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 Oggetto del messaggio: Atlantide - La collocazione
MessaggioInviato: 17/09/2010, 18:38 
Ho notato che riguardo all'argomento "Atlantide" ci sono un sacco di topic aperti inutilmente. Cosi ho deciso di riprendere l'argomento in soli due topic. Questo dove si parlerà della sua possibile collocazione, e questo (http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=7927) dove verranno raccolte tutte le fonti dove viene "citata" questa ipotetica civiltà.
Tutti gli altri topic gia aperti o che verranno aperti in futuro li chiuderò. Cosi almeno non si disperde tutto quello che viene detto.


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MessaggioInviato: 18/09/2010, 19:06 
Le ipotesi sulla collocazione

Sulla scorta di Aristotele e per la mancanza di fonti prima di Platone, si ritiene in genere che il mito di Atlantide sia solo una finzione letteraria, interamente elaborata dal filosofo greco a partire da riferimenti mitologici e dalle proprie idee politiche e filosofiche. Seppure Atlantide in quanto tale appaia solo raramente nei testi greci o latini (e solo come rielaborazione a partire dal racconto di Platone), miti e leggende di continenti o città sommersi sono ricorrenti e, come quello del Diluvio, appartengono a numerose antiche civiltà e culture.
Alcuni tuttavia hanno cercato di immaginare Atlantide come un luogo realmente esistito, o quantomeno di identificare gli elementi storici e geografici che possono avere originato il racconto di Platone.
Dai tempi di Donnelly, ci sono state dozzine - probabilmente centinaia - di proposte di localizzazione per Atlantide, al punto che il suo nome è divenuto un concetto generico, indipendente dal racconto di Platone. Questo è riflesso dal fatto che, in effetti, molti dei siti proposti non sono affatto nell'ambito dell'Oceano Atlantico. Si tratta a volte di ipotesi di accademici o archeologi, mentre altre si devono a sensitivi o ad altri ambiti parascientifici. Molti dei siti proposti condividono alcune delle caratteristiche della storia originale di Atlantide (acque, fine catastrofica, periodo di tempo rilevante), ma nessuno è stato dimostrato come la "vera" Atlantide storica.
Le ipotesi sull'effettiva collocazione di Atlantide sono le più svariate. Se è vero che Platone nei suoi due dialoghi parla esplicitamente di "un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme" oltre le Colonne d'Ercole (ovvero lo Stretto di Gibilterra), alcuni studiosi, vista l'effettiva difficoltà nell'immaginarsi un'isola-continente nell'Atlantico scomparsa in breve tempo senza lasciare pressoché nessuna traccia, hanno scelto collocazioni alternative.
Dapprima si è pensato all'America, che in effetti è un continente in mezzo all'Oceano (Atlantico) che però ai tempi di Platone non era per nulla conosciuto e che, per quanto se ne sappia, non ha conosciuto cataclismi recenti. Altri hanno pensato al deserto del Sahara, che in un periodo passato potrebbe essere stato fertile e ospitare molte persone, ma la descrizione di Platone non trova molte corrispondenze.
Alcuni hanno voluto vedere in alcune mappe risalenti al Medioevo (mappa di Piri Reìs) la rappresentazione di Atlantide nell'estremo sud, proprio dopo la Terra del Fuoco, fra l'America meridionale e l'Antartide. Secondo costoro infatti è probabile che l'Antartide, un tempo terra fertile e rigogliosa (cosa risalente secondo resti di vegetazione scoperti nello scorso secolo che fanno pensare grazie all'analisi al carbonio 14, che l'Antartide fosse sgombro dai ghiacci già 50.000 anni fa) sia stata la sede di Atlantide. Altri tuttavia vedono nelle stesse mappe solo delle grossolane rappresentazioni dell'America. Infine altri ancora la identificherebbero con un altro ipotetico continente perduto, Lemuria, situato fra l'Africa e l'India.
Altra ipotetica collocazione è, secondo alcuni, tra cui il sensitivo Edgar Cayce, nel Mar dei Sargassi: i fenici conoscevano le Azzorre e lungo la faglia atlantica non sono sconosciuti casi di emersione e affondamento di isole, anche in tempi storici recenti; si tratta comunque di piccole isole e non di continenti che potessero ospitare fiumi navigabili come nel racconto di Platone.
Il geologo inglese Jim Allen sostiene che Atlantide si trovasse in Bolivia, nell'area dell'Altiplano, basandosi sulla presenza di una piana rettangolare corrispondente alle dimensioni specificate da Platone e di depressioni concentriche ad arco di cerchio subito a est della città di Pampa Aullagas, da lui identificate con i canali della capitale.

Nel mediterraneo
La maggior parte delle ipotesi avanzate di recente indicano la collocazione della mitica isola non più nell'Oceano o in altri luoghi troppo remoti (ormai scartati per motivi geologici, cronologici e storici), ma più vicino, nel Mediterraneo o nei suoi immediati dintorni, dove Platone più probabilmente poteva avere tratto i vari elementi per costruire il suo racconto. Le conoscenze geografiche dei greci all'epoca di Platone erano infatti molto vaghe e limitate al bacino del Mediterraneo, ed erano in realtà sufficientemente precise solo nell'ambito dell'Egeo.
Una tra le teorie più singolari, studiata e approfondita nella prima metà del Novecento, sostiene che il mito di Atlantide non sarebbe altro che la memoria, deformata e ingigantita, della Civiltà minoica (civiltà cretese dell'età del bronzo), che ebbe fine intorno al 1450 a.C., in circostanze non ancora ben chiarite. La causa potrebbe essere l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, attualmente Santorini, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti: l'esplosione di Thera avrebbe propagato nel Mediterraneo una terrificante onda anomala in grado di spazzare via gli insediamenti lungo le coste (le onde si sarebbero diffuse in tutto il bacino dell'Egeo in sole due ore, raggiungendo un'altezza di circa trenta metri), a cui sarebbero seguite entro due-tre giorni le ceneri riversate dall'esplosione vulcanica.
Una teoria analoga è stata avanzata più recentemente dal giornalista italiano Sergio Frau nel suo libro Le colonne d'Ercole (2002): le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà identificate con il canale di Sicilia (che è assai turbinoso, come descrive Platone le Colonne), dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna; il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Shardana o Šerden (dai quali appunto la Sardegna prende il nome), citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Alcuni Šhardana sarebbero quindi emigrati nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca. In effetti la Sardegna possiede ancora oggi zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare e ciò fa pensare che, essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali di dimensioni troppo elevate, possa invece esser stata soggetta in passato a cataclismi legati al mare, il cui territorio probabilmente non avrebbe potuto respinger a causa appunto dell'altezza della sua superficie rispetto a quella marina. Oltretutto la mancanza di terremoti avrebbe permesso una grande espansione edilizia all'interno dell'isola, che probabilmente all'epoca sarebbe potuta apparire in maniera notevolmente diversa.
Alcuni identificano con l'isola di Cipro i resti del continente di Atlantide.
Una tra le molte teorie recenti collocherebbe Atlantide in Spagna, precisamente in Andalusia, vicino Cadice. È l'opinione dello studioso tedesco Rainer Kuehne che si avvale di rilevazioni satellitari, attribuite però a Georgeos Dìaz-Montexano. Qualcosa combacia, come la forma delle strutture rilevate e l'ambientazione vicino a montagne (in questo caso la Sierra Morena e la Sierra Nevada), come le descrizioni di Platone, in cui sono anche presenti ricche miniere di rame. Tuttavia, se avesse ragione Kuehne, non si tratterebbe di un'isola, come vuole la tradizione, e le dimensioni rilevate dal satellite non combaciano con quelle di Platone.
Comunque sia, ovunque la si voglia situare, Atlantide affascina soprattutto per i miti che avvolgono il suo popolo e la sua fine.

[align=right]Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Atlantide[/align]


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MessaggioInviato: 18/09/2010, 19:08 
Cita:
Messaggio di bleffort

Ripoto quì la discussione sull'alfabeto <Libico-Berbero Sahariano>.
http://www.liutprand.it/impero_atl.pdf

Un'altra citazione da un'altra fonte:
Unica conclusione incontestabile: gli amazigh disponevano di un sistema di scrittura a un periodo in cui diverse altre culture erano ancora allo stato preistorico.
http://www.edicolaweb.net/am17f38g.htm


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MessaggioInviato: 18/09/2010, 19:13 
Cita:
Messaggio di dresda99

http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3876

Atlantide? Era tra Russia e Finlandia
Atlantide è mai esistita? Risponde positivamente a tale domanda l'archeologo Marco Bulloni: avrebbe identificato le evidenze archeologiche di una realtà urbana, ispiratrice del mito di Atlantide, sulla Grande Solovki, un'isola del Mar Bianco, tra Finlandia e Russia., Qui Bulloni ha condotto una sistematica indagine di tre anni, ritrovando i resti di templi, palazzi e mura concentriche a loro protezione, esattamente come descritto da Platone nel Timeo e nel Crizia. «Coincidono persino le misure; anche se l'aspetto geomorfologico è mutato la realtà urbana, ricostruibile, collima perfettamente. Inoltre i resti sono databili al XIII sec. a. C., quando secondo gli storici sarebbe esistita Atlantide. È la dimostrazione dell'influsso sulla cultura greca dei popoli del nord, conosciuti come esportatori di ambra» conclude Bulloni.

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105,25 KB[/img]



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MessaggioInviato: 18/09/2010, 19:16 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
ghety-ufologo95 ha scritto:

Cita:
Knukle ha scritto:


Ennesimo studioso che colloca Atlantide da qualche parte, a sua scelta.
Secondo me ormai girano il mappamondo e puntano il dito. Dove si ferma si ferma. Li è Atlantide.


Quoto


Cita:
Sirius ha scritto:


Se dessimo retta a tutti gli studiosi che hanno trovato atlantide, avremmo non una, ma decine di civiltà perdute e poi comunque sia mai ufficialmente riconosciute. Qualcuno ha mai sentito parlare di queste civiltà riscoperte e poi ri-dimenticate?


Cita:
bleffort ha scritto:


Allora i sacerdoti di Sais a Platone gli hanno raccontato frottole,perchè per loro Atlantide si trovava ad Ovest dove tramonta il sole con un clima mite Flora e Fauna, semi-Tropicale. [:0]



Quoto tutti quanti voi ragazzi [;)]


Questi presunti "ritrovamenti" di Atlantide, ognuno fatto a caxxo, fatti in serie in parti completamente diverse del mondo l' una dall' altra, ho il forte sospettoche servano solo a distogliere l' attenzione della gente dal racconto originale, distogliere lo sguardo dall' Atlantico, l' unico punto dove guarda caso non cerca nessuno..... e dove Platone colloca Atlantide.

Sì, sono probabilmente voluti come parte di una strategia: non importa se poi di ognuno di questi pseudo ritrovamenti non se ne parli più, quello che conta è che la gente si senta dire decine di volte "Atlantide era qui" "no era là!" "In Finlandia!" "In Messico!" "Al Circolo Polare Artico!" "In Antartide!" "A Creta!" "Nel Pacifico!" e così via, di modo che la gente, sentendo tutto ciò, si abitui all' idea che di Atlantide non si sa ancora dove fosse, se fosse, ma che è da tutt' altra parte, non ha nulla a che fare con Platone, e soprattutto con i misteri delle civiltà antiche e con la loro evoluzione, che in realtà è stata repentina e simultanea proprio perchè dovuta ad una "civiltà madre".


Cita:
Sirius ha scritto:


io comunque sia non mi sposterei molto dalla classica locazione. Mi viene in mente la leggenda Azteca secondo cui il popolo Azteco proveniva da una terra a occidente ( rispetto alle americhe ) chiamata AZTLAN.
Forse è solo una coincidenza, ma mi sembra ci sia una forte assonanza tra la parola AZTLAN ed ATLANTIDE



Infatti, Sirius, non è solo una coincidenza - ed è il motivo per cui ho scelto tale parola come mio nickname.

Mi permetto di correggere la svista: la leggenda narra di una terra ad ORIENTE delle Americhe, cioè nell' Atlantico.


Cita:
estraterrestre ha scritto:


io ho sempre pensato che atlantide individui non un'isola ma una civiltà che conosceva tutto il mondo perchè era l'umanità dell'epoca
ed è per questo che si individuano possibili siti in tutto il mondo.
cosa ne pensate?

potrebbe essere stato un grande cataclisma a distruggere l'umanità conosciuta dell'epoca, i pochi sopravvissuti hanno dato inizio alle nuove civiltà tipo sumeri egizi incas
anche perchè non si spiegherebbe il perchè in parti del mondo così distanti tra loro abbiano avuto in comune l'inizio della coltivazione delle sementi con arnesi simili
10500 anni prima di cristo eravamo nomadi 200 anni dopo stanziali con una "tecnologia" per coltivare delle messi?
ci sono troppe cose che non collimano con le teorie ufficiali sull'evoluzione...

ora vi domando questo dobbiamo aspettarci una nuova catastrofe?
se tutto è ciclico...



Condivido in larghissima parte, estraterrestre, con una nota sostanziale: come dici tu Atlantide conosceva il mondo intero, ed aveva colonie ovunque, laddove oggi noi ritroviamo i siti ad essa riconducibili, e rappresentava in tutto o in larga parte l' umanità del tempo (nel secondo caso la parte più evoluta), ma come ogni civiltà aveva un suo centro, e tale centro era un' isola o più probabilmente un arcipelago, posto nell' Oceano Atlantico.


E dopo la catastrofe, scatenata dal precipitare di un precedente satellite della Terra, essa affondò, come dice Platone e come confermano le altre leggende, e i pochi superstiti scampati al disastro via mare eressero monumenti e città che ricordavano nelle costruzioni la loro capitale perduta, laddove erano approdati in una terra ostile e disabitata, come il Nord da cui dovettero discendere in guerra per la fame- così dicono i testi egizi sugli IPERBOREI - o insegnarono ai nativi l' agricoltura e altre tecnologie che avrebbero dato loro maggiori possibilità di sopravvivere nel nuovo ambiente, in cui grazie alle loro conoscenza, ai loro "poteri", assunsero molto probabilmente il comando e dando origine a tutte le civiltà antiche, la cui brusca e simultanea evoluzione trova così spiegazione.

E così si spiegano tutti o quasi tutti gli enigmi del passato.


Quanto a noi uomini del presente e al nostro futuro incerto, una cosa è sicura: la catastrofe si ripeterà, poichè troppi sono i NEO, Near Earth Objects, Oggetti prossimi alla Terra, ossia meteoriti che con le loro orbite ci sfiorano, per evitare che qualcun altro cada sulla Terra, attratto dalla gravità, come dicono gli stessi scienziati: "non è questione di se, è questione di quando"; e al momento la nostra tecnologia può poco o nulla. Infatti questi oggetti sono sorvegliati da un ente ufficiale apposito...... e la stessa Luna ha un moto "a spirale" che la avvicina sempre più al nostro mondo. Questo afferma Kolosimo.

Come ben dici tu, ciò è ciclico. Proprio come il tempo del calendario Maya, diviso in Ere, di cui la nostra terminerà nel 2012......


Cita:
damomars ha scritto:


Comunque, secondo il mio parere, bisogna concentrarsi di più su Platone. Nei suoi scritti è sicuramente nascosto un indizio....! [;)]



Sono perfettamente d' accordo con te, e anzi, direi che c' è ben più di un indizio....


Ribadisco inoltre che il testo di Platone non è affatto stato scritto con la fantasia;

primo perchè deriva dal racconto di Solone dei testi egizi tradottogli da un sacerdote...

secondo perchè lo stesso Platone afferma chiaramente che "il racconto, per quanto possa sembrare strano, è assolutamente vero", mentre quando utilizza un mito a fine didascalico, vedi il Mito della Caverna, egli specifica sempre che si tratta solo di un mito.


E' pur vero che Platone ha utilizzato il mito di Atlantide per rappresentare una società ideale, un' utopia, ma non invertiamo l' ordine delle cose: egli prima sente il racconto, reale, dell' esistenza di Atlantide, di cui sottolinea l' autenticità, poi decide di usarlo ai suoi fini filosofici. Coglie insomma la palla al balzo.


Certo che Platone non era uno storico. Ma non dimentichiamo che al tempo dei Greci mito, storia e filosofia si confondevano: il grande storico greco Erodoto, riconosciuto unanimemente come storico, univa nei suoi libri fonti storiche ed avvenimenti storici a fonti mitologiche per spiegare certi eventi storici, e persino storie completamente mitiche, utilizzate spesso per spiegare una sua tesi di filosofia politica...... quindi attenti a non usare per gli antichi il metro di noi moderni, che separiamo nettamente le professioni di filosofo, storico e scrittore mitologico, poichè tale separazione spesso non valeva per gli antichi.

Solo con Tucidide la Storia divenne la Storia come la intendiamo noi, depurata dall' intervento della divinità nella Storia, e considerato quindi uno dei primi "moderni".


Quoto perciò il buon bleffort quando ribadisce che il mito di Atlantide non è un' invenzione platonica, ma gli è divenuta nota (tramite Solone) e a noi l' ha solo tramandata.

Inoltre tale mito, che nel mediterraneo ha fonte egizia, si riscontra presso molti popoli lontani tra loro, quali gli Aztechi e gli Indiani, che parlano di "sette potenti isole poste nel Mar d' Occidente", il che confermerebbe l' ipotesi di un arcipelago.


E ora veniamo all' ottimo Enkidu:



Cita:
Enkidu ha scritto:


Senz'altro quel tal Bulloni che crede di averla trovata addirittura presso il Circolo Polare Artico, solo perché gli sembra che ci siano delle somiglianze fra quello che ha trovato e il racconto di Platone (come lo interpreta lui, tra l'altro, e non come di fatto è) è uno dei tanti che appunto hanno individuato Atlantide in mille posti diversi.
C'è stato chi l'ha "trovata" a Creta, in Sardegna, in Messico, in Antartide, in Giappone, in India, al Polo Nord, nel Mare del Nord, nelle Isole Britanniche, nel Golfo Persico, nel Pacifico, in Cina... in pratica si fa prima a dire dove NON si pensa che sia stata Atlantide, che dove sia stata!



Come non quotare ogni sillaba. [|)]

E ancora:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Ma tutti dimenticano una cosa: che il mondo è pieno di leggende di città e terre sommerse in tempi remoti, che la storia umana rimane in gran parte sconosciuta, e quindi con tutta probabilità Atlantide la si trova ovunque appunto perché SONO ESISTITE MOLTE ATLANTIDI, NON UNA SOLA!
Ma fra tutte quelle che sono esistite, quella "originale" dov'è? Beh, dato che Platone l'ha collocata nell'Oceano Atlantico, perché non accettare semplicemente che era là, e lasciare le altre Atlantidi dove stanno?



Hai mille volte ragione.

La pensassero tutti così, saremmo molto più avanti nella ricerca.

Invece, per usare l' espressione di Knukle, perdono tutti tempo a girare il mappamondo e puntare il dito a caso per trovare un posto in cui nessuno abbia ancora collocato Atlantide.......... così' da poter scrivere un ALTRO libro sull' argomento senza uno straccio di prova degno di tale nome. [xx(]


Ecco perchè siamo.... sommersi da libri su Atlantide che con la vera Atlantide non c' entrano nulla e nessuno non dico studia, ma neanche CONOSCE più il testo originale che ha dato origine a tutto. Possibile che sia così faticoso leggere quelle poche righe?

Sono molto meno di uno qualunque dei libri, delle migliaia di pagine scritte sull' argomento. Una futile strage di alberi per la carta, sprecata. [:D]


Ma torniamo all' encomiabile post di Enkidu:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Non sono d'accordo però con chi dice che il racconto platonico sarebbe solo un mito "inventato" all'occasione per "fare la morale" ai contemporanei.
Potrebbe benissimo darsi che sia invece un mito "prestato" da altri e riadattato per l'occasione. Generalmente, i miti non si inventano, ma sono sempre rielaborazioni di miti più antichi. Almeno, vorrei che qualcuno mi desse un esempio di un autore che ha inventato di sana pianta un mito, senza ispirarsi a miti precedenti. Io non ne conosco nessuno.



E' quel che dico anche io.


Cita:
Enkidu ha scritto:


Si tenga conto che noi possediamo solo una minima parte dei testi dell'antichità, e quindi la maggior parte del sapere degli antichi è andato irrimediabilmente perduto.
Provata a pensare a ciò che successe alla grande Biblioteca di Alessandria, che conteneva praticamente tutto il sapere del mondo antico.


Di fatto, esistono diversi miti in diversi paesi che parlano di una terra in mezzo all'oceano, sprofondata o che esisterebbe ancora "nell'aldilà", che senz'altro assomiglia all'Atlantide di Platone, purtroppo non ho ancora avuto modo di verificare quei miti.

Colpisce senz'altro il mito di Aztlan in Messico, ma anche quello di Attala presso gli Imazighen del Nord Africa, e soprattutto la più nota di tutte: Avalon, l'Isola dei Beati delle leggende celtiche britanniche.


Secondo alcuni autori latini i Celti credevano che i loro antenati provenissero da una terra sprofondata nell'oceano ad occidente, e crededevano di potervi tornare una volta defunti, dato che questa terra era diventata appunto una sorta di Paradiso ultraterreno.

Secondo la leggenda, Avalon, che gli Irlandesi chiamavano Tirnanog, era un'isola dove regnava l'eterna primavera, gli alberi erano carichi di frutti d'oro, e la gente viveva in palazzi di cristallo.

In altre leggende, le Isole Beate dell'Ovest vengono rappresentate anche il Regno delle Fate, dove la vita è eterna.



Ma certamente è così come dicono le leggende celtiche, riguardo le loro origini. Se ben ci pensate Stonehenge rappresenta la pianta della Capitale Atlantide, con i cerchi concentrici di pietra che ricordano quelli d' acqua. Ovviamente gli elementi sono adattati per le funzioni, tuttora discusse, del santuario o quello che era.

Che punta, insieme ai complessi megalitici del nord francese, verso le Azzorre, ossia nell' Atlantico, ove sono state rinvenute misteriose opere ciclopiche apparentemente inutili, dato che finiscono in mare, e dove forse sono sopravvissuti alcuni atlantidi scampati al disastro.


E chissà che l' incendio, anzi gli incendi succedutisi nei secoli nella Storia della Grande Biblioteca, compreso l' ultimo incendio ad opera degli Arabi, non siano stati attuati proprio per distruggere QUALCOSA che non doveva essere più noto. Non lo sapremo forse mai.

Ma veniamo finalmente alla conclusione di Enkidu, a mio avviso geniale:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Penso che bisognerebbe smetterla di concentrarsi solo sul mito di Platone, che ormai ci ha detto tutto, e cercare in altri luoghi, nell'Europa Occidentale e nel Nord Africa, altre tracce di una possibile civiltà che aveva il suo centro nell'Atlantico.


Comunque, concordo anche con quelli che dicono che il discorso dovrebbe essere più ampio. Lo stesso mito platonico e altri miti simili dicono che Atlantide non era semplicemente un'isola: era una civiltà diffusa in molti paesi, forse in tutto il mondo. Atlantide era come Roma, probabilmente.

Se i nostri discendenti non sapessero più dov'era Roma, e trovassero le rovine di una città romana in Turchia, ne dedurrebbero che Roma era in Turchia?
Pensateci...



In quest' ottica concordo anche io con tali ricerche: a patto che si tenga bene a mente che si potranno trovare "solo" colonie atlantidi, ma il centro di quello che anche secondo me era un Impero globale, era nell' Atlantico, in "un' isola chiamata Poseidonis o Atlantide"........... [:)]


Aztlan





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bleffort ha scritto:

Cita:
dresda99 ha scritto:

http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4106

ATLANTIDE: Foto satellitari Nasa confermerebbero ipotesi dell'Arch. Alberto Arecchi sulla sua collocazione mediterranea

Immagine Immagine


Le foto satellitari della NASA, nella banda dei raggi infrarossi, confermano le ipotesi sviluppate dall'Arch. Alberto Arecchi nelle sue ricerche su Atlantide (v. il libro: Atlantide, un mondo scomparso, un'ipotesi per ritrovarlo, ed. Liutprand, 2001).

Esse infatti rivelano che, all'epoca del cataclisma che pose fine all'esistenza di Atlantide, il Mediterraneo aveva un'estensione di gran lunga inferiore a quella attuale. In realtà il Mediterraneo si divideva in tre bacini ben distinti ed uno dei tre era un ampio lago d'acqua dolce, che si gettava nel mare a livello inferiore con una cascata dell'altezza di oltre 300 metri.

La foto satellitare mostra la località della grotta Franchthi, nell'Argolide sud-orientale.

Si tratta del luogo che ha registrato la più lunga continuità di insediamento umano, sull'intero territorio della Grecia. Un sito unico, perché è stato "abitato" senza pause dal 20000 ca. a.C. sino al 3000 ca. a.C. Gli scavi in questo sito sono durati dal 1967 al 1976 e la mappa disegnata mostra i diversi livelli del Mar Mediterraneo, alle varie epoche.

Gli studiosi americani Zapp ed Erikson osservavano nel loro libro che "l'Atene della narrazione di Platone, che all'epoca delle guere contro Atlantide si trovava sulla costa, oggi deve trovarsi parecchie miglia al largo della costa, e dev'essere sommersa da almeno 400 piedi d'acqua"... esattamente la stessa ipotesi sviluppata da Arecchi nel suo studio.

Fonte: I.ZAPP and G. ERIKSON, Atlantis in America: Navigators of the Ancient World, Adventures Unlimited Press, 1998, p. 182.



Ma!..L'Arch. Alberto Arecchi rifacendosi e traducendo il racconto di Platone,Atlantide la colloca nel Canale di Sicilia! e ripeto: dov'è andata a finire la rimanenza della grande civiltà Megalitica di Malta datata molto più antica della civiltà delle Piramidi.???????????????? [V]


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Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:


Ma!..L'Arch. Alberto Arecchi rifacendosi e traducendo il racconto di Platone,Atlantide la colloca nel Canale di Sicilia! e ripeto: dov'è andata a finire la rimanenza della grande civiltà Megalitica di Malta datata molto più antica della civiltà delle Piramidi.???????????????? [V]



Senza dubbio un mistero molto affascinante, e importante.

Posso azzardare una mia teoria?

Essa darebbe una risposta alla tua domanda, coerente al contempo con la sostanziale correttezza del racconto platonico e quindi , penso, degna di essere valutata.


A mio avviso, al tempo in cui esistette Atlantide, prima che venisse inghiottita dalle acque dell' Oceano Atlantico, molte delle terre emerse del pianeta erano assai più estese, e in generale la geografia era visibilmente differente.

Fu proprio il cataclisma che sommerse Atlantide aumentando il livello dei mari che diminuì anche la superficie emersa di molte altre terre, riducendo isole e sommergendone altre, dando origine al mito del diluvio universale, in cui tutta la Terra scompare sotto l' acqua.


Questo spiegherebbe il perchè molte costruzioni ciclopiche di certe isole del mistero finiscono, dimostrando una assurda inutilità, in mare: semplicemente quelle isole erano, all' epoca delle costruzioni, assai più estese e tali opere acquistano così un senso.

Ciò varrebbe anche per Malta, allora assai più estesa e quindi abitata da una razza, magari atlantidea, o magari anche sua rivale - ma data la posizione geografica, io ritengo assai più probabile l' ipotesi di una "colonia", di un dominio atlantideo - evoluta al punto da creare le celebri costruzioni ciclopiche.

Ma con l' innalzamento dei mari del pianeta, il conseguente affondamento di gran parte dell' antica isola o arcipelago maltese, a rischio di isolamento, la parte che ne rimane e che chiamiamo oggi isola di Malta viene frettolosamente abbandonata al suo destino.... e diviene un mistero per i posteri.


Simile destino hanno in realtà seguito numerosi parti della Terra, e non solo Malta: si pensi, ad esempio, all' isola di Pasqua, in cui sono presenti opere colossali quanto assurde per un' isoletta sperduta nell' oceano e sempre sul filo del rasoio per quel che riguarda i mezzi di sussistenza: in un simile scenario, appare contro ogni logica che i miseri abitanti abbiano sprecato tutte le loro energie e i pochi alberi dell' isola per erigere teste di pietra, senz' altro inutili nel procurargli del cibo.

Ciò diviene invece plausbile, perlomeno razionalmente accettabile, se Pasqua era solo parte dell' isola o delle isole esistenti al tempo in cui le teste vennero innalzate, in un contesto in cui, grazie ad una maggiore estensione territoriale e quindi alla presenza di risorse molto maggiori, la realizzazioni di tali opere può spiegarsi col fatto che forse Pasqua allora era un 'isola santuario, in ogni caso acquista una valenza diversa da quella del tentato suicidio collettivo, considerato che secondo le teorie ortodosse i Pasquani avrebbero buttato giù tutte le palme per far scivolare i monoliti (e di cosa si nutrivano, verrebbe da chiedersi).

Se solo accettassimo ciò, che le terre emerse un tempo erano ben maggiori, molti dei misteri che avvolgono la Storia umana troverebbero una spiegazione. Almeno una.


Spero di aver proposto una teoria che risponda esaurientemente alla tua domanda, bleffort [;)]

Aztlan




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bleffort ha scritto:

Aztlan, vedo che abbiamo in comune la stessa "fissazione" [:D].Allora......
Che le terre emerse a quell'epoca erano più vaste,è già accertato e si può vedere dal livellamento uniforme delle piattaforme continentali i quali hanno tutti la profondità Batmetrica di circa 200 metri per circa una ventina di miglia.
Il Canale di Sicilia contrariamente agli altri mari e Oceani i quali hanno profondità maggiori,i 200m metri sotto ,significa che quasi tutta la parte di mare della costa sud Siciliana all' epoca era emersa ed abitata e se a Malta si sono trovate costruzioni Megalitiche,significa che la zona abitata interessata da questa civiltà era molto più vasta.
Quì non si parla di un'isoletta come l'Isola di Pasqua distante dalla costa migliaia di Km. e neanche un popolo tal dei tali il quale progredendo a tal punto erige costruzioni di tal genere in un (quasi ) scoglio come è Malta,perchè una grande civiltà ha bisogno di spazio per evolversi e quì di spazio ne avevano eccome!,avendo l'Africa e il dominio di tutta l'Europa a Occidentale!!!.
In pratica,da un disegnino fatto da me e postato l'anno scorso su questo Forum,si evidenzia verosibilmente che in effetti tutto il mare del detto Canale di Sicilia ERA CHIUSO o tuttal'più poteva esserci un grande un Canalone di collegamento tra il mare Egeo e il mare Mediterraneo Occidentale.
Con questo non voglio affermare che Atlantide doveva per forza essere lì,ma per escluderlo del tutto bisogna prima a mio avviso risolvere questo grande enigma tratto dai motivi che ho appena spiegato. [;)]


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Aztlan ha scritto:

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bleffort ha scritto:

Aztlan, vedo che abbiamo in comune la stessa "fissazione" [:D].Allora......

Che le terre emerse a quell'epoca erano più vaste,è già accertato e si può vedere dal livellamento uniforme delle piattaforme continentali i quali hanno tutti la profondità Batmetrica di circa 200 metri per circa una ventina di miglia.

Il Canale di Sicilia contrariamente agli altri mari e Oceani i quali hanno profondità maggiori,i 200m metri sotto ,significa che quasi tutta la parte di mare della costa sud Siciliana all' epoca era emersa ed abitata e se a Malta si sono trovate costruzioni Megalitiche,significa che la zona abitata interessata da questa civiltà era molto più vasta.

Quì non si parla di un'isoletta come l'Isola di Pasqua distante dalla costa migliaia di Km. e neanche un popolo tal dei tali il quale progredendo a tal punto erige costruzioni di tal genere in un (quasi ) scoglio come è Malta,perchè una grande civiltà ha bisogno di spazio per evolversi e quì di spazio ne avevano eccome!,avendo l'Africa e il dominio di tutta l'Europa a Occidentale!!!.

In pratica,da un disegnino fatto da me e postato l'anno scorso su questo Forum,si evidenzia verosibilmente che in effetti tutto il mare del detto Canale di Sicilia ERA CHIUSO o tuttal'più poteva esserci un grande un Canalone di collegamento tra il mare Egeo e il mare Mediterraneo Occidentale.

Con questo non voglio affermare che Atlantide doveva per forza essere lì,ma per escluderlo del tutto bisogna prima a mio avviso risolvere questo grande enigma tratto dai motivi che ho appena spiegato. [;)]



Caro bleffort, mi hai attraversato con lo sguardo: la mia passione per il mistero di Atlantide è pari solo a quella per l' enigma degli UFO.

Entrambe sono nate insieme a me, se così si può dire.

Veniamo a noi.


Non solo mi trovi d' accordo, in linea generale, con quanto hai detto, ma ti ringrazio vivamente per l' informazione che mi hai dato, riguardo alla conferma della maggiore estensione della terraferma nei tempi remoti.

Se riuscissi anche a indicarmi dove hai trovato tali informazioni, potrò approfondire personalmente.


Concordo sul fatto che molto probabilmente Malta fosse un tempo molto più estesa di quanto è oggi, altrimenti il suo mistero rimarrebbe insoluto, e per mistero si intende il fatto che ciò che c' è su quell' isola non potrebbe neanche esserci, se chi ha costruito le famose opere ciclopiche non avesse potuto contare sulle risorse fornite da un ambiente assai più vasto.

Ho citato Pasqua solo come un esempio di come le terre emerse si siano ritirate in diverse parti del mondo, e non certo per fare un paragone con Malta, paragone che non reggerebbe minimamente.


Ma tornando a Malta, il fatto che la sua estensione, e con essa probabilmente la geografia del Mediterraneo intero, fosse assai differente da quella attuale, ci può far pensare giustamente di essere di fronte a un' Atlantide, nel senso espresso dal post di Enkidu: cioè di una delle tante civiltà scomparse, oltre a quella narrata da Platone, e che a mio avviso, per fedeltà alla testimonianza del filosofo, aveva la sua sede inequivocabilmente nell' Oceano Atlantico.

I numerosi ritrovamenti archeologici di insediamenti sconosciuti e/o misteriosi attribuiti poi come "la vera Atlantide" si spiegano con una delle tante altre terre sommerse dall' acqua in seguito alla catastrofe globale che l' umanità ricordò come "Diluvio Universale".

Come dice Enkidu, il fatto che si ritrovi Atlantide ovunque - parlo delle vere scoperte archeologiche, non delle teorie di fantasia su carta - è dovuto al fatto che di "Atlantidi", cioè di terre scomparse, ce ne furono molte. Ma a ognuna dovremmo ridare il suo vero nome.


Lasciamo dunque la vera Atlantide, quella originale di cui parla Platone, dove egli l' ha posta, e cerchiamo insieme ad essa di scoprire anche le altre e ricostruire la vera storia del nostro pianeta.

Per questo, a mio avviso, l' affascinante mistero di Malta, come quello di innumerevoli altri luoghi della Terra, molto può dirci sul nostro passato, molte sono le risposte che può darci, ma non la risposta finale al mistero di Atlantide, il più ermetico tra tutti i misteri delle terre scomparse, perchè esso va cercato altrove ed insieme ovunque, sotto le profondità oceaniche e in tutti i siti del mistero dietro cui potrebbe esserci la sua mano. E molti di questi troverebbero così spiegazione, compreso forse quello di Malta.


Aztlan




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bleffort ha scritto:

Buona giornata Aztlan,anch'io ho la passione della Paleoastronautica pari a quella dell'Ufologia. [;)]
Mi sono svegliato con il pensiero di risponderti.
Premesso che la nostra discussione per ora è incentrata su Atlantide,ci dobbiamo rifare immancabilmente a Platone,cerchiamo di "risolvere" [?] i misteri uno per uno:
Migliaia di anni fà il territorio identificato oggi come la Sicilia e il suo mare meridionale,non era altro che una protuberanza o un corno che sporgeva dall'Africa,ora riflettendo com'era questo territorio e com'è oggi,salta subito agli occhi che qualcosa di sconvolgente è successo,una grande faglia ha atraversato questo pezzo di territorio e facendolo abbassare gli ha creato il mare formando un'Arcipelago con migliaia di isole,in pratica si è staccato un pezzo d'Africa creando la Sicilia.
Cominciando da Malta,contrariamente alle isole dell'Oceano Atlantico (che sono quasi tutte di origine Vulcanica),Malta è un lembo di terra della rimanenza piattaforma continentale Africana e non è un'isola vulcanica,in quanto il rimanente territorio non cè più perchè è stato SPAZZATO VIA,questo fà la differenza!!.
Dalla sudetta faglia un pò più a nord ovest sempre in mare,vi è un Vulcano per ora sopito ma attivo generato da questa Faglia Tettonica che attraversa la Sicilia Occidentale che si collega con il mar Tirreno identificabile con la faglia del Belice,da tutte queste concomitanze si può trarre una conclusione agevolati da una Cartina Topografica e Batimetrica del Canale di Sicilia,solo così si può avere un'idea di quello che molto probabilmente è successo migliaia e migliaia di anni fà in questa zona.
Platone citando che dove vi era l'Isola di Atlantide il mare era diventato innavigabile "un mare basso,fangoso e pieno di insidie" ,ben si sposa coerentemente con quello che rimaneva dopo la catastrofe di questo territorio.
La civiltà Atlantidea a quel tempo era: ( facendo un esempio), come la nostra attuale civiltà moderna,dove puoi trovare tecnologie uguali o simili in tutto il Pianeta,(spero di essermi espresso concettualmente in modo comprensibile)e Atlantide poteva essere come una civiltà guida come per es: l'America di oggi.
Dimenticavo: queste informazioni non sono tratte da una unica fonte,ma da una miriade di letture e informazioni di tutti i generi,i quali fanno arricchire il bagaglio culturale e concettuale alla quale ognuno può attingeresi per costruirsi la propria idea. [;)]Ciao


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barionu ha scritto:

Ciao Aztlan ,

all' appello manca l' ipotesi di Mario Pincherle , nel suo libro su Atlantide.

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/ ... elato_.htm

secondo la quale in realtà Atlantide era una confederazione di stati

tutti allo stesso parallello delle piramidi di Giza.
Qualche copia nelle BibLioteche Pubbliche


Monografia

Tipo di documento Testo a stampa


Autore

Pincherle, Mario

Titolo

Atlantide, mistero svelato : non era un'isola / Mario Pincherle, Luigi Palazzini Finetti

Pubblicazione Ancona : Filelfo, [1978]
Descrizione fisica 221 p. : ill. ; 21 cm
Collezione L' avventura dell'uomo ; 5

Note generali Tit. della cop
Sul front., erroneamente: Mario Pincherle

Numeri Bibliografia Nazionale - 786329

Nomi · Pincherle, Mario
· Palazzini Finetti, Luigi
Soggetti Atlantide

Classificazione Dewey 398.4 (18.) ESSERI E LUOGHI IMMAGINARI, SUPERSTIZIONI

Paese di pubblicazione ITALIA
Lingua di pubblicazione ITALIANO

Codice del documento IT\ICCU\SBL\0056856
Localizzazioni


Accedi ai servizi di prestito e riproduzioni per le biblioteche selezionate
Prestito e riproduzioni Codice ABI Codice SBN Biblioteca AND Informazioni
AP0038 SIPSB IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale G. Lesca - San Benedetto del Tronto - AP
FI0098 CFICF IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
FR0084 RML25 IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino - FR
FR0150 RMSO5 IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale - Castro dei Volsci - FR
MI1262 USMO3 IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca di scienze della storia e della documentazione storica dell'Università degli studi di Milano - Milano - MI
MO0089 MODBE IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca Estense Universitaria - Modena - MO
PR0105 PARTR IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale - Traversetolo - PR
RA0005 RAVCA IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale - Casola Valsenio - RA
RA0009 RAVCR IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale Torre S. Michele - Cervia - RA
RM0013 RMSC6 IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale Carlo Maggiorani - Campagnano di Roma - RM
VT0031 RMSD6 IT\ICCU\SBL\0056856 Biblioteca comunale Alfredo Tarquini - Marta - VT


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Aztlan ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:

Buona giornata Aztlan,anch'io ho la passione della Paleoastronautica pari a quella dell'Ufologia. [;)]
Mi sono svegliato con il pensiero di risponderti.



[:I]


Confesso che non conoscevo a fondo questa teoria; voglio dire, avevo sentito dell' ipotesi di Atlantide nel Mediterraneo e più precisamente le Colonne d' Ercole identificate come canale di Sicilia, ma non avevo indagato a fondo in quanto sono sempre stato e rimango fedele all' identificazione classica, tuttora vigente, ovvero quella per cui per gli antichi le Colonne d' Ercole erano lo Stretto di Gibilterra:


http://it.wikipedia.org/wiki/Colonne_d%27Ercole


E Platone come sai anche tu fu molto chiaro nel collocare Atlantide "al di là delle Colonne d' Ercole". Certo, taluni hanno cercato di spostare la loro collocazione, ma a tutt' oggi non vi sono motivi per cambiare la teoria.

Il fatto che la geografia della regione mediterranea fosse allora assai diversa non significa che fossero lì le Colonne d' Ercole.

I numerosi sconvolgimenti tellurici onnipresenti sul pianeta nella Storia non fanno collocare lì le Colonne, altrimenti dovremmo mettere Colonne d' Ercole ovunque.


Il che naturalmente non nega il mistero del Canale di Sicilia, ma le Colonne d' Ercole sono un' altra cosa. Ti ringrazio invece per avermi istruito sul primo, di cui ero quasi totalmente ignaro.

Credimi, bleffort, che se Frau avesse ragione io sarei il primo ad avere motivo di essere orgoglioso, ma così non è. La Sardegna non è Atlantide, tanto per cominciare non è affondata come invece Platone racconta del continente scomparso.

Dico tutto ciò amichevolmente.


Aztlan




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barionu ha scritto:

Aztlan ,

la teoria di Frau

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/artic ... ticle=1339

secondo la quale anticamente le colonne d' Ercole non erano a Gibilterra è stata proposta da Robertson già all' inizio del 900

dai un 'occhiata al mio post in data 03/04/09

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1

il libro di Frau è disponibile in molte biblioteche.

Monografia
Tipo di documento Testo a stampa
Autore Frau, Sergio

Titolo

Le Colonne d'Ercole : un'inchiesta : come, quando e perche la frontiera di Herakles/Milqart, dio dell'Occidente, slitto per sempre a Gibilterra /

Sergio Frau ; con cinque saggi di verifica all'ipotesi di questa ricerca: Maria Giulia Amadasi Guzzo ... \et al.! e alcune illustrazioni/sorpresa di Massimo Bucchi


Pubblicazione Roma : Nur neon, 2002
Descrizione fisica 672 p. : ill. ; 24 cm
Note generali Prima del tit.: La prima geografia, tutt'altra storia..

Numeri ISBN - 88-900740-0-0
Bibliografia Nazionale - 2003-3839

Nomi · Frau , Sergio

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Aztlan ha scritto:

E' quello di cui parlavo quando ho detto che taluni "hanno cercato di spostare la loro collocazione"... ma non contano; e ho citato anche Frau, di conosco la teoria, che non regge in piedi senza neanche bisogno di.... "andare a fondo" (scelta di parola non causale): lui dice che le Colonne d' Ercole sarebbero il Canale di Sicilia e che Atlantide sarebbe la Sardegna..... peccato, anzi per fortuna visto che è la mia terra, che la Sardegna non è affatto affondata come Atlantide... lui se la cava dicendo che fu solo uno tsunami ma così facendo ignora semplicemente la testimonianza originale di Platone e la piega come meglio crede.... Platone fu chiaro, Atlantide affondò tutta quanta, e non tornò più a galla. C' è una bella differenza.

Come ho già sarei il primo ad aver buon motivo di essere fiero se si scoprisse che Atlantide era in realtà la Sardegna, po ita deu seu sardu, non continentali, ma purtroppo per noi Atlantide è tutt' altra cosa......

Aztlan




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greenwarrior ha scritto:

Le leggende sull’esistenza di civiltà millenarie, scomparse in seguito ad un grande cataclisma, si ritrovano nelle mitologie delle antiche popolazioni di tutta la Terra. Il primo a parlare di Atlantide è Platone. Nel suo Timeo ci racconta dei viaggi di Solone in Egitto, dove i sacerdoti lo mettono a conoscenza di una guerra combattuta millenni prima tra gli antenati degli Ateniesi e gli Atlantidei.

Atlantide, 9500 a.C.
Nel centro dell'oceano Atlantico c'è una grande isola, una sorta di monarchia confederata i cui dieci sovrani governano molti paesi. l domini si estendono a varie regioni dell’Africa, dell'Egitto, dell’Europa e del Sud America. La capitale di Atlantide è una grande e splendida città, un grande porto sul mare il cui sistema di difesa consiste in alcuni cerchi concentrici con accessi sfalsati l’uno rispetto all’altro, e altrettanti grandi canali circondati da alte mura d’acciaio. Inattaccabile per gli uomini, ma non per le forze della natura: un grande cataclisma la sprofonda nell’oceano. La caduta di Atlantide provoca un imbarbarimento delle province confederate, dalle cui rovine nascono le civiltà oggi conosciute. Fin qui Platone. Solo nel XVI secolo si ricomincia a parlare di una possibile origine atlantidea delle civiltà sudamericane appena scoperte da Cristoforo Colombo, civiltà le cui leggende parlano di un grande cataclisma avvenuto, all’incirca, nella stessa epoca in cui il filosofo greco colloca i suoi racconti.

Leggende parallele
Un’antica leggenda messicana narra dell'isola di Aztlan, situata nell’Atlantico, che gli abitanti dovettero abbandonare perché stava sprofondando nell’oceano. l superstiti, che ne avevano preso il nome, si facevano chiamare Aztechi, ovvero abitanti di Aztlan. India, 1870. ll colonnello inglese James Churchward, appassionato di archeologia, scopre in un tempio molte tavolette scritte in una lingua estremamente antica. Il sommo sacerdote rivela a Churchward che si tratta di tavolette sacre perché scritte dai Sette Fratelli, detti “Naacal”, venuti dal continente Mu a portare le scienze, la religione e le sacre scritture. Secondo queste tavolette, l’uomo fece la sua comparsa per la prima volta proprio sul continente Mu, ora sprofondato nel l’oceano Pacifico in seguito ad una grande catastrofe. Impossibile non notare delle analogie tra i Naacal e il dio egizio Thot. E altrettanto numerosi sono i punti di contatto tra le civiltà del Sud America e l’antico Egitto: le piramidi, particolari tecniche di costruzione murarie, la tecnica dell’imbalsamazione, la divisione dell’anno in 365 giorni. Si tratta di due civiltà distinte o di un solo grande popolo? Secondo alcune teorie, Mu era un grande continente situato nell’oceano Pacifico. Popolato da diverse razze, il potere era in mano ai bianchi, che adoravano un unico dio indicato con il nome fittizio di “Ra il Sole”. Gli abitanti di Mu colonizzarono gran parte del Sud America e arrivarono fino all’Asia centrale e all’Europa dell’est. Poi, circa 13000 anni fa, in seguito ad immense eruzioni vulcaniche, Mu si inabissò provocando un maremoto di tale portata che sconvolse l’intero pianeta. In seguito, tale sorte tocco anche ad Atlantide.

Teorie sulla leggenda
Le ultime teorie sull’esistenza di Atlantide e Mu, propendono per due civiltà distinte e a sé stanti. Su Mu, oltre a quanto ipotizzato da Curchward, non sappiamo molto, mentre per quanto riguarda Atlantide le ipotesi sono numerose. Secondo una teoria, i fatti narrati da Platone non si riferiscono a 9000 anni prima, ma solo a 900, cioè al 1450 a.C., quando l’esplosione del vulcano dell’isola di Santorini, allora chiamata Thera, ne provocò il parziale inabissamento, generando onde di maremoto che colpirono l’isola di Creta, distruggendone la civiltà e lasciando segni sul territorio visibili ancora oggi. Questa teoria, però, presenta molte lacune, oltre a non spiegare come i popoli del Sud America potessero conoscere fatti accaduti nel mare Mediterraneo. Un’altro studio pone Atlantide nell’attuale altipiano subacqueo sul quale si trovano le isole Azzorre, luogo che corrisponderebbe alla descrizione fatta da Platone di un’isola con una catena montuosa e una vasta pianura irrigata. Ricerche effettuate nei fondali hanno effettivamente portato alla luce quelli che sembrano i resti di antiche opere dell’uomo. Questa teoria, inoltre, si fonda sui rilievi geologici effettuati alla base della catena montuosa sommersa nord atlantica, che risulta essere composta in prevalenza di basalto. Questo tipo di roccia, in prossimità degli oceani, tenderebbe a sprofondare mentre i continenti più antichi, composti in prevalenza di granito, avrebbero basi molto più solide.
Un mito tra i ghiacci perenni
Secondo un’altra recente teoria, invece, i resti di Atlantide sarebbero in Antartide, continente che un tempo si sarebbe trovato più a nord e, almeno in parte, libero dai ghiacci. Attraverso i millenni, la forza centrifuga generata dalla rotazione del pianeta, unita al peso di miliardi di chili di ghiaccio vicino a uno dei poli, potrebbe avere provocato uno slittamento di parte della crosta terrestre.
A sostegno di questa teoria che, tra gli altri, Einstein dichiaro <<tutt'altro che improbabile>>, esisterebbero delle prove. Il più recente movimento della crosta terrestre sembra essere avvenuto tra il 15000 e il 10000 a.C., periodo in cui gran parte del continente nordamericano era ricoperto dal ghiaccio. Con il finire della glaciazione, miliardi di chili di ghiaccio si sciolsero provocando l’innalzamento del livello dei mari e l’assestamento della crosta terrestre, non più gravata da un tale peso. In seguito a tali movimenti, l’Antartide si sarebbe potuta “spostare” quel tanto che basta perché i ghiacci la ricoprissero completamente. Le rovine di un’antica civiltà si troverebbero quindi sotto ai ghiacci del Polo Sud? Immagini satellitari mostrano conformazioni stranamente circolari nell’Antartide occidentale. Si tratta, probabilmente, di crateri vulcanici, anche se alcune analisi indicano la presenza di una forte concentrazione di ferro, particolare interessante visto che Platone ci riferisce che le mura circolari della città erano di metallo.

Atlantide in un lago?
Un’altra interessante teoria è quella secondo cui, nella disputa tra i geologi e i ricercatori favorevoli all’ipotesi Atlantide, avrebbero ragione sia gli uni che gli altri. In poche parole, sarebbero nel giusto tanto i geologi nell’asserire che non esistono continenti sprofondati nell'oceano Atlantico, quanto Platone nell'affermare che Atlantide si trovava oltre le Colonne d’Ercole: secondo questa teoria, infatti, Atlantide sarebbe da collocarsi in Sud America. E, ovviamente, non sarebbe sprofondato l’intero continente ma solo Cerne, la capitale di Atlantide che si trovava in un’isola vulcanica situata al centro dell’antico lago Popoo, nell’altipiano centrale della Bolivia. Rilevamenti satellitari mostrerebbero una conformazione rettangolare, perfettamente livellata, circondata da un paesaggio simile a quello che descrive Platone. Tanto che sarebbero tuttora identificabili i letti dei canali e le mura circolari di difesa della città. Inoltre nella zona sarebbero presenti i minerali che, secondo quanto riferito dal filosofo greco, erano la ricchezza della enigmatica civiltà, oro, argento, rame e il misterioso oricalco. Insomma, le teorie su Atlantide sono talmente tante che il continente è stato situato un po’ ovunque ma, a tutt’oggi, non è ancora stata trovata una sola prova certa che sia esistito.

L’ira degli dei, la forza della natura
Secondo le leggende, ci fu un tempo in cui le civiltà di Atlantide e di Mu divennero talmente potenti da mettersi in competizione con gli dei che, per punizione, ne provocarono la distruzione. Non ci sono prove che Atlantide e Mu non siano altro che un mito. In passato gli accademici ne hanno sempre avversato l’esistenza, anche per non mettere in discussione la data della creazione del mondo secondo la Genesi, calcolata nel 3760 a.C.
Oggi, secondo la scienza ufficiale, sul fondo degli oceani non ci sono tracce di cataclismi di tale portata. Ma, anche se ciò fosse vero, resta comunque da spiegare come mai nei miti e nelle leggende di tutte le civiltà si parla di supersiti di un antico popolo la cui terra è stata distrutta da un cataclisma.

atlantide

mu


FONTI:
Libro: Atlante dei Misteri - Irene Bellini e Danilo Grossi

APPROFONDIMENTI:
Ricerca su Atlantide: http://www.usac.it/atlantide_ricerca/er ... %20w3x.pdf






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