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Blissenobiarella ha scritto:
Near, non funziona assolutamente così. Non c'è verso che sotto ipnosi tu possa dire una cosa che non pensi sia vera o che qualcuno possa inculcarti qualcosa dall'esterno.
Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Io continuerò a domandarmi sempre la stessa medesima cosa: quando cominceremo a considerare l'ipnosi come una cosa seria? E ancora... cosa impedisce ad un essere umano di effettuare una "ricerca" a livello interiore o di guardare dentro se stesso con la stessa curiosità e determinazione che si adopera quando si cercano le verità che sono fuori da noi?
Nah, non esiste tutta questa sicurezza mi dispiace ammetterlo.
Negli anni '90 in America un padre di famiglia fu accusato e condannato per stupro delle due figlie.
Dopo qualche anno si scoprì che la testimonianza delle figlie fu
indotta mediante seduta di ipnosi da alcuni medici che (registrazioni alla mano) avevano forzato le ragazze a creare un falso ricordo.
L'episodio fu favoreggiato dal fatto che ore prima le forze dell'ordine avevano tempestato di domande le ragazze in stato di shock (era stato lo zio e non il padre, se ricordo bene).
Se una persona
a contatto col mondo ufologico, e quindi a conoscenza delle varie casistiche, ricordasse un evento simile
solo dopo una ipnosi.. beh avrei molti dubbi a riguardo.
La situazione è differente invece se la persona estranea all'ambiente prima dell'ipnosi ricordasse dei tratti parziali, come un "disco rotto" del filmato, ripetersi in stato di veglia o anche in sonno.
L'episodio accaduto a Baiata è stato memorizzato e ricordato fin da subito come ciclo chiuso (inizio -> fine), e non vorrei dunque che la sua esperienza da ufologo, fatta di curiosità oltre che di conoscenza, abbia influenzato la sua mente nella fase di ipnosi.
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Thethirdeye ha scritto:
Caro Law.... forse dovresti provare questo genere di esperienza per prendere coscienza del fatto che una parte del nostro intimo, una parte della nostra consapevolezza e - soprattutto - ciò che accettiamo o non accettiamo del nostro vissuto, senza l'ipnosi, rischierebbe o potrebbe comunque non emergere affatto.
Vero, ma la linea è molto sottile.
La memoria remota (quella a cui appartengono i traumi) non è identica alla memoria normalmente accessibile.. è parziale, "frammentata", basta spingere troppo la corda per far intromettere l'immaginazione.
E' per questo che dopo vari tentativi falliti Freud decise di abbandonarla e di affidarsi con più efficacia a ciò che poi venne chiamata "libera associazione di idee".
Insomma detto in parole povere, non si può mai sapere quanto un ricordo estrapolato in questo modo possa essere reale.
La percentuale aumenta o diminuisce a seconda di vari fattori elencati in precedenza.