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01/10/2010, 11:26

Il Di Pietro, che conoscevamo negli anni 90, e' scomparso, ora abbiamo solo un'ombra frustrata, che non ha potuto utilizzare gli stassi metodi degli altri politici per arricchirsi o sfoggiare potere.
Di conseguenza, l'incazzatura, interna del personaggio rispecchia lo status quo, della casta!!!!

sono tutti uguali.

speriamo arrivi sto meteorite, hehehehe [;)]

01/10/2010, 13:34

Diego ha scritto:

Il Di Pietro, che conoscevamo negli anni 90, e' scomparso, ora abbiamo solo un'ombra frustrata, che non ha potuto utilizzare gli stassi metodi degli altri politici per arricchirsi o sfoggiare potere.
Di conseguenza, l'incazzatura, interna del personaggio rispecchia lo status quo, della casta!!!!

sono tutti uguali.

speriamo arrivi sto meteorite, hehehehe [;)]


Lol ... questo tuo post faccio un poco fatica ad accettarlo.

Dai per scontato che un uomo (in questo caso Di Pietro, ma potrebbe essere chiunque) NON HA POTUTO utilizzare gli stessi metodi degli altri politici. Nemmeno ti sfiora che, forse, l'uomo non ha voluto? Insomma, non si tratta di una cosa così inverosimile, no?

01/10/2010, 15:06

eSQueL ha scritto:

Diego ha scritto:

Il Di Pietro, che conoscevamo negli anni 90, e' scomparso, ora abbiamo solo un'ombra frustrata, che non ha potuto utilizzare gli stassi metodi degli altri politici per arricchirsi o sfoggiare potere.
Di conseguenza, l'incazzatura, interna del personaggio rispecchia lo status quo, della casta!!!!

sono tutti uguali.

speriamo arrivi sto meteorite, hehehehe [;)]


Lol ... questo tuo post faccio un poco fatica ad accettarlo.

Dai per scontato che un uomo (in questo caso Di Pietro, ma potrebbe essere chiunque) NON HA POTUTO utilizzare gli stessi metodi degli altri politici. Nemmeno ti sfiora che, forse, l'uomo non ha voluto? Insomma, non si tratta di una cosa così inverosimile, no?


mmmm, ti diro',...anni fa quando Di Pietro, non era ancora entrato in politica, lo ammiravo molto per il suo moralismo.
Fu uno dei primi se non il primo, a iniziare procedure contro lo scandalo tangenti etc.
Dopodiche', stranamente, anche se detto da lui varie volte che non lo avrebbe mai fatto, entro' in politica....quando ancora erano presenti i finanziamenti pubblici ai partiti, e giusto nel momento della fondazione del suo partito, questa legge venne tolta, ...si incavolo non poco, e quindi rimbalzando a destra e manca, dove poteva avere inserimenti con partiti, inizio' una carriera a dir poco fasulla come politico.
Dagli ultimi fatti successi, mi sono reso conto che anche lui, segue un fiume oramai in secca, solo per un potere che non puo' piu trovare.
L'ho ammirato molto come pubblico ministero, e accusa, cosa che avrebbe dovuto continuare a fare, ma come uomo politico , mi spiace ma si e' fatto travolgere dalle "false" promesse o altro.

Una sua famosa frase fu " io sono un poliziotto, e tale resto", riferita ad una sua futura entrata in politica, ma pare che il Poliziotto, se ne sia andato in pensione, tutto queto comunque e' un mio parere, niente di piu'.


PS: ricordo gli anni in cui DP era pm, e tanti poliziotti facevano di tutto, per avere incarichi che solo dopo annii di gavetta potevano ricevere, ma suo figlio, uscito dalla scuola Agenti di Polizia, si trovo' subito un posto mi pare alle scorte o alla digos, cosa che solo poliziotti con vari anni di esperienza potevano sognare, ...quindi????? che caso ????
Guardiamo in faccia alla realta'......!!!!! [;)]

01/10/2010, 15:10

rmnd ha scritto:

dark side ha scritto:

rmnd ha scritto:

Certo che Di Pietro ha il senso delle istituzioni.

In un'aula del parlamento 'italiano' ascoltare una filippica triviale contro la seconda carica dello stato senza che il presidente della camera (terza carica) intervenga (se non con uno scampanellio poco convinto) è molto deprimente.

Capisco l'entusiamo per gli anti-berlusconiani, ma è molto grave che un parlamentare qualsiasi possa insultare in modo triviale all'interno del parlamento il capo del governo, sia esso o meno Berlusconi.

Ma il senso delle istituzioni dove l'avete lasciato?
In nome dell'antiberlusconismo tutto è lecito..certo

[;)]



insulti?
chi ha la tessera della p2 ?
chi e' stato condannato?
chi ha da fare piu' processi del mostro di firenze ?
facciamo finta di non sapere la storia personale di berlusconi ? eppure e' lunga, dell'utri , mangano, come e' nata la fininvest, dove ha preso i soldi, le tangenti, la corruzione, la mafia, le intercettazioni, i lodi, la cricca, le zoccole, .....ecc.... ma di cosa stiamo parlando?

gli ha solo detto la verita' in faccia , la VE-RI-TA' !

dai berluscones, coloro che stimano quell'uomo , ne condividono le gesta e il suo modo di fare politica, si pretende almeno un po' di realismo e di "palle", almeno virtuali, in rete non deve essere cosi' difficile, dichiarino la loro sintonia alla cricca , perche' ne condividono i comportamenti e gli effetti, si dichiarino apertamente , ma perfavore , si eviti l'ipocrisia, cercare di negare l'evidenza e' veramente ridicolo, oltremodo inutile.


Qui si fa finta di non capire. E da un 'dipietrones' non mi aspetto che questo [:o)]

Il Berlusconi uomo o politico può essere attaccato anche sul piano personale, poi l'attaccato potrà o meno ricorrere per vie legali.
Il Berlusconi in quel frangente, in aula, rappresenta il presidente del consiglio, la seconda carica dello stato.

Il problema di questo paese e il suo inevitabile declino è che ormai non si ha rispetto di nulla, delle regole e della forma. Perchè una società poggia anche sulla forma.

Un paese dove il presidente del consiglio chiunque esso sia nell'indifferenza generale o nel godimento di alcuni possa essere messo alla berlina da un parlamentare è l'ennesimo esempio di questa Italia all'ultimo stadio.

Un animale come Di Pietro che si permette di definire il presidente del consiglio durante un dibattito parlamentare (e non durante un comizio) "stupratore della democrazia" ,dovrebbe essere cacciato a calci nel culo fuori dall'aula e indagato per vilipendio contro un'altra carica dello stato. Sia esso 'Morfeo', 'Mortadella' o il 'mafioso di arcore'.



...Ed essere iscritti alla P2 non è affatto un reato.






Scusa, solo xchè uno dice che berlusconi è un mascalzone deve essere per forza un Dipietrones?
Solo xchè a uno fa schifo la destra di oggi, deve essere per forza di sinistra?

Scusa, ma io posso, invece che sentirmi di destra o di sinistra, SENTIRMI ITALIANO?
Posso sentirmi ONESTO?
A prescindere dal colore politico, può una persona pensare che cè un mascalzone al governo, senza sentirsi dare del comunista?

Dipietro ha detto delle cose giuste, tutte VERE, ma non per questo mi sento un dipietrista o un militante della sinistra.

Perciò basta con il killeraggio politico contro qualcuno che esprime un giudizio contro o pro qualcuno, cè gente che non è schierata da nessuna parte ma ha un senso della giustizia e dell'onestà che va oltre a queste cose..

01/10/2010, 16:54

robs79 ha scritto:

Caro Rmnd se succede tutto questo é perche' il nano lo ha portato a succedere.Poi Di Pietro dice tutte quelle cose perche' tanto il nano non lo querelera' mai,é tutto vero [;)]


Nono... il bello di tutto questo è il paradosso che Silvio non possa querelare Di Pietro in virtù dell'immunità parlamentare!! [:D] [:D]
Ultima modifica di Lawliet il 01/10/2010, 16:54, modificato 1 volta in totale.

01/10/2010, 17:11

Lawliet ha scritto:

robs79 ha scritto:

Caro Rmnd se succede tutto questo é perche' il nano lo ha portato a succedere.Poi Di Pietro dice tutte quelle cose perche' tanto il nano non lo querelera' mai,é tutto vero [;)]


Nono... il bello di tutto questo è il paradosso che Silvio non possa querelare Di Pietro in virtù dell'immunità parlamentare!! [:D] [:D]


AHAHAHAHAHAHAH ... vero vero vero! E ieri sera a LaRissa gli è scappata proprio bella limpida 'sta cosa [:o)]

01/10/2010, 18:39

holocron ha scritto:

rmnd ha scritto:

Qui si fa finta di non capire. E da un 'dipietrones' non mi aspetto che questo [:o)]

Il Berlusconi uomo o politico può essere attaccato anche sul piano personale, poi l'attaccato potrà o meno ricorrere per vie legali.
Il Berlusconi in quel frangente, in aula, rappresenta il presidente del consiglio, la seconda carica dello stato.

Il problema di questo paese e il suo inevitabile declino è che ormai non si ha rispetto di nulla, delle regole e della forma. Perchè una società poggia anche sulla forma.

Un paese dove il presidente del consiglio chiunque esso sia nell'indifferenza generale o nel godimento di alcuni possa essere messo alla berlina da un parlamentare è l'ennesimo esempio di questa Italia all'ultimo stadio.

Un animale come Di Pietro che si permette di definire il presidente del consiglio durante un dibattito parlamentare (e non durante un comizio) "stupratore della democrazia" ,dovrebbe essere cacciato a calci nel culo fuori dall'aula e indagato per vilipendio contro un'altra carica dello stato. Sia esso 'Morfeo', 'Mortadella' o il 'mafioso di arcore'.



...Ed essere iscritti alla P2 non è affatto un reato.




Scusa, solo xchè uno dice che berlusconi è un mascalzone deve essere per forza un Dipietrones?
Solo xchè a uno fa schifo la destra di oggi, deve essere per forza di sinistra?

Scusa, ma io posso, invece che sentirmi di destra o di sinistra, SENTIRMI ITALIANO?
Posso sentirmi ONESTO?
A prescindere dal colore politico, può una persona pensare che cè un mascalzone al governo, senza sentirsi dare del comunista?

Dipietro ha detto delle cose giuste, tutte VERE, ma non per questo mi sento un dipietrista o un militante della sinistra.

Perciò basta con il killeraggio politico contro qualcuno che esprime un giudizio contro o pro qualcuno, cè gente che non è schierata da nessuna parte ma ha un senso della giustizia e dell'onestà che va oltre a queste cose..




Applauso a scena aperta holocron....

Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

01/10/2010, 19:37

Lawliet ha scritto:


Nono... il bello di tutto questo è il paradosso che Silvio non possa querelare Di Pietro in virtù dell'immunità parlamentare!! [:D] [:D]



(Eccezione del mio intervento)
Chi si azzarda a querelare un soggetto quale è Di Pietro, passa i guai! Ha dietro "tutta" la Magistratura! (Quella che tentò, attraverso il suo ...operato, il colpo di stato, in illo tempore!)
A me, personalmente, fa schifo un elemento simile ...
Il mio intervento è per esprimere tutto lo sdegno ed il ribrezzo che mi dà il solo leggere quel nome! E chi l'appoggia ...
Prego, continuate ...
Ultima modifica di Ufologo 555 il 01/10/2010, 19:41, modificato 1 volta in totale.

01/10/2010, 19:46

State buoni se potete.[:D] Non trascendiamo come al solito.[:D]

01/10/2010, 19:51

Ho bell'e finito ... [:D]
(Sai, qui si elleggono molti .."SANTI"!) Che schifo! [8)]

01/10/2010, 20:01

Dipietro Trismegisto, ossia tre volte grande!

Lol, quando penso a lui che sparava a palle incatenate e al nano che doveva star lì a beccarsi ogni singola bordata ... loooooooooool ... ma quanto mi piace Dipietro? [}:)]


PUM PUM PATAPUUUUUUM [:255] [:81] [:255]
Ultima modifica di eSQueL il 01/10/2010, 20:02, modificato 1 volta in totale.

01/10/2010, 20:09

Lawliet ha scritto:

robs79 ha scritto:

Caro Rmnd se succede tutto questo é perche' il nano lo ha portato a succedere.Poi Di Pietro dice tutte quelle cose perche' tanto il nano non lo querelera' mai,é tutto vero [;)]


Nono... il bello di tutto questo è il paradosso che Silvio non possa querelare Di Pietro in virtù dell'immunità parlamentare!! [:D] [:D]


io sono convinto che se a berlusconi uscisse una frase tipo"querelo o vorrei querelare di pietro" tonio rinuncerebbe seduta stante all'immunita' per sputtanare berlusconi in ogni sede hehehehe VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO ETC...

01/10/2010, 20:17

Lo so che a te piacciono i volta faccia e i pusillanimi (ricordi quando fu chiamato in Tribunale a Brescia come ... balbettava? Aveva il terrore negli occhi!!!!!)

01/10/2010, 21:30

http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/12/Gorrini_disse_vero_Pietro__co_0_97031214950.shtml

La motivazione della sentenza su Tonino concusso. " Il magistrato di Mani pulite lascio' la toga per entrare in politica "
[color=blue]" Gorrini disse il vero su Di Pietro "

Il tribunale di Brescia: condotta di dubbia correttezza dell' ex pm , ma niente complotto " I fatti raccontati dall' ex presidente Maa rappresentavano una minaccia per lui Alcuni erano idonei a un' azione disciplinare "

La motivazione della sentenza su Tonino concusso.
"Il magistrato di Mani pulite lascio' la toga per entrare in politica" "Gorrini disse il vero su Di Pietro" Il tribunale di Brescia: condotta di dubbia correttezza dell'ex pm, ma niente complotto "I fatti raccontati dall'ex presidente Maa rappresentavano una minaccia per lui Alcuni erano idonei a un'azione disciplinare" DAL NOSTRO INVIATO BRESCIA -

Antonio Di Pietro lascio' la toga perche' voleva entrare in politica.
Dietro quel gesto non ci furono complotti, anche se i fatti raccontati da Giancarlo Gorrini erano veri: "Alcuni rivestivano caratteri di dubbia correttezza, se visti secondo la prospettiva della condotta che si richiede a un magistrato, altri erano decisamente idonei ad un'iniziativa sul piano disciplinare".
Tuttavia l'apertura e la rapida archiviazione dell'inchiesta ministeriale nata dalle accuse dell'ex presidente della Maa non fu la causa delle dimissioni di Di Pietro e i quattro imputati (Paolo Berlusconi, Cesare Previti, Ugo Dinacci e Domenico De Biase) non misero in atto alcun complotto per il semplice motivo che non avevano interesse a far dimettere il pm di Mani Pulite.
Queste in sostanza le motivazioni, depositate ieri, con cui il 29 gennaio la seconda sezione del tribunale di Brescia (presidente Francesco Maddalo) ha assolto tutti gli imputati dall'accusa di concussione.
In quasi duecento pagine i giudici analizzano nel dettaglio i fatti, concludendo che la prospettazione accusatoria "e', francamente, sotto molto aspetti, da un lato inverosimile, dall'altro recisamente contraddetta da numerosi positivi elementi probatori".
Sui rapporti poco corretti intercorsi tra Di Pietro e Gorrini si era gia' soffermato il gip nell'ordinanza di rinvio a giudizio.
Ma il tribunale, sviluppando gli stessi concetti, va oltre.
"E' indubbio - scrivono i giudici - che i fatti raccontati da Gorrini si erano realmente verificati (la prestazione di attivita' lavorativa di Cristiano Di Pietro in favore della Maa, l'assegnazione di alcune cause a Susanna Mazzoleni da parte della Maa, l'erogazione di un prestito da parte di Gorrini, la cessione a Di Pietro, sempre da parte di Gorrini, di un'autovettura recuperata dalla Maa e trasformata da Di Pietro stesso in prestito, l'intervento di Di Pietro per ottenere che D'Adamo e Gorrini erogassero prestiti a Rea onde favorire l'estinzione di debiti consistenti)".
Secondo il tribunale, Tonino - che della deposizione di Gorrini aveva appreso in tempo reale da un giornalista - aveva di che preoccuparsi.
"Era in gioco il suo prestigio come magistrato, come magistrato onesto, come persona dai comportamenti cristallini, e proprio questo prestigio era minacciato a causa di leggerezze commesse e per le quali egli era pronto a fare ammenda.
Era in gioco, in definitiva, un ruolo e un'immagine". Le parole dei giudici restituiscono a Giancarlo Gorrini quella credibilita' che il pg Raimondo Giustozzi per tutto il processo aveva tentato di demolire.
I fatti denunciati dall'ex presidente della Maa "rappresentavano per Di Pietro una minaccia, per giunta avente il requisito della verosimile serieta' (salvo verificare in seguito se fu proprio quella minaccia ad aver indotto Di Pietro a dimettersi)".
Tonino in effetti si preoccupo' molto e preparo' subito una memoria difensiva "in previsione di essere chiamato per chiarire la vicenda" , telefono' all'allora ministro della Difesa Previti "facendo il nome di Rocca come colui che avrebbe potuto ristabilire la verita' e chiedendo addirittura un intervento in suo favore del ministro Biondi.
Questo non ci sara', ma Di Pietro - scrivono ancora i giudici - riuscira' attraverso la mediazione di Previti ad avere un colloquio con Dinacci che, come gia' aveva fatto Previti, lo tranquillizza".
Le ragioni delle dimissioni esposte da Di Pietro (in primo luogo i molteplici tentativi di delegittimazione) "sono - secondo il tribunale - talmente troppe e troppo eterogenee da sembrare una congerie alquanto scontata....".
E' vero che il pm di mani Pulite aveva accumulato stanchezza fisica e psicologica, ma la molla decisiva che lo spinse a lasciare la toga fu l'intenzione - maturata gia' nella primavera del '94 - "di intraprendere l'attivita' politica ovvero di ottenere incarichi pubblici di maggior rilievo".
E quando a Silvio Berlusconi disse di non essere stato d'accordo sull'invio dell'avviso di garanzia, menti' perche' era "alla ricerca iniziale di probabili alleanze" politiche.

Infine Tonino - secondo i giudici - sino all'ultimo non rivelo' i suoi progetti ai colleghi perche' temeva di "inquinare quella sua indiscussa leadership all'interno e all'esterno del pool con consequenziali ripercussioni nell'immagine esterna" e c'era il rischio che gli altri pm lo rendessero "meno partecipe dell'attivita' giudiziaria".

Corvi Luigi

Pagina 15
(12 marzo 1997) - Corriere della Sera
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Di Pietro che chiede consiglio e aiuto a Cesare Previti
[:o)]

01/10/2010, 21:38

barzelletta di berlusconi con bestemmione finale...

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... mentatutti

a me ha fatto ridere...non staro' diventando berlusconiano? [8)]
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