31/05/2010, 15:00
Blissenobiarella ha scritto:
Psicologia e astrologia hanno molte affinità Ufologo...ad esempio Jung era solito fare gli oroscopi ai suoi pazienti e la sua teoria sui tipi psicologici è quasi una rielaborazione di alcune tesi astrologiche:
31/05/2010, 15:13
Knukle ha scritto:
Moltissimi scienziati e studiosi hanno da sempre mischiato scienza e superstizione; rigorosi esperimenti e occultismo. Prendiamo come esempio Newton: ha rivoluzionato la fisica ed introdotto idee e concetti per l'epoca impossibili anche solo da concepire, eppure credeva nell'alchimia e si dilettava di alchimia egli stesso. E con questo diciamo che l'alchimia è una scienza seria solo perchè Newton la praticava?
Di esempi così se ne possono fare a bizzeffe. Jung è stato senza dubbio un grandissimo psicologo e una persona dotta che ha rivoluzionato il modo di intendere lo studio della psiche. Il fatto che però appoggiasse l'astrologia non rendel'astrologia una materia seria. Lui, come tanti altri studiosi e scienziati, ha mischiato teorie serie e dimostrabili con credenze superstiziose.
31/05/2010, 15:23
01/06/2010, 13:56
Blissenobiarella ha scritto:
.. scienziati, ossia gente che padroneggia una materia scientifica..
01/06/2010, 15:35
Blissenobiarella ha scritto:
Infatti moltissimi scienziati, ossia molta gente che padroneggia una materia scientifica a volte mischia teorie e credenze. Questo perchè molte persone si rendono conto di come spesso rifiutare alcune credenze che non appaiono razionali, non ha nulla a che fare con i limiti logici di quelle credenze, ma piuttosto con i limiti logici della razionalità stessa.
01/06/2010, 16:18
01/06/2010, 17:20
Blissenobiarella ha scritto:
Galileo non si è scostato dalle credenze, ma dalla scienza ufficiale, per sostenere ciò che allora erano credenze.
Morlok, uno scienziato ha il dovere di vedere quali sono i limiti delle teorie scientifiche di cui si occupa. Se si continuano a fotografare galassie con red-shift differente a stretto contatto, bisogna cominciare a considerare l'ipotesi che l'interpretazione doppler possa non essere la risposta giusta a quanto osserviamo. Con tutte le conseguenze che ne derivano inclusa quella di degradare una teoria scientifica consolidata al ruolo di semplice credenza. C'è stato un tempo in cui negli ambianti medici si diceva che l'esistenza di microbi e batteri fosse solo una credenza, chi credeva in questa superstizione è finito in manicomio. C'è stato un momento nella storia in cui si pensava che credere ai meteoriti fosse una superstizione: "Non esistono sassi nel cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo". Chi sosteneva la tesi contraria era tacciato di essere un credulone perfino se portava un sasso fumante e con una composizione chimica incompatibile con l'ipotesi terrestre...
Allora riflettiamo bene, "non esistono sassi in cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo" questa frase è l'esatta rappresentazione di cosa sia la scienza: un metodo per osservare e capire il mondo purchè le osservazioni sulle quali imbastiamo il costrutto logico siano corrette. Noi diciamo che l'astrologia non funziona perchè il cielo non ha alcuna influenza sulla terra. Quant'è vera questa affermazione?
01/06/2010, 19:03
01/06/2010, 22:56
01/06/2010, 23:11
02/06/2010, 00:43