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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Il club dei falsi dissidenti.
MessaggioInviato: 08/05/2010, 21:57 
La cosa che più rafforza un sistema di potere è l’incapacità dei dominati di vedere tale sistema e di mobilitarsi per contrastarlo. Attualmente nel nostro paese (e non solo) la maggior parte delle persone è in grado di vedere che nella propria vita c’è qualcosa che non quadra, si tratti delle bollette che aumentano in poco tempo, dello stipendio che diventa sempre più misero o del cibo reso sempre più caro e adulterato.
Non vedere i problemi è impossibile, ma ciò nonostante, moltissime persone persistono all’interno della propaganda e non sono in grado di vedere la vera realtà politica, economica e finanziaria.
Diverse falle del potere attuale appaiono evidenti, altre meno. Alcune appaiono soltanto a pochi, a quelli che sanno osservare con più attenzione la realtà.
Non molti si accorgono, ad esempio, dell’attuale “club” di falsi dissidenti che si sta formando in Italia. Si tratta di persone che denunciano disinformazione, corruzione o ingiustizie, ma si guardano bene dall’indicare i veri responsabili di tutto questo, anzi, quando possono, esaltano o prendono ad esempio proprio coloro che in realtà sono gli artefici dei problemi del nostro paese.
Di chi si tratta? Se pochi si accorgono di questi falsi dissidenti significa che si tratta di persone stimate, amate, idealizzate o comunque considerate erroneamente come al di fuori del sistema. E’ proprio in virtù della fiducia che esse suscitano che sono state assoldate e hanno una certa visibilità mediatica, pur denunciando “disinformazione”.

I falsi dissidenti si riconoscono perché godono di uno spazio mediatico che un vero dissidente può soltanto sognare. Essi sono come schizofrenici: lamentano mancanza di attenzione mediatica ma di fatto ne hanno (ad esempio scrivono su importanti testate); criminalizzano l’attuale sistema ma vi appartengono, ricevendo denaro da apposite società ben inserite nel sistema; a parole vorrebbero fare la rivoluzione, ma si guardano bene dall’andare oltre i limiti loro imposti.
Inoltre, essi hanno numerosi paladini che li difendono a spada tratta quando qualcuno osa mettere in dubbio la loro onestà. Ad esempio, da recente il giornalista Paolo Barnard ha definito alcuni falsi dissidenti “idioti”. Pur non condividendo completamente il suo punto di vista (io più che di idioti parlo di “corrotti” perché non credo che queste persone pecchino nelle capacità mentali), non ho potuto fare a meno di notare l’aggressività smisurata che si è abbattuta contro di lui nei post di commento al suo articolo (vedi http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=6097).
In questi post, c’era chi lo definiva matto, chi invidioso, chi ignorante, chi superficiale. Il tono oltre misura dei commenti non poteva non far pensare che si trattasse di persone “fans” dei personaggi in questione.
Il problema non è ammirare un Travaglio o un Grillo – ognuno può fare quello che vuole e continuare a seguirli se lo ritiene giusto e utile – il problema è che i “fans” di questi personaggi sono talvolta oltremodo suscettibili, e si scagliano in modo bestiale contro chiunque abbia il coraggio di mettere in dubbio la buona fede dei loro idoli.
A parte l’intolleranza del voler a tutti i costi che gli altri vedano i loro beniamini esattamente come li vedono loro, che non qualifica di certo queste persone in modo positivo, c’è anche il voler colpire personalmente l’avversario, oltrepassando il luogo di discussione, e pervenendo a metodi incivili e beceri, come gli insulti personali o le polemiche su piccoli dettagli. Quando non si sa competere sul piano argomentativo, si passa a quello emotivo, cercando di destabilizzare la persona facendola apparire matta o invidiosa. Come se andare contro personaggi di regime fosse proficuo o appagante quanto crogiolarsi nell’illusione della loro presunta onestà.
Impedire agli altri di esprimere dubbi sui beniamini che godono del beneplacito del sistema, e accanirsi con post di insulti, sterili polemiche o attacchi inopportuni contro chi ha il coraggio di dire la verità, serve anche a distogliere l’attenzione dal fatto che oggi i media sono controllati quasi del tutto, e persino Internet, che dovrebbe permettere di conoscere meglio fatti e persone, spesso non è altro che lo specchio della realtà mediatica esistente.
Sta di fatto che questi personaggi, finti dissidenti, sotto la guida delle società che li dirigono e controllano, stanno cercando di creare una nuova formazione politica o di avere più peso politico. L’obiettivo sarebbe quello di addomesticare la dissidenza, inducendo anche i più scettici a votare queste formazioni pseudo-dissidenti per assaporare il godimento di vedere innocui e dentro il gregge anche quelli che altrimenti non vi starebbero. E la gioia risulta ancora più intensa quando si tratta di “allineare” persone che si sono accorte che molte cose non quadrano. La vittoria è ancora più grande quando ci fanno credere che stiamo agendo contro di loro, e invece stiamo cadendo nelle loro trappole.
Su cosa si baserà l’inganno? E’ difficile prevedere quanti cadranno nella trappola, ma è possibile capire le caratteristiche che questa formazione avrà: parlerà di buttare fuori i corrotti, di "pulire" il Parlamento, di migliorare le condizioni dei lavoratori o di abbassare gli stipendi e il numero dei parlamentari.
I nuovi personaggi entreranno nell’arena politica esattamente come tutti gli altri, e come gli altri attueranno le stesse tecniche. Alcune tecniche, ad esempio, sono state descritte da un manualetto scritto dall’Associazione spagnola indipendente “La Prosperidad”, che ha fatto una serie di ricerche per far capire ai cittadini come i mass media ingannano. Cito alcuni brani dell’interessante libro (Escuela Popular “La Prosperidad” di Madrid, “Tecniche di disinformazione” Datamews, Roma 2004):
“In una società che voglia essere considerata democratica è necessario che l’informazione sembri libera… il risultato è un sistema ampio e sottile di manipolazione… Ci sono banche che finanziano i mezzi di comunicazione, le imprese che ne sono proprietarie o che ne posseggono le azioni… sull’orientamento dell’informazione influisce l’ideologia dei giornalisti e dei redattori… la loro fedeltà all’impresa ed anche una certa tendenza all’autocensura… Il contesto di una notizia, quello passato e quello presente, è fondamentale per una comprensione ed un’analisi reale. Solo così è possibile valutare seriamente un avvenimento e formarsene un’opinione. Ma quando al lettore mancano gli elementi base di un fatto, è assai difficile che riesca a farsene un’opinione. Ragion per cui… al giornale risulta più facile imporre la sua. La decontestualizzazione può essere di due tipi:
Decontestualizzazione storica… (e) notizie-puzzle: cioè la dispersione e la frammentazione delle cause/effetto di un fatto che ne impediscono, o quanto meno ne complicano, la visione d’insieme e le possibili conseguenze…
In tutti i paesi c’è una lista di “questioni riservate”, censurate e chiuse a tutta l’informazione… La conoscenza (di queste questioni) è proibita per decisione politica… L’informazione sui partiti politici, sulle loro beghe interne, sui loro problemi, è ampia e continua… (mentre) di alcuni argomenti non si parla mai… (ad esempio) delle banche, (delle) multinazionali… implicati nei commerci internazionali più torbidi e redditizzi… (del) Fmi, la Bm, il Gatt, l’Omc… Chi controlla questi organismi? Chi ed in funzione di quali criteri decidono le politiche da attuare?…
La scelta delle fonti risponde spesso ad una strategia di manipolazione…(spesso) la pubblicazione di (un) fatto era funzionale a determinati interessi”.
I falsi dissidenti si metteranno anche loro ad alimentare le beghe politiche, denunciando i mali che affliggerebbero la politica e citando casi di grave corruzione. Ma essi, ad esempio, non chiederanno la soppressione dell’attuale sistema partitico, che è corrotto e manovrato dall’alto, oppure non chiederanno che la sovranità monetaria venga restituita al popolo, e nemmeno segnaleranno lo strapotere dell’impero statunitense quale fonte di numerosi problemi del pianeta: miseria, fame, guerre, torture, massacri, ecc.
Quando questi falsi dissidenti avranno potere politico dovranno obbedire a chi li ha finanziati e a chi ha dato loro quella necessaria visibilità mediatica, che mai nessun vero dissidente potrebbe avere.
Alcuni di questi paladini sono Grillo, Travaglio e Di Pietro. Travaglio, pur non essendo (per il momento) un potenziale candidato politico, rappresenta ormai, per chi è onesto nelle valutazioni, un modello di questo falso dissenso, utile a trastullare la massa impoverita e frustrata. E’ un giornalista che proprio dalle denunce di corruzione di alcuni personaggi politici ha tratto guadagno e fama. Egli però si guarda bene dall’uscire dal seminato in cui i suoi padroni lo hanno messo. Può dire peste e corna di Berlusconi, ma non può fare altrettanto con i banchieri-imprenditori che hanno creato Berlusconi; può denunciare il tal politico o il tal imprenditore, ma non può far emergere le basi truffaldine del sistema, denunciando i crimini che avvengono in Medio Oriente o nel Terzo Mondo. Travaglio è esperto nel vendere se stesso. Protetto e avallato da coloro che lo hanno assoldato, egli fa quello che deve fare: mettere la realtà sul piano di singole persone e dettagliate beghe politiche o giudiziarie. Nonostante l’esistenza di corrotti e mafiosi, per Travaglio occorre ammirare la “Democrazia occidentale”, e “proteggerla”, “imporla”, persino con la forza. Quale idea può essere più rappresentativa della propaganda attuale che questa?
Grillo, invece, parla di “presa per il culo” dei politici verso i cittadini, però non ha detto granché quando Di Pietro si è in passato unito alla coalizione del Pd. All’epoca della candidatura di Veltroni, come mai tante critiche rivolte a quest’ultimo (chiamato da Grillo Topo Gigio) e nessuna critica a Di Pietro, che aggregandosi al Pd lo avrebbe sostenuto?
Come mai Grillo parla tanto di debito pubblico ma non spiega che in realtà si tratta di una truffa dei banchieri?
Come mai oggi Grillo vuole candidarsi alle primarie del Pd ma non spiega quale sarebbe il suo programma per abbattere l’attuale sistema che in molti casi egli ha giudicato iniquo?
Certo uno può obiettare: Grillo è sempre meglio di un Bersani o un Franceschini. In effetti, peggio di questi personaggi non si potrebbe. Però non si può accettare il meno peggio senza rendersi conto che il personaggio non è realmente indipendente come si crede e che dunque non potrebbe farci uscire dal pantano in cui ci troviamo. Ad esempio, chiediamoci: Grillo potrebbe avere in Parlamento la maggioranza che oggi ha Berlusconi? E se la avesse abolirebbe le leggi che permettono lo sfruttamento lavorativo? Darebbe sovranità monetaria al popolo? Ritirerebbe i militari dall’Afghanistan? Sarebbe in grado di arginare il potere coloniale statunitense sul nostro paese?
A mio avviso, l’attuale sistema non permette a personaggi indipendenti di acquisire un reale peso politico, e se lo facessero all’interno del sistema stesso, significherebbe che sono indipendenti soltanto in apparenza.
Attualmente sia Grillo che altri personaggi appaiono talvolta ambigui. Grillo è un comico simpatico, col suo accento genovese e il suo fare da predicatore da “comitiva”. I suoi guadagni però sono stranamente molto alti e i suoi argomenti sempre più ristretti e contingenti.
Di Pietro era aggregato ad un gruppo politico che ha candidato anche personaggi in odor di mafia o inquisiti per mafia, come Vladimiro Crisafulli e Bartolo Cipriano. Come mai nelle piazze concordava con Grillo nel fare piazza pulita dei personaggi corrotti o in odore di mafia dal settore politico e poi risulta vicino a un gruppo politico che non si fa scrupoli a candidare personaggi del genere? Eppure, dopo le elezioni e l’insediamento del nuovo governo, ha avuto ancora il coraggio di parlare contro i “pregiudicati che stanno in Parlamento” (durante la manifestazione in Piazza Navona), senza ricordare che tali personaggi erano stati candidati anche nella lista dove c’era lui.
Come mai Grillo, Travaglio e Di Pietro si sono così coraggiosamente messi dalla parte del magistrato De Magistris ma poi non denunciano, ad esempio, i legami fra mafia e autorità statunitensi? Forse non sanno che i traffici mafiosi più importanti (droga, armi, ecc.) sono coordinati dagli Usa, che per il controllo della produzione di droga hanno organizzato guerre? E’ difficile che non ne siano al corrente, eppure non ne parlano. I loro discorsi si sono fissati su Berlusconi, Franceschini e pochi altri politici. Ma questi politici, come ben sanno molti, non sono lì per reale volontà dei cittadini, ma perché due grandi coalizioni politiche, controllate dall’alto li hanno candidati e li fanno essere ciò che sono.
Questi pseudo-dissidenti si fermano ai burattini e non parlano di chi organizza lo spettacolo e ne cura la regia. Abbattere i burattini non serve a nulla: gli stegocrati creeranno altri burattini, magari assai più efficaci dei vecchi. Per questo i veri dissidenti devono andare a scovare chi crea il sistema, chi arruola la “casta” e chi organizza i traffici mafiosi. Se non si va fino in fondo, è come limitarsi a vedere la punta dell’iceberg e credere che sia tutto ciò che c’è.
I falsi dissidenti si comportano come se l’Italia fosse un paese libero, come se non fosse una colonia che paga gran parte dei propri guadagni a persone che si comportano come i peggiori mafiosi.
Come mai né Di Pietro, né Travaglio e né Grillo parlano della corruzione della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve? Se lo facessero continuerebbero a godere della stessa attenzione mediatica di cui godono attualmente?
Come mai non parlano abbastanza di massoneria, mafia e controllo dei Partiti?
Luigi De Magistris, per poter “sopravvivere” nonostante le indagini che in passato lo hanno esposto alla vendetta del gruppo di potere, ha dovuto candidarsi alle ultime elezioni europee, ottenendo una vittoria. Si, perché, i falsi dissidenti non lo dicono, ma se parli di mafia, di massoneria o di crimini che riguardano personaggi politici importanti, ti chiederanno il conto: cercheranno di cooptarti (magari offrendoti parecchi soldi), oppure di trascinarti in tribunale con false accuse; finché non si decide di lasciar perdere, oppure di aggregarsi ad un Partito politico, facendosi eleggere per avere l’immunità parlamentare e magari potersi ancora permettere di dire la propria attraverso canali mediatici (nei limiti del possibile).
Travaglio si è fatto paladino della libertà di informazione, ma chissà perché lui è ben accetto in Tv e quando si trova lì non si cura di informare gli italiani su ciò che non viene loro detto, limitandosi a scagliarsi contro singoli politici.
I falsi dissidenti agiscono come fossero nell’arena e dovessero provocare una catarsi della rabbia dei cittadini, e si scagliano contro chi sanno che suscita rabbia e frustrazione, guadagnando le ovazioni e gli applausi scroscianti della folla.
Travaglio appare molto più attento alla sua carriera che all’informazione pubblica.
Egli viene presentato nella trasmissione “Annozero” come un personaggio di altissima qualità, addirittura ponendo uno scenario che mostra ingrandita la sua firma. Negli ultimi tempi ha ricevuto diversi premi, gli manca soltanto lo scettro di “Miss Italia”.
Nonostante la notevole protezione mediatica, negli ultimi tempi, molti si sono resi conto che Travaglio non è così obiettivo come vorrebbe far credere. Non si vogliono negare alcuni meriti a questo giornalista, come ad esempio quello di aver portato a galla i legami inquietanti fra Berlusconi e la mafia. Ma non bisogna pensare che avendo fatto importanti denunce su diversi personaggi loschi egli sia indipendente e obiettivo nelle sue esternazioni.
L’attuale sistema ha disperatamente bisogno di personaggi che godano della fiducia dei cittadini. Non soltanto di quelli che si informano alla Tv, ma anche di quelli assai più smaliziati che amano anche leggere l’informazione su Internet.
Occorre dunque che vengano creati personaggi che appaiano dalla parte dei cittadini, ma siano a servizio del sistema. Queste persone saranno contrapposte ad altre, per avere uno scenario variegato, che nasconda il consistente controllo mediatico.
Gli stegocrati fanno in modo che si formino fazioni: ovvero i giornalisti dei giornali di destra contro quelli dei giornali di sinistra, e dunque nascono articoli degli uni contro gli altri che si lanciano le medesime accuse: faziosità, mancanza di professionalità o attenzione alla carriera. In realtà tutti questi personaggi, nella misura in cui accarezzano e assecondano il proprio padrone, non sono veri giornalisti ma “impiegati mediatici”, ovvero personaggi che devono vendere una merce, e questa merce è la propaganda di regime e non l’informazione corretta. Per evitare di dare vera informazione, tutto fa brodo.
Ma tra le beghe varie, si capisce che personaggi come Travaglio vengono utilizzati anche per fungere da esca per “catturare” chi avrebbe inclinazione a scoperchiare le molteplici truffe e imbrogli del sistema.
Uno potrebbe dire: “ma tolti Grillo, Travaglio e Di Pietro chi ci rimane?"
Questo è il punto: un sistema che fabbrica persino i dissidenti potrebbe essere in una botte di ferro dato che le persone non sarebbero messe in grado di vedere altre “lotte” contro il sistema che quelle volute dal sistema stesso. E molte osanneranno i falsi dissidenti, disposte ad insultare i veri per proteggerli.
La scomoda verità è che nessuno di noi può più permettersi il lusso di vivere nell’illusione che dal sistema stesso possa emergere qualcuno che “ci salverà” dal degrado sociale, morale e materiale in cui ci stanno trascinando le nostre autorità, che sono serve del gruppo di potere anglo-americano.
Nessuno ci salverà se non lo faremo noi stessi. Lo stato attuale del pianeta richiede consapevolezza, l’aprire gli occhi per guardare i paradossi dell’assetto criminale che ci ha sottomessi per secoli. Non c’è altra via che questa: svegliarsi dall’ipnosi collettiva e non essere più disposti a farsi tiranneggiare.
D’altronde, non potrebbe esistere alcun tiranno se non ci fosse nessuna persona disposta a formare il gregge.

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Per approfondire:
Articoli:
“L’uno e l’altro”
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2 ... altro.html
“Intrallazzi mediatici”
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2 ... atici.html
“Castronerie varie”
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2 ... varie.html
“La protesta ieri e oggi”
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2 ... -oggi.html
Libri:
Acerno Stella (a cura di), “L’inganno quotidiano. I media, l’informazione e i diritti umani”, Fratelli Frilli Editori, Genova 2004.
Ballardini Bruno, “Manuale di disinformazione. I media come arma impropria: metodi, tecniche, strumenti per la distruzione della realtà”, Castelvecchi, Roma 1995.
Berger René, “Il nuovo Golem: televisione e media tra simulacri e simulazione”, Cortina Editore, Milano 1992.
Davi Klaus, “I contaballe. Le menzogne per vincere in politica”, Marsilio, Venezia 2006.
Escuela Popular “La Prosperidad” di Madrid, “Tecniche di disinformazione” Datamews, Roma 2004.
Fracassi Claudio, “Sotto la notizia niente”, Libera Informazione, Roma 1994.
Marletti Carlo, “Media e politica”, Franco Angeli, Milano 1984.
http://lanuovaenergia.blogspot.com/2009 ... denti.html



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MessaggioInviato: 09/05/2010, 21:25 
Minc***** ma non si puo' essere un po piu' sintetici???


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Stellare
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MessaggioInviato: 09/05/2010, 21:36 
Non sono mai stato bravo a far riassunti.[:D]



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Grigio
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MessaggioInviato: 10/05/2010, 12:55 
io si [:D]
Riassunto:
grillo, travaglio, di pietro, de magistris....ecc ecc sono falsi dissidenti, sono pilotati, sono solo stampelle che tengono su il sistema.

chi l'ha scritto Bondi?
e' sempre la solita solfa per discreditare chi e' contro la cricca in modo non facciano il pieno di consenso, o limitarne il seguito.

IMHO , lancio di ombre , falsita' , fuffa, attacchi mirati a confondere le idee.



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Se a ciascun l'interno affanno si vedesse in fronte scritto quanti che invidia fanno ci farebbero pietà
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MessaggioInviato: 10/05/2010, 16:20 
Abbiamo smesso di pensare con la nostra testa, non siamo più abituati è più facile che un qualsiasi menestrello ci racconti una versione che ci può essere vicina ed ecco che finisce il nostri spirito critico, accettiamo quella per verità e non RAGIONIAMO più.
Io penso con la mia testa e i vari grillo di pietro travaglio barnard randazzo etc li leggo e ragiono, leggo anche l'altra faccia della medaglia perchè nessuno e ripeto nessuno che campa con quello che scrive è immune al potere di qualche lobby o loggia o corrente politica.
Chiamatelo potere di destra di sinistra di centro ecclesiastico chiamatelo come volete ma nessuno mi rappresenta.
Ma vi rendete conto che ormai noi italiani SIAMO un dato statistico una percentuale(SOLO 100 OPERAI IN CASSAINETGRAZIONE IL 15% IN MENO RISPETTO ALL'ANNO SCORSO ETC ETC) si parla del problema ma non si dice nulla su come risolverlo, stiamo alla frutta.

La verità ,e per me l'unica, è che tutti ci stanno prendendo per il c..o.



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/05/2010, 22:04 
Cita:
dark side ha scritto:

io si [:D]
Riassunto:
grillo, travaglio, di pietro, de magistris....ecc ecc sono falsi dissidenti, sono pilotati, sono solo stampelle che tengono su il sistema.

chi l'ha scritto Bondi?
e' sempre la solita solfa per discreditare chi e' contro la cricca in modo non facciano il pieno di consenso, o limitarne il seguito.

IMHO , lancio di ombre , falsita' , fuffa, attacchi mirati a confondere le idee.


Quoto pienamente. Certo, anche io trovo criticabili Travaglio, Grillo e altri. Non sono perfetti e nessuno lo è, ma questo articolo ha tutto il tono di voler appunto solo gettare discredito sulla dissidenza italiana per far credere che è "falsa", che quelli che contestano il regime vigente sono essi stessi parte del regime stesso.
Siccome non si hanno argomenti da opporre, si cerca di accusare la dissidenza di rendersi colpevole degli stessi atti della maggioranza....
No grazie, gente....


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MessaggioInviato: 23/05/2010, 22:46 
quella roba e' scritta apposta per avere un'effetto mirato, tanto chi non e' capace di ragionare con i propri neuroni crede a tutto, ma se la si legge bene si evince che fa acqua da tutte le parti, e' strafaziosa mascherata, insinua...... ma 1+1 non fa 37.
come la parte dei falsi dissidenti che hanno accesso a organi di informazione che i veri dissidenti si sognano.... e' ridicola, quella e' gente sotto editto bulgaro, e' un giudice che ha deciso che dovevano tornare in tv, e dopo anni! e Biagi? Luttazzi? e grillo? che e' stato bandito a vita da tutte le tv e l'editoria italiana? ... il nano li aveva levati tutti di torno! quindi sono veri dissidenti! 1+1 torna a fare 2. e guarda come e' mefistofelico quello scritto, insinua che siccome sono li in tv , e sono dei falsi....non ci dovrebbero stare, e quindi? il nano avrebbe ragione a cacciarli di nuovo, e quindi? il nano non sarebbe contro la libera stampa ma un'eroe che caccia i cattivi.... e poi tutto il resto, piu' che da bondi ci vedo la penna di Feltri.


Ultima modifica di dark side il 23/05/2010, 22:51, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/05/2010, 23:51 
Io invece, come sempre, sono fuori dal coro, e difendo greenwarrior e il suo intervento, almeno in parte.

Le reazioni che ha suscitato sono la prova di quanto diceva al punto:

Cita:
il problema è che i “fans” di questi personaggi sono talvolta oltremodo suscettibili, e si scagliano in modo bestiale contro chiunque abbia il coraggio di mettere in dubbio la buona fede dei loro idoli.
A parte l’intolleranza del voler a tutti i costi che gli altri vedano i loro beniamini esattamente come li vedono loro, che non qualifica di certo queste persone in modo positivo, c’è anche il voler colpire personalmente l’avversario, oltrepassando il luogo di discussione, e pervenendo a metodi incivili e beceri, come gli insulti personali o le polemiche su piccoli dettagli. Quando non si sa competere sul piano argomentativo, si passa a quello emotivo, cercando di destabilizzare la persona facendola apparire matta o invidiosa. Come se andare contro personaggi di regime fosse proficuo o appagante quanto crogiolarsi nell’illusione della loro presunta onestà.
Impedire agli altri di esprimere dubbi sui beniamini che godono del beneplacito del sistema, e accanirsi con post di insulti, sterili polemiche o attacchi inopportuni contro chi ha il coraggio di dire la verità, serve anche a distogliere l’attenzione dal fatto che oggi i media sono controllati quasi del tutto, e persino Internet, che dovrebbe permettere di conoscere meglio fatti e persone, spesso non è altro che lo specchio della realtà mediatica esistente.



Io non concordo al 100% con lui ma devo ammettere che su molti punti ha ragione da vendere.


Intanto come mai nessuno risponde al fatto che Di Pietro fosse in un gruppo politico in compagnia di mafiosi? E poi parla tanto di corruzione.

Dimostra come questi personaggi predicano bene e frequentano molto male.

E proprio come diceva green,
Cita:
Quando non si sa competere sul piano argomentativo, si passa a quello emotivo, cercando di destabilizzare la persona facendola apparire matta o invidiosa. Come se andare contro personaggi di regime fosse proficuo o appagante quanto crogiolarsi nell’illusione della loro presunta onestà.



Ma come si suol dire, "non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire".... perchè a toccare gli idoli ci si rende molto antipatici, e si fatica a vuoto.

E poi parlano di "culto della personalità".... ma da QUALE parte [?]

Ecco perchè io non perdo più tempo a cercare di convincere gli altri in un dibattito, si litiga, ci si arrabbia, offende, e tutti tornano a casa con la sua idea.


Green, accetta il consiglio, lascia perdere, è tempo perso. Risparmia le energie per una causa possibile.


Il giorno che mi andrà dirò come la penso su certe questioni di cui si straparla tanto e a vanvera.

E quel giorno mi renderò antipatico a TUTTI.

Anche a green.


Qui come sempre se la discussione prosegue diventerà una rissa verbale.

Buona azzuffata,

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 24/05/2010, 01:23 
Secondo il mio modesto punto di vista, coloro i quali idolatrano chicchessia, sbagliano sempre e comunque. E' necessario pensare con la propria testa, senza schierarsi in nome di un "credo". Il buon senso, in linea generale, è per me qualcosa di trasversale. Chi invece si schiera solo da una parte, così, per partito preso, non solo cristalizza il proprio pensiero senza attivare nessuna riflessione interiore ma non fa altro che replicare e diffondere un pensiero che potenzialmente potrebbe essere sbagliato senza averne la benchè minima consapevolezza. In altre parole... ritengo si debba combattere contro le ingiustizie di questo mondo. E se una cosa è ingiusta è ingiusta. Non importa quindi se quella cosa ingiusta l'ha detta o fatta tizio, caio o sempronio. Perchè comunque ingiusta rimane... a prescindere dalla fazione/colore/credo che l'autore dell'ingiustizia stessa incarna.

x Atzlan: perchè pensi che questa discussione debba degenerare in rissa verbale o in un'azzuffata? Non capisco.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 24/05/2010, 01:29 
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estraterrestre ha scritto:

nessuno che campa con quello che scrive
è immune al potere di qualche lobby o loggia o corrente politica.



Già.... compreso l'autore del testo in oggetto.


Perchè "la vera informazione indipendente
non può contare su nessun finanziatore"



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Quoto TTE con tutto il cuore [:X]. Non bisogna credere a qualcuno perchè ci è simpatico o ci ispira fiducia. Bisogna riflettere su quanto viene detto o riferito e valutarlo con spirito critico osservando i fatti. Abbandonare la propria ragione per aver fede in quella di qualcun altro, significa sempre e in ogni caso esporsi al raggiro.



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
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MessaggioInviato: 24/05/2010, 08:38 
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Blissenobiarella ha scritto:

Quoto TTE con tutto il cuore [:X]. Non bisogna credere a qualcuno perchè ci è simpatico o ci ispira fiducia. Bisogna riflettere su quanto viene detto o riferito e valutarlo con spirito critico osservando i fatti. Abbandonare la propria ragione per aver fede in quella di qualcun altro, significa sempre e in ogni caso esporsi al raggiro.


Quoto. Però..........
A questo mondo bisogna aver un po di coraggio costi quel che costi.
Sono sempre stato una persona riflessiva, che antepone la persona a qualsiasi altra cosa, dall' appartenenza politica alle inclinazioni sessuali o religiose. Ma come giustamente diceva un saggia persona, tutto il mondo è paese, nessuno è migliore dell' altro e le reazioni sulle critiche mosse a personaggi come quelli citati vanno valutate con serenità. Le varie discussioni sui personaggi pubblici hanno comunque (a mio parere) evidenziato una propensione all' idolatria e se volete al sado masochismo di molti di noi, ben disposti a diffendere con accanimento le loro posizioni, dimenticando spesso il buon senso e l' educazione e cosa più grave, perdere la serenità di giudizio.
Il problema non è tanto comprendere chi sia meglio, ma chi e meno ipocrita.



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MessaggioInviato: 24/05/2010, 08:49 
Green, la verità non ci verrà mai raccontata per intero da nessuno. Chiunque può dire la verità o mentire a secondo del bisogno o dell'inclinazione del momento, sia il più ipocrita che il meno ipocrita. Siamo noi che dobbiamo imparare a distinguere verità e menzogna.
Tutta via se vogliamo mettere la questione in merito al credito che possiamo dare al singolo personaggio, conosco un po' gli scritti di Antonella Randazzo, donna coltissima, ma davvero " troppo complottista" per fino per me...se tu seguissi i suoi studi, affascinanti a dispetto del loro essere eccessivi, ne converresti con me...



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MessaggioInviato: 24/05/2010, 09:37 
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Blissenobiarella ha scritto:

Green, la verità non ci verrà mai raccontata per intero da nessuno. Chiunque può dire la verità o mentire a secondo del bisogno o dell'inclinazione del momento, sia il più ipocrita che il meno ipocrita. Siamo noi che dobbiamo imparare a distinguere verità e menzogna.
Tutta via se vogliamo mettere la questione in merito al credito che possiamo dare al singolo personaggio, conosco un po' gli scritti di Antonella Randazzo, donna coltissima, ma davvero " troppo complottista" per fino per me...se tu seguissi i suoi studi, affascinanti a dispetto del loro essere eccessivi, ne converresti con me...


Come dico sempre, seguiamo il nostro istinto e meno due begli occhi (almeno che non siano i tuoi) [:D]



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MessaggioInviato: 24/05/2010, 11:32 
il testo su cui discutiamo e' un'attacco mirato verso una parte scomoda . e basta, anche la parte scomoda lo ha fatto, lo fanno a dx lo fanno a sx, lo fanno i tg, i giornali, i portavoce dei partiti, lo fanno tutti. abbocchiamo? che si fa?
per quel che mi riguarda, mettendo a ponte quei 2 neuroni che mi sono rimasti , tutto mi e' immensamente chiaro.
e poi non ho capito perche' dobbiamo litigare.. boh?



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