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01/07/2009, 14:31

Knukle ha scritto:

L'immortalità fisica vista come immortalità totale non potrà mai esistere.

SI dovrebbe essere in grado di far si che un corpo non solo non invecchi mai, ma anche che non si danneggi in alcun modo e che non necessiti di alcuna energia per "funzionare".

Se invece perliamo dell'immortalità intesa come un corpo che non invecchia, ma che puuò morire se danneggiato o se rimane senza cibo, allora si, penso sia possibilissimo e forse ci sono già riusciti.
Ho scritto un racconto breve sull'argomento (magari lo posterò prima o poi), e mi sono fatto mie idee, e credo che annullare l'invecchiamento sia possibile (spegniamo qua e la qualche gerontogene, introduaciamo qualche gene longevo, studiamo le cellule cancoregone che sono immortali, e così via).

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Ultima modifica di FoxMulder il 01/07/2009, 14:32, modificato 1 volta in totale.

14/10/2010, 21:22

Il segreto dell'immortalità

5 Ottobre 2009. È una data da tenere a mente visto che è stata importante per quanti si aspettano, da sempre, risposte dalla scienza per vedere accresciute le speranze di eterna giovinezza. Che cosa è successo? È stato assegnato il premio Nobel per la Fisiologia a tre ricercatori: Carol Greider, Elizabeth Blackburn e Jack Szostak, ai quali si deve la scoperta dei telomeri e del meccanismo con il quale queste strutture proteggono i cromosomi dal deterioramento.

Chi sono? Si tratta di due donne, la prima è l’allieva, la seconda la sua insegnante, e un uomo, che con loro ha curato lo studio fin dai suoi esordi. I tre scienziati lavorano negli Stati Uniti. Il premio è stato conferito a Stoccolma, lo scorso 10 dicembre, dall’assemblea del Karolinska Institute. Mai finora due donne avevano vinto contemporaneamente il Nobel.

«Un risultato che oggi ci permette di esplorare il legame tra invecchiamento e cancro».

Ma che cosa hanno trovato? «Uno dei problemi principali della biologia: come i cromosomi sono copiati completamente durante la divisione cellulare e protetti dalla degradazione», affermano convinti gran parte dei genetisti a livello mondiale. «È stata premiata la ricerca di baseche non assicura risultati immediati, ma consente alla scienza di progredire», ha osservato Carlo Alberto Redi, direttore scientifico della Fondazione Irccs, policlinico San Matteo di Pavia (http://www.sanmatteo.org).

continua
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6432
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