questa cosa della libia
sembra fatta apposta per mettere in difficoltà l'italia..
ma haftar non è stato recentemente a parigi?
(ricoverato in ospedale, dato per morto..
intanto sparito per settimane)
non vorrei dietro c fossero le solite mire francesi
sul petrolio..
non c vuole molto
basta fornire mezzi e soldi allo schieramento amico
e mandarl all'assalto..
per quanto riguarda i profughi eventuali
(può essere che gli scafisti in questo frangente
abbiano cose più importanti di cui occuparsi..)
c'è la tunisia là vicino, no?
si possono organizzare campi d'accoglienza finanziati dall'europa..
così i dem sono contenti..https://www.corriere.it/esteri/18_sette ... b98e.shtmlPer il momento resta invece in «vacanza» all’estero
l’ambasciatore Giuseppe Perrone. Il suo basso profilo si è reso necessario dopo che i
l generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica che da tempo non nasconde l’intenzione di allagare il suo controllo sulla piazza di Tripoli,
agli inizi di agosto ne aveva pubblicamente chiesto l’espulsione dal Paese. Da allora sui social media locali sono cresciute le voci di un’eventuale rimozione di Perrone dal suo incarico, che vengono prontamente smentite dalla Farnesina.
Ma l’incertezza dell’evoluzione militare rischia di pregiudicare i tentativi di mediazione italiani. Non è neppure chiaro se si riuscirà a tenere a Roma la preannunciata conferenza sulla Libia entro la fine di settembre.
La possibilità sempre più reale dell’eclissi di Sarraj toglierebbe all’Italia il suo partner storico. Un passo importante potrebbe rivelarsi
l’incontro, previsto ma senza una data specifica, tra il ministro degli Esteri italiano Moavero e Haftar. Sino ad ora infatti i contatti pubblici del nuovo governo italiano sono stati unicamente con la coalizione di unità nazionale di Tripoli e in particolare con il vice-premier Ahmed Maiteeq (che dovrebbe tornare a vedere Matteo Salvini a Roma questa settimana),
considerato uno degli avversari più acerrimi di Haftar. A Tripoli intanto Sarraj lancia appelli per la pacificazione e proclama lo stato d’emergenza. Pure, i cessate il fuoco vengono metodicamente violati. La Settima Brigata, che fa capo alle tribù leali all’ex regime di Gheddafi e adesso vicine al campo di Haftar, continua ad avanzare verso il cuore della capitale dove le milizie locali sembrano divise e incapaci di reggere il colpo.
fanno come nell'africa equatoriale
(e un pò dappertutto)
finanziano e armano la fazione amica
che lancia la guerra al governo in carica..
ma tu guarda che strano
haftar non ha in simpatia l'italia..
io dietro a questa cosa c vedo i francesi..