19/11/2010, 13:12
rmnd ha scritto:
E' una questione di priorità.
Meglio forse investire per salvaguardare e rilanciare il patrimonio artistico, quindi siti archeologici, biblioteche, pinacoteche, musei, archivi, ecc..piuttosto che finanziare il cinema italiano.
19/11/2010, 13:22
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
E' una questione di priorità.
Meglio forse investire per salvaguardare e rilanciare il patrimonio artistico, quindi siti archeologici, biblioteche, pinacoteche, musei, archivi, ecc..piuttosto che finanziare il cinema italiano.
Il "tax shelter" che Bondi NON ha rinnovato, non sono SOLDI per il cinema dati a fondo perduto (equivalenti ad una forma di assistenzialismo)... ma semplicemente "incentivi fiscali" che rappresentano una forma di investimento dello Stato. Investimento che, come ha spiegato Scamarcio, produce tre euro a fronte di ogni singolo euro investito.
Lo stesso Bondi, nel 2008, era favorevolissimo all'iniziativa:
http://cinema.ilsole24ore.com/film-brevi/00010058.php
Ora invece, si rischia l'intero tracollo del settore.
A questo si aggiunge, anche se se ne parla poco, il tracollo dei settori legati al mondo del Teatro e dell'Arte (intesa come "mostre di arte figurativa" in genere). Settori che hanno visto tagli molto vicini all'80% rispetto agli anni precedenti. L'80% rmnd..... stiamo parlando di un DISASTRO... e non di una ottimizzazione degli sprechi.
La cosa che dovrebbe far riflettere chi ragiona con la propria testa (e non con il "credo politico"), è questa: perchè TUTTI gli altri stati europei investono grandissime somme nei settori della cultura nonostate la crisi.... mentre l'ItaGlia no?
Noi abbiamo il più grande patrimonio artistico culturale del mondo.
Perchè quindi spendiamo meno di tutti?
La risposta è semplice: il senso di priorità di cui parli,
è assolutamente CIECO e privo prospettive a lungo termine.
19/11/2010, 13:39
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
E' una questione di priorità.
Meglio forse investire per salvaguardare e rilanciare il patrimonio artistico, quindi siti archeologici, biblioteche, pinacoteche, musei, archivi, ecc..piuttosto che finanziare il cinema italiano.
Il "tax shelter" che Bondi NON ha rinnovato, non sono SOLDI per il cinema dati a fondo perduto (equivalenti ad una forma di assistenzialismo)... ma semplicemente "incentivi fiscali" che rappresentano una forma di investimento dello Stato. Investimento che, come ha spiegato Scamarcio, produce tre euro a fronte di ogni singolo euro investito.
Lo stesso Bondi, nel 2008, era favorevolissimo all'iniziativa:
http://cinema.ilsole24ore.com/film-brevi/00010058.php
Ora invece, si rischia l'intero tracollo del settore.
A questo si aggiunge, anche se se ne parla poco, il tracollo dei settori legati al mondo del Teatro e dell'Arte (intesa come "mostre di arte figurativa" in genere). Settori che hanno visto tagli molto vicini all'80% rispetto agli anni precedenti. L'80% rmnd..... stiamo parlando di un DISASTRO... e non di una ottimizzazione degli sprechi.
La cosa che dovrebbe far riflettere chi ragiona con la propria testa (e non con il "credo politico"), è questa: perchè TUTTI gli altri stati europei investono grandissime somme nei settori della cultura nonostate la crisi.... mentre l'ItaGlia no?
Noi abbiamo il più grande patrimonio artistico culturale del mondo.
Perchè quindi spendiamo meno di tutti?
La risposta è semplice: il senso di priorità di cui parli,
è assolutamente CIECO e privo prospettive a lungo termine.
E' solo una provocazione ma sempre meglio dello stato di gestione attuale
[}:)]
Prendiamo per esempio Pompei e diamola in gestione ai tedeschi. Non ai privati tedeschi ma allo stato tedesco. Decidano loro anche chi assumere; italiani o tedeschi. Pompei diventi extraterritoriale.
Pompei rimane ovviamente fisicamente in Italia, ma gestione e profitti al governo tedesco.
Lo stato italiano non spende più un euro e la cosa più importante, cioè la preservazione dei beni culturali viene garantita.
Perchè i beni culturali non appartengono a uno stato ma a tutti globalmente, europei, americani, asiatici, ecc.
Quindi se l'Italia non è capace , commissariamo tutto a stati esteri in grado di farlo.
19/11/2010, 19:02
E perchè mai dovremmo "cedere" la gestione di un sito archelogico ad un altro stato? Siamo per caso incapaci di gestirlo? Voglio dire.... la peculiarità di questo governo è che a guidarlo c'è uno dei più grandi imprenditori della storia italiana. Un imprenditore che saprebbe assolutamente come fare per trasformare (ad esempio) Pompei in una FONTE DI REDDITO. Perchè i soli biglietti d'ingresso per visitarlo, ogni anno, corrispondono a milioni e milioni di euro!
Perchè quindi non si trasforma un "cumulo di macerie" (per dirla in stile Lega) in una "società per azioni"?
19/11/2010, 19:38
21/11/2010, 22:30
22/11/2010, 09:11
22/11/2010, 09:27
melusina ha scritto:
questa discussione è parente stretta di quella "perché la norvegia sì e noi no?"...ecco perché!: il nostro petrolio sono la cultura (in particolare ciò che si è prodotto in passato) l'ambiente (che ancora è bellissimo nonostante noi) la fantasia che ci distingue in tanti ambiti (enogastronomia moda design ecc) e le tante menti fervide e costrette ad andarsene (e questo mi addolora troppo).
Saremmo nababbi felici e orgogliosi se solo fossimo capaci di essere coscienti di ciò: conservare conoscere e incrementare . Da dove si comincia a ricostruire l'autocoscienza di un popolo che compatto non è stato mai??? l'amore per il territorio che ti ha generato te lo trasmette la tua famiglia in primo luogo,ma la scuola potrebbe fare tanto, soprattutto essere più viva, meno seduta sui banchi e più "peripatetica". Conoscere la nostre origini e soprattutto essere grati a chi in passato ha reso importante l'Italia . Basterebbe Rispetto e umiltà. Trattare un prato o un lago come se fossero il Tuo giardino. Quello che si è trascurato di fare per troppo tempo ora produce crolli (in tutti i sensi), ma per correre precipitevolissimevolmente ai ripari siamo ancora in tempo, prima di diventare una colonia culturale in subaffitto. E se ancora c'è qualcuno che si rifiuta di essere assimilato dall'appiattimento generale sugli standard plastificati e sottovuoto magari è disposto anche a spendere tempo e risorse per qualcosa che dia i suoi frutti nel tempo: questo è il problema vero! Per i miopi la cultura non dà pane. Ma noi viviamo in un territorio che di questo pane potrebbe comodamente vivere, e vivere bene.
22/11/2010, 09:54
23/11/2010, 21:12
melusina ha scritto:
Quando la montagna da spostare è così enorme tende a prevalere lo sconforto e uno si dice "ma come faccio io così piccolo...mi sento impotente...". Ma secondo te TTE, che mi sembri equilibrato e vibrante, non si potrebbe produrre una spinta uguale e contraria?
23/11/2010, 23:57
02/12/2010, 02:06
02/12/2010, 09:42
Thethirdeye ha scritto:
[color=blue]Amici Suoi
http://www.libero-news.it/news/543471/Amici_suoi.html
Cara Conchita, ciao, sono il Monicelli, sono l’anima de li mortacci tua, sono il Mario, quello hai evocato nel tuo editoriale sull’Unità che hai titolato «Caro Mario» per scassarmi i ******** - scusami - anche da morto: sono qui in Purgatorio che sbrigo scartoffie (stavo per entrare in Paradiso, ma la Binetti e la Roccella hanno fatto ricorso) e voglio dirti che no, ascolta, la devi piantare di associarmi a ’sti giovinastri che occupano stazioni e autostrade spaccano vetrine e rovesciano autoblindi, tu non l’hai letta la mia ultima intervista che ho rilasciato per il libro «Gioventù sprecata» nel giugno scorso: dico che oggi i giovani sono «disinteressati a tutto, gran mammoni viziati, isolati, adagiati sul consumismo, senza interessi, senza il coraggio di dire niente, incapaci di avere qualcosa da dire in contrasto con gli altri».
E tu mi associ a ’sti pecoroni con lo zainetto firmato, a me che di sinistra lo fui davvero, a me che Benigni mi sta qua, a me che sdoganai l’Alberto Sordi che voi morettiani avete snobbato esattamente come Totò e Pietro Germi, a me che già nel ’77 vi spiegai tutto di quel «Borghese piccolo piccolo» che non vi votava e non vi vota, a me che l’odiato maschilismo l’ho fatto trionfare in «Amici miei», a me che devo pure leggermi i tuoi editoriali, adesso, in cui spieghi che terapia tapioco come se fosse Antani. A me: che io so’ io, e voi siete Conchita.c[/color]
11/12/2010, 14:08
11/12/2010, 14:52