29 gennaio 2016
La seduta è stata piuttosto tranquilla, con una sola interruzione, quando la presidente della corte Antonella Bertoja ha richiamato due ragazze del pubblico che disturbavano
Brescia, 29 gennaio 2016 - Si torna in aula con il
processo che vede imputato
Massimo Giuseppe Bossetti per l'omicidio di
Yara Gambirasio. Al centro dell'udienza di questa mattina c'è
l'acquisizione delle fibre dai sedili del muratore di Mapello e il loro
confronto con quelle reperite sugli indumenti della 13enne. Secondo la Procura sui leggings di Yara sono state trovate fibre dei sedili del furgone di Bossetti.
In aula è intervenuto il consulente tecnico della difesa Vittorio Cianci, esperto di analisi tessili e iscritto all'albo dei periti tessili del Tribunale di Treviso. Cianci ha
contestato sia le modalità di acquisizione dei campioni, sia la validità dei confronti. "Le fibre a disposizione, stando agli atti, sono di soli 20 milionesimi di grammo - ha spiegato -. Inoltre le analisi devono seguire norme e protocolli scientifici che i Ris non hanno seguito". L'esempio più evidente sarebbe, a dire del perito della difesa, il fatto che, per le fibre del furgone, non sia stato usato un microscopio con ingrandimento di 500 volte, ma solo a 100 volte (per gli abiti, invece, è stato usato l'ingrandimento a 500). "
Serve un rigore scientifico con norme internazionali che non sono state usate, per esempio, nell'utilizzo dello strip di tampone - ha detto Cianci -. Non ho inoltre trovato agli atti il tipo di intreccio dei tessuti. Inoltre lo spettro fotometrico non consente la sovrapponibilità delle curve dei colori delle fibre che, a mio avviso, sono dunque diversi".
"Sulla base della mia perizia le fibre non si possono dunque comparare - ha aggiunto Vittorio Cianci - e non c'è alcuna compatibilità per quanto riguarda il loro colore perché si tratta di due colori diversi". Inoltre il perito della difesa ha sottolineato come fosse poco il materiale a disposizione, trattandosi di "29 fibre, poi ridotte a 12, per un peso complessivo di soli venti milionesimi di grammo". "Non è inoltre indicato il tipo di poliestere delle fibre prelevate dal furgone di Bossetti - ha aggiunto il perito - e per il confronto non è stato utilizzato nemmeno l'olio, previsto invece dalle norme scientifiche". Nella seconda parte dell'udienza il perito è stato poi interrogato dal pm Letizia Ruggeri nel controesame. La seduta è stata piuttosto tranquilla, con una sola interruzione, quando la presidente della corte Antonella Bertoja ha richiamato due ragazze del pubblico che disturbavano: "Non c'è il silenzio necessario, che deve essere quello assoluto - ha intimato -: è l'ultimo avviso, seguirà l'espulsione".
Il pm ha chiesto quali fossero le competenze e i titoli del consulente, sottolineando che la sua società avrebbe
un certificato scaduto. Un'accusa subito rispedita al mittente da parte del perito. Gli avvocati di Bossetti, Paolo Camporini e Claudio Salvagni, hanno accusato il pm di soffermarsi solo sulle competenze dell'esperto e non sulla sostanza. Il magistrato ha poi rincarato la dose, sottolineato che l'esperto aveva mostrato
documenti falsi, per lei privi di valenza scientifica. Ed è
stato il caos. Il presidente della Corte Antonella Bertoja ha dunque fermatoi lavori e definito "non più sopportabile" il comportamento di pm e difesa, minacciando provvedimenti. Già una precedente udienza, durante l'audizione di un altro consulente della difesa, Ezio Denti, la presidente aveva sospeso la seduta proprio per il caos. Tornata la calma, l'avvocato Camporini ha ventilato l'idea di arrivare a chiedere un'ulteriore perizia.
Source:
Processo Bossetti, perito dell...bilità" - Bergamo - Il GiornoProcesso Bossetti, volano parole grosse
Il giudice richiama il pm e gli avvocati Sono volate parole grosse, con accuse di falso, alla nuova udienza del processo a Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio.
La prima parte dell’udienza: depone l’esperto della difesa
«Non si possono comparare le fibre trovate sul corpo di Yara Gambirasio con quelle del furgone di Massimo Bossetti». Lo sostiene l’esperto chiamato dalla difesa del muratore di Mapello.
Gli avvocati dell’unico accusato per la morte della ragazzina di Brembate Sopra si sono rivolti a
Vittorio Cianci, già noto alle cronache per essere stato in passato il consulente dei Ros dei Carabinieri sul caso di unabomber.In alcuni casi, ha spiegato Cianci nel suo intervento, non c’è sovrapponibilità, quindi non c’è compatibilità fra le fibre trovate sul corpo e sul furgone. «Sulla base della mia perizia le fibre non si possono dunque comparare - ha detto Vittorio Cianci - e
non c’è alcuna compatibilità per quanto riguarda il loro colore perché si tratta di due colori diversi».
Vittorio Cianci
L’esperto ha poi contestato il metodo che è stato utilizzato per la raccolta dei campioni, cioè con strip adesive. Un metodo che - ha spiegato - non è riproducibile o ripetibile. Secondo Cianci serve uno strumento ad hoc per effettuare questi prelievi.
Si è anche soffermato a sottolineare la quantità di materiale recuperato: le fibre trovate sul corpo assommano a 20 milionesimi di grammo, tanto da ottenere una fibra di 1,8 centimetri.
Per l’esperto della difesa alcune analisi non sarebbero state effettuate con rigore scientifico, rispettando le normative Iso: in particolare i reperti sarebbero stati ingranditi, per essere paragonati, solo 100 volte invece che 500 e senza utilizzare l’olio di cedro, che mette in evidenza i particolari.
Dopo la pausa volano scintille
Dopo la pausa l’udienza è ripresa in ritardo per un problema tecnico all’audio del testimone.
In aula è stata subito tensione quando il pm Letizia Ruggeri ha chiesto quali siano le competenze e i titoli di Vittorio Cianci, sottolineando anche che la sua società ha un certificato scaduto (accusa subito rispedita al mittente dal perito della difesa).Gli avvocati di Bossetti, Paolo Camporini e Claudio Salvagni, si sono ribellati, accusando il pm di soffermarsi solo sulle competenze dell’esperto e non sulla sostanza. Quando il pm ha sottolineato che l’esperto ha portato documenti falsi, perché a suo parere privi di valenza scientifica, e che li stava contrabbandando in aula, è stato il caos.
Tanto che il presidente della Corte, Antonella Bertoja, ha fermato i lavori e ha definito come non più sopportabile il comportamento sia del pm che degli avvocati difensori, minacciando provvedimenti.
Tornata la calma, l’avvocato Camporini
ha ventilato l’idea di arrivare a chiedere un’altra perizia, sottolineando come ci voglia veramente poco per rifare l’esame.
Source:
Processo Bossetti, volano paro...ocati - Bergamo città Bergamo Questa Pm quando i periti della difesa la mettono con le spalle al muro, non sà fare nient'altro che mandare all'aria le udienze.
Questa è già la terza volta che pianta zizzania.
Poi dice che Bossetti non ha freni inibitori e che potrebbe reiterare il reato.
Se c'è qualcuno al quale mancano i freni inibitori, è solo lei.