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MessaggioInviato: 17/07/2014, 19:46 
Che si sappia in tutta la costa nord dell'Africa e, soprattutto, in quella sub sahariana: giungere in Europa a bordo di schiatte guidate da inqualificabili soggetti meglio noti come “scafisti”, non solo è possibile in virtù dell'indecisionismo italiano nel sistema pubblico ma anche grazie all’ingresso sul mercato dei privati. Semplificazione necessaria per introdurre il contesto entro il quale giunge, attraverso l’agenzia Redattoresociale.it, l’ultima novità in tema di risposte alla piaga dell’immigrazione incontrollata. Ci penserà infatti “Phoenix 1”, 43 metri di natante battente bandiera maltese, a individuare e avvicinare i barconi zeppi di poveri cristi e non: fornirà loro assistenza, cibo, acqua, coperte, medicinali, insomma affiancherà le navi di Mare Nostrum impegnate nella tragica conta. Dei morti e dei vivi.

Si chiama Moas, acronimo inglese di “Migrant offshore aid station”, roba che a primo acchito sa tanto di Bono Vox e di senso di colpa occidentale. Ne ha parlato l’altro giorno una delle più antiche agenzie di stampa, la Reuters, oltre al The Guardian. Che hanno descritto il progetto di Regina Catrambone, imprenditrice italiana di stanza a Malta, dove vive da circa 7 anni insieme al marito Christopher, ingegnere statunitense. La facoltosa signora folgorata dal Papa sulla via di Lampedusa («Quando vedemmo il suo sguardo fisso nella telecamera mentre diceva che chiunque potesse far qualcosa per i migranti aveva il dovere di farlo, fu allora che prendemmo la decisione») ha ingaggiato l’ex comandante delle forze militari maltesi Martin Xuereb, che guiderà e sarà responsabile dell’originale imbarcazione.

La nave è stata acquistata in Virginia (Usa), ribattezzata “Phoenix 1”, ed è equipaggiata con una pista per due aerei senza piloti, i famosi droni che hanno non solo la caratteristica di potersi muovere liberamente e a velocità sostenuta rispetto a qualsiasi nave (arrivano a quasi 240 chilometri orari), ma soprattutto la possibilità di individuare le carrette del mare che trasportano di tutto, dal disperato vero al delinquente vero. Il problema sono le soluzioni. Quella ideata a suon di dollari, euro e/o sterline dai coniugi italo-statunitensi è, in linea teorica e volendo pure pratica, encomiabile, se non fosse che rappresenta un incentivo ulteriore: partiamo, mal che vada ci recupera qualcuno, pubblico o privato cambia poco.

Fermo restando che si tratta anche di capire, ove mai avvenisse, dove verranno trasportati gli immigrati una volta recuperati in acqua da “Phoenix 1”. Gli ideatori di questo primo servizio privato - scommettiamo che qualcuno lo trasformerà in business vero e proprio? - sostengono che si limiteranno ad affiancare i soccorritori ufficiali e faranno da trait-d’union dinamico con i centri di salvataggio. Come pure ci sarebbe da chiarire la relazione potenziale con chi quell’umanità dolente la conduce sulle nostre coste: in parole povere, con gli scafisti come la mettiamo, che fanno, li arrestano loro? Con quale autorità o mandato? Si capisce che l’idea è bella, ma poi c’è la realtà.

Quanto sia costata non si sa, si parla di milioni di euro sin qui impiegati. Dice la signora Catrambone: «A breve partiremo con il crowdfunding, una colletta, per imbarcare nuovi finanziatori privati. Se avessimo fatto il contrario avremmo perso tempo e qui c’è da fare in fretta». Giusto, ma cosa? Considerate le premesse “culturali” dell’operazione (Moas è una delle tante Ong “Boldrini's way” che girano negli ambienti giusti del volontariato, dove si usano poco i termini straniero o immigrato per non dire clandestino, l’unico ammesso è migrante) ci si lascia assalire dall’interrogativo se da questo primo esperimento ne deriveranno altri: pare quasi una legalizzazione del traffico di esseri umani. Di impiegare analoghi sforzi per andare alla fonte di questo flagello non se lo sogna nessuno. Forse è poco chic, sicuramente è più caritatevole.

di Peppe Rinaldi

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... aiuto.html


..ora e'logico domandarsi,ma poi questi privati si sobbarcheranno pure i costi di tutto cio',o dovra' essere ancora il cittadino italia a dovere farlo,a scapito di tanti italiani che sono in poverta' totale


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MessaggioInviato: 17/07/2014, 19:53 
(Lo dicevo che sotto, sotto c'è un traffico .....) [8D]



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MessaggioInviato: 29/07/2014, 17:28 
Cita:
Povera Italia: un immigrato costa il doppio di un agente

Tra alloggio e altre spese un clandestino che si fa registrare «guadagna» molto più del poliziotto o del militare che lo accoglie allo sbarco. È l'altra faccia dell'emergenza


A Lampedusa come a Pozzallo, a Marsala come ad Agusta. Quando arriva una nave carica di disperati, marinai e poliziotti non hanno tempo di ricordare Pasolini e la sua Valle Giulia .

Ma quando gli immigrati vengono trasferiti nelle strutture ricettive, scatta la «lotta di classe». Con un paradosso.

Nel Mezzogiorno, calcola l'Istat, la soglia di povertà per un single è pari a 706 euro al mese. Gli immigrati, una volta registrati, ricevono un reddito mensile di 900 euro netti al mese (30 euro al giorno per le spese personali). Altri 900 euro vanno a chi li alloggia (altri 30 euro al giorno: nel marsalese non ci sono più posti liberi nei bed and breakfast; ed ormai ci sono famiglie che li accolgono anche a casa pur di recuperare 30 euro). E 600 euro vanno a coprire le spese assicurative.

Nel complesso, ogni immigrato che accetta la registrazione costa allo Stato 2.400 euro al mese. Tanto per fare un esempio, un poliziotto guadagna la metà. Un Volontario di Marina che lo salva dal barcone dello scafista riceve 900 euro al mese. Esattamente lo stesso che prende l'immigrato dopo qualche giorno. In compenso, non ha nessuno che gli paga l'alloggio o la scheda di 5 euro per il telefonino.

Con 2.400 euro di reddito mensile, l'Istat ricorda che nel Mezzogiorno una famiglia di 5 persone (padre, madre e 3 figli adolescenti a carico) scavalla la soglia di povertà, stimata in poco più di 2.000 euro mensili.

Il disagio delle Forze dell'ordine e militari nei riguardi dell'Operazione Mare Nostrum inizia a lievitare. Per il momento (forse per uniformarsi alle tradizioni della ligure Roberta Pinotti) il fenomeno è limitato al mugugno. Ma c'è. È sempre più forte.

Al Viminale, per esempio, iniziano a preoccuparsi per un fenomeno che si sta diffondendo tra gli immigrati: segno che alcuni di loro sono stati indottrinati alla partenza. Molti disperati che arrivano sulle nostre coste rifiutano di rilasciare le impronte digitali (alcuni si bruciano i polpastrelli). Il motivo è chiaro. Se lo facessero, i loro dati (al di là del nome che forniscono) verrebbero messi nel data-base europeo. Invece, preferiscono farsi registrare come rifugiati politici nei paesi del Nord Europa, in Olanda soprattutto. Il rischio che temono all'Interno è che l'Olanda possa chiudere le frontiere e rispedire in Italia gli immigrati.

Al Viminale, ma anche alla Marina militare, poi, ricordano che Mare Nostrum ha prodotto un altro fenomeno che ha favorito l'aumento delle vittime in mare. La costante presenza delle navi militari italiane a poche miglia di distanza dalle acque libiche ha portato gli scafisti ad utilizzare imbarcazioni sempre più vecchie e poco sicure. Prima dovevano reggere il mare fino a Lampedusa. Ora devono fare poche miglia per incrociare una «nave grigia» con la bandiera italiana a poppa.

I centri d'accoglienza, grazie a questo sistema, sono ormai al collasso. E gli immigrati vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale. In pochi giorni sono atterrati a Malpensa ed a Torino Caselle 12 voli noleggiati per trasferire dalle parti di Novara gli ex disperati in sedi della Croce rossa od in altre individuate dalla Protezione civile. A trasferirli dagli aeroporti alle sedi di accoglienza, pullman militari. Su questi mezzi, però, i poliziotti non salgono. Per non creare tensioni, dicono. In realtà, sembra per non avere problemi con i sindacati interni. Pochi giorni fa in Sicilia è esplosa una rivolta in un centro d'accoglienza. Gli immigrati protestavano perché era saltato il collegamento Sky per i Mondiali di calcio.



di Fabrizio Ravoni



Roma



Lo stipendio mensile di un poliziotto, mentre un marinaio semplice prende appena 900 euro





Il costo in euro al mese di ogni immigrato accolto in Italia tra alloggio, assicurazione e altre spese


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 41114.html


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MessaggioInviato: 29/07/2014, 19:54 
[^]




(Non posso rivelare chi me l'ha passato ...) [:246]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 29/07/2014, 20:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/07/2014, 08:18 
Ora. a parte gli scherzi, qui non ci rendiamo conto che Qualcuno vuole AFFONDARE l'Italia! Siamo alla pari del trasporto dei negri dall'Africa! Non è possibile una situazione del genere ...
Sempre quel Qualcuno promette chissà cosa a questi "disgraziati" (che poi non credo proprio che siano loro a pagare questi "viaggi", perché con gli stessi soldi sarebbero RICCHI nei loro Paesi)!
Qui occorre indagare, non indignarsi e basta; certo, poi se si fa come "pirla" Pia che da le case ai rom e quelli pretendono anche la parabolica "Sky" per vedere le partite .... siamo messi davvero bene! [8)]
E intanto anche gl'italiani SPROFONDANO in tasse sempre più care!
Ed i "grillini"? stanno a .."guardare"! [^] Nessuna linea politica concreta; sono sempre in ... attesa... De ché?
W l'Italia!



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MessaggioInviato: 10/08/2014, 09:53 
Alé!



Quell'ondata di sbarchi ci costa 12 miliardi l'anno
Ma i calcoli relativi al 2011 non tengono conto delle spese per Mare nostrum: se ne sono andati 600 milioni




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Ma i calcoli della fondazione Leone Moressa relativi al 2011 non tengono conto delle spese per l'operazione Mare nostrum: finora se ne sono andati 600 milioni.

http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens



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MessaggioInviato: 10/08/2014, 10:01 
..pensa un po aiutandoli a casa loro non si sarebbe speso manco un decimo,qui c'e' qualkuno che ci vive e ingrassa...........con sta situazione.....[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 10/08/2014, 10:02, modificato 1 volta in totale.

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ma è un piano fatto dai potenti per mescolare la razza qui in europa, lo hanno già detto insider. addirittura si parla di navi che traghettano questi al largo e poi li mettono sopra ste bagnarole. lo hanno detto dei pescatori che hanno visto il tutto. naturalmente insabbiano tutto i media. è csoì cè un piano dietro, avranno anche altri fini oltre il mescolare.


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MessaggioInviato: 10/08/2014, 11:54 
Così quando la gente si stuferà e agira di conseguenza, faranno intervenire le forze di polizia europea e avremo così perso definitivamente la poca sovranità che ci è rimasta.
I politici italioti sono complici e meritano che la gente li mandi a casa.



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MessaggioInviato: 10/08/2014, 13:18 
Cita:
greenwarrior ha scritto:


I politici italioti sono complici e meritano che la gente li mandi a casa.


..ma pure occorrerebbe una bella norimberga italica....... [;)] [;)]


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MessaggioInviato: 10/08/2014, 15:09 
Class action a tutela degli agenti impegnati in ‘Mare Nostrum

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07 agosto 2014


Una class action contro il ministero dell’Interno per la mancata tutela ai poliziotti impegnati nell’operazione Mare Nostrum, molti dei quali avrebbero contratto la Tbc.

L’hanno presentata questa mattina il sindacato Consap e l’associazione Assotutela, sottolineando che vi potranno aderire tutti i poliziotti impegnati in Mare Nostrum o in attività correlate con i migranti che hanno patito danni sanitari a vario titolo.

“Sembra che l’attenzione data alle forze dell’ordine impegnate nell’operazione Mare Nostrum sia inversamente proporzionale all’attenzione data ai migranti: sempre più attenzione a chi arriva in Italia e sempre meno a chi l’Italia la difende e ne garantisce la sicurezza – ha affermato il segretario del Consap Giorgio Innocenti – Ed è questo è il motivo per cui il numero dei poliziotti impegnati nelle operazioni di accoglienza profughi, contagiati dalla Tbc o risultati positivi al test di Mantoux, sta aumentando in maniera preoccupante”.

Secondo il sindacato, la “profilassi per la salvaguardia e la tutela dei poliziotti non solo è insufficiente ma anche ben al di sotto degli standard di altri paesi”.

Vi sarebbe stata infatti, ha detto l’avvocato Luisa Cicchetti di Assotutela, “da parte degli organi preposti una reiterata violazione della normativa in materia di protezione del personale, con un danno alla salute, morale e biologico del soggetto colpito e della propria famiglia, ma anche erariale ed economico in un paese dove la Sanità ha già ritardi cronici”. Di qui la decisione di promuovere la class action.

“A maggior ragione adesso, con l’avanzata del virus Ebola, ben più preoccupante di Tbc e Scabbia, la tutela di tutti i poliziotti, e quindi dell’intera cittadinanza, non può più attendere – ha sottolineato ancora Innocenzi – Spiace constatare come tutto ciò si poteva evitare qualora il ministero si fosse ‘disturbato’ a ‘leggere se stesso’, e cioè le diverse circolari e raccomandazioni da attuarsi in favore degli operatori delle forze di polizia i quali per la molteplicità ed eterogeneità dei servizi che sono chiamati a svolgere possono essere esposti a potenziali rischi biologici”.

Presente alla presentazione della class action anche Alberto Mancini, poliziotto risultato positivo alla Tbc in servizio al Servizio centrale per l’immigrazione. “Spero che la mia disavventura – ha detto – possa servire da monito affinché non si ripresentino più problemi di questo tipo nelle case dei poliziotti Italiani”.


[align=right]Source: Class action a tutela degli ag...le di Sicilia – Blog Sicilia [/align]



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MessaggioInviato: 26/08/2014, 16:24 
Troppi sbarchi, la polizia cede

"Non riusciamo a controllarli"

Molti clandestini non vengono neppure identificati dopo lo sbarco. E i centri di accoglienza sono al collasso




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Le forze dell'ordine confermano che numerosi immigrati non vengono identificati dopo l'approdo in Italia. E così sono liberi di chiedere asilo politico in altri Paesi.

http://www.ilgiornale.it/

Strano, tutti giovani e aitanti! Oppure donne incinte con bambini; e gli anziani?
Sarà questa la ...CONQUISTA? [8D]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 26/08/2014, 16:25, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/08/2014, 16:26 
Sull'islam aveva ragione quella "pazza" di Oriana Fallaci

L'odio per l'Occidente, il fallimento dell'integrazione: in queste righe sembra di leggere la cronaca di oggi ...

Leggete queste righe come fossero un saggio scritto ieri, e avrete una valida analisi dei fatti di attualità degli ultimi giorni. Ma, com'è ovvio, le righe che seguono sono state scritte da Oriana Fallaci non in queste ore, ma all'indomani dell'11 settembre del 2001, dopo l'attacco alle Torri Gemelle. Parole scritte con rabbia e con l'intensità di cui lei era capace, ma anche con coraggio. Un coraggio che dette fastidio a chi preferiva non intendere le sue ragioni. Abbiamo deciso di ripubblicare un estratto dei suoi scritti sul rapporto tra l'Islam e l'Occidente, che si possono leggere in versione integrale nei libri editi da Rizzoli.


Un atto di giustizia rileggerli oggi che il quadro è ancora più chiaro e molti, che le davano della pazza, sono costretti ad ammettere che invece ci aveva visto giusto.



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Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell'Apocalisse dell'evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l'Orgoglio . Continuai con La Forza della Ragione . Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L'Apocalisse . I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l'accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l'accusa di vilipendio all'Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical-chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all'Occidente, Culto-della-Morte, Suicidio-dell'Europa, Sveglia-Italia-Sveglia.
Il nemico è in casa

Continua la fandonia dell'Islam «moderato», la commedia della tolleranza, la bugia dell'integrazione, la farsa del pluriculturalismo. E con questa, il tentativo di farci credere che il nemico è costituito da un'esigua minoranza e che quella esigua minoranza vive in Paesi lontani. Be', il nemico non è affatto un'esigua minoranza. E ce l'abbiamo in casa. Ed è un nemico che a colpo d'occhio non sembra un nemico. Senza la barba, vestito all'occidentale, e secondo i suoi complici in buona o in malafede perfettamente-inserito-nel-nostro-sistema-sociale. Cioè col permesso di soggiorno. Con l'automobile. Con la famiglia. E pazienza se la famiglia è spesso composta da due o tre mogli, pazienza se la moglie o le mogli le fracassa di botte, pazienza se non di rado uccide la figlia in blue jeans, pazienza se ogni tanto suo figlio stupra la quindicenne bolognese che col fidanzato passeggia nel parco. È un nemico che trattiamo da amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza con intensità. Un nemico che in nome dell'umanitarismo e dell'asilo politico accogliamo a migliaia per volta anche se i Centri di accoglienza straripano, scoppiano, e non si sa più dove metterlo. Un nemico che in nome della «necessità» (ma quale necessità, la necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli spacciatori di droga?) invitiamo anche attraverso l'Olimpo Costituzionale. «Venite, cari, venite. Abbiamo tanto bisogno di voi». Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi di addestramento, in centri di reclutamento per i terroristi, e che obbedisce ciecamente all'imam. Un nemico che in virtù della libera circolazione voluta dal trattato di Schengen scorrazza a suo piacimento per l'Eurabia sicché per andare da Londra a Marsiglia, da Colonia a Milano o viceversa, non deve esibire alcun documento. Può essere un terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un massacro, può avere addosso tutto l'esplosivo che vuole: nessuno lo ferma, nessuno lo tocca.
Il crocifisso sparirà

Un nemico che appena installato nelle nostre città o nelle nostre campagne si abbandona alle prepotenze ed esige l'alloggio gratuito o semi-gratuito nonché il voto e la cittadinanza. Tutte cose che ottiene senza difficoltà. Un nemico che ci impone le proprie regole e i propri costumi. Che bandisce il maiale dalle mense delle scuole, delle fabbriche, delle prigioni. Che aggredisce la maestra o la preside perché una scolara bene educata ha gentilmente offerto al compagno di classe musulmano la frittella di riso al marsala cioè «col liquore». E-attenta-a-non-ripeter-l'oltraggio. Un nemico che negli asili vuole abolire anzi abolisce il Presepe e Babbo Natale. Che il crocifisso lo toglie dalle aule scolastiche, lo getta giù dalle finestre degli ospedali, lo definisce «un cadaverino ignudo e messo lì per spaventare i bambini musulmani». Un nemico che in Inghilterra s'imbottisce le scarpe di esplosivo onde far saltare in aria il jumbo del volo Parigi-Miami. Un nemico che ad Amsterdam uccide Theo van Gogh colpevole di girare documentari sulla schiavitù delle musulmane e che dopo averlo ucciso gli apre il ventre, ci ficca dentro una lettera con la condanna a morte della sua migliore amica. Il nemico, infine, per il quale trovi sempre un magistrato clemente cioè pronto a scarcerarlo. E che i governi eurobei (ndr: non si tratta d'un errore tipografico, voglio proprio dire eurobei non europei) non espellono neanche se è clandestino.
Dialogo tra civiltà

Apriti cielo se chiedi qual è l'altra civiltà, cosa c'è di civile in una civiltà che non conosce neanche il significato della parola libertà. Che per libertà, hurryya, intende «emancipazione dalla schiavitù». Che la parola hurryya la coniò soltanto alla fine dell'Ottocento per poter firmare un trattato commerciale. Che nella democrazia vede Satana e la combatte con gli esplosivi, le teste tagliate. Che dei Diritti dell'Uomo da noi tanto strombazzati e verso i musulmani scrupolosamente applicati non vuole neanche sentirne parlare. Infatti rifiuta di sottoscrivere la Carta dei Diritti Umani compilata dall'Onu e la sostituisce con la Carta dei Diritti Umani compilata dalla Conferenza Araba. Apriti cielo anche se chiedi che cosa c'è di civile in una civiltà che tratta le donne come le tratta. L'Islam è il Corano, cari miei. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani. È incompatibile col concetto di civiltà.
Una strage in Italia?

La strage toccherà davvero anche a noi, la prossima volta toccherà davvero a noi? Oh, sì. Non ne ho il minimo dubbio. Non l'ho mai avuto. E aggiungo: non ci hanno ancora attaccato in quanto avevano bisogno della landing-zone, della testa di ponte, del comodo avamposto che si chiama Italia. Comodo geograficamente perché è il più vicino al Medio Oriente e all'Africa cioè ai Paesi che forniscono il grosso della truppa. Comodo strategicamente perché a quella truppa offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà. Ma presto si scateneranno. Molti italiani non ci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi. Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi.
Multiculturalismo, che panzana

L'Eurabia ha costruito la panzana del pacifismo multiculturalista, ha sostituito il termine «migliore» col termine «diverso-differente», s'è messa a blaterare che non esistono civiltà migliori. Non esistono principii e valori migliori, esistono soltanto diversità e differenze di comportamento. Questo ha criminalizzato anzi criminalizza chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e chiama il Male col proprio nome. Che l'Europa vive nella paura e che il terrorismo islamico ha un obbiettivo molto preciso: distruggere l'Occidente ossia cancellare i nostri principii, i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra civiltà. Ma il mio discorso è caduto nel vuoto. Perché? Perché nessuno o quasi nessuno l'ha raccolto. Perché anche per lui i vassalli della Destra stupida e della Sinistra bugiarda, gli intellettuali e i giornali e le tv insomma i tiranni del politically correct , hanno messo in atto la Congiura del Silenzio. Hanno fatto di quel tema un tabù.
Conquista demografica

Nell'Europa soggiogata il tema della fertilità islamica è un tabù che nessuno osa sfidare. Se ci provi, finisci dritto in tribunale per razzismo-xenofobia-blasfemia. Ma nessun processo liberticida potrà mai negare ciò di cui essi stessi si vantano. Ossia il fatto che nell'ultimo mezzo secolo i musulmani siano cresciuti del 235 per cento (i cristiani solo del 47 per cento). Che nel 1996 fossero un miliardo e 483 milioni. Nel 2001, un miliardo e 624 milioni. Nel 2002, un miliardo e 657 milioni. Nessun giudice liberticida potrà mai ignorare i dati, forniti dall'Onu, che ai musulmani attribuiscono un tasso di crescita oscillante tra il 4,60 e il 6,40 per cento all'anno (i cristiani, solo 1'1 e 40 per cento). Nessuna legge liberticida potrà mai smentire che proprio grazie a quella travolgente fertilità negli anni Settanta e Ottanta gli sciiti abbiano potuto impossessarsi di Beirut, spodestare la maggioranza cristiano-maronita. Tantomeno potrà negare che nell'Unione Europea i neonati musulmani siano ogni anno il dieci per cento, che a Bruxelles raggiungano il trenta per cento, a Marsiglia il sessanta per cento, e che in varie città italiane la percentuale stia salendo drammaticamente sicché nel 2015 gli attuali cinquecentomila nipotini di Allah da noi saranno almeno un milione.
Addio Europa, c'è l'Eurabia

L'Europa non c'è più. C'è l'Eurabia. Che cosa intende per Europa? Una cosiddetta Unione Europea che nella sua ridicola e truffaldina Costituzione accantona quindi nega le nostre radici cristiane, la nostra essenza? L'Unione Europea è solo il club finanziario che dico io. Un club voluto dagli eterni padroni di questo continente cioè dalla Francia e dalla Germania. È una bugia per tenere in piedi il fottutissimo euro e sostenere l'antiamericanismo, l'odio per l'Occidente. È una scusa per pagare stipendi sfacciati ed esenti da tasse agli europarlamentari che come i funzionari della Commissione Europea se la spassano a Bruxelles. È un trucco per ficcare il naso nelle nostre tasche e introdurre cibi geneticamente modificati nel nostro organismo. Sicché oltre a crescere ignorando il sapore della Verità le nuove generazioni crescono senza conoscere il sapore del buon nutrimento. E insieme al cancro dell'anima si beccano il cancro del corpo.
Integrazione impossibile

La storia delle frittelle al marsala offre uno squarcio significativo sulla presunta integrazione con cui si cerca di far credere che esiste un Islam ben distinto dall'Islam del terrorismo. Un Islam mite, progredito, moderato, quindi pronto a capire la nostra cultura e a rispettare la nostra libertà. Virgilio infatti ha una sorellina che va alle elementari e una nonna che fa le frittelle di riso come si usa in Toscana. Cioè con un cucchiaio di marsala dentro l'impasto. Tempo addietro la sorellina se le portò a scuola, le offrì ai compagni di classe, e tra i compagni di classe c'è un bambino musulmano. Al bambino musulmano piacquero in modo particolare, così quel giorno tornò a casa strillando tutto contento: «Mamma, me le fai anche te le frittelle di riso al marsala? Le ho mangiate stamani a scuola e...». Apriti cielo. L'indomani il padre di detto bambino si presentò alla preside col Corano in pugno. Le disse che aver offerto le frittelle col liquore a suo figlio era stato un oltraggio ad Allah, e dopo aver preteso le scuse la diffidò dal lasciar portare quell'immondo cibo a scuola. Cosa per cui Virgilio mi rammenta che negli asili non si erige più il Presepe, che nelle aule si toglie dal muro il crocifisso, che nelle mense studentesche s'è abolito il maiale. Poi si pone il fatale interrogativo: «Ma chi deve integrarsi, noi o loro?».
L'islam moderato non esiste

Il declino dell'intelligenza è il declino della Ragione. E tutto ciò che oggi accade in Europa, in Eurabia, ma soprattutto in Italia è declino della Ragione. Prima d'essere eticamente sbagliato è intellettualmente sbagliato. Contro Ragione. Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l'Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l'affogar dentro lo stagno, è contro Ragione. Non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza, è contro Ragione. Accettare passivamente le sciocche o ciniche menzogne che ci vengono somministrate come l'arsenico nella minestra è contro Ragione. Assuefarsi, rassegnarsi, arrendersi per viltà o per pigrizia è contro Ragione. Morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell'Avvenir è contro Ragione.
Ecco cos'è il Corano

Perché non si può purgare l'impurgabile, censurare l'incensurabile, correggere l'incorreggibile. Ed anche dopo aver cercato il pelo nell'uovo, paragonato l'edizione della Rizzoli con quella dell'Ucoii, qualsiasi islamista con un po' di cervello ti dirà che qualsiasi testo tu scelga la sostanza non cambia. Le Sure sulla jihad intesa come Guerra Santa rimangono. E così le punizioni corporali. Così la poligamia, la sottomissione anzi la schiavizzazione della donna. Così l'odio per l'Occidente, le maledizioni ai cristiani e agli ebrei cioè ai cani infedeli.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 46778.html



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MessaggioInviato: 28/08/2014, 00:48 
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Il governo requisisce le case e i sindaci alzano le barricate

I Comuni si ribellano contro i possibili espropri per ospitare gli immigrati. Altra iniziativa: profughi negli hotel di Venezia per ripagare gli albergatori in crisi


Sarà che i prefetti non sanno più che pesci pigliare per gestire l'emergenza immigrazione ma il diktat di quello di Brescia ha dell'incredibile: «Sono pronto a requisire luoghi pubblici e privati per dare ospitalità agli stranieri».

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Ultimatum che ha fatto arricciare il naso a molti sindaci, uno dei quali ha preso carta e penna e rispedito al mittente la minaccia: «La diffido a requisire qualsiasi struttura/immobile comunale e/o privato sul territorio del Comune - scrive Andrea Bianchi, sindaco di Trenzano - senza l'indispensabile preventivo consenso del legittimo proprietario». Nervi a fior di pelle e la situazione, visti i continui sbarchi, non potrà che peggiorare.

L'escalation parte il 19 agosto scorso quando il viceprefetto Salvatore Rosario Pasquariello convoca gli amministratori locali per aggiornare la lista dei posti disponibili in provincia. Sono già stati individuati 347 letti sparsi sul territorio: 12 a Calvagese della Riviera, 50 all'asilo notturno Pampuri di Brescia, 12 alla Caritas di Boario, più di cento sparpagliati in 4 hotel di Brescia e così via. Offerta troppo bassa rispetto all'invasione in atto e la prefettura cerca in tutti i modi di convincere i sindaci che «immigrato è bello». Senza esito. Così, il 20 agosto, parte la circolare, accompagnata da un articolo di un giornale locale in cui si dice che «Il rifugiato non ruba lavoro. Lo crea». È l'opinione del presidente di una onlus che dà ospitalità agli stranieri e che il prefetto fa propria per persuadere i sindaci a spalancare le proprie porte ai nuovi arrivi. Ma la minaccia è questa: «La situazione che si sta delineando... potrebbe costringere già nell'immediato quest'ufficio ad adottare soluzioni che consentano di affrontare l'emergenza... consistenti nell'adozione di provvedimenti di requisizione d'urgenza di idonee strutture... ex art. 2 del T.U.L.P.S.».

In pratica requisire alberghi e/o appartamenti di privati sfitti per metterci i profughi. Il più lesto a ribellarsi all'ipotesi è il sindaco di Trenzano che ha già risposto «picche» via lettera: «Sia permesso rammentare alla S.V. che, secondo quanto disposto nella Costituzione... la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge e può essere, solo nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale. Nella fattispecie non si ravvede quale interesse generale italiano... possa giustificare requisizioni di strutture pubbliche e/o private a italiani». E ancora: «Ci sono italiani, imprenditori, artigiani ed operai, sull'orlo della disperazione, alcuni dei quali suicidi, a causa della gestione folle di questo Stato...».

Se il prefetto di Brescia minaccia espropri, quello di Venezia va in ginocchio da Federalberghi per avere la lista di «strutture di modeste dimensioni e di categoria medio-bassa» dove poter piazzare un po' di stranieri. In fondo, è il ragionamento del prefetto, con 35 euro al giorno per ogni immigrato, gli albergatori potrebbero rifarsi di una stagione opaca visto il clima. Nel nordest, è vero, ha piovuto moltissimo; ma sul fronte delle polemiche è addirittura prevista grandine. Il senatore della Lega, Raffaele Volpi, invoca il «fronte comune»: «Tutti i sindaci si ribellino a questa politica sciagurata». Mentre il deputato bresciano Davide Caparini tira in ballo Alfano: «Ennesimo caso in cui il prefetto da inutile diventa dannoso. E non potrebbe essere differentemente dato che è la longa manus del ministro che un giorno promette di sospendere la raccolta dei clandestini sulle coste del Mediterraneo e il giorno dopo fa un decreto per finanziare con altri 130 milioni di euro Mare Nostrum».


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 46971.html


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Ma 'ndà do' cacchio prendono 'sti soldi ...! [^]




Ancora sbarchi in Sicilia. E gli scafisti praticano sconti famiglia per migranti

Arrestati quattro presunti scafisti egiziani: hanno incassato 2.800 dollari a passeggero adulto. Oltre 400 migranti sbarcano a Palermo



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Le indagini hanno permesso di accertare che un gruppo di migranti era partito dall’Egitto e un altro era in Libia pronto a ricongiungersi davanti alle coste di quest’ultimo Paese per affrontare il viaggio.

Hanno cambiato barca più volte e poi, una volta in acque internazionali, hanno chiesto soccorsi. In base a quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato 2.800 dollari a passeggero adulto, per un totale di 700.000 dollari.

Da quanto è emerso dalle indagini, ci sarebbero anche "sconti" famiglia per i migranti che vogliono intraprendere il viaggio in mare alla volta dell’Europa. Il costo del viaggio per le famiglie variava da caso a caso a seconda del numero di persone dalle quali era composta e dall’età dei minorenni. Intanto non si placa l'ondata di sbarchi. Questa mattina è arrivato nelle acque del porto di Palermo il mercantile maltese con a bordo 415 immigrati: tra loro 97 minori, compresi 11 neonati, e 76 donne, due delle quali incinte. Numerosi i nuclei familiari. I profughi, soprattutto siriani, palestinesi, egiziani e sudanesi, erano stati soccorsi nel Canale di Sicilia.



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