Composizione del Sistema Solare
Posto nella periferia galattica, e precisamente nel Braccio di Orione della Via Lattea, il Sistema Solare è composto dal Sole, che ne rappresenta la stella centrale, e da una serie di corpi celesti che gli orbitano intorno e che in base alla nomenclatura ufficiale della UAI possono essere riassunti come segue
- otto pianeti (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno)
- un pianeta nano (Cerere)
- quattro plutoidi (Plutone, Eris, Makemake e Haumea);
- più di 140 satelliti;
- milioni di asteroidi;
- miliardi di comete;
- un numero indecifrato ed elevatissimo di meteoroidi.
La maggior parte degli asteroidi è racchiusa in una zona tra Marte e Giove, nota come Fascia Principale degli Asteroidi. Le comete, invece, provengono da due sacche distinte, note come Fascia di Kuiper, più vicina, e Nube di Oort, più remota.
Intorno a questi oggetti, lo spazio è definito mezzo interplanetario ed è composto di gas e polvere che interagisce in continuazione con il vento solare, uno sciame di particelle emesse dal Sole che viaggiano nel Sistema Solare alla velocità di svariate centinaia di chilometri ogni secondo. Proprio l'effetto di questo vento stellare serve a definire i confini del nostro Sistema Solare. Laddove il vento solare riesce a produrre effetti con la sua presenza, si parla ancora di Sistema Solare e le zone raggiunte dal vento solare formano l'eliosfera. Il confine che segna l'ultima distanza raggiunta dal vento solare si chiama eliopausa oppure termination shock.
L'eliosfera è la regione dello spazio nella quale la densità di energia del vento solare è superiore a quella del mezzo interstellare.
L'eliopausa è il limite convenzionale dell'eliosfera, lungo il quale la densità di energia del vento solare è in equilibrio con quella del mezzo interstellare.
L'eliosfera, quindi, rappresenta tutto il campo raggiunto dal vento solare. Gli scienziati che elaborano i dati della sonda Voyager2 hanno osservato proprio questa bolla di vento solare che circonda il sistema solare, descrivendone una forma non circolare ma schiacciata.
Gli scienziati riportano che il Voyager2 ha attraversato questo confine più vicino al Sole di quanto ci si attendesse, suggerendo quindi che l'eliosfera in questa regione è stata spinta avanti, più vicina al Sole, da un campo magnetico interstellare. Queste scoperte aiutano a costruire una immagine di come il Sole interagisce con il mezzo interstellare circostante.
credit photo: Miguel Claro
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