malattie della tiroide). Alcuni casi-pazienti avevano marcatori indicativi di infiammazione.
Tre (8%) pazienti avevano anticorpi anti-HCV (epatite C) e cinque (12,5%, 2 borderline) anticorpi anti-HBs. (epatite B). Nessun caso-pazienti avevano anticorpi anti-HBc o HBsAg. Tre (8%) pazienti avevano sierologie positive per Toxocara e tre (8%) per Strongyloides, parassiti conosciuti.
Almeno un farmaco è stato rilevato nei campioni di capelli della metà dei pazienti. Tra questi farmaci erano presenti anfetamine (3), barbiturici (1), benzodiazepine (8), cannabinoidi (7), cocaina (2), oppiacei ( 8), e propossifene (1). Tutte le radiografie del torace risultavano nella norma.

In sintesi: luoghi comuni da sfatare e risposte mancanti.
 
- Nessuna biopsia ha rilevato mutamenti particolari del DNA, situazioni clinicamente riconducibili a qualsiasi ipotesi fantasiosamente extraterrestre.

- E' vero che sono state trovate fibre sintetiche che non possono essere state prodotte dal corpo umano, ma che potrebbero essere finite nelle ferite per contaminazione ed essere esogene alla ferita.

- La sindrome di Morgellons non è una malattia rara e non è classificata come patologia ufficiale, non da diritto ad invalidità o assistenza.

- Il quadro clinico di depressione, isolamento sociale non è causa della malattia ma conseguenza naturale della stesse prodotta da stigma sociale, vergogna senso di inadeguatezza.

- Le persone affette da Morgellons non sono psicolabili, non sono visionarie e lo studio ha dimostrata la sussistenza reale si sintomi, lesioni e ferite. Non esiste un fenomeno di autosuggestione.

- Non esiste ad oggi nessuna spiegazione scientifica coerente della malattia, ma una serie di spiegazioni non ufficiali dei sintomi.

- Non sono stati dimostrati collegamenti con tutte le cause citate dai complottisimi, scie chimiche, haarp, avvelenamenti globali.

- Non sono stati trovati insetti o vermi di nessun tipo. I filamenti non sono riconducibili quindi a cause del genere.

- Non esiste nessuna evidenza che la patologia porti a sviluppare tumori.

- Gli studi sono solo all'inizio, ma ci vorranno anni per capire se e come possa essere incluso come patologia ufficiale il Morgellons nel manuale diagnostico americano e quindi internazionale.

- Chi è affetto da questa condizione non ha nessuna particolare attrazione per tematiche aliene, paranormali o extraterrestri, solo dopo informandosi finisce nel conto circuito dell'informazione in rete che falsamente accomuna questi temi a una condizione prettamente medica.


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Scie chimiche sotto accusa

E' possibile individuare un collegamento tra le controverse scie chimiche e ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons? Nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene dei malati. Il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche.

A queste conclusioni è giunta la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa, nell’ottobre del 2006. La ricercatrice precisa che tali materiali sono usati dall’industria delle nano biotecnologie per incapsulare i virus. Questo potrebbe essere l’anello di congiunzione che fa pensare che ciò che cade in cielo e ciò che troviamo in alcuni pazienti trova una corrispondenza chiara ed inequivocabile.

I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario, e un tipo di fibra di polietilene e silicio (quella di cui parla la Dottoresa Staninger) che si fonde solo oltre i mille gradi F° e altre sostanze tossiche per l’organismo.

Per non parlare di elementi chimici radioattivi e tossici per la salute di tutto il pianeta. Il Morgellons è forse un effetto collaterale di una sperimentazione di massa? Vogliono stordirci? Alterare la nostra fisiologia rendendoci automi che vengono comandati a distanza? Se è così, allora è proprio vero (per quanto non sia una consolazione) che, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Allo stesso modo coloro che, vogliono comandare e soggiogare la popolazione umana non hanno pensato al fatto che il nostro corpo espelle prima o poi tutto ciò che non è organico? O forse (e sarebbe più grave) sanno che noi umani siamo bravi a guardare il dito e non la Luna? In questo caso basterebbe, in realtà, guardare il cielo.

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MessaggioInviato: 08/04/2013, 01:37 
Cita:
I casi di Morgellons sono in costante aumento

By Edoardo Capuano - Posted on 04 aprile 2013

MorgellonsLa sindrome, o mordo, di Morgellons è una misteriosa malattia che si presenta, generalmente, con disturbi di tipo cutaneo: prurito, sensazione di punture di spillo, fitte improvvise e dolenti, piaghe, eruzioni cutanee permanenti e soprattutto strane fibre filamentose sulla superficie della pelle che, in taluni casi, fuoriescono spontaneamente.

Molti dei pazienti affetti dal morbo provano una strana sensazione di bruciore diffusa su tutto il corpo, altri parlano di “insetti” che corrono appena sotto la superficie della pelle. Altri, ancora, lamentano dolori muscolo-scheletrici ed una sensazione di affaticamento generale.

Dunque, una sintomatologia complessa e ambigua, tanto da far pensare ad una malattia immaginaria, conseguenza di gravi disturbi di natura psicologica. Infatti, la sindrome sembra avere effetti notevoli sull'emotività e sulla cognizione dei pazienti. Tuttavia, questi effetti potrebbero essere considerati contemporaneamente causa e conseguenza di Morgellons.

La prova concreta che smantella l'ipotesi psicologica viene dalla presenza reale e non fittizia di strane fibre filamentose che fuoriescono dalla cute, molto simili alle fibre di polietilene e granuli neri. Il tutto è reso ancor più strano dal colore delle fibre: Blu.

La sindrome di Morgellons è un mistero, un'incognita che la Scienza non riesce tuttora a spiegare: è un morbo particolare, raro, estremamente ambiguo ed incomprensibile. Bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, il Morbo di Morgellons è ora oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie.

Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico "Kaiser Permanente" della California del nord, va a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi.

La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research Foundation, creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600.

Il sito della fondazione http://www.morgellons.org, aperto a tutti coloro che vivono un’esperienza di Morgellons, conta più di 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida: tutti riportano strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni.

La statunitense Mary Leitao è stata la prima a trattare il caso. La donna infatti, nel 2001 osservò strani comportamenti nel figlio di 2 anni che cominciò a mostrare piccole piaghe sotto un labbro e avvertendo la presenza di inquietanti insetti che glieli avrebbero causate. La Leitao, ex tecnico di laboratorio, esaminò le piaghe al microscopio, dichiarando la presenza di fibre di vario colore.

È stata proprio lei a codificarne la sintomatologia e a battezzare il morbo con il nome di uno studio risalente al diciassettesimo secolo, in cui si faceva riferimento a un bambino francese affetto dagli stessi disturbi.

Nel sito la signora Leitao descriveva minuziosamente gli inquietanti sintomi della misteriosa malattia e alla fine la comunità medica la accusò di aver costruito una messa in scena. Ma alla intraprendente signora giunsero ben settemila mail di persone che accusavano gli stessi sintomi, dichiarandosi anch'essi malati di Morgellons.

Come riporta il resoconto di agenziastampaitalia.it, una tra le poche persone che hanno esaminato scientificamente il morbo di Moregellons è Randy Wymore, un neuro scienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma (sul sito dell'Univesità è possibile leggere la “sintomatologia ufficiale”). Wymore ha ricevuto da diverse persone dei campioni di fibra fuori uscite dalla loro pelle.

Anche se i campioni presentavano una certa somiglianza tra loro, secondo il parere del neuro scienziato queste non erano paragonabili a nessun’altra fibra sintetica o naturale conosciuta. Wymore, inoltre, chiese alla squadra di polizia forense “Tulsa” di esaminarle.

La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti.

La squadra di polizia è giunta pertanto alla conclusione che le fibre sono “ignote”, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite. Le fibre, infatti, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.

Wymore chiese anche al capo reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. Eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, usando un dermatoscopio, la dottoressa Casey è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti.

Oltre a ciò, la stessa dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l’impossibilità, da una parte della giovane, di essersi cagionata ella stessa una ferita simile. Questi sono alcuni dei casi riscontrati (il maggior numero dei malati è negli Stati Uniti) ma, anche nella nostra nazione, ci sono stati diversi casi che gli esperti riconducono alla Sindrome di Morgellons.

Scie chimiche sotto accusa

È possibile individuare un collegamento tra le controverse scie chimiche e ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons? Nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene dei malati. Il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche.

A queste conclusioni è giunta la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa, nell’ottobre del 2006. La ricercatrice precisa che tali materiali sono usati dall’industria delle nano biotecnologie per incapsulare i virus. Questo potrebbe essere l’anello di congiunzione che fa pensare che ciò che cade in cielo e ciò che troviamo in alcuni pazienti trova una corrispondenza chiara ed inequivocabile.

[Uno studio assurdo per giustificare le Scie Chimiche]

I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario, e un tipo di fibra di polietilene e silicio (quella di cui parla la Dottoressa Staninger) che si fonde solo oltre i mille gradi F° e altre sostanze tossiche per l’organismo.

Per non parlare di elementi chimici radioattivi e tossici per la salute di tutto il pianeta. Il Morgellons è forse un effetto collaterale di una sperimentazione di massa? Vogliono stordirci? Alterare la nostra fisiologia rendendoci automi che vengono comandati a distanza? Se è così, allora è proprio vero (per quanto non sia una consolazione) che, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Allo stesso modo coloro che, vogliono comandare e soggiogare la popolazione umana non hanno pensato al fatto che il nostro corpo espelle prima o poi tutto ciò che non è organico? O forse (e sarebbe più grave) sanno che noi umani siamo bravi a guardare il dito e non la Luna? In questo caso basterebbe, in realtà, guardare il cielo.


http://www.ecplanet.com/node/3817


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