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L'Italia, un paese per donne...
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Pagina 1 di 1

Autore:  Thethirdeye [ 03/02/2011, 15:19 ]
Oggetto del messaggio:  L'Italia, un paese per donne...


Autore:  Thethirdeye [ 14/02/2011, 14:42 ]
Oggetto del messaggio: 






Autore:  Thethirdeye [ 08/03/2011, 13:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Napolitano, superare l'immagine della donna oggetto

08 marzo, 13:01

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12753.html

ROMA - Per raggiungere una parità sostanziale uomo-donna "é necessario incidere essenzialmente sulla cultura diffusa, sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni tra i generi, su un'immagine consumistica che la riduce da soggetto ad oggetto, propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, celebrando al Quirinale la Giornata internazionale della donna.

"Le donne italiane sono ancora lontane dall'aver conquistato la parità in molti campi", ha detto il presidente Napolitano. Dal 1861, ha ricordato facendo un excursus storico, è stato fatto un lungo cammino, le donne hanno progressivamente conquistato spazio e diritti, "con una forte accelerazione nell'ultimo cinquantennio. Tuttavia il divario di genere risulta anche dai rapporti internazionali, nella rappresentanza politica, nei media, ancora in qualche carriera pubblica, nella conduzione delle imprese e si manifesta anche con strozzature di genere nell'accesso al mercato del lavoro. Ne soffrono - ha concluso Napolitano - le ragazze, le giovani in cerca di occupazione e ciò comporta il rischio che siano sacrificate energie e potenzialità. L'ho potuto vedere incontrando qualche giorno fa al Cern di Ginevra ricercatrici italiane che si fanno valere".

Alcune conquiste delle donne sono più recenti di quanto si possa pensare. Giorgio Napolitano lo ha fatto capire al Quirinale ricordando che ancora nel 1961 "non erano riconosciuti adeguati strumenti giuridici di tutela contro la violenza, vigevano le attenuanti per il delitto d'onore, lo stupro era considerato solo un reato contro la morale e il buon costume". Tra le protagoniste dell'emancipazione femminile Napolitano ha ricordato "una ragazza come tante, Franca Viola che nel 1966 rifiutò di concedere il 'matrimonio riparatore' al giovane mafioso che l'aveva rapita e violentata. Il suo comportamento - ha detto il capo dello Stato - contribuì a determinare la revisione della norma e conferì alla parola onore il significato che deve avere: rispetto di sé, rispetto da parte degli altri".

Giorgio Napolitano ha chiamato gli uomini ad avvertire "il dovere di comportarsi come validi e solidali compagni delle donne che portano avanti la marcia verso la parità". "La parità di genere - ha spiegato il presidente della Repubblica - non riguarda solo le donne così come le battaglie per dare a tutti i cittadini una vita decorosa non riguardano solo i poveri, e le lotte per la libertà politica non sono un'esclusiva dei dissidenti, e quelle per la tolleranza non toccano solo le minoranze. Sono e devono essere cause comuni che coinvolgono chiunque assuma come propri i valori democratici".

Giorgio Napolitano ha concluso il discorso alla cerimonia per la Giornata internazionale della donna parlando di una "necessaria opera di rinnovamento morale alla quale le donne di oggi, come quelle di ieri, sono chiamate a dare un contributo fondamentale". "Sono certo - ha aggiunto - che anche le nuove italiane, le tante donne immigrate che sono diventate o diventeranno nostre concittadine, le tante che lavorano con abnegazione e senso del decoro, faranno anche esse la loro parte".

Autore:  robs79 [ 08/03/2011, 14:19 ]
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Pero' sarete d'accordo con me che o sono tutte o inquadrano solo cessi??? [:D] [:D]

Autore:  rmnd [ 08/03/2011, 14:21 ]
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"...se non ora quando..."
l'ennesimo vuoto quanto inutile slogan dei "piazzettari"..[:o)]

Autore:  Thethirdeye [ 08/03/2011, 14:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Caro rmnd.... si diventa "piazzettari" per necessità...
e non sempre per "questioni ideologiche". Ciò che
accade in questi giorni nel mondo, conferma questa
mia affermazione...

Autore:  Ufologo 555 [ 08/03/2011, 16:37 ]
Oggetto del messaggio: 

Moralismo sulle donne: Striscia smaschera Repubblica e l'Espresso
(di Francesco Maria Del Vigo)


Immagine

Il documentario di Ricci contro la mercificazione dell'immagine femminile. Nel mirino i media di sinistra: i giornali che danno lezioni di femminismo e poi spogliano le donne nelle loro prime pagine

Sfruttamento del corpo femminile. Donne in tenuta adamitica, natiche coperte da perizomi millimetrici, seni nudi, cosce chilometriche mostrate in tutta la loro maestosità. E’ berluscolandia? No. Non solo, almeno. C’è una battaglia di cui nessuno parla, una crociata contro il perbenismo peloso che non fa clamore. Il guru di questa battaglia è l’uomo che creato il Gabibbo e capitan ventosa: Antonio Ricci, un uomo non in odore di berlusconismo. La sua ultima fatica è un documentario che si chiama il Corpo delle donne 2 (GUARDA IL FILMATO), la versione al rovescio dell’opera di Lorella Zanardo, la sacerdotessa della sinistra femminista 2.0. Un filmato che è stato integralmente trasmesso da Matrix poche settimane fa. Chi ci sarà nel mirino di un prodotto che difende la dignità femminile? Berlusconi? Il bunga bunga? Qualche drago divoratore di fanciulle? Tenetevi saldi alle vostre sedie, è una novità: il gruppo editoriale l’Espresso. Si parla di loro. Sì, proprio di quelli che un numero sì e l’altro anche attaccano Berlusconi e i suoi amici di fare carne da macello di tutte le donne.

Venti minuti di radiografia dei media dell’intellighentia di sinistra. Quelli che hanno sempre ragione, quelli che sono il buon senso a prescindere da tutto: Repubblica, Repubblica.it e l’Espresso. La tesi del servizio è semplice: voi che accusate tutti di mercificare il corpo delle donne, voi siete i primi a sfruttarlo per i vostri interessi. Che non è una giustificazione, ma è come dire: da che pulpito viene la predica. Il documentario è una radiografia analitica dei media di De Benedetti: donne discinte che ammiccano il lettore-acquirente in posizioni da manuale di kamasutra, articoli chilometrici sull’ultimo trend di impianto di silicone al seno, fotogallery del miglior sorriso al botox di Hollywood e video pruriginoso del backstage del calendario di qualche velina.

Tutto fa vendere, ogni centimetro di carne femminile fa marketing. La stessa velina di cui, magari, nel commento della pagina prima si stigmatizza la frenesia di mettersi in mostra stivalata su qualche rotocalco. E’ sempre lo stesso Stivale, quello dei due pesi e delle due misure. Le veline vanno esibite al pubblico ludibrio della piazza, anche se per gli stessi intellettuali di sinistra il Drive in era un passo lungo nel cammino luminoso della lotta di liberazione dei costumi femminili (leggi l’articolo). Lo stesso Ricci che prima era un alfiere della modernizzazione del paese e della libertà di informazione (non si può dire che Striscia abbia mai riservato un trattamento di favore ai politici della maggioranza) e che collezionava premi di giornalismo per le cronache dissacrati ora diventa n pericoloso collaborazionista. Tutta colpa delle veline.

Oggi è tutto diverso, di mezzo ci sono Berlusconi e la politica, quindi ogni gamba si trasforma in una leva per scardinare l’esecutivo. L’ultima battaglia è questa che vede contrapposta l’armata di Antonio Ricci e la corazzata di Repubblica. I nipotini di Scalfari alzano il ditino contro il velinismo di Striscia la notizia che decide di fargli le pulci. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: il soft porno domina. Ma se è inserito in una cornice berlusconofoba va bene tutto… Oggi è l'8 marzo e va in scena il femminismo, cosa ci riserverà la prossima battaglia di Striscia?

http://www.ilgiornale.it/interni/morali ... comments=1

Autore:  Pianetamarte2010 [ 08/03/2011, 16:45 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
rmnd ha scritto:

"...se non ora quando..."
l'ennesimo vuoto quanto inutile slogan dei "piazzettari"..[:o)]


Ti posso dare ragione sull' "INUTILE", ... purtroppo si, ma sul vuoto mi dispiace.
Non tutti hanno voluto i problemi che ci sono.
Non tutti vogliono rimanere con le mani in mano.
Molti Italiani hanno intenzione di fare qualcosa, di proporre e ricreare le condizioni per una crescita nazionale.
Ammirabili le persone scese in piazza.
Un poco meno chi le critica.
Comunque siamo sempre tutti liberi di decidere.

Autore:  Kasimir [ 08/03/2011, 17:35 ]
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Che storia ragazzi.

Il bello è che ne parlano solo gli uomini. Ma ste donne, dove sono? Cavolo, dovreste esser voi per prime che intasano i forum e le piazze con le idee di cambiamento.

E invece vedo solo sempre le solite quattro facce... sbaglio?

Autore:  Kasimir [ 08/03/2011, 17:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Ne abbiamo un po' sopra i capelli della retorica sull'eroismo delle donne. E quanto siamo brave, e quanto siamo superiori, e quanto siamo migliori dei maschi. Tutta una mitologia che i maschi più furbi alimentano volentieri, perché ne hanno un enorme tornaconto: finché continuano ad ammannirci l'idea che la nostra virtù stia nella capacità di affrontare enormi sacrifici senza chiedere alcuna contropartita, loro potranno continuare a fare quello che vogliono mentre noi ci alleniamo alla santità , senza peraltro uno straccio di processo di beatificazione postumo. Ci si spacca la schiena fiere del nostro essere donne e pertanto esseri superiori, mentre il resto del mondo - i maschi furbi, le donne non superiori - si divertono.

Eroine di tutti i giorni, basta!

Mollate gli stracci, abbandonate i figli, non portate i cani a fare la pipì. Addossate al partner il grosso del lavoro domestico, non cucinate, non pulite, non fate il bucato. Dimenticatevi di pagare le bollette, non fate la spesa, andate al lavoro presto e tornate tardissimo senza fare neanche mezza telefonata di scuse.

Pagate un uomo per fare quello che non avete voglia di fare. Ci avete mai fatto caso? Un uomo che cucina pulisce cambia i pannolini sta con i figli una settimana da solo porta giù il cane fa la spesa fa da mangiare lavora dirige decide tutto contemporaneamente è bravo, esemplare, un santo.

Se lo fa una donna, che cos'è? Una donna. In fondo non è vero che ci venga riconosciuto dell'autentico eroismo nel tenere tutto insieme giorno dopo giorno: è il nostro dovere. Voi provate a non svolgerlo, a rifiutare di essere allo stesso tempo madri, serve, cuoche, lavoratrici, sorelle, figlie, pisciatrici di cani.

E a dirlo: io non lo faccio, non lo so fare, non me ne frega niente. Le occhiate di riprovazione. Quella lì. Non cucina. Non pulisce. È una sciattona. E poi non vuole figli. O li lascia sempre col padre. Snaturata. I bambini senza la mamma crescono male. Le donne. La predisposizione genetica. A cosa, alla schiavitù? Ma quale schiavitù, che se in casa c'è un gatto di polvere non ci si dorme la notte. È la serva interiorizzata, quella più resistente agli urti.

Oggi è l'otto marzo, e molte di noi scambieranno una ricorrenza luttuosa per un'occasione di libera uscita con amiche che altrimenti, fra studio lavoro casa bambini cani eccetera, non vedono mai. Alcuni uomini le guarderanno con sospetto, queste balorde ubriache per strada che vanno agli strip (gli stessi uomini, la sera, prenderanno la macchina per fare un giro panoramico delle prostitute minorenni sulle statali in zona).

Ma il vero eroismo, signore, è dire "Basta, fai tu." Non solo oggi, con la mimosa puzzolente sul comodino, ma anche il resto dell'anno, ogni giorno. Fare meno, prendersi spazi per sé, smettere di dare per scontato che ci tocchi essere migliori di tutti, rinunciare a questo senso di superiorità autoconsolatoria, pretendere, pretendere, pretendere.

Autore:  rmnd [ 08/03/2011, 18:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Pianetamarte2010 ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

"...se non ora quando..."
l'ennesimo vuoto quanto inutile slogan dei "piazzettari".. [:o)]


Ti posso dare ragione sull' "INUTILE", ... purtroppo si, ma sul vuoto mi dispiace.
Non tutti hanno voluto i problemi che ci sono.
Non tutti vogliono rimanere con le mani in mano.
Molti Italiani hanno intenzione di fare qualcosa, di proporre e ricreare le condizioni per una crescita nazionale.
Ammirabili le persone scese in piazza.
Un poco meno chi le critica.
Comunque siamo sempre tutti liberi di decidere.


Certamente, veramente utili quest'ennesima parata stucchevole contro il governo e anticav, mascherate (non per nulla siamo a carnevale) da manifestazioni in difesa dei diritti della donna.

bravi , avanti così
[:264]

Autore:  Thethirdeye [ 08/03/2011, 19:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
rmnd ha scritto:

veramente utili quest'ennesima parata stucchevole contro il governo e anticav, mascherate (non per nulla siamo a carnevale) da manifestazioni in difesa dei diritti della donna.

bravi , avanti così
[:264]


Beh.... forse non sono utili ai berluscones... questo lo capisco [:263]

Ma a parte questo, a me sembra che la questione sia esattamente opposta. E cioè.... quella del primo post è stata una "manifestazione in difesa dei diritti della donna", che però, alla fine, è stata strumentalizzata dalla sinistra per altri fini che tutti ben conosciamo. No eh? In altre parole, le donne, a prescindere che siano di destra o di sinistra, atee o credenti, belle o brutte, intelligenti o stupide, AVRANNO PURE IL DIRITTO di lamentarsi di come vengono trattate in questo paese di burattini....o no?

O forse reputi queste iniziative come inutili, perchè sei un maschilista convinto che crede nella supremazia del masculo nostrano? [:D] Boh.... io non capsico.... pare che si debba mettere la politica pure dietro i diritti sacrosanti (di una parte) dei cittadini...... è allucinante, non trovi?

In Italia ci sono tantissime donne. E in parlamento, ad esempio, non esiste un'equivalente rappresentanza. Perché? Te lo sei mai chiesto? Per non parlare poi della tipologia di donne che, sempre in Parlamento, dovrebbero rappresentare la categoria....... [xx(]

Per me, fanno benissimo a lamentarsi.
Anzi... dovrebbero decisamente alzare il tiro della protesta.

Autore:  donnacinzia [ 08/03/2011, 20:04 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Kasimir ha scritto:

Ne abbiamo un po' sopra i capelli della retorica sull'eroismo delle donne. E quanto siamo brave, e quanto siamo superiori, e quanto siamo migliori dei maschi. Tutta una mitologia che i maschi più furbi alimentano volentieri, perché ne hanno un enorme tornaconto: finché continuano ad ammannirci l'idea che la nostra virtù stia nella capacità di affrontare enormi sacrifici senza chiedere alcuna contropartita, loro potranno continuare a fare quello che vogliono mentre noi ci alleniamo alla santità , senza peraltro uno straccio di processo di beatificazione postumo. Ci si spacca la schiena fiere del nostro essere donne e pertanto esseri superiori, mentre il resto del mondo - i maschi furbi, le donne non superiori - si divertono.

Eroine di tutti i giorni, basta!

Mollate gli stracci, abbandonate i figli, non portate i cani a fare la pipì. Addossate al partner il grosso del lavoro domestico, non cucinate, non pulite, non fate il bucato. Dimenticatevi di pagare le bollette, non fate la spesa, andate al lavoro presto e tornate tardissimo senza fare neanche mezza telefonata di scuse.

Pagate un uomo per fare quello che non avete voglia di fare. Ci avete mai fatto caso? Un uomo che cucina pulisce cambia i pannolini sta con i figli una settimana da solo porta giù il cane fa la spesa fa da mangiare lavora dirige decide tutto contemporaneamente è bravo, esemplare, un santo.

Se lo fa una donna, che cos'è? Una donna. In fondo non è vero che ci venga riconosciuto dell'autentico eroismo nel tenere tutto insieme giorno dopo giorno: è il nostro dovere. Voi provate a non svolgerlo, a rifiutare di essere allo stesso tempo madri, serve, cuoche, lavoratrici, sorelle, figlie, pisciatrici di cani.

E a dirlo: io non lo faccio, non lo so fare, non me ne frega niente. Le occhiate di riprovazione. Quella lì. Non cucina. Non pulisce. È una sciattona. E poi non vuole figli. O li lascia sempre col padre. Snaturata. I bambini senza la mamma crescono male. Le donne. La predisposizione genetica. A cosa, alla schiavitù? Ma quale schiavitù, che se in casa c'è un gatto di polvere non ci si dorme la notte. È la serva interiorizzata, quella più resistente agli urti.

Oggi è l'otto marzo, e molte di noi scambieranno una ricorrenza luttuosa per un'occasione di libera uscita con amiche che altrimenti, fra studio lavoro casa bambini cani eccetera, non vedono mai. Alcuni uomini le guarderanno con sospetto, queste balorde ubriache per strada che vanno agli strip (gli stessi uomini, la sera, prenderanno la macchina per fare un giro panoramico delle prostitute minorenni sulle statali in zona).

Ma il vero eroismo, signore, è dire "Basta, fai tu." Non solo oggi, con la mimosa puzzolente sul comodino, ma anche il resto dell'anno, ogni giorno. Fare meno, prendersi spazi per sé, smettere di dare per scontato che ci tocchi essere migliori di tutti, rinunciare a questo senso di superiorità autoconsolatoria, pretendere, pretendere, pretendere.



KasimirO/KasimirA

....fuochi d'artificio x carnevale.
Secondo me sei troppo estremista, prova pensare che quel "maschio" che tu dici di sabotare è nato da un uomo ed una donna, ed allora non sarebbe meglio che ognuno di noi insegnasse già in famiglia il rispetto x l'altro/a e magari in 100 anni qualcosa sarà veramente cambiato.
Poi vedi troppo nero, se una coppia è una coppia e condivide il sentimento, non x forma ma x sostanza certe situazioni non si presentano neanche; diciamo che magari la nostra società è troppo finta e quindi anche nel ruolo della coppia, se non esiste la stima è tutto un tirare avanti con quei ruoli così mummificati sin dalla notte dei tempi, e quindi schiava-padrone.
Se si guarda la massa sembra che non sia cambiato nulla, ma se si guarda vicino a noi, i nostri veri amici e non conoscenti, i nostri compagni , quelli che noi scegliamo x similitudine, xchè al 60/70% soddisfano le nostre attese molto è cambiato e sono sicura che se si mette l'intelligenza e non il muso duro molto potrà ancora cambiare.
A me personalmente mai nessuno ha messo una pistola alla tempia x farmi fare qualcosa, se lo faccio è xchè me la sento se no, se ne parla e si divide a secondo degli impegni ...il dovere. [^]

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