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http://www.informareonline.it/esefossimounespe.html


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MessaggioInviato: 11/05/2010, 23:30 
Un ottimo report vimana, l' articolo è molto interessante.


Colgo l' occasione per ampliare il discorso come mi ero ripromesso di fare più volte e pure di recente - coincidenza favorevole.

Ricorderete forse un' altra discussione di parecchio tempo fa:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1486&whichpage=1


Mi ero ripromesso di unire queste due discussioni, poichè esiste, a mio parere, un punto di congiunzione: quello in cui una delle innumerevoli "generazioni cosmiche" avrebbero deciso di dare origine all' Umanità e alla civiltà su questo pianeta.

Argomento non a caso presente in entrambe le discussioni con un ruolo importante.

Per avere un sunto di tutta la teoria e sapere come queste due discussioni si uniscano, ri-posto il primo intervento del topic in questione:


Cita:
Da sempre l’ Uomo si interroga sui grandi quesiti, le domande ultime: alla domanda su come sia nato l’ Universo la Scienza ha cercato di dare risposta, a quella se vi sia comunque o invece un’ Entità Superiore Creatrice essa non potrà mai rispondere, e nessuno potrà, e la risposta è tale che non si può avere in vita.

Ma vi è una domanda che, tra tutte, è insieme tra le più antiche, importanti, ed ignorate per comodo dalla nostra modernità, in quanto ci mette di fronte alla nostra reale (in)comprensione dello stesso mondo fisico che dà origine alla nostra esistenza.

La domanda è: “Come è nata la Vita nell’ Universo?”


Una domanda semplice, ma che richiede una risposta complessa, che per essere accettata da tutti deve essere basata su di una visione totalmente laica dell' Universo, che segue unicamente leggi scientifiche e in cui i grandi risultati sono ottenuti grazie alla "Legge dei Grandi Numeri": una volta su miliardi di miliardi, tutto può succedere.

Dal caso emerge l' ordine.... casualmente e non per Volere Divino. Ma perchè Una volta su miliardi di miliardi, sorge la combinazione giusta.

Miliardi di combinazioni inutili, ma tra esse spunta, molto raramente, quella vincente, (apparentemente) miracolosa, destinata ad autoreplicarsi all' infinito.


Stiamo parlando, ovviamente del fatto che la risposta più semplice sia che, molti miliardi di anni fa, la vita si sviluppò a partire dalla materia inorganica, attraverso lunghi processi che dall' acqua, ammoniaca ed energia portarono inevitabilmente secondo le leggi della chimica alla formazione degli amminoacidi, i quali sono i mattoni delle proteine, formatesi casualmente dopo tempi lunghissimi.

Tra miliardi di miliardi di permutazioni casuali, alcune di esse erano adatte a creare catene stabili, che si formarono a loro volta dopo moltissimo altro tempo, nella forma a noi nota della spirale a doppia elica, o in qualche altra forma più primitiva o semplicemente differente che noi non conosciamo.

Tra tutte queste catene, alcune divennero così complesse e complete da poter diventare il primo Genoma funzionale. Il Genoma espresse, a sua volta, le proteine che crearono attorno a sè la cellula primitiva, la prima forma di vita dell' Universo, naturalmente unicellulare.


Da lì in poi, fu un' esplosione di vita: questi esseri unicellulari si moltiplicarono esponenzialmente, colonizzando rapidamente tutti gli ambienti cui giungevano, dopo un lungo viaggio nello spazio cosmico sospinti dalle correnti di energia gravitazionale, in cui potessero germogliare, e producendo prodotti di scarico che nel corso di milioni di anni avrebbero trasformato quel corpo celeste, preparando il terreno per le successive evoluzioni.

Milione di anni dopo milione di anni, queste creature si differenziarono, si specializzarono, si evolvettero fino a raggiungere un nuovo traguardo: l' essere pluricellulare.

Da lì presero a salire un' altra scala che li avrebbe portati al gradino più alto: l' essere senziente.


In sostanza, quel che la Scienza dice sull' origine della vita è corretto, ma essa non avvenne affatto così sul nostro pianeta.


Troppo poco è stato il tempo sul nostro mondo perchè si potesse passare dalla totale assenza di vita fino all' Uomo.

E il nostro mondo è troppo giovane, mentre l' Universo aveva già miliardi di anni quando il nostro pianeta era ancora di là da venire.

Come sarebbe? Su di un pianeta di soli 4-5 miliardi di anni la vita sarebbe sorta ed evoluta in maniera incredibilmente rapida fino a noi - con la totale assenza di prove, vedi anello mancante - ma in un Universo di 13-15 miliardi anni non sarebbe successo niente??


Logico supporre che la vita non ha aspettato la nascita del sistema solare, molto recente nella Storia dell' Universo, ma si sia sviluppata assai prima in regioni molto più remote, nel tempo e nello spazio.


Fu nei primi mondi dell' Universo, in Galassie più antiche della nostra e nelle parti più antiche di esse, su mondi ancestrali che ruotavano intorno a stelle di miliardi di anni più vecchie del Sole, e ormai con tutta probabilità spente, che sorse la Prima Razza, l' essere senziente di cui parlavo.

Con tutta probabilità, non sapremo mai chi erano, come erano fatti, di dove venivano e perchè hanno fatto quello che poi fecero.

E' assai probabile che ormai essi non siano più. O almeno non siano più in questo stesso Universo. Ed è probabile che non lo sappia nessuno, neanche le più antiche ed avanzate tra le antiche civiltà rimaste.


In definitiva, non sapremo mai nulla o quasi nulla di questa razza, che possiamo chiamare "La Prima", poichè è una delle poche cose certe che possiamo sapere su di loro, ipotizzandone la loro esistenza.

Un' altra cosa certa è che, soli nell' Universo per milioni di anni, hanno avuto tutto il tempo di evolversi ben oltre l' attuale stato non dico di noi umani, ancora sottosviluppati, ma di tutte le civiltà attualmente presenti nell' intero Universo.

Essa raggiunse dopo milioni di anni di evoluzione livelli di conoscenza, tecnica e potere per noi inimmaginabili.


Tra queste, vi era con tutta probabilità la capacità di creare mondi, di trasformarli per renderli adatti alla vita, e di portare la vita in essi da altri mondi, o plasmarla ex-novo a loro piacimento.

Con tutta probabilità, sono stati Loro a inseminare la stragrande maggioranza dei mondi abitati, ed è forse per questo che la maggior parte delle forme di vita aliene che i testimoni descrivono sono classificabili come "umanoidi".

Probabilmente, ricordavano nell' aspetto la Prima Razza, o questa era giunta alla conclusione che era la soluzione preferibile per qualche motivo.


A loro volta, queste razze da loro create raggiunsero alte vette di conoscenza e tecnica, esplorarono l' Universo e inseminarono altri mondi, modificando forme di vita già esistenti per creare specie a loro immagine e somiglianza, ibridando e manipolando per i loro fini forme di vita autoctone, comparse grazie alla Prima Razza in un' infinità di mondi, attuando una pallida imitazione dei Primi.

A questo punto l' Universo non era più ai suoi primi passi: miliardi di Galassie, miliardi di miliardi di stelle, decine di miliardi di miliardi di pianeti facevano parte del cosmo.

E molti di essi avevano già ricevuto il dono della vita.


Tra questi, vi era un piccolo pianetino ricco di acque, con alcune bizzarre caratteristiche geologiche, come l' avere più masse di terra da un lato piuttosto che dall' altro, ma per il resto molto comune, il terzo pianeta di un sistema come molti altri e che aveva per centro una stella di classe tra le più comuni.

Questo pianeta era la Terra.

Qualcuno vi portò la vita, molti milioni di anni fa, come parte di un molto più ampio programma di inseminazione artificiale di mondi su vasta scala, per poi lasciare che la natura seguisse il suo corso, tornando di tanto in tanto per raccogliere dati, campioni, e magari intervenire quando una catastrofe o un qualsiasi imprevisto minacciava la riuscita del Loro programma di diffusione della vita nel pianeta numero Ennesimo.


Con tutta probabilità, il nostro pianeta non aveva neppure un nome degno di questo termine, ma era un' arida sigla alfanumerica nell' immenso, come noi facciamo per le stelle più lontane e le galassie, poichè il loro numero supera infinitamente la nostra fantasia nel dare ad ognuno un nome originale.

Ma quel che più conta, era che nessuno reclamava ancora quel pianeta come suo. Non aveva nulla di tanto speciale da dover scatenare un contrasto per il suo possesso. Ogni civiltà aveva, con tutta probabilità, migliaia di mondi del genere di cui non sapeva cosa farsene.

Così fu fino all' avvento delle prime forme di vita complesse. Complesse abbastanza da permettere alla razza che inseminò il pianeta, o di chi ne prese il posto, di avere ottimistiche aspettative per la nascita di una forma di vita senziente.


Il pianeta Terra aveva superato il suo test più importante: si era dimostrato un habitat durevolmente vivibile, abbastanza a lungo da poter permettere l' inizio di un' altra fase del Progetto: la comparsa di un essere senziente, nato per avere lì il suo habitat per poter successivamente raggiungere le stelle, come era stato per gli altri, e che avrebbe dato un nome a quella che era la sua casa.

Il progetto, come tutti quelli simili, non sappiamo quanto numerosi nell' Universo - forse assai più di quel che pensiamo - era destinato a non riuscire al primo tentativo, data la complessità del compito di dar vita a un essere capace di proseguire per la sua strada, creare la civiltà, raggiungere lo stesso livello dei suoi "creatori" e dare il via a un nuovo ciclo di diffusione della vita, far parte di un' altra "generazione cosmica".

Ma alla fine gli sforzi della razza misteriosa che ci diede origine ebbero successo, e comparse l' homo sapiens sapiens.


Da allora, come è facile immaginare, venne attentamente seguito, osservato costantemente. Non è difficile ipotizzare che fosse la procedura standard per ogni nuova specie cosciente che faceva la sua comparsa e doveva ancora muovere i suoi primi passi.


Venne anche data una notevole spinta alla naturale evoluzione tecnica, sociale, civile, della nostra specie: i popoli antiche di tutte le ere e posizioni geografiche ci hanno tramandato il ricordo di "Esseri venuti dalla Stelle" che "volavano coi loro carri di fuoco", e che "volando nel cielo" e "di stella in stella" davano le istruzioni che diedero vita all' agricoltura, alle leggi e probabilmente anche a tutto il resto: così si spiegano le straordinarie conoscenze matematiche e astronomiche degli antichi, e soprattutto le loro opere, che noi non ci siamo neanche azzardati a tentare di replicare, con tutti i nostri mezzi moderni.


E qui la "Scienza" tace, come di fronte a tutti gli altri misteri, i cosiddetti fenomeni inspiegabili, che chiamiamo tali perchè NOI ancora non sappiamo dargli una spiegazione, i ritrovamenti "impossibili" eppur ritrovati, gli oggetti "fuori dal tempo" o dal luogo dove dovrebbero essere, eppure lì stanno....... il fenomeno UFO e Abduction, gli scheletri radioattivi del sito di Mohenjo-Daro, elementi tecnologici moderni imprigionati in pezzi di roccia di milioni di anni.... impronte di calzature prima dell' uomo e di bipedi sul fondale oceanico..... e tanti, tanti altri.


Poi, un giorno, questi "grandi maestri venuti dalle stelle" (per dirla coi tibetani) ci hanno lasciato "con una solenne promessa di ritorno" assicurano tutti i popoli più antichi.


Ma molto tempo è passato dall’ era degli antichi, sono sorte nuove civiltà, e l’ Uomo si è evoluto ed è giunto finalmente ad avere le basi per poter avviare una ricerca corretta e fertile delle risposte che gli servono per comprendere se stesso, la sua origine, quella dell’ Universo, della Vita come ho cercato di illustrare in questa mia personale Teoria, e per risolvere i misteri che hanno accompagnato tutta la sua Storia.

Quali il fenomeno UFO, ET & Abduction, che sono legati intimamente a tutti gli altri, compreso forse quello delle stesse Origini dell' Uomo o perlomeno appartenente ad un periodo assai remoto della sua avventura.

Ma questa è un' altra storia.



Il punto di unione è dunque questo: il momento in cui una delle specie nel corso delle "generazioni cosmiche" avrebbe creato l' Uomo e la nostra Civiltà.


Ora, volevo ampliare questo discorso introducendo un altro elemento, una mia teoria più piccola, che riguarda invece il presente: il fenomeno UFO/ET/Abduction.

Più volte ho accennato a un ipotetico legame che ora voglio proporre: e se le diciamo ipotetiche (anche se lo sappiamo tutti) razze aliene che visitano la Terra, in particolare coloro che adesso studiano la nostra specie attraverso esperimenti su cavie prelevate con la forza, fossero qui proprio per questo [?]

Ovvero per studiare l' opera di coloro che li ha preceduti su questo pianeta [?]


E' emerso dalle sedute di ipnosi regressiva eseguite sugli addotti da Malanga che le specie che visitano adesso il nostro pianeta NON sarebbero le prime ad essere arrivate su questo pianeta.


Ne abbiamo discusso di recente nella discussione "Eccovi la Lingua", a pagina 4:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7055475&whichpage=4,8&TOPIC_ID=6600#105939

Cita:
Forse che parte della nostra storia, se non tutta, va semplicemente
riscritta
. Eccone un’ulteriore conferma: durante un’ipnosi regressiva, mentre ero in contatto
con la memoria aliena di un Biondo a Cinque Dita (Orange)
feci, a bruciapelo, una
domanda
che non entrava per nulla nel contesto della discussione.
- Chi ha costruito la grande piramide egiziana?
E la risposta immediata fu:
- Non lo so: noi, quando siamo venuti su questo pianeta, ce l’abbiamo trovata.



Quindi secondo la stessa memoria dell' Orange qualcuno avrebbe costruito sulla Terra PRIMA del loro arrivo, Qualcuno che essi non conoscono nemmeno!


E dato che questo qualcuno sembra proprio non essere umano, significa che una specie aliena avrebbe prima dato il via alla nostra civiltà, e che altre arrivate in seguito ora studino la nostra specie.... e se cercassero proprio il segreto di chi li ha preceduti [?]

E se CHI ci avrebbe creati avesse messo in noi qualcosa, nascosto accuratamente tra le pieghe del genoma, o del cervello, o chissà dove, qualche dono estremamente prezioso [?]

Una memoria genetica, una conoscenza, una compatibilità biologica con qualcosa, una capacità straordinaria magari ESP.... [?]


E se le specie che si stanno indaffarando a ibridare "noi" e "loro" lo facessero per cercare di ottenere questo dono che però è stato fatto a noi [?]


Se fosse questo il motivo per cui siamo sotto l' attenzione massiccia e in certe parti non affatto gradita da parte di molti tipi diversi di "visitatori" [?]

Potrebbe essere questa la risposta al fenomeno Abduction e all' ipotetica presenza aliena sul pianeta, e quindi del fenomeno UFO/ET [?]

Questa era la teoria che mi frullava in mente da un pezzo e che ora ho finalmente condiviso con voi.


Buona discussione,

Aztlan



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MessaggioInviato: 30/05/2010, 16:58 
Una nuova specie: L’Homo gautengensis

Le analisi di diversi frammenti fossili scoperti decenni fa nelle grotte di Sterkfontein, in Sud Africa, hanno portato all’identificazione di un’altra specie del genere Homo: l’Homo gautengensis.

La creatura sarebbe la più antica del genere Homo, utilizzava strumenti di pietra e forse anche il fuoco.

Immagine

L’identificazione è basata su frammenti di tre crani, diverse mascelle, denti e altre ossa appartenuti in totale a circa 6 individui, ed è opera dell’antropologo Darren Curnoe, dell’Università del New South Wales in Australia, in collaborazione col paleoantropologo Phillip Tobias. Il loro studio verrà pubblicato su HOMO – Journal of Comparative Human Biology.

Inizialmente Curnoe e Tobias ritenevano che il teschio (immagino quello più completo, noto come Stw 53) fosse appartenuto a un Homo habilis, considerato oggi un diretto antenato dell’uomo nonché – forse – la più antica specie del genere Homo (secondo un’altra ipotesi questa sarebbe invece l’Homo rudolfensis).

Ma dopo 14 anni di esami e confronti con altri fossili, Curnoe è ora sicuro che si tratti di un fossile sufficientemente diverso dagli altri per giustificare la sua classificazione come specie a sé stante, la quale sarebbe peraltro più antica dell’Homo habilis.

L’Homo gautengensis abitò nell’Africa meriodionale dai 2 milioni ai 600000 anni fa. Era onnivoro, camminava in posizione eretta, era alto un metro e pesava circa 50 kg. In proporzione, rispetto agli uomini moderni, aveva braccia lunghe, un viso sporgente (un po’ come gli scimpanzé), denti più grandi e un cervello più piccolo ma comunque sufficiente per una rudimentale comunicazione verbale. I suoi denti molari e premolari erano relativamente grandi, suggerendo che la sua dieta includesse piante che richiedevano una certa masticazione.

Inoltre, “[anche se] gli strumenti di pietra che usava erano abbastanza primitivi, questi e l’uso del fuoco (ne sono state trovate tracce vicino ai fossili) mostrano che usava della tecnologia per ottenere e forse per preparare il cibo”, aggiunge Curnoe. Di cosa si cibasse è una questione aperta. I segni da taglio trovati sul cranio Stw 53 suggeriscono infatti pratiche un po’ macabre: è possibile che l’individuo venne scarnificato, ma non si sa se per un rituale funebre o se per essere mangiato.

Curnoe non crede che l’Homo gautengensis diede origine all’Homo sapiens: appare troppo tardi per essere un nostro diretto antenato. Dice: “Sono stati trovati degli hominini di corporatura grande come l’Homo erectus (i quali sono probabilmente nostri antenati) datati allo stesso periodo di alcuni Homo gautengensis“. Ciò suggerisce che il predecessore dell’Homo erectus non poté essere l’Homo gautengensis poiché nacque prima.

Esistono inoltre dei fossili umani rinvenuti nell’Africa orientale che sono 300000 anni più antichi di quelli dell’Homo gautengensis e devono essere ancora classificati.

Nelle stesse grotte di Sterkfontein erano stati trovati dei resti di due lontani parenti: l’Australopithecus robustus e l’Australopithecus africanus.

In ogni caso, la storia dell’evoluzione umana diventa sempre più ricca e complessa. Nel mese scorso era stata annunciata la scoperta di una nuova specie di ominide: l’Australopithecus sediba.

Fonte
http://ilfattostorico.com/2010/05/26/un ... tengensis/


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MessaggioInviato: 30/05/2010, 19:25 
Ottimo report vimana, ancora una volta. [;)]


Notizia interessatissima.


Sebbene questo nuovo genere di homo non sia considerato un nostro diretto antenato, esso è comunque una specie di homo più antica dell' habilis, e già questa è una notizia sensazionale quanto basta, unita al fatto che ci sono altri fossili ancora più antichi.

Insomma la visione semplicistica e lineare della storia dell' evoluzione umana che hanno proposto finora sta venendo sostituita da una molto più complessa e ricca di ramificazioni.

Una cosa predetta da tempo da chi critica la teoria ortodossa. [^]



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MessaggioInviato: 30/05/2010, 20:36 
Cita:
DarthEnoch ha scritto:

c'è già... chiamasi Raeliani XD


Una religione pateticamente scientista


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MessaggioInviato: 08/06/2010, 03:13 
Scusa non trovo il filo, a cosa ti riferisci Lukas?

Non è che hai sbagliato topic?

Fammi sapere. [;)]



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MessaggioInviato: 08/06/2010, 15:31 
Mi riferivo ai Raeliani, Aztlan.

mi sembra che l'homo gautegensis sia il fossile di uno scimpanzè

ciao


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Sì so chi sono i Raeliani, intendevo dire cosa c' entra nel discorso.... non sono sicuro di aver capito quale era la domanda cui dai questa risposta.

Potresti postare una quotazione con il dialogo interessato?

Grazie.


Questa dello scimpanzè non risulta affatto nell' articolo, e oltrettutto i paleontologi sanno ben distinguere un semplice animale da un ominide.

Buona discussione,

Aztlan



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MessaggioInviato: 10/06/2010, 00:43 
ho letto molti libri di Sictin e lui dice appunto che ci sia stata manipolazione genetica in vitro, anche se molti dicono che lui abbia tradotto i cilindri sumerici secondo la sua immaginazione io penso che in fondo qualcosa di veritò c'è



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Sì anche io penso che questa parte delle teorie di Sitchin sia probabilmente l' unica a non essere frutto della sua immaginazione - in buona o cattiva fede che sia.


La Teoria di Sitchin è un tasto dolente da toccare: non ci sono prove a sostegno, ma non si può neanche archiviare in fretta e furia come l' ennesima cialtronata: io credo che sia in buonafede, perlomeno all' inizio e per l' impianto di base della teoria, ma questo non significa certo che abbia ragione per forza.

Tutto ruota intorno a quelle tavolette, autentiche, ma tradotte da un autodidatta, il quale viene smentito dai sumerologi di professione, i quali però non sanno fornire una traduzione alternativa. Il che rende tutto molto più complicato e difficile da giudicare, non con superficialità.

Io credo che nella sua buonafede e nei suoi limiti, Sitchin abbia colto qualche elemento di verità, ma a causa della sua esperienza ridotta - non è uno studioso professionista ma un autodidatta - abbia commesso anche gravi errori e colmato le lacune con una buona dose di immaginazione.


Il successo che la sua tesi ha riscosso inizialmente lo ha spinto a difendere questa sua fonte di popolarità a tutti i costi, e ormai penso sia proprio arrivato alla frutta e credo anche alla mistificazione.

Ma il nucleo di verità che potrebbe aver riesumato rimane intatto.

Insomma, nulla di nuovo sotto il sole....


Buona discussione,

Aztlan



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MessaggioInviato: 10/06/2010, 19:21 
sono daccordo con te Aztlan



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Molto bella e interessante questa discussione, complimenti a tutti anche per la competenza con cui l'affrontate! [;)]

L'arcano dilemma tra "Evoluzionismo" e "Creazionismo", secondo me non è nemmeno un dilemma, nel senso che entrambe le correnti possono ad un certo punto incontrarsi, o meglio, dove finisce una inizia l'altra, facendo parte entrambe della stessa storia. [;)]

infatti, per come la vedo io, potremmo intendere come "evoluzionismo" il periodo in cui da semplici organismi unicellulari marini siamo arrivati ad evolverci sulla terra ferma allo stadio di mammiferi bipedi, come sono ancora oggi le scimmie;

il "creazionismo" partirebbe invece dal momento in cui "qualcuno o qualcosa(il cui ancestrale ricordo è stato poi divinizzato nei successivi millenni), è intervenuto artificialmente su quegli esseri scimmieschi creando(appunto) le basi di quello che siamo diventati noi adesso.

Per questo sono anche io dell'idea che la storia (quella VERA) non sia proprio come ci è sempre stata raccontata....
infatti fin da bambino, quando la maestra ci spiegava che "l'uomo discende dalle scimmie" mi suonava un po strano...e mi chiedevo: "ma se noi ci siamo evoluti dalle scimmie....le scimmie perchè cavolo sono rimaste ancora scimmie?!?!" [8)]

Era, ed è, evidente che la nostra specie è troppo singolare..quasi "estranea" se paragonata all'evoluzione di tutte le altre specie animali che ci accompagnano su questo pianeta....che sembrano proprio seguire tutte insieme una stessa linea temporale evolutiva, al contrario dei balzi paurosi che abbiam fatto noi!
Solo un "intervento" particolare (esterno) giustificherebbe una cosi nostra palese e repentina superiorità rispetto a tutte e altre...non essendocene neanche una, neanche tra quelle maggiormente dotate di intelligenza, capace di realizzare le cose che possiamo fare noi.

Prendere seriamente in considerazione la possibilità che tutto ciò sia dovuto effettivamente all'intervento di visitatori esterni a questo mondo, che a più riprese nell'arco di migliaia di anni osservano, e continuano a fare, la loro "creazione", sarebbe l'unica strada che porterebbe alla reale verità!

saluti a tutti [:)]

P.S: facendo una velocissima escursione di tema, riprendo un pensiero che mi sento di quotare in pieno(persino le virgole [:p]) in quanto la penso esattamente allo stesso modo:
Cita:
greenwarrior ha scritto:
Universo infinito= scatole Cinesi. Và dall' infinitamente piccolo, all' infinitamente grande. La similitudine fra la struttura atomica e i sistemi planetari, mi fà pensare alla possibilità che il nostro sistema solare sia un atomo appartenente ad un complesso molto più grande. Noi conteniamo universi e siamo parte a nostra volta di un "corpo" più grande.

e volendo spingermi anche più il la con l'immaginazione, mi verrebbe da pensare che quell'organismo più grande, di cui con tutto l'Universo(o più Universi)faremmo parte, potrebbe rappresentare l'entià che viene da molti denominata "Dio". Chi lo sa...infatti ogni volta che mi capita di sentire la frase "Dio siamo noi", penso proprio che sia vero, anche nel senso inverso! chiuso l'OT. [:)]



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Deep throat: "perchè quelli come lei, che sono convinti della presenza degli ET sulla terra, non vengono dissuasi da tutte le prove a favore del contrario?"
Fox Mulder: "perchè tutte le prove a favore del contrario, non sono mai del tutto convincenti!"
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scusate, le tavolette sumere sitchin le ha tradotte lui in base a sue conoscenze, ma i sumerologi smentiscono ma allo stesso tempo non riescono a tradurre le tavole?



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MessaggioInviato: 20/06/2010, 18:03 
I Neandertal abitarono la Gran Bretagna 40000 anni prima di quanto si pensasse

Durante gli scavi a Dartford (contea di Kent, Inghilterra) gli archeologi hanno scoperto due antichi strumenti di selce. Risalgono a 100000 anni fa e provano quindi che i Neandertal vissero in Gran Bretagna 40000 anni prima di quanto si pensasse, in un periodo in cui si riteneva che l’isola fosse disabitata.
In verità, i “pre-Neandertal” avevano già abitato la Gran Bretagna, ma circa 200000 anni fa furono costretti e migrare a sud, in Francia, a causa del freddo. E – si pensava – non poterono più fare ritorno poiché quando il clima si riscaldò nuovamente, tra i 130000 e i 110000 anni fa, il livello del mare nel Canale della Manica si era alzato, bloccando il passaggio.

Si riteneva che la Gran Bretagna venne nuovamente popolata a partire dai 60000 anni fa, ma ora la nuova scoperta mostra che ciò avvenne molto prima: 100000 anni fa, all’inizio dell’ultima “era glaciale” (immagino che intendano l’ultimo ciclo glaciale, che per le isole britanniche è noto come glaciazione devensiana).
“Non credevo ai miei occhi quando ricevetti i risultati dei test”, dice Francis Wenban-Smith, archeologo dell’Università di Southampton. “Sappiamo che a quei tempi i Neandertal abitavano il nord della Francia, ma queste nuove tracce suggeriscono che non appena diminuì il livello del mare e apparve un ‘ponte di terra’ attraverso il Canale della Manica, essi camminarono fino al Kent”.

David Score, project manager della Oxford Archaeology, dice: “La ricerca sul campo nel sito di Dartford ha scoperto una significativa quantità di tracce di attività dell’Età del Bronzo e del periodo Romano, ma sono i fossi più profondi scavati tra sedimenti molto più antichi ad aver prodotto i risultati più interessanti”.
Una teoria è che i Neandertal furono attratti a ritornare in Gran Bretagna per via delle colline di gesso – visibili dalla Francia – che ospitavano mammut, rinoceronti, cavalli e cervi.

Il dott. Wenban-Smith spiega inoltre che i Neandertal giunti a Dartford 100000 anni fa devono aver imparato ad affrontare i rigidi inverni britannici: “Queste persone non avevano dei veri ripari – niente case e nemmeno grotte”, dice, “quindi possiamo solo ipotizzare che dal momento in cui ritornarono essi avevano sviluppato la capacità di resistere al freddo dal punto di vista fisiologico, e adottato strategie comportamentali quali la pianificazione delle scorte invernali e un buon uso del fuoco”.

Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6152.1


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MessaggioInviato: 20/06/2010, 18:29 
Aztlan, tu prima parlavi della grande piramide...e se invece a costruirla furono gli abitanti di Atlantide ??? L'ipotesi aliena non sta molto in piedi onestamente...


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