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 Oggetto del messaggio: Buco ozono: registrato record sull'Artico
MessaggioInviato: 05/04/2011, 13:32 
Buco ozono: registrato record sull'Artico
Esa: venti molto forti hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord


05 aprile, 13:22

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http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 37487.html

ROMA - Una perdita record di ozono sull'Artico e' stata registrata in marzo dal satellite Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il fenomeno e' stato causato da venti molto forti che hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord, generando temperature molto basse. Questa massa d'aria fredda, per effetto della luce solare, ha rilasciato in marzo prodotti dei clorofluorocarburi (Cfc), come atomi di cloro e bromo, veri e propri distruttori dell'ozono.

Sull'argomento e' intervenuta anche l'Organizzazione metereologica mondiale (Omm). La distruzione è dovuta alla persistenza nell'atmosfera di sostanze nocive e ad un inverno molto freddo nella stratosfera, spiega l'Omm da Ginevra. Le osservazioni diffuse dall'ente internazionale rivelano che la colonna di ozono ha registrato una perdita di circa il 40% in questa regione tra l'inizio dell'inverno e la fine di marzo. Il precedente record per la distruzione dell'ozono era stato di una perdita di circa il 30% su tutto l'inverno. Per l'Omm, il grado di distruzione dello strato di ozono nel 2011 sopra l'Artico è senza precedenti, ma era prevedibile. Gli esperti avevano infatti annunciato che una grande perdita di ozono sopra l'Artico era possibile nel caso di un inverno stabile e freddo nella stratosfera.

Questa perdita record si è verificata nonostante un accordo internazionale che ha ridotto notevolmente la produzione e il consumo di sostanze nocive per l'ozono (come i clorofluorocarburi e gli halon ) a causa della lunga durata di vita di queste sostanze. Saranno necessari decenni prima che la loro concentrazione torni ai livelli precedenti al 1980, un obiettivo fissato nel Protocollo di Montreal sullo strato di ozono.



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MessaggioInviato: 05/04/2011, 16:07 
Cita:
Perdita record di ozono sull’Artico

4 Aprile 2011
Il satellite dell’ESA Envisat ha misurato in marzo dei livelli minimi record di ozono sul settore euro-atlantico dell’emisfero settentrionale.

Il record minimo è stato causato da venti insolitamente forti, noti come vortice polare, che hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord, impedendole di mischiarsi con l’aria alle medie latitudini e generando, così, temperature molto basse.


Le temperature nell'Artico
Durante il mese di marzo questa massa d’aria fredda, colpita dalla luce del sole, ha rilasciato, soprattutto nella parte più bassa della stratosfera, a circa 20 km dalla superficie, atomi di cloro e bromo, prodotti dei clorofluorocarburi (CFC), che distruggono l’ozono.
Lo strato atmosferico di ozono si trova a circa 25 km di altitudine e agisce da filtro solare, proteggendo gli organismi viventi sulla Terra dai nocivi raggi ultravioletti, che possono essere dannosi per la vita marina e aumentare il rischio di cancro della pelle.



Comparazione dell'ozono nel 2010 e nel 2011
Le temperature stratosferiche nell’Artico mostrano forti variazioni da inverno a inverno. L’ultima volta che si sono registrate temperature stratosferiche insolitamente basse sul Polo Nord è stato nel 1997. I ricercatori stanno tentando di capire perché in questi due anni gli inverni artici siano stati così rigidi e se questi eventi, apparentemente casuali, siano invece statisticamente correlati al cambiamento climatico globale.



Misurazioni del cloro artico
Mark Weber dell’Università di Brema ha dichiarato: «Le misurazioni effettuate dagli strumenti Sciamachy, MIPAS e GOMOS a bordo di Envisat stanno fornendo informazioni uniche sull’ozono, che aiuteranno i ricercatori a separare cambiamenti chimici e dinamici e ad identificare l’influenza del cambiamento climatico sulla stratosfera. È perciò essenziale che questi strumenti continuino ad effettuare tali misurazioni il più a lungo possibile».

Dati tecnici e immagini qui
http://www.esa.int/esaCP/SEMNK44SZLG_Italy_1.html

Fonte: http://www.esa.int/esaCP/SEMNK44SZLG_Italy_0.html



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MessaggioInviato: 03/10/2011, 16:56 
buco nell'ozono grande 3 volte la Germania

Parigi, 3 ott. (TMNews) - Per la prima volta nella storia, si è aperto sull'Artico un buco nello strato di ozono di dimensioni pari a tre volte la superficie della Germania. Provocato da un freddo eccezionale al Polo nord, questo buco si è spostato per un paio di settimane sopra i cieli dell'Europa dell'Est, della Russia e della Mongolia, le cui popolazioni sono state esposte a livelli elevati di raggi ultravioletti. "Per la prima volta, la diminuzione è tale perché si possa ragionevolmente parlare di buco dell'ozono in Artico", si legge nello studio pubblicato ieri dalla rivista scientifica britannica Nature.

L'ozono, una molecola composta da tre atomi di ossigeno, si forma nella stratosfera, dove filtra i raggi ultravioletti che potenzialmente sono in grado danneggiare la vegetazione e gli esseri umani, causando in particolare tumori della pelle e cataratte.
Questo scudo naturale è regolarmente attaccato, a livello dei due Poli, in inverno e in primavera, in parte a causa dei clorofluorocarburi utilizzati dlall'uomo per esempio con i sistemi di refrigerazione e con gli aerosol. Grazie al protocollo firmato nel 1985 a Montreal la produzione di Cfc è ormai quasi inesistente.
Sarebbe quindi il freddo intenso il fattore principale della distruzione dell'ozono. Normalmente il buco dell'ozono è molto più marcato al Polo Sud (Antartide) che al Polo Nord (Artico).

http://notizie.virgilio.it/esteri/natur ... 56541.html


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MessaggioInviato: 17/09/2012, 19:30 
Si sta chiudendo il Buco nell’Ozono


Il buco dell’ozono si sta chiudendo. Dal 1987, anno in cui venne scoperta “fessura” sull’Antartide nello scudo che ci protegge dai raggi ultravioletti del sole, gli scienziati affermano che il buco si sta chiudendo.
Arrivato a misurare 25 milioni di Km2 nel 2000 sopra il Polo Sud, oggi il buco si è ridotto a poco più di dodici milioni di chilometri, meno della metà. Anche i dati anomali del 2011 (legati all’eccezionale freddo al polo sud) stanno rientrando nel 2012. Il Buco si creava regolarmente sul Polo Sud tra Agosto e Novembre di ogni anno (vedi grafico sotto). La fascia di ozono è la più importante difesa naturale contro l’azione dei raggi nocivi provenienti dal Sole e dallo spazio (ultravioletti) e funziona come uno scudo perché difende la vita degli esseri viventi. Questi raggi interferiscono nella crescita delle piante e creano problemi riproduttivi ai microrganismi marini, ovvero il plancton, cibo indispensabile per la vita degli animali che vivono nel mare. Significa che, senza ozono, gli Oceani rimarrebbero completamente privi di vita. Ora, però, dobbiamo esaminare quali saranno le conseguenze sul clima terrestre di questa “riparazione”.

Circa 10-15 anni fa si prospettava la scomparsa entro qualche decennio della fascia d’ozono, a causa dell’inquinamento causato dall’uomo: fino agli anni ‘80 si usavano quotidianamente nelle lavorazioni industriali e nelle composizioni delle bombolette spray alcuni gas chiamati CFC (clorofluorocarburi) i quali, alzandosi nell’atmosfera, penetravano nell’ozono e lo distruggevano; Nel 1990 si è deciso di non utilizzare più questi gas, che sono stati sostituiti da altri, meno dannosi per l’ambiente e dopo qualche anno, per l’inerzia dei fenomeni, si sono visti I risultati.

Non si sa esattamente quali effetti (specie sulla temperature) causera’ la chiusura del buco, visto che i raggi solari, entrando dal buco, scaldavano la superficie marina e contribuivano a creare un maggior numero di nuvole che, a loro volta, riflettevano verso lo spazio la luce del Sole.

Comunque la notizia e’ che uno dei “eco-tormentoni catastrofisti” cui siamo stati sottoposti per almeno 3-4 lustri, s’e’ andato a far benedire, con buona pace di chi vedeva nel 2065 il buco dell’ozono esteso all’intero pianeta e l’apocalisse prossima. Rammento che questo tormentone era certamente nella top ten insieme a: effetto serra, deforestazione, nucleare, scioglimento ghiacciai, inalzamento temperature dei mari, smog, desertificazione, etc.

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Source: Si sta chiudendo il Buco nell’Ozono | Rischio Calcolato



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MessaggioInviato: 23/08/2014, 12:21 
I più recenti dati sull'atmosfera terrestre, da parte dei satelliti della NASA, mostrano una quantità sorprendentemente alta di un composto nocivo per l'ozono che continua a permeare l'atmosfera anche decenni dopo che è stato vietato in tutto il mondo. Inoltre, la sua esatta origine è ora sconosciuta. Si parla del CCl4, o tetracloruro di carbonio. Il composto era usato in passato in prodotti per pulizie, estintori o lavatrici a secco. Nel 1987 il suo uso è stato vietato dal Protocolo di Montreal insieme ad altri clorofluorocarburi che distruggevano l'ozono e contribuivano ad allargare il buco dell'ozono sopra l'Antartide. Sono state poi registrate zero nuove emissioni di CCl4 nell'atmosfera tra il 2007 ed il 2012. Tuttavia, questa nuova ricerca mostra che le emissioni di CCl4 nel mondo toccano una media di 39 kilotoni all'anno, circa 30% del picco precedente al trattato internazionale.

"Non dovremmo affatto vedere qualcosa del genere" ha spiegato Qing Liang, climatologo della NASA presso il Goddard Space Flight Center, ed autore principale dello studio. "E' adesso ovvio che o ci sono perdite industriali non identificate o grandi emissioni provenienti da siti contaminati, oppure ci sono sorgenti sconosciute di CCl4."

Nel 2008, il CCl4 era responsabile per circa l'11% del cloro responsabile per la distruzione dell'ozono in alta quota, e questo comunque non sarebbe abbastanza da alterare il trend delle sostanza nocive. Gli scienziati e responsabili delle regolamentazioni stanno cercando di capire qual'è la fonte.

Per quasi un decennio, gli scienziati avevano dibattuto sul perché i livelli di CCl4 nell'atmosfera sono diminuiti più lentamente di quanto si aspettavano, quindi i dubbi su quest'argomento non sono nuovi. Le stime di cui si parla nascono dalle previsioni riguardo a come la radiazione solare, insieme ad altri processi naturali, possono distruggere i composti in causa nell'atmosfera. "Ci chiediamo se c'è una perdita fisica di CCl4 che ancora non comprendiamo o se ci sono sorgenti di emissioni che non sono identificate o segnalate" ha spiegato Liang.

Con zero emissioni segnalate tra il 2007 ed il 2012, le concentrazioni del composto sarebbero dovute calare a circa 4% ogni anno. Le osservazioni da terre mostrano un declino di appena 1% all'anno.

Per capire meglio questa discrepanza, Liang ed i suoi colleghi hanno usato un modello climatico della NASA, chiamato "3-D GEOS Chemistry Climate Model", insieme ai dati delle reti globali di osservazioni da terra. Le misurazioni del CCl4 usate nello studio sono state fatte da scienziati del Laboratorio per la Ricerca sulla Terra, della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), insieme all'Università del Colorado.

Le simulazioni della chimica atmosferica globale e le perdite di CCl4 dovuta all'interazione con il suolo e gli oceani indicano che c'è una sorgente non identificata di CCl4. I risultati rappresentano anche la prima stima di media globale riguardo alle emissioni tra il 2000 ed il 2012.

Oltre alle sorgenti inspiegabili di CCl4, il modello mostra anche che i composti chimici restano nell'atmosfera 40% più a lungo del previsto. I dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters del 18 Agosto.

"Le persone ritengono che le emissioni di sostanze dannose per l'ozono si siano fermate dopo il Protocolo di Montreal" ha spiegato Paul Newman, capo del programma per la ricerca sull'atmosfera del Goddard Space Flight Center e co-autore dello studio. "Sfortunatamente, c'è ancora qualche grande sorgente di CCl4 la fuori nel mondo."

http://www.nasa.gov/press/2014/august/o ... _XtnPl_t8E

http://www.link2universe.net/2014-08-21 ... er-lozono/


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MessaggioInviato: 23/08/2014, 12:25 
Gli scienziati sono stipendiati ... Per cui, qualche cosa la devono pur dire!
Una volta il "riscaldamento"globale; un'altra il "buco" dell'ozono; un'altra l'era "glaciale"; ma perché non si danno al gossip? Farebbero più bella figura ...[;)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: Buco ozono: registrato record sull'Artico
MessaggioInviato: 05/01/2018, 18:24 
Cita:
Il buco dell'ozono si sta riducendo


Il buco dell'ozono si sta riducendo. A raccogliere "prove dirette" di una "riduzione del 20% dal 2005" del buco dell'ozono sono stati gli scienziati della Nasa che oggi hanno reso noti i risultati delle osservazioni realizzate con gli strumenti a bordo del satellite Aura in orbita dal 2004. La riduzione del buco dell'ozono è stata osservata, riferisce la Nasa, nei mesi invernali dal 2005 al 2016.

"Vediamo molto chiaramente che il cloro dei CFC sta scendendo nel buco dell'ozono e che quindi si sta verificando una riduzione dell'ozono" ha detto l'autore principale dello studio Susan Strahan, scienziata dell'atmosfera del Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt, nel Maryland che ha messo in relazione la riduzione del buco dell'ozono con gli effetti del divieto internazionale dei clorofluorocarburi, i gas usati un tempo in frigoriferi e spray.



http://www.adnkronos.com/sostenibilita/ ... CAucP.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Buco ozono: registrato record sull'Artico
MessaggioInviato: 13/07/2018, 17:58 
Cita:

Il buco dell’ozono sull’Antartide è scomparso


L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha comunicato che il buco dell’ozono sull’Antartide è scomparso. I dati sono stati ricevuti dall’apparato spaziale Sentinel 5P durante delle indagini nell’atmosfera a novembre 2017.

La dichiarazione dell'ESA è stata accompagnata da un'immagine a giudicare dalla quale il buco dell'ozono, che copriva metà dell'Antartide, si è ritirato il 26 novembre scorso.

Questo significa che forse in futuro il buco non si formerà più. Inoltre, questi sono solo i dati primari di questo velivolo spaziale, che sono stati messi in accesso aperto.

Inoltre, il satellite Sentinel-5P ha registrato il rilascio di biossido di azoto nella troposfera in Europa, Africa, India e Medio Oriente. Il rapporto dell'Agenzia Spaziale Europea rileva che l'inquinamento atmosferico è più evidente nelle grandi città e lungo le rotte navigabili.

L'esperto russo sullo strato di ozono dell' Istituto di ricerca dell'Artico e dell'Antartico Vladimir Radion da parte sua, ha spiegato che il buco dell'ozono sopra l'Antartide appare ogni autunno, ma poi si ritira e riappare alla fine dell'anno.

Secondo lui, "da novembre a maggio non ci sono buchi nello strato di ozono sull'Antartide". Nei commenti con Sputnik l'esperto ha anche detto che le misurazioni devono essere effettuate durante la notte polare, che c'è nel sud del mondo d'estate, così per ora non ci sono dati sul contenuto di ozono nell'atmosfera.


Radionov ha detto che gli scienziati russi nella stazione di Novolazarevskaya hanno misurato lo strato di ozono dal 1986. Durante questo periodo (comprese le spedizioni nell'Artico del 2014-2017), da settembre a novembre, è stata registrata una subsidenza sinusoidale del livello dello strato di ozono a valori inferiori a 200 unità Dobson. Lo scienziato ha spiegato in questo caso che si considera un buco dell'ozono quando il contenuto di ozono è meno di 220 unità Dobson.



https://it.sputniknews.com/mondo/201807 ... antartide/


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 Oggetto del messaggio: Re: Buco ozono: registrato record sull'Artico
MessaggioInviato: 29/10/2018, 21:50 
Cita:

Il buco nell'ozono si sta ritirando


Il buco nell'ozono si sta ritirando e continuerà così fino a dicembre di quest'anno. Lo fa sapere il servizio di monitoraggio dell'atmosfera Copernico (Cams), implementato dall'Ecmwf (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio) per conto dell'Unione Europea. Complessivamente, nel 2018 il buco dell'ozono nell'Antartico era già più piccolo di quanto osservato tra fine anni '90 a metà degli anni 2000.

Il buco nell'ozono è causato principalmente da sostanze chimiche prodotte dall'uomo che migrano verso la stratosfera e vengono disgregate dalla luce solare. Gli atomi risultanti, distruggono l'ozono nell'atmosfera, consentendo alle radiazioni ultraviolette, potenzialmente dannose, di raggiungere la Terra.

In seguito a una cooperazione internazionale senza precedenti tra più Paesi, che culminò nella firma del Protocollo di Montreal, le sostanze chimiche più dannose dagli anni '90 sono state bandite, o sono in fase di ritiro, con il risultato che lo strato di ozono si sta lentamente riprendendo. Le proiezioni indicano che tornerà ai livelli precedenti al 1980 tra il 2050 e il 2070.

"Nelle ultime settimane, il nostro monitoraggio ha mostrato che il buco dell'Antartico ha smesso di crescere e che i livelli di ozono stratosferico si stanno lentamente riprendendo, un fenomeno che continuerà fino a dicembre - spiega Richard Engelen del Cams - la tendenza a lungo termine indica un recupero dello strato di ozono entro i prossimi decenni".

Informazioni dettagliate e regolari sullo strato di ozono sono essenziali per garantire l'esecuzione del protocollo di Montreal. Cams fornisce alcune di queste informazioni monitorando quotidianamente lo strato di ozono combinando dati satellitari e modelli di computer.



http://www.adnkronos.com/sostenibilita/ ... AOSgN.html


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