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Rettiloide
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MessaggioInviato: 09/10/2010, 18:01 
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barionu ha scritto:




Cita:
Però l'idea che i tagli siano dovuti per tenere il 'popolo' nell'ignoranza mi pare un po' sorpassata. Un tempo era la chiesa a fare questo effettivamente, ma pensare che oggi sia uno stato moderno a perseguire lo stesso intento è per me anacronistico.



Vedi, hai toccato un punto sensibile : abbiamo infatti un mix micidiale ,

il piazzista di letame unito al carcinoma Vaticano , insieme, negli ultimi 20 anni hanno contribuito ( visto che sono alleati )

a un ' entropia disastrosa del livello culturale .

E l' appiattimento della percezione è funzionale al Premier delle puzze perchè

possa piazzare la sua merce .

Ricordo ancora che il Premier vorrebbe un modello di istruzione pubblica
made in USA , FATEVI UN GIRO :

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-c ... a-7691286/


Riorientamento delle risorse ?

Solo per esempio :

Suora Gelmini che alza lo stipendio ai prof di Religione : Bocciare

Auto blu : ridurle almeno di una metà.

Afghanistan : hai idea di quanto ci costi la missione ?



zio ot [V]


Ti quoto al quoto, zio ot.

Deliziosa finezza l'entropia culturale [8D]



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MessaggioInviato: 09/10/2010, 23:17 
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rmnd ha scritto:


In Italia penso sia anche una questione culturale e generazionale. Sarà che l'età media della popolazione italiana è molto più vecchia , sarà tante cose ma non vedo da noi neanche tra i più giovani quell'entusiasmo che si respira qui.




Visto che piace far copia incolla:
Cita:
"L'educazione musicale deve iniziare ad un'età molto precoce per potersi sviluppare organicamente, esattamente come accade per la comprensione del linguaggio verbale.... Dalla musica si può apprendere un incredibile quantità di cose utili per la vita, eppure il nostro attuale sistema d'istruzione trascura del tutto questo campo, dall'asilo fino agli ultimi anni di scuola."
Daniel Barenboim da "La musica sveglia il tempo".


non mi interessano risposte, mi basta che leggi questa frase per capire quello che intendo io.



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A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio. (Oscar Wilde)

Non portare mai un alieno al ristorante, mangera' a ufo.
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MessaggioInviato: 10/10/2010, 22:50 
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Kasimir ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:
Se quella sopra era la risposta alla tua domanda allora mi chiedo se nella tua testa vi sia sufficiente massa cerebrale per formare almeno un neurone.

[;)]




Contento tu, contenti tutti.

COntinui a non rispondere alle domande che la gente ti fa', con altrettante ovvietà. Proprio come quelli tu idolatri come tuoi rappresentanti.




Dai ritiro quello che ho scritto..pardon..


sul copia incolla...vedi...generalmente la quasi totalità delle nostre idee non sono per nulla originali. Riguardo a qualsiasi argomento qualcuno ha già espresso un'idea, che se non identica sarà molto simile alla nostra. Espressa talvolta in modo più lineare ed esaustiva.

Quindi, purchè se ne condivida il contenuto, il copia incolla non fa che riflettere una nostra idea espressa però in modo più articolato (cosa che in un forum per mancanza di energie o di tempo non sempre si ha voglia di fare) e anche con un pizzico di 'autorevolezza' in più.

Se prendiamo l'esempio del rilancio del teatro genovese, io stesso ho pensato che ridurre gli eventi per il tagliare i costi è follia o quantomeno è sintomo di miopia manageriale. Un teatro ha ragion d'essere se funziona a pieno regime e ancora più folle è la lunga chiusura estiva in un periodo con una maggiore presenza di turisti nella città anche se solo di passaggio. Non ci vuole certo una mente eccelsa per arrivare a queste conclusioni.

Ma se queste idee le lascio esprimere al direttore del teatro di Berlino, acquistano un certo peso, siano esse da altri condivise o meno. Mentre se queste idee le esprimo io soltanto, non essendo un addetto ai lavori, hanno molto meno o nessun valore.



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MessaggioInviato: 10/10/2010, 22:54 
Cita:
robs79 ha scritto:

Rmnd una domanda che esce dal seminato,ma come mai ti vedo sempre in Off Topic su discussioni politiche e praticamente mai in discussioni "Ufologiche"????Eppure non é un forum di politica ma soprattutto di discussione ufologica....E' una curiosita' eh nessuna polemica [;)]


Semplice Robs79, la nostra politichetta si presta bene alla riduzione a chiacchiera da bar, mentre l'ufologia è argomento di maggior rispetto e serietà e quindi preferisco leggere e approfondire piuttosto che intervenire magari a sproposito.
[;)]



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MessaggioInviato: 11/10/2010, 00:58 
Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Una tesi un po' deboluccia per spiegare la causa dei tagli alla 'cultura'....



Spiegaci allora la tua di tesi.... perchè noi, sinceramente,
non riusciamo a comprendere...



...la coperta corta. Siamo un paese con enormi potenzialità ma non possiamo permetterci di fare passi falsi.

Nessuno governo , specialmente questo, dove Berlusconi punta tutto sul consenso, ha piacere di prendere decisioni impopolari.

I tagli sono fatti male e indiscriminatamente, ma è più facile e immediato procedere con i tagli lineari che con quelli mirati.

Fare il ministro delle finanze in questo paese non deve essere facile.

Si, sarebbe bello , detassare, rilanciare l'economia agevolando imprese e ricerca. Ma l'incubo principale di ogni economista al governo è quello di tenere sotto controllo la spesa pubblica. Ci vuole coraggio nel rilanciare l'economia spendendo e investendo perchè se qualcosa non dovesse andare nel verso giusto ci ritroveremmo nella situazione di una spesa pubblica fuori controllo.

Trovare il giusto compromesso tra contenimento della spesa e quello di spendere oggi per raccogliere domani non penso sia cosa facile.

Tagliare sprechi e privilegi? sono d'accordo con te e chi non lo sarebbe..ma a quanto pare forze in antitesi impediscono una vera riforma liberale.

...






Tremonti: «ulteriore ripresa economica nella seconda metà dell'anno »
[color=blue]Draghi: «Necessario coniugare la crescita con l'austerità di bilancio»

Il governatore di Bankitalia: «La Germania in questo è un grande esempio»[/color]

http://www.corriere.it/economia/10_ottobre_10/draghi-crescita-tremonti_2a6e12ec-d480-11df-8222-00144f02aabc.shtml

ritornando sull'utilità del copia&incolla...
Cose ovvie, certo non occorre scomodare Draghi...ma quando serve chiarezza ed 'autorevolezza' per rafforzare una propria tesi...



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MessaggioInviato: 11/10/2010, 01:22 
Cita:
rmnd ha scritto:
Draghi: «Necessario coniugare la crescita con l'austerità di bilancio»

Cose ovvie, certo non occorre scomodare Draghi...ma quando serve chiarezza ed 'autorevolezza' per rafforzare una propria tesi...



Ti rispondo con le parole di uno dei pochi politici italiani
capaci di chiamare le cose con il loro nome.....




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MessaggioInviato: 11/10/2010, 14:28 
Cita:
barionu ha scritto:

<font color="teal">Sono 20 anni che Mediaset lavora per la DISTRUZIONE

DELLA CULTURA ITALIANA

Per precisa volontà del suo Titolare .

</font id="teal">



zio ot [V]


Dai davvero pensi questo?

Pensi che vi sia una strategia di lavaggio cerebrale in atto sulle reti mediaset?

A mediaset non frega nulla di tutto questo...mediaset non si pone il problema di dis-educare (forse emilio fede che conduce una battaglia tutta sua in modo grossolano e patetico) , ma solo quello di far soldi con gli sponsor.

Il grande fratello x esempio è un format mondiale, ed è giusto che ci sia , come è giusto che ci siano programmi più 'alti'.

Certe individui non vanno oltre il grande fratello, altri invece dalla tv pretendono solo programmi culturali, molti altri ancora piace spaziare, a seconda dell'umore, da un programma ludico o semi-demenziale a programmi di un certo spessore culturale.

La strategia di Mediaset è incentrata sul guadagno.

Purtroppo (oppure no, dipende dai gusti) un grande fratello fa molto più ascolto di un noioso quanto a tratti interessante 'Infedele' di Gad Lerner.

Quindi Mediaset si adegua.

Sono quasi certo che se programmi come l'Infedele riscuotessero maggior successo di un 'grande fratello' qualsiasi, Mediaset sarebbe sinonimo di cultura.

Mediaset poi è un'azienda privata e quindi può fare quello che vuole, mentre più grave che la RAI anche sotto i governi di centro sinistra, sia per una parte non trascurabile della sua programmazione, ssu un livello non dissimile da quello di Mediaset.

La colpa (se di colpa possiamo parlare) non è di Mediaset, ma del pubblico che preferisce di gran lunga 'affari tuoi' o il 'grande fratello' a programmi più intelligenti.


Dov'è l'anello debole? A me pare sia in famiglia...Non c'è scuola o tv che possa sostituire una buona educazione e l'amore della cultura trasmessa per osmosi da genitore a figlio.



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MessaggioInviato: 11/10/2010, 16:28 
Cita:
rmnd ha scritto:

La colpa (se di colpa possiamo parlare) non è di Mediaset, ma del pubblico che preferisce di gran lunga 'affari tuoi' o il 'grande fratello' a programmi più intelligenti.


Non è vero... è stato dimostrato che la gente si prende ciò che gli viene proposto. E siccome la tv, nella maggior parte dei cosi, rappresenta lo strumento principe (inteso come più comodo e abbordabile per l'italiano medio) che permette agli italiani di mettersi in relazione con il mondo circostante, allora è necessario individuare (e in alcuni casi colpevolizzare) coloro i quali la televisione la fanno in modo improprio in quanto consapevoli del target di riferimento a cui si rivolgono.

Cita:
Dov'è l'anello debole? A me pare sia in famiglia...Non c'è scuola o tv che possa sostituire una buona educazione e l'amore della cultura trasmessa per osmosi da genitore a figlio.


Così dovrebbe essere. Ma poichè i genitori di oggi, per i svariati motivi che tutti conosciamo, NON riescono a dare la giusta educazione e a trasmettere l'amore per la cultura ai propri figli, viene da sè che ANCHE la scuola e la tv assumono un ruolo importante nell'educazione.... ruolo, in alcuni casi, fondamentale.

Non dimentichiamo quelle famiglie in cui i genitori, strapresi dal lavoro,
parcheggiano i figli davanti al televisore.

Chi eroga servizi televisivi, sa perfettamente chi c'è dall'altra parte dello schermo. E se non fa nulla per migliorare la qualità di ciò che propone, vuol dire che contribuisce in modo subdolo all'appiattimento culturale del paese in cui opera.

A questo aggiungiamo (è robetta, cosa vuoi che sia) che lo stesso "titolare" di quella tv spazzatura di cui Mediaset è l'emblema, è lo stesso "signore" che autorizza tagli alla CULTURA, SCUOLA E RICERCA in termini di risorse economiche.

Pensa quindi che razza di responsabilità che ha questo signore
e che resonsabilità che hanno coloro che lavorano per lui......



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MessaggioInviato: 15/10/2010, 17:12 
Beni Culturali alla deriva

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Martedì 12 Ottobre 2010

Fonte:
http://www.laveracronaca.com/index.php? ... &Itemid=29

Ha il sapore della presa in giro la lettera appello del Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi pubblicata qualche giorno fa da "Il Foglio". Chiunque segue le vicende in cui è stato costretto il mondo della cultura e dello spettacolo, con le collegate vibrate proteste di chi già sapeva in anticipo la condizione di precarietà che si presentava all'orizzonte, non può non constatare con i propri occhi ed analizzare con la propria intelligenza le contraddizioni insite nella lettera in oggetto. Scrive Bondi:
"Ciò che desta la maggiore preoccupazione in questo momento è la drammatica mancanza di risorse per sostenere il comparto dello spettacolo: l'opera lirica, i teatri stabili, il cinema e le nostre orchestre sinfoniche". Il Ministro Bondi si è evidentemente dimenticato di esser stato lui stesso, insieme ad altri esponenti del governo, a creare le condizioni catastrofiche in cui versa il comparto dipendente dal suo ministero. Gliel'hanno detto e scritto in tanti, in tutti i modi possibili, che il suo modo di condurre gli affari culturali ed artistici del Paese avrebbe portato a danni e rovine: non c'è operatore artistico o culturale che avrebbe scommesso un solo centesimo sul buon esito della sua strategia.

E continua: "Farò di tutto per salvare il mondo della cultura dalle difficoltà in cui si trova. Il Presidente del Consiglio convocherà una apposita riunione dedicata a questa crisi, alla presenza di tutti i ministri interessati. Lo ringrazio per questa prova di attenzione e di sensibilità, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio e a tutti i miei colleghi. Da domani (la lettera è stata pubblicata l'8 ottobre scorso) mi metterò comunque al lavoro per incontrare personalmente i rappresentanti delle maggiori aziende private e pubbliche italiane, allo scopo di chiedere un sostegno. Sottoporrò a ciascuna di esse un elenco di progetti e di istituzioni che abbisognano di un contributo da aggiungere a quello dello Stato per garantire almeno il mantenimento degli attuali programmi di lavoro. Confido in questo modo, con l'aiuto strategico delle aziende private e pubbliche, di contribuire a salvare quella vitalità e creatività della cultura italiana che la scarsità di risorse mette a rischio".

Affari in arrivo per i privati nel business dei beni culturali? Sembrerebbe proprio di sì. E chi controllerà tutte le nuove relazioni commerciali, contratti, scambi e cose di questo genere, che potrebbero presentarsi da qui a poco tempo? Chi terrà alla larga le nuove cricche che si butteranno a capofitto in questo nuovo campo d'affari? Chi bloccherà gli speculatori? Continua Bondi: "Rispetto all'anno in corso le risorse per lo spettacolo dal vivo sono scese da 402 milioni di euro a 262 milioni di euro per il prossimo anno. Se le cose non cambiassero, non saremmo in grado di mantenere i livelli minimi di sopravvivenza delle principali attività dello spettacolo. Siamo già alle prese con il rischio di chiusura di teatri storici e della messa in cassa integrazione dei lavoratori dello spettacolo come dimostra il caso del Carlo Felice di Genova".

Insomma, sembra proprio che molti nodi stiano per venire al pettine mostrando una realtà al limite della catastrofe. Come avevamo previsto anche noi ed avevamo da tempo anticipato in alcuni articoli ai nostri lettori.
Pino Russo



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MessaggioInviato: 17/10/2010, 13:07 
Perché scompare la cultura

Venerdì 02 Luglio 2010 16:00

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Fonte:
http://www.laveracronaca.com/index.php? ... &Itemid=29

L’Estate Romana è una storica manifestazione culturale che da oltre trent’ anni viene organizzata dal Comune di Roma con lo scopo di valorizzare l’arte, la letteratura, il teatro e la musica attraverso l’organizzazione di eventi culturali dislocati nei luoghi simbolo della città. Il progetto nacque nel 1977 da un’idea dell’ architetto Renato Nicolini, all’epoca Assessore alla Cultura presso la giunta guidata da Giulio Carlo Argan, al fine di stimolare il confronto sociale ed evitare la fuga nel privato durante il difficile periodo degli anni di piombo.

Il sindaco Alemanno, malgrado le origini storiche e sociali di questa manifestazione, ha deciso che dal 2011 il Comune non finanzierà più l’evento, ad eccezione delle periferie, per un risparmio generale di 20 milioni di euro l’anno. Per sopravvivere, la manifestazione culturale dovrà quindi affidarsi a sponsor privati, rendendo più che probabile l’eventualità di assistere in futuro a eventi teatrali o letterari patrocinati da lattine di birra o da famosi panini internazionali.

Fino ad oggi la procedura seguita da Associazioni, Fondazioni ed Enti per richiedere i finanziamenti è dipesa da un bando del Comune, che stilava poi una graduatoria finale attraverso la supervisione di una commissione apposita. Poteva sostituire il ricorso al bando solo la presentazione di un progetto dettagliato, valutato poi direttamente dall’Assessore. A tal proposito, risultano particolarmente interessanti le parole di Umberto Croppi, appunto Assessore alle Politiche Culturali, visibilmente orgoglioso mentre giorni fa affermava: “mai come in questi anni il Comune di Roma ha investito sulla cultura, in particolare per l’Estate Romana. Già dall’anno scorso erano stati aumentati gli importi di finanziamenti, allargate le possibilità di accesso ai bandi e mai c’è stato un numero così alto di manifestazioni di qualità”.

Molte associazioni “storiche”, cioè presenti da anni nel panorama culturale di Roma, ci hanno però rivelato di poter contare solo sulle proprie forze per mantenere in vita le loro iniziative. È il caso della memorabile libreria capitolina Rinascita, da tempo impegnata nel promuovere incontri e confronti letterari anche all’interno della Manifestazione estiva, per rivendicare la centralità della scrittura come principale strumento di espressione del pensiero. Anche l’Associazione culturale “il Tempietto”, che organizza eventi teatrali presso il Teatro Marcello non percepisce alcun tipo di finanziamento poiché, come ci spiega il Direttore artistico, non condivide i meccanismi dei finanziamenti, preferendo appellarsi al sostegno esclusivo e sincero del suo pubblico.

L’Associazione culturale IncontraRoma, presente da 31 anni sulla scena culturale romana con spettacoli teatrali e musicali, allestiti anche nel Giardino Degli Aranci, ugualmente non ha mai percepito alcun tipo di finanziamento. Con amarezza il maestro Paolo Gatti, direttore artistico, ci spiega che “i finanziamenti li prendono i soliti amici, i bandi fanno ridere, contano le conoscenze. Io ho invitato molte volte ai nostri spettacoli tutti i politici, ma non sono mai venuti”.

La conferma ultima del poco rispetto dell’attuale politica nei confronti del mondo della cultura proviene, infine, dall’Associazione InfoRoma, che gentilmente ci ha segnalato una vera e propria “lista di scomparsi”, cioè di manifestazioni ed eventi cessati negli ultimi tempi a Roma, dopo anni di presenza culturale sulla scena capitolina. Ne citiamo solamente alcuni nomi: “Festa per la Cultura, Festival del Cinema Libero, Festival della Filosofia, Festival di Arte nel Sociale, Associazione La Palma, Premio De Andrè, Teatro Ambra Joinelli, Settimana della Storia, Associazione Bella Ciao, Panafricana, Orchestra di Roma e del Lazio”, ma l’elenco è ancora lungo.

Perché quindi scompare la cultura? Perché non sussiste un reale interesse per la sua salvaguardia da parte di questa classe politica. Lo confermano i tagli previsti dall’attuale manovra economica nei settori su cui poggiano le risorse più preziose per il futuro di tutti.

Il nostro Paese festeggia il suo anniversario per i 150 anni dell’Unità d’Italia e i 140 di Roma Capitale con un governo che dimentica la storia ed un sindaco che, per fare gli sconti alle discoteche, gira le spalle all’arte.


Martina Lacerenza



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MessaggioInviato: 29/10/2010, 07:37 
FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA: AL VIA TRA STAR E PROTESTE

28 ottobre, 21:54

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FESTIVAL ROMA: CORTEO OCCUPA CAVEA AL GRIDO 'BONDI A CASA'

Oltre 1500 persone del movimento 'Tutti a casa' hanno fatto irruzione per impedire la passerella. Keira Knightley ed Eva Mendes saltano red carpet ma scendono poi nella cavea per manifestare solidarietà

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 67882.html

di Alessandra Magliaro

ROMA - Fuori la protesta, dentro il film 'Last night' sulle tentazioni del tradimento; fuori i ragazzi delle scuole di cinema a rischio chiusura, dentro Gina Lollobrigida in abito rosso vaporoso come la sua monumentale acconciatura; fuori i precari che aspirano ad un futuro migliore per il settore, dentro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta che giudica la protesta un danno di immagine al cinema. Parte cosi', con un clima da assemblea anni '70, con i manifestanti a fare il sit-in e ad applaudire e a fischiare fuori dell'Auditorium la quinta edizione del Festival di Roma, mentre dentro in sala una folla di ospiti illustri aspetta di vedere il film interpretato da Keira Knightley e Eva Mendes.

Il tappeto rosso e' occupato fisicamente dai manifestanti, circa 1.500, arrivati in corteo dal palazzetto dello Sport dove avevano deciso unitariamente la manifestazione per protestare contro i tagli al cinema. Molti hanno magliette bianche con scritto 'Tutti a casa', molti sono giovanissimi studenti, ma tra loro si intravedono Ettore Scola, Carlo Verdone, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Mimmo Calopresti, Neri Marcore', Francesco Siciliano, Marco Bellocchio, Sandro Petraglia, Massimo Ghini, Beppe Fiorello, Alessandro Haber, Monica Scattini, Francesca e Cristina Comencini, Monica Guerritore, Isabella Ferrari, Kim Rossi Stuart, Barbara Bouchet, Riccardo Tozzi e gli impegnatissimi Andrea Purgatori e Stefano Rulli.

C'e' chi ha avvistato Nanni Moretti, mentre Paolo Virzi' con Michela Ramazzotti passano veloci e entrano subito. Gli ospiti alla spicciolata sono costretti a camminare nei corridoi dell'Auditorium, risparmiando alla passerella lo struscio di improbabili mise che oscillano tra pellicce buone per la prima neve e jeans sciamannati. Sul red carpet occupato e addobbato di striscioni si fa largo Sergio Castellitto con la giuria internazionale del Festival, legge il documento uscito dall'assemblea delle 32 associazioni riunite per una protesta unitaria.

Gli agenti antisommossa sorvegliano vigili l'ordine pubblico, specie nei momenti iniziali quando ancora non si riusciva a capire se veramente tutto si sarebbe svolto pacificamente, come Rulli dei 100 autori piu' volte aveva raccomandato urlando al microfono. In sala siedono Gianpaolo Letta, Ad di Medusa, e il presidente Carlo Rossella (fischiato), il vicedirettore generale della Rai Giancarlo Leone, Bruno Vespa, i produttori Lucisano e Tozzi, il presidente Bnl Luigi Abete, il sindaco di Roma Gianni Alemanno,i presidenti della Provincia Nicola Zingaretti e della Regione Lazio Renata Polverini. A sorpresa nell'arena dei manifestanti arrivano le star della serata, Keira Knighley e Eva Mendes, entrambe in abito cipria, svolazzante la prima, sinuosa la seconda, con la regista del film Massy Tadjedin e Guillaume Canet.

Si mostrano ai protagonisti della protesta, esprimono solidarieta'. Il sottosegretario Gianni Letta critica la protesta e cosi' il ministro Bondi che si e' tenuto alla larga dall'Auditorium, come fece al Festival di Venezia e a quello di Cannes, senza pero' mancare di far sentire la sua voce sul tema, dicendo che la protesta e' a suo giudizio ''ingiustificata e faziosa''. Valeria Solarino, madrina ispirata, chiede in sala di non spegnere il cinema. Glamour e protesta si sono unite in un connubio raro e alla fine utile per tutti, perche' telegenico e di grande visibilita': cosi' stasera si sono accesi i riflettori sul Festival che comincia.



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La Cultura itaGliana è nelle mani di un completo incapace.



Spettacolo fischia Bondi ad Annozero

Ministro difende suo operato per cultura



19 novembre, 09:06

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 16711.html

di Silvia Lambertucci

"Contro di me c'é un pregiudizio". Gettato nell'arena di Annozero per una trasmissione tutta dedicata alla cultura e significativamente intitolata 'Macerie', il ministro della cultura Bondi si difende, ribadisce le sue scelte, ripete di non meritare la sfiducia ("mi offende umanamente, è politicamente disonesta") poi si dice 'speranzoso' per le sorti del governo. Ma finisce con l'essere fischiato in diretta dal mondo dello spettacolo riunito a Fontana di Trevi a Roma per protestare contro i tagli alla cultura. E il primo a metterlo sotto accusa è Riccardo Scamarcio che gli dice: "ma come è possibile rilanciare l'economia senza partire dalla cultura?" Dopo una trasmissione scivolata via tutto sommato tranquilla, malgrado le accuse di Marco Travaglio che gli elenca le super spese del commissario straordinario di Pompei, critica l'operato del manager nominato per la valorizzazione del patrimonio e la nomina di Sgarbi a Venezia, l'atmosfera si scalda con il secondo collegamento con attori, registi e autori riuniti davanti alla fontana dove si girò la scena più famosa de La Dolce Vita di Fellini, per chiedere il rinnovo degli sgravi fiscali per il cinema e un progetto per la cultura. Bondi dichiara la sua volontà di arrivare "entro fine annò" al rinnovo di tax credit e tax shelter e al ripiano del Fondo unico per lo spettacolo. Il regista Paolo Sorrentino però accusa: "ho il sospetto che ci sia un motivo politico dietro il mancato rinnovo degli sgravi fiscali. Il cinema italiano di oggi fa paura".Il ministro smentisce. Poi ricorda di aver molto apprezzato Gomorra. I fischi della piazza gli impediscono di terminare la frase. Sorrentino sbotta: "Posso testimoniare che quando vide Gomorra tremava - lo accusa - e lei non ha mai visto il Divo!". "Non è vero, non è vero - si scalda Bondi - l'ho visto due volte il Divo!" Questo, aggiunge "mi fa soffrire".

Dalla piazza Giulio Scarpati gli fa notare che Gomorra non è di Sorrentino ma di Matteo Garrone. In studio, Veltroni gli ricorda quando diede degli accattoni 'schiavi e proni' agli attori. E gli ricorda anche quando disse di "voler mettere becco sulla scelta della giuria di Venezia". Bondi nega; "Quelle frasi non mi appartengono". Poi precisa: "Per Venezia ho detto che il Mibac, che finanzia per intero il festival non ha alcun titolo, non di nominare membri giuria ma a discutere con presidente fondazione biennale su chi fa il presidente della giuria". "E l'autonomia della cultura?" gli chiede in studio Walter Veltroni. Ma non c'é solo lo spettacolo. In trasmissione si parla naturalmente di Pompei, anche un con reportage tra l'incuria del sito. Un collegamento con l'Aquila mostra i cittadini che manifestano "al freddo e al buio" nel centro storico abbandonato con i beni culturali non recuperati. Altri servizi avevano raccontato all'inizio della trasmissione, i rifiuti di Napoli e la disperazione del Veneto sott'acqua. Veltroni ricorda a Bondi i tagli alla cultura, 2,8 miliardi tra il 2008 e il 2013. In studio elencano i numeri degli investimenti per il settore e il loro progressivo scemare. Bondi ribadisce quello che ha detto anche a Camera e Senato, difende tutte le sue scelte, compresa quella di nominare un commissario straordinario a Pompei e non solo, ripete che a Pompei "é cascato un tetto" che gli affreschi della Schola si salveranno. Aggiunge che ogni anno nelle casse del ministero ci sono 650 milioni di giacenze, soldi che non si riescono a investire dice per farraginosità burocratiche. In finale l'affondo di Travaglio che ricorda al ministro la polemica con la quale era cominciata la giornata: l'assunzione del figlio della sua compagna Manuela Repetti (anche lei parlamentare pdl) al centro sperimentale di cinematografia con un incarico alla direzione generale del cinema. Nonché il finanziamento promesso per il teatro di Novi Ligure, paese della Repetti. "C'é un po' aria di nepotismo", afferma Travaglio. Bondi si difende:"I fatti sono veri ma non c'é nulla di male", dice a proposito del figlio della Repetti. Altrettanto per il teatro: "ho ricevuto la richiesta del sindaco e ho aderito volentieri".





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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Thethirdeye ha scritto:


La Cultura itaGliana è nelle mani di un incapace.



Thethirdeye, c'è cultura e cultura.

In particolare quella del nostro cinema italiano e della cricca di Cinecittà, parlerei più di papponi che di intellettuali o artisti.



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rmnd ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:


La Cultura itaGliana è nelle mani di un incapace.



Thethirdeye, c'è cultura e cultura.



Ecco.... facciamo allora questa distinzione.
Quale sarebbe la cultura che intende promuovere quel cialtrone di Bondi?

Parliamone....

Cita:
In particolare quella del nostro cinema italiano e della cricca di Cinecittà, parlerei più di papponi che di intellettuali o artisti.


Tu non sai di cosa parli rmnd...

Non ci sono dei buoni motivi in grado di giustificare l'azione
distruttiva del governo nei confronti della cultura italiana.

O intendi difendere l'indifendibile anche in questa occasione?



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MessaggioInviato: 19/11/2010, 12:29 
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Thethirdeye ha scritto:

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rmnd ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:


La Cultura itaGliana è nelle mani di un incapace.



Thethirdeye, c'è cultura e cultura.



Ecco.... facciamo allora questa distinzione.
Quale sarebbe la cultura che intende promuovere quel cialtrone di Bondi?

Parliamone....

Cita:
In particolare quella del nostro cinema italiano e della cricca di Cinecittà, parlerei più di papponi che di intellettuali o artisti.


Tu non sai di cosa parli rmnd...

Non ci sono dei buoni motivi in grado di giustificare l'azione
distruttiva del governo nei confronti della cultura italiana.

O intendi difendere l'indifendibile anche in questa occasione?


Come diceva l'amico Porro ieri sera ad Anno0. E' una questione di priorità.

Meglio forse investire per salvaguardare e rilanciare il patrimonio artistico, quindi siti archeologici, biblioteche, pinacoteche, musei, archivi, ecc..piuttosto che finanziare il cinema italiano.
In tempo di vacche grasse si può fare l'uno e l'altro , di questi tempi è già difficile soddisfare le priorità essenziali.



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