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09/09/2010, 21:14

Blissenobiarella ha scritto:

Roma ladrona: Scuola Bosina, piccoli leghisti crescono... a spese nostre!




Certamente il sud non sborsa un centesimo..state tranquilli

[}:)]

09/09/2010, 21:22

si perchè al sud le tasse non le pagano?
Rmnd puoi fare meglio di così, forza [;)]

09/09/2010, 23:22

Blissenobiarella ha scritto:

si perchè al sud le tasse non le pagano?
Rmnd puoi fare meglio di così, forza [;)]


Diciamo che con tutto quello che il Nord ha trasferito e continua a trasferire al sud, può anche permettersi di farsi un regalo di tanto in tanto...

[;)]

10/09/2010, 00:23

rmnd ha scritto:

Diciamo che con tutto quello che il Nord ha trasferito e continua a trasferire al sud, può anche permettersi di farsi un regalo di tanto in tanto... [;)]


Il regalo se lo è già procurato tra l'800 ed il 900.. se permetti. [:D]

Non esistono rose senza spine. [:p]
Ultima modifica di Lawliet il 10/09/2010, 00:25, modificato 1 volta in totale.

10/09/2010, 08:57

Che cosa trasferisce al sud? Regali agli amichetti mafiosi probabilmente, perchè sul territorio viene investito poco o nulla. E doi questi trasferimenti possiamo fare fare a meno tutti caro rmnd. Ai comuni cittadini non ritorna in tasca nulla di quello che spendono in tasse e si che se ne pagano anche di più alte che altrove.

10/09/2010, 09:38

Classi sovraffollate, ore tagliate, precariato Le “dieci domande” al ministro Gelmini
di Franz Baraggino


L'Assemblea delle scuole milanesi, formata da docenti, ma anche genitori e studenti, ha messo in fila le carenze del mondo dell'istruzione, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico. "Vogliamo risposte"



Arrivano da Milano le dieci domande che il mondo della scuola rivolge al ministero della Pubblica Istruzione. Dieci domande per stanare il ministro Mariastella Gelmini che fino ad oggi ha evitato il confronto diretto con i docenti. “Tutelo l’istituzione da una protesta strumentalizzata politicamente”, ha dichiarato il ministro in una recente conferenza stampa. Parole che hanno incendiato gli animi delle migliaia di insegnanti che in questi giorni sapranno se nel loro futuro c’è un contratto o la disoccupazione. Ora qualcuno tenta un ulteriore sforzo, raccogliendo l’invito del ministro a rivolgerle specifici quesiti “ai quali – ha detto – certamente risponderò”.



Le domande che partono dal capoluogo lombardo, firmate dai precari della scuola, ma anche da genitori e coordinamenti studenteschi, sono introdotte da un brano tratto da ‘Memorie di Adriano’ di Marguerite Yourcenar: “Aveva ragione quella postulante, che m’ero rifiutato un giorno di ascoltare fino alla fine, quando esclamò che se mi mancava il tempo per darle retta, mi mancava il tempo per regnare”.


Chiede ascolto, il mondo della scuola. E risposte. Nei dieci punti sottoscritti dall’Assemblea delle scuole milanesi, si va dalla cancellazione del tempo pieno (progetti, uscite e laboratori ai quali molti studenti dovranno rinunciare) ai contributi extra richiesti alle famiglie. Dal sovraffollamento delle classi, all’insufficienza del personale di sostegno per studenti disabili, che, spiegano i docenti, non potranno essere seguiti per più di cinque, sei ore per settimana. E non mancano gli effetti dei tagli sui programmi. Dai licei agli istituti tecnici, si chiede conto di corsi stravolti e riduzione di ore. È questo il “potenziamento dell’offerta formativa”, domandano?


Nell’attesa che il ministro Gelmini trovi le parole, l’inizio dell’anno scolastico si annuncia turbolento. Il malumore è cresciuto in questi giorni per le operazioni di nomina dei docenti. Non solo in Lombardia si sono registrate accuse di scarsa trasparenza e di errori nella comunicazione delle cattedre disponibili. Tra gli studenti milanesi, sottovoce, qualcuno parla di occupazione.


Intanto a Milano si scende in piazza. Un corteo contro la riforma della scuola partirà sabato 11 alle ore 15 da piazza Missori. La manifestazione intende raccogliere docenti, precari e non, sindacati, genitori e studenti. Poi, dal 14 settembre, tutti a scuola. O quasi.


Ecco le 10 domande che l’Assemblea delle scuole milanesi rivolge al ministro dell’Istruzione:


1. Lei sa che i tagli alle elementari hanno cancellato qualsiasi possibilità di realizzare il vero tempo pieno, fatto di tempi distesi e di compresenze, di lavoro in piccoli gruppi, di progetti, di uscite e laboratori per favorire l’apprendimento di tutti?


2. Cosa risponde ai genitori costretti a pagare un contributo “volontario” di 130/200 € in scuole che vantano, nei confronti del suo Ministero, crediti di 130/200.000 €?


3. I paesi Ocse spendono in media il 5,7% del prodotto interno lordo per il sistema scolastico e l’Italia il 4,5%, come lo spiega?


4. Sa che le 10.000 assunzioni a tempo indeterminato di questo anno coprono una percentuale insignificante dei posti che ogni anno servono alla scuola?


5. Come mai non c’è un insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità come prevede la legge, tanto che spesso questi alunni sono seguiti solo 4/6 ore a settimana?


6. Lei è al corrente del fatto che nelle scuola medie la sua manovra ha avuto l’effetto di cancellare laboratori di Arte, Musica, Tecnologia, Educazione fisica…?


7. Ritiene sia giusto rispettare la legislazione sulla sicurezza? Sa che le classi con un minimo di 27 alunni e un massimo di 35 per classe, imposte dalla sua manovra, sono proibite da norme vigenti che impongono un massimo di 25 alunni?


8. Aver cancellato le sperimentazioni nei Licei, ispirandosi alla riforma del 1923, risponde ad una esigenza di rinnovamento? Aver tolto ai Licei Artistici l’11% del tempo scuola e ai Linguistici il 17% equivale ad un “potenziamento dell’offerta formativa”?


9. Come giustifica l’aver ridotto drasticamente l’orario degli Istituti Professionali e Tecnici, tagliando su quelle materie che ha affermato di voler potenziare? Sa che le attività di laboratorio diminuiscono del 20/40%? Vuole che le forniamo le tabelle di confronto?


10. Quali motivazioni didattiche l’hanno spinta a eliminare ore di lezione, negli Istituti Tecnici e Professionali, anche nelle classi successive alle prime? Ritiene giusto che chi si è iscritto ad un percorso prima della “riforma”, scopra che è stato cambiato a metà strada?


Assemblea delle scuole del milanese


http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09 ... ini/58870/

10/09/2010, 11:02

Blissenobiarella ha scritto:

Che cosa trasferisce al sud? Regali agli amichetti mafiosi probabilmente, perchè sul territorio viene investito poco o nulla. E doi questi trasferimenti possiamo fare fare a meno tutti caro rmnd. Ai comuni cittadini non ritorna in tasca nulla di quello che spendono in tasse e si che se ne pagano anche di più alte che altrove.


Si traferiscono dal nord al sud almeno 50 miliardi di euro annui...

Non penso che il sud possa fare a meno di questi trasferimenti


... Lui stesso lo dice senza nascondersi dietro eufemismi: basta, davvero basta con «i vittimismi del Sud», con «la retorica del divario». Perché non servono al Mezzogiorno. Perché i nuovi numeri del «sacco» danno ragione al Nord persino più di quanto spesso si pensi: [color=red]sono almeno 50 i miliardi che «ogni anno se ne vanno ingiustificatamente». Perché non è con un' altra retorica - quella in cui scivola il principio di solidarietà quando «conduce all' opportunismo e all' irresponsabilità» - che si esce dalla trappola.[/color]


http://snipurl.com/133cvf
Ultima modifica di rmnd il 10/09/2010, 11:05, modificato 1 volta in totale.

10/09/2010, 11:18

E dove vanno a finire questi fondi? Quali vantaggi reca al cittadino del sud? In cosa sono agevolati?

10/09/2010, 17:08

Corsi di milanese per studenti stranieri, il ministero finanzia l'iniziativa leghista per 300mila euro
La Provincia ottiene 300mila euro da Roma per le lezioni di "educazione padana" in classeL'assessore Lazzati: un programma di cultura locale nelle scuole ad alto tasso di immigrati
di FRANCO VANNI


I ragazzi impareranno i rudimenti del dialetto milanese e la storia della città, ma anche la ricetta del risotto allo zafferano. «Sarà un corso di cultura locale a tutto tondo e partirà nelle scuole con tanti iscritti stranieri, per accoglierli al meglio», annuncia l’assessore provinciale all’Istruzione, la leghista Marina Lazzati. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Istruzione.

I primi istituti a cui il progetto è proposto sono quelli già iscritti ai programmi per l’integrazione degli studenti stranieri, ma tutte le 200 scuole superiori della provincia potranno fare richiesta per partecipare. «L’iscrizione al corso non è obbligatoria e i ragazzi, stranieri e italiani, non saranno valutati in pagella dice Lazzati confidiamo che l’iniziativa sia presa sul serio e che serva agli studenti per conoscere la base delle nostre tradizioni».

Il corso di cultura locale, antico sogno leghista, diventa insomma realtà nelle scuole milanesi grazie ai 300mila euro che Palazzo Isimbardi ha chiesto e ottenuto dal ministero dell’Istruzione. I primi corsi, che potranno essere organizzati anche al pomeriggio al di fuori dell’orario di lezione, partiranno già quest’anno. O, almeno, questa è l’intenzione della Provincia. «Attendiamo di capire quante scuole siano interessate dice Lazzati poi si comincia». L’assessore ha cominciato a lavorare alla possibilità di corsi su «Milano e le sue tradizioni» lo scorso anno, dopo che il liceo classico Manzoni aveva avviato una serie di incontri sull’arte nel mondo islamico. Allora la Lazzati aveva dichiarato: «Non ho nulla contro l’arte dell’Islam, ma sarebbe molto meglio che gli studenti imparassero prima la cultura di casa loro».

Detto e fatto. Il programma è ampio: dalla musica alla cultura, dalla cucina all’urbanistica, fino ai valori della società meneghina. Lazzati fa qualche esempio di quello che sarà insegnato: «Ai ragazzini di altri Paesi, e ai loro compagni italiani, sarà spiegato in quale periodo storico Milano si è guadagnata il nome di capitale morale d’Italia. Impareranno che la nebbia, sempre più rara in città, veniva chiamata scighera e che Manzoni in casa parlava milanées». La Provincia resta per ora abbottonata sui nomi delle associazioni a cui sarà affidato l’incarico di incontrare i ragazzini delle scuole, ma assicura che arriveranno «docenti esperti e preparati».<span> </span>

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ta-6921024

10/09/2010, 17:41

Io mi chiedo ma la vergogna?Sono sempre più convinto che chi sostiene questi signori non è tonto,ma meschino come loro,300 mila euro per corsi di milanese?che schifo...

10/09/2010, 18:25

50 miliardi di euro al Sud all'anno?,se c'è qualcuno che li ha visti investire alzi la mano!.[:D]

10/09/2010, 18:27

Blissenobiarella ha scritto:

La Provincia ottiene 300mila euro da Roma per le lezioni di "educazione padana" in classe L'assessore Lazzati: un programma di cultura locale nelle scuole ad alto tasso di immigrati



Ditemi che non è vero..... [8)]

10/09/2010, 18:37

bleffort ha scritto:

50 miliardi di euro al Sud all'anno?,se c'è qualcuno che li ha visti investire alzi la mano!. [:D]


Saran lo stipendio che devono ai Mafiosi per trasportare l'immondizia dalle loro parti.. [:D]

Blissenobiarella ha scritto:

La Provincia ottiene 300mila euro da Roma per le lezioni di "educazione padana" in classe L'assessore Lazzati: un programma di cultura locale nelle scuole ad alto tasso di immigrati.


[:246]... esigo una condanna a seguire 48 ore di lezione di dialetto napoletano a coloro che hanno progettato questo "programma di cultura locale".
Ultima modifica di Lawliet il 10/09/2010, 18:41, modificato 1 volta in totale.

12/09/2010, 14:26

Il simbolo della Lega nelle scuole di Adro
http://www.ilpost.it/2010/09/11/simboli ... uola-adro/

Nel complesso "Gianfranco Miglio" della cittadina bresciana si fanno prove di Balilla


11 settembre 2010
Italia Adro, in provincia di Brescia, e le sue scuole avevano fatto notizia ad aprile di quest’anno quando alcuni bambini figli di genitori stranieri erano stati esclusi dalla mensa scolastica per non aver pagato le rette che i loro genitori avevano dichiarato di non potersi permettere o di avere pagato in ritardo. Ne erano seguite polemiche e una forte adesione alla scelta dell’esclusione dei bambini da parte di molti dei genitori in regola con i pagamenti.
Adesso stanno girando in rete alcuni video relativi al nuovo polo scolastico di Adro intitolato all’”ideologo” della Lega Nord Gianfranco Miglio (morto nel 2001), che evidenziano un’inclinazione all’indottrinamento subliminale dei bambini tipica di regimi autoritari e che potrebbero far temere che i passi successivi siano le divise verdi e i canti della Lega in classe, senza esagerare. Tutta la scuola è infatti disseminata di simboli della Lega -- il cosiddetto “Sole delle alpi” -- sui banchi, sulle vetrate, sui posacenere, sugli zerbini, sulle decorazioni, sulle comunicazioni di più vario genere. E se è vero che si tratta di un disegno quasi infantile diffuso in una scuola, è impossibile non fare una riflessione sul modello di educazione delle nuove generazioni che la Lega sta costruendo del Nord, che si avvicina ai culti della personalità cinesi o coreani (altri esempi non sono mancati in passato). La questione è stata posta su Facebook da un giovane che ha visitato la scuola e sta venendo molto raccolta in rete.
È opportuno che in un edificio scolastico pubblico vengano posti i simboli di un partito politico? E’ mai capitato a qualcuno di voi di entrare in una scuola e vedere dipinti sui banchi piccoli simboli di UDC, PDL, PD, IDV, sinistra o destra extraparlamentare? Falci e martelli, svastiche? Sono curioso: se visitaste un edificio scolastico i cui zerbini, i posacenere sui cestini dell’immondizia, ed ogni banco riportassero inciso in modo indelebile il simbolo della Lega Nord, quale sarebbe la vostra reazione?









13/09/2010, 21:25

Gelmini difende la scuola di Adro
13 settembre 2010

Il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini aveva già commentato la notizia sulla scuola di Adro piena di simboli leghisti, definendola “folclore”. Oggi ritorna sul tema, giustificando il sindaco della cittadina lombarda e scagliandosi contro alcuni non meglio definiti “simboli di sinistra” che entrerebbero nelle aule.

“Il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo del Sole delle Alpi è stato scelto non perché simbolo della Lega Nord ma perché appartenente all’iconografia del Comune. Dico solo che comunque è sempre un fatto importante quando enti pubblici decidono di investire nella scuola e nell’edilizia scolastica. E poi aggiungo che mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono simboli della sinistra a entrare in classe”.

http://www.ilpost.it/2010/09/13/gelmini ... a-di-adro/


[8)]
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