25/07/2010, 19:14
25/07/2010, 19:14
25/07/2010, 19:33
Thethirdeye ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Soldi che sono stati dirottati in gran parte al Nord, rispetto a una prima programmazione (fatta dallo stesso governo Berlusconi) che appena un anno fa vedeva comunque la Sicilia tra le aree più sostenute con almeno 15 milioni di euro. La ripartizione doveva essere solo una formalità, invece all´Isola sono andati appena 2,2 milioni di euro, mentre alla sola provincia di Trento sono stati assegnati 5,4 milioni di euro, più del doppio. Peccato però che la Sicilia abbia 60 mila famiglie in lista d´attesa per un alloggio popolare e Trento 3 mila.
Questo è niente.... aspetta che arriva il federalismo fiscale....
25/07/2010, 19:33
bleffort ha scritto:
Però se hai letto bene rmnd,tutto questo non si è attuato mai come da articoli di legge!,siamo stati solo presi in giro.
25/07/2010, 19:56
25/07/2010, 20:36
Blissenobiarella ha scritto:
Attenzione amici miei e occhi aperti: la situazione è potenzialmente esplosiva, non solo per il sud, ma con la crisi attuale, anche il nord rischia di essere vampirizzato...
25/07/2010, 20:38
greenwarrior ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Soldi che sono stati dirottati in gran parte al Nord, rispetto a una prima programmazione (fatta dallo stesso governo Berlusconi) che appena un anno fa vedeva comunque la Sicilia tra le aree più sostenute con almeno 15 milioni di euro. La ripartizione doveva essere solo una formalità, invece all´Isola sono andati appena 2,2 milioni di euro, mentre alla sola provincia di Trento sono stati assegnati 5,4 milioni di euro, più del doppio. Peccato però che la Sicilia abbia 60 mila famiglie in lista d´attesa per un alloggio popolare e Trento 3 mila.
Questo è niente.... aspetta che arriva il federalismo fiscale....
Speriamo che arrivi presto.
25/07/2010, 20:39
25/07/2010, 20:40
Thethirdeye ha scritto:greenwarrior ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
[quote]Blissenobiarella ha scritto:
Soldi che sono stati dirottati in gran parte al Nord, rispetto a una prima programmazione (fatta dallo stesso governo Berlusconi) che appena un anno fa vedeva comunque la Sicilia tra le aree più sostenute con almeno 15 milioni di euro. La ripartizione doveva essere solo una formalità, invece all´Isola sono andati appena 2,2 milioni di euro, mentre alla sola provincia di Trento sono stati assegnati 5,4 milioni di euro, più del doppio. Peccato però che la Sicilia abbia 60 mila famiglie in lista d´attesa per un alloggio popolare e Trento 3 mila.
Questo è niente.... aspetta che arriva il federalismo fiscale....
Speriamo che arrivi presto.
25/07/2010, 20:43
Blissenobiarella ha scritto:
L'art. 36 NON è mai stato attuato...Ma è pazzesco, ma anche sulle evidenze si chiudono gli occhi?
E questo ci spinge ad una riflessione doverosa.
L'art. 36, se fosse applicato, cosa che non è, darebbe alla Sicilia l'autonomia regionale sulla gestione di spese ed entrate. Una bella occasione per cominciare a promuovere quell'idea di federalismo partendo proprio dalle regioni già in possesso di uno statuto speciale, dove sarebbe possibile con pochissimo sforzo realizzare un'autonomia regionale. Ma, la Corte costituzionale, con la sentenza n.116 depositata in cancelleria il 25 marzo, ha negato il diritto della Regione Siciliana a percepire il gettito dei tributi erariali. Tutto questo mentre si parla di federalismo, da l'esatta misura di quelli che sono gli intenti di gestione di questa situazione...Non un autonomia egualitaria in cui ogni regione viene messa in grado di gestire i propri beni e proprie risorse, ma ancora una volta una sorta di protettorato dove saranno sempre gli stessi industriali a gestire risorse e bene demaniali in barba all'impoverimento dei territori.
Attenzione amici miei e occhi aperti: la situazione è potenzialmente esplosiva, non solo per il sud, ma con la crisi attuale, anche il nord rischia di essere vampirizzato...
Corte Costituzionale, sentenza n. 116 dep. il 25.03.2010.
Finanza regionale - Imposte e tasse – Attribuzione alla Regione Sicilia delle entrate tributarie erariali riscosse sul territorio regionale - Conflitto di attribuzione. La Corte ritiene non sussistente il conflitto di attribuzione tra gli artt. 36 e 37 dello Statuto della Regione siciliana, nonché gli artt. 2, 4 e 7 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074 (Norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria), in relazione alla nota del Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento per le politiche fiscali del 18 dicembre 2007, prot. n. 27685-2007/DPF/UFF, con la quale lo Stato ha negato alla Regione Sicilia l’attribuzione del gettito dei tributi erariali il cui presupposto d’imposta si sia verificato nell’ambito del territorio regionale, ma il cui ammontare sia versato da soggetti passivi o sostituti d’imposta con domicilio fiscale fuori dal territorio regionale. La Corte, rivedendo un suo precedente orientamento espresso nelle sentenze 306/2004 e 138/1999, afferma il principio che spettano alla Regione Sicilia solo le entrate erariali riscosse nell’ambito regionale e non rileva il luogo in cui si è verificato il presupposto dell’imposizione tributaria. Conclude negando la sussistenza del conflitto di attribuzione.
25/07/2010, 21:12
greenwarrior ha scritto:
Se una parte della classe politica non vuole il federalismo è per mantenere lo status quo, l' attuazione del federalismo comporterebbe per loro l' assunzione di responsabilità e il dover rendere conto ai propri elettori, con tutte le conseguenze del caso.
greenwarrior ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Tranquillo..... arriverà prima il default
Ne saresti contento?
25/07/2010, 21:38
25/07/2010, 21:53
25/07/2010, 22:44
Thethirdeye ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Se una parte della classe politica non vuole il federalismo è per mantenere lo status quo, l' attuazione del federalismo comporterebbe per loro l' assunzione di responsabilità e il dover rendere conto ai propri elettori, con tutte le conseguenze del caso.
Caro Green...... te lo ripeto ancora... sulla carta, la cosa funziona. Il punto è che, tra il dire e il fare, c'è di mezzo una crisi economica senza precedenti. E' il momento storico che è sbagliato.... non il federalisco fiscale.greenwarrior ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Tranquillo..... arriverà prima il default
Ne saresti contento?
Da una parte, assolutamente no..... perchè credo di avere la chiara e netta percezione delle inevitabili e disastrose conseguenze. Dall'altra - in un certo senso - assolutamente sì..... perchè ritengo che quando un palazzo (metaforicamente) non sta più in piedi, perchè l'intonaco cade, perchè le tubature sono vecchie, gli impianti elettrici vanno in corto circuito, le tegole permettono le infiltrazioni d'acqua, le fogne sono otturate e.... i PILASTRI sono fatiscenti e pieni di crepe..... è INUTILE tentare il ripristino. Si deve buttare giù tutto.... e ricostruire un nuovo edificio.
25/07/2010, 23:34
Blissenobiarella ha scritto:
Rmnd, ho saltato di citare la sentenza 115 che assieme alla 116 non concedono alla Sicilia l'autonomia sancita dallo statuto speciale, statuita dall'art. 36 in primis, che insisto e ti prego di approfondire, non è mai stato attuato, e dall'art. 37 ( e altri).
Non può negarsi, dunque, che, essendo proprio gli Statuti speciali e le relative norme attuative, a prevedere la necessità del coordinamento tra legislazione statale e regionale in materia fiscale, detto coordinamento costituisce un principio fondamentale che deve limitare in generale la potestà normativa delle Regioni a regime differenziato, in ossequio, peraltro, all’orientamento della Consulta secondo cui il potere normativo di tali Regioni deve trovare vincoli nella propria legge fondamentale e nell’armonia con i principi generali del sistema tributario dello Stato(3).
Se ciò è vero, non può negarsi l’obbligo in capo alla Regione Sicilia di contribuire, sia pur in misura più contenuta rispetto alle Regioni a Statuto ordinario, alla copertura della spesa pubblica.
E’ pur vero che un’interpretazione estensiva del principio interpretativo affermato dalla Consulta nelle sentenze nn. 115 e 116 del 2010 potrebbe privare la Sicilia di un gettito fiscale rilevante, ma bisogna riflettere sulla circostanza che lo Statuto siciliano è stato approvato in un contesto storico-normativo caratterizzato da un sistema tributario poco complesso ed esoso, per cui in tali condizioni un’interpretazione letterale del dettato di cui all’art. 2 comma 1 del D.P.R. 1074/1965 poteva essere giustificata; oggi, invece, in un sistema caratterizzato da un gettito elevato, attribuire alla Sicilia tutte le imposte il cui presupposto si verifichi sul suo territorio, significa darle assoluta autonomia di gestione di una rilevante ricchezza.
In conclusione, è da condividere sicuramente l’orientamento della Consulta teso a restringere le pretese fiscali della Regione Sicilia, ponendo un freno alla sua autonomia, ma è necessario che l’amministrazione centrale intervenga con decisione sul problema dell’arretratezza socio-culturale e della povertà di buona parte delle Regioni del Sud Italia, che devono essere viste come occasione di propulsione per la Nazione e non come una zavorra di cui liberarsene.
http://www.innovazionediritto.unina.it/ ... id_02.html
capisci a me...se le imposte è son poca roba, le regioni se le possono tenere, se invece si tratta di roba grossa non possono essere usate autonomamente dalla regione che vuole investire sul proprio territorio... devono passare per le mani di uno stato centralizzato che poi si occupa di elargire fondi per il rilancio territoriale...anzi no...perchè mai reinvestire in Sicilia dove non c'è niente e che è solo un peso morto per Italia? Il federalismo si lo vogliamo, ma non è che tutti possono guadagnarci o possono pretendere di essere padroni per le proprie cose...quel che è mio è mio e quel che è tuo...è mio lo stesso.
Art. 36
Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati della medesima.
Sono però riservate allo Stato le imposte di produzione e le entrate dei tabacchi e del lotto.
a Corte Costituzionale è stata chiamata a giudicare sulla sussistenza o meno di conflitto di attribuzione tra lo Stato e la Regione Sicilia, in quanto con tre diverse note l’amministrazione centrale ha negato a tale Regione, che ne aveva fatto richiesta, l’attribuzione del gettito derivante dalle seguenti imposte:
-imposta sulle assicurazioni;
-IVA;
-imposta sugli interessi e premi;
-ritenute d’acconto sugli stipendi pubblici, effettuate per il pagamento di imposte dirette;
-accise sui prodotti energetici, quali carbone, lignite, coke e gas naturale.