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Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 08:27

x regolare i conti haftar
avrebbe potuto aspettare le elezioni..
così..
si complica tutto..

altrimenti si separa in 2 la libia,
cirenaica e tripolitania.
a ognuno i suoi pozzi...

e tutti felici e contenti..

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 11:45

Haftar controlla 2 terzi dei pozzi... a Sarraj restano le briciole.

Senza contare le conseguenze a lungo termine di una spartizione del Paese, anche come precedente....

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 12:06

Putin disse, tempo fa:" chi ha dato agli occidentali, il diritto di uccidere Gheddafi?"

Se l'è legata al dito, evidentemente. Solo che lui non agisce come gli americani, che sembrano un branco di elefanti quando si muovono: stringe accordi, patti, si avvicina lentamente. Sostenendo Haftar si è messo in una botte di ferro, agli americani non rimaneva che prenderne atto e accodarsi.

Trump sa che il casino in Libia l'hanno combinato Barry Soetoro e la complessata satanista pedofila, ergo non sa bene come muoversi, visto che nel frattempo si sono mossi prima i russi (le armi di Haftar sono made in Russia) .
Gli americani hanno inviato si le portaerei, ma a che servono? Non possono mica bombardare Al Serraj, essendo stato messo li dall'Onu. Neanche Haftar, visto che in teoria lo "sostengono". Resteranno li a guardare, che altro dovrebbero fare...

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 12:22

Infatti, le portaerei stanno lì per bombardare l' eventuale cantiere di un porto russo in Libia... [:0]

Capisci bene che sarebbe l' inizio della WWIII...

Secondo me se non prendiamo ora l' occasione di giocare come mediatori e salvare i caproni barbuti di entrambi e i cavoli nostri brilleremo al buio...

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 12:27

TheApologist ha scritto:Gli americani hanno inviato si le portaerei, ma a che servono? Non possono mica bombardare Al Serraj, essendo stato messo li dall'Onu. Neanche Haftar, visto che in teoria lo "sostengono". Resteranno li a guardare, che altro dovrebbero fare...

Non pensi che oltre a quelle grosse portaerei ci siano anche altri "canali" di dialogo=? Le guerre non scoppiano così da un giorno all'altro infatti in Nordcorea giravano anche li portaerei e sottomarini americani e tutti scommettevano che un attacco sarebbe scattato da un giorno all'altro e invece non è stato così.

Nb: personalmente credo che Haftar iniziando quella battagliuzza con Serraj abbia soltanto lanciato i dadi sul tavolo ed ora starà valutando il miglior alleato con cui stare.

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 12:41

Certamente ma Putin non avrà aspettato tanto solo per vederlo cambiare casacca all' ultimo momento... Avrà pure un Piano [:291]

E se supera la "linea rossa" di Trump lo scontro potrebbe diventare inevitabile...

Credo che presto sarà l' ora giusta per Conte di invitare tutti a Pratica di Mare...

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 12:47

sottovento ha scritto:Nb: personalmente credo che Haftar iniziando quella battagliuzza con Serraj abbia soltanto lanciato i dadi sul tavolo ed ora starà valutando il miglior alleato con cui stare.

L'ha già scelto, viste le armi e gli aerei che utilizza...
Poi magari ci sono cose che noi non sappiamo, per esempio "si dice che" Al Serraj sia culo e camicia con i fondamentalisti islamici, quindi probabilmente fa comodo un po' a tutti levarlo di mezzo. Solo che essendo "benedetto" dall'ONU non è così semplice.
Lo scenario libico è complicato perché ci sono mille tribù che agiscono per conto loro a seconda delle convenienze, decine di nazioni alle spalle che trascinano per la giacchetta tizio e caio, mille interessi... Un ginepraio.
Gheddafi aveva detto che l'avremmo rimpianto, e infatti era molto meglio avere a che fare solo con lui e basta. Folcloristico, ma inoffensivo...

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 13:31

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La presenza di militari italiani a Misurata viene vista a Bengasi come atto ostile, il possibile consolato italiano a Bengasi viene visto da Tripoli come evento tale da far incrinare i rapporti con Roma. Comunque la si veda, la presenza italiana in Libia in questo momento non appare ben vista. Non è una buona notizia per il nostro governo ed il nostro paese, alle prese con la necessità di premere sull’acceleratore sul dossier libico sotto un profilo diplomatico, ma di fatto impelagato nel pantano che è diventata l’intera Libia.

Rinviata apertura del consolato a Bengasi

La nostra presenza nella città più importante della Cirenaica è da anni al centro delle cronache. Nel 2006 la diplomazia italiana vive con apprensione la giornata del 17 febbraio, quando il consolato italiano di Bengasi viene assaltato da manifestanti inviperiti dalle vignette su Maometto mostrare su Rai Uno dall’allora ministro Calderoli. La nostra sede diplomatica viene circondata ed assaltata, con saccheggi e devastazioni che creano un certo sconcerto in Italia ed in Libia. A seguito dell’avanzata dei gruppi jihadisti a Bengasi nel dopo Gheddafi, la città non viene più ritenuta sicura e dunque la nostra rappresentanza viene chiusa. La riapertura di un consolato italiano in Cirenaica viene vista come cartina di tornasole, nei mesi scorsi, della strategia di Roma sulla Libia.

Da paese che può già vantare la presenza di un’ambasciata a Tripoli, unico caso occidentale fino ad oggi, l’Italia avrebbe l’opportunità di porre operativa una sede diplomatica anche nell’est della Libia, a dimostrazione del dialogo avviato con Haftar. Ma oggi lo scenario è cambiato e dalla capitale libica fanno sapere che un’eventuale apertura del consolato a Bengasi verrebbe interpretato come “atto ostile”. Dunque da Roma il governo preferisce fermarsi. Per la verità la riapertura della nostra sede diplomatica è prevista già ad inizio anno, ma rinviata per motivi burocratici. Adesso però il rinvio appare “sine die”: l’esecutivo vuole prendere tempo dopo le richieste arrivate dal ministero degli esteri tripolino. Anche perché, spiegano fonti della Farnesina a La Stampa, in Cirenaica da giorni sarebbero in atto manifestazioni anti italiane. Lo scenario, in poche parole, si complica.

Italia tra due fuochi

La terzietà voluta di cui Conte parla dalla Cina, dove afferma “né con Al Sarraj e né con Haftar, ma con i libici”, se da un lato è la stessa che permette all’Italia nei mesi scorsi di aspirare al ruolo di guida della cabina di regia sulla Libia, a conflitto in corso sembra porre Roma tra due fuochi. Al Sarraj giudica ogni mossa verso Haftar come ostile, altrettanto fa il generale quando vede l’Italia mantenere i propri soldati a Misurata ed i propri rapporti con Tripoli. I libici non sembrano al momento fidarsi o, per meglio dire, chiedono all’Italia una decisa scelta di campo: essere terzi, per i principali protagonisti dello scacchiere libico, equivale ad una posizione “ibrida” mal digerita in un momento in cui entrambe le parti provano a scavalcare l’altra.

Dal canto suo da Roma, come detto, si preferisce prendere tempo. L’Italia già da mesi sembra accettare la possibilità di un Haftar a guida di un esercito unificato al culmine delle tappe del piano elaborato dalle Nazioni Unite. E dopo la chiamata di Trump al generale della Cirenaica, da Roma una soluzione del genere viene vista come inevitabile, prima o poi. Per questo si prova ad essere equidistanti e ad aspettare che il tempo (e la diplomazia) faccia la propria parte. Il problema però è che entrambe le fazioni libiche iniziano a spazientirsi: l’attesa viene interpretata come inattività del nostro paese e l’Italia, mentre osserva da un punto privilegiato la situazione diventare sempre più ingarbugliata giorno dopo giorno, rischia di rimanere con il tempo appoggiata alla finestra.

http://www.occhidellaguerra.it/libia-ni ... rischioso/

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 14:34

Immagine

econdo il sito MarineTraffic, l’imbarcazione parte dalla Bulgaria il 20 aprile scorso ed arriva dopo cinque giorni presso la rada del porto di Misurata. La bandiera esposta non passa certo inosservata: la nave infatti, chiamata “Shahr e Kord”, batte bandiera iraniana ed apparterrebbe ad una società ricollegabile ai Guardiani della Rivoluzione, per tal motivo raggiunta dalle sanzioni volute dagli Usa contro Teheran.

Adesso il natante, un portacontainers, si trova sotto sequestro a Misurata, ma in tanti si chiedono il motivo del suo approdo in Libia. In un momento come quello attuale contraddistinto dalla guerra a Tripoli, l’arrivo nella città che fornisce più milizie al governo di Al Sarraj pone a diversi attori internazionali diversi quesiti sul ruolo dell’Iran nel dossier libico.
Le parole del portavoce di Haftar

Ma in primis è proprio in Libia che l’approdo della Shahr e Kord desta scalpore. A partire dai vertici dell’Lna, il Libyan Nation Army guidato dal generale Haftar. Proprio il portavoce dell’uomo forte della Cirenaica, organizza nei giorni scorsi una conferenza stampa per intervenire sulla nave iraniana presente a Misurata: “Chiediamo a Ghassan Salame e al Consiglio di sicurezza di informare i libici del contenuto della nave iraniana ancorata nel porto di Misurata – dichiara Al Mismari, portavoce di Haftar – I libici, l’intera regione regionale e la comunità internazionale hanno il diritto di conoscere il contenuto della nave iraniana”.

L’Lna dunque, tira in ballo l’Onu: secondo i sospetti che trapelano da Bengasi, sede del quartier generale dell’esercito di Haftar, la preoccupazione è che dentro quei container vi siano rinforzi proprio per i misuratini. E che dunque la presenza della nave iraniana nel porto della città libica, sia autentica dimostrazione della presa di campo fatta da Teheran nel contesto libico. Al Mismari chiede poi all’intera comunità internazionale il motivo per la quale la nave, nonostante sia soggetta alle sanzioni internazionali, riesca ad arrivare fino in Libia senza essere intercettata. Il portavoce di Haftar quindi, nel ribadire i suoi sospetti sulla nave iraniana, chiede una decisa presa di posizione da parte della comunità internazionale.
Le reazioni da Tripoli

Dalla capitale libica la risposta è affidata ai comunicati ufficiali del ministero dell’interno, guidato da Fatih Bishagha. In effetti, viene confermata la presenza della nave iraniana, la quale è posta sotto sequestro in quanto per l’appunto essa appare raggiunta dalle sanzioni internazionali. Tuttavia, dopo i primi controlli, secondo il ministero dell’interno non sarebbero state riscontrate anomalie all’interno dei container. Nella giornata di sabato, come rileva SpecialeLibia.it, il procuratore generale ha anche rilasciato delle dichiarazioni secondo cui sono in corso attualmente delle indagini da parte delle autorità libiche e che il sequestro è destinato a protrarsi fino a conclusione delle stesse.

L’irritazione da parte di Haftar però per adesso permane. Sia perché da giorni si vocifera che l’Iran, in funzione anti saudita, potrebbe aver iniziato ad appoggiare segretamente Misurata e dunque il premier Al Sarraj, visto che Haftar è finanziato anche da Riad. Sia perché, nonostante l’approdo indisturbate della nave iraniana soggetta a sanzioni a Misurata, non si registrano decise prese di posizione da parte della comunità internazionale. Il giallo della Shahr e Kord è destinato a rimanere a lungo.

http://www.occhidellaguerra.it/nave-ira ... GDHmp1qAjo


Insomma ..TUTTI, meno che la nostra MARINA! [:246]

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 15:58

Toh! se questa notizia che l'Iran starebbe dalla parte di Sarraj è confermata, per me è la chiave di volta di tutto il casino libico perchè a quel punto Haftar passerebbe molto probabilmente dalla parte degli Usa (i quali sono con noi!), ed ecco che Haftar avrebbe tutte le potenzialità per espugnare anche la Tripolitania e dopo lasciare in pace gli interessi italiani. Ma non solo, prenderemmo 2 piccioni con 1 fava poiché a ciò si aggiungerebbe l'altro vantaggio di avere una Libia unitaria con un unico riferimento governativo e ciò rappresenterebbe un enorme passo avanti anche per i flussi migratori.

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 16:03

Ufologo 555 ha scritto:Insomma ..TUTTI, meno che la nostra MARINA! [:246]

Si ma, a parte quello... Non si capisce più niente... Sembra una festa di compleanno con TROPPI invitati! :D

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 18:22

.. dove tutti cercano di "soffiare sulle candeline"! [:291]

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 18:51

E qualcun altro si mangerà la Torta. [:302]

Re: Guerra in Libia

29/04/2019, 19:14

.... Macron. [:306]

Re: Guerra in Libia

06/05/2019, 17:40

https://it.sputniknews.com/opinioni/201 ... -in-libia/
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