si ha un conflitto quando due o più variabili entrano in rotta di collisione o collidono.
questo é talvolta o spesso inevitabile e succede anche dentro di noi,oltre che esteriormente :
a)dentro di noi ,a livelli diversi che vanno dall'inconscio più profondo al conscio
b)esteriormente sull'interfaccia tra noi e il mondo esterno e,naturalmente,nel mondo esterno indipendentemente da noi
la soluzione di un conflitto é possibile solo se:
1)le variabili coinvolte ne sono coscienti
2)si considerano capaci di risolverlo
3)trovano insieme una soluzione o più soluzioni
4)hanno e usano le risorse necessarie per realizzare questa soluzione
5)la realizzano effettivamente e ne verificano i risultati
QUESTO È VERO PER OGNI CONFLITTO DA QUELLO INTERIORE PERSONALE
A QUELLI INTERNAZIONALI
Non esiste un'altro modo per gestire la conflittualità :
reprimerla,misconoscerla,svalutarla,lasciarla esplodere liberamente senza controllo non sono soluzioni ma probloemi ulteriori che l'aggravano
un'altra pseudosoluzione dei conflitti é il pacifismo,cioé quell'atteggiamento
che ricerca la pace a tutti i costi o che crede ad una possibile esistenza
aconflittuale,come se il conflitto fosse pericoloso,negativo.
HO PARLATO DI SCIENZA DEI CONFLITTI intendendo con questa definizione
L'INSIEME DEGLI STRUMENTI COGNITIVI UTILI PER GESTIRE E RISOLVERE LA CONFLITTUALITÀ SECONDO I PUNTI DEFINITI IN PRECEDENZA.
Lo scopo di questa scienza o intelligenza dei conflitti é la loro risoluzione
secondo i punti descritti
il come di essa sta nei punti indicati e nella loro realizzazione punto per punto e il motivo,il perché di essa é una motivazione umanitaria e libertaria interiore ed esteriore che trova nella dichiarazione dei diritti umani
la sua espressione migliore.
IN BREVE,QUESTO È IL MIO PENSIERO RIGUARDO LA PACE E LA CONFLITTUALITÀ.
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