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14/07/2010, 02:02

Ciao Forum,

Sirius ha scritto:


fisica dei fluidi .. se mettete un tappo su un recipiente a pressione, e fornite sempre più pressione al recipiente, che succede? ...

ora io mi domando.. si può fermare PER SEMPRE una falla se tutto il petrolio dal fondale oceanico spinge da sotto ? .. oppure miracolosamente ( come ? ) hanno uguagliato la pressione dell'acqua a quella del petrolio? .. perchè se così non fosse il tappo nuovo durerà poco. E' ridicolo se ci pensate ahahah XD scusate ma mi viene tragicamente da ridere... voler tappare il rubinetto di madre natura.. .con un TAPPO!!! ... non so è come cercare di spegnere l'etna con riversandoci dentro l'acqua del mare di continuo con delle pompe. Ma vi rendete conto dell'assurdità? Se resiste un mese intero sono fortunati, ce lo sapremo dire



iL tappo nuovo, deve resistere quanto basta per l'emergenza (il necessario per fermare la perdita). Poi riprenderanno ad estrarre petrolio e, il rischio che questo nuovo tappo, per via della pressione, "salti", è più contenuto.
Lì sotto c'è il loro "nettare". Non rinunciano a niente, specialmente ora che la BP è un tantino nella cacca.

Nel mentre: della Corrente del Golfo, fregherà qualcosa? Hummmm [:254]

Saluti

14/07/2010, 08:32

e chi lo dice che il rischio col tappo nuovo è più contenuto?? ... chi? lo possono garantire? come? ... mai sfidare Madre Natura.

14/07/2010, 12:04

Facciamo un po' il punto.

Allora, la fuoriuscita di petrolio non si è fermata manco per niente.
Quallo che vedete uscire dal tubo è il getto di petrolio mischiato al Corexit che disperde il petrolio ma non lo elimina (il marrone che vedete è il rimescolamento dell'acqua di mare+petrolio+corexit)

Per informazioni piu' dettagliate andate qua:

http://petrolio.blogosfere.it/2010/07/m ... rmato.html
http://www.blogeko.it/2010/marea-nera-r ... la-salute/

Per vedere tutte le 14 cam della BP simultaneamente andate qui' http://www.bp.com/sectionbodycopy.do?ca ... Id=7063636 (tanto per rendervi conto di quello che succede)

per la cronaca....siamo nella **********.

14/07/2010, 15:13

Thethirdeye ha scritto:


"Una catastrofe artificiale"
>>>> http://www.altrainformazione.it/wp/2010 ... -mondiale/

"(...)Questi comprendono il governo unico mondiale (nell’essenza, se non nel nome), il controllo centralizzato della moneta, la drastica riduzione della popolazione e una guerra nucleare su larga scala."



Parlano(e non da ora) di nuovo ordine mondiale,di Bilderberger,di elite, di illuminati,
...e ad un tratto "vedo" che quanto potrebbe sembrare a prima vista la denuncia del malaffare globale operato da pochi
sia in reltà parte del progetto paventato,come azione di somministrazione dosi "panicogene" rientrando nel programma con messaggio occulto tipo:vi lamentate?badate,potrebbe anche finirvi peggio!! e gli stessi redattori di codesti articoli necessariamente collusi o inconsapevolmente complici!!
chiediamoci se quello che viene denunciato dal redattore,escludendo la guerra nucleare(qui ha superato se stesso) non sia già in effetti la realtà odierna.
nuovo ordine mondiale,ma per carità siamo pratici!! guardiamo le cose per quello che sono:i governi democratici altro non sono che un teatrino di buffi pupazzi al servizio di un incommensurabile potere economico che regge l'intero globo.
Ultima modifica di ombras il 14/07/2010, 15:17, modificato 1 volta in totale.

16/07/2010, 00:08

Marea nera, test di Bp: "Perdita di greggio fermata, il tappo tiene"



New York - La perdita di petrolio del pozzo Macondo nel Golfo del Messico è stata fermata per la prima volta da aprile. Lo ha annunciato Bp. Le valvole della nuova struttura di contenimento sono state tutte chiuse e il petrolio non fuoriesce più, ha annunciato il vice-presidente di Bp Kent Wells. Il risultato è il frutto del test sulla pressione del pozzo cominciato da poco. Il blocco del flusso serve a Bp per misurare la pressione all'interno della cupola. Se sale e resta alta è un buon segno: il pozzo tiene. Se invece non sale o non tiene, è il segno che c'é una perdita altrove: il pozzo é danneggiato. Bp sta facendo salire la pressione lentamente nella cupola. Il test dovrebbe durare 48 ore a intervalli di sei ore.

Lo stop del flusso "é un segno incoraggiante", ma non è ancora il momento di celebrare: "Non siamo ancora al traguardo", ha detto il Chief operating officer di Bp Doug Suttles in una conferenza stampa. Suttles ha detto che solo sabato si potrà valutare se il test ha avuto successo.

fonte: http://www.ilgiornale.it/esteri/marea_n ... comments=1
Ultima modifica di CRASH3 il 16/07/2010, 00:08, modificato 1 volta in totale.

16/07/2010, 11:13

Si anche qui

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... &sez=MONDO

NEW YORK (15 luglio) - La perdita di petrolio del pozzo Macondo nel Golfo del Messico è stata fermata per la prima volta da aprile. Lo ha annunciato Bp. Le valvole della nuova struttura di contenimento sono state tutte chiuse e il petrolio non fuoriesce più, ha annunciato il vice-presidente di Bp Kent Wells. Il risultato è il frutto del test sulla pressione del pozzo cominciato da poco.

Il blocco del flusso serve a Bp per misurare la pressione all'interno della cupola. Se sale e resta alta è un buon segno: il pozzo tiene. Se invece non sale o non tiene, è il segno che c'è una perdita altrove: il pozzo è danneggiato. Bp sta facendo salire la pressione lentamente nella cupola. Il test dovrebbe durare 48 ore a intervalli di sei ore.

16/07/2010, 15:54

speriamo non faccia effetto champagne [:(]

Immagine

16/07/2010, 18:35

appunto, è ovvio che prima o poi farà l'effetto champagne...

18/07/2010, 16:15

fonte National Geographic. da uno studio sulla corrente del golfo che dura da qualche anno.
riassumo in breve:
con un forte rallentamento o un parziale arresto della corrente, oltre che tutta una serie di problemi climatici , si determina il ristagno delle acque salate nella parte alta degli oceani, questo per una serie di fattori chimici in gioco, determina senza alcun dubbio una estinzione di massa totale, in pratica come gia' avvenuto piu' volte migliaia di anni fa, tutte le specie animali, marine e terrestri sono destinate ad estinguersi, perche' le condizioni chimiche dell'atmosfera e dei mari cambierebbero radicalmente, rendendo il pianeta "alieno" alle forme di vita oggi presenti, uomo compreso.

visto ieri sera , sto cercando se in rete esiste una copia, comunque se trovo qualcosa lo posto qui'.

Estinzione di massa.

viene replicato:

Sabato 24/07

07:40
National Geo

08:40
National Geo +1
per chi ha sky,

anche on-line sul sito di National Geographics channel
Ultima modifica di dark side il 18/07/2010, 16:31, modificato 1 volta in totale.

18/07/2010, 17:32

Io amo fare sondaggi flash fra campioni poco rappresentativi... ma pur sempre campioni di persone.
Su 10 persone a cui ho chiesto "Che ne pensi delle conseguenze dell'incidente della marea nera?"... 10 hanno risposto solo facendo commenti tristi sull'inquinamento del mare, i pesci e gli uccelli morti che hanno visto nei classici servizi "alla greenpeace".
Non c'è alcuna percezione delle "altre" conseguenze di cui parliamo qua.

19/07/2010, 08:55

si ma le altre "conseguenze" avverranno lentamente o rapidamente?

consiglio di monitorare attentamente qualunque stranezza......

19/07/2010, 09:00

Marea nera: perdita idrocarburi
Coordinatore federale ha chiesto a Bp la riapertura del pozzo

(ANSA)- NEW YORK, 19 OTT -Una perdita di idrocarburi e' stata individuata nel Golfo del Messico e il coordinatore federale ha chiesto a Bp la riapertura del pozzo. Il pozzo Macondo e' chiuso, da oltre tre giorni, da una struttura di contenimento.

La lettera di Allen e' il primo segno tangibile di un braccio di ferro sotterraneo tra governo federale e Bp. Il colosso del greggio vorrebbe infatti continuare a tenere chiuso il pozzo, con il 'tappo" installato tre giorni fa, fino all'attivazione di un pozzo alternativo.

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Marea nera, Usa:"Riaprite il pozzo"
Tappo della Bp non regge la pressione
Nuovo braccio di ferro tra l'amministrazione Obama e la Bp per la gestione della soluzione alla marea nera. Una perdita di idrocarburi è stata individuata vicino al "tappo" inserito tre giorni fa dalla società britannica e il coordinatore federale Thad Allen ha chiesto a Bp di riaprire subito il pozzo. Il colosso del greggio vorrebbe tenerlo chiuso fino all'attivazione di un pozzo alternativo che dovrebbe risolvere definitivamente la perdita.


Il governo americano ha individuato una perdita di metano sospetta nei pressi del pozzo Macondo, all'origine della "marea nera", e ha ordinato a Bp di fornire urgentemente un piano per la riapertura delle valvole nel caso in cui il fenomeno dovesse essere confermato. ''Chiedo una procedura scritta per aprire la valvola il prima possibile nel caso in cui la perdita di idrocarburi debba essere confermata'', ha scritto l'ex ammiraglio Thad Allen, coordinatore federale della risposta alla marea nera, al responsabile di Bp, Bob Dudley.

La lettera è il primo segno tangibile di un braccio di ferro sotterraneo tra governo federale e Bp. Il colosso del greggio vorrebbe continuare a tenere chiuso il pozzo con il "tappo". Nella lettera a Bp Allen parla anche di "anomalie inspiegate alla bocca del pozzo".

L'indicazione degli scienziati del governo complica i colloqui di domani a Washington tra il presidente Barack Obama e il premier britannico David Cameron, alla sua prima visita ufficiale nella capitale Usa da quando si è insediato a Downing Street. Il piano originario era che Bp continuasse a risucchiare il petrolio dal fondo del mare dopo il completamento dei test sulla struttura di contenimento per giudicare se era in grado di contenere la pressione del pozzo senza danni. Ma il Chief Operating Officer Doug Suttles aveva auspicato di poter tenere il pozzo tappato: "Chiaramente non vogliamo rianimare il flusso se non è necessario".

L'ammiraglio Allen aveva però espresso perplessità: "Bisogna capire bene il perché dei valori di pressione più bassi del previsto", aveva detto in una conferenza stampa suggerendo due ipotesi di lavoro: che il pozzo è in esaurimento come sostiene Bp, o che c'è una perdita ancora non individuata: una tragedia nella tragedia che potrebbe portare a "danni irreparabili" se il petrolio dovesse cominciare a tracimare da "molti punti del fondo marino".

Bp:"Spesi finora quasi 4 mld di dollari"
Il colosso petrolifero britannico Bp ha annunciato che la marea nera nel golfo del Messico è costata finora alla società 3,95 miliardi di dollari, oltre 3 miliardi di euro.

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/arti ... 6637.shtml

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[V] quanto mi secca dirlo che l'avevo detto .. era solo questione di tempo: visto? non ho dovuto nemmeno aspettare troppo

20/07/2010, 12:32

Ambiente: Brasile, moria pinguini
Probabilmente a causa di una corrente fredda dell'Atlantico
18 luglio, 18:56

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Guarda la foto1 di 1 (ANSA) - SAN PAOLO, 18 LUG - Circa 200 animali marini, soprattutto pinguini, sono stati trovati morti nelle spiagge del sud dello stato brasiliano di San Paolo. Molte persone che nel weekend si trovavano nelle spiagge dell'area hanno trovato circa 150 pinguini morti, oltre a tartarughe e gabbiani. Sono stati molti anche gli animali trovati in cattive condizioni ma ancora vivi, che sono stati portati nei centri veterinari. La moria sarebbe dovuta all'arrivo sul litorale di una corrente atlantica molto fredda.

15/08/2010, 21:19

Il 40% dei residenti nel Golfo del Messico soffre di problemi respiratori e di lesioni cutanee
By Edoardo Capuano - Posted on 14 agosto 2010
http://www.ecplanet.com/node/1658

La Columbia University ha divulgato un'indagine sullo stato di salute dei residenti nelle aree marine che si affacciano sul mare del Golfo del Messico esposti, a causa della BP, al petrolio, al metano e ai solventi chimici. Dall'indagine è emerso che il 40% di tutti i residenti sono stati colpiti da una vasta gamma di problemi di salute, in prevalenza disturbi respiratori e lesioni alla pelle.

Dallo studio della Columbia University è emerso che:

* Oltre il 40% degli adulti che vivono, entro dieci miglia dalla costa, ha detto di aver sperimentato l'esposizione diretta alla marea nera andando incontro a serie problematiche. All'interno di questo gruppo quasi il 40% ha lamentato sintomi fisici di irritazioni della pelle e problemi respiratori, che essi attribuiscono al petrolio.

* Oltre un terzo dei genitori ha lamentato che i propri figli hanno sofferto di affaticamento fisico e stati d'angoscia.

* Una famiglia si cinque ha subito una consistente flessione del proprio reddito a causa della marea nera. L'8% dei residenti ha perso il lavoro. Le perdite di lavoro hanno probabilmente interessato i soggetti economicamente più vulnerabili, ovvero le famiglie con un reddito inferiore ai 25mila dollari annui.

* Molta della popolazione residente sui litorali ha pensato di fuggire dalla costa a causa della marea nera. Il 36,3% ha pensato a questa scelta soprattutto con lo scopo di ritrovare un lavoro con un guadagno di almeno 25mila dollari all'anno. Secondo i ricercatori il progetto di una fuga coatta avrebbe cagionato ai figli disturbi psicologici legati al dispiacere di un eventuale abbandono del luogo di dimora.

* Più del 70% dei genitori, angosciati dal tragico evento della marea nera, non sono stati più all'altezza di relazionarsi correttamente con i propri figli. Questo atteggiamento a leso lo stile di vita dei pargoli: meno tempo libero dedicato ad attività come il nuoto, canottaggio e giochi sulla sabbia. Il 21% dei genitori ha dichiarato che i propri figli hanno occupano molto meno tempo in attività di gioco all'aperto.

* I residenti hanno dato una valutazione migliore sull'operato dei funzionari locali, statali e della guardia costiera. Essi non hanno avuto molta fiducia degli addetti della BP e di altre agenzie federali esterne.

* Oltre la metà dei residenti ritiene che la risposta della BP è stata puerile e il 41,3% sostiene che il presidente Barack Obama non ha reagito correttamente alla tragedia provocata dalla marea nera.

Nei luoghi colpiti dal disastro c'è una crisi di salute pubblica significativa e persistente sottolineata dal grande numero di bambini con problemi fisici e psicologici. I bambini sono particolarmente sensibili alle conseguenze di questa catastrofe e quindi è necessario disporre di speciali risorse adatte alle loro esigenze. Ma questo è fattibile solo in parte. Scarseggia infatti personale pediatrico specializzato e soprattutto psicologi con caratteristiche professionali idonee per poter offrire adeguate terapie a pazienti con traumi mentali correlati a catastrofi ambientali come quella del Golfo del Messico.

Un noto tossicologo marino ha affermato che le condizioni dei litorali, che si affacciano sul Golfo, sono talmente critiche che sarebbe addirittura opportuno parlare di evacuazione della popolazione. Egli sostiene che la popolazione fu colpita già lo scorso mese di maggio da lesioni cutanee a causa del petrolio disperso in mare.

Dalla Louisiana alla Florida giungono continuamente segnalazioni di persone che, dopo essersi bagnate nelle acque del mare, hanno sviluppato eruzioni cutanee e vesciche. Molte di esse, mentre si facevano il bagno, hanno sentito come una sensazione di puntura.



Non sono solo eruzioni cutanee e vesciche. Molti adulti e bambini soffrono di problemi respiratori e non solo: tosse persistente, gonfiori al naso, mal di testa, bruciori gli occhi, mal di gola, orecchie arrossate, stanchezza e depressione. Il contatto con l'acqua sporca di petrolio e l'inalazione dei gas sarebbero le due principali cause di danni al sistema nervoso e alla cute.

I bambini sono più suscettibili a questi veleni rispetto agli adulti, ma anche le donne gravide corrono enormi rischi. I bambini e le donne incinte subiscono gravi danni al sistema immunitario e rischiano di contrarre il cancro.



I funzionari pubblici non salvaguardano in pieno la salute delle persone in quanto le tre agenzie federali DHHS, EPA e OSHA si basano su dei parametri di sicurezza obsoleti. Le leggi federali in materia di tossicità da oli combustibili non sono aggiornate e questo è stato ampiamente confermato da tutta la comunità scientifica e medica degli Stati Uniti.

Un gruppo indipendente di cittadini, composto anche da giornalisti, hanno fondato un'associazione denominata “Project Gulf Impact” con lo scopo di investigare sulla situazione delle popolazioni che abitano sui litorali del Golfo del Messico. Essi hanno scoperto che il governo tende a nascondere il fatto che migliaia di cittadini sono affetti da lesioni cutanee causate dalla fuoriuscita del petrolio della Bp. Residenti nell'area hanno fatto ricorso alle strutture ospedaliere della zona per farsi curare croste misteriosi e bubboni.

L'esposizione alle sostanze chimiche, disperse volutamente dal governo con lo scopo di tentare di dissolvere la marea nera, ha provocato gravissimi disturbi alla salute dei residenti. In particolare il Corexit è un agente chimico estremamente pericoloso che, secondo il gruppo di investigatori indipendenti, è il vero responsabile delle gravi patologie che hanno colpito gli abitanti dei litorali. Il dottor Jeffrey H. Toney, noto ricercatore della Kean University, sostiene che non è solo il Corexit responsabile dei problemi cutanei che affliggono la popolazione ma anche il piombo, il cadmio, il mercurio e l'arsenico. Il più pericoloso è l'arsenico.

Chiunque può contattare il gruppo indipendente di cittadini “Project Gulf Impact” al numero telefonico 001 (504) 814-0283 oppure utilizzando l'e-mail projectgulfimpact@gmail.com.

Traduzione riassuntiva e rielaborazione linguistica a cura di: Edoardo Capuano / Fonte: blog.alexanderhiggins.com

15/08/2010, 21:50

Blissenobiarella ha scritto:

Non sono solo eruzioni cutanee e vesciche. Molti adulti e bambini soffrono di problemi respiratori e non solo: tosse persistente, gonfiori al naso, mal di testa, bruciori gli occhi, mal di gola, orecchie arrossate, stanchezza e depressione. Il contatto con l'acqua sporca di petrolio e l'inalazione dei gas sarebbero le due principali cause di danni al sistema nervoso e alla cute.

I bambini sono più suscettibili a questi veleni rispetto agli adulti, ma anche le donne gravide corrono enormi rischi. I bambini e le donne incinte subiscono gravi danni al sistema immunitario e rischiano di contrarre il cancro.



Insisto.... mi chiedo come mai questi signori non vengano
ancora accusati di disastro ambientale e crimini contro l'umanità.

E' un mistero....
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