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greenwarrior ha scritto:
Bisognerebbe chiedere a Shantaran di fare un giro all' Aquila e darci ragguagli, ma purtroppo per impegni scolastici ultimamente non è molto presente.
Io da L'Aquila disto si e no un'ora e mezza di macchina; essendo marchigiana (e cmq non poi così vicina ma nemmeno così lontana) le notizie che arrivano dalle mie parti sono poche e molto molto frammentate.
Vi posso dire quello che so, visto che l'anno scorso, più o meno in questo periodo, sono andata a L'Aquila per un sopralluogo visto che mi interessava l'università.
In poche parole l'anno scorso era letteralmente un macello: rovine e calcinacci dappertutto, strade dissestate e parti di collina spostata. C'era però un dispiegamento di forze dell'ordine incredibile (polizia, carabinieri, esercito e vigili del fuoco) che lavoravano di continuo e sorvegliavano la zona del centro, la più devastata. I vigili del fuoco erano in costante lavoro e cmq quando andai io il centro (la via principale) era percorribile a piedi perchè le sedi e i palazzi erano stati messi in sicurezza già da qualche tempo prima. Per quel poco che ne capisco io, ho trovato però un gran senso di organizzazione, sia tra gli addetti ai lavori che nel posizionamento delle tendopoli, adeguatamente fatte crescere in zone pianeggianti e spazi larghi (parcheggi di supermercati e parchi) mentre chi aveva la roulotte o il camper preferiva restare in quei loro alloggi piuttosto che nelle tende, ovviamente fatte posteggiare in zone sicure. Il polo universitario e l'ospedale era stato spostato nella zona di Coppito mi pare, più a valle, dove le strutture nuove, costruite secondo schemi antisismici, non avevano riportato danni e potevano ospitare i degenti. Per il resto, fuori dal centro diciamo, la vita scorreva quasi come sempre: le case erano intatte (molte erano in fase di valutazione per l'agibilità quindi disabitate) ma sia le stazioni di benzina, che i bar che le attività funzionavano normalmente. Solo la zona proprio centrale e quella + vicina ad essa era quasi una zona fantasma e non riattivabile (ovviamente) a breve.
Quello che francamente mi stupì però furono i cartelli di "protesta" appesi sulle vetrine dei bar o delle attività del centro, che chiedevano di "farci ritornare a lavorare", oppure "chiuso il 6 aprile 2009, riapre il ?". Li ho trovati personalmente di cattivo gusto e ingiusti soprattutto, in virtù del fatto che nonostante il caldo pressante e la mole di lavoro da fare, i vigili del fuoco e i volontari e non della protezione (che in fondo, a livello "umanitario" sono quelli che hanno lavorato e lavorano di più) stavano facendo un lavoro più che eccellente, con squadre provenienti da tutta italia, con turni serrati e lavoravano sia di giorno che di notte, nonostante l'emergenza fosse tutto sommato quasi superata; mi sono chiesta quindi (riflessione personale): ma scusate, popolo aquilano, cosa pretendete, che tutto sto casino venga ripristinato nel giro di un mese, nonostante ci sia un mucchio di gente che sta lavorando a tal proposito? Meglio aspettare qualche mese in più, quanto basta per mettere davvero il tutto in sicurezza, oppure preferite tornare nei vostri luoghi di commercio col rischio che vi caschi in testa qualche calcinaccio, per poi fare appello allo scandalo e alla mala gestione dei lavori?
A distanza di più di un anno, per quanto ne so io, la situazione è migliorata di molto: le tendopoli non so se sono state tutte smontate ma la gente ha case nuove venute su in "due giorni" e le attività hanno ricominciato la loro opera.
Non so se queste polemiche (l'ultima di oggi, quella degli hotel che vogliono sfrattare i terremotati) siano vere, ma so per certo che molta gente aquilana, sfollata negli hotel della riviera abruzzese, ha preferito restare negli alberghi piuttosto che tornare nelle loro case nonostante siano state dichiarate agibili da un pezzo (a voi i commenti).
Ho inoltre un caro amico di famiglia che fa il vigile del fuoco e che durante il disastro, è partito qualche ora dopo (il terzo turno precisamente) solo perchè non era in servizio in quelle ore. Durante una chiacchierata mi ha spiegato come si mobilita la macchina degli aiuti e come lo Stato gestisce le situazioni di emergenza. Insomma, per farla breve, lui passava quasi tutta la settimana all'aquila e i giorni del disastro è arrivato a fare ben 3 turni consecutivi senza mai una sosta; mi ha detto che la situazione è stata gestita davvero molto bene, in maniera precisa e che Bertolaso ha coordinato gli aiuti come si deve, che gli aiuti sono arrivati da tutta Italia e vista la mole del danno e degli aiuti stessi, il governo è stato in grado di coordinarli nel migliore dei modi. La situazione di emergenza (quella che prevede l'intervento dei vigili per la messa in sicurezza, ecc ecc) è ormai giunta al termine e anche il suo mandato a L'Aquila stava per scadere; infatti la sua squadra (ed immagino quindi anche il resto dell'equipe, ad esclusione di quelle specializzate) ormai si limitava ad accompagnare le famiglie nelle case per riprendere quello che potevano.
Insomma, secondo lui (e veramente anche secondo me) la cosa è stata gestita molto molto bene, a differenza invece (sempre secondo la sua testimonianza) del sisma che ci fu qua nelle Marche nel 1997, in cui furono in molti quelli a mangiarci sopra e a specularci e gli aiuti davvero mal gestiti.
Di più non so dirvi. Spero di aver chiarito un pò le idee ^^