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Questo invece ...


Extraterrestri, perchè gli alieni si rifiutano di parlare con l’ uomo

Lo chiamano “Il Grande Silenzio”.

E’ il silenzio che è possibile ascoltare attraverso gli apparati di monitoraggio del Progetto SETI, e che per ora ha lasciato i ricercatori di vita extraterrestre a bocca asciutta.

Il Grande Silenzio dura da circa 50 anni, e a parte qualche “wow signal”, niente di extraterrestre è mai stato captato prima d’ora.

Anche se Stephen Hawking avverte che, forse, è meglio così, dato che potremmo cercarci dei guai che sarebbe meglio evitare, fremo di impazienza al solo pensiero di trovare una civiltà extraterrestre con la quale comunicare; e come me molte altre persone, tra le quali coloro che hanno dedicato buona parte della loro vita a questo scopo.

Ma dove sono gli extraterrestri? Perchè non siamo stati ancora in grado di trovarli, di sentire i loro bisbigli galattici, di intercettare le loro comunicazioni?

Forse, il nostro approccio è completamente sbagliato, come suggerisce Paul Davies nel suo libro “The Eerie Silence”.

Per prima cosa, non dovremmo scandagliare l’intero spazio: “Dovremmo cercare qualunque indicatore di intelligenza extraterrestre, utilizzando tutto lo spettro di strumentazioni scientifiche, includendo la ricerca di tracce fisiche di antichi progetti extraterrestri all’interno del Sistema Solare o nelle sue vicinanze” spiega Davies. “Il Radio SETI deve essere ri-orientato per cercare segnali non diretti, puntando sul centro galattico per mesi o anni, e cercando eventi transitori distintivi”.

Secondo Davies, le principali ragioni che generano il Grande Silenzio potrebbero essere queste:

1.Siamo soli, o quasi. Non ci sono forme di vita intelligenti, nessuna “Confederazione Galattica”, o “Galactic Club”, per citare il radioastronomo Ronald Bracewell.

2.Il Galactic Club esiste, ma ignora completamente la nostra esistenza

3.Non siamo del tutto adatti al Galactic Club, per cui il silenzio è voluto, probabilmente legato ad un protocollo che potrebbe recitare “Niente messaggi con civiltà primitive!”. Possiamo captare solo segnali sporadici e non ripetuti, come i “Wow”, mentre ci stiamo perdendo i vero succo delle comunicazioni interstellari.

La prima ipotesi è forse la meno probabile dal punto di vista astrobiologico. La maggior parte degli scienziati attivi nell’astrobiologia supportano una visione molto più ottimistica, che vede le probabilità che la vita si sia diffusa nell’universo molto più ampie di quanto ci si immagini.

Oltre al fatto che, com’è possibile osservare sulla Terra, la vita cosciente potrebbe essere diffusa su altri mondi. Delfini, scimmie ed altri animali hanno dimostrato di essere intelligenti e di avere coscienza di sé, caratteristiche che pongono le basi per la nascita di una civiltà intelligente in grado di progredire.

Tuttavia alcuni rimangono scettici sulle possibilità che civiltà tecnologicamente progredite possano essere diffuse nella nostra galassia. Secondo Charley Lineweaver, astrofisico dell’ Australian National University, “gli umani ed i delfini hanno 3,5 miliardi di anni di condivisione da un antenato comune. Per il 98% della nostra storia, umani e delfini sono stati la stessa cosa. I geni necessari a sviluppare questi cervelli di grosse dimensioni sono stati perfezionati nel corso di miliardi di anni di evoluzione”. Questo a sostenere il fatto che, secondo Lineweaver, se civiltà avanzate possono emergere in qualunque parte della galassia, non possiamo aspettarci che abbiano un’intelligenza umana.

Il secondo scenario è probabilmente altrettanto improbabile se prendiamo in considerazione una civiltà in grado di esplorare i meandri della galassia. E’ difficile immaginare che una civiltà in espansione nello spazio che sia passata per il Sistema Solare non si sia accorta che il terzo pianeta ha qualcosa di insolito.

E’ vero, determinare se la Terra è abitata da esseri intelligenti dallo spazio non è semplice e nemmeno così immediato; ma confrontiamola con altri pianeti del Sistema Solare: non è troppo calda e nemmeno troppo fredda; ha acqua liquida superficiale; è geologicamente attiva; mostra segnali chimici di attività biologica; è circondata da un numero incredibile di satelliti artificiali e di space junk.

Anche osservando dalla distanza che separa la Terra da Urano, il nostro pianeta risulterebbe estremamente interessante.

Quella che rimane quindi è la terza opzione: gli alieni ci stanno ignorando. Il che non è bello, è forse più preoccupante e triste di quanto sarebbe se fossimo soli nell’universo.

Perchè ci considerano primitivi? Direi che è estremamente facile arrivarci: per esempio, lasciamo morire centinaia di milioni di persone ogni anno per cause prevenibili, mentre spendiamo migliaia di miliardi di dollari in armamenti. Inquiniamo la nostra atmosfera, i nostri mari, gli ecosistemi di tutto il mondo senza pensare concretamente ad alternative. Non è una visione ecologista e “hippy” del mondo, ma è un dato di fatto.

Secondo J.D. Bernal, autore del libro The Origin of Life, “C’è una possibilità che la più vecchia ed avanzata civiltà della galassia possa aver formato un gruppo di intelletti comunicanti che stanno esaminando la nostra involontaria proposta di ammissione al club. vedendo la presente situazione caotica, sia politicamente che economicamente, non è per nulla sicuro che verremo accettati”.

Immaginiamo a tutte le trasmissioni che possono essere state intercettate nello spazio da un’eventuale civiltà extraterrestre: i discorsi di Hitler, i milioni di individui che muoiono di fame e di sete ogni anno, guerre, pubblicità ingannevoli, e via dicendo. Di certo non giovano alla nostra immagine e non ci pongono in prima posizione per l’ammissione nel Club Galattico.

Cosa fare se c’è un gruppo di civiltà che vuole ingnorarci? Se volessimo ottenere le prove che non siamo soli nell’universo, sarebbe estremamente difficile. L’unica speranza è quella di captare qualche segnale erroneamente trasmesso nella direzione sbagliata, o con il protocollo sbagliato. E l’unico modo per farlo è finanziare la costruzione di enormi radiotelescopi.

Il costo? Diciamo che, in linea di principio, più grande è il telescopio, più possibilità abbiamo di intercettare un segnale extraterrestre di un “alieno disattento”.

Per costruire un’antenna spaziale del diametro di 500 chilometri, il costo si aggirerebbe attorno ai 10 mila miliardi di dollari, il che fa riporre poche speranze nella sua realizzazione: occorrerebbe dirottare, ad esempio, tutti gli investimenti militari di diversi anni nel progetto, ed è inconcepibile per il tipo di civiltà che il genere umano ha costruito.

L’ unica speranza sembra quindi essere il cambiamento radicale della nostra civiltà e del nostro modo di fare politica ed economia. Il che non solo rappresenterebbe una speranza in più per poter essere ammessi nel Club Galattico, ma anche un passo avanti per una civiltà primitiva e bellicosa come la nostra, e forse la nostra unica speranza di sopravvivenza.

Daniele Bagnoli

http://www.direttanews.it/2010/06/06/ex ... on-l-uomo/



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MessaggioInviato: 11/06/2010, 19:48 
LE FAMIGERATE "LANTERNE CINESI"




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Non potranno mai essere scambiate per UFO!
Salgono lenntamente; non si fermano mai; Si noterà quasi sempre, da sotto, la luce più chiara al centro; sono eventualmente trasportate, ma da un vento leggero (perché altrimenti, inclinandosi, s'incendierebbero); quindi, in alto, o bruciano o alla fine si spengono e precipitano a terra invisibili.
Ma mai, si fermeranno e guizzeranno via! Come si fa a sbagliarsi?



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MessaggioInviato: 12/06/2010, 09:28 
USA: l'onorevole McElroy conferma l'incontro con Alieni di Eisenhower
« il: 09 Giugno 2010, 20:08:11 »

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L’On. Henry W. McElroy Jr, Rappresentante dello Stato del New Hampshire in pensione, ha dichiarato l’11 di Maggio 2010 che l’ex presidente degli Stati Uniti Eisenhower fu informato con una lettera circa la presenza di esseri intelligenti extraterrestri sulla Terra. McElroy ha anche detto che nel documento che ha visto mentre era legislatore si faceva riferimento alla possibilità di Eisenhower di incontrare i visitatori alieni. Come i lettori ricorderanno, un incontro tra Extraterrestri e il presidente D. Eisenhower fu organizzato nella Base di Muroc Army Air Field, ribattezzata poi nel 1949, in onore del pilota collaudatore Glen Edwards. Il contatto ufficiale tra ET e la delegazione presidenziale, avvenne nel 1954. In seguito a questo incontro si generarono tutto un insieme di politiche che ancora oggi influenzano la nostra storia. McElroy ha ringraziato le persone e gli stati, fra cui l’Italia, che fino ad ora hanno parlato apertamente del problema.

Di sotto un estratto del discorso tradotto dal sito “Corvide” che ha riportato per primo la notizia in Italia:
“Buongiorno, vi sto parlando te da Fort Monroe, Virginia. Il mio nome è Henry McElroy, Jr., ex deputato dello Stato del New Hampshire. Il documento che ho vistoera una lettera ufficiale al presidente Eisenhower.
Per quanto a mia memoria questa lettera era pervasa da un senso di speranza, e informava il presidente Eisenhower della continua presenza di esseri extraterrestri qui negli Stati Uniti d’America. La letera sembrava indicare che un incontro tra il presidente e alcuni di questi visitatori avrebbe potuto essere organizzato se desiderato.
Il tono della lettera indicava che non c’era bisogno di preoccuparsi, dato che questi visitatori non sono stati in alcun modo, causare alcun danno, o avesse intenzioni, qualunque, di provocare perturbazioni allora, né in futuro.

Sebbene io non possa verificare i tempi o i luoghi o che una o più riunioni si siano verificate direttamente tra Eisenhower e tali visitatori, per via del suo ottimismo nel suo discorso di addio nel 1961 personalmente credo che Eisenhower abbia davvero incontrato questi extraterrestri, astronauti ‘non di questo mondo’.
Spero che la mia testimonianza personale aiuterà la nazione nella sua ricerca per la veritá. Sono onorato di seguire le orme di coloro che si sono fatti avanti con la loro testimonianza personale – coloro che meritano l’ammirazione del popolo americano per la pubblica condivisione dei loro racconti , nel tentativo di elevare le nostre conoscenze per una comprensione maggiore della nostra esistenza. Persone come:

* L’ex astronauti John Glenn, Edgar Mitchell, Gordon Cooper, e Buzz Aldrin
* Ex presidenti Ronald Reagan e Jimmy Carter
* Bill Uhouse capitano della United States Marine Corps
* John Williams Lt. Col. della United States Air Force
* Co Phillip Corso Sr. dell’esercito degli Stati Uniti
* Graham Bethune Comandante della Marina degli Stati Uniti

Insieme a:
David Hamilton del Dipartimento di Energia, Donna Hare della NASA, e James Kopf della National Security Agency
Vorrei anche ringraziare i paesi di Francia, Brasile, Gran Bretagna, Russia, Italia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Nuova Zelanda, il nostro vicino del nord – Canada, Uruguay e Australia, per avere aprirto i loro files consentendo l’accesso a informazioni che sono molto importanti per l’evoluzione dell’umanità.

http://www.youtube.com/watch?v=mrK2Ygfj ... r_embedded
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MessaggioInviato: 14/06/2010, 09:57 


Il bello è che dopo questa schifezza di video il CICAP si ... vanta pure!



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MessaggioInviato: 14/06/2010, 10:19 
Fisico nucleare descrive un vasto COVER UP sugli UFO, di Lee Spiegel.

Secondo David Wilcock, la guerra per il DISCLOSURE, la declassificazione del materiale riguardante UFO e alieni da parte dei maggiori stati del mondo, si sta facendo calda. A suo dire, questo articolo, apparso su AOL.news il 7 giugno, e balzato al 2° posto nella classifica dei più letti, potrebbe testimoniarlo. Infatti, a parlare di questi argomenti è il fisico nucleare Stenton Friedman, uno dei non molti scienziati a interessarsi (da lunghissimo tempo) di questo fenomeno.

"Alcuni UFO sono navette spaziali guidate da un'intelligenza extraterrestre, e questa è la più grande storia del millennio."

Queste parole non sono le farneticazioni di qualche individuo squilibrato che cerca attenzione o una camicia di forza confortevole. Stanton Friedman è [conosciuto come un anticonformista], una specie di cane sciolto.

Impiegato per 14 anni come fisico nucleare per società come General Electric, General Motors, Westing house e Aerojet General, lavorò su programmi altamente classificati riguardanti aerei a propulsione nucleare, e missili a fissione e fusione nucleare.

Nel 1958, gli UFO colpirono la sua attenzione, e Friedman ha da allora tenuto conferenze su questo argomento in più di 700 università gruppi di ricerca in tutti i 50 stati USA e in giro per il mondo.

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Il fisico nucleare Stanton Friedman ha dedicato più di 50 anni per portare avanti la verità scientifica sugli UFO, ed è stato un investigatore civile della prima ora nei fatti inerenti il leggendario INCIDENTE DI ROSWELL (Ufo Crash) nel 1947.


"Dopo 53 anni di investigazioni, mi sono reso conto di come ci si trovi alle prese con un WATERGATE cosmico," dice [Friedman] ad AOL News. "Ciò significa che poche persone nei maggiori governi conoscono almeno dal 1947 che un certo numero di UFO sono navette spaziali di origine aliena."

Nel nuovo libro di Friedman, Science was wrong ("La scienza ha sbagliato"), scritto assieme a Kathleen Marden, osserva: "Non c'è stata carenza di argomenti validi, dichiarazioni negative giunte da gruppi di scettici e persone che si sono rifiutati di esaminare l'evidenza ... che supporta la nozione di come un certo numero di UFO abbiano origini extraterrestri."

Friedman cita molti casi di incontri UFO di cui hanno avuto esperienza persone competenti, testimoni oculari affidabili, incluso uno della Japan Airlines.

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Uno dei più credibili avvistamenti UFO della storia viene da una serie di immagini prese a bordo della nave brasiliana Almirante Saldanha il 16 gennaio 1958. L'equipaggio della nave - assieme a diversi scienziati - fu testimone oculare di un oggetto a forma di pianeta Saturno. L'UFO si avvicino a un'isola, facendo una ripida immersione prima di volare via velocemente. Juscelino Kubitschek, allora presidente del Brasile, confermò l'autenticità delle foto.


"Un Boeing 747 sopra l'Alaska si imbattè in qualcosa che era due volte la grandezza di una portaerei, il quale volava circolarmente intorno al jet. Ciò venne poi riferito a terra, dove [la presenza] sia dell'UFO che del Boeing 747 fu registrata dal radar.

"La spiegazione data dagli scettici fu che era Giove! Ma ragazzi, un radar aereo può registrare Giove? Ciò era totalmente ridicolo. Si potrebbe dire che tu stai combattendo con le forze del 'male', cioè arroganza e ignoranza."

Mentre qualche scienziato attraverso gli anni ha suggerito a bassa voce che la terra è stata visitata dagli ET, Friedman è più esplicito. E' specialmente irritato dall'abitudine degli scienziati di usare telescopi e radiotelescopi radio per la ricerca di intelligenza extraterrestre, come l'istituto SETI in California.

"Il loro sostentamento dipende dalla congettura che non ci sia [ancora stato] nessuno che sia giunto qui, e che se solo aspettiamo ancora un po', noi registreremo il segnale e sarà la più grande scoperta nella storia umana, e risolverà tutti i nostri problemi."

"Quello che veramente mi dà noia è che la gente del SETI ti dirà che non ci sono PROVE sugli UFO. Bene, loro certamente non riferiscono niente, quindi non deve esistere nulla al riguardo, giusto? Sbagliato!"

Se è così, perchè perchè affidabili scienziati rifiuterebbero di considerare che la terra potrebbe essere una vacanza lampo per viaggiatori di altri mondi?

"Perchè dovrebbero ammettere che avevano ignorato una tale storia di grandi proporzioni per così tanto tempo e che si erano sbagliati," dice Friedman. "Aver sbagliato è qualcosa che non piace per nulla ammettere agli scienziati."

Nel corso degli ultimi 50 anni, numerosi sondaggi e rilevamenti della pubblica opinione hanno indicato che le persone sono molto interessate e anche preoccupate per ciò che riguarda gli UFO.

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Una delle migliori immagini UFO mai prese, questo oggetto fu fotografato da Paul Trent sopra la sua fattoria nel marzo 1950. Una successiva investigazione Air Force determinò che "uno straordinario oggetto volante, metallico, argenteo, a forma di disco, di decine di metri di diametro ed evidentemente artificiale, volò alla vista di due testimoni oculari.

Un sondaggio Roper del 2002, commissionato da Science Fiction Channel, riportò che il 72% di americani credevano che il governo USA non stava dicendo tutto ciò che sapeva a proposito degli UFO, e il 68% pensava che il governo sappia di più a proposito della vita extraterrestre rispetto a ciò che si preoccupava di divulgare.

Ma perchè il governo - ogni governo - coprirebbe le informazioni riguardanti gli UFO? Per Friedman, la risposta è qualcosa maggiormente coi piedi per terra.

"Non so di un governo su questo pianeta che voglia per i suoi cittadini il dovere primario di avere fedeltà per il pianeta. Il nazionalismo è l'unico gioco in città.

Inoltre, dice Friedman, ci sono dei punti di vista militari. "Dal punto di vista della sicurezza nazionale, ognuno vorrebbe afferrare un disco volante e capire come funziona e usarlo per sviluppare armi da usare sull' 'ALTRO', e c'è sempre un 'ALTRO'."

Come esattamente si potrebbe ottenere in un colpo solo un disco volante? Un modo è proprio quello di attendere che un veicolo da altri mondi sviluppi qualche problema meccanico e semplicemente atterri rovinosamente al suolo.

Mi viene in mente l'UFO CRASH di Roswell N.M.

Nel luglio del 1947, qualcosa si schiantò fuori dalla piccola città e, secondo gli iniziali rapporti ufficiali, si trattava di un disco volante. Le autorità cambiarono velocemente quella storia, dichiarando che era solamente un pallone metereologico che era caduto dal cielo.

Tredici anni dopo l'EVENTO di Roswell, Friedman incontrò il personale militare che era coinvolto con gli eventi del 1947 e disse che alla fine fecero qualche passo avanti nella descrizione della navicella spaziale schiantata e dei corpi degli alieni morti.

La leggenda dell' "incidente di Roswell" nacque proprio a causa dell'ostinata determinazione di Stanton Friedman.

"Ho seguito la pista abbastanza da trovare un certo numero di persone chiave, e senza internet a disposizione, la cosa prese un mucchio di lavoro," dice.

Ma Friedman è pienamente consapevole dell'abbondante scetticismo che gira attorno alla controversia di Roswell.

"Com'è ovvio, la resistenza ad accettare questo caso diventerà più forte nonostante ogni prova" dice Friedman. "Perchè se è vero, tutto quanto -- corpi, rottami, cover-up, minacce -- non è ciò di cui hai più bisogno?"

Friedman dice che ha avuto solamente 11 "disturbatori" in più di 700 discorsi pubblici sugli UFO.

"Io sono ancora ottimista nei confronti del fatto che, nel corso della mia esistenza - e ho 75 anni - arriveremo almeno a vedere una parte della mia storia, cioè che non siamo soli nell'universo."

Con la scoperta, negli ultimi anni, di centinaia di pianeti in orbita attorno ad altri soli, gli scienziati cominciano davvero a speculare che il cosmo abbondi di vita.

Inoltre, nel 2008, l'astronomo capo della Specola Vaticana, il reverendo Gabriel Funes, ha proclamato che esseri intelligenti creati da Dio potrebbero veramente esistere nello spazio cosmico, e ciò non contraddirebbe la fede in Dio.

Tutto questo dà speranza a Friedman.

"Adesso è probabilmente il tempo di dire, si, facciamo parte di [una specie] di vicinato galattico; sfortunatamente, non siamo i pezzi grossi del vicinato."

http://rossanosegalerba.splinder.com/po ... ee-spiegel



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MessaggioInviato: 14/06/2010, 11:44 
Fisico nucleare: “gli impianti Alieni sono argomento molto serio”


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Il dottor Robert Koontz ha un Ph.D. in fisica nucleare sperimentale e, attualmente, sta tentando di creare una tecnologia che permetterà l’estrazione di quantità utilizzabile di energia dal vuoto. Questa ricerca segue quelle di Nikola Tesla e del dottor Thomas Henry Moray. Ebbene questo autorevole personaggio scrive una lettera aperta che mette in guardia sui rapimenti alieni e sugli impianti che vengono trovati all’interno delle vittime. Ecco cosa scrive:

Sono un Ph.D di ricerca sperimentale in fisica nucleare, e una volta ero nella US Navy’s Naval Security Group. Mentre fui assegnato alla National Security Agency, ho insegnato elettronica relativa alla raccolta di informazioni a distanza. Per un lungo tempo ho avuto autorizzazione National Security Agency Top Secret con Cryptographic Endorsement e Code-Word Access.

Nel collegamento web di sotto, ho postato articoli e informazioni sul mio background
che accertano le mie credenziali.

http://www.doctorkoontz.com/bio/Deep_Ba ... /index.htm

Per quanto riguarda le relazioni di Whitley Streiber sugli impianti alieni e la sua recente intervista da parte del Dr. Roger Leir, e anche per quanto riguarda l’intervista di Whitley di uno scienziato americano che afferma di essere stato impiantato con un qualche tipo di dispositivo tecnologico, trovo le prove molto convincenti.

In particolare, nei rapporti segnalati rilevo isotopi non terrestri dell’impianto putativo, emissioni indicanti energia elettromagnetica e la microstruttura apparente del possibile dispositivo. Questa è la prova fisica che esiste e può essere analizzata.

Prendo atto anche che lo scienziato intervistato sembra abbastanza lucido e ragionevole. Inoltre, lo scienziato ha conoscenze dimostrabili su nano-tubi di carbonio e sembra essere per davvero lo scienziato che afferma di essere.

Non vedo alcun motivo di dubitare su quello che questi uomini stanno dicendo. Infatti, piuttosto è vero il contrario: La mia opinione è che la questione debba essere presa molto seriamente e, infine, dovrebbe essere affrontata apertamente da entrambe le autorità federali e dal pubblico.

Tuttavia, mi rendo conto che è improbabile che le autorità federali affrontino apertamente la questione, e la mia opinione è che i media giornalistici tradizionali non scriveranno anche un solo, imparziale, articolo sul tema.

Tuttavia, se è vero che persone extraterrestri inseriscono impianti nei corpi dei cittadini americani e scienziati americani, allora la questione è di natura di sicurezza nazionale che potrebbe essere più grave della minaccia di al-Qaeda e Corea del Nord.

E’ possibile che i miei commenti saranno accolti con scherno e derisione, in alcune strutture. Ma questo non mi dissuade affatto. Lasciate che i chip possano cadere. La verità è un alleato.

Cordiali saluti,

Dr. Robert W. Koontz, Ph.D.
Sito Web: http://www.doctorKoontz.com

Link della lettera aperta http://www.doctorkoontz.com/Letters/Implants_001.htm

La lettera è stata scritta il 26 maggio 2009
(http://centroufologicotaranto.wordpress.com/)



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Sempre i "Foofighter; o UFO Telemetrici ...

UFO sferici e “incidenti aerei catastrofici”

(giugno 16, 2010 by centroufologicotaranto)

Se non avete mai controllato i documenti del Centro Nazionale dell’Aviazione Nazionale degli USA per i Fenomeni Anomali , segue sotto il cosiddetto Progetto Sfera:


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All’interno della foto, una sfera incandescente (UAP) posizionata a ore 7:00, ha seguito un aereo a Palo Alto – USA (2005-fonte: NARCAP)

Dominique Weinstein appartiene al Centro Nazionale francese per gli studi sugli UFO, GEIPAN. Egli ha analizzato 300 casi di fenomeni aerei non identificati (UAP) che sono stati riportati in tutto il mondo da piloti militari e civili nell’arco temporale 1947-2007. Di questi casi, 39 incidenti o il 14% hanno coinvolto effetti elettromagnetici. Quindici aerei hanno perso le comunicazioni radio, nove avevano le loro bussole magnetiche danneggiate, e una di queste due ha misurato e segnato direzioni opposte, sette radio compassi automatici hanno smesso di funzionare, sei aerei hanno mostrato problemi meccanici, a cinque sono stati segnalati diversi problemi con il sistema d’armamento; tre hanno avuto problemi elettrici. In tutti i casi gli effetti sono stati temporanei, e quando la sfera volante luminosa ha lasciato la zona tutto è tornato alla normalità. L’87% di questi incontri si è verificato a quota di crociera. Conferme radar, o rilevazione temporanea di esse sono stati registrati in 146 casi. L’81% di questi incidenti è stato rilevato dagli apparati radar e 15 di essi coperti da radar di via aerea e di terra. Weinstein ha individuato 122 casi di elevata possibilità di incidenti aerei. Trenta incidenti hanno coinvolto una sfera volate in rotta di collisione, altri 20 con passaggi molto vicini alla fusoliera del velivolo, 24 piloti hanno dovuto fare manovre evasive e tre incontri su 50 hanno generato feriti fra i passeggeri. E nel caso misterioso di Frederick Valentich, del 1978, pilota e aereo sono stati distrutti. Per il direttore esecutivo del NARCAP, Ted Roe, i casi più complicati non vengono catturati dal radar, soprattutto quando si tratta di sfere volanti. Roe ha esaminato 120 casi che hanno coinvolto 44 sfere volanti all’interno del territorio degli Stati Uniti (nel 1966 in Florida durante la campagna elettorale per il governatore, Haydon Burns ordinò al pilota del suo aereo di stare dietro a due sfere di luce che erano sopra la loro rotta, ma le sfere volanti scomparvero rapidamente durante la manovra). Solo quattro di questi 44 casi sono stati osservati dal radar di terra, ma 15 sono stati registrati come missili potenziali. In quattro casi, i piloti hanno inviato segnali con i fari per allertare della presenza delle sfere. “A causa del basso tasso di sopravvivenza in caso di collisione aerea e di registrazione attraverso i radar di vari oggetti durante questi eventi” Ted Roe ha avvertito nella sua relazione, “non si può dire con certezza che le sfere volanti non siano state i principali fattori di disastri aerei.” Molti di questi casi sono stati archiviati da diversi decenni, ma secondo i ricercatori del NARCAP Carlos Guzman e Aphonso Salazar alcune sfere volanti hanno accompagnato aerei commerciali in Messico. C’è abbastanza materiale da analizzare, ma ottenere accesso ad esso è un altra questione. “La conoscenza non è conoscenza, almeno se si ha una sanzione sociale di essa,” ha detto Ted Roe, che insieme a Haines ex scienziato della NASA stanno assemblando il bilancio per il Progetto Sfera. “Questo è per davvero un esperimento. La scienza è un processo lento.” Se si fosse fatto tutto nel modo giusto, anche alcune decadi fa, non sarebbe necessario avere un grosso incidente per richiamare l’attenzione della gente.

Fonte (in lingua portoghese) http://www.cubbrasil.net/index.php?opti ... d=4208&I...



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Unione Europea: ecco l’interrogazione parlamentare sugli UFO di Borghezio


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Riceviamo dall’amico Alfredo Lissoni la seguente informazione che volentieri pubblichiamo:

Cari amici/e e colleghi/e,
a seguito di un lungo lavoro di convincimento su diversi esponenti del mondo politico italiano, chi scrive ha ottenuto che l’on. Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, presentasse, il 14 giugno scorso,
una dichiarazione scritta per un’interrogazione al Parlamento Europeo sulla desecretazione della documentazione sugli UFO (n. di codice 0057/2010; è importante, va citato).In pratica, si chiede che vengano aperti tutti gli archivi UFO dei Governi dei 27 Paesi membri e si crei un Osservatorio comunitario per lo studio del fenomeno. Poiché analoghe richieste (tre inglesi ed una cipriota, tutte con firmatario unico) in passato si sono scontrate con il disinteresse della presidenza UE, è importante che tutti gli ufologi di buona volontà (quale che sia il proprio colore politico, ma comunque interessati all’apertura degli archivi) facciano pressioni sugli europarlamentari dei rispettivi Paesi di appartenenza, inviando loro delle mail affinché firmino l’interrogazione parlamentare. Più alto sarà il numero dei politici firmatari, più sarà facile che gli archivi UFO vengano aperti e resi disponibili. I politici possono essere contattati direttamente dal sito del Parlamento Europeo
http://www.europarl.europa.eu/members/p ... anguage=it

Ritengo si tratti di un’occasione impedibile per chi è appassionato del fenomeno UFO.
Di seguito, si allega il testo in inglese della dichiarazione scritta. Chiedo a chiunque voglia collaborare di inserire questo comunicato nel proprio sito web, nonché di farlo circolare via mail, invitando i colleghi ufologi degli altri 26 Paesi a fare pressing sui propri politici al Parlamento Europeo.
Ringrazio chiunque vorrà collaborare, singolo o Centro, ricercatore o appassionato.

Alfredo Lissoni

Sotto il testo dell’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Borghezio

14.6.2010 0057/2010

DICHIARAZIONE SCRITTA

presentata a norma dell’articolo 123 del regolamento

sulla desecretazione della documentazione sugli UFO

Mario Borghezio

Scadenza: 14.10.2010






0057/2010

Dichiarazione scritta sulla desecretazione della documentazione sugli UFO

Il Parlamento europeo,

– visti gli articoli 4, 179, 180 e 189 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

– visto l’articolo 123 del suo regolamento,

A. considerando che nel 1978 la 33a Assemblea generale delle Nazioni Unite dette formale riconoscimento al problema degli UFO,

B. considerando che nel 1993 è stata presentata al Parlamento europeo una risoluzione, firmata dal fisico italiano Tullio Regge, volta ad estendere a livello europeo le competenze investigative in materia di UFO all’unico ente governativo allora esistente in Europa (il SEPRA, oggi GEIPAN),

C. considerando l’interesse per il fenomeno degli UFO di molti esponenti della comunità scientifica, che hanno denunciato l’occultamento sistematico dei dati,

D. considerando che uno studio del materiale raccolto dai governi di tutti gli Stati membri avrebbe importanti ricadute scientifiche e tecnologiche,

1. ritiene essenziale l’istituzione di un Osservatorio scientifico per l’analisi e la divulgazione dei dati scientifici sinora raccolti dai vari enti e governi europei;

2. chiede l’apertura degli archivi pubblici sugli UFO e la desecretazione da parte degli Stati membri, per consentire ai cittadini e ai mass media la pubblica fruizione di tutti i documenti;

3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente dichiarazione, con l’indicazione dei nomi dei firmatari, al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri.


giugno 17, 2010 by centroufologicotaranto



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MessaggioInviato: 21/06/2010, 11:09 
AEREI RAPITI DAGLI UFO?


Come è già successo negli Stati Uniti così anche in Russia è successo che spariscano aerei che attaccano gli UFO


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Nei cieli russi si sono avute sparizioni di aerei in volo in concomitanza della presenza di uno o più Ufo nelle vicinanze. Tali “sparizioni” in effetti possono essere imputabili a manovre aggressive degli aerei militari sovietici o russi nei confronti degli Ufo stessi, come nel caso accaduto in Turkmenja nel 1981. Era estate. Il fatto accadde nell’allora repubblica sovietica della Turkmenja, al confine con l’Iran. Su un aeroporto militare locale, ad un’altezza di circa 7000 metri venne osservato un oggetto sconosciuto a forma di “sigaro”, immobile sulla base. Le sue dimensioni vennero valutate all’incirca in 200 metri di lunghezza. Vennero subito fatti decollare due caccia intercettori. Quando il pilota del caccia principale riferì alla base "Ho inquadrato il bersaglio", il comandante della guarnigione da terra diede ordine di fare fuoco. Al momento in cui pronunciò la parola "Fuoco!" e il pilota fece partire due missili verso l'oggetto, le tracce dell’aereo e dei due missili scomparvero dagli schermi radar della base. Il pilota del secondo aereo assistette alla sparizione de visu del primo aereo: fino a un momento prima il velivolo che aveva sparato gli era proprio a fianco e in posizione leggermente avanzata. Lui rientro` immediatamente alla base, e ce la fece ad atterrare indenne. L’Ufo invece schizzo` via verso l’alto a una velocita` di circa 5000 Km/h e spari` alla vista. Del primo aereo e dei due missili sparati dallo stesso nessuna traccia, nessun rottame. Volatilizzati. Il comandante della base difese la sua decisione di dare ordine di far fuoco contro l’Ufo con il fatto che nella regione di dislocamento della sua base c’era un motivo di allerta particolare, essendo la stessa a soli 100 km dai confini con l’Iran. A quei tempi era pure in corso la guerra Iran-Irak e poi la scelta si giustificava anche per il fatto che la 40.a Armata, della quale faceva parte la sua guarnigione, era fortemente impegnata nella guerra in Afghanistan. Nonostante tali spiegazioni, il comandante venne esonerato dall’incarico dal Comando Generale delle Forze di Difesa Aerea, che ancora una volta riconfermo` il divieto assoluto di intraprendere qualsiasi azione offensiva contro gli Oggetti Volanti Non Identificati. Ma a parte questo episodio, in cui la “sparizione” dell’aereo sembra dovuta alla reazione dell’Ufo nei confronti di un’azione aggressiva, vi sono altri casi accaduti in Russia in cui non sembra esserci un apparente movente di questo genere per spiegare l'episodio. Peraltro, sembra comunque che tale "volatilizzazione" sia dovuta alla presenza di Ovni nelle vicinanze. Nell’aprile 1970, ad esempio, improvvisamente venne a cessare il contatto radio tra un bombardiere in volo da Mosca a Vladivostok e la sua base. Venne immediatamente inviata sul posto della presunta catastrofe, in Siberia, una squadriglia di aerei da ricognizione e di elicotteri. Ma nonostante le ricerche accurate che essi effettuarono, non venne rinvenuta alcuna traccia del bombardiere scomparso. In compenso fu riscontrata la presenza in cielo di numerosi oggetti non identificati. “Noi qui non siamo soli – comunicarono alla base i piloti delle squadriglie di ricognizione –: sopra di noi ci sono almeno 25 oggetti strani, forse sono perfino di piu`... Sono enormi e non si lasciano avvicinare...” Nell’agosto 1991 nei pressi di Salshka, cittadina vicino a Rostov, un allievo pilota in volo di addestramento su un aereo da caccia noto` che non lontano dal velivolo si librava immobile in cielo un oggetto sferico di colore giallastro: ad un certo punto si mosse e fece rotta verso di lui. Quando si trovo` nelle vicinanze, i generatori dell’aereo andarono improvvisamente fuori uso e il caccia non fu piu` manovrabile. In seguito a cio` il pilota, per salvarsi, si catapulto`. Ma lo strano fu che, giunte sul posto del presunto schianto dell’aereo, le squadre di militari non rinvennero nulla: ne' rottami, ne' il cratere di impatto, ne' segni di esplosione. Un ultimo episodio. Il 24 luglio 1992 sugli schermi radar delle Forze di difesa aerea dell’estremo oriente russo scomparve all'improvviso la traccia di un caccia da combattimento Su-27 (nuovissimo all'epoca), mentre nelle vicinanze dell’aereo venne segnalato e visualizzato sul radar un oggetto non identificato in volo. L’aereo scomparve senza lasciar traccia. Le ricerche del velivolo sparito non diedero mai alcun risultato.

http://misterobufo.corriere.it/2010/06/ ... inati.html



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Aerei e UFO












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MessaggioInviato: 25/06/2010, 19:30 
Gli UFO Sono reali!

In un intervista apparsa sul quotidiano statunitense “Herald Tribune”, il colonnello in pensione della US Army, John B. Alexander, ha dichiarato che gli UFO sono reali.

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L’intervista, apparsa il giorno 25 gennaio 2009, è stata ignorata dai mass media italiani. Ecco la parte inerente gli UFO:

“Gli UFO sono reali. La prova che ci sono cose che volano su tutti i nostri cieli e non sono nostre è davvero stravolgente. Ma la maggior parte degli scienziati non andrà vicino a questa soluzione perchè pensano a Condon, dal nome Edward che ha supervisionato il progetto Colorado, che aveva il compito di effettuare un approfondito studio, ma in realtà non lo fece. Dobbiamo fare in modo di permettere agli scienziati di studiare di nuovo gli UFO. Si potrebbe contribuire a fare una richiesta formale alla National Academy of Science, magari tramite l’intervento di John Podestà. Ma credo che ciò sarà un tantino difficile perchè non c’è stato nessun miglioramento politico, e la comunità scientifica non vuole nemmeno guardare le prove. Le scarta a priori“.

Articolo in inglese: http://www.heraldtribune.com/articl...95?p=1&tc=pg

Fonte: centroufologicotaranto.wordp...-sono-reali/


Ultima modifica di Ufologo 555 il 25/06/2010, 19:32, modificato 1 volta in totale.


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Il Brooking Report sugli Extraterrestri esiste per davvero!

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(giugno 28, 2010 )

Ricerca effettuata da Antonio De Comite (Direttore Generale Centro Ufologico Taranto)

E’ da anni che si parla di un documento denominato “Proposed Studies on the Implication of Peaceful Space Activities for Human Affairs” (Proposte di Studio sulle Implicazioni delle Attività Spaziali Pacifiche per le Questioni Umane) il quale, fra le altre cose, parla delle implicazioni sulla scoperta di vita extraterrestre nel nostro Sistema Solare. Il rapporto fu stilato dal “Brooking Institute” nel marzo del 1961, precisamente il giorno 24. Si è sempre parlato di pagine di documentazioni, alcune fotocopiate, molte riscritte in toto. Si sapeva solo che era stato ricevuto, tramite il FOIA americano nell’anno 1996, da un ricercatore statunitense. Ma nessuno, fino ad ora, era mai andato a verificare che il “Brooking Report” esiste in versione integrale in archivi governativi, per la precisione alla Hathi Trust Digital Library di New York e che collabora con diverse università di stato, fra cui tredici californiane. Il CUT (Centro Ufologico Taranto), grazie al sottoscritto, è riuscito a scovare ciò. Quindi si può dire ora che quel rapporto esiste per davvero. Il rapporto integrale, scritto da Donald N. Michael, parla soprattutto di viaggi spaziali e, alcune pagine, sono dedicate alle implicazioni della vita extraterrestre. Oltre al discorso delle implicazioni sulla società odierna dell’impatto del contatto, si parla (a pagina 215) del rapporto che “Diversi cosmologi e astronomi ritengono altamente probabile l’esistenza di vita intelligente in molti altri sistemi solari [...]. Manufatti lasciati in un determinato momento storico da queste forme di vita potrebbero essere scoperti attraverso le nostre future attività spaziali sulla Luna, su Marte, su Venere“. Quindi manufatti, artefatti, qualcosa di artificiale costruito non dall’essere umano. Ma un accenno a qualcosa che sa di insabbiamento (“Cover Up”) si trova a pagina 216 del rapporto in cui si afferma: “in che modo e in quali circostanze simili notizie potrebbero essere presentate o nascoste al pubblico, e per quali scopi? Quale potrebbe essere il ruolo degli scienziati autori della scoperta e di altri responsabili della decisione di renderla nota?” Quindi un accenno a nascondere la scoperta di prove tangibili di evidenza di artefatti di natura aliena, per evitare uno shock planetario. Prima ad ora erano supposizioni, come i documenti, ma ora la prova c’è. I documenti esistono per davvero.

Link rapporto integrale del “Brooking Institute”: http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?view ... e=root;seq

Sotto le pagine 215 e 216 del rapporto:


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Ultima modifica di Ufologo 555 il 28/06/2010, 10:22, modificato 1 volta in totale.


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L'Armata Rossa e le Civiltà Stellari Quell'intervista di Giulietto Chiesa

"Esiste un'intelligenza su Europa"

Scritto da: Flavio Vanetti
Tags: Il'ja Kramnik, La Stampa, Ria Novosti

Russia, Russia e ancora Russia. E perché no? Innanzitutto c'è il nostro amico Tigrino che ha ormai intrapreso una battaglia campale contro i miscredenti e sta sfornando materiale storico copioso, giusto per sottolineare che tanti episodi non sono riconducibili, banalmente, a gomiti alzati e vodka a gogò. Questa volta si è cimentato a "riesumare" (si fa per dire: secondo me l'ufologia non ha un passato meno interessante e "attuale" del... presente) la testimonianza scritta di suo pugno, il 2 luglio 2008, da Il'ja Kramnik, osservatore militare dell'agenzia di stampa Ria Novosti. Ma soprattutto, grazie al lavoro del vivace gruppo ufologico di Taranto, è tornato a galla un articolo, scritto nel gennaio 1998 su La Stampa, addirittura da Giulietto Chiesa. Chiesa, grande collega e grande corrispondente da Mosca, quella volta intervistò l'astrofisico Boris Rodionov. Lo scienziato fu esplicito: su Europa, satellite di Giove, c'è una civiltà. Il particolare curioso e significativo di quella chiacchierata? Non se ne parla più. Chissà perché, osservano a Taranto... Cominciamo dunque da Il'ja Kramnik.


E’ da tempo immemorabile che l’ Uomo osserva nei cieli della Terra Oggetti Volanti Sconosciuti, ed e’ da tempo altrettanto immemorabile che si ostina ad osservarli con scetticismo e a non credervi. Le persone che tempi addietro, ad esempio nel Medioevo, dicevano di aver visto qualcosa di insolito volare in cielo, o peggio ancora avevano avuto l’ ardire di raccontare di incontri con esseri “celesti” discesi dalle loro navi, venivano spacciate di stregoneria e finivano regolarmente sul rogo. Nel secolo XX e XXI per loro ci sono stati altri sistemi, come lo Psichiatra, o la paura del ridicolo, o l’ isolamento culturale da parte di chi deteneva detiene tutt’ora il sapere consolidato, o e’ fedele servo dell’ onda del “mainstream”. E questo in tempi non lontani non capitava necessariamente soltanto nella “totalitaria” URSS. Che si voglia o no prenderne atto, il fenomeno UFO e’ reale, e prima o poi bisognera’ tenerne opportuno conto. I Militari ad esempio, per loro natura sono conservatori e poco aperti, e non amano molto parlare di incontri con fenomeni scoinosciuti e non facilmente spiegabili, ma non sono stati rari, nel corso della lunga storia degli avvistamenti UFO, resoconti dettagliati di incontri da parte di “militari” con gli UFO nei cieli del pianeta. Dal momento che noi ci troviamo in Russia, lasciamo da parte altri casi accaduti sulla scena mondiale, limitandoci a qualche incontro con le Civilta’ Stellari da parte della nostra leggendaria Armata Rossa. Di contatti «ufficialmente confermati» con esseri extraterrestri e navi aliene, come d’ altronde in USA e altri paesi, ovviamente non ce ne sono. Vi sono pero’ molti fatti registrati e raccontati, finiti anche in rete oppure nei canali dei Mass-Media, peraltro molto avvincenti e tutt’ altro che “fumosi” o “imprecisi” nei loro dettagli. E’ il caso ad esempio dell’ enorme UFO a forma di “dirigibile”, che comparve il 28.08.1991 sulla penisola di Manghyshlak, che costeggia a est il Mar Caspio, e fa parte del Kazakistan. I radar locali quel giorno inquadrarono sui loro schermi un oggetto di grandi proporzioni, comparso dal “nulla”, e piazzatosi proprio al centro dello schermo. L’ oggetto aveva una lunghezza di circa 600 metri e una larghezza di circa 110 metri. Faceva rotta verso nord-ovest, dirigendosi verso il Mar Caspio a 6.600 metri di quota con velocita’ di crociera pari a 960 km/ora. Alla richiesta di identificazione, l’ oggetto non rispose. E cosi’ dopo 4 minuti, alle ore 04.46, gli operatori radar chiesero alla vicina base missilistica di Kapustin Jar se c’ erano in corso esercitazioni militari di qualche genere. Alla loro risposta negativa, segui’ tuttavia la conferma che anche loro inquadravano l’ oggetto sui loro schermi radar. Fu avvertita la piu’ vicina base del Sistema di Difesa Aerea. Vennero fatti immediatamente decollare due caccia intercettori MIG-29, cui ne vennero abbinati altri due gia’ in volo dalla zona di Schevchenko (Aktau). Ai piloti venne ordinato di identificare l’ oggetto, e di farlo scendere a terra; in caso avesse fatto resistenza, di sparagli contro e di abbatterlo. Come punto teorico di intercettamento venne stabilito il litorale occidentale del Mare di Aral. L'incontro avvenne esattamente alle ore 05.12. I piloti ebbero modo di osservare l’oggetto visualmente, oltre che sui radar, ed alle loro richieste di abbassarsi e di seguire l’ aereo civetta per scendere fino a terra l’ oggetto non fece alcuna reazione. L’ oggetto, a detta dei piloti che lo osservavano da vicino, appariva come un enorme “dirigibile” senza alcun particolare prominente visibile, era di apparenza metallica, rifletteva i raggi del sole, e la superficie non illuminata dai raggi solari era di un colore grigio simile all’ acciaio. Sulla fiancata anteriore del “sigaro” si vedevano da ciascuna parte due “oblo” rotondi, di diametro pari a 1/6 dell’ altezza. L’ oggetto non faceva alcuna manovra ostile. Il Comandante del gruppo di volo chiese a terra istruzioni, e venne ordinato a due dei caccia di avvicinarsi ai fianchi dell’ oggetto, e di dare ulteriore avvertimento di abbassarsi e atterrare. Alle 05.14 un paio di MIG si avvicino’ all’ oggetto, fino ad una distanza minima di 800 metri, da ambo le parti. L’ operazione di intercettazione del “sigaro volante”, o “dirigibile”, come venne definito dai piloti militari che lo videro da vicino, termino’ molto velocemente. Al tentativo di aprire il fuoco, i sistemi di armamento di tutti i caccia intercettori, in fase di avvicinamento all’ OVNI ad una distanza di 600-500 metri, si bloccarono e tutta la strumantazione di puntamento ando’ fuori uso. A quel punto l’ oggetto, dopo aver fatto alcune manovre elusive a zig-zag in orizzontale e in verticale, inizio’ ad aumentare sensibilmente la sua velocita’, prima fino a 3200, poi a 5400 ed infine a 6800 km/ora, in un tempo brevissimo. Tali manovre vennero seguite ed osservate sui radar rispettivamente delle basi di Baykonur, Alma-Ata, Sary-Shagana, Sverdlovsk e altre. Il tentativo di inseguimento da parte dei caccia cesso’. L’ UFO fece rotta verso Est abbassandosi leggermente di quota fino ad un’ altezza pari a 4500 metri, attraversando lo spazio aereo di Almaty. Gli operatori radar avvertirono tutti gli equipaggi, sia civili che militari, circa il pericolo di una possible collisione con un OVNI di proporzioni gigantesche, ma non accadde nulla di tutto cio’. Alle ore 05.27 l’ oggetto scomparve alla vista e al controllo di tutte le stazioni radar ad una quota di 4400 metri, nella zona del lago Issyk-Kul".

"Lassù ci sono prodotti artificiali"

E ora, come detto, il servizio del 30 gennaio 1998 di Giulietto Chiesa...

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“Quando ho mostrato quelle foto agli ingegneri che costruiscono i nostri oleodotti e gasdotti, la reazione e’ stata unanime: ma sono sistemi di oleodotti sotto una coltre di ghiaccio. Non avevo detto loro da dove venivano quelle foto. Pensarono che fossero foto da un satellite della Siberia, con risoluzione di nove chilometri“. Boris Rodionov, professore di micro e cosmofisica dell’Istituto Mifi (Ingegneria Fisica dell’Universita’ di Mosca), racconta la sua ” scoperta” con aria divertita. Le foto sono quelle della sonda americana Galileo, che sta ancora girando attorno a Giove, fotografando ad ogni passaggio le lune del gigante del nostro sistema solare: Io, Europa, Ganimede, Callisto. E quelle che hanno attirato l’attenzione di Rodionov, e non solo la sua, mostrano la superficie di Europa. “Strane, troppo strane per non far pensare – dice il professore -. Basta esaminarle con attenzione per escludere subito che si tratti di fessure naturali, di incrinature di tipo geologico“. Rodionov confuta in questo modo la tesi di molti planetologi, che interpretano quei segni come fratture causate dalle forze di marea esercitate da Giove: da queste fratture, secondo la tesi che Rodionov nega, uscirebbe acqua allo stato liquido, che poi si rapprenderebbe rapidamente. Quali altre ipotesi rimangono in piedi? “Due soltanto – replica Rodionov – una tecnogenetica, l’altra biogenetica. La seconda mi sembra fantastica, perche’ condurrebbe alla conclusione che quell’intricata rete di tubi e’ il sistema circolatorio di un essere vivente. La prima e’ da verificare, ovviamente, ma sta in piedi: quelle straordinarie vie di comunicazione (uso termini approssimativi per farmi capire) sono il prodotto di una civilta’. Per giunta di una civilta’ molto piu’ evoluta della nostra“. Europa e’ una delle lune di Giove. Il suo diametro e’ all’incirca di 3000 chilometri, poco piu’ piccola della nostra Luna, dunque. Non ha quasi atmosfera. La sua superficie e’ coperta da una lastra di ghiaccio che dovrebbe essere spessa fino a parecchie centinaia di metri. E qui cominciano le stranezze notate dal professore russo. La prima e’ che le altre tre lune di Giove sono crivellate di crateri, come lo e’ la nostra Luna, e anzi molto di piu’ perche’ l’enormita’ di Giove e’ tale da attrarre un sacco di spazzatura planetaria, centinaia di volte di piu’ della Luna e della Terra messe assieme. Europa invece presenta solo (nella parte coperta dalle foto di Galileo) tre crateri grandi e nove piccoli. Non c’e’ spiegazione per questa differenza. Guardando meglio si vede che il ghiaccio di Europa non e’ dappertutto maculato dagli urti di milioni di meteoriti che, indubbiamente, colpiscono la superficie del satellite come quella delle altre lune di Giove. Vi sono zone dove il ghiaccio appare liscio e lucente. Come se venissero svolti in continuazione “lavori di riparazione”. La fittissima rete di condotte che emerge dalle foto, sebbene ricoperta dai ghiacci, e’ talmente regolare, con interconnessioni parallele del tutto geometriche, da escludere il caso. Si tratta – dice Rodionov – di tubi, o canali della lunghezza di centinaia di chilometri, di profili diversi e diametri che possono arrivare a 200 metri, a piu’ piani. Che non si tagliano l’uno con l’altro ma si scavalcano. Sono tunnel, autostrade, abitazioni, impianti industriali? “Non lo sappiamo, ma ripeto – dice Rodionov con calma olimpica – che chiunque analizzi quelle foto concludera’ che sono prodotti artificiali“. Solo una civilta’ molto antica ed evoluta, molto piu’ della nostra, puo’ permettersi di vivere in quelle condizioni. Le uniche possibili, del resto, perche’ solo sotto uno spesso riparo di ghiaccio si puo’ evitare il bombardamento dei meteoriti e quello non meno esiziale della potente radioattivita’ che promana da Giove. Ma quelle “riparazioni” lascerebbero pensare che quella civilta’ e’ ancora in vita, non si e’ estinta. E’ cosi’? Rodionov non esita a rispondere affermativamente. Sono io che esito a porre la domanda successiva: ma allora come mai non hanno mai tentato di uscire all’esterno? In fondo, penso, noi appena abbiamo avuto i mezzi tecnici siamo andati fuori, nello spazio, dove le condizioni non permettono la vita. E noi stiamo da sempre interrogandoci sulla vita fuori dalla Terra. Boris Rodionov interrompe la disquisizione: “Le foto dimostrano che loro escono fuori, come lei dice. Quelle riparazioni sono fatte con acqua calda, che esiste in abbondanza nelle viscere del satellite. In secondo luogo, per quanto riguarda la loro curiosita’…forse ci conoscono gia’ abbastanza...”. Rodionov non ha l’aria di scherzare, crede negli Ufo, evidentemente, ma non e’ questo il punto. Qui a Mosca, nel suo istituto, sulla sua ipotesi nessuno ride o scherza. Nei prossimi giorni un seminario speciale sara’ dedicato alla sua analisi. Rodionov ha inviato tre cartelline di spiegazione anche a Edward Stone, direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena e ha ricevuto una risposta interlocutoria: la Nasa sta anch’essa analizzando le foto e trova ” interessante” l’ipotesi dello scienziato russo. Si puo’ andare oltre, sulla base dei dati esistenti? Rodionov ha un piano. Cercare di stabilire un contatto laser. Sono gia’ stati elaborati diversi linguaggi nell’eventualita’ di un contatto. Siamo dentro il sistema solare e, quindi, in condizioni molto vantaggiose. “Ma – aggiunge il professore russo – il contatto potrebbe comunque non esserci. Ricordi le formiche. Allora ci puo’ servire moltissimo Galileo. Che ha ancora due anni di vita. Ci saranno altre foto, in altri momenti, da altre angolazioni. Potremo ottenere le carte in rilievo e confrontare le eventuali variazioni alla superficie delle zone lucide. Cioe’ se vi sono stati nel frattempo altri risanamenti delle ferite meteoriche. Insomma con opportune correzioni del programma scientifico di Galileo potremmo ricavare un’immensa quantita’ di informazioni. Per ora abbiamo foto di circa la meta’ di Europa. Potremo avere un quadro piu’ preciso di gran parte della sua superficie. Ma, in attesa di tutto cio’, quello che gia’ vediamo e’ sufficiente a concludere che lassu’ c’e’ una vita intelligente“.

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MessaggioInviato: 30/06/2010, 10:12 
Foglio cambia forma a comando. Eredità di Roswell?

30, 2010 by centroufologicotaranto


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Chiamata “materia programmabile tramite piegamento”, il nuovo foglio tecnologico ideato dai ricercatori di Harvard e MIT crea origami sulla base di una programmazione prestabilita, in maniera del tutto automatica.

Il foglio è composto da una serie di sezioni triangolari, che possono piegarsi per comporre forme più o meno complesse. Attualmente la programmazione e la struttura di questo foglio consentono di creare una barchetta ed un aeroplanino, del tutto simili a quelli ottenibili piegando manualmente un foglio di carta.

Ma questa tecnologia promette ben altro. Riducendo le dimensioni delle sezioni triangolari si potrà aumentare la complessità delle strutture ottenibili, e realizzare robot di forme adattabili ad ogni situazione ed ambiente.

Il progetto “programmable matter”, già citato nel post “I robot liquidi e mutaforma della DARPA“, fa parte di un progetto più ampio volto a creare una serie di strutture di piccole dimensioni, da qualche millimetro fino a scala nanometrica, in grado di assumere diverse forme a seconda delle esigenze.

Il foglio creato dai ricercatori è realizzato con fibre di vetro, ed è spesso circa mezzo millimetro. Le strutture triangolari hanno lati di poco più di un centimetro di lunghezza, e sono in totale 32. Ma è solo un primo passo verso qualcosa di più complesso: fogli “mutaforma” composti da triangoli di dimensioni più piccole.

Daniela Rus, ricercatrice dell’ MIT, ha incorporato all’interno del foglio delle piccole strisce di metallo a memoria di forma, realizzato in lega nickel-titanio e spesso 100 micron, lo spessore di un capello umano.
Facendo scorrere una corrente elettrica attraverso il foglio, le strutture triangolari cambiano forma nel volgere di pochi secondi, e mantengono la struttura ottenuta grazie a chiusure magnetiche.

“Il processo inizia quando creiamo un algoritmo per il piegamento” spiega Robert Wood, ingegnere elettronico della Harvard School of Engineering and Applied Sciences. “Determiniamo, come un set di istruzioni in un libro di origami ed in base alle forme finali desiderate, dove piegare il foglio”.

“I fogli intelligenti sono origami robotici che possono assumere qualunque forma in base alla richiesta dell’utilizzatore” spiega Rus. “Un grande traguardo è stato scoprire le fondamenta teoriche della pianificazione del piegamento, che costituisce il ‘cervello’ ed il sistema di decision making del foglio intelligente”.

Il prossimo traguardo sarà quello di creare un set di utensili a partire da fogli intelligenti. Presto i ricercatori si cimenteranno nella composizione di forchette e coltelli a partire da fogli intelligenti più avanzati di quello visibile nel video.

Nota Antonio De Comite (Direttore Generale Centro Ufologico Taranto): guardando il filmato vengono in mente le testimonianze dell’incidente UFO di Roswell del luglio 1947. Si parlava che i frammenti dell’UFO precipitato nel Nuovo Messico avevano la capacità di modificare la propria forma. Infatti, anche se sembravano metallici, si poteva “accartocciarli” come carta stagnola e poi, una volta rilasciati, ritornavano alla forma originaria. Il compianto Colonnello dell’Esercito statunitense, Philip Corso, parlava di metalli “con memoria a leghe di forma”. E se questa creazione attuale sia opera di “retroingegneria extraterrestre”? Chissà.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/06/fo ... forma.html

Sotto il video in questione



Ultima modifica di Ufologo 555 il 30/06/2010, 10:14, modificato 1 volta in totale.


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