Cita:
Thethirdeye ha scritto: Cita:
rmnd ha scritto:
Una tesi un po' deboluccia per spiegare la causa dei tagli alla 'cultura'....
Spiegaci allora la tua di tesi.... perchè noi, sinceramente,
non riusciamo a comprendere...
Thethirdeye io non ho fatto domande a cui non so dare una risposta.
Però l'idea che i tagli siano dovuti per tenere il 'popolo' nell'ignoranza mi pare un po' sorpassata. Un tempo era la chiesa a fare questo effettivamente, ma pensare che oggi sia uno stato moderno a perseguire lo stesso intento è per me anacronistico.
Le motivazioni sono diverse. Da una parte i cordoni della borsa stretti..la coperta corta. Siamo un paese con enormi potenzialità ma non possiamo permetterci di fare passi falsi.
Nessuno governo , specialmente questo, dove Berlusconi punta tutto sul consenso, ha piacere di prendere decisioni impopolari.
I tagli sono fatti male e indiscriminatamente, ma è più facile e immediato procedere con i tagli lineari che con quelli mirati.
Fare il ministro delle finanze in questo paese non deve essere facile.
Si, sarebbe bello , detassare, rilanciare l'economia agevolando imprese e ricerca. Ma l'incubo principale di ogni economista al governo è quello di tenere sotto controllo la spesa pubblica. Ci vuole coraggio nel rilanciare l'economia spendendo e investendo perchè se qualcosa non dovesse andare nel verso giusto ci ritroveremmo nella situazione di una spesa pubblica fuori controllo.
Trovare il giusto compromesso tra contenimento della spesa e quello di spendere oggi per raccogliere domani non penso sia cosa facile.
Tagliare sprechi e privilegi? sono d'accordo con te e chi non lo sarebbe..ma a quanto pare forze in antitesi impediscono una vera riforma liberale.
Ritornando alla questione dei teatri..l'altro ieri ero a Innsbruck e da ieri sono a Monaco di Baviera. Dovresti vedere sia in un buco di città come la prima (poco più di 100mila abitanti) e in una grande città come la seconda, quanti sono gli eventi culturali ogni giorno, nei teatri, nelle chiese, nei locali. Prosa, jazz, classica, pop., letterario, e così via.
In Italia penso sia anche una questione culturale e generazionale. Sarà che l'età media della popolazione italiana è molto più vecchia , sarà tante cose ma non vedo da noi neanche tra i più giovani quell'entusiasmo che si respira qui.