10/11/2010, 10:50
[/color][color=blue]I veneti sott’acqua sono fuori moda come i cristiani in Iraq
Vorrei, come spesso mi accade, saltare sul carro di qualche perdente....
...Come i cristiani d’Iraq, sono fuori moda anche i veneti sott’acqua.
Un po’ se la sono cercata: andavano bene quando erano la balia asciutta, il gondoliere canterino, l’alpino beone, ed emigravano in silenzio.
Poi sono diventati il mitico nordest, sospetto come è sempre stato trattato da sospetto il sindaco di Treviso Gentilini, terra buona per qualche massacro in villa, e per i schei (sì, anche la sociologia locale ci ha messo del suo nel costruire una bella immagine).
E adesso, che se piangono è solo per sbaglio, adesso si arrangino: gli sms della solidarietà arrivano che l’acqua si è fatta fango, e i soldi, che il Veneto ha generosamente e a malincuore versato nelle casse dello stato, quando non riusciva purtroppo a evadere, ritorneranno?
Mi è arrivata una lettera:“… qui, in Veneto, migliaia di persone non stanno ad aspettare un miracolo che non ci sarà, ma tutti aiutano tutti, rinunciando alla loro domenica sportiva, alle passeggiate e alcuni anche al lavoro pur di far continuare la macchina della ricostruzione, una macchina che si è generata da sola, senza numeri verdi, sms o conti provvisori per la raccolta fondi, cosa consueta in altri posti d’Italia…
ma questo non basta, ed è una grande ferita che si è creata nello spirito di un popolo che non piange in televisione, non va a ‘Pomeriggio 5’ e nemmeno a ‘La vita in diretta’, ma si rifà le maniche e produce realmente qualcosa, senza aspettare gli altri…
questa domenica a Rettorgole in Vicenza ci sarà una cena per alcune delle famiglie sfollate, tutta offerta da volontari, cuochi e aziende ristorative, un grande gesto di solidarietà che però agli occhi del resto d’Italia non fa un baffo…
trascurando volontariamente la nostra situazione, rendendola così agli occhi dei foresti un nonnulla che si risolve in un paio di giorni, interpellando invece la stessa disgrazia, però al sud, dove nelle interviste compare solo gente che piange e si dispera, mentre qui persone che le lacrime le trattengono.
Con questo non stiamo cercando notorietà, ma uguaglianza, parità nell’informazione senza distinzioni, dando voce a un popolo che non ha mai chiesto nulla se non strettamente necessario…
Ecco alcuni dati, solo del vicentino: i numeri sono drammatici: 8.822 alluvionati, 4.191 famiglie, 1.925 edifici danneggiati, 224 negozi, 61 pubblici esercizi, 250 uffici, 139 tra industrie, magazzini, officine, 43 laboratori artigianali, 7 strutture sanitarie, 2 farmacie, 4 scuole, 10 servizi pubblici, 16 strutture sportive, 7 distributori, 10 edifici religiosi, 13 monumenti.
Impressionante la quantità di rifiuti prodotta: rispetto alle 90 tonnellate raccolte abitualmente a Vicenza ogni giorno, martedì Aim Valore ambiente ne ha ritirate 150 tonnellate; 350 tonnellate quelle recuperate mercoledì; 500 tonnellate solo ieri”.
10/11/2010, 10:57
10/11/2010, 11:08
10/11/2010, 11:42
10/11/2010, 11:56
Blissenobiarella ha scritto:
Il crollo di "4 mura"... abbracciare certi ideali oscura anche delle menti più brillanti...che tristezza...
10/11/2010, 12:03
10/11/2010, 12:04
10/11/2010, 12:04
Thethirdeye ha scritto:
Cosa c'è Robs?
Hai forse voglia di innescare polemiche inutili?
10/11/2010, 12:11
[color=blue]Bossi e Berlusconi in Veneto: "Aiuti immediati"
Zaia: "I soldi prima a noi, poi anche a Pompei"
Il presidente del Consiglio e il leader della Lega in Veneto per fare il punto su danni causati dall'alluvione. Il premier: "L'aiuto sarà sostanzioso e immediato". Bossi: "Assicuriamo io e Tremonti". Napolitano: "L'incuria ha provocato il dissesto". Sul Nord-Est ancora pioggia.
Zaia: "Aiuti prima al Veneto" "I soldi il governo li deve dare prima al Veneto, poi a Pompei. Si possono fare tutte e due le cose, ma qui abbiamo mezzo milione di persone sott’acqua". Così il governatore del Veneto Luca Zaia, affronta il tema delle risorse per far fronte all’alluvione che ha colpito la Regione.
Sempre su Pompei, Zaia ha sostenuto che "è indispensabile intervenire dopo il crollo nel sito archeologico campano.
Pompei è parte del patrimonio culturale dell’umanità, ha enorme importanza anche per tutto il settore turistico".
"I soldi vanno messi anche lì, ma, con tutto il rispetto per Pompei - ha proseguito il governatore - qui in Veneto abbiamo 500 mila persone rimaste sott’acqua.
Credo che prima si debba pensare al Veneto".
Sulla visita odierna di Berlusconi e Bossi in regione, Zaia ha osservato che "è già una prima vittoria per la 'periferia dell’impero' che vi sia stata l’attenzione del governo, di questo governo.
Non avevo dubbi che fosse così, nonostante nei primi giorni i media ci avessero abbandonato.
La proposta si trattenere qui l’Irpef non è una minaccia - prosegue Zaia - sarebbe una necessità nel caso in cui dal Governo non arrivassero i soldi, ma so che non sarà così".
Il governatore leghista ha confermato che l’ipotesi di impegno finanziaria sulla quale si sta ragionando per riparare i danni dell’alluvione è intorno al miliardo di euro, così suddiviso: "una quota parte, che quantificheremo in modo puntuale riguarda i danni patiti dai cittadini.
Il secondo capitolo è relativo al ripristino delle opere idrauliche distrutte dall’alluvione.
Infine, il terzo, sono tutte le opere ex novo per la messa in sicurezza del territorio, dalle casse di espansione, ai canali scolmatori, agli sbancamenti".[/color]
10/11/2010, 12:47
10/11/2010, 15:38
eSQueL ha scritto:
Il fatto è che la débacle del nano ha squinternato un bel po' di gente. Chi lo ha sempre visto come un modello, difficilmente uscirà bene dalla sua definitiva caduta. SI tratta di un meccanismo tanto semplice quanto ferale.
10/11/2010, 16:59
10/11/2010, 17:30
10/11/2010, 17:52
10/11/2010, 18:15