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Un libro racconta....
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Autore:  utente3892 [ 17/04/2011, 19:00 ]
Oggetto del messaggio:  Un libro racconta....

"Pentagate. Altri documenti sull'11 settembre"
di Thierry Meyssan , ed. Fandango 2002

Secondo la versione ufficiale,
(F.B.I.) un Boeing di oltre 100 tonnellate e 38 metri di apertura alare ha attraversato i tre edifici. L'orifizio dal quale è entrato, di forma rettangolare, misura da 5 a 6 metri di larghezza. Il foro di uscita, di forma circolare, misura 3.30 metri di diametro.

Immagine

Il Boeing si sarebbe "gassificato" a 3000°, al piano rialzato del palazzo, senza danneggiare i piani superiori.
La freccia bianca rappresenta la traiettoria dell'apparecchio e la sua punta il luogo dove è "spuntato fuori il muso"....

Una serie di misteri mai chiariti
(filmato da non perdere)

http://www.pentagonstrike.co.uk/pentagon_it.htm#Main

Autore:  utente3892 [ 17/04/2011, 23:05 ]
Oggetto del messaggio: 

(continua)

Undici Settembre - Tutto venne provato prima

Tra il febbraio 2000 e il giugno 2001 il NORAD, North American Aerospace Defense Command, mise in opera una serie di esercitazioni e manovre sulla difesa aerea “contro-terrorismo”.
Le manovre hanno coinvolto velivoli a reazione pilotati a distanza, piccoli aerei pilotati per simulare i missili cruise e velivoli dirottati con un
profilo d’attacco a bassa quota verso grandi città.
Per queste simulazioni vennero impiegate molte risorse umane, tecnologiche e finanziarie.
Venne messo a punto un software speciale per poter integrare i dati dei radar appartenenti a differenti servizi. Attacchi simulati su Savannah, in Georgia e su Panama City, in Florida, vennero visualizzati su sofisticati diagrammi messi a punto specificamente nei quali una combinazione di drones a reazione e microjet monoposto rappresentavano missili cruise e aerei suicidi che attaccavano a bassa quota.
Il primo giugno 2001, giorno decisivo per la simulazione, il capo di Stato Maggiore diramò “l’Aircraft Piracy order CJCSI-3610.10” a tutti gli
equipaggi degli aerei militari per “resistere ai dirottatori con tutta la forza necessaria incluso l’utilizzo delle armi da fuoco.”
Copie di questo ordine vennero inviati anche a Donald Rumsfeld, Colin Powell, George Tenet, Robert Mueller e al National Security Council, ma apparentemente il Consigliere Condoleza Rice, durante la sua testimonianza davanti alla Commissione d’Inchiesta sull’11 settembre, non se l'è ricordato!

Fonti: Pasadena Star-News - April 22, 2004
San Gabriel Valley Tribune - April 22, 2004
Whittier Daily News - April 22, 2004
USA Today - April 19, 2004

Autore:  utente3892 [ 18/04/2011, 20:31 ]
Oggetto del messaggio: 

11 settembre 2001: per non dimenticare!

Cronologia degli accadimenti


- 1991 – 1997: Le aziende petrolifere Texaco, Unocal, Shell, BP, Amoco, Chevron e Exxon-Mobil si sono impegnate nello stato ex sovietico del Kazakhstan che dispone di enormi riserve petrolifere. Il governo kazaco ha ottenuto 3 miliardi di dollari per i diritti di sfruttamento e successivamente le ditte si sono impegnate a fornire 35 miliardi di dollari in investimenti industriali e strutturali.
La Unocal Oil Company ha firmato un accordo con il regime dei taliban e anche con i loro oppositori per la costruzione di un oleodotto attraverso l’Afghanistan fino al Pakistan e di lì all’Oceano Indiano. Nel dicembre 1997 rappresentanti taliban hanno partecipato a un convegno nella sede centrale della Unocal per discutere sull’oleodotto. Nel 1998 però disordini interni in Afghanistan hanno reso impossibile la costruzione dell’oleodotto. In un memorandum della Unocal, a firma di Dick Cheney, si dichiara che il progetto sarebbe stato completato in 5 anni.

- 1998 – 2000: L’ex presidente americano George Herbert Walker Bush effettua due viaggi privati in Arabia Saudita per conto della Carlyle Group. Qui incontra la famiglia bin Laden

- Gennaio 2001: L’amministrazione Bush ordina all’FBI ed alle altre agenzie di sospendere le investigazioni a carico della famiglia bin Laden

- Febbraio 2001: I talebani si dichiarano pronti a negoziare con gli Stati Uniti.

- 24 Aprile 2001: Larry Silverstein stipula il più grande affare della sua vita: prendendo in affitto per 99 anni le Torri Gemelle. La modica cifra è di 2,3 miliardi di dollari (4800 miliardi di vecchie lire). L’intera struttura era assicurata per 4 miliardi di dollari. Fonte “Il Sole 24Ore”

- 8 Maggio 2001: Il Dipartimenti di Stato, a nome del segretario Colin Powell, stanziò 43 milioni di dollari a favore del Governo talebano per ottenere la loro collaborazione al progettato oleodotto in Afghanistan.

- Maggio 2001: Il deputato Richard Armitage, ex agente segreto si reca in India, mentre il direttore della CIA George Tenet è in visita in Pakistan, dove incontra il leader pakistano generale Pervez Musharraf.

- 10 Giugno 2001: I servizi segreti tedeschi segnalano alla CIA presso l’ambasciata che certi terroristi arabi stavano progettando d’impadronirsi di aerei civili americani per usarli come armi di distruzione contro simboli americani.

- 4-14 Luglio 2001: Osama bin Laden si fa curare per una malattia al fegato (insufficienza renale) nell'ospedale americano di Dubai e incontra un ufficiale della CIA che rientrerà al quartier generale CIA il 15 luglio.

- 11 Luglio 2001: Tre alti funzionari statunitensi: Thomas Simmons ex ambasciatore USA in Pakistan, Karl Inderfurth, assistente segretario di Stato per gli Affari dell’Asia meridionale, Lee Coldren Dipartimento di Stato: incontrano a Berlino membri dello spionaggio russo e britannico e gli informano che gli USA progettano un attacco militare contro l’Afghanistan a ottobre! (The Guardian 22 settembre 2001, BBC 18 settembre e Interpress Service 16 novembre)

- 20 Agosto 2001: Il presidente Putin ordina ai servizi segreti russi di avvertire le loro controparti americane “nei più forti termini possibili” di imminenti attacchi terroristici ad aeroporti ed edifici pubblici. (intervista di Putin alla rete televisiva americana MS-NBC)

- 20 Agosto 2001: Il governo della Francia attraverso l’ambasciata a Parigi e di Washington fece una segnalazione precisa di data esatta, circostanze e luoghi dell’attacco.

- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori sul mercato finanziario di New York acquistano 4744 Opzioni Put della United Airlines. Chi acquista Opzioni Put si impegna a vendere un determinato numero di azioni a un prezzo convenuto, entro un termine stabilito, in pratica scommette sul ribasso di quel titolo, per guadagnarci.
L’acquisto di Opzioni Put in quei giorni delle due compagnie aeree è del 600% superiore al normale!

- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori comprano 2157 Opzioni Put della Morgan Stanley con scadenza ottobre e 12215 Opzioni Put della Merril Lynch. L’aumento del volume di vendite fu del 1200%. La Morgan Stanley e la Merril Lynch avevano gli uffici al 22° piano del WTC

- 10 Settembre 2001: Vengono acquistate 4516 Opzioni Put della American Airlines.

- 11 Settembre 2001: Il generale Mahmud dell'ISI è a Washington per conto dei talebani

- 11 Settembre 2001: Il presidente George Walker Bush si reca in una scuola pubblica a parlare con i bambini, mentre il vicepresidente Dick Cheney si assentò da Washington recandosi nella sicura residenza presidenziale sulle montagne del Maryland. Alle 9:00 viene informato dal capo dello staff che un aereo 14 minuti prima ha colpito la torre nord. Alle 9:05 gli viene detto che anche la seconda torre è stata attaccata. E Bush, come se niente fosse continua a leggere le storia della capretta assieme ai bambini, fino alle 9:25

VOLO 11
Aereo: American Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 7:59 am
Perdita di contatto radio (spegnimento Trasponder): 8:20 am
Lanciato allarme dalla torre Boston: 8:38 am
NORAD (rete radar militare nord atlantica) contatta base militare Otis: 8:44 am
Il Volo 11 è già in vista di Manhattan ma il NORAD avverte la base Otis all’estrema punta del Massachussets a 200 miglia di distanza. Appena al di fuori di Atlantic City è stanziata la 177ma Squadriglia. Sono distanti da NY circa 100 miglia!
I caccia dalla base Otis si alzano in volo: 8:52 am
Impatto sulla Torre: 8:46 am

VOLO 175
Aereo: United Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 8:14 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:42 am
Spegnimento Trasponder: 8:40 am
Impatto sulla Torre: 9:02 am
Alle 9:02, ora d’impatto del secondo Boeing, i caccia militari erano ancora a 70 miglia di distanza!
Velocità dei caccia: 720 miglia/ora
Effettiva velocità dei caccia: 1000-1200 miglia/ora
Tempo per avere un caccia sul luogo del disastro: 50 minuti

VOLO 93
Aereo: United Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto di Newark alle ore 8:42 am
Deviazione dalla rotta di linea: 9:36 am
Spegnimento Trasponder: 9:40 am
Impatto sopra Shanksville: 10:02 am

VOLO 77
Aereo: American Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto Dulles di Washington alle ore 8:20 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:46 am
Spegnimento Trasponder: 8:55 am
Il NORAD ordina il decollo dei caccia dalla base di Langley in Virginia: 9:27 am
La base dista 160 chilometri da Washington. La base Andrews dell’Air Force è a 10 miglia dalla Capitale e ha in dotazione F-16 e F-18.
I caccia dalla base Andrews furono fatti decollare dopo l’impatto sul Pentagono.
Impatto sul Pentagono: 9:37 am

Il primo a dichiarare che un aereo si è schiantato sul Pentagono è stato il segretario della Difesa, Donald Rumsfeld.
Il Pentagono è la zona più sicura e meglio difesa al mondo. Con una serie di cinque batterie contraeree in grado di abbattere qualsiasi cosa si avvicini, missili o aerei. Eppure l’11 settembre, nonostante si sapesse da molto tempo che un aereo si stava dirigendo verso Washington, non si fece nulla.
Sul volo 77 che impattò contro il Pentagono, ci sono moltissimi punti interrogativi.
Ecco le dichiarazioni a caldo - successivamente fatte sparire - di testimoni oculari.

- “L’aereo sembrava poter trasportare otto-dodici persone” (Steve Patterson, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Abbiamo sentito qualcosa che faceva il rumore di un missile, poi abbiamo udito una forte esplosione” (Tom Seibert, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Un aereo, un aereo dell’American Airlines. Ho pensato: c’è qualcosa che non va, vola troppo basso. Poi l’ho visto. Voglio dire, era come un missile da crociera con le ali” (Mike Walter, CNN 12 settembre 2001)

Alcuni punti che non tornano sul Pentagono:

- L’impatto sul Pentagono è avvenuto in maniera perfettamente orizzontale, cosa alquanto difficile, se non impossibile, per un aereo di linea;
- L’aereo non ha toccato il prato d’erba davanti al Pentagono, quindi ha colpito direttamente la costruzione in maniera precisa;
- Dalle foto ufficiali si vede che il foro di entrata dell’aereo, prima che la parete crollasse, ha la forma di rettangolo di circa 5/6 metri di larghezza, mentre il Boeign 757 pesa 100 tonnellate e ha una apertura alare di 38 metri;
- Del Boeing 757 non è rimasto nulla perché la temperatura lo ha letteralmente gassificato a 3000°. I reattori di un aereo però sono brevettati per resistere a temperature elevatissime…
- Secondo il dipartimento della Difesa, il Boeing 757 avrebbe perforato da parte a parte 3 edifici del Pentagono, con un angolo d’incidenza di 45°, e sarebbe uscito al 3° edificio con il muso creando un buco circolare di 2,3 metri! I 3 edifici perforati sono rimasti miracolosamente in piedi!

ALCUNE DOMANDE PRIVE DI RISPOSTA

- Perché l’aviazione statunitense, conosciuta come la più professionale al mondo, il giorno dell’11 settembre è stata tenuta praticamente a terra?
- Perché i caccia militari sono stati fatti partire in ritardo e dalle basi militari più lontane?
- Perché il presidente degli Stati Uniti George Walker Bush junior dopo aver saputo dell’attacco alle Torri è rimasto per 40 minuti comodamente seduto in classe con i bambini a leggere la favola della capretta? Perché non ha preso immediatamente i comandi della nazione, visto che è il Capo delle forze armate?
- Come mai dopo poche ore dall’attentato si è puntato il dito subito contro il terrorista Osama bin Laden e il dittatore Saddam Hussein?
- Come mai delle 8 scatole nere, 6 non sono mai state trovate e 2, del volo 93 caduto in Pennsylvania, 1 è inutilizzabile e l’atra è muta? Ogni aereo civile ha in dotazione 2 scatole nere (il cui vero colore è arancione), e servono a registrate i dati di volo e le voci della cabina. Esse sono costruite per resistere agli incidenti più incredibili: tranne che all’11 settembre…
- Com’è possibile che dalle macerie del volo 93 è stato recuperato intatto un manoscritto vergato dal presunto capo dei terroristi Mohamed Atta?
- Com’è possibile che a diversi isolati dalle Torri Gemelle è stato trovato un passaporto di uno dei dirottatori
- Come mai le Torri Gemelle brevettate e costruite per supportare anche un impatto aereo sono crollate su se stesse come un castello di carte
- Perché i terroristi avrebbero dovuto lasciare in una macchina parcheggiata vicino alle Torri un Corano e un manuale di volo scritto in arabo?
- Quali sono i nomi di quei speculatori che un paio di giorni prima dell’attentato hanno acquistato azioni migliaia di Opzioni Put delle due compagnie di linea coinvolte, ben sapendo che sarebbero crollate?
- Perché, nonostante il divieto e il blocco totale dei voli, il 13 settembre 2001 un aereo militare ha accompagnato fuori dall’America almeno 20 elementi della famiglia bin Laden?
- Perché agli agenti dell’FBI è stato impedito dal presidente degli Stati Uniti di interrogare la famiglia bin Laden?
- Perché la Torre Sud è crollata per prima nonostante la Nord che ha bruciato per più di un’ora era vistosamente più danneggiata?
- Perché molti affermano di aver udito esplosioni all’interno degli edifici?
- Perché il palazzo adiacente alle Torri è crollato un attimo prima che la Torre crollasse?
- Perché vi sono discrepanze tra la lista dei nomi dei passeggeri e il resoconto ufficiale dei morti?
- Perché gli Stati Uniti hanno bombardato l’Afghanistan nonostante nessuno dei presunti terroristi era afgano o talebano, ma erano quasi tutti arabi?

Libri sull’11 settembre 2001:

- DOPO L’11 SETTEMBRE: POTERE E TERRORE, Noam Chomsky, ed Marco Troppa
- 11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO IN USA, Maurizio Blondet, ed. Effedieffe
- L’INCREDIBILE MENZOGNA, Thierry Meyssan, ed. Fandango
- IL PENTAGATE: ALTRI DOCUMENTI SULL’11 SETTEMBRE, Thierry Meyssan, ed. Fandango
- GUERRA ALLA LIBERTA’ Nafeez Mosaddeq Ahmed, ed. Fazi
- MISTERO AMERICANO di Marina Montesano, edizioni Dedalo

Autore:  utente3892 [ 19/04/2011, 21:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Parla Von Bülow

Il 13 gennaio 2002 il giornale berlinese «Der tagesspiegel» pubblica con rilievo la seguente intervista ad Andreas von Bülow, già ministro tedesco della tecnologia.
«Dopo gli orrendi attentati dell’11 settembre», attacca von Bülow senza esitare, «constato che l’intera opinione pubblica viene forzata a credere a una versione che credo sbagliata»
E segnala: «Ci sono in USA ventisei agenzie di controspionaggio che costano trenta miliardi di dollari l’anno: più dell’intero bilancio tedesco per la Difesa. E non sono state capaci di prevenire gli attacchi (…) Non un sospetto, prima. E per sessanta decisivi minuti, le agenzie militari e di intelligence hanno lasciato a terra i caccia; però quarantotto ore dopo l’FBI presenta una completa lista dei dirottatori suicidi. Ma dieci giorni dopo risulta che sette di loro sono ancora vivi. E perché i capi dell’FBI non spiegano queste contraddizioni? Da dove veniva la lista, e perché era falsa?
Se fossi nei panni del responsabile dell’indagine, io terrei informato regolarmente il pubblico».
Il che non è avvenuto e non avviene in USA, sottolinea l’ex ministro tedesco. Poi torna sullo strano profilo dei «suicidi».
«Si lasciano dietro tracce come una carica di elefanti. Fanno pagamenti con le loro carte di credito, danno i loro veri nomi agli istruttori di volo. Si lasciano dietro auto noleggiate con manuali di volo in arabo. Portano con sé, nel loro viaggio verso il suicidio, ultime volontà e lettere d’addio, che cadono nelle mani dell’FBI perché le hanno messe nel posto sbagliato, con indirizzi sbagliati.
Andiamo! Sono segnali lasciati sul percorso come in una caccia al tesoro per bambini».
Von Bülow non esita a parlare di «lavaggio di cervello collettivo» a cui «le democrazie di massa vengono sottoposte».
«L’immagine del nemico come comunista non funziona più; deve essere sostituita con l’Islam. Non è un’idea mia. Essa viene da Zbigniew Brzezinski e Samuel Huntington, due strateghi che formano l’intelligence e la politica estera americana.
«Già a metà degli anni ’90, Huntington (uno dei fondatori del CFR: Council on Foreign Relations) diceva: “la gente in USA e in Europa ha bisogno di un nuovo nemico da odiare, ciò rafforzerà la loro identificazione con la propria società. Brzezinski, il cane matto, già consigliere di Jimmy Carter, teorizza il diritto esclusivo degli Stati Uniti a impossessarsi delle materie prime del mondo, anzitutto greggio e gas. E questo coincide perfettamente con i desideri dell’industria degli armamenti, delle agenzie d’intelligence, del cosiddetto “complesso militare-industriale”.
«(…) Posso affermare questo: la progettazione dell’attacco è stato un capolavoro dal punto di vista tecnico e organizzativo. Dirottare quattro grossi aerei di linea in pochi minuti e lanciarli sui bersagli entro un’ora con complicate manovre di pilotaggio!
Questo è impensabile, senza l’appoggio, e per anni, di apparati segreti dello Stato e dell’industria».
Ma queste sono le cose che dicono i teorizzatori di complotti!, esclama l’intervistatore.
Von Bülow replica:
«Ah sì, sì: in questo modo coloro che preferiscono seguire la versione ufficiale e politicamente corretta ridicolizzano così chi pone certe questioni. Chiunque dubita delle versione ufficia, non ha le rotelle a posto»
Eppure von Bülow non è un complottista paranoide. Nel 1993, è stato relatore per la SPD (il Partito Socialdemocratico tedesco) nella commissione parlamentare d’inchiesta sulla Stasi, la polizia segreta della Germani Orientale. E’ in quella veste che l’ex ministro s’è fatto un’idea precisa dei «servizi» occidentali. «Né dal BND (il servizio segreto tedesco-occidentale) né dalla CIA abbiamo avuto altro che ostacoli. Nessuna informazione, nessuna collaborazione. Niente»

Autore:  utente3892 [ 20/04/2011, 22:57 ]
Oggetto del messaggio: 

Le Torri: una demolizione controllata a regola d’arte

Si tratta per ora di ipotesi, non di certezze: ma a 10 anni di distanza, il quadro nelle menti dei ricercatori della verità sull’11 settembre è abbastanza avanzato, da poterle dichiarare come plausibili.-->v. finale

Gli aerei non hanno fatto crollare nulla: sono stati lanciati contro le Torri solo per la scena televisiva, per asserire plausibilmente un attentato islamista. In realtà, le Torri erano state in precedenza «preparate» con cariche esplosive. Più precisamente: con un composto bellico detto Termite, che quando innescato brucia a quasi 3 mila gradi, abbastanza da fondere l’acciaio. La Termite è usata nelle cariche cave delle armi anticarro per perforarne le corazzature.

Il professor Steven Jones, docente di fisica alla Brigham Young University, è l’autore di questa ipotesi ed ha condotto gli esperimenti relativi. Ha perso la cattedra. Ciò però, ribattono i debunker, implicherebbe settimane di lavoro da parte di decine di tecnici: cosa impossibile senza dar nell’occhio.

I debunker non hanno mai visto le Twin Towers e non dicono - o non sanno - che cosa erano. Erano locali per uffici a noleggio. In ogni momento, qualche azienda faceva trasloco in entrata o in uscita.

Nelle viuzze posteriori, il sottoscritto ha visto regolarmente, ogni volta che tornava a Manhattan, una quantità di autocarri di traslochi che scaricavano colli voluminosi e coperti da teli grigi scrivanie, computer, poltrone, mobili da ufficio o qualunque altro oggetto - su è giù dagli ascensori di servizio (il totale degli ascensori e montacarichi era di 155); un viavai di facchini dei traslochi di tante ditte diverse, che portavano su i mobili per i nuovi inquilini, o portavano giù quelli dei vecchi che lasciavano gli edifici.

Come si ricorderà forse, l' FBI - su segnalazione di una cameriera messicana - arrestò cinque giovanottoni visti dalla cameriera festeggiare l’esplosione dlele Torri, fotografandosi a vicenda con alle spalle le Torri in fiamme; questi giovanotti, tutti israeliani appena dimessi dal servizio militare, lavoravano come facchini per un’agenzia di traslochi, al Urban Moving Systems, di proprietà di un israeliano, tuttora ricercato. Niente di più plausibile del sospetto che fossero la bassa forza: alcuni di quelli che avevano trasportato i materiali necessari all’attentato, esplosivo e cavi, in forma di colli voluminosi e coperti da teli.
Il fatto che fossero stranieri spiega alquante cose: fra cui il fatto che nessuno parli. Chi sa, è tornato in Israele e tace.
Quei cinque, beccati perchè festeggiavano, sono stati «espulsi verso Israele» (sottratti alle indagini) dal procuratore di New York, l’israelo-americano Michael Chertoff, con doppia cittadinanza, oggi ministro della Homeland Security. Se vi aspettate che un giorno parli lui, avrete da aspettare parecchio.

Quanto agli ingegneri, è ben probabile che siano militari espertissimi di esplosivi, abituati ad eseguire operazioni «coperte» e a tener la bocca chiusa. Potevano anche essere israeliani tutti, e tutti uccel di bosco. Nei piani sfitti altri uomini lavoravano a stendere moquettes, ad alzare pareti di cartongesso, ad adeguare gli impianti elettrici: decine di tecnici potevano usare fiamma ossidrica e martelli pneumatici senza che in questo, nessuno della «security» avrebbe visto nulla di strano: era la vita di ogni giorno dentro le Twin Tower, nelle entrate posteriori di servizio, fuori dagli sguardi del pubblico. Quelle strade laterali erano spesso chiuse al passaggio della gente da transenne. Che recavano cartelli del tipo: «Scusateci, stiamo lavorando per voi», «Carichi pendenti», «Men at work». Questo accadeva tutti i giorni.

Si aggiunga che la «security» delle Twin Towers, l’11 settembre, non era quella solita: il capo era nuovo, era stato appena assunto da un giorno. Era John O’Neill, ex alto funzionario del FBI, che s’era dimesso ad agosto gridando ai quattro venti che la nuova amministrazione Bush ostacolava le ricerche su bin Laden e Al Qaeda. O’Neill è morto sotto le macerie, il primo giorno del suo nuovo impiego. La preparazione possibile degli edifici per la demolizione controllata, se è avvenuta, era avvenuta prima che lui entrasse in servizio.

Si aggiunga ancora che «la maggior parte» dei piani erano sfitti, dunque vuoti (le Twin Tower avevano costi proibitivi; per questo Rudolph Giuliani voleva farle abbattere per costruire al loro posto edifici più moderni). Dentro quei piani vuoti, ci poteva lavorare ogni genere di «operai e tecnici», dopo aver chiuso le porte.

Altri particolari, come l’interruzione programmata di corrente il giorno prima, furono preavvertiti: molte aziende dovettero fare il back-up dei loro computer, qualcuno se lo ricordò. Uno di quei qualcuno, un esperto di finanza, ha preferito andare a lavorare a Londra.

Immagine

TROVATE TRACCE di TERMITE nei resti delle due TORRI !
– ORA E' UFFICIALE!!!

USA 07/Apr. 2011


Ora è ufficiale. Tracce di esplosivi di nano-termite sono state raccolte dai detriti del W.T.C. poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, dottor Steven Jones, ha appurato e confermato la presenza di esplosivo tra le macerie delle Torri gemelle, insieme con un team internazionale di nove scienziati.

Grazie quindi alle prove di laboratorio più approfondite, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati hanno evidenziato che si tratta effettivamente di esplosivi contenenti nano-termite, generalmente in dotazione ai militari.

Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli U.S.A. e che ha segnalato alcuni futuri Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica. Primo autore dello studio è il Dr Niels Harrit, 37 anni, professore di chimica all'Università di Copenaghen in Danimarca ed esperto di nano-chimica, che afferma: "Il rapporto ufficiale presentato dal N.I.S.T. viola le leggi fondamentali della fisica".

Il governo E IL MONDO TUTTO ORA SA che esistono prove inoppugnabili a conferma della presenza di esplosivo Nano-Termite, impiegato per far "implodere" tutte le Torri del W.T.C. il giorno 11 settembre 2001.

the end

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