21/11/2010, 12:38
[color=blue]Ecco l'ultima furbata dei professori: lo sciopero pagato
Riforma universitaria, martedì scatterà la protesta anti Gelmini all’ateneo di Pisa. Ma invece di proclamare un’agitazione, il Senato Accademico ha decretato lo stop alle lezioni. Così l’adesione sarà obbligatoria e i "baroni" eviteranno la trattenuta sullo stipendio
http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_lultima_furbata_dei_professori_lo_sciopero_pagato/21-11-2010/articolo-id=488362-page=0-comments=1
...Si liquida invece lo stop alle lezioni come un fatto burocratico, «al fine di agevolare le iniziative di mobilitazione delle diverse componenti dell’ateneo». Poveri prof, costretti da forza maggiore a incrociare le braccia. Senza rimetterci un soldo, ovvio.
Una bella ipocrisia. Condita con un paradosso. La delibera del Senato «valuta negativamente l’introduzione del Fondo speciale per il merito e del prestito d’onore, e la conseguente trasformazione del diritto allo studio in diritto all’indebitamento». Vade retro merito. E pure il prestito, strumento usato in tutto il mondo universitario. Con predica finale sui debiti fatta da chi ha aperto voragini nel proprio bilancio. L’anno scorso il ministero del Tesoro dovette mandare a Pisa i suoi ispettori per imporre di rimettere a posto i conti disastrati.
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21/11/2010, 15:33
rmnd ha scritto:
La delibera del Senato valuta negativamente
l’introduzione del Fondo speciale per il merito
21/11/2010, 21:00
24/11/2010, 16:42
25/11/2010, 08:27
25/11/2010, 14:08
25/11/2010, 16:40
rmnd ha scritto:
Tranquilli...mo' ci pensa luiRiforma Gelmini: tra gli studenti in lotta spunta anche Bersani
25/11/2010, 16:52
27/11/2010, 11:21
27/11/2010, 11:36
Thethirdeye ha scritto:
Umilio Fido colpisce ancora....
http://www.youtube.com/watch?v=y1CwpN6RU3I
http://www.youtube.com/watch?v=1GlcLpKh2hA
[color=blue]Non si cambia l’università salendo sui tetti
Università. La riforma proposta non è la panacea di tutti i mali degli atenei, ma affronta problemi reali, va portata a compimento la discussione in Parlamento, va approvata, ne va verificato il recepimento in uno-due anni.
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/304295/
Non si risolvono i problemi delle università italiane salendo sui tetti. Il mondo politico non smette di sorprendere per quanto riguarda le sue (in)capacità di governo del paese. Avevamo sentito dire che non si fanno panini con la Divina Commedia, ora assistiamo a goffe passeggiate sui tetti. I giovani urlano la loro comprensibile rabbia contro la mancanza di futuro. Gli atenei languono impotenti in una situazione di drammatica crisi finanziaria, assolutamente senza precedenti. Un disegno di legge di riforma dell’università, invece di essere oggetto di un confronto nel merito per ogni possibile e auspicabile miglioramento, diventa strumento di una partita politica che si gioca a tutt’altri livelli. Questo quadro, se ve ne fosse stato bisogno, aggiunge un altro tassello alla situazione di sfascio, di degrado e di disorientamento civile che sta vivendo il paese.
Non è possibile prevedere se il disegno di legge in discussione arriverà in porto. Quello che colpisce è che di fronte alla drammatica ribalta di quest’ultima settimana, sono passati due anni durante i quali la discussione sulla riforma è stata tenuta totalmente in secondo piano, come problema di scarsissimo rilievo. Non si è compreso che intorno a quel disegno di legge si doveva giocare, da parte di tutte le forze responsabili, una partita decisiva per il futuro della formazione universitaria in Italia. Si sono così sottovalutati i vorticosi cambiamenti che interessano il settore globale dell’alta conoscenza e della ricerca, per cui dovremo presto confrontarci con i risultati delle formidabili e straordinarie realizzazioni dei paesi emergenti, con le strutture sempre più competitive e i programmi di ricerca delle economie più consolidate, coi nuovi investimenti dei nostri partners europei più vicini (Francia e Germania in particolare), e finanche di alcuni paesi dell’Est ex sovietico.[/color]
27/11/2010, 11:50
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Decleva: la riforma ha punti critici, ma i soldi sono arrivati
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/25/decleva-la-riforma-ha-punti-critici-ma.html
Repubblica — 25 novembre 2010 pagina 4 sezione: CRONACA
«MI auguro che la riforma Gelmini arrivi presto in porto». Enrico Decleva, presidente della Crui (la Conferenza dei rettori italiani), era stato fra i primi, mesi fa a lanciare l' allarme, sui tagli ai finanziamenti previsti da Tremonti. Aveva detto: «Così gli atenei non chiuderanno i bilanci nel 2011». Professore, ora che le università sono in rivolta lei fa retromarcia?
«Non è vero che sono in rivolta. Ho visto diverse contestazioni e questa non è ampia come in altri tempi. Inoltre la Crui è sempre stata favorevole alla riforma sia pure con correzioni. E poi ora per cosa sarebbero in rivolta? Perché pensano che introdurre tre esterni in un consiglio di amministrazione significhi consegnare l' università ai privati?».
Veramente i ricercatori che da tempo indeterminato passano a precari da mesi contestano il ddl... «Il problema riguarda i ricercatori già reclutati il cui ruolo andrà a esaurimento: per loro bisogna prevedere concorsi per il passaggio ad associati. La Crui ha posto mesi fa la questione». Eppure ci sono senati accademici critici nei confronti di una riforma che, dicono, non è supportata da adeguate risorse. «Con la manovra di stabilità e gli 800 milioni di euro aggiuntivi, i bilanci si chiudono anche perché coi pensionamenti risparmieremo 350 milioni nel 2011 e il taglio che sarebbe stato di 276 milioni è recuperato».
Secondo lei ha ragione il ministro Gelmini quando dice che la protesta difende i baroni? «Non so se difende i baroni, ma davanti ai cambiamenti ci sono resistenze: in questo caso c' è un freno conservatore anche se viene da sinistra». L' università ha bisogno di questa riforma? «Sì. Risolve il nodo del reclutamento con meccanismi di abilitazione scientifica nazionale e la chiamata locale, dà un peso alla valutazione e rimette in moto l' autonomia spingendo gli atenei a rivedere struttura di governo e organizzazione scientifica». - LAURA MONTANARI[/color]
27/11/2010, 13:08
[color=blue]La scalata sbagliata...I deputati del Fli che salgono sui tetti assieme agli studenti in rivolta, non immaginano neanche quanto il loro gesto abbia rischiato di far drammaticamente scendere qualcos'altro: la credibilità di un nuovo partito che pure, alimentando molte speranze, si era presentato come l'alfiere del merito, della modernità europea, del riformismo liberale. E infatti, Fini si è giustamente premurato di rassicurare che Fli voterà sì alla riforma Gelmini...[/color]
http://www.corriere.it/editoriali/10_novembre_27/battista_188ee1ea-f9ed-11df-9c9e-00144f02aabc.shtml
http://www.corriere.it/politica/10_novembre_27/fini-universita_98dffc10-fa17-11df-9c9e-00144f02aabc.shtml
proteste degli studenti all'uscita dall'ateneo di lecce del presidente della camera
[color=blue]Fini: «Martedì la riforma dell'università sarà approvata dalla Camera»
Il leader di Fli: «È una delle cose migliori fatte in questa legislatura»[/color]
27/11/2010, 14:37
27/11/2010, 21:20
29/11/2010, 13:14
rmnd ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Roma ladrona: Scuola Bosina, piccoli leghisti crescono... a spese nostre!
Certamente il sud non sborsa un centesimo..state tranquilli
[}:)]
... in questo caso ... ci pensate voi vero?