11/12/2008, 01:38
Messaggio di Real
Visto che è tutto nuovo direi di riproporre uno dei casi che ha portato ognuno di noi a interessarsi dell'ufologia...
IL CASO ROSWELL
Tutto ebbe inizio l’ 8 luglio 1947, allorquando il quotidiano locale “Roswell Daily Record” riportò il testo di un comunicato ufficiale rilasciato dall’addetto stampa della Base Aerea di Roswell, in cui si annunciava il ritrovamento di un “Disco Volante” precipitato nella zona di Socorro, nei campi di proprietà di un agricoltore di nome Mac BRAZEL,...........
L’Ufficiale, dopo aver esaminato i rottami ne organizzò il recupero ed il concentramento degli stessi alla Base di Roswell, prima del successivo smistamento verso destinazioni ignote (la Base Aerea di Wright Field a Dayton, in Ohio?),....
Gli organi di stampa diedero molto risalto alla smentita del Gen. Roger RAMEY, smentita che comunque non impedì il successivo diffondersi di voci incontrollate circa il presunto ritrovamento dei corpi degli occupanti del “Disco Volante”. Il principale sostenitore di questa tesi fu Glenn DENNIS, l’addetto alle Pompe Funebri di Roswell, che asserì di aver ricevuto tale confidenza da una sua amica infermiera in servizio alla Base Aerea di Roswell, presente durante l’autopsia dei corpi trovati fra i rottami del Disco Volante.
Dopo la smentita ufficiale da parte dell’Esercito, il caso Roswell cadde lentamente nel dimenticatoio, sino a quando, all’inizio degli anni ‘80, l’ufologo William MOORE e lo scrittore Charles BERLITZ ritornarono su questo caso con il loro famoso libro “The Roswell incident”, edito anche in Italia con il titolo “Accadde a Roswell”.
•Il caso ebbe quindi un improvviso quanto breve revival,e per un pò si ritornò a parlare di corpi di presunti Extraterrestri ritrovati dall’Esercito e conservati in Basi Militari segrete, poi tutto tornò a tacere sino al 1995, .....
....il caso Roswell resta uno dei casi più documentati della storia dell’ufologia e presenta senza ombra di dubbio alcuni punti certi:
2) il Comandante della Base Aerea, Col. William BLANCHARD, venne “duramente richiamato” per aver rilasciato un comunicato stampa senza essersi preventivamente consultato con i Comandi superiori, segno evidente che “quella notizia“ non andava diffusa;
11/12/2008, 16:12
Real ha scritto:
DISTRUZIONE NON AUTORIZZATA
Nel 1997, anticipando di poco le celebrazioni di Roswell, l’Aeronautica militare indì una conferenza stampa annunciando il rilascio di un aggiornamento riguardo il caso Roswell, allo scopo di controbattere voci su corpi alieni presumibilmente trovati nel cosiddetto "sito del crash del 1947" (i rapporti dell’Aeronautica militare del 1994 e 1995 non lo menzionavano minimamente). Avrebbero fatto meglio a lasciar perdere: affermando che i corpi alieni erano in realtà manichini antropomorfici per test di paracadutismo da alta quota (iniziati invece dall’Aeronautica 10 anni dopo il caso Roswell), l’Air Force e i suoi entusiasti supporters hanno perso terreno. I reporters presenti alla conferenza stampa rimasero sorpresi, increduli e divertiti nel sentire questa ultima "spiegazione" ufficiale di Roswell e l’ipotesi dei cosiddetti "manichini dal cielo" evoca ancora i sorrisi e i lazzi sia dei fautori di Roswell che degli scettici. Sfortunatamente, il lungamente atteso rapporto del GAO (Government Accounting Office) su Roswell, diffuso nel 1995, si è dimostrato inconcludente. Su richiesta di un membro del Congresso del New Mexico, Stephen Schiff, le autorità tentavano di rintracciare una "pista documentaria" riguardo gli eventi di Roswell del 1947, per verificare se tutti i documenti dell’epoca sull’argomento fossero stati propriamente conservati e classificati. Schiff riuscì a scoprire solo che tutti i documenti della base di Roswell, inerenti il periodo del presupposto crash del 1947, erano stati distrutti senza apparente autorizzazione. Con la morte di Schiff, all’inizio del 1998, il caso ha perso un importante difensore pubblico al Congresso e il terreno conquistato per coinvolgere ufficialmente il governo è apparso diminuire.
11/12/2008, 20:22
Real ha scritto:
AFFIDAVIT DI WALTER HAUT
DATA: 26 Dicembre 2002
TESTIMONE: Chris Xxxxxx
NOTAIO: Beverlee Morgan
(1) Mi chiamo Walter G. Haut
(2) Sono nato il 2 Giugno 1922
(3) Il mio indirizzo è 1405 W. 7th Street, Roswell, NM 88203
(4) Sono in congedo.
(5) Nel 1947 ero di stanza presso la Base Aeronautica di Roswell, New Mexico, come responsabile delle Pubbliche Informazioni della base. Trascorsi il fine settimana del 4 Luglio (sabato 5 e domenica 6) nella mia abitazione, a circa 10 miglia a nord della base, situata a sud della città.
(6) Venni a sapere che qualcuno aveva segnalato i rottami di un veicolo precipitato, verso metà mattina, dopo aver ripreso servizio alla base, lunedì 7 Luglio. Seppi che il Maggiore Jesse A. Marcel, responsabile dell’intelligence, era stato inviato ad investigare, dal comandante della base, il Col. William Blanchard.
(7) Nel tardo pomeriggio di quello stesso giorno, avrei appreso che erano pervenuti ulteriori rapporti civili, riguardo un secondo sito proprio a nord di Roswell. Trascorsi gran parte della giornata svolgendo le mie regolari mansioni, e a riguardo mi giunse poco altro all’orecchio.
(8) Il martedì mattina dell’8 Luglio, partecipai alla riunione dello staff, come da programma, alle 7:30. Oltre a Blanchard e Marcel erano presenti il capitano Sheridan Cavitt del CIC (Counterintelligence Corp), il Colonnello James I. Hopkins, addetto alle operazioni, il tenente Colonnello Ulysses S. Nero, ufficiale di complemento e, provenienti dalla Base aeronautica di Carswell, a Fort Worth, Texas, il capo di Blanchard, il Brig. Generale Roger Ramey e il suo direttore del personale, il Colonnello Thomas J. Dubose. L’argomento con priorità di discussione venne introdotto da Marcel e Cavitt, a proposito di un grande campo coperto da rottami nella contea di Lincoln, approssimativamente 75 miglia a nord-ovest di Roswell. Blanchard fornì un briefing preliminare sul secondo sito, a circa 40 miglia a nord della città. Campioni dei rottami vennero mostrati a tutti i convenuti. Erano diversi da qualsiasi tipo di materiale che io avessi o abbia mai visto in vita mia. Pezzi simili a lamine di metallo, sottili come fogli di carta anche se molto resistenti, e pezzi con impressi insoliti segni vennero fatti passare di mano in mano, mentre ognuno esprimeva le proprie opinioni. Nessuno fu in grado di identificare quei resti del crash.
(9) Una delle questioni più importanti discusse in riunione, riguardò la decisione di rendere pubblica la scoperta o meno. Il Gen. Ramey propose un piano, che credetti provenire dai suoi capi al Pentagono. Avremmo dovuto deviare l’attenzione dal sito principale, a nord della città, mentre avremmo reso pubblico l’altro. Ormai, erano coinvolti
troppi civili e la stampa era già informata. Non mi informarono con esattezza di come questo sarebbe avvenuto.
(10) Alle 9:30 circa del mattino, il Col. Blanchard telefonò nel mio ufficio e dettò il comunicato stampa in cui si dichiarava che avevamo in nostro possesso un disco volante, recuperato in un ranch a nord- ovest di Roswell e l’invio per via aerea, da parte di Marcel, del materiale ai quartier generali di più alto grado. Io avrei dovuto trasmettere il comunicato stampa alle stazioni radio KGFL e KSWS e ai quotidiani Daily Record e il Morning Dispatch.
(11) Una volta diffuso il comunicato stampa, il mio ufficio venne inondato da telefonate da tutto il mondo. La mia scrivania si riempì di messaggi, ma anziché occuparmi delle pressioni dei media, il Col. Blanchard mi suggerì di andare a casa e togliermi di mezzo.
(12) Prima di lasciare la base, il Col. Blanchard mi accompagnò personalmente al Building 84 (l’Hangar P-3) l’hangar dei B-29 situato sul lato est dell’area. Subito al primo approccio all’edificio, notai che era strettamente sorvegliato sia all’esterno che all’interno. Una volta dentro mi fu permesso di osservare, da una distanza di sicurezza, l’oggetto appena recuperato a nord della città. Era lungo approssimativamente dai 12 ai 15 piedi, non molto largo, alto circa 6 piedi e di forma ovoidale. L’illuminazione era scarsa, ma la sua superficie sembrava metallica. Non si vedevano finestre, portelli, ali, coda, o ruote per l’atterraggio.
(13) Da quella distanza potei scorgere anche un paio di corpi sotto un telone. Al di fuori del telone sporgevano solo le teste, ma non ne riconobbi i lineamenti. Le teste sembravano più grandi del normale e le curve del telone suggerivano le dimensioni di un bambino di 10 anni. Più tardi, nel suo ufficio, Blanchard stese il braccio a circa
quattro piedi dal suolo per indicarne l’altezza.
(14) Venni a sapere che era stato allestito un obitorio temporaneo per ospitare i corpi recuperati.
(15) Venni informato che il relitto non era “caldo#65533;#65533;? (radioattivo).
(16) Al suo rientro da Fort Worth, il Maggiore Marcel mi disse di aver portato alcuni rottami nell’ufficio del Gen. Ramey e, dopo essere tornato dall’ufficio cartografico, scoprì che durante la sua assenza dall’ufficio di Ramey, erano stati sostituiti con i resti di un pallone sonda. Marcel si mostrò molto contrariato dalla situazione. Non ne parlammo più.
(17) Mi fu consentito, almeno una volta, di visitare uno dei siti di recupero, mentre i militari ne effettuavano la bonifica. Tornai alla base con alcuni rottami che collocai nel mio ufficio.
(18) Venni a sapere che due squadre diverse tornarono su entrambi i siti, mesi dopo, per effettuare ulteriori ricerche di qualunque altra prova residua.
(19) Sono convinto che ciò che vidi con i miei occhi era un qualche tipo di velivolo e il suo equipaggio provenienti dallo spazio esterno.(20) Non sono stato pagato, né mi è stato dato alcunché di valore per il rilascio di queste dichiarazioni e questa è la verità, al meglio della mia ricostruzione dei fatti.
Firmato: Walter G. Haut
26 Dicembre 2002
11/12/2008, 20:44
Real ha scritto:
Questo comunicato comparve su parecchi quotidiani degli Stati Uniti ed anche su diversi giornali stranieri, incluso il Times di Londra. Haut fu poi messo a tacere da "parecchie aspre telefonate provenienti da Washington".
Gente come Haut, il signore a la signora Wilmot, l'ingegnere Barnett e la maggior parte degli altri testimoni (specie se militari, che ebbero la carriera rovinata dal loro coinvolgimento: Haut ad esempio fu costretto a dimettersi) i testimoni di Roswell e San Agustin hanno detto la verità. E' la logica che ce lo suggerisce, e quindi, sempre secondo logica, dobbiamo conlcudere che un vero disco volante, con parecchi veri alieni a bordo, si è schiantato la notte del 2 Luglio 1947 nell'area di San Agustin, a ovest di Socorro, ed è da cinquant'anni in possesso dell'Air Force statunitense
12/12/2008, 16:37
12/12/2008, 17:00
12/12/2008, 17:08
Il comunicato apparve su alcuni giornali ma su moltissimi altri no. Questo è un bel dilemma.
12/12/2008, 22:07
Real ha scritto:
Però....ce n'è di roba sbagliata in giro... Grazie per le correzioni Paolo! Ma a tuo parere è un caso alieno o terrestre quello di Roswell?
13/12/2008, 11:12
13/12/2008, 20:08
15/12/2008, 13:34
Real ha scritto:
Concordo....ma allora ti girò la domanda Paolo...speri sia un caso alieno o terrrestre? a prescindere dalle tue ricerche...
P.S.: avvisaci quando uscirà il libro che ho intenzione di comprarlo!
15/12/2008, 14:59
23/12/2008, 10:59
23/12/2008, 11:25
Real ha scritto:
Conferenza di Paolo Martinuz sul caso Roswell. Interessante! Consiglio di guardarla.
23/12/2008, 21:54