09/10/2010, 11:58
13/10/2010, 16:31
13/10/2010, 16:48
13/10/2010, 16:53
eSQueL ha scritto:
Ohohohohohoh ... adesso ci si è messo anche il principato ad ingrossare il fegato dei berluscones! MA LOL!!![]()
![]()
13/10/2010, 18:38
Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
13/10/2010, 19:19
rmnd ha scritto:Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
Congruo nel 1999 forse...non nel 2008, nove anni dopo e con l'introduzione dell'euro..
Che la casa fosse stata valutata 230mila euro o poco (e non 300mila), cioè 450 milioni di lire nel '99 non è una novità...curioso sia stata venduta per solo 70 mila euro in più dopo 9 anni la prima stima. Venduta a 300mila euro nel 2008 , quando i prezzi di mercato 'sembrano' indicare tutt'altro valore, compreso tra 1 milione e 1milione e mezzo di euro.
quindi tutto come prima...e poi resta sempre aperta la questione del proprietario della casa e se Fini sapesse o meno. La questione delle email, delle 'furniture', e del documento del ministro di Santa Lucia
13/10/2010, 19:40
mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
Congruo nel 1999 forse...non nel 2008, nove anni dopo e con l'introduzione dell'euro..
Che la casa fosse stata valutata 230mila euro o poco (e non 300mila), cioè 450 milioni di lire nel '99 non è una novità...curioso sia stata venduta per solo 70 mila euro in più dopo 9 anni la prima stima. Venduta a 300mila euro nel 2008 , quando i prezzi di mercato 'sembrano' indicare tutt'altro valore, compreso tra 1 milione e 1milione e mezzo di euro.
quindi tutto come prima...e poi resta sempre aperta la questione del proprietario della casa e se Fini sapesse o meno. La questione delle email, delle 'furniture', e del documento del ministro di Santa Lucia
ho fatto un veloce calcolo..
230.000 euro 1999 x 3% inflazione annua
=> 282.000 euro 2008
sul resto,
mail (?), sapesse o non sapesse,
(non era obbligato..)
non capisco proprio..
boh..
14/10/2010, 08:42
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:
[quote]Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
Congruo nel 1999 forse...non nel 2008, nove anni dopo e con l'introduzione dell'euro..
Che la casa fosse stata valutata 230mila euro o poco (e non 300mila), cioè 450 milioni di lire nel '99 non è una novità...curioso sia stata venduta per solo 70 mila euro in più dopo 9 anni la prima stima. Venduta a 300mila euro nel 2008 , quando i prezzi di mercato 'sembrano' indicare tutt'altro valore, compreso tra 1 milione e 1milione e mezzo di euro.
quindi tutto come prima...e poi resta sempre aperta la questione del proprietario della casa e se Fini sapesse o meno. La questione delle email, delle 'furniture', e del documento del ministro di Santa Lucia
ho fatto un veloce calcolo..
230.000 euro 1999 x 3% inflazione annua
=> 282.000 euro 2008
sul resto,
mail (?), sapesse o non sapesse,
(non era obbligato..)
non capisco proprio..
boh..
14/10/2010, 10:25
mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:
[quote]rmnd ha scritto:
[quote]Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
Congruo nel 1999 forse...non nel 2008, nove anni dopo e con l'introduzione dell'euro..
Che la casa fosse stata valutata 230mila euro o poco (e non 300mila), cioè 450 milioni di lire nel '99 non è una novità...curioso sia stata venduta per solo 70 mila euro in più dopo 9 anni la prima stima. Venduta a 300mila euro nel 2008 , quando i prezzi di mercato 'sembrano' indicare tutt'altro valore, compreso tra 1 milione e 1milione e mezzo di euro.
quindi tutto come prima...e poi resta sempre aperta la questione del proprietario della casa e se Fini sapesse o meno. La questione delle email, delle 'furniture', e del documento del ministro di Santa Lucia
ho fatto un veloce calcolo..
230.000 euro 1999 x 3% inflazione annua
=> 282.000 euro 2008
sul resto,
mail (?), sapesse o non sapesse,
(non era obbligato..)
non capisco proprio..
boh..
14/10/2010, 10:37
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:
[quote]mik.300 ha scritto:
[quote]rmnd ha scritto:
[quote]Le autorità di Montecarlo giudicano congruo il valore, indicato nel 1999
Congruo nel 1999 forse...non nel 2008, nove anni dopo e con l'introduzione dell'euro..
Che la casa fosse stata valutata 230mila euro o poco (e non 300mila), cioè 450 milioni di lire nel '99 non è una novità...curioso sia stata venduta per solo 70 mila euro in più dopo 9 anni la prima stima. Venduta a 300mila euro nel 2008 , quando i prezzi di mercato 'sembrano' indicare tutt'altro valore, compreso tra 1 milione e 1milione e mezzo di euro.
quindi tutto come prima...e poi resta sempre aperta la questione del proprietario della casa e se Fini sapesse o meno. La questione delle email, delle 'furniture', e del documento del ministro di Santa Lucia
ho fatto un veloce calcolo..
230.000 euro 1999 x 3% inflazione annua
=> 282.000 euro 2008
sul resto,
mail (?), sapesse o non sapesse,
(non era obbligato..)
non capisco proprio..
boh..
14/10/2010, 14:27
Thethirdeye ha scritto:
Ecco il dossier su Emma Marcegaglia:
http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_d ... comments=1
Avanti il prossimo.....
Arpisella (Confindustria): “Non pubblicate il nome della Marcegaglia. Altrimenti…”
Nell’agosto 2009 Rinaldo Arpisella, portavoce della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ebbe alcuni scambi telefonici con un cronista di Panorama, allora impegnato in un’inchiesta su presunti illeciti nella raccolta dei rifiuti in Puglia.
Le indagini aperte dalla procura di Bari riguardavano anche la Cogeam, il Consorzio stabile di gestioni ambientali di cui fanno parte al 51 per cento società del gruppo Marcegaglia: in quell’occasione, Arpisella chiese insistentemente al cronista che il nome della presidente di Confindustria fosse escluso dall’articolo.
Il portavoce precisò che, in caso contrario, avrebbe revocato la disponibilità per un’intervista già concordata dal settimanale con la Marcegaglia stessa.
Arpisella, inoltre, aggiunse con frasi inequivocabili e molto colorite che, se fosse stato pubblicato l’articolo con il riferimento a Marcegaglia, dalla Confindustria sarebbero partiti attacchi contro il governo.
15/10/2010, 16:17
Montecarlo: Fini ci prova ancora
Franco Bechis
Libero - La contessa Anna Maria Colleoni non ha imbrogliato il fisco monegasco, e quando compilò l’atto testamentario in favore di Alleanza Nazionale valutò in modo “congruo” l’appartamento al 14 di Boulevard Princesse Charlotte, indicandone nell’anno 1999 il prezzo in franchi francesi equivalenti a circa 240 mila euro.
Questa notizia, contenuta in un documento monegasco pervenuto ieri alla procura di Roma, è stata accolta trionfalmente dal gruppo Futuro e Libertà - cui mancano esperti di mercato immobiliare - e assai imprudentemente anche da Gianfranco Fini.
Secondo le agenzie il presidente della Camera, questa volta sbagliando da solo senza i consigli dell’avvocato Giulia Bongiorno, si sarebbe lasciato andare a uno sfogo: «Adesso ci sarà da divertirci con le querele».
Poi un portavoce della Camera ha smentito lo sfogo, come sempre capita in questi casi. In realtà la collaborazione del principato di Monaco con le autorità giudiziarie italiane anche in questo caso si è rivelata di scarsissima utilità.
Nonostante due rogatorie inviate a Montecarlo, i poveri magistrati romani si sono visti trasmettere documentazione in larga parte incompleta e inutile ai fini della loro inchiesta.
Il valore della casa nel 1999 è inutile a stabilire se sia stato o meno commesso il reato ipotizzato da denuncia di parte, vale a dire la truffa. Che quello fosse il prezzo di partenza, i magistrati romani non avevano bisogno di chiederlo ai colleghi monegaschi: era esattamente il valore di carico con cui la casa in questione era stata inserita nel bilancio di Alleanza Nazionale.
Tanto è che nel 2008, quando l’immobile fu venduto alla Printemps Ltd il giorno 11 luglio, nel bilancio di An fu inserita una plusvalenza di circa 65 mila euro.
Per valutare se sia stata o meno compiuta una truffa nei confronti di Alleanza Nazionale servono i prezzi di riferimento del mercato immobiliare di Montecarlo del 2008, non la congruità dei valori nel 1999.
In quei nove anni, solo per fare un esempio, il valore medio degli immobili in Italia è cresciuto di quasi due volte e mezza (146,5%).
A Montecarlo la crescita è stata assai superiore.
Secondo un rapporto della Cmb, il principale istituto di credito monegasco, il valore medio delle transazioni immobiliari fra il 1999 e il 2009 (anno in cui però c’è stata una limatura dei prezzi) è cresciuto del 478 per cento.
Questa crescita si è verificata però in modo assai più sensibile in alcune zone del principato rispetto ad altre: lievitati anche dieci volte i prezzi intorno al porto e poco meno quelli di zone limitrofe, quale è Boulevard Princesse Charlotte.
Basta guardare il sito Internet di una delle principali agenzie immobiliari del principato, la Dotta Immobilier, una sorta di Gabetti locale.
Oggi i prezzi oscillano fra 20 e 50 mila euro circa al metro quadrato, e i valori degli appartamenti sono alle stelle. Per le regole del mercato immobiliare di Montecarlo – diverse da quelle italiane - oltretutto nella vendita si considera integralmente superficie calpestabile anche quella di terrazzi e balconi, che quindi vanno inclusi a prezzo pieno nella metratura per calcolare il valore dell’appartamento.
Grazie al web.archive, il programma per trovare le varie modifiche fatte ai siti Internet negli anni, Libero è riuscito ad esaminare la variazione delle offerte immobiliari a Montecarlo fra il 2001 (più indietro non si può andare) e il 2008.
Ebbene, nello stesso identico palazzo un appartamento che nel 2001 veniva valutato 256 mila euro sette anni più tardi veniva messo in vendita a 3 milioni di euro.
Un caso di supervalutazione, ma tutti gli immobili che oscillavano fra i 400 e i 600 mila euro sono messi in vendita negli stessi palazzi con le stesse metrature fra i 2 e i 3 milioni di euro.
L’inchiesta della procura di Roma è dunque ancora all’anno zero sull’ipotesi di truffa.
E non ha a tema (perché non c’era nella denuncia) chi sia il vero proprietario dell’appartamento monegasco: per questo non verrà ascoltato Giancarlo Tulliani.
Ma sulla proprietà dell’immobile l’inchiesta giornalistica ha già offerto una serie infinita e schiacciante di indizi che non consentono oggi una identità diversa da quella del cognato di Fini.
Il caso qui (in assenza di querele di parte possibili) più che giudiziario è politico.
Ma il presidente della Camera, ben conscio della propria responsabilità, ha scelto la politica delle tre scimmiette: non vede, non sente e non parla più. Sperando che prima o poi tutti se ne scordino.
15/10/2010, 17:18
[color=blue]Montecarlo, ecco i veri prezzi delle case
Secondo le stime immobiliari del 2008 scovate dal Giornale un appartamento uguale a quello affittato a Tulliani era venduto a oltre due milioni. Il costruttore monegasco Garzelli: "Stima ribassata, la casa valeva 1,5 milioni"
http://www.ilgiornale.it/interni/montecarlo_ecco_veri_prezzi_case/15-10-2010/articolo-id=480146-page=0-comments=1
Il Giornale, oggi, si affida ai prezzi delle offerte immobiliari ufficiali messi online negli ultimi 10 anni dalla stessa società che si occupò della stima di casa Colleoni quando An la ereditò, nel 1999.
Ovvero l’immobilier Michel Dotta, che tra l’altro amministra il condominio di Palais Milton, al civico 14 di Boulevard Princesse Charlotte, casa monegasca «di» Tulliani.
Per Fini, Dotta è certo un’azienda più che affidabile visto che nelle sue otto «spiegazioni», lo scorso 8 agosto, l’ex leader di An fondò la sua convinzione della congruità del prezzo di vendita proprio paragonando quei 300mila euro incassati dalla off-shore Printemps nel 2008 ai 450 milioni di lire della valutazione firmata Dotta, intorno al 2000.
E fa niente che il presidente della Camera omise di ricordare che, tra stima e cessione, erano appunto passati un bel po’ d’anni.
Se la Procura dovrebbe aver ricevuto i valori medi di mercato anno per anno, nella linea cronologica di questo complesso affaire, anche il Web ci permette di scavare nel passato.
Per capire che aria tirava nel mercato immobiliare monegasco in quell’estate del 2008, quando An svendette a Printemps, e anche nel lontano 2001, poco dopo la presa di possesso della casa da parte del partito di via della Scrofa.
Per farlo, basta andare sulla «macchina del tempo» del web, come ci ha suggerito il collega Silvio Leoni. L’«internet archive», che appunto memorizza istantanee di siti web mese dopo mese e le conserva per i posteri, è all’indirizzo http://www.archive.org/web/web.php.
Basta infilare l’url della Dotta immobilier (http://www.dotta.mc) e premere il pulsante «take me back». Il gioco è fatto, e si può navigare in un’ottantina di «versioni temporali» del sito di Dotta tra il 2001 e il 2008. Ognuna con le sue offerte di vendita, e con i prezzi aggiornati alla data di «congelamento» del sito.
Per i 300mila euro a cui An ha venduto la casa di Montecarlo, due camere, ingresso, bagno, cucina e terrazzo per 65-70 metri quadri commerciali, era decisamente difficile concludere una compravendita anche nel lontano 2001.
Figuriamoci sette anni dopo. Le offerte a marzo di quell’anno contavano affari meno appetibili.
C’era un «double studio» di 75 metri quadrati al 24esimo piano del palazzo Millefiori, di certo con una vista migliore di casa Tulliani, ma anche molto meno a buon mercato: 730mila euro, tre volte la stima che Dotta redasse per An.
Anche per i 73 metri quadrati dell’appartamento nel palazzo «Giotto» che Dotta proponeva ai propri clienti servivano almeno 822mila euro.
E un piccolo «studio» con terrazzo nel «Grand Large», si portava via per 456mila euro.
A meno, 243mila euro, praticamente la valutazione dell’appartamento che An aveva appena ereditato, c’era solo una monocamera, 25 metri quadri nel Riviera Palace.
Gli anni corrodono tante cose, ma non il valore del mattone. Anzi, complice la bolla immobiliare, i prezzi crescono ovunque.
A maggior ragione nella lussuosa Montecarlo dove schizzano, oggi, a 25-30mila euro a metro quadrato.
Saltiamo dunque a febbraio del 2008, cinque mesi prima del rogito con cui An venderà a Printemps.
Dal sito Dotta del 2008 spunta la casetta di 30 metri quadri con angolo cucina nell’elegante Parc Saint Roman, al Larvotto.
Per averne le chiavi toccava sborsare 1,6 milioni di euro. Cifre non per tutti anche al Carré d’Or, dove la Dotta immobilier versione 2008 proponeva 46 metri quadrati nel Park Palace, non lontano dalla casa di An in boulevard Princesse Charlotte, per 1,7 milioni di euro.
Allargando gli spazi, s’allargano anche gli esborsi: pur vantando terrazza e garage, 65 metri quadri al «Sardanapale» (a due passi dalla casa dell’uomo che firmò per la Printemps, James Walfenzao, dove Tulliani domicilia le proprie bollette), costavano 2,4 milioni di euro.
D’altra parte, non è che rinunciando alla vista mozzafiato le cose cambiassero molto, nel listino immobiliare monegasco di quell’inizio 2008.
A Place des Moulins comprare casa di 61 metri quadri (ingresso, camera, bagno, cucina e loggia) costava 1 milione e 950mila euro.
Di affaroni come quello che An propose alla Printemps, nel Principato, nemmeno un box auto.
Spendendo 80mila euro in più, un bilocale oltreconfine, in Francia. Come noto, fiscalmente, non proprio la stessa cosa.[/color]
Giugno 2008
http://web.archive.org/web/20080612180410/www.dotta.mc/web/sales.php
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26/10/2010, 17:52
26/10/2010, 18:22
eSQueL ha scritto:
Ecco, ora potete anche darvi pace (o iniziare a rodere di brutto ... fate voi)
Fini, la procura chiede l’archiviazione per la casa di Montecarlo
La procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’indagine sull’appartamento di Montecarlo, riguardante la compravendita di una casa di Alleanza Nazionale ereditata da un’elettrice, la nobildonna Anna Maria Colleoni. Secondo alcune inchieste giornalistiche l’appartamento era stato acquistato da Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, compagna di Gianfranco Fini, tramite una società off-shore. Non c’è “nessuna truffa” dietro la vendita dell’appartamento ereditato nel 1999 e venduto nel 2008 per 300 mila euro, secondo i pm Giovanni Ferrara e Pierfilippo Laviani, che avevano aperto un’inchiesta dopo la denuncia di due esponenti de La Destra di Francesco Storace e avevano iscritto sul registro degli indagati Fini e il senatore Francesco Pontone, ex tesoriere di An che curò la vendita dell’appartamento. Sarà il giudice per le indagini preliminari a decidere nelle prossime settimane se archiviare o meno l’inchiesta.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10 ... rlo/73711/
...Gli allocchi e i creduloni lo stanno seguendo, è vero (successe anche con Mussolini), e anche certa parte della magistratura. Il perché della magistratura è presto detto: non vuole la riforma proposta dal governo e confida che sia stoppata da Fini. Come sia stoppata da Fini una qualche forma di tutela del presidente del Consiglio nel corso del suo mandato, così che possa essere dato in pasto alle iene del diritto.
Vi meravigliereste se in cambio (niente è gratis) i pm romani che indagano sullo scandalo di Montecarlo gli garantissero l’archiviazione?
Continuo a non volerci credere. Sarebbe uno scandalo senza precedenti. I giudici che eventualmente giudicassero congruo il prezzo di 300mila euro a cui è stata venduta nel 2008 la casa di Montecarlo, emetterebbero una sentenza politica. Assurda, scandalosa, e unicamente al servizio della più sporca politica. Salverebbero Fini, ma colpirebbero la giustizia e la credibilità delle Istituzioni...
sabato 16 ottobre 2010