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"Addio Italia!"... ora tocca agli imprenditori.
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Pagina 1 di 2

Autore:  Thethirdeye [ 24/02/2011, 18:39 ]
Oggetto del messaggio:  "Addio Italia!"... ora tocca agli imprenditori.

"Addio Italia!"
Dopo i cervelli... ora a fuggire sono gli imprenditori.


http://www.video.mediaset.it/video/iene ... alia!.html

(guardatelo sino alla fine, se vi regge la pompa)

Autore:  greenwarrior [ 24/02/2011, 19:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Alla fine ci si lamenta sempre di loro. [:D] Se delocalizzano sono degli speculatori e questo è innegabile e allora cosa fare?
Leggi che consentano loro di produrre in Italia, ma poi sarebbero degli evasori. Bel dilemma.

Autore:  Kasimir [ 24/02/2011, 20:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Resteranno solo gli immigrati. [8D] [:I]

Autore:  greenwarrior [ 24/02/2011, 22:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Kasimir ha scritto:

Resteranno solo gli immigrati. [8D] [:I]


Già............ [:D]

Autore:  DarthEnoch [ 24/02/2011, 23:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Facciamo le stesse leggi della svizzera, copiamole pare pare...

Autore:  rohan78 [ 25/02/2011, 09:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Io sono un imprenditore e posso dirvi che lavorare in italia è quasi impossibile .

Autore:  Thethirdeye [ 25/02/2011, 09:32 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
rohan78 ha scritto:

Io sono un imprenditore e posso dirvi che lavorare
in italia è quasi impossibile .


Lo credo bene.....

Hai visto comunque il filmato sino alla fine?
Cosa pensi delle possibilità offerte, in questo caso, dalla Svizzera?

Autore:  greenwarrior [ 25/02/2011, 18:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
rohan78 ha scritto:

Io sono un imprenditore e posso dirvi che lavorare
in italia è quasi impossibile .


Lo credo bene.....

Hai visto comunque il filmato sino alla fine?
Cosa pensi delle possibilità offerte, in questo caso, dalla Svizzera?


Ci sono parecchie imprese italiane che hanno approfittato del regime fiscale agevolato presente in confederazione.
Per quanto riguarda le imprese che hanno delocalizzato in Canton Ticino, la maggior parte degli assunti sono frontalieri.
E' una buona cosa se rimane in fascia di confine.
Il governo deve fornire gli strumenti adatti perchè le imprese restino sul territorio nazionale e per attirare imprese da altri paesi.

Autore:  Thethirdeye [ 25/02/2011, 18:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
greenwarrior ha scritto:
Il governo deve fornire gli strumenti adatti perchè le imprese restino sul territorio nazionale e per attirare imprese da altri paesi.


E' troppo tardi..... il governo non ha fornito strumenti in passato
e non fornirà strumenti in futuro. E' meglio andare altrove....

L'idea poi di attirare imprese da altri paesi..... lol...
fa proprio tanto ridere. Siamo all'80mo posto come
appetibilità nel mondo e all'ultimo in Europa come
tasse dirette e indirette.

Non scherziamo Green....

Autore:  Thethirdeye [ 15/04/2011, 18:55 ]
Oggetto del messaggio: 


Autore:  Morley [ 25/05/2019, 19:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re:

Thethirdeye ha scritto:

E' troppo tardi..... il governo non ha fornito strumenti in passato
e non fornirà strumenti in futuro. E' meglio andare altrove....

L'idea poi di attirare imprese da altri paesi..... lol...
fa proprio tanto ridere. Siamo all'80mo posto come
appetibilità nel mondo e all'ultimo in Europa come
tasse dirette e indirette.

Non scherziamo Green....


Vorrei farti notare che in Italia lavorare è un reato che comporta una fisco-san-zione tra il 20 ed il 70%, dipende dal reddito, ed è concesso solo a chi accetta la schiavitù, altrimenti è reato penale san-zion-abile al 200%, detto "lavoro nero", e riguarda tutte le categorie, dal lustrascarpe all'industriale.

Inoltre la tassa-zione totale riporta nelle tasche del fisco-mafia l'80% del flusso di denaro circolante, prosciugando l'economia reale, basata già sullo zero in più dei costi reali di mercato, uno zero dovuto al nuovo filone d'oro, ossia la truffa burocratico-commerciale che impone certificati, balzelli e autorizza-zioni sulle merci e presta-zioni, ormai ridotte all'osso, ovvero inutili ai loro fini, dunque un'economia dorata ed autodissolvente.

E infine per deliziarti, possedere immobili è oggetto di pizzi edilizio-condominiali, fiscali e malavitosi, oltre che giuridici, viste le infinite cause tra proprietari, inquilini e intermediari parassiti che li gestiscono, a ciò si aggiunge il reato di possedere liquidi, oggetto di scippo da parte del fisco-mafia, dei delinquenti e di tutti gli enti autorizzati a prelevarli forzosamente dal conto o dal deposito, i cui interessi sono da prefisso telefonico, cioè assai inferiori all'infla-zione, per cui chi sorregge i debito pubblico con i suoi capitali (soprattutto gli esteri) lo farà collassare sugli italioti togliendo via tutto, prima che il fisco-mafia se ne appropri.

Immagina come finiranno i grassi beoti del piatto americano e del debito stratosferico, tutti soldi bruciati aggiungendo un comodo zero su tutte le transa-zioni, italioti idioti, che sbraitano sulla politica e non vedono il vero problema che dal 1980 gli consuma la terra sotto i piedi fino al crollo definitivo.

Autore:  Thethirdeye [ 25/05/2019, 19:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Re:

Morley ha scritto:
italioti idioti, che sbraitano sulla politica e non vedono il vero problema che dal 1980
gli consuma la terra sotto i piedi fino al crollo definitivo.

Già...... [:305]

Autore:  ORSOGRIGIO [ 25/05/2019, 20:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Re:

Thethirdeye ha scritto:
Morley ha scritto:
italioti idioti, che sbraitano sulla politica e non vedono il vero problema che dal 1980
gli consuma la terra sotto i piedi fino al crollo definitivo.

Già...... [:305]

Già cosa??? [:296] [:296] [:296]

Autore:  Thethirdeye [ 26/05/2019, 00:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Re:

ORSOGRIGIO ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Morley ha scritto:
italioti idioti, che sbraitano sulla politica e non vedono il vero problema che dal 1980
gli consuma la terra sotto i piedi fino al crollo definitivo.

Già...... [:305]

Già cosa??? [:296] [:296] [:296]


L’attuale stock di debito pubblico si è formato negli anni ’80 esclusivamente in conseguenza di un evento storico ancora poco conosciuto, ma di fondamentale importanza nella storia economica e politica dell’Italia unitaria: il famigerato “divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro”.

Fino al 1981, l’Italia godeva di una piena sovranità monetaria garantita dalla proprietà pubblica dell’istituto di emissione, “ente di diritto pubblico” ai sensi della legge bancaria del 1936, controllato dallo Stato per il tramite delle “banche di interesse nazionale” e degli “istituti di credito di diritto pubblico”. Dal 1975 la Banca d’Italia si era impegnata ad acquistare tutti i titoli non collocati presso gli investitori privati. Tale sistema garantiva il finanziamento della spesa pubblica e la creazione della base monetaria, nonché la crescita dell’economia reale.

Lo Stato poteva attingere, fino al 1993, a un’anticipazione di tesoreria presso la Banca d’Italia per il 14% delle spese iscritte in bilancio e deteneva, fino al 1992, il potere formale di modificare il tasso di sconto. E’ peraltro degno di nota che fino al 1981, contrariamente al luogo comune che la vorrebbe “spendacciona” e finanziariamente poco virtuosa, l’Italia aveva la quota di spesa pubblica in rapporto al PIL più bassa tra gli Stati Europei: il 41,1% contro il 41,2% della Repubblica Federale Tedesca, il 42,2% del Regno Unito, il 43,1% della Francia, il 48,1% del Belgio e il 54,6% dei Paesi Bassi. Il rapporto tra debito pubblico e PIL era fermo nel 1980 al 56,86%.

Il 12 febbraio 1981 il Ministro del Tesoro Beniamino Andreatta scrisse al Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi una lettera che sancì il “divorzio” tra le due istituzioni.

Il provvedimento, formalmente giustificato dall’intento del controllo delle dinamiche inflattive generatesi a partire dallo shock petrolifero del 1973 e susseguente all’ingresso dell’Italia nel Sistema Monetario Europeo (SME), ebbe effetti devastanti sulla politica economica italiana.

Dopo il divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro, lo Stato dovette collocare i titoli del debito pubblico sul mercato finanziario privato a tassi d’interesse sensibilmente più alti. In conseguenza di ciò, durante gli anni ’80 si assistette a una vera e propria esplosione della spesa per interessi passivi.

Fonte: http://www.riconquistarelasovranita.it/ ... esoro-1981

Autore:  Morley [ 26/05/2019, 01:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re:

Tutte manovre preventive per distruggere la valuta italiana e forzare all'Euro, Zion si muove lento come un boa, guai a non fargli saltare la testa in tempo, ma i polli dormono.

Pagina 1 di 2 Time zone: Europe/Rome
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