20/11/2010, 19:15
certamente,anche se purtroppo la politica a volte è in grado di farle girare anche allo stregone più saggiogreenwarrior ha scritto:
Ti ringrazio per la stima, è bello dialogare qundo c' è confronto serio e pacato.
22/11/2010, 09:42
24/11/2010, 17:43
A fil di rete
[color=blue]«Vieni via con me»: un po' come a messa
Non è un format, è un calco. Di una cerimonia religiosa, di una messa, di una funzione liturgica
http://www.corriere.it/spettacoli/10_novembre_24/grasso_fil-di-rete_ddee7b72-f794-11df-9137-00144f02aabc.shtml
Il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano ha generato molte discussioni, buon segno. C'è chi ha parlato di fine del modello tv berlusconiano (grazie a Endemol, che è di Berlusconi); c'è chi ha parlato di evento, alla Celentano; c'è chi ha parlato di un format capace di «usare la politica». Difficile districarsi, anche perché un programma o è evento o è format (essendo finora impossibile standardizzare il fuori norma). Più interessanti, a mio avviso, gli spunti che sono presi a circolare su Internet.
«Vieni via con me» non è un format, è un calco. Di una cerimonia religiosa, di una messa, di una funzione liturgica. La proposta degli elenchi, di ogni tipo, su ogni argomento, assomiglia molto alle litanie: più che alla vertigine della lista, lo spettatore cede volentieri al fascino della supplica accorata, alla devozione popolare, alla lamentazione come unica fonte di speranza e di conforto, al mantra. Volete una prova? A ogni voce degli elenchi provate ad aggiungere un ora pro nobis. L'officiante è facile individuarlo: ne ha tutti i modi, i comportamenti, spesso le affettazioni; è Fabio Fazio. Che ha una capacità straordinaria, tipica di alcuni celebranti: quella di trasferire sui suoi numerosi fedeli quell'aura di senso di colpa che gli trasfigura il volto. La doglianza gli dà potere, mostrarsi vulnerabile (i ricchi contratti non gli impediscono di piangere sempre miseria) è la sua garanzia di invincibilità, tra un Alleluia e una Via Crucis.
E poi c'è lui, la vittima sacrificale, il Cristo in croce. Se Roberto Saviano si mettesse una parrucca assomiglierebbe in maniera impressionante al Cristo di Pasolini. È una reincarnazione cinematografica. I suoi interventi (le sue parabole) sono incontrovertibili perché, segretamente, iniziano con una premessa: «In verità, in verità vi dico». Per non parlare di tutti i chierichetti che hanno preso parte al rito. Ok, andate in pace, la messa non è finita. [/color]
27/11/2010, 14:26
27/11/2010, 18:50
27/11/2010, 20:15
27/11/2010, 20:56
28/11/2010, 00:47
greenwarrior ha scritto:
Perchè? Secondo te Maroni non è credibile?
Se la pensi così, la mafia ha già vinto.
28/11/2010, 00:57
E' stato desolante lo spettacolo dei parlamentari leghisti, tutti in riga nel respingere la richiesta di utilizzare le intercettazioni a carico di Nicola Cosentino. Il deputato del Pdl è accusato di collusione con la camorra e quelle intercettazioni potevano costituire un indispensabile elemento di giudizio nel procedimento a suo carico. La Lega ha finto di non vedere e di non sentire, ha rifiutato di agire coerentemente con i proclami che ammanisce al suo popolo. Io credo che, per il bene dell'intero Paese e quindi anche delle nostre terre, la Lega debba decidere di uscire da questo "cul de sac". Non è possibile sacrificare coerenza e credibilità sull'altare del potere. Occorre ritrovare una unità di intenti e di comportamenti in materia di legalità, di correttezza amministrativa, di lotta alla corruzione.Non possono esserci schieramenti contrapposti un questa partita. Non ci piaceva la Lega che, sventolava il cappio a Montecitorio. Ancor meno ci piace oggi la Lega che sta dalla parte della cricca ed esulta in aula per un voto che allontana la possibilità di indagare su un signore su cui pende un mandato d'arresto per camorra. Non ci piace, soprattutto, che questo sia il partito dell'attuale Ministro dell'Interno: quello che dovrebbe difenderci tutti.
Angelo Bruno Protasoni
L'autorizzazione richiesta dalla magistratura a proposito di Cosentino era di poter fare uso d'uno strumento d'indagine, cioè le intercettazioni. Non di poter arrestare il sottosegretario. Non averla concessa è due volte più grave perché il via libera non sarebbe suonato come mancata tutela del parlamentare. Ma non desta meraviglia quant'è capitato alla Camera. E' sempre capitato. E' sempre capitato che le autorizzazioni a procedere nei confronti di un onorevole dipendessero dalle convenienze politiche degli altri onorevoli. E le convenienze politiche del momento non potevano che suggerire (imporre) alla Lega di comportarsi come s'è comportata. Perché la Lega intende continuare ad essere decisiva per le sorti della maggioranza di cui fa parte, e il voto a fianco del Pdl sulla vicenda Cosentino è rientrato in questa strategia. Così come vi sono rientrate altre decisioni: sempre della Lega e sempre a favore del Pdl. La Lega non è più il movimento di contestazione d'un intero sistema partitico qual era alle origini. La Lega è diventata un partito come tutti gli altri e si comporta di conseguenza. Ha acquisito importanti quote di potere, le difende, punta ad aumentarle. Anche a scapito del suo appeal verso chi ne conserva un'immagine romantica. Che s'è invece mutata in romanica.
Max Lodi
http://www.laprovinciadicomo.it/stories ... cosentino/
30/11/2010, 15:19
30/11/2010, 15:53
30/11/2010, 20:40
Politica e clan, Cosentino
verso il processo
Avviso di chisura delle indagini preliminari nella vicenda in cui è indagato l'ex sottosegretario
Cosentino verso il processo. La Procura ha chiuso l'inchiesta per concorso in associazione camorristica nei confronti dell'ex sottosegretario all'Economia e leader regionale del Pdl, accusato di collusione con il clan dei Casalesi. L'avviso è firmato dai pm Giuseppe Narducci e Alessandro Milita. Secondo i magistrati il parlamentare avrebbe "garantito il permanere dei rapporti fra imprenditoria mafiosa, pubbliche amministrazioni ed enti a partecipazione pubblica". Con la cosca di Gomorra, Cosentino avrebbe intrecciato rapporti improntati "nella prospettiva dello scambio "voti contro favori"", ottenendo sostegno elettorale in tutte le competizioni alle quali ha partecipato: dal 1980, quando fu candidato per la prima volta al consiglio provinciale di Caserta, fino ai giorni nostri.
L'inchiesta affronta il nodo dei rapporti fra Cosentino e le imprese ritenute legate alla criminalità organizzata dei fratelli Sergio e Michele Orsi (quest'ultimo ucciso in un agguato di stampo camorristico nel giugno 2008) e ipotizza il tentativo di "realizzare in Campania un ciclo integrato dei rifiuti alternativo e concorrenziale a quello legittimamente gestito dal sistema Fibe-Fisia-Italimpianti". Attività che si sarebbe concretizzata attraverso la società consortile Impregeco, il consorzio Ce4 e gli altri consorzi della provincia di Caserta, biocottando le società affidatarie e "creando un'illecita autonomia gestione a livello provinciale, la cosiddetta "provincializzazione del ciclo rifiuti", controllando la gestione delle discariche, attivandosi per la costruzione di un termovalorizzatore e strumentalizzando le attività del commissariato di governo".
Sulla base di queste stesse accuse un anno fa il gip Raffaele Piccirillo aveva firmato nei confronti di Cosentino l'ordinanza cautelare, confermata in Cassazione e dal Riesame, ma non autorizzata dal Parlamento. "Finalmente avremo un giudice e un processo", commentano gli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, difensori di Cosentino, che potrebbero chiedere il giudizio immediato. "Interloquiremo direttamente con il giudice, avremo accesso alle carte e potremo difenderci com'è nostro diritto". http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... o-9700943/
02/12/2010, 01:09
02/12/2010, 01:32
Thethirdeye ha scritto:
Mafia al Nord. Nel libro "Metastasi" rivelazioni inedite
su Lega Nord e famiglia Versace
Da giovedì 2 Dicembre in tutte le edicole.
ROMA - Era stato tanto criticato Roberto Saviano quando due settimane fa introdusse il tema delle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia. Lo aveva fatto in maniera eloquente, com'è sua abitudine, facendo intendere che l'obiettivo principale delle cosche criminali è quella di tessere proficue relazioni con le istituzioni locali, che - senza alcun riferimento - al nord sono in mano al partito del Carroccio.
Poi arriva la notizia di pochi giorni fa: cade la giunta comunale Pdl-Lega di Desio nel monzese per infiltrazioni della 'ndrangheta. Insomma nemmeno farlo apposta i fatti sembrano avvalorare proprio le parole pronunciate dall'autore di Gomorra.
Ma non finisce qui. Adesso arrivano anche le anticipazioni di "Metastasi", il libro di imminente uscita che parla della mafia al Nord, scritto da due firme conosciute di Libero Gianluigi Nuzzi, già autore del bestseller Vaticano Spa e responsabile della redazione economica e Claudio Antonelli. Questa volta è Giuseppe Di Bella, collaboratore di giustizia, a parlare per la prima volta degli intrecci tra il boss della 'ndrangheta Franco Coco Trovato e gli esponenti della Lega Nord, ma anche della famiglia Versace. Chiaramente quest'ultimi hanno sempre smentito qualsiasi ipotesi di connivenza con la criminalità organizzata, ma Giuseppe Di Bella sembra essere ritenuto attendibile dai magistrati.
Il libro apre spiragli inquietanti sulla collusione tra mafiosi e politici, uno in particolare, il quale sarebbe addirittura approdato fino a Montecitorio con la Lega. Chi sia questo presunto esponente del Carroccio arrivato negli scranni più alti del parlamento, non è dato a sapersi, ma - secondo quanto rivelato da Di Bella - si tratterebbe di un esponente di primo piano. Insomma uno che di carriera ne ha fatta nel partito della camicie verdi. E poi attraverso le testimonianze si arriva addirittura a chiavi di lettura del tutto inedite, come quella sull'omicidio di Gianni Versace, che il 'ndranghestista Filippo Barreca definisce come un'esecuzione in piena regola.
..Poi arriva la notizia di pochi giorni fa: cade la giunta comunale Pdl-Lega di Desio nel monzese per infiltrazioni della 'ndrangheta...
...Chi sia questo presunto esponente del Carroccio arrivato negli scranni più alti del parlamento, non è dato a sapersi, ma - secondo quanto rivelato da Di Bella - si tratterebbe di un esponente di primo piano. Insomma uno che di carriera ne ha fatta nel partito della camicie verdi...
02/12/2010, 01:40
rmnd ha scritto:
Come? un pentito, ritenuto attendibile dai magistrati, che con le sue rivelazioni con tanto di nomi e cognomi ha mandato in galera centinaia di mafiosi improvvisamente quando si tratta di fare il nome di un esponente politico, leghista per giunta, rimane muto? solo frasi sibilline?
mah!...