Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 
Autore Messaggio

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 87
Iscritto il: 16/11/2010, 04:13
Località:
 Oggetto del messaggio: 8 marzo...mumble mumble!
MessaggioInviato: 09/03/2011, 00:33 
Caro forum, una riflessione sulla giornata appena conclusa, perché se è vero che tanto abbiamo camminato, è vero anche che ci restano molti passi da compiere.
Per fortuna non è vero che tutti gli uomini siano maschilisti. Per fortuna qualcuno ne conosco con cui è piacevole scambiare impressioni con la certezza dell'"accoglienza". Per fortuna molti di loro non soffrono di un complesso d'inferiorità rispetto alla donna tale da imporgli di trattarla con arroganza . Ringraziando il cielo, o meglio un lungo processo evolutivo, ai nostri giorni l'intelligenza delle donne può essere espressa, permettere la formazione di geniali studiose, politiche innovatrici ,“guerriere”. Questa alle nostre latitudini è una società dove la natura non seleziona più in base ad un fisico adatto all'ambiente naturale. Quando e se un giovane giungeva alla maturità sessuale normalmente poteva generare , ma oggi anche chi ha patito gravi patologie può superarle e diventare adulto, e generare anche da vecchio. Una donna sterile o con disfunzioni idem, se può curarsi. Salute e tempo da vivere: queste le condizioni per trasmettere la vita e la propria cultura.
Ma la prole non è l'unica stirpe possibile: i figli in spirito di un filosofo o di uno scrittore (ma aggiungerei anche di un comico, di un artista ecc) possono essere migliaia...milioni!
Quindi qui si parla di potere. Potere della cultura della parola e di conseguenza della persuasione e del consenso. La fonte a cui attingere con ogni mezzo. Finché alle donne si è inculcato con il latte materno l'ineluttabile loro destino di angeli del focolare, il tutto condito di religiosi imperativi e relativi inferni e paradisi nell'aldilà, è andato tutto più o meno liscio, ogni tanto qualche pecorella sfuggiva, la si accusava di stregoneria o di essere lussuriosa e quindi la si isolava (quando andava bene) e il resto delle personeperbene continuava a lasciare che i capi uomini governassero e dirigessero la società tenendo le proprie donne sottomesse.
E' la conoscenza che provoca la rivoluzione. Altresì detta progresso quando avviene per gradi. E' il non gradire il progresso che provoca avversione per la parità.
Qui non si parla di chi è più bravo, piuttosto di chi prova a sottrarsi ad un equa ripartizione dei doveri proprio secondo il principio che “non sono portato “ per natura. Vorrei ricordare per inciso che la cosiddetta natura rendeva l'homo homini lupus, giusto?
Purtroppo mi rendo conto di poter sembrare di parte (ironia..) ma come attenuante lasciatemi dire che adoro gli uomini intelligenti che cercano di essere obiettivi sui privilegi di cui ancora si trovano a godere, sulla vita più agevole che riescono a vivere rispetto alle compagne..ed anche sulla propria fragilità, sulla minore predisposizione all'ascolto e al farsi carico delle difficoltà altrui . Queste non sono impressioni mie. E' l'osservazione della realtà, la storia stessa che ci mostra donne “guardiane” dei rapporti sociali, che curano i vecchi i malati, i bambini, le maestre le infermiere, quelle che abbracciano, che si commuovono, che amano disperatamente. Infine, in molte, vittime dei loro stessi sentimenti e moti di altruismo.
Se la natura ci vuole diversi, non per questo un sesso è in diritto di sentirsi superiore all'altro.
Ci sono studi (seri) recenti sul pilotaggio eseguito dalle donne nel corso della storia evolutiva dell'umanità. Esse sceglierebbero i compagni più capaci nel socializzare, nei comportamenti affettivi e nello stabilire rapporti empatici. Ciò provocherebbe una selezione verso una discendenza , più eticamente attenta, meno prevaricatrice e più disposta a parlamentare per risolvere le controversie. Quando si fa leva sugli istinti più animaleschi per arrivare ( e qui il discorso riguarda entrambi i sessi) di certo non si afferma un avanzamento di civiltà.
Chi assurge a ruoli di guida , e parla a nome di un popolo avrebbe fra i doveri più scontati (in teoria) quello di mantenere elevato il tenore di civiltà e quindi di etica, senza che si confonda questa parola con un noioso e antiquato totem di perfezione morale. Con etica si vuole intendere rispetto e dignità. Rispetto per chi ha lasciato la clava nella caverna millenni fa, e dignità nell'evitare di svendere corpo e/o mente a chi detiene il potere per mendicare favori, ruoli dominanti, i classici trenta denari : il che equivale a scavalcare la fila, barare a briscola, mostrarsi scollacciati sui marciapiedi. Abbiamo rinunciato ad accoltellare chi ci offende o ci deruba, delegando ai tribunali la soluzione delle diatribe. Abbiamo rinunciato alla poligamia per dedicarci ad un solo/a compagno perché la nostra psiche complicata esige attenzione, dedizione, comprensione profonda...non abbiamo tempo ed energia sufficiente per comprendere noi stessi, fatichiamo ad abbracciare l'oceano psichico di chi ci sta a fianco, figuriamoci un harem...Con i figli attuiamo lo stesso principio: ne abbiamo pochi, li manteniamo meglio che possiamo, li educhiamo e gli dedichiamo moltissimo in termini di tempo ed affetto. nessuno pensa più a farne una decina in vista dell'alta probabilità di decessi al di sotto dei sei anni come avveniva fino a non molti anni fa. Rapporti “specializzati”, meno bestiali ed altamente etici.
Però...in tanti si concedono molti sconti sui propri doveri morali, e i luoghi comuni, sembra assurdo sono ancora quelli dell'epoca di mio nonno! Tante arie di modernità per poi smascherarsi grossolanamente proprio sui fondamentali...
E allora ecco che anche da persone colte e ben inserite nella società sento discorsi da rabbrividire, da parte di chi addirittura è padre di figlie femmine: gli svaghi sono normali perché l'uomo è cacciatore, le donne sono tutte bugiarde (quando va bene),dovrebbero stare a casa e far figli, donne avete voluto la bicicletta e mo' pedalate, nel senso volete parità ma gli uomini non sopportano un dibattito paritario e vi lasciano....e compagnia cantando sempre su queste note. Che allegria!
Riprendo dopo una pausa e mi accorgo che è un ginepraio... questo è un discorso che si intreccia con tutti o quasi i problemi e le diatribe dei nostri giorni. Un tempo generalmente la donna domandava protezione agli uomini, o meglio, in particolare agli uomini della sua famiglia, prima il padre, poi il marito. E ciò in virtù del suo essere fragile fisicamente in alcuni periodi della sua vita, che le gravidanze spesso ripetute, rendevano frequenti e ravvicinati. Attualmente la tutela della maternità e dei soggetti deboli in generale dovrebbe essere affidata allo stato, ma a guardare i dati statistici emerge chiaramente che non hanno uguale accesso al lavoro, alla carriera ed agli studi più elevati .
Dirottare la centralità di un'esistenza su questioni diverse da sussistenza e riproduzione ha reso ovviamente meno importante il comportamento protettivo degli uomini e la posizione di dipendenza delle donne , perché queste possono studiare e lavorare. Ma modelli che si sono stampati nel modo di concepire l'ideale di comportamento per i sessi in epoche millenarie non sono sostituibili in quattro e quattr'otto con altri su misura. Lo scontento per il proprio ruolo misconosciuto emerge da entrambe le parti.
Ecco perché ancora ci dobbiamo ricordare a vicenda con una ricorrenza, che non abbiamo raggiunto la fase dell'alleanza, del reciproco riconoscimento della pari dignità. Ci arriveremo se sapremo educare i figli senza essere maschiliste noi donne per prime, nel vivere, nel parlare, nel fare acquisti... se avremo il coraggio di dire no ai ricatti sessuali e alle violenze psicologiche.
Vorrei segnalarvi un interessantissimo saggio che parla del perché di tanti comportamenti prevaricatori e sessisti ancora oggi non debellati, che vengono da molto molto lontano:
“Il mito in controluce” del prof. neuropatologo Volfango Lusetti , non è una donna, ma oggi gli dedico una mimosa.



_________________
melusina
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/03/2011, 02:13 
Cita:
Messaggio di melusina

Caro forum, una riflessione sulla giornata appena conclusa, perché se è vero che tanto abbiamo camminato, è vero anche che ci restano molti passi da compiere.
Per fortuna non è vero che tutti gli uomini siano maschilisti. Per fortuna qualcuno ne conosco con cui è piacevole scambiare impressioni con la certezza dell'"accoglienza". Per fortuna molti di loro non soffrono di un complesso d'inferiorità rispetto alla donna tale da imporgli di trattarla con arroganza . Ringraziando il cielo, o meglio un lungo processo evolutivo, ai nostri giorni l'intelligenza delle donne può essere espressa, permettere la formazione di geniali studiose, politiche innovatrici ,“guerriere”. Questa alle nostre latitudini è una società dove la natura non seleziona più in base ad un fisico adatto all'ambiente naturale. Quando e se un giovane giungeva alla maturità sessuale normalmente poteva generare , ma oggi anche chi ha patito gravi patologie può superarle e diventare adulto, e generare anche da vecchio. Una donna sterile o con disfunzioni idem, se può curarsi. Salute e tempo da vivere: queste le condizioni per trasmettere la vita e la propria cultura.
Ma la prole non è l'unica stirpe possibile: i figli in spirito di un filosofo o di uno scrittore (ma aggiungerei anche di un comico, di un artista ecc) possono essere migliaia...milioni!
Quindi qui si parla di potere. Potere della cultura della parola e di conseguenza della persuasione e del consenso. La fonte a cui attingere con ogni mezzo. Finché alle donne si è inculcato con il latte materno l'ineluttabile loro destino di angeli del focolare, il tutto condito di religiosi imperativi e relativi inferni e paradisi nell'aldilà, è andato tutto più o meno liscio, ogni tanto qualche pecorella sfuggiva, la si accusava di stregoneria o di essere lussuriosa e quindi la si isolava (quando andava bene) e il resto delle personeperbene continuava a lasciare che i capi uomini governassero e dirigessero la società tenendo le proprie donne sottomesse.
E' la conoscenza che provoca la rivoluzione. Altresì detta progresso quando avviene per gradi. E' il non gradire il progresso che provoca avversione per la parità.
Qui non si parla di chi è più bravo, piuttosto di chi prova a sottrarsi ad un equa ripartizione dei doveri proprio secondo il principio che “non sono portato “ per natura. Vorrei ricordare per inciso che la cosiddetta natura rendeva l'homo homini lupus, giusto?
Purtroppo mi rendo conto di poter sembrare di parte (ironia..) ma come attenuante lasciatemi dire che adoro gli uomini intelligenti che cercano di essere obiettivi sui privilegi di cui ancora si trovano a godere, sulla vita più agevole che riescono a vivere rispetto alle compagne..ed anche sulla propria fragilità, sulla minore predisposizione all'ascolto e al farsi carico delle difficoltà altrui . Queste non sono impressioni mie. E' l'osservazione della realtà, la storia stessa che ci mostra donne “guardiane” dei rapporti sociali, che curano i vecchi i malati, i bambini, le maestre le infermiere, quelle che abbracciano, che si commuovono, che amano disperatamente. Infine, in molte, vittime dei loro stessi sentimenti e moti di altruismo.
Se la natura ci vuole diversi, non per questo un sesso è in diritto di sentirsi superiore all'altro.
Ci sono studi (seri) recenti sul pilotaggio eseguito dalle donne nel corso della storia evolutiva dell'umanità. Esse sceglierebbero i compagni più capaci nel socializzare, nei comportamenti affettivi e nello stabilire rapporti empatici. Ciò provocherebbe una selezione verso una discendenza , più eticamente attenta, meno prevaricatrice e più disposta a parlamentare per risolvere le controversie. Quando si fa leva sugli istinti più animaleschi per arrivare ( e qui il discorso riguarda entrambi i sessi) di certo non si afferma un avanzamento di civiltà.
Chi assurge a ruoli di guida , e parla a nome di un popolo avrebbe fra i doveri più scontati (in teoria) quello di mantenere elevato il tenore di civiltà e quindi di etica, senza che si confonda questa parola con un noioso e antiquato totem di perfezione morale. Con etica si vuole intendere rispetto e dignità. Rispetto per chi ha lasciato la clava nella caverna millenni fa, e dignità nell'evitare di svendere corpo e/o mente a chi detiene il potere per mendicare favori, ruoli dominanti, i classici trenta denari : il che equivale a scavalcare la fila, barare a briscola, mostrarsi scollacciati sui marciapiedi. Abbiamo rinunciato ad accoltellare chi ci offende o ci deruba, delegando ai tribunali la soluzione delle diatribe. Abbiamo rinunciato alla poligamia per dedicarci ad un solo/a compagno perché la nostra psiche complicata esige attenzione, dedizione, comprensione profonda...non abbiamo tempo ed energia sufficiente per comprendere noi stessi, fatichiamo ad abbracciare l'oceano psichico di chi ci sta a fianco, figuriamoci un harem...Con i figli attuiamo lo stesso principio: ne abbiamo pochi, li manteniamo meglio che possiamo, li educhiamo e gli dedichiamo moltissimo in termini di tempo ed affetto. nessuno pensa più a farne una decina in vista dell'alta probabilità di decessi al di sotto dei sei anni come avveniva fino a non molti anni fa. Rapporti “specializzati”, meno bestiali ed altamente etici.
Però...in tanti si concedono molti sconti sui propri doveri morali, e i luoghi comuni, sembra assurdo sono ancora quelli dell'epoca di mio nonno! Tante arie di modernità per poi smascherarsi grossolanamente proprio sui fondamentali...
E allora ecco che anche da persone colte e ben inserite nella società sento discorsi da rabbrividire, da parte di chi addirittura è padre di figlie femmine: gli svaghi sono normali perché l'uomo è cacciatore, le donne sono tutte bugiarde (quando va bene),dovrebbero stare a casa e far figli, donne avete voluto la bicicletta e mo' pedalate, nel senso volete parità ma gli uomini non sopportano un dibattito paritario e vi lasciano....e compagnia cantando sempre su queste note. Che allegria!
Riprendo dopo una pausa e mi accorgo che è un ginepraio... questo è un discorso che si intreccia con tutti o quasi i problemi e le diatribe dei nostri giorni. Un tempo generalmente la donna domandava protezione agli uomini, o meglio, in particolare agli uomini della sua famiglia, prima il padre, poi il marito. E ciò in virtù del suo essere fragile fisicamente in alcuni periodi della sua vita, che le gravidanze spesso ripetute, rendevano frequenti e ravvicinati. Attualmente la tutela della maternità e dei soggetti deboli in generale dovrebbe essere affidata allo stato, ma a guardare i dati statistici emerge chiaramente che non hanno uguale accesso al lavoro, alla carriera ed agli studi più elevati .
Dirottare la centralità di un'esistenza su questioni diverse da sussistenza e riproduzione ha reso ovviamente meno importante il comportamento protettivo degli uomini e la posizione di dipendenza delle donne , perché queste possono studiare e lavorare. Ma modelli che si sono stampati nel modo di concepire l'ideale di comportamento per i sessi in epoche millenarie non sono sostituibili in quattro e quattr'otto con altri su misura. Lo scontento per il proprio ruolo misconosciuto emerge da entrambe le parti.
Ecco perché ancora ci dobbiamo ricordare a vicenda con una ricorrenza, che non abbiamo raggiunto la fase dell'alleanza, del reciproco riconoscimento della pari dignità. Ci arriveremo se sapremo educare i figli senza essere maschiliste noi donne per prime, nel vivere, nel parlare, nel fare acquisti... se avremo il coraggio di dire no ai ricatti sessuali e alle violenze psicologiche.
Vorrei segnalarvi un interessantissimo saggio che parla del perché di tanti comportamenti prevaricatori e sessisti ancora oggi non debellati, che vengono da molto molto lontano:
“Il mito in controluce” del prof. neuropatologo Volfango Lusetti , non è una donna, ma oggi gli dedico una mimosa.


Miti in controluce...... lo leggerò [;)]
http://historiareligionum.blogspot.com/ ... ti-in.html

Per il resto, posso solo dirti che hai tutta la mia comprensione.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 2 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 18/05/2025, 22:09
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org