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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 14/04/2019, 21:05 
sottovento ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
... e la Francia è uno dei 5 Membri permanenti ... dell'ONU. [;)] [:306]

Ed è una potenza atomica!
Mica una potenza di quaquaraquà!
I paralleli non sono mica delle "cose astratte".
Contano, influiscono, eccome.

Dici che Macaron potrebbe usare quei missilacci?

Visto la "dirittura" morale, l'inclinazione masochista, avresti dei dubbi???



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 14/04/2019, 21:17 
bleffort ha scritto:
C'è la possiblità che le perdiamo comunque le Concessioni con un uomo debole e messo su da altri come al- Sarraj, siamo sicuri che con quest'ultimo poi non "entreranno" altri a soffiarci le concessioni?

Ma quelle concessioni non sono state siglate nè con Sarraj né con Haftar ma con la "National Oil Corporation" (la compagnia petrolifera libica) e risalgono (credo) ai tempi di Gaddafi. Oltretutto Eni in Libia è presente dagli anni 60 ed è la società con maggior esperienza e tecnologia nel settore, ergo non so quanto convenga ai libici estrometterla per favorire compagnie di altri paesi. Nb: alla fine ciò che contano alla base di tutto sono i soldi.

E comunque lo ripeto, questa fra Sarraj e Haftar è solo una bega condominiale e nessuno alla fine estrometterà gli interessi italiani dalla Libia.



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 14/04/2019, 21:21 
ORSOGRIGIO ha scritto:
Visto la "dirittura" morale, l'inclinazione masochista, avresti dei dubbi???

Bisognerebbe valutare il contesto. In linea generale quelle armi sono solo dei deterrenti e personalmente ritengo che un paese come la Francia le userebbe (così come il Regno Unito), solo in caso di gravissime situazioni, ad esempio contro la Russia o la Cina ma non certo contro l'Italia perché ciò significherebbe fare una guerra agli Usa (almeno fino a che stiamo nella Nato...e poi dico no che la Nato non serve!!).



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 14/04/2019, 22:37 
mik.300 ha scritto:

se haftar era così idoneo
allora perchè l'onu non l'ha appoggiato subito??

evidentemente non andava bene..
[/i]

L'ONU sappiamo che non è stata mai arbitro adeguato,ha sempre avuto la maggioranza da una certa tendenza politica, meno male che esiste il veto però. [:D]
Se fu scelto dalla maggiornza dei rappresentanti dell'ONU (occidentale [;)] ) Secondo te per quale motivo la scelta è caduta su Serraj ???. perchè è democratico?. [:291]


Ultima modifica di bleffort il 14/04/2019, 22:58, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 14/04/2019, 22:41 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
C'è la possiblità che le perdiamo comunque le Concessioni con un uomo debole e messo su da altri come al- Sarraj, siamo sicuri che con quest'ultimo poi non "entreranno" altri a soffiarci le concessioni?

Ma quelle concessioni non sono state siglate nè con Sarraj né con Haftar ma con la "National Oil Corporation" (la compagnia petrolifera libica) e risalgono (credo) ai tempi di Gaddafi. Oltretutto Eni in Libia è presente dagli anni 60 ed è la società con maggior esperienza e tecnologia nel settore, ergo non so quanto convenga ai libici estrometterla per favorire compagnie di altri paesi. Nb: alla fine ciò che contano alla base di tutto sono i soldi.

E comunque lo ripeto, questa fra Sarraj e Haftar è solo una bega condominiale e nessuno alla fine estrometterà gli interessi italiani dalla Libia.


Le concessioni dipendono sempre dai governi in carica.
Poi tu dici che è una bega condominiale? io dico invece che se continua sarà una guerra su procura.


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 10:49 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
C'è la possiblità che le perdiamo comunque le Concessioni con un uomo debole e messo su da altri come al- Sarraj, siamo sicuri che con quest'ultimo poi non "entreranno" altri a soffiarci le concessioni?

Ma quelle concessioni non sono state siglate nè con Sarraj né con Haftar ma con la "National Oil Corporation" (la compagnia petrolifera libica) e risalgono (credo) ai tempi di Gaddafi. Oltretutto Eni in Libia è presente dagli anni 60 ed è la società con maggior esperienza e tecnologia nel settore, ergo non so quanto convenga ai libici estrometterla per favorire compagnie di altri paesi. Nb: alla fine ciò che contano alla base di tutto sono i soldi.

E comunque lo ripeto, questa fra Sarraj e Haftar è solo una bega condominiale e nessuno alla fine estrometterà gli interessi italiani dalla Libia.


non ne sarei così sicuro..
altrimenti xchè la francia si dà così tanto da fare?
per sport?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 11:35 
Ricordiamoci chi sono i maggiori Paesi Predatori [;)] , la Francia si può dire che ha interessi simili all'Italia dato la sua grande influenza nel Nord Africa e non ci dobbiamo meravigliare se aspirano come noi a tali risorse, il problema se... in seguito si pone è di farci accordi fra i due paesi "cugini" e non credo che sarebbero peggio delle "sorelle" anglo-americane.

Poi se vediamo chi appoggia haftar :L'Egitto l'Arabia Saudita la Turchia si nota che sono Paesi che in maggioranza hanno il petrolio e che escludendo la Russia sono tutti Paesi Musulmani e gli appoggi vengono dalla stessa Area del Bacino del Mar Mediterraneo, dunque la Libia sotto questo Generale si riunisce socialmente, politicamente e con la stessa religione anche se (meglio per noi) sicuramente non sarà fondamentalista, tutto questo fa si che la Libia si stabilizza e questo per noi Italiani è molto importante per un futuro di collaborazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 13:56 
bleffort ha scritto:
Le concessioni dipendono sempre dai governi in carica.

Beh ma Eni è in Libia dal 1959, Ghedaffi è caduto nel 2011 e ora siamo nel 2019 ma evidentemente quelle concessioni durano ancora nonostante il Governo sia cambiato, quindi evidentemente han capito tutti che Eni lavora bene, possiede un elevato know-how e macchinari e se la vogliono tenere stretta come partner.

bleffort ha scritto:
Poi tu dici che è una bega condominiale? io dico invece che se continua sarà una guerra su procura.

Innanzitutto vediamo se questa, ripeto, bega condominiale prosegue o se come sostengo io finisce a tarallucci e vino. Se viceversa proseguisse come guerra come ipotizzi te ne discuteremo.



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 14:04 
mik.300 ha scritto:
non ne sarei così sicuro..
altrimenti xchè la francia si dà così tanto da fare?
per sport?

Beh, ma è chiaro che la Libia rappresenta una gallina dalle uova d'oro per ciò che riguarda le risorse energetiche e quindi fa gola a molti.



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 14:07 
sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:
non ne sarei così sicuro..
altrimenti xchè la francia si dà così tanto da fare?
per sport?

Beh, ma è chiaro che la Libia rappresenta una gallina dalle uova d'oro per ciò che riguarda le risorse energetiche e quindi fa gola a molti.

Si però, agli altri le uova, a noi le penne.
Come nel 1969. [:303]



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 14:31 
Immagine

Gli Stati Uniti non dimenticano il Mediterraneo. E nel mentre della crisi in Libia, Washington rafforza la sua presenza navale proprio nei pressi della costa nordafricana. Lì dove volano gli aerei del generale Khalifa Haftar e dove infuria la battaglia per Tripoli. Ma soprattutto dove altre potenze stanno muovendo le loro pedine. Ed è per questo che gli Stati Uniti vogliono vederci chiaro.

L’immagine dei marines che lasciano la costa libica non deve essere vista come l’immagine di una bandiera ammainata: perché Washington non ha completamente abbandonato la Libia. Non prendere totalmente una posizione non significa far sì che altri prendano del tutto il sopravvento. E, come ha confermato il senatore Graham, in questa proxy war fra alleati Usa non può non esserci spazio anche per la stratega degli Stati Uniti.

Così, come prima mossa, il Pentagono ha deciso di confermare lo spostamento dell’Abraham Lincoln Carrier Strike Group nelle acque del Mediterraneo. Il dispiegamento era programmato da tempo, ma è chiaro che ora assume tutto un altro significato: e il monitoraggio del Mare Nostrum ora significa soprattutto inviare un messaggio a tutti i contendenti.

Il gruppo d’assalto, che comprende la portaerei Uss Abraham Lincoln, il Carrier Air Wing 7, l’incrociatore lanciamissili Uss Leyte Gulf e il cacciatorpediniere del Destroyer Squadron 2, è salpato il primo aprile dalla base di Norfolk facendo rotta verso il Mediterraneo: la sua area di operazioni dalla quella della Sesta Flotta, di base a Napoli, ed è entrata ufficialmente nel nostro mare nelle prime ore dello scorso 8 aprile. Come riporta Agenzia Nova, la rivista specializzata statunitense Stars&Stripes ha dichiarato che la Abraham Lincoln ha passato lo stretto di Gibilterra “per addestrare, pattugliare e mostrare forza nelle regioni in cui la Marina russa è diventata più attiva”.Un messaggio molto chiaro che si può declinare su tre fronti: Libia, Siria e Mar Nero.

Tre giorni dopo il passaggio dello stretto, i media spagnoli hanno poi confermato la presenza dell’Abraham Lincoln Carrier Strike Group nel porto militare di Palma di Maiorca con la contemporanea unione della fregata Alvaro de Bazan Esps Mendez Nunez alle operazioni della Us Navy.

Il movimento della flotta statunitense sta a indicare un rinnovato interesse di Washington per il caos libico? È possibile. La notizia dell’arrivo del gruppo d’attacco della Uss Abraham Lincoln si inserisce infatti nel quadro di una serie di voci che hanno coinvolto l’amministrazione Trump dopo lo spostamento dei marines avvenuto lo scorso 7 aprile. In quell’occasione, il comando Usa per l’Africa (Africom) aveva ordinato lo spostamento “temporaneo” delle unità presenti in Libia per “ragioni di sicurezza”. E questo spostamento anche repentino delle forze Usa aveva consegnato l’immagine di un’America destinata ad abbandonare il terreno del caos libico.

Ma negli ultimi giorni, soprattutto per i movimenti del generale Haftar e per il coinvolgimento di tutti gli alleati americani nel conflitto (oltre che per le potenze rivali) qualcosa sta cambiando. E il Pentagono sembra non voler dare troppo l’impressione di lasciare il terreno agli altri sfidanti. E proprio per questo motivo, l’Italia, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in testa, ha più volte chiesto all’amministrazione Trump un maggiore interesse verso il caos di Tripoli dopo l’offensiva degli uomini dell’Esercito nazionale libico. Inviti cui il senatore Graham ha risposto parlando di un un possibile contraccambio: l’invio di truppe italiane nel nord-est della Siria.

A conferma di un rinnovato interesse americano verso quanto sta accadendo in Libia arriva anche la notizia del rientro delle forze speciali Usa nell’ovest del Paese. Come riporta Formiche, da quanto si evince dalle fonti libiche, le unità statunitensi arriveranno a Misurata, la città-stato che si è schierata con Fayez al-Sarraj e che da tempo ha convenuto di seguire il piano delle Nazioni Unite: piano che fra l’altro è sostenuto proprio dagli Stati Uniti. Ed è proprio a Misurata che l’asse fra Roma e Washington potrebbe ricomporsi sul fronte libico, perché è lì che ci sono le truppe italiane, lì abbiamo i nostri migliori contatti dopo Tripoli. Ed è da lì che riparte il piano di Trump per la guerra in Libia. Un piano che vede l’Italia primo partner per l’amministrazione americana: a condizione di non commettere errori.

http://www.occhidellaguerra.it/libia-st ... i-lincoln/



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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 17:21 
E te pareva che lo "Zio-sio" non si intrufolava nella bega condominiale Libica….ora l'alimentano perchè è il loro pane!, non possono ignorare gli ordini di Sio.[:306]
Vedremo quanti vantaggi avremo con la loro entrata in campo. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 18:20 
mmmmm…….. un mercenario egiziano disertore ha rivelato che nell'armata di Haftar operano anche consiglieri militari francesi. Quindi la situazione diventa ancora più imbarazzante, soprattutto per quanto riguarda i rapporti intraeuropei. A questo punto L'Italia, se vuole evitare brutte sorprese sul fronte petrolifero, deve: 1) mantenere buoni rapporti con l'Egitto sponsor di Haftar, e questo significa silenziare il nostro Presidente della Camera. 2) chiedere il coinvolgimento degli USA, anche se questo significa di promettere l'invio di soldati in Siria, visto che gli americani non fanno più niente gratis, ammesso che l'abbiano mai fatto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 18:24 
Occhio che abbiamo già indispettito gli americani, se andiamo in Siria ci giochiamo la possibilità di trattare coi russi da partner.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Guerra in Libia
MessaggioInviato: 15/04/2019, 18:25 
Ma non servono i caccia americani..
Così si passa dalla parte del torto..

Basta fornire un po' di munizioni e bombe
A sarraj e misurata,
Poi c pensano loro a liquidare haftar..



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